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Domande
Da dove viene il mondo? Cosa accadrà quando morirò? Quali sono le cose più importanti nella vita? Che cosa è un buon amico? Le domande fondamentali dell'esistenza, poste da Jostein Gaarder con profondità e franchezza. Akin Dùzakin accompagna il testo di Gaarder con immagini che costruiscono la storia di un bambino in viaggio. È solo, si perde nei sogni e nei pensieri e, come in ""C'è nessuno?"""", cerca di capire il mistero racchiuso nella vita. """"Nulla al mondo è normale. Tutto ciò che esiste è un frammento del grande enigma. Anche tu lo sei: noi siamo l'enigma che nessuno risolve"""". Età di lettura: da 10 anni."" -
L'ultimo branco selvaggio
Kester vuole salvare gli animali, ma gli animali riusciranno a salvare lui?rnrnIn un mondo dove gli animali non esistono più, colpiti da una misteriosa epidemia all'apparenza senza cura, anche Kester Jaynes, 12 anni, a volte è convinto di non esistere. Kester ha perso la parola dalla morte della sua mamma ed è rinchiuso a Spectrum Hall, un terribile istituto rieducativo per ragazzi problematici. Dovrebbe essere un aiuto per lui, ma vivere recluso in quel posto assurdo semmai può solo aggravare la sua già difficile situazione, e Kester sta via via convincendosi che, anche se non capisce che cosa, c'è sicuramente qualcosa di sbagliato, di molto sbagliato in lui. Così il giorno in cui Kester sente la richiesta d'aiuto... di uno scarafaggio, teme di essere impazzito del tutto. E invece è tutto vero: gli animali gli parlano e quel che è meglio, lui è in grado non solo di capirli, ma anche di parlare con loro. Quando nella sua camera a Spectrum Hall plana uno stormo di piccioni per portarlo via, verso una terra lontana, dove c'è bisogno di lui, inizia per Kester la più incredibile delle avventure... Età di lettura: da 10 anni. -
Ferro. Vita ribelle di Luciano «Mirko» Gianello, partigiano
Aveva solo vent'anni, Luciano Gianello. Eppure, per lui – e per tanti e tante come lui – la guerra non era finita il 25 aprile del 1945. Non era finita perché le camicie nere e i loro camerati nazisti continuavano a uccidere vigliaccamente, silenziosamente. Lo facevano con i tanti ordigni disseminati nei borghi e nelle campagne, con le bombe inesplose e con i campi minati. Per questa ragione il giovane Gianello, il partigiano Mirko per chi era stato al suo fianco nel battaglione ""Picelli"""" sull'Appennino parmense, continuava a mettere a repentaglio la propria vita, affrontando un'opera che poteva rivelarsi addirittura più pericolosa che combattere i nazifascisti in campo aperto: bonificare i luoghi in cui la soldataglia di Hitler e Mussolini aveva depositato la sua promessa di morte. Una morte che si porterà via il partigiano Mirko, alle prese con una carica di polvere nera, in un giorno di novembre del 1945, mentre l'eroe di tante battaglie tentava di brillare una mina fascista. Ma che pure svelerà, attraverso il ritrovamento di un baule pieno di armi mai riconsegnate avvenuto a sessant'anni dalla sua scomparsa, come Gianello non avesse alcuna intenzione di farsi ritrovare inerme di fronte a un eventuale ritorno del male: «Morte ai fascisti», recava inciso il calcio del suo fucile. E «Amo solo te», era la scritta apposta sul suo Sten."" -
Sidonia, maledetta per scelta
Chi è davvero Sidonia? Vittima o carnefice? La mattina del 27 giugno 1994, davanti l'ingresso di un piccolo commissariato della Polizia Stradale nella Bassa Veneta, una ragazza di 28 anni viene ritrovata in stato confusionale. Vuole autodenunciarsi per una serie di omicidi. A prima vista sembra solo una povera pazza, un noioso grattacapo in un periodo già di per sé non facile: tutte le forze dell'ordine sono impegnate sulle tracce di Felice Maniero, il boss fuggitivo di una Mala del Brenta in lento declino. L'ispettore Fabrizio De Rosa apre le indagini preliminari su Sidonia Boscolo, di Campocaleso. Le sue confessioni sono nebulose e contraddittorie. Si riesce a comprovare un solo capo d'accusa, l'omicidio di un operaio edile. Durante il processo, lo strano presentimento dell'ispettore diventa una triste realtà: la ragazza ha la capacità di trasformare all'improvviso il tono della voce, la postura e in certi casi anche l'aspetto. Il giudice ordina una perizia psichiatrica. Ad aprire la porta dell'orrore sarà la dottoressa Giulia Gattaccio, giovane psichiatra che per l'occasione si trasferisce dall'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Empoli a quello di Modena. Da un insperato rapporto di fiducia tra dottoressa e paziente emerge la vera storia di Sidonia. Una storia di paura, rabbia e dolore. Una storia raccontata da cinque voci diverse: Franca, Martina, Angela, Benedetta e Lidia. Un intreccio di forze e di volontà pronte a lasciarsi alle spalle una scia di sangue pur di proteggere la vita e i sentimenti di Sidonia dalla violenza che la circonda. Sidonia lascerà un segno indelebile in tutti quelli che incroceranno il suo cammino. In particolare nella dottoressa Gattaccio e nell'ispettore De Rosa. L'esperienza con la giovane in qualche modo li unirà, spingendoli a riflettere sulla natura umana, sulle interpretazioni del concetto di amore, sulla zona grigia che esiste tra bene e male, tra vittima e carnefice. -
Planet Banksy. Unauthorized. L'uomo, la sua opera e il movimento che ha ispirato. Ediz. illustrata
Da più di un decennio Banksy affascina e delizia il mondo con i suoi graffiti urbani satirici e controversi. Ma non è più solo. Da Mosca a Melbourne, da Berlino a Buenos Aires, sulla sua scia si è formata una nuova generazione di street artists che utilizzano gli stessi suoi mezzi. In questa compilation, il famoso writer newyorchese Ket mette in parallelo alcuni mitici lavori di Banksy con i pezzi più originali creati dagli epigoni dell'artista britannico, quali ADW, Alias, Aiko, Ben Eine, Code FC, Icy & Sot, l'italiano Hogre, Mogul, il russo P183 e molti altri. -
Tazzelenghe. Il vino friulano «taglia-lingua» nato in terra longobarda
Il Tazzelenghe (taglia-lingua, in friulano) è un vino che sa mettere alla prova i vignaioli come pochi altri. Appartenente alla famiglia del Refosco, si distingue però nettamente dai più pacati consanguinei. Dotato di fortissima personalità, per molti indomabile, richiede grande perizia enologica, una certa dose di pazienza, e condizioni di partenza - terroir e clima - molto specifiche, come si trovano nella provincia di Udine, e in particolare nell'area di Buttrio e Cividale. Attestato dal tardo medioevo, il Tazzelenghe è espressione di un territorio di enorme rilevanza storica. Cividale, città patrimonio dell'umanità Unesco, già strategica per i Romani, fu la prima capitale del ducato longobardo in Italia, successivamente capitale della Patria del Friuli e incrociò per lungo tempo la storia della Repubblica di Venezia. Introduzione di Ian D'Agata. -
Il mio nome è Leonardo
Il romanzo si basa su un'accurata ricognizione dei luoghi che videro Leonardo bambino, adulto e vecchio, delle opere del Maestro e su una documentata ricostruzione della sua vita. Non solo il racconto della vita di Leonardo, ma anche delle persone che egli incontrò, ritrasse e amò. Nomi consegnati alla storia e alla fama dalla maestria del genio toscano, nella cui esistenza non mancarono sconfitte e dolori. Il libro racconta dell'uomo, con le sue grandezze e le sue miserie, discostandosi dalla comune iconografia. -
Gol alle porte del Sahara
Lo strampalato Ribigeir, sulla scia di Lalla la palla, viene catapultato alle porte del Sahara, dove nuovi e originali amici lo ingaggiano come allenatore di calcio per provare a vincere un prestigioso torneo. Una storia appassionante, curiosa e con il pregio di educare i bambini senza darlo a vedere, insegnando loro a fare leva sulle proprie forze e ad avere spirito di squadra. Ad arricchire il testo, i consigli pratici di Ribigeir sui fondamentali del calcio e in più giochi, proposte educative e didattiche. Età di lettura: da 6 anni. -
Il ladro di desideri
Un viaggio alla ricerca dei propri desideri.rnrn«Una favola meravigliosa e originale, piena di significato» – Planet BDrnrnC'è chi ama collezionare farfalle, fumetti o monete. Felix colleziona desideri, li conserva in vasetti. Poi un giorno incontra Calliope e assolutamente deve svelare il mistero, che porta con sé: i desideri della ragazza non sono catturabili! Inizia così un viaggio alla radice delle cause profonde della sua collezione: lui stesso non ha sogni nella vita. È quindi il momento di partire alla ricerca dei loro rispettivi desideri. -
La crisi della socialdemocrazia
"Socialismo o barbarie"""": l'umanità è posta di fronte alla scelta tra la vittoria del socialismo e la fine della civiltà. Queste parole d'ordine, passate alla storia, vengono scritte da Rosa Luxemburg nel 1915 in un potente pamphlet contro la guerra. Pubblicato sotto pseudonimo, """"La crisi della socialdemocrazia"""" è il manifesto indiscusso del suo pensiero. In esso Rosa Luxemburg attacca tanto la borghesia quanto la """"sinistra"""" che ha tradito i suoi ideali, denunciando gli orrori della Prima guerra mondiale e profetizzando un lungo destino di guerre in cui a morire sarà sempre la classe lavoratrice e non certo quella dirigente che dall'alto ne organizza il massacro. Questo destino, però, non è ancora stato scritto. Per questo Rosa Luxemburg invita il proletariato a ribellarsi e a fermare l'orrore che il grande capitale imperialista non smette mai di imporre al mondo intero. Prefazione di Massimiliano Tomba." -
Rosa Luxemburg
L'esperienza di Rosa Luxemburg è quella di una militanza profondamente ""umana"""". Come ha osservato Rossana Rossanda nella prefazione alla biografia di Paul Frölich, la rivoluzionaria polacca parla al nostro bisogno di «unità della persona nella indolenzita trama del dolore e della speranza, dell'intelligenza e dei sentimenti, dell'io e del mondo, ricomposti», nel tentativo di superare la separazione tra individuo e società. La donna che scrive «ho bisogno dopotutto di qualcuno che mi creda quando dico che solo per sbaglio sono presa nel turbine della storia del mondo, ma che in realtà sono nata per stare a custodire le oche» è la stessa che preconizza nei suoi scritti la possibile fine di un mondo costruito sul primato dell'economico. Il libro di Frölich ha il grande merito di evidenziare la singolare esemplarità della figura rivoluzionaria di Rosa Luxemburg, lontana dal modello tradizionale del militante e mossa da un sentimento di reciprocità, relazione e condivisione accompagnato da passione e ragione trasformatrici. Prefazione di Rossana Rossanda."" -
Un pezzo di terra tutto per me. Un giardino per fiorire in ogni stagione
In cima a una collina nel Monferrato c'è il pezzo di terra dove, un giorno, è approdata Lorenza Zambon con un piccolo gruppo di artisti, «in cerca di casa e di teatro». rnrn«Il mondo in cui Lorenza Zambon sviluppa il suo lavoro ha del geniale.» - Pia Perarnrn«Voglio raccontarvi di un pezzo di terra. Di un pezzo della Terra. Sta sulla cima di una collina nel Monferrato. È il mio giardino. È largo settantasette passi. È lungo duecentoquaranta passi, cioè è lungo un po' meno di cinque minuti, al passo di chi misura. Un quarto d'ora, se ci si guarda in giro senza fermarsi. Forse mezz'ora chiacchierando. Un tempo fuori dal tempo, se ci si incanta.»rnrnLa casa c'era, anche se diroccata; gli alberi avevano quasi cento anni, il pozzo e la cisterna molti di più, ma in decenni di abbandono tutto era stato invaso e ricoperto da un intrico di vegetazione. rnIl primo gesto dei nuovi arrivati, dettato dalla paura di quella natura primordiale, fu ripulire, ridisegnare, svuotare. In quel vuoto prese forma il teatro; il pezzo di terra divenne, come avrebbe detto Hermann Hesse, una creazione. Un giardino. rnAlla scoperta di questa terra e della sua essenza più profonda ci guida Lorenza Zambon nelle pagine dense e allo stesso tempo limpide di questo libro. Nel suo microcosmo «lungo novantaquattro passi» incontriamo stagioni e personaggi, umani, animali e naturalmente vegetali, i loro colori, forme, profumi. Cose buffe e cose misteriose, come i vermi, la luna, l'aria; come la bellezza, il tempo, la storia e il mistero dell'appartenenza al nostro essere qui, e ora. Nel pezzo di terra ora è tracciato un sentiero, per sentirsi liberi, creativi e ritornare bambini mentre si diventa grandi. -
La diva nicotina. Come il tabacco ha sedotto il mondo
Nel 1492, al suo sbarco sulle coste americane, Cristoforo Colombo venne accolto con offerte di pane, frutta e foglie secche. Colombo gettò le foglie in mare, ridendo del bizzarro dono, ma ben presto lui e i suoi uomini compresero il potere di quelle foglie, rimanendone affascinati. Pianta medicinale capace di produrre allucinazioni, inducendo stati di trance, il tabacco era al centro dei riti sciamanici e magici dei popoli americani. Quando arrivò nel nostro continente, riscosse un immediato successo: i francesi sottolineavano le sue proprietà benefiche, gli inglesi lo consideravano la panacea di tutti i mali, i tedeschi lo studiavano dal punto di vista scientifico e gli svizzeri lo testavano sui cani prima di dichiarare che poteva essere assunto dagli uomini. In Italia, il commercio del tabacco era inizialmente gestito dal clero. Ma insomma, si chiede l'autore, la diva nicotina chi è? È una musa ispiratrice, seducente e maliarda, o una strega affascinante, che rende schiavi i suoi amanti? Iain Gately ci presenta, attraverso i secoli, i più famosi sostenitori e avversari del tabacco. I fumatori, racconta l'autore, sono stati messi in prigione, torturati e perfino giustiziati per aver acceso le loro sigarette. La diva nicotina traccia lo sviluppo di questi due universi, mostrando la capacità del tabacco di mettere insieme uomini e donne di ogni provenienza ed estrazione sociale, uniti nella passione per il fumo, o nella sua condanna. Passando dagli sciamani agli artisti, da Casanova a Hitler e Einstein, il libro analizza i ruoli che il tabacco ha rivestito nella nostra cultura, in relazione ai rapporti tra i popoli, alla sessualità maschile e femminile, ma anche all'impatto economico che la seduzione del tabacco ha avuto nella storia. Ripercorrere l'ascesa del tabacco vuol dire anche, infatti, ricostruire la storia sociale, economica, politica e culturale del nostro mondo. -
Per una felicità autentica. Realizza il tuo potenziale con la psicologia positiva
Per tradizione la psicologia si occupa di un solo argomento: il disagio mentale. E con questo se la cava anche piuttosto bene: se oggi sappiamo come combattere la depressione, l'alcolismo, la schizofrenia è innanzitutto grazie al fatto che sappiamo cosa sono. Eppure per Martin Seligman tutto ciò non è più sufficiente: perché infatti confinare l'efficacia della psicologia alla cura delle patologie? Perché non usare le sue straordinarie conquiste per incrementare il nostro benessere psicofisico? Queste sono le domande che hanno portato Seligman a fondare la teoria della psicologia positiva, che ha rivoluzionato molti dei risultati della psicologia tradizionale studiando l'emozione positiva che ognuno di noi possiede, i punti di forza del carattere, le virtù, le capacità quali l'intelligenza e l'atleticità. Attraverso un'analisi a 360 gradi di tutto ciò che fa della nostra vita un unicum irripetibile — la progettualità, l'amore, le responsabilità, la soddisfazione personale, la socialità, il lavoro, la famiglia, la genitorialità —, e con l'aiuto di test ed esercizi di provata utilità, Seligman ci indica la strada che conduce a quella che Aristotele chiama la «vita buona», la nostra felicità, un obiettivo alla portata di chiunque si impegni ad apprendere comportamenti corretti verso gli altri e verso sé stesso. -
Artefice della tua vita. Come realizzare sé stessi e ottenere un'esistenza libera e appagante
James Allen ci svela quanto sia grande il potere dell'uomo sul proprio destino. E lo fa con la capacità che lo ha reso famoso, quella di presentare in modo semplice e accattivante questioni complesse riguardo alla nostra vita e al nostro rapporto col mondo. Nei due saggi che compongono questo volume, il grande motivatore inglese ci insegna a prendere coscienza del nostro potenziale e a realizzarlo. Attraverso l'analisi di aspetti concreti — psicologici, sociali, economici, professionali — e nella convinzione che il successo materiale non possa mai essere disgiunto dall'integrità morale, Allen ci propone un percorso di crescita personale i cui concetti chiave sono l'autocontrollo, la meditazione, l'allenamento della volontà, la capacità di visualizzare gli obiettivi e il sentimento di gioia che si prova nell'anticipare la loro realizzazione. Grazie all'adozione di buone abitudini e giusti principi possiamo perfezionare il nostro carattere, che è la base sulla quale costruire il nostro destino. Se decidiamo di cambiare noi stessi cambieremo la nostra vita. Basta solo volerlo. -
Lucciole d'inverno. Ordinarie e straordinarie storie di generosità
Le lucciole sono piccoli insetti, sempre più rari, che vivono in estate; ma le lucciole in questione non sono insetti e non conoscono stagioni. Queste creature continuano a brillare anche in inverno grazie a un sentimento speciale che si portano dentro. ""Lucciole d'inverno"""" è una raccolta di racconti al femminile che dimostrano che oggi la generosità è un sentimento sempre vivo. Le protagoniste di queste storie, da Elena Tomei, passando per Gemma Vecchio (alias Mamma Africa), per giungere ad Anna Fendi, fino a Nazefa Mersa Hussain, sono donne di diverse culture, diversi paesi e diverse generazioni; nelle loro testimonianze raccontano come la solidarietà si può trasmettere e può persino diventare contagiosa: un alimentatore di forza che ci rende in grado di affrontare qualsiasi avversità della vita, sfidando il dolore e abbattendo i muri dell'indifferenza."" -
Gentiluomini di fortuna. Il cinema, la televisione, qualcosa di me
Ci sono, come è noto, punti di osservazione privilegiati per guardare e capire ciò che succede, o è successo, intorno a noi. Ci sono, come è noto, storie private che la Storia non racconta, ma senza le quali quella Storia non ci sarebbe stata. L’autobiografia di Jacopo Capanna è una di queste: il punto d’osservazione d’eccezione per poter ricostruire una storia dell’industria cinematografica in Italia. Quarant’anni di film e serie televisive che hanno raccontato il nostro Paese, e il mondo circostante, dal boom economico ai nostri giorni. Jacopo Capanna è stato il pioniere in Italia della distribuzione cinematografica e televisiva, un livornese innamorato di Corto Maltese, che ha saputo mantenere intatto lo stupore, agendo sempre con istinto e intelligenza pratica, buone maniere e fortuna. Una vita avventurosa, da film: impreziosita dalla prefazione di Masolino D’Amico e da alcuni “contenuti extra” curati da Filippo Ascione. -
Donne di Gesso
A Gesso, nell'entroterra abruzzese, gli abitanti del buio si chiamano ""Quelli della buona sera"""". Entrano nelle case attraverso le porte chiuse, accendono fuochi nelle aie, rovinano i raccolti, sottraggono i bambini appena nati dalle culle. A sedici anni Carmina è già una donna, accudisce i fratelli, dà una mano agli uomini nei campi, e sa che deve tenersi lontana da """"Quelli della buona sera"""". Dell'amore ha un vago presentimento, ma non ne ha mai sentito parlare, e manco se l'aspetta più, da quando ha deciso che l'uomo che le avevano detto di prendersi non faceva per lei. Da allora, quando la sera va a prendere l'acqua, i suoi compaesani chiudono le porte mentre passa; come se fosse una strega pure lei. Ma il tempo, anche quello immobile della campagna, può essere così lungo da seppellire le chiacchiere; e il tempo di Carmina è destinato a contare tante stagioni, quelle del riposo e quelle della fatica, quelle della guerra e quelle del ritorno a casa, dai primi del Novecento agli anni Settanta."" -
Il mio testamento
Con questo volume inizia la pubblicazione delle conferenze inedite che padre Paolo Dall’Oglio ha pronunciato nei mesi precedenti la sua espulsione dalla Siria. Commentando la prima forma della Regola della Comunità monastica di Deir Mar Musa da lui fondata, Dall’Oglio consegna il suo testamento spirituale: un itinerario di fede personale ma anche una visione profetica sulla Chiesa e sul mondo. Una visione che apre a nuovi orizzonti: ecumenismo, fraternità tra uomini e donne, dialogo con l’Islam… tutti temi cari al magistero di papa Francesco. Prefazione di papa Francesco. -
Gianni. Io abbraccio
Don Alemanno ritorna con una nuova parodia a fumetti, incentrata su Gianni Morandi. In una terra lontana lontana, chiamata Palmo di Mano, Gianni Morandi è un principe valoroso. Il suo regno è minacciato dai ""Flamer"""", i maledetti troll della rete, esseri alieni tanto fastidiosi quanto pericolosi il cui unico scopo è rovinare le vite altrui con offese e prese in giro. Per poter difendere Palmo di Mano, il principe dovrà affrontare un percorso di crescita interiore che lo aiuterà a superare la sua paura di essere criticato. A guidare Gianni verso lo zen intellettuale saranno il mago Magalli, rappresentato come il maestro Yoda di """"Star Wars"""", ed Enrico Mentana, che qui veste i panni di Krang, preso in prestito da """"Le tartarughe ninja"""". Don Alemanno ironizza sui """"mali della rete"""" e rende omaggio all'ormai proverbiale autoironia con la quale Gianni Morandi riesce a disinnescare qualsiasi attacco mediatico sulla sua pagina Facebook, uscendone """"seraficamente"""" vincitore, con buona pace di qualunque cyber-tentativo di distruggerne l'immagine.""