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Il mare è (e) la meta
Due libri in uno. Due storie con il mare come unico denominatore. ""Il mare è la meta"""" o """"Il mare e la meta"""". Due libri in uno, si diceva, perché basta capovolgere il volume per poter iniziare a leggere un'altra storia legata alla prima non nella trama ma appunto nel mare quinta scenografica per le vicende de Il furto dell'auto, un giallo ambientato a Gallipoli, e come elemento catartico nel racconto """"Vision of Johanna"""" dove i due protagonisti, Luca e Johanna, si incontrano sul traghetto che attraversa il Canale della Manica."" -
Il pianto dell'elicriso
Il pianto dell'elicriso è la raccolta di poesia di Assuntina Marzotta vincitrice del Premio Vitruvio 2019 organizzato dall'Associazione culturale salentina ""Vitruvio"""", che ha voluto la pubblicazione della silloge come premio per il vincitore della 14ma edizione. Disillusione e speranza, amore, solitudine, fede e realtà. Sono questi i temi che attraversano i versi di Assuntina Marzotta che nella poesia trova la forza per """"risalire dirupi"""" e """"ritrovare la luce tra voli di gabbiani"""". """"Il pianto dell'elicriso"""" raccoglie numerose composizioni liriche e una parte dedicata ad Aghanistan, Missione 2011-2012 che delinea il tempo dell'attesa e dell'angoscia per quel figlio militare in missione in terra straniera con la conclusione in prosa della stessa autrice. «Una raccolta - scrive il giornalista editore Raffaele Polo - che evidenzia l'ottima predisposizione per la poesia di sentimento che Assuntina fa sua, componendo quei versi, quelle costruzioni ricche di sensibilità che, sicuramente, hanno indotto la giuria del premio 'Vitruvio', certamente tra le più attente e preparate del nostro territorio, ad attribuirle il premio della pubblicazione». «La poetessa - scrive nella presentazione il professore Vincenzo Abati - trova conforto nel ricordo degli affetti, delle nostalgie, dei rimpianti, nel distacco struggente del suo mondo familiare: la lontananza del figlio Riccardo, l'amore e l'ansia per la figlia Lavinia e, soprattutto, l'assenza e la lontananza di Troy, il nipotino che, al solo pensarlo, rievoca il ritorno di un mondo incontaminato, ingenuo e istintivo, che coincide in lei nel recupero memoriale dell'infanzia»."" -
La sposa del chiostro
Virginia Bentivoglio è una filia matris ignotae, che per sconosciute ragioni incontra la benevolenza di Madre Matilde, l'Abadessa del monastero delle Benedettine di Lecce, la quale la vorrà con sé tra le educande dai nobili natali e le maldicenze bisbigliate nel silenzio del chiostro. Quando però sarà una postulante, a un passo dal noviziato, la Madre abadessa spingerà la giovane Virginia fuori dalle mura di San Giovanni Evangelista, affidandola alle cure di una benefattrice, la baronessa Celeste Lubelli. Le ragioni che muovono Madre Matilde non sono ancora chiare alla ragazza, a disagio fuori dal chiostro, finché nel corridoio di palazzo Lubelli incontra Giulio Tafuri, il fratello di Donna Celeste, che la porterà a scavare più a fondo dentro di sé e l'aiuterà a rintracciare quel suo passato ignoto, la verità che aveva preceduto il suo abbandono alla ruota dei gettateli. ""La sposa del chiostro"""" è un romance storico, ambientato in Terra d'Otranto, principalmente a Lecce con qualche incursione a Gallipoli, a cavallo tra XVIII e XIX secolo. Le vicende dei protagonisti si inseriscono nel contesto storico che scaturisce dal burrascoso periodo repubblicano del 1799 fino alla cacciata dei francesi nel maggio 1802 - quando appunto Virginia metterà piede fuori dal monastero di San Giovanni Evangelista - , per poi assistere al ritorno del governo napoleonico nell'epilogo del romanzo, con un inaspettato colpo di scena. Seguire le vicende dei protagonisti significa anche camminare accanto a loro per le vie di una Lecce sulla soglia dell'Ottocento, guardare con i loro occhi una città che potrebbe rimandare a quella di oggi seppure in buona parte non aveva ancora subito le modifiche urbanistiche che seguiranno un secolo dopo e ricostruire per piccoli aneddoti fatti poco noti ma che sono tessere di una storia più ampia della città e del territorio."" -
Rossa. Tacco 12
Dopo ""Le rape di Santino"""" e """"Trappole"""" i due volumi della tetralogia con protagonista il professore di latino e greco, Santino, e il suo migliore amico Dario """"Cipolla"""" arriva il terzo noir enogastronomico di Pino De Luca intitolato """"Rossa. Tacco 12"""". Dalle rape alle pittule, fino alle cocule. Sì, perché mentre il primo libro terminava nel giorno di San Martino e il secondo alla vigilia del Santo Natale il terzo, """"Rossa. Tacco 12"""", finisce a Pasqua. Vicende diverse per ambientazione e per i tanti altri personaggi che dopo aver accompagnato per mano il lettore dallo sfondo di una immaginaria San Marcellino e tra le vie di Brindisi e la campagna salentina lo fanno giungere questa volta a Lecce, nella centrale piazza Sant'Oronzo."" -
L' eredità di Maria
In un viaggio nel tempo, Miriam, una combattiva e romantica donna-avvocato, percorre Lecce e il Salento e incontra le figure femminili più rappresentative che, con Maria d'Enghien, la spronano a combattere per far trionfare la giustizia. Paladina delle donne e in cerca del vero amore, l'eroina commuove e avvince con la sua figura e le sue incredibili peripezie a cavallo tra sogno e realtà. Scrive il giornalista Raffaele Polo nella prefazione:«Alle donne, di ogni epoca e latitudine, per convenzione e valore simbolico, si attribuisce il nome di Maria. ""L'eredità di Maria"""" in senso lato diventa cifra del femminile, desiderio di amore e dignità. Così, senza parere, con grande semplicità, alle parole che vengono da così lontano, pronunciate da Maria d'Enghien, che la protagonista del romanzo di Tiziana Buccarella incontra una sera tra le ombre della Torre di Belloluogo, si aggiungono quelle di altre donne, di eroine che, nei secoli, hanno portato avanti il proprio credo, combattendo fino alla fine (spesso tragica) per affermare i diritti delle donne, soprattutto in epoche poco propense a considerare il genere femminile alla pari con i detentori maschi di tutti i poteri...»"" -
Ce la faremo?
"Ce la faremo?"""" È il titolo del libro scritto da Sara Foti Sciavaliere e Giuseppe Puppo che riunisce i sei racconti usciti sul quotidiano leccecronaca.it a cadenza settimanale dal 19 marzo al 26 aprile 2020. Un esperimento di narrativa a quattro mani sull'attualità, nel pieno del periodo epocale dell'emergenza sanitaria, accolti con particolare attenzione e straordinario gradimento. Dal web al libro, impreziosito dalle illustrazioni di Giuseppe Mauro che firma anche l'immagine in copertina.""""Ce la faremo?"""" un interrogativo che da più parti e un po' tutti ci siamo detti nei giorni di clausura forzata della pandemia. E nella dimensione geografica e temporale di Lecce, al tempo del Covid, si muovono le storie raccontate nel libro: due stimati professionisti amanti fedifraghi che, data la situazione, non possono vedersi, costretti perciò a fare i conti con i rispettivi coniugi, ma soprattutto con la loro coscienza; due tifosi dell'Atalanta in trasferta che vanno incontro al loro destino; un uomo maturo affetto da sex addiction, in crisi di astinenza; una moglie che, chiusa in casa, subisce le violenze del marito; un innamorato non ricambiato che si strugge nella solitudine..." -
Pansieri mei
Si intitola ""Pensieri mei"""" la raccolta di poesie in dialetto gallipolino di Luigi Liaci. Nel progetto editoriale i versi, nelle intenzioni dell'autore, sottendono ad un obiettivo preciso : """"testimoniare a futura memoria una Gallipoli ormai perduta, vittima della """"modernizzazione"""" e del cambiare (in peggio) dei tempi. Il dialetto con cui sono scritte le odi risale almeno a cento anni fa, dal momento che l'autore ha attinto ai manoscritti di suo padre, il poeta dialettale Antonio Liaci."" -
Cristalli
Una vita come tante quella di Raffaele e sua moglie Valeria, scandita da imprevisti e problemi quotidiani affrontati sempre insieme in modo ordinato e sereno. E il loro figlio, Filippo, non ha avuto alcuna incertezza ad andarsene lontano per provare non solo a costruirsi un futuro ma ancora di più per mettersi alla prova e misurarsi con le asperità della vita. Una storia che si svolge nello scenario di un paesino del Salento, situato vicino ad un mare limpido e lucente, dominato da un promontorio che si affaccia sulla bellezza stordente di una natura pressoché incontaminata. Tutto però all'improvviso viene sconvolto da un virus inafferrabile e crudele che, in poco tempo, distrugge ogni cosa, ricacciando il mondo in un buio gelido che sembra non finire mai. Così un'umanità che si riteneva potente e sicura di sé, si è invece di colpo scoperta indifesa e fragile, proprio come un cristallo che un niente può ridurre in frantumi. Cosa fare allora perché ciò non accada? E come riuscire a produrre un altro vaccino in grado di sconfiggere anche la malattia della paura e dello smarrimento, della solitudine e della povertà? -
Santa Lucia nella pittura aretusea. Pale d'altare e dipinti devozionali nelle chiese della provincia di Siracusa
"Santa Lucia nella pittura aretusea. Pale d'altare e dipinti devozionali nelle chiese della provincia di Siracusa"""" è il titolo del nuovo libro a cura di Dario Bottaro che indaga e presenta, in quest'opera monografica, lo studio attento e minuzioso delle opere d'arte che hanno per soggetto Santa Lucia, raffigurata singolarmente, nel martirio o con altri santi, attualmente custodite nelle chiese della provincia di Siracusa che comprende anche la diocesi di Noto. Il volume edito da Il Raggio Verde con progetto grafico di Santa Argentino è presentato dall'avv. Pucci Piccione, presidente della Deputazione della Cappella di S. Lucia di Siracusa ed è impreziosito anche dai testi di Mons. Sebastiano Amenta e dalle schede a cura dello stesso Dario Bottaro insieme a Michele Cuppone e Michele Romano. È suddiviso in pale d'altare e dipinti devozionali (di dimensione più piccola), presentati in ordine alfabetico per città subito dopo Siracusa che è stata inserita per prima in qualità di capoluogo e per l'importanza che riveste nel culto a S. Lucia. Ad ogni opera presentata con fotografie ad alta risoluzione, è associata una scheda di catalogo secondo la tipologia semplice di scheda OA fornita dal Ministero dei BB CC e AA. È lo stesso Dario Bottaro, profondo conoscitore e studioso dell'arte siracusana, ad anticiparci i contenuti e le motivazioni che lo hanno spinto alla stesura di questa opera: «Avvicinarsi alla figura di santa Lucia può significare tante cose. Fede, devozione, storia, arte, culto, cultura, tradizioni popolari e molto altro. Il mondo di Lucia è un mondo pieno di sfumature che, da studioso siracusano, penso meritino di essere ricercate, incontrate, vissute e approfondite. Nell'incontrare Lucia c'è la gioia della luce che si rivela poco per volta, illuminando le pieghe del passato e rendendole nitide. Certamente questo studio non ha la pretesa di essere un lavoro completo in tutte le accezioni del mondo di Lucia, ma cerca di gettare nuova luce sulle testimonianze artistiche che, come veri e autentici tesori di arte e di fede, è possibile conoscere e osservare percorrendo le strade della provincia di Siracusa, entrando nelle chiese dei tanti paesi che ne fanno parte, curiosando con lo sguardo all'insù, alla ricerca delle opere che la ricordano e la rappresentano. Per questo motivo, mi auguro che ciò che in queste pagine è presentato, possa suscitare il desiderio di riscoprire la nostra storia e la bellezza di una devozione che oltrepassa i confini della fede, diventando oggi, memoria e identità del territorio aretuseo.» Referenze fotografiche: Dario Bottaro, Salvo Cataneo, Toni Mazzarella, Giuseppe Mineo, Sebastiano Puccio." -
29 luglio la memoria e i versi
Versi delicati e intensi che aprono un varco nella memoria del Salento e delle atmosfere degli anni Settanta Ottanta. Un viaggio a ritroso nel tempo dell'adolescenza che generalmente si ha fretta di far passare e che invece in età adulta si riscopre essere stato il migliore che abbiamo vissuto in termini di spensieratezza... -
Vedute della Serenissima dal XVII al XIX sec.. Ediz. illustrata
In occasione della fiera Modenantiquaria la DYS 44 Lampronti Gallery propone una selezione di vedute veneziane dal XVII al XIX secolo: apre la mostra una interessante e teatrale veduta di Piazza San Marco di Monsù Desiderio, dove si notano sculture di pizzo nelle aperture di Palazzo Ducale, illuminato da una luce misteriosa. Si procede poi con una serie di opere che vanno da Luca Carlevarijs, che apre la stagione del vedutismo insieme a Canaletto, di cui sono presenti ben cinque opere, tra cui una singolare veduta di piazza San Marco e il celebre quadro con Prigioni di San Marco, poi Giovanni Battista Cimaroli, e Antonio Joli, con una veduta del Bacino di San Marco illuminato da una luce e da un sole di effetto scenografico. Attraverso poi Francesco Guardi e il Maestro della Fondazione Langmatt si arriva poi al grande Bernardo Bellotto, fino a giungere a maestri dell'Ottocento come Luigi Querena, Ippolito Caffi, con un bel notturno con fuochi d'artificio e Giovanni Grubacs. -
Sitael. L'ombra del principe. Vol. 2
Etenn e Stacra sono Luce e Ombra. Sono gemelli, entrambi nati dall'Oscuro, ma non potrebbero essere più diversi: Etenn ha i capelli color del grano e occhi dorati che rivelano il suo Potere di Possedere la Luce; Stacra invece ha lo sguardo rosso come il sangue ed è stato creato con lo scopo di dominare la Terra di Lycenell. Ma nonostante Stacra sia immortale, Etenn è pronto a tutto pur di fermarlo. Insieme a Cheyun - inseparabile amica per la quale scopre di provare un sentimento inaspettato - e a nuovi compagni, Etenn dovrà compiere un viaggio lungo e pericoloso, attraverso foreste insidiose e paesaggi da sogno, destreggiandosi tra strane creature, tradimenti e feroci nemici. Ma durante la sua avventura il giovane principe verrà protetto dal Sitael, la potente arma di Luce a cui è stato destinato. Tuttavia, guardando le farfalle nere oscurare il cielo sopra la grande battaglia che deciderà la sorte del mondo, Etenn capisce che il fato lo condurrà verso uno scontro fratricida che lui non ha alcuna speranza di vincere. Mentre nella sua anima si agita la paura di perdersi nelle tenebre... -
Vasco live 2022
Questo è l'unico libro ufficiale del Vasco live 2022, il tour della rinascita dei grandi eventi dal vivo. Nel libro ogni concerto è un capitolo a formare un unico racconto on the road per immagini in 11 tappe, dalla Trentino Music Arena di Trento, alle due date al Circo Massimo a Roma, passando per Milano, Imola, Firenze, Napoli, Messina, Bari, Ancona e Torino per un totale 701.000 spettatori. Inoltre le prove e i backstage negli scatti dei fotografi ufficiali. -
Il ragazzo del treno
Una ragazza siede in un treno e scruta un misterioso e affascinante passeggero, sperando che le rivolga la parola. Lui si chiama Hans, tedesco dall'ottima padronanza della lingua italiana, che sta percorrendo l'Europa per un viaggio che non si sa quanto durerà, perché non ha fretta, perché lui vuole godersi ogni momento di questo percorso. È come una visione, questo breve incontro, per Sonia, la ragazza che lo osservava tanto avidamente prima di parlarci. E, mentre lei scende dal treno, e lui prosegue il suo lungo viaggio, riemergono tutti i tormenti, le frustrazioni di una vita di cui non è sempre facile comprendere il senso. -
Una vita di corsa. Sogni, pensieri e sfide di un runner qualunque
Ermanno Tamburrano per il suo primo romanzo propone questa sfida: trascinare il lettore nel mondo di Marco, il protagonista, e renderlo spettatore curioso della sua crescita. Non solo; in questo libro i vari elementi tipici di quel filone, del romanzo di formazione a cui appartiene anche ""Una vita di corsa"""", si mescolano con l'attualità. Marco, infatti, cresce tra le pagine; matura, cambia ed evolve. Si scontra, a un certo punto, contro l'assurda fame della competizione sleale, della menzogna, conoscendo e vivendo - in prima persona - l'atrocità del dolore. La sua storia comincia tra le strade di una piccola città della provincia pugliese e di quella terra si avverte la spontaneità, l'ingenuità. È qui che il ragazzo muove i suoi primi passi verso quella che diventerà la sua passione, la corsa. Qui incontra Martina e Francesco. Qui lascerà sua madre Carla, Roberto, il suo mentore e il passato. Da qui partirà verso il suo futuro. Il racconto si muove lungo la linea adriatica: oltre trecento chilometri per giungere ad Ancona, città universitaria, il luogo del riscatto, del cambiamento."" -
Nei labirinti dell'oblio. Oltre l'Alzheimer
La malattia e la sofferenza, la morte, sono parte della vita, ma considerarla parte della nostra è difficile e, spesso, quanto mai impensabile. Finché purtroppo tutto questo non viene ad abbracciarci, stringendoci così forte da toglierci il respiro e la ragione. In questo libro l'autrice, liberata da tale abbraccio, si spoglia di tutto il dolore che la avvolge, dolore e impotenza che l'hanno accompagnata nei lunghi e faticosi anni che l'Alzheimer ha dato alla sua famiglia. Maria Antonietta Marras ha conservato tutto e non solo nel suo cuore: ha preso nota, ha registrato, per non dimenticare, per far sopravvivere l'amore, ma anche per donare, a chi come lei vive questo grande dolore, una testimonianza che aiuti a non sentirsi soli e a non perdere la speranza. Quella speranza che non permette all'Uomo Nero di entrare nel cuore di un ammalato di Alzheimer, quella speranza che difende l'amore che quel cuore ha conosciuto, anche se non ricorda quando e non conosce più le parole per dirlo. Perché il cuore non dimentica. -
La bottega di orologi & altre storie
Siamo proprio sicuri di conoscere il tempo? Siamo proprio sicuri che nessuno sia in grado di percorrerne gli infiniti corridoi a suo piacimento? Siamo proprio sicuri che griglie e stringhe temporali siano solo teoria? Siamo proprio sicuri che la storia, vissuta e conosciuta finora, sia quella reale? Siamo proprio sicuri che il passato sia immutabile, e che come in ""Matrix"""", abbiamo tutti preso la pillola blu? Allora, se siamo sicuri di ciò, cosa diavolo ci faceva Nigel Storm, fotografo freelancer di grido, in una taverna vicino al Brennero, nel 1771, a pranzo con Wolfgang Amadeus Mozart e suo padre Leopold, più di due secoli prima della propria nascita? Cosa sarà mai quello strano congegno dal quale sembra non volersi separare? Perché un negozio di orologi dall'aria dimessa, gestito da un vecchiaccio dispotico e amorale, d'un tratto è divenuto così importante per lui? E ancora: Siamo proprio sicuri che il sarcofago di porfido rosso, presso l'Hotel des Invalides di Parigi, contenga veramente le spoglie mortali di Napoleone? Siamo proprio sicuri che un'avanzatissima civiltà si sia estinta improvvisamente per cause naturali? Un viaggiatore del tempo può dirsi al sicuro una volta terminata la propria missione, oppure deve ancora fare i conti con qualcosa, o qualcuno, in agguato? Chi decide della vita e della morte? Il destino, come ci hanno insegnato a credere?"" -
Lettera agli increduli
Ascoltami, amico. Soprattutto te che ti senti dal titolo di questo mio libretto chiamato direttamente in causa; e ora magari te ne stai lì, incuriosito, in chissà quale libreria a sfogliare qualche sua pagina, e poi a rigirartelo tra le mani, indeciso se prenderlo o meno; ebbene rompi ogni indugio e portatelo via acquistandolo. Non so se ti piacerà, ma almeno non t'ingannerà e se non subito, prima o dopo, ne sono convinto, ti tornerà utile, così come tornò utile a me, giunto che fui ad un punto critico della mia vita, fermarmi a riflettere per poter riconsiderare il tutto. Da ciò è nato esattamente questo libro che ora affido a te e a tutti coloro che lo vorranno leggere: testimonianza di Fede, coraggio di critica e storia di buona parte del mio essere più personale e sofferto, nonché del suo rinnovamento, avvenuto ad opera del Signore Gesù. -
Gramsci contemporaneo. Discorsi e modelli (contro)egemonici
A ottant'anni dalla morte di Antonio Gramsci, la sua opera conosce un successo crescente su scala globale, la cui portata merita di essere vagliata criticamente. A tal fine l'Istituto Gramsci Marche ha organizzato due giornate di studi, volte ad aprire un confronto sugli usi del pensiero gramsciano nel mondo contemporaneo, di cui si presentano in questo libro i contributi principali. Il volume, sulla scia della discussione delle giornate, è volto ad analizzare quei discorsi e modelli che, dopo la crisi del 2008, sono divenuti ""(contro)egemonici"""" per un numero considerevole di intellettuali e politici attivi in Europa e in America. Quest'ultimi hanno sostenuto di ispirarsi a Gramsci, o di prendere spunto da elementi importanti della sua riflessione, al fine di contrastare efficacemente il paradigma neo-liberale. I saggi contenuti in questo testo consentono di farsi un'idea critica in merito a tali posizioni e di problematizzare aspetti rilevanti del dibattito politico contemporaneo."" -
L'apprendimento permanente degli adulti. Esperienze e pratiche
Nella società contemporanea l'apprendimento permanente ha assunto una funzione cruciale nella costruzione delle biografie individuali, non solo per l'aggiornamento e la riqualificazione professionale, ma anche per promuovere lo sviluppo personale, l'inclusione sociale e la cittadinanza attiva. L'estensione delle modalità di apprendimento dai contesti formali a quelli non formali e informali, la definizione delle competenze chiave, la complessificazione del concetto di alfabetizzazione prefigura una pluralità di attori, luoghi e contesti educativi. Ma come si traduce in pratica il discorso sull'apprendimento permanente? Attraverso quali esperienze? In che misura queste esperienze possono essere trasferibili? Quali sono le condizioni infrastrutturali che favoriscono lo sviluppo di pratiche di apprendimento permanente? Il volume prova a dare delle risposte a queste domande documentando alcune esperienze pratiche realizzate in contesti diversi (scolastici, universitari, sociali e sanitari).