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Paradosso. Rivista di filosofia (2020). Vol. 1: Sulla soglia, pensare il limite e il confine.
Fondata nel 1990, «Paradosso» intende essere una rivista di filosofia, senza ulteriori specificazioni, per lo più debitrici ad effimere mode culturali, e senza arbitrarie suddivisioni disciplinari. Al centro di ciascun fascicolo è posta una tematica generale, corrispondendo a quel modo di concepire la scepsi che di fronte a un problema non pretende di fornire una risposta, ma invita piuttosto a ""svilupparlo""""."" -
Annarosa non muore
L'otto settembre del 1943 Alfredo ha 19 anni, Annarosa 17. La guerra di liberazione li unisce, diventano amici, si capiscono e si aiutano con grande senso di fiducia l'uno per l'altra. Entrambi sono dei ""puri"""", come Orso, Severino Bianchet di Valmorel, comandante della Brigata Fulmine. La storia di tre ragazzi fra i tanti che la guerra, nell'autunno del '43, porterà tra le montagne del Veneto a combattere tra le fila dell'insurrezione partigiana. Non eroi, ma giovani spinti nelle loro azioni dal desiderio di restaurare giustizia e democrazia. Ed è proprio Giovanni Melanco – Alfredo – a ripercorrere il ricordo dei diciotto mesi trascorsi nelle brigate partigiane. Memorie che ripercorrono con fervore e leggerezza la guerra e la lotta per la liberazione, che si rivolgono a più generazioni per parlare anche al nostro presente perché, come scrive Mario Isnenghi nella prefazione: «Quanto più tetra e sanguinosa la cronaca, tanto più necessaria a garanzia e promessa di una normalità, dilazionata nel tempo, ma alla fine restaurata, e di un domani diverso. Diverso, certo, ma fedele a quell'oggi diventato nel frattempo un lontano e pur caro vivissimo ieri. Annarosa non muore»."" -
Comporre per costruire e costruire per comporre. La ricerca nel Dottorato in Architettura e Costruzione
Qual è il ruolo della ricerca nelle scuole di dottorato? Qual è l'importanza della riflessione sulle ragioni della ricerca e quale ruolo essa può rivestire nel rafforzare le potenzialità della formazione di terzo livello? La prima giornata di studi promossa dal Dottorato di ricerca in Architettura e Costruzione - DRACo della Sapienza Università di Roma cerca di dare risposta a questi interrogativi, nel tentativo di indagare tutte le valenze e le contraddizioni insite in un complesso ambiente di studi che aspira all'innovatività dei propri esiti scientifici. Facendo proprie le caratteristiche costitutive del dottorato stesso la riflessione nata in questa occasione ha inteso offrire uno spazio di confronto critico e costruttivo per allontanarsi dal rischio di conformismo che la ricerca stessa potrebbe comportare. Questo volume propone i contributi presentati nell'ambito della prima giornata di studi del Dottorato DRACo e si configura come punto di partenza per una serie di incontri, dialoghi e confronti critici tra figure e discipline che si trovano ad affrontare ogni giorno le nuove questioni che la ricerca in architettura pone agli studiosi. -
Scuole. Studi, progetti, esperienze
La scuola può diventare esempio di rinnovamento per l'intera realtà urbana e sociale. In un momento storico che impone un ripensamento degli spazi collettivi, la scuola diventa il punto di partenza per riflettere sul ruolo degli spazi dedicati alla comunità. Su questi aspetti si è soffermata la ricerca del Dottorato in Architettura e Costruzione della Sapienza Università di Roma. Nel corso dello studio è stato inquadrato un campo d'indagine preciso sull'edilizia scolastica esistente, ma anche su progetti sperimentali. L'insieme di progetti, sperimentazioni e realizzazioni identifica tipi ripetuti e classificabili, con riferimenti tipologici, distributivi e insediativi evidenti, indicando possibilità di trasformazione e di adeguamento. Ne deriva una ricognizione sul patrimonio scolastico del nostro Paese in cui si opera per classificare e rinnovare il già esistente e si presentano progetti che hanno avuto come obiettivo primario la trasformazione del rapporto tra comunità scolastica e comunità urbana. Il volume presenta gli esiti di tale riflessione, nella convinzione che la contaminazione tra sfera scolastica e comunità urbana possa dare vita a circoli virtuosi di rinnovamento. -
Il sentimento del divino. Giorgio Colli e Hölderlin
Giorgio Colli, filosofo e storico della filosofia, noto al largo pubblico per avere curato l'edizione critica, per Adelphi, delle opere di Friedrich Nietzsche, provò un'ammirazione particolare per la poesia di Hölderlin. All'origine di tale fascino vi è la convinzione che l'interiorità del poeta tedesco fosse la più affine, nella modernità, a quella dei Greci antichi. La visione dell'esistenza che emerge dalle sue opere poetiche e filosofiche sembra infatti richiamare le intuizioni fondamentali dell'antica sapienza ellenica. Alla luce di tale grandezza, il destino di abbandono e solitudine a cui Hölderlin fu condannato dalle persone intorno a lui fu il segno più eclatante, agli occhi di Colli, della triste scissione che contraddistingue il nostro tempo tra l'individuo che conserva un ""frammento di antichità"""" nella propria anima e la società moderna. Nell'intento di ricostruire le ragioni filosofiche di tale affinità spirituale, questo volume parte dalla definizione del concetto colliano di """"grandezza"""", debitore della riflessione di Nietzsche, per poi concentrarsi sulle analogie tra le intuizioni artistiche e logico-filosofiche di questi due autori e la sapienza greca."" -
Vite nell'ombra. Storie di ebrei stranieri in provincia di Padova (1933-1945)
«...qui aspetto la parola della definitiva riabilitazione e della ritardata liberazione! E qui si interrompe il filo della mia narrazione, un piccolissimo e insignificante granello nella serie della triste e terribile, grande e attuale tragedia ebraica» (Eugenio Lipschitz). Attraverso le storie degli ebrei stranieri presenti in provincia di Padova che, oltre a rappresentare una presenza costante nella società italiana degli anni Trenta, furono una parte considerevole degli internati nel secondo conflitto mondiale, si possono comprendere tempi e decisioni di un regime che appellava gli ebrei come elementi indesiderabili. Chi erano veramente? Quale fu il loro rapporto con Padova e la sua provincia? In questo volume l'autore esamina le decisioni prese dal regime nei confronti degli ebrei stranieri e le loro storie prima che si realizzasse la piena complicità della Repubblica Sociale Italiana. L'analisi di ciò che accadde negli anni precedenti all'autunno del 1943 può fungere da osservatorio privilegiato di come il governo Mussolini stesse indirizzando la sua politica verso una società basata sulla discriminazione e sull'esclusione del ""nemico"""" ebreo dal corpo della nazione."" -
La costruzione della forma urbana tra architettura e città
La città può essere intesa come manufatto costruitosi nel tempo, accumulazione fisica e materiale nello spazio, sintetica e sincronica, del tempo lungo della storia, patrimonio di forme dalle quali attingere e alle quali riferirsi per il progetto architettonico. In tal senso esiste tra Architettura e Città un legame inscindibile, troppo spesso oggi trascurato a vantaggio di un modo di intendere l'architettura indifferente ai fenomeni urbani e, di conseguenza, incapace di rappresentare ancora valori condivisi. Come ha osservato Franco Purini, «si assiste così alla proliferazione di edifici che non hanno una relazione con lo spazio urbano in cui sorgono, incapaci di manifestare la propria necessità di esistere, vuote ""espressioni consumistiche"""" nell'epoca della globalizzazione». I contributi presenti in questo volume - esito della giornata di studi promossa dal Dottorato di ricerca in Architettura e Costruzione di Sapienza Università di Roma - intendono proporre invece un'idea della disciplina che abbia ancora, tra le sue finalità, quella di tornare a costruire la forma urbana, rivendicando la natura politica del progetto di architettura."" -
Testi veneziani. Del soggiorno dei Conti del Nord-Il trionfo de' gondolieri. Ediz. italiana e francese
L'autrice anglo-veneziana Giustiniana Wynne, contessa Orsini Rosenberg, è conosciuta soprattutto grazie ad Andrea di Robilant che nel romanzo A Venetian Affair narra la sua storia d'amore con Andrea Memmo, provveditore di Padova. Come tante scrittrici, Giustiniana deve la sua notorietà alla relazione con un uomo famoso e della sua attività viene ricordato solo il romanzo Les Morlaques. Al centro di una rete epistolare con personaggi importanti dell'Europa dei Lumi, la Wynne simboleggia il cosmopolitismo presente in area veneta. Queste componenti si intrecciano nei suoi testi: infatti se Les Morlaques può essere ritenuto un romanzo ""europeo"""", altri scritti testimoniano il sentimento patriottico e l'amore per la Serenissima. La lettera di Giustiniana al fratello Riccardo sul soggiorno dei Conti del Nord a Venezia nel 1782 è una lode alla patria; un simile elogio è contenuto anche nella Nouvelle plébéyenne (Il trionfo de' gondolieri), inserita alla fine del volume Pièces morales del 1785. Questa edizione bilingue dei due testi veneziani vuole dare risalto a Giustiniana Wynne come scrittrice e come rappresentante di una Venezia tardosettecentesca tra cosmopolitismo e patriottismo."" -
Chioggia. Rivista di studi e ricerche (2021). Vol. 59
Questo numero si prefigura come internazionale, contenendo la traduzione in giapponese dell'articolo dedicato al gemellaggio Chioggia-Shiogama. La sezione ""Saggi e Interventi"""" si apre con la ricostruzione della vita del medico Egidio Bonagamba che lottò contro le epidemie di colera e combatté per gli ideali risorgimentali. Un'altra ricerca indaga sui nomi assegnati ai nuovi nati nel periodo dell'Unità italiana. Nel volume ci si occupa anche di storia della marineria in riferimento alla pittura. Un'intervista tratta il tema dei mutamenti climatici nella zona crepuscolare oceanica e fa emergere il ruolo di una ricercatrice chioggiotta nelle operazioni di indagine. Per la tesi di laurea si è proposto il tema la """"Moglie del pescatore"""", un soggetto con un ruolo centrale nell'ambito familiare. Per gli itinerari didattici vengono presentati i progetti di alcune scuole finalizzati alla conoscenza di Forte San Felice. Nel fascicolo a colori vengono proposte immagini di Sottomarina negli anni Sessanta tratte da cartoline dell'epoca. Il numero si chiude con la segnalazione di iniziative e pubblicazioni culturali. A un anno dalla scomparsa si è inoltre voluto ricordare il prof. Mario Quaranta."" -
Lo specchio delle Muse
Una fanciulla che sfida la divinità in una gara estrema quanto disperata, un titano condannato ad atroci supplizi sul Caucaso, una madre alla ricerca della figlia scomparsa, una donna che rompe il proprio silenzio per parlarci di un marito destinato a un futuro al quale lei non potrà partecipare. Sono alcune delle storie che si ritrovano in questa raccolta di racconti. Ancora ""destini incrociati"""", vite che si intrecciano, attinte in questo caso dall'inesauribile patrimonio culturale che è il mito greco-romano. Storie di donne, uomini e divinità, di passioni e sentimenti, di azioni grandiose o efferate, narrate da tre voci che hanno voluto, pur mantenendo il legame con la tradizione, offrire prospettive nuove. E se lo scopo è di scrivere e soprattutto riscrivere le alterità in gioco quando i destini si incrociano, nulla più del mito si presta alla variazione di un nucleo originario. Perché il racconto delle Muse, antico e sempre nuovo, alla fine parla del presente, della vita umana nella grandezza e nella rovina. Ecco allora che le Muse si specchiano. E il loro sguardo riflesso, incontrando il nostro, ci provoca ponendoci l'eterna inesauribile domanda: chi sei tu?"" -
Musica & figura (2020). Vol. 7
«Musica & Figura», pubblicata con il contributo del Dipartimento dei Beni Culturali dell'Università di Padova e della Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia, propone studi di storia dell'arte e di storia della musica. La rivista, pur accogliendo contributi specifici dell'uno e dell'altro campo, intende, ove possibile, valorizzare le relazioni e i nessi che intercorrono tra le due discipline, che emergono dallo studio dei comuni modelli storiografici, dalla ricognizione di ambiti di committenza e condizioni sociali favorevoli, dall'analisi dei rispettivi linguaggi, il cui confronto ha prodotto nel tempo importanti modelli di riflessione metodologica. Tale vocazione multi- e interdisciplinare si riflette anche nella direzione scientifica a quattro mani. -
Reaction. Strategie e progetti di welfare locale e innovazione sociale
Reaction è un programma dedicato alla rigenerazione di quartieri di edilizia residenziale pubblica (ERP) della città di Milano attraverso progetti di welfare collaborativo e di animazione socioculturale degli spazi comuni tra i condomini. Il racconto delle esperienze condotte nei quartieri Gallaratese, Lorenteggio e Gorla mostra il tentativo di sperimentare prototipi di natura incrementale per ridisegnare una città a partire dalle sue relazioni sociali di prossimità. Le progettualità si misurano con problematiche emergenti in contesti colpiti dalla pandemia attraverso promozione della salute pubblica, potenziamento di competenze professionali e capacitazione civica. L’innovazione sociale è il filo conduttore di Reaction, come azione concreta sperimentata nei quartieri attivando processi generativi e coinvolgendo gli abitanti in percorsi di trasformazione basati su una loro consapevole e collettiva responsabilizzazione. I progetti parte del programma mirano a sviluppare modelli di governance condivisi tra le diverse parti in gioco, con uno specifico riferimento alla pubblica amministrazione e al Terzo settore verso nuove alleanze e forme di efficace collaborazione. -
Carbone. Storia di un'anima errante
Peter è ancora un bambino quando una terribile tragedia cambia il corso della sua vita: la perdita, il vuoto e lo sradicamento trovano espressione nel movimento, nel vagabondare da un luogo all'altro, alla ricerca di qualcosa o qualcuno da poter chiamare casa, di un rimedio a quegli incubi che infestano le sue notti, oscure presenze che lo lasciano inerme e indifeso. Bologna, Berlino, Colonia, Padova e le montagne della Valsugana si alternano componendo la trama di una vita difficile, porti sicuri per un'anima errante che nell'amore per Elisabetta e nell'amicizia per Francesco troverà momentanei attimi di conforto e felicità, in una realtà quotidiana dove la speranza di un futuro diverso sembra essere l'unico motivo per resistere a un destino altrimenti ineludibile. Il racconto di un'esistenza ""normale"""" - fatta di momenti gioiosi, piccole e grandi tragedie, come ci fa notare Patrizio Martinelli nell'introduzione - che si snoda nel tempo e nello spazio. E proprio lo spazio, tra grandi città e luoghi del privato, diventa a sua volta protagonista del romanzo, palcoscenico di una vita, di quell'infraordinario caro a Perec in grado di rappresentare l'esistenza di ciascuno di noi."" -
La Siria ritrovata negli studi di Adriano Alpago-Novello
«Chiunque si affezionerebbe a quella terra vasta, senza alberi, ma piena di luce», scriveva della Siria la viaggiatrice Freya Stark. E proprio a quella terra lo storico dell'architettura Adriano Alpago-Novello decise di dedicare i suoi studi. Giunto inizialmente nel paese alla ricerca dei monumenti armeni che tanto amava, dedicherà al patrimonio artistico della regione mediorientale le ricerche di una vita. A seguito di un viaggio compiuto nei primi anni Ottanta del Novecento nacque in lui l'idea di pubblicare un volume sui battisteri paleocristiani delle regioni settentrionali, che prevedeva la collaborazione di noti studiosi quali Pasquale Castellana, Romualdo Fernández Ferreira e Ignacio Peña. La pubblicazione non vide mai la luce e i materiali preparatori si sono conservati negli archivi: appunti, note, schizzi, planimetrie, estratti di studi sull'argomento. In questo volume l'Autrice restituisce il profilo accademico e professionale di Alpago-Novello e ripercorre, sulle tracce di quel progetto iniziato dallo studioso, il patrimonio architettonico della Siria del Nord relativo ai battisteri paleocristiani, in un'operazione di approfondimento e riordino del suo archivio. -
La strada che va alle vigne. Edilizia minore nel quartiere romano di Monteverde
La strada che va alle vigne, che attraversava l'antico quartiere romano di Monteverde, richiama quelle che erano le caratteristiche principali di un'area a vocazione agricola. Caratteristiche che riecheggiano nelle parole che Pasolini usò per descrivere questa borgata sorta «al termine / della città, sull'ondulata pianura / che si apre sul mare». Un angolo di Roma dove la storia pare stratificarsi: infrastrutture civili e architetture religiose, edilizia residenziale e villini quali Borzi, Anzino e Bartoli. E ancora l'architettura minore, le Edicole sacre, la Colonna crucifera e le sculture di Lorenzo Ferri. Un luogo da scoprire anche attraverso le vicende di personaggi famosi che qui hanno deciso di trascorrere parte della loro vita, come il pittore russo Gregory Maltzeff, il politico Giorgio La Pira, lo scultore Arrigo Minerbi, il celebre scrittore Carlo Emilio Gadda. Con questo volume Giada Carboni offre una panoramica del quartiere di Monteverde dalle origini preistoriche fino allo sviluppo urbanistico che ha caratterizzato quest'area della capitale, per fornire una guida utile a chiunque voglia apprezzare il patrimonio culturale dell'immenso quartiere romano. -
Storie di fili. Claudia Losi, Paola Mattioli, Sissi. Ediz. illustrata
Storie di fili, storie di un patrimonio complesso, luoghi del passato e del presente collegati al concetto di abito inteso come oggetto e come progetto. Lo CSAC - Centro Studi e Archivio dell'Università di Parma ha invitato le artiste Claudia Losi, Paola Mattioli e Sissi a realizzare una nuova creazione, di cui questo volume è testimonianza. Un progetto nato attraverso la ricerca d'archivio e uno sguardo volto al passato, senza dimenticare la costante tendenza all'innovazione; tre modi di declinare un tema, specchio della sensibilità di ciascun'artista. Dagli abiti scultura e dai bozzetti di Sissi, alla collezione ""Pelle di bosco"""" di Claudia Losi, opere che, partendo dall'osservazione dell'ambiente, indagano le relazioni tra narrazione collettiva e immaginario attraverso progetti di collaborazione con giovani studenti. Infine le fotografie di Paola Mattioli, che catturano le """"storie di fili"""" che scorrono tra i diversi patrimoni dello CSAC e le istituzioni partner: dal filo reale al filo figurato, linea di collegamento tra i tesori custoditi negli archivi e nei musei. Tre artiste che fanno della multidisciplinarietà lo strumento per interrogarsi sul passato e sul futuro."" -
Libia
Azioni militari, giochi di potere e momenti di quotidianità strappati dagli eventi dello scacchiere internazionale si susseguono dall’Italia alla Libia, da Malta alla Svizzera. Un viaggio al seguito di personaggi diversi eppure gravitanti attorno a un medesimo avvenimento, una rivoluzione politica sulla scia dei fatti che hanno contraddistinto la società europea degli ultimi decenni. Un quadro dipinto attraverso gli occhi dei protagonisti del cambiamento e sullo sfondo un mondo che potrebbe essere il nostro, un tempo che potrebbe essere il presente. Intrecciando storia, politica e contemporaneità, Vincenzo Faggiano in questo romanzo immagina i possibili esiti di un colpo di Stato nel bacino del Mediterraneo, un piano politico che mira a costruire un’alleanza tra Libia, Malta e Italia e una società basata sul codice di un ordine militare, portando il lettore a seguire le azioni degli attori di questa rivoluzione, in un quadro dove verità e menzogna, giusto e sbagliato si affiancano fino a sfumare l’uno nell’altro, dove sorgono inevitabili interrogativi nel confronto con il presente e con un passato – i cambiamenti che hanno segnato il Novecento – non troppo lontano. -
Marcello D'Olivo e l'architettura topologica. La geometria come dominante
Marcello D’Olivo, laureatosi in Architettura a Venezia, svolge la sua attività professionale tra Udine, Trieste, Milano e Roma, affermandosi quale professionista appartato rispetto a ogni cifra stilistica. Nel secondo dopoguerra la disciplina architettonica diventa un poliedrico strumento di conoscenza, che sintetizza le tecniche di analisi per un’esaustiva comprensione del territorio, arrivando a elaborare il piano della città. In questo contesto Marcello D’Olivo si distingue quale interprete originale della disciplina, elaborando un peculiare linguaggio figurativo. Il volume conferisce nuova attualità ai principi compositivi che ne caratterizzano l’opera, mediante la vocazione critica del ridisegno e dello smontaggio linguistico-espressivo e costruttivo. La dialettica compositiva emerge attraverso l’uso della geometria come unico linguaggio capace di legare in rapporto sinergico il gesto espressivo e le scienze esatte. La poliedricità dell’architetto porta a una naturale inclinazione verso gli approfondimenti multidisciplinari, che consentono di aprire un orizzonte fino ad ora limitato e di restituire una nitida rilettura attraverso la contaminazione tra arti e scienze. -
Gino Malacarne. Architetture. Ediz. illustrata
Gino Malacarne si inserisce nel panorama architettonico contemporaneo conducendo una personale ricerca sulle forme dell'architettura, per identificare nel progetto una risposta civile ai problemi della città contemporanea e offrendo un'alternativa al suo sviluppo al di fuori dei burocratici modelli urbani e al riparo dalle mode. L'obiettivo che accompagna la ricerca e che diventa comune denominatore dei progetti è sempre lo stesso: rispondere alle necessità, perseguendo la costruzione di una bellezza utile. Sostiene e persegue una dimensione civile dell'architettura, dove la forma urbana è riflesso di un'esperienza collettiva. Il volume propone una selezione di progetti di Gino Malacarne che bene rappresentano il suo modo di intendere l'architettura e la città. Da questi appare evidente come la ricerca di Malacarne sia sempre stata la città e come abbia sempre cercato di costruirne frammenti attraverso architetture che vogliono contribuire alla realizzazione dei luoghi della vita dell'uomo. Progetti razionali che aspirano a costruire e inventare luoghi in cui una comunità possa riconoscersi, dove anche il ritrovarsi, il favorire l'incontro rappresentino finalità da prevedere. -
Chioggia. Rivista di studi e ricerche (2022). Vol. 60
Un numero europeo quello che viene presentato. La pubblicazione di una lettera in francese e di più voci nella stessa lingua riprese dall'edizione di Padova dell'Encyclopédie Méthodique caratterizza il fascicolo. Per il suo ruolo culturale e per il contributo fornito dall'intellettualità chioggiotta, all'Encyclopédie Méthodique è dedicato l'articolo di apertura. A rafforzare la caratteristica europea di questo numero la tesi di laurea Ocean literacy e la sua realizzazione didattica in una scuola della città di Chioggia. Altri articoli contribuiscono a dare una visione ampia della realtà culturale cittadina: quello dedicato alle lettere di alcuni scienziati e filosofi; un altro dedicato a spazio, tempo e misurazione, dove si dà conto di una mostra organizzata a seguito del primo libro pubblicato dal fisico Carlo Rovelli. Suggestiva la proposta del fascicolo iconografico, dedicato alle Meridiane disegnate dall'artista Renzo Nordio. Ne risulta un percorso fascinoso per la bellezza della produzione artistica, per il valore della massima che accompagna ogni meridiana, per il meccanismo di costruzione della meridiana stessa. Il numero si chiude segnalando iniziative e pubblicazioni.