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L'allevatore di cozze
Sibari, tempi odierni. Un giovane dai forti ideali di sinistra, disoccupato e senza un soldo, si innamora della figlia dell’uomo più ricco e potente della Piana, industriale mitilicoltore, capitalista di destra, che intende fare al ragazzo un’importante offerta di lavoro. Un pranzo presso la sfarzosa residenza dei futuri suoceri è destinato a diventare il terreno di scontro tra due visioni del mondo contrapposte. Il profondo conflitto interiore che vive il protagonista, tra ragione e sentimento, lo porterà a interrogarsi sul senso della vita e la reale natura dell’uomo. A far da cornice alla vicenda una serie di empi personaggi, resti di un nobile popolo ormai decaduto, e una terra tanto povera quanto bella, con millenni di civiltà e cultura alle spalle, più propensa a specchiarsi narcisisticamente nel suo glorioso passato che a raccogliere le sfide del tempo presente. -
Lo strano vizio del professor Mann
Il vice commissario Corda indaga sulla scomparsa di un bambino di nome Benjie. Del presunto rapimento è sospettato l’insegnante di musica Ercole Mann, anche lui svanito nel nulla dopo aver abbandonato inaspettatamente la cattedra ed essere tornato a vivere dai genitori Maria e Albrecht, entrambi ciechi. Nello stesso tempo, Corda non sta passando un buon periodo, poiché sua moglie Lisa palesa un improvviso mutismo, al quale di certo non ha giovato un’imperdonabile scappatella del marito. Entrambi sono in cura presso la psicoterapeuta Giorgia Marinelli, la quale ha a sua volta un problema irrisolto con il padre. La vicenda si svolge in un mondo dove tutti gli attori in campo mostrano un gran bisogno di parlare, di qualsiasi argomento e in ogni istante, di avere un interlocutore sempre pronto ad ascoltare e, soprattutto, approvare. Tale insoddisfatta necessità induce i personaggi a rendere quasi inutile la presenza dell’altro, riducendo il mancato dialogo a un eterno monologo. Così, navigando attraverso discorsi e parole dette nella gran parte dei casi a senso unico, si viene man mano a scoprire la verità sulla sparizione di Benjie e su quale sia lo strano vizio del professor Mann. -
Il fiore dell'attesa
Una raccolta di versi che ruotano attorno al nucleo semantico dell’attesa e dell’assenza, declinato in differenti maniere, dalla tradizionale tematica amorosa a quella più metafisica, come se il mistero stesso dell’esistere fosse racchiuso proprio nel sentimento dell’attendere che qualcosa, qualcuno si manifesti: un amore, un miracolo, un temporale, la sera che segue il pomeriggio, la presenza disturbata e disturbante di una qualche divinità remota, un vento, una stagione. È questo il momento, lo stato d’animo che “Il fiore dell'attesa” cerca di fotografare: piccoli lampi che cristallizzano la disposizione umana della sospensione, dell'aspettativa, dell'indugio. Un'attesa che ci conduce in un territorio sacro, quello della poesia, una sacralità interamente laica e umana, forse terapeutica, che si presenta quasi come un atto di resistenza discreta e civile in una società sempre più desacralizzata. Una poesia che nasce come slancio dello spirito negli anni così granitici di materia che stiamo vivendo. -
La cortigiana di Pozzuoli
Pubblicato tra il 1898 e il 1899 a puntate sul settimanale L'Operaio, il romanzo La Cortigiana di Pozzuoli è animato da uno spirito romantico: la protagonista, Eleonora, è presentata come una novella Maria Puteolana, l'eroina raccontata secoli prima da Francesco Petrarca. Se Maria Puteolana è un personaggio storico, Eleonora è il frutto della fantasia di Francesco Granito. La storia della protagonista si sviluppa tra povertà, soprusi, combattimenti, affanni e un amore che trova tutti i possibili ostacoli della vita: le insidie del mare, le lusinghe di un sacerdote corrotto, la violenza di corsari senza pietà, le condizioni sociali avverse. L'epilogo è dei più sorprendenti. -
Il largo delle baracche. Intrighi politici e amorosi nell'ultimo decennio borbonico a Napoli
Mastriani, di gran successo ai suoi tempi e poi ingiustamente dimenticato, è stato rivalutato soprattutto per i suoi romanzi sociali; ma di non minore importanza sono quelli storici (che peraltro contengono sempre elementi di critica politico-sociale) e che ritraggono un interessantissimo spaccato della Napoli ottocentesca. Ne ""Il largo delle baracche"""" alla fittizia storia d’amore tra Peppiniello e Manetta fanno da contraltare fatti e personaggi reali della politica napoletana che formano il nucleo della narrazione, che evidenziano i giochi di potere e soprattutto le pressioni politiche inglesi nei confronti della Corona napoletana. Il romanzo contiene molti ricordi personali dell’autore, testimone diretto di vari eventi narrati, giacché allora lavorava presso la Direzione di Polizia del Ministero degli Interni."" -
Scritti sul «romanzo storico» di Pietro Colletta
Pasquale Borrelli (1782-1849), politico liberale ed intellettuale controcorrente, raccolse in un libretto mordace fin dall'ironico titolo - Sul romanzo storico di Colletta - una serie di errori presenti nella Storia del Reame di Napoli di Pietro Colletta. Lo stesso fece il Principe di Strongoli, Francesco Pignatelli (1775-1853), generale che aderì alla Repubblica del 1799 e poi servì sotto Murat. Riproduciamo questo rarissimo scritto assieme ai tre Discorsi critici redatti sullo stesso argomento. Queste due testimonianze di autori non certo tacciabili di simpatie ""reazionarie"""" servono a comprendere l'uso della storiografia falsificata come arma di propaganda."" -
I cancelli del tempo. Romanzo di una saga familiare tra Torino e Napoli
L'eredità di una vecchia casa porta alla scoperta, da parte della Narratrice, di una serie di diari, tutti al femminile, che, partendo dalla sua bisnonna Giulia, alla fine dell'Ottocento, giungono a narrare le vicende della sua famiglia, fino al secondo dopoguerra. Dopo aver letto i diari con inquieta sorpresa, la Narratrice decide di ridare vita a quelle vicende, giunte a lei misteriosamente, e voce a quei personaggi, che l'hanno cercata dal buio del passato, scrivendo, sulla scia di quanto detto nei diari, un romanzo. La vicenda ha il suo inizio a Torino, dove la ricca famiglia Demedici vive i propri fasti e le proprie infelicità personali alla fine di un secolo e di un'epoca. Il passaggio della famiglia benestante a Napoli, nei primi decenni del Novecento, dopo la morte di Giulia, segnerà una svolta nella vita del capofamiglia Alberto e dei suoi figli, tra i quali si erge a protagonista Apollonia, donna forte e volitiva, che con le sue scelte per amore del giovane Francesco e i suoi atti coraggiosi anticipa il consapevole cammino di libertà femminile. -
Bollettino Flegreo quarta serie (2022). Vol. 1
Il «Bollettino Flegreo» (rivista fondata nel 1909 dall'avvocato socialista Raimondo Annecchino) pubblica contributi di storia, archeologia e scienze riguardanti i Campi Flegrei, Napoli e la sua provincia. La quarta serie, inaugurata nel 2022, accoglie anche saggi, articoli e discussioni riguardanti l'attualità politica e ogni aspetto della cultura e della storia contemporanea. -
Nocera Superiore. Note da documenti inediti e tradizioni
Nel 1947 fu pubblicato Il Comune di Nocera Superiore, manoscritto postumo di Gennaro D'Alessio, già primo cittadino del centro campano durante gli anni difficili della Grande guerra. Il saggio originario è stato arricchito con documenti dell'ultimo periodo borbonico, riguardanti l'inaugurazione della tratta ferroviaria Nocera Superiore - Cava, avvenuta il 31 luglio del 1857. Completa l'opera l'elenco dei caduti di Nocera Superiore durante la Prima guerra mondiale. Leggere le note storiche di Gennaro D'Alessio, fatte pubblicare da Ciro Gambardella, già podestà di Nocera Superiore nel 1944, ed oggi divenute introvabili, è come parlare di fronte al camino con il suo autore, che con tanta passione racconta la storia e le memorie della sua città. -
Templari e Giovanniti nel Mezzogiorno normanno-svevo. Insediamenti e uomini
Il Mezzogiorno italiano, soprattutto in epoca normanno-sveva, ricoprì un ruolo determinante nella storia e nelle vicende degli Ordini religioso-militari, in particolare, e del movimento crociato più in generale. La posizione geografica della penisola forniva una serie di facilitazioni nei rapporti con la Terrasanta. Al fattore geografico ben presto se ne aggiunse uno ulteriore di natura economica: lo sfruttamento della terra con l'impianto di aziende dedite all'agricoltura e all'allevamento ovino. In questo lavoro si esamina la rete degli insediamenti degli Ordini, le strategie insediative e un aspetto dell'organizzazione spesso trascurato, quello relativo alla familia, ovvero tutti quei laici, che a vario titolo, gravitavano intorno al mondo dei cavalieri. -
La Biblioteca Cameriniana di Ischia. Giudistica e libri di viaggi
Il volume racconta dei libri posseduti e amati da due autentici bibliomani, il medico Giuseppe Mennella e il duca Luigi Silvestro Camerini, che tra metà dell'Ottocento e la fine del secolo scorso misero assieme una prestigiosa collezione libraria, oggi ospitata nella Biblioteca Cameriana di Ischia. Un libro che parla di libri, in cui l'Autrice - che della Biblioteca ha curato la prima catalogazione completa - passa in rassegna guide turistiche e i testi che trattano di viaggi e viaggiatori, descrivendone i timbri, gli ex libris, le note di possesso. Il lettore, il curioso l'amante dei libri, il bibliofilo vi troverà narrata la storia inedita della Cameriana di Ischia, uno spaccato di vita di due raffinati collezionisti, una biblioteca amata in modo paziente e sapiente, che non contiene libri intonsi. Un luogo dove si entra in punta di piedi e in silenzioso raccoglimento, per ammirare e gustare la contagiosa bellezza. -
Procida. Un pacifico popolo di mare
Ripercorrendo alcuni momenti salienti della storia di Procida dalle origini ai giorni nostri, attraverso racconti mitici e letterari, vicende avventurose ed episodi curiosi, l'Autore delinea un quadro identitario del popolo procidano, che si riconosce essenzialmente nella cultura del mare. Dopo secoli vissuti alle porte di Napoli, di fronte alla terra ardente dei Campi Flegrei, i procidani conservano ancora oggi gelosamente gli originari valori e i loro tratti caratteristici, guardando al mare come proprio habitat naturale, mezzo di comunione culturale con i popoli del Mediterraneo e di contatto con altri i popoli del mondo, per tramite di naviganti ed emigrati. -
Diario della sollevazione di Napoli 1647-1648. Da Masaniello alla «Reale Repubblica» napoletana
«Teorico sostenitore della nobiltà fu anche Giuseppe Campanile, membro di due Accademie [...], moralista di minor grazia e cronista dei fatti con prospettive aristocratiche, anche se, come Capecelatro o Piacente, fu abbastanza indipendente da attribuire agli abusi dei ceti più elevati le origini sociali della rivolta. [...] E proprio nel corso dell'insurrezione che Campanile si dimostrò fedele al suo re, come testimonia il Diario circa la sollevadone della plebe di Napoli ne gl'anni 1647 e 1648, manoscritto conservato nella Biblioteca della Società Napoletana di Storia Patria con note aggiuntive di Innocenzo Fuidoro. Nel suo Diario racconta che distribuiva alla frangia ribelle i manifesti di don Giovanni d'Austria e che cospirava con alcuni ""vassalli fedeli al Re, dei quali io era il minimo"""" nelle celle del priore del convento di San Giovanni a Carbonara, mettendo a repentaglio la propria incolumità durante la prigionia, da cui fu liberato il 1° febbraio 1648 in virtù della sua condizione di sacerdote» (Francisco Elias de Tejada)"" -
I miti tra Grecia e Magna Grecia
Rendere il mito favola e la favola mito non è facile, soprattutto come avviene in questa raccolta che spesso si richiama alla storia e che, spesso trasla i miti dalla Grecia alla Magna Grecia. È un mondo altro in cui la moderna mitografa Pina Basile si lancia e ci lancia immettendoci in un'aura rarefatta, onirica, preziosa e antica, in luoghi e tempi affascinanti e coinvolgenti. La brevità e l'agilità, la semplicità dello stile fanno sì che il racconto a tratti pieno di colori e di musica, sia rivolto a tutti. Tutto è soffuso da un alone di sogno. -
La fortuna di essere nati. Cent'anni di memorie familiari tra Napoli, Pozzuoli e Lipari
"La fortuna di essere nati"""" narra la vicenda di Fausta, che si svolge come un romanzo ricco di colpi di scena. La storia si snoda dai mitici anni della Belle Èpoque, stagione culturale senza precedenti, che in Campania vede la nascita della classe operaia, fino agli anni bui del fascismo, alle delusioni e speranze del dopoguerra, alle incertezze degli anni Ottanta del Novecento. Il tutto sullo sfondo di Napoli e dei Campi Flegrei. A metà strada tra romanzo storico e racconto familiare, """"La fortuna di essere nati"""" è allo stesso tempo la storia di una donna, che percorre la sua lunga vita senza mai scoraggiarsi; la storia dell'affetto straordinario di una matrigna per la propria figliastra; la storia di due giovani, Fausta e Arturo, che si amano incondizionatamente; e, ancora, la storia di una figlia, Giulia, che in modo esemplare si prende cura della propria madre. Ma, soprattutto, è un invito ad affrontare la propria esistenza con fiducia, dalla gioventù fino alla vecchiaia, senza mai cedere alla tristezza o al pessimismo, benedicendo ogni singolo attimo che ci è dato di vivere." -
L' avvelenamento di Ferdinando II di Borbone. Storia controversa di un attentato politico tra propaganda borbonica e filoliberale
Sulla morte di Ferdinando II di Borbone (1810-1859), avvenuta alla vigilia della spedizione garibaldina e del crollo del Regno delle Due Sicilie, grava da tempo il sospetto dell'avvelenamento, che ha contribuito ad alimentare le ragioni della polemica antiunitaria e antirisorgimentale. Attraverso una lettura comparata delle principali fonti storiche e letterarie, qui per la prima volta raccolte in antologia, l'Autore analizza criticamente l'ipotesi dell'attentato, ricostruendone la genesi e l'uso propagandistico che ne è stato fatto sia dalla storiografia filoborbonica, sia da quella liberale e anticattolica. -
Storia del diritto nel Regno di Napoli
Nel mondo tradizionale, prima della rivoluzione francese e delle cosiddette ""codificazioni moderne"""", la legge non proveniva necessariamente dall'alto. In particolare, nei territori di cultura latina (come la penisola italica ed iberica), esso si formava innanzitutto attraverso la consuetudine, venendo poi sanzionata da un'autorità, che la riconosceva definitivamente (in quanto già esistente) e non la imponeva ex novo. Così nacque anche il diritto del Regno di Napoli, della cui storia - dalle origini ducali agli ultimi anni del Regno di Napoli - viene qui presentato un efficace compendio concepito come manuale per gli studenti universitari, una sintesi tuttora insuperata."" -
Tutti i racconti
Lo scrittore milanese Enrico Annibale Butti (1868-1912) fu ai suoi tempi una personalità di spicco: celebre come Gabriele d'Annunzio (pubblicato dalla stessa casa editrice e messo in scena dalla stessa compagnia teatrale del Vate), fondò quella che adesso è la Siae e soprattutto rinnovò il cosiddetto teatro borghese - specchio fedele dell'Italietta liberale - in cui inserì temi morali e politici che non erano affatto usuali ai palcoscenici tardo-ottocenteschi, tanto da essere definito ""l'Ibsen italiano"""". Ingiustamente dimenticato dopo la precocissima morte (scomparve a meno di 45 anni), lasciò una ventina di drammi, tre romanzi e alcuni racconti che aiutano a comprendere la mentalità (individuale e sociale) della Belle époque. Per la prima volta vengono pubblicati integralmente in una sola raccolta tutti i suoi scritti narrativi brevi, editi ed inediti. Primo volume: L'anima divisa (racconto psicologico), Il diavolo alla festa (racconto grottesco), Il cane vagabondo (racconto assurdo), Rosalinda (racconto fantastico). Secondo volume: L'immorale (racconto psicologico), Il delitto di Amilcare Barca (racconto satirico), L'ombra della Croce (racconto religioso)."" -
Carlo III o La dinastia e le due Sicilie. Riscontri storici. In appendice «I difensori confutati dai difesi»
Carlo III o la dinastia e le due Sicilie. Riscontri storici. A prima vista, l’opuscolo che qui riproduciamo, potrebbe sembrare una biografia di Carlo III, il fondatore della dinastia borbonica nei regni di Napoli e Sicilia. E invece si tratta di un libello pubblicato, anonimamente e clandestinamente, da Francesco Durelli nel 1862, che denuncia con veemenza le brutalità commesse dai piemontesi e dai liberali nei primi mesi successivi alla conquista del Regno delle due Sicilie e alla conseguente proclamazione del Regno d’Italia. -
Bollettino Flegreo quarta serie (2022). Vol. 2
Indice Antonio Alosco Momenti della lotta di classe a Torre Annunziata all'inizio del Novecento Dario Chiocca La classe operaia di Pozzuoli negli anni '60 e '70. Il Consiglio di fabbrica dell'Olivetti tra conflitti locali e vicende nazionali Gervasio illiano I Campi Flegrei nei musei del mondo. 1. Il mosaico con scena di caccia dal Getty Museum (Malibu, USA) Yvonne Carbonaro Dalla Sibilla Cumana a Sophia Loren: il femminile nel territorio flegreo Salvatore Alosco Un brillante pensatore della Magna Grecia: Aldo Masullo (patior ergo sum) Francesco Lubrano Azione politica e soggiorni di Emanuele Gianturco tra Ischia, Soccavo, Baia e Pozzuoli Maurizio Erto I Cerillo a Bacoli: storia, aneddoti e vicende familiari attraverso documenti inediti dell'Archivio di Giuseppe Catenacci Francesco Verio Noterelle flegree: percorsi pittorici del Novecento negli anni Venti e Trenta.