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Filosofughe. Variazioni intorno al «cosa» e al «perché» della filosofia
Quello intorno alla filosofia – cosa sia, o possa e debba essere nella cultura contemporanea, e se abbia ancora senso e ragione di esistere – è un dibattito che affascina gli intellettuali da oltre un secolo. Superando sfiducia e rivendicazioni, senza cedere all’inutile tentativo di un riepilogo accademico, questo libro è piuttosto una raccolta di ""fughe"""", ovvero di variazioni intorno al problema, che prende le mosse dal pensiero di Hannah Arendt. Proprio partendo dalla differenza tra conoscere e pensare elaborata dalla Arendt, infatti, e dal ruolo che tale differenza ha svolto nel determinare i peculiari caratteri della nostra tradizione culturale, si può contribuire, oggi, allo sforzo di individuare una vera natura della filosofia, e fondare la sua autonomia."" -
Lo spiritismo a Napoli
Nel 1886, come nelle maggiori città italiane e d’Europa, impazzava anche a Napoli la “febbre” dello spiritismo. Non solo una moda borghese, ma una sfida che intrigava brillanti intelligenze delle lettere, delle arti e della scienza (compreso insigni medici). La scena era dominata da una giovane medium, Eusapia Palladino; e le lunghe file alle sue sedute spiritiche si dividevano puntualmente tra due schiere: chi ci credeva e chi no, chi applaudiva e chi sorrideva. Roberto Bracco, che faceva parte del secondo gruppo, decise di raccontare le cronache dello spiritismo napoletano in un libello che vendette 150mila copie in pochi giorni, ma attirò anche le ire e la suscettibilità di molti. Vent’anni dopo, un editore ricostruì l’incredibile vicenda – con un geniale tiro mancino tirato da Bracco – aggiungendo particolari, documenti e nuove cronache di quelle sedute che avevano “stregato” la Napoli di quei magici e confusi giorni.Introduzione di Francesco Palmieri. -
1983
Roma, 22 giugno 1983: nei pressi del Senato scompare la giovane cittadina vaticana Beatrice De Gregori. Dopo dieci giorni di vane ricerche, durante l’Angelus il Papa si rivolge ai presunti rapitori chiedendone la liberazione. Un appello che scatena le frenetiche attività di Cia, Stasi e Kgb. La guerra fredda non ammette esclusioni di colpi e anche il caso De Gregori può essere utile per mettere in difficoltà i nemici. Nell’ombra tramano personaggi misteriosi e spietati – il Buon Samaritano, la Colomba Bianca, Wolff, la Gola Profonda – tra i quali provano faticosamente ad aprirsi un varco verso la verità l’agente Maggio, il giornalista Cavaliere, il giudice Panatta. Liberamente ispirato alla vicenda di Emanuela Orlandi, tra fake-news e false bandiere, ricatti e sedicenti sequestratori, salme riesumate e ossa ritrovate, mitomani e improbabili confessioni, questo romanzo ricostruisce sapientemente il “contesto” storico-politico di un periodo complesso e di grandi trasformazioni, incrociando alcune delle vicende più controverse della storia italiana e internazionale, dal caso Moro all’attentato al papa. -
Il fuoco nella fossa
La cornice di questo libro è classica e attuale allo stesso tempo: sette personaggi molto diversi tra loro, per età ed estrazione sociale, che si ritrovano in un casale fuori città, per aspettare che passi una terribile epidemia. E così, per farsi coraggio e per ingannare il tempo, cominciano a raccontare e reinventare storie. Da bravo “uomo di scena” – volto e autore di cinema, televisione e soprattutto teatro – Massimo Andrei riesce a fissare nella sua scrittura tutta la vivacità dello “scambio” – di battute, aneddoti, impressioni, sentimenti – capace di arricchire chi ascolta e chi racconta. I suoi racconti, ambientati in luoghi e tempi insoliti, e puntualmente animati da bizzarri personaggi, hanno la capacità di coinvolgere il lettore in un vortice fantastico, in cui si ride e si piange, si vince e si perde, e spesso tra le righe ci si ferma anche a pensare a come si sta (o si dovrebbe stare) al mondo. Perché dietro l’apparente leggerezza di queste storie c’è un’abile reinvenzione di una grande tradizione di “cunti” popolari, che ha un punto di riferimento imprescindibile nell’opera di Giambattista Basile, che dalla Napoli del '600 ha influenzato la letteratura di mezzo mondo. -
Napoli dopoguerra infinito
Napoli non si è mai ripresa dalla guerra. O meglio, ha utilizzato a lungo il mito della distruzione e della miseria per giustificare in qualche modo la precarietà quotidiana dalla quale non riesce – o non vuole – emanciparsi. Come nessun’altra città al mondo, Napoli ha prodotto un “dopoguerra infinito” fatto di romanzi, da Malaparte a Starnone, di un classico del teatro come ""Napoli Milionaria!"""", delle più varie trasposizioni cinematografiche, dal film al documentario, delle quali queste pagine provano a tracciare un percorso. Dalle Quattro giornate sospese tra storia e mitologia civile, al romanzo di una città distrutta e liberata, alla lunga “nottata” che chissà se è passata."" -
Impressioni di settembre. Quasi un diario elettorale
Per otto minuti al giorno, dal 27 luglio al 23 settembre, Claudio Velardi ha commentato con un ciclo di podcast la fulminea campagna elettorale 2022, mettendo a fuoco le strategie dei suoi protagonisti, e prendendo spunto dalla cronaca per approfondire temi comunicativi, politici, di organizzazione del consenso e di psicologia sociale, oltre a rievocare aneddoti derivanti dalla sua lunga esperienza sul campo. In tempo pressoché reale, e mantenendo la lettera, lo spirito e lo stile propri di un podcast, ""Impressioni di settembre"""" è un libro che racconta, in un diario profondo, lieve e ironico, l'Italia che siamo e quella che stiamo per diventare."" -
Una domenica di maggio. Il 1943 all'Alfa Romeo e a Pomigliano d'Arco
Nelle province del Mezzogiorno ci sono interi paesi che, quando nel Nord cominciava la Resistenza, avevano già pagato, a caro prezzo, l’uscita dalla guerra fascista, i rastrellamenti e le rappresaglie tedesche. Pomigliano d’Arco, sede di uno stabilimento Alfa Romeo con una pista di volo, centro nevralgico di revisione, manutenzione e produzione per aerei militari, fu una calamita per le bombe americane e per i tedeschi. Per gli Alleati fu uno dei primi obiettivi della ‘Campagna d’Italia’ e già il 30 maggio del ‘43 vi scaricarono 123mila chili di bombe, noncuranti degli operai al lavoro nei reparti. I Tedeschi, che si erano invece impiantati nell’aeroporto, seminarono per oltre un anno il terrore per le vie del paese. E dopo l’Armistizio, prima di andarsene via, si scatenarono in feroci rappresaglie e rastrellamenti. Quanti furono i morti? Chi erano? Che storie raccontano? Per Pomigliano, come per tanti altri paesi del sud, c’è stata più voglia di dimenticare che di ricordare. Invece bisognerebbe provare a entrare nelle loro case, a camminare per le loro strade, a condividerne sentimenti e paure, a ritrovare senso e valore delle loro vite rubate. -
Giannina. Una storia del '900
"Quello che colpisce, in una prova gioco indetta dalla maestra quando deve scegliere il """"ruvido o il liscio"""", lei, Giannina, sceglie il ruvido, il che non è facile. Scelta che sta a significare come questa piccola grande donna sappia anche in futuro affrontare e superare le dure, ruvide prove che la vita le ha riservato, senza far pesare nulla alla famiglia e ai numerosi amici che la circondano."""" (Mira Marsiglia)" -
Il sistema verbale ebraico. Un approccio didattico
Una guida allo studio dell'ebraico biblico per chi vuole andare oltre all'alfabeto. L'autore conduce il lettore alla comprensione del sistema verbale ebraico incominciando dalle strutture più elementari fino a quelle più complesse. Appare così evidente come la sintassi dell'ebraico biblico sia fondata sull'uso di due forme verbali, afformativa (chiamata tradizionalmente “perfetto”) e preformativa (chiamata tradizionalmente “imperfetto”), che vengono a formare due tipi di sequenze: una per indicare il passato e l'altra per indicare il presente-futuro.Lo studente seguendo le spiegazioni e gli esempi offerti giunge a comprendere non solo la prosa biblica, ma anche la poesia e in particolare i Salmi. -
Per la vita della città
Lezione magistrale sull'Eucarestia e la Città, tenuta a Bologna per la conclusione del Congresso eucaristico del 1987. Rappresenta l'apice della riflessione spirituale e teologica di Dossetti sulla società, l'impegno del cristiano, il valore dell'Eucarestia, il rapporto del fedele con le tre persone della Trinità. Ricca di citazioni di autori antichi e moderni e di spunti di riflessione. Prefazione di Matteo Maria Zoppi. Introduzione di Fabrizio Mandreoli. -
Leila della tempesta
"Leila della tempesta"""" nasce come rielaborazione letteraria di una lunga esperienza di dialogo con detenuti arabi musulmani, in un grande carcere italiano. Tra essi c'è Leila, giunta clandestinamente in Italia durante una tempesta sul Mediterraneo, po,i finita in carcere perché coinvolta nel commercio degli stupefacenti. Lì conosce l'Altro, cristiano e monaco, con il quale intreccia un intenso rapporto, che si allarga progressivamente ad altri detenuti provenienti dal suo mondo. Incontri sul filo di una scommessa appassionante: la scoperta di punti di contatto, al di là di tutte le possibili differenze reciproche. """"Leila della tempesta"""" oltrepassa dunque i limiti della problematica del reato per volgersi agli orizzonti del dialogo tra civiltà e religioni, dando parola anche alla Costituzione italiana e toccando così i problemi più scottanti della cittadinanza e dell'inclusione in una società che cambia. Presentazione di Piero Stefani e postfazioni di Paolo Branca e Valerio Onida." -
Democrazia sostanziale
Giuseppe Dossetti è stato uno dei più brillanti giuristi cattolici del Novecento e il protagonista di vicende decisive nella storia politica italiana del secondo dopoguerra. La sua biografia e la sua riflessione hanno ispirato la nascita e l'evoluzione delle istituzioni repubblicane, dall'Assemblea Costituente fino ai nostri giorni. In questo volume, per la prima volta, vengono proposti gli interventi del giurista reggiano sulla democrazia. L'idea di promuovere una ""democrazia sostanziale"""" – ossia """"vero accesso del popolo e di tutto il popolo al potere e a tutto il potere, non solo quello politico, ma anche a quello economico e sociale"""" – è il contributo più fecondo di Dossetti al sistema politico italiano. Rileggendo queste pagine emerge il carisma di una personalità che seppe unificare le diverse componenti dell'Assemblea Costituente e appare chiaro il senso di un ambizioso progetto per il progresso democratico, economico e sociale del nostro Paese."" -
Vie islamiche alla nonviolenza
Una sfida islamica alla violenza nell’Islam. Said fonda il suo pensiero sull’idea dell’azione pacifica come unico mezzo per operare la transizione da una società basata sulla coercizione e sulla forza a una società basata sulla giustizia, sul diritto, sulla pace e sulla dignità umana. “La shari’a di Dio si realizza quando la giustizia si realizza”, afferma Said, per il quale la via da seguire è quella del ‘figlio buono’ di Adamo, che si è rifiutato di alzare la mano contro suo fratello. Questa è la via dei profeti, che hanno ripudiato la violenza pur di trasmettere, con la persuasione e senza coercizione, il messaggio di cambiamento affidato loro da Dio: “Deponete le armi, attendete alla Preghiera e fate l’Elemosina!”, si legge nel Corano. Una forma di esegesi, quella di Said, che non lascia spazio ad altre letture: per il Gandhi dei musulmani la nonviolenza è l’unica opzione possibile. Anche papa Francesco nella Evangelii Gaudium dichiara che “il vero Islam e un’adeguata interpretazione del Corano si oppongono ad ogni violenza”. -
Studi sul pensiero politico israeliano
Quindici tra i più noti accademici israeliani affrontano dal di dentro le questioni più attuali relative allo Stato di Israele: lo Stato e l’identità nazionale; che cos’è il sionismo; il significato filosofico di uno stato democratico ed ebraico; cosmopolitismo e identità; l’Olocausto come narrazione sionista ed antisionista; il significato costituzionale dell’ebraicità di Israele; è possibile uno stato ebraico e democratico? Israele come Stato-Nazione nei giudizi della Corte Suprema; la politica dell’immigrazione in Israele; religione e Stato; il diritto alla Terra; la minoranza arabo-palestinese; la società israeliana si sta disintegrando? Il tentativo dei palestinesi israeliani di sfidare lo Stato ebraico in materia di istruzione; il futuro nazionale di Israele. Prefazione di Gad Lerner. -
Storia del pensiero politico palestinese
Edizione italiana riveduta e aggiornata, tradotta dall’arabo, del capolavoro storico di Maher Charif. Composta di tredici capitoli, corredata di indici e tavole cronologiche, questa prima edizione in una lingua occidentale ha la prefazione di Massimo Campanini, uno dei massimi islamologi e arabisti italiani. Essa risponde all'interesse scientifico principale dell’autore che, nel campo degli studi di storia moderna, si qualifica essenzialmente come ""storico del pensiero"""". Il volume racconta l'evoluzione del modo in cui i palestinesi hanno pensato sé stessi, gli ebrei e gli altri arabi nel corso di un secolo, dall’inizio del ´900 sino a oggi. Nel corso di una ricerca protrattasi per oltre sette anni, l’autore ha attinto a un deposito documentario vasto, formato esclusivamente da fonti di prima mano. Offre così una presentazione globale, accurata e al tempo stesso leggibile delle molte anime dell’universo palestinese, che mancava sullo scaffale del lettore italiano, sia dello studioso che dell’appassionato di Medio Oriente e di politica internazionale."" -
Vi scrivo dalla Terra santa
Chi sono i cristiani in Israele oggi? Da questa domanda p. David, ebreo e cristiano, inizia a descriverci la Terra santa, i dilemmi ecumenici tra Israele e Palestina, gli orizzonti aperti da Papa Francesco, quali siano le prospettive per il futuro e la storia della comunità cattolica a Gerusalemme. Non mancano racconti di storie affascinanti, come quella di Shimon Balas ebreo di origine irachene, e le esperienze di dialogo con i musulmani. -
Dialogo a Gerusalemme
Un ebreo cristiano parla degli ebrei, di come intendono se stessi, di come la Chiesa li ha intesi, di quali siano i rapporti attuali tra cattolici ed ebrei, del valore della terra per gli uni e per gli altri, di Israele oggi, di chi siano gli ebrei messianici, dei rapporti tra messianici e cattolici. Il dialogo iniziato con il Concilio tra cattolici ed ebrei ora continua. -
Riflessioni bibliche
In una serie di saggi p. David ci introduce nel mondo della Bibbia, sia Antico che Nuovo Testamento: la teologia del sacerdozio nella Torah, la caduta di Gerico, le profezie di Isaia, poi Matteo e infine Paolo. Ecco come un ebreo cristiano legge a Gerusalemme le pagine sacre per le due religioni. Il volume è rivolto agli amanti della Scrittura e a chiunque si voglia accostare alla Bibbia anche senza una formazione particolare. -
Viaggio intorno al mondo. Un'esperienza di ricerca tra fedi, appartenenze e identità in trasformazione
Un gruppo di ragazzi composto da cristiani, non credenti e musulmani, per un anno ricerca, studia e si confronta incontrando le molte comunità di varie confessioni e di varie provenienze - italiane e straniere - presenti a Bologna. Seguendo come si intreccia la fede con l'identità personale e collettiva si scopre, letteralmente, un'altra città ricca di storie, culture, passione di fede e di vita. Il percorso mostrando come le nostre città si stanno trasformando permette ai ragazzi di viaggiare dentro le proprie convinzioni, dubbi, ricerche di fede e di significato. Un intreccio di sguardi e osservazioni che possono aiutare ad una maggiore consapevolezza umana, civile e politica. -
Risalire a Monte Sole. Memorie e prospettive ecclesiali
Monte Sole è una collina dell’appennino Bolognese, nota per la più grande strage perpetrata dalle truppe tedesche nell’Europa occidentale durante la seconda guerra mondiale: tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 muoiono circa ottocento persone in diverse località distribuite su quella montagna. L’eccidio è passato però alla storia come l’eccidio di Marzabotto, per il luogo in cui dal 1945 si è svolta la celebrazione di ricordo annuale. Solo dal 1975 si è iniziato a parlare di Monte Sole, in particolare per impulso delle comunità cristiane che hanno scelto di risalire alle disabitate località del massacro e di ripulire le rovine delle chiese. Il libro affronta la strage da punto di vista, finora poco approfondito: quello ecclesiale. Attraverso un minuzioso e paziente esame delle fonti reperibili, dopo un lungo silenzio su quelle vicende, si è passati ad una riscoperta che ha riconosciuto in quei luoghi un “santuario” per il nuovo millennio. Il percorso di analisi permette di rileggere in modo fecondo la storia della diocesi all’interno delle vicende italiane dal dopoguerra alla fine del millennio. Nello stesso tempo la riscoperta di quella realtà così tragica fa emergere domande che conducono a rileggere questioni storiche e teologiche preziose per comprendere gli appelli dell’oggi.