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Piccoli pensieri della mezzanotte...
Una serie di racconti, poesie e tentativi stilistici diversi nati dalla penna di un giovane uomo, in un percorso di crescita interiore destinato a non finire mai. -
I contadini d'Europa e altri racconti
Con ""I contadini d'Europa e altri racconti"""", Claudio Morgia ci trasporta in una quantità di scenari diversi e affascinanti: dalla Sierra Maestra durante la rivoluzione cubana alle imbarcazioni dei grandi esploratori, dai campi di battaglia delle grandi guerre fino a una classe di liceo durante la lezione di italiano. Gli occhi attraverso cui viviamo questi luoghi e queste epoche sono quelli delle persone comuni, umili, semplici, che ci guidano nel loro mondo raccontandoci le loro storie e le loro emozioni."" -
Le mani dell'anima. Variazioni in dialetto budriese
Le mani grandi e nodose di mio padre e mia madre, che un'operosità ininterrotta e partecipe aveva reso forti e versatili, incarnazioni di lucida intelligenza, di lunga memoria, di attenzione vigile e soccorrevole: quelle mani così mutevoli nel loro paesaggio fatto di nervature, rughe, fosse e fossette, nonché di vene e vasi, le immagino come la materializzazione in divenire del cervello di cui riflettevano l'enigmatica invisibile complessità. Le due mani accostate a formare una figura simile ai due emisferi cerebrali suggeriscono con plastica evidenza simbolico-espressiva il nesso ontologico con l'anima e appaiono così idealmente protese verso il cielo, come ramoscelli sconfinanti nell'azzurro profondo, protensioni dell'anima nel tempo e nello spazio delle nostre vite. -
Sport. Storia di un inganno. Panem et circenses al giorno d'oggi
1) L'essere umano: per natura, non è aggressivo. 2) Vogliamo accanirlo? Con un buon escogitato agonismo! 3) Agonismo: viene denominato sport ma, incitando alla vittoria, insegna a produrre sconfitti! 4) Psiche di massa: si costruisce un ospedale in sei anni, uno stadio in sei mesi! 5) Adolescenti: avere grinta - inventare il nemico - distruggerlo - portare a casa la vittoria! 6) Per insegnanti - genitori - educatori - istruttori - sportivi e persone interessate alla riflessione sulla nostra società. -
I due volti di Jana
Chi, quando, dove e perché ha usato il nome Jana nel coniare l'epiteto spregiativo ""È una Jana""""? Quali sono state le ragioni che hanno spinto i suoi detrattori a concepirlo? Cosa ha fatto di tanto scorretto per meritarselo? Qual è il vero motivo di tanto disamore nei suoi confronti? Perché i cronisti dell'epoca hanno fatto di lei una leggenda? Il suo vissuto rivela davvero la sua personalità? In poche parole: chi è veramente Jana di Motta? Tutti intriganti interrogativi rimasti a lungo celati tra le pieghe del suo caso e che mettono in discussione ogni nostra certezza sul suo conto. Quesiti frutto di circostanze insolite che sino a oggi, tra essenza e apparenza, sono rimasti senza una plausibile risposta. In una corsa contro il tempo che col suo trascorrere, tenta inesorabile di cancellare la memoria del nostro passato, serviva rintracciare ogni briciola di verità nascosta nella sua leggenda per far emergere concretamente lei, personaggio molto discusso, ma sicuramente vero."" -
L' uomo che ha una faccia che è un treno
Un treno, un viaggio, bagagli fatti al rallentatore, un viaggio ancora e poi un altro. Come tanti flash, come fossero vagoni che si perdono in galleria di notte o soltanto in calendari strappati. Ricordi sincopati di storie mie, tue, di altri, di striscio o giorni a parte. Momenti in una stazione qualunque che si affaccia sul panorama incerto del mondo e che fa a pugni con tutte le sue brutture. Un treno che abbiamo preso tutti almeno una volta nella vita, oppure quel treno che non abbiamo avuto il coraggio di prendere almeno una volta da esitare, di stare lì ad aspettare il prossimo, fessi appoggiati a un lampione e vederlo scomparire ai nostri occhi e non solo. Momenti diversi di anni veloci e mai sempre uguali, che nemmeno questo vento d'età, ha la forza e il coraggio per portarseli via, con quegli odori sulla pelle come fossero distintivo. Storie di tante storie rubate da altre storie. E trovarlo un treno necessario, una poltrona e un silenzio che non distrae con debiti di cuore. -
Tra Turchia e Siria. Lune e mezzelune in terre di confine
Un viaggio realizzato nel giugno 2011 nel sud-est dell'Anatolia, ovvero in territori di mezzo, da viaggiare, per imparare il confine tra idee e culture, tra certezze e dubbi che attraversano la vita. Queste le tappe: Diyarbakir, città curda dalle possenti mura di pietra nera; Mardin, città prossima al confine tra tre Stati (Turchia, Iraq e Siria) che guarda dall'alto verso l'antica Mesopotamia, Sanliurfa, l'antica Edessa, Gaziantep, la gloriosa; poi l'Hatay con Antakja e infine Tarso e Adana. Ogni luogo dà lo spunto per interpretare geografia e storia di quelle regioni sulla base di riferimenti al passato, di suggestioni letterarie e accadimenti del presente: già erano in corso sommovimenti lungo il confine e migrazioni di siriani, in cerca di riparo dalla guerra incombente. Poi il taccuino di viaggio si trasforma in un percorso che si snoda tra cronaca, spunti letterari e riflessioni sul crescendo di ostilità, di migrazioni, di attentati, di morti, di guerra e di attacchi terroristici. -
English language & literature teaching. Suggestions for language testing and for literature lesson plans. Ediz. italiana
Affrontando il tema dell'insegnamento delle lingue straniere non si può fare a meno di far riferimento a teorie che riguardano la natura del linguaggio e la natura dell'apprendimento. Dopo un excursus su quelle che sono state le principali teorie in campo psico-pedagogico, il testo propone delle strategie utili per motivare il discente all'apprendimento sia della lingua inglese che della cultura inglese offrendo spunti per la realizzazione di test volti a verificare le quattro abilità e alcuni esempi di literary lesson plan da utilizzare in classe. -
Era solo il giorno dei morti
Nell'immediato dopoguerra un giovane da poco tornato dalla prigionia, va alla ricerca della sua fortuna; la incontra in una signora anziana che lo aiuterà e lo indirizzerà nella giusta direzione, permettendogli di raggiungere il suo scopo. Ma l'esistenza non è sempre semplice. -
La scuola in bottiglia. BS 1.107. Divagazioni tecniche prima che la scuola fosse buona
Opinioni tecniche come messaggi in bottiglia. Articoli digitali lanciati alle onde di Internet negli anni immediatamente antecedenti alla Legge 107 del 2015: la scuola in ""bottiglia"""" prima che fosse Buona e in attesa che diventi Felice."" -
Impressioni del tempo. Le tradizioni alimentari si raccontano
A che serve un libro se non a liberare la fantasia, a lasciare che la mente vaghi alla ricerca di quelle immagini, luoghi, suoni, odori, sapori che ci portiamo dentro? E allora coraggio cari lettori, apritelo questo libro! Sfogliatelo questo libro! Immaginate, annusatelo e poi...assaporatelo questo libro! L'autore, Salvo Filangeri, ha la capacità di riportare su carta non solo una ricerca approfondita, ma anche quello che è parte di un vissuto personale fatto di esperienze e di racconti familiari che ha custodito in sé, preservandolo dall'oblio, un microcosmo storico che contribuisce poi a comporre con tanti dettagli un quadro più ampio. Gustatevi le ricette, provate a immaginare o a richiamare quei sapori e quei profumi, vi verrà voglia di mettervi ai fornelli per riprodurre qualcuno di questi piatti regionali. -
Globall training. La dimensione olistica del più celebre e virtuoso strumento di interazione motoria al mondo: la gymball
Quando uno strumento è in grado di ottimizzare i tempi di recupero a seguito di un infortunio, contribuire ad accrescere la prestazione funzionale di uno sportivo, migliorare l'ergonomia e il confort della schiena, agevolare il travaglio della gestante, allentare le tensioni muscolari con un massaggio rilassante e stimolare in modo divertente l'intraprendenza motoria sia nei bambini che negli anziani, si può considerare a tutti gli effetti l'elemento di interazione motoria più virtuoso e poliedrico mai prodotto al mondo. Dopo un'approfondita ricerca e una lunga sperimentazione, l'autore ha chiarito a quali fattori la gymball debba il suo innato appeal, il suo temperamento dinamico e la sua versatilità, fornendo la chiave di lettura per approcciarsi ad essa nel modo più efficace, creativo e sicuro possibile. L'intento cardine dell'opera è l'esplorazione del potenziale dello strumento in tutti i suoi campi di applicazione, attraverso una visione d'insieme o, come ama definirla lo stesso autore, ""olistica"""", superando la trattazione specialistica e settoriale comune ai tanti manuali che affrontano lo stesso tema."" -
Aiuto, li Marinai! Una traversata del Mediterraneo Centrale in barca a vela da Tunisi alla Sardegna. Racconto di uno che «non» se ne intende affatto
Aiuto, li marinai! E le invocazioni sparse qua e là sono suppliche di appoggio e di soccorso, ma si tratta soprattutto di esclamazioni di stupore. D'altra parte questo scritto racconta il viaggio verso le mie Colonne d'Ercole che sono: il grande mare davanti e la testa frullata dai pensieri. Una follia, se si pensa ai grandi scrittori che hanno viaggiato in quella direzione. Una bella sfida per un incosciente qual sono nei panni di un mozzo relegato in un canto del pozzetto. La mente e le sue trappole mi hanno visitato approntando vischiose colle, per farmi intuire cosa bolle, mostrandomene delle belle in un mare opale a tratti tutto perle, mai docile, ma pronto alle vele pur di misurare il mio io e il sole. -
Susan Hill. First novells
Susan Hill è una scrittrice inglese di discreta fama che si è fatta apprezzare dalla critica per le sue opere, in particolare per i romanzi, conosciuti in Inghilterra e all'estero. La sua produzione, che spazia per tempo di pubblicazione, genere e pubblico, include romanzi, racconti radiofonici, libri per bambini, critiche letterarie, autobiografie, cronache. Ma sono i romanzi, particolarmente quelli scritti fra la fine degli anni '60 e gli inizi degli anni '70, che le hanno portato maggiori riconoscimenti e attenzioni di pubblico e critica. -
Un popolo di lazzaroni
È più facile dividere che unire, soprattutto quando si soffia sul risentimento, legittimo, del popolo meridionale. Ma i sovrani francesi e lo Stato ebbero una forza molto maggiore rispetto a quella della monarchia borbonica e degli altri stati preunitari perché riuscirono nell'operazione di ""amalgama"""", realizzando riforme importanti se non risolutive. Rischiavamo di rimanere un popolo di """"lazzaroni""""; siamo diventati un popolo """"moderno""""."" -
Nel nome di Shamash. Uomo perbene/uomo permale
Il thriller psicologico narra la storia di un uomo accusato ingiustamente di abuso sessuale sulla figlia di tenera età che gli rovina l'esistenza; e la sua vendetta postuma verso le istituzioni. Il romanzo si suddivide in due parti distinte e si snoda in due archi temporali diversi. La prima parte, ""Uomo Permale"""", racconta la spietata vendetta del protagonista che inizia con l'omicidio di un magistrato, al quale la polizia non sa dare spiegazione. La seconda parte """"Uomo Perbene"""", è la back story del romanzo, il diario del padre alla propria figlioletta, nel quale dà sfogo alla propria disperazione e alle dolorose vicende del percorso giudiziario. Il romanzo, che è un atto di accusa verso la giustizia italiana, suggerisce, in un crescendo di colpi di scena e di suspense fino al finale traumatico, l'esempio di quanto cofattori casuali possano all'improvviso risvegliare le coscienze sopite di un intero popolo, e deflagrare in azioni e gesta di violenza e rivolta collettiva di portata inimmaginabile."" -
A Calabrian in Rome
Michele è un ragazzo calabrese cresciuto nella dignitosa miseria, nelle fragili illusioni e nella volontà di riscatto dell'Italia del Dopoguerra. Alla ricerca di solide prospettive per il futuro, decide un giorno di lasciare il suo paese natale e di trasferirsi a Roma. Lo struggimento e l'iniziale disorientamento tipici degli emigranti vengono alleviati dall'incontro con un alto ufficiale in pensione, che gli offre un impiego e lo accoglie nella sua casa, dimostrandosi un ospite paterno e affettuoso. Con il suo sostegno e i suoi preziosi suggerimenti Michele raggiungerà un faticoso equilibrio tra studio e lavoro, e imparerà a orientarsi nella selva dei primi sentimenti d'amore. La quiete domestica e la stabilità quotidiana, tuttavia, saranno improvvisamente violate da un omicidio dai contorni misteriosi, che delineano un inquietante scenario da guerra fredda. E nulla nella vita di Michele rimarrà come prima... -
Ura il karate invisibile. Appunti di un allievo di karate wadoryu
Il testo offre al lettore, o al praticante, un tentativo di visione d'insieme della struttura di pensiero, filosofica e culturale su cui poggia l'arte marziale karate. Il principio è uno solo: la conoscenza globale e non parcellizzata di qualsiasi attività che intraprendiamo ci rende più esperti rispetto a ciò che facciamo. Ciò quindi potrebbe, almeno potenzialmente, sviluppare una maggiore consapevolezza che l'arte marziale possa maggiormente, ora come allora, affermarsi come strumento educativo e di crescita personale e non solo come ""gioco"""" a se stante da cui ricavare solo delle bellissime, ma abbastanza futili, medaglie. Tutto ciò in funzione di un karate per la vita e non solo per un periodo di tempo."" -
Frammenti di morte quotidiana
"Frammenti di morte quotidiana"""" è l'estratto di una serie di racconti presenti sul blog """"La Morte Quotidiana"""". Sono racconti brevi che hanno come denominatore comune la morte come evento imprevedibile e inaspettato benché ineluttabile. Si vive, si muore, si sopravvive a gente che muore e ci si riunisce per la morte di qualcuno o dopo morti. Non hanno nulla di religioso o moralistico: sono semplicemente racconti." -
Era l'anno 1917. I ricordi della mia vita a Vela di Trento dall'impero attraverso le due guerre mondiali
Sulla base di documenti autentici e grazie alle testimonianze della nipote, il testo ricostruisce la vita del capostipite, che era rimasta per tanti anni sconosciuta e misteriosa; racconta le vicende della famiglia, inserita nel contesto rurale delle campagne di Vela alle falde del Monte Bondone, riporta alla luce costumi e abitudini del tempo. Adelina ricorda i suoi affetti (i genitori, i fratelli, gli amici), ripercorre i piccoli e grandi aspetti del microcosmo familiare e amicale in cui è vissuta, il tutto inserito nel contesto storico e sociale del Novecento e degli avvenimenti che lo hanno segnato.