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Plimpton 322. Uno dei reperti di matematica antica più famosi al mondo
Questo libro parla di una tavoletta di argilla scritta in caratteri cuneiformi con contenuto matematico, proveniente dalla Bassa Mesopotamia e risalente ai tempi di Hammurabi. Rinvenuta a Larsa da Edgar Banks (che insieme a Giovanni Battista Belzoni ha ispirato la figura di Indiana Jones), prende il nome dal collezionista che la acquistò negli anni '20 del secolo scorso. Solo parecchi anni dopo Otto Neugebauer, illustre storico della matematica del Novecento, ne comprese il grande valore. Il libro illustra altresì in modo accessibile le interpretazioni della tavoletta, date dagli studiosi nel corso di oltre settant'anni, da Neugebauer fino al lavoro del 2017 di due ricercatori australiani per i quali Plimpton 322 anticiperebbe di 1600 anni la ""tavola delle corde"""" di Ipparco di Nicea."" -
Roma in mutamento? Intercultura e inclusione per servizi pubblici innovativi
Il progetto FAMI Mi.Main si fonda sull'ideale cosmopolita, che riconosce diritti e doveri di cittadine/i del mondo, liberi di viaggiare e poi fermarsi dove, semplicemente, si vive meglio. Con questo obiettivo sono stati condivisi saperi e strategie finalizzate all'acquisizione della conoscenza e della riflessione critica, a partire dalla mappatura dei servizi attivi per i migranti di Roma Capitale - partner del progetto - e i bisogni formativi della PA, ai quali si è risposto con corsi mirati soprattutto alla comprensione delle dinamiche culturali. Il gruppo di ricerca dell'Università Roma Tre ha ideato quattro servizi innovativi: la scuola, l'orientamento al lavoro, la violenza contro le donne, la mediazione culturale. I risultati dimostrano che ogni sistema burocratico può essere rideclinato in un dialogo di attuazione di norme, nell'ottica dell'inclusione e della valorizzazione delle persone. -
Cittadinizzazione e policy migratorie nella Sicilia occidentale. Progettare servizi innovativi rafforzando le Pubbliche Amministrazioni in attuazione del progetto FAMI Mi.Main n. 2740
L'accesso ai servizi della pubblica amministrazione è spesso, per la popolazione migrante, un cercare la chiave giusta fra un numero spropositato di chiavistelli. Evidenziare come la progettazione e l'attuazione di alcuni servizi innovativi di affiancamento alla P.A. abbia di fatto favorito processi di ""cittadinizzazione"""", è stato lo scopo di questo volume. Preliminari a ogni processo di inclusione sono infatti gli """"atti di cittadinanza"""" che ancorano l'universalità dei diritti umani al riconoscimento dei bisogni della persona.Il volume descrive come professionisti e ricercatori operanti presso gli uffici comunali di Palermo e Trapani, e coordinati da Ignazia Bartholini, hanno riparato fattivamente a quella incomunicabilità fra apparati amministrativi e cittadini che produce inesattezze, errori e persino infrazioni normative."" -
Tra ricerca sul campo e ricerca sul campo. Contributi per i cento anni dalla nascita dell'accademico Mirko Maticetov-Med terenom in kabinetom ob 100. obletnici rojstva akademika Milka Maticetoveg...
La monografia è dedicata all'accademico Milko Maticetov (1919-2014), il primo studioso sloveno che si è concentrato in modo professionale sulla letteratura popolare, soprattutto quella della zona occidentale dell'area linguistica e culturale slovena, ivi inclusa l'Italia orientale (in primo luogo la Val Resia). Trenta autori dalla Slovenia, Italia, Austria, Croazia e Polonia esaminano e approfondiscono la figura di Milko Maticetov dal punto di vista biografico, etnologico, folkloristico e dialettologico. -
Alberto Biasi. Antologia critica 1965-2021
La storia di un artista è fatta anche della storia della sua critica. Mosso da tale convinzione, il presente volume raccoglie un'ampia selezione di testi sull'opera di Alberto Biasi, cui si aggiungono approfonditi apparati storici e bibliografici. Uno tra i più affascinanti percorsi nell'ambito dell'arte variamente definita ""cinetica"""" o """"programmata"""", o ancora """"optical"""", è stato supportato, interpretato e infine storicizzato dai protagonisti della critica e della storia dell'arte contemporanea, quali Giulio Carlo Argan, Umbro Apollonio, Filiberto Menna, Dino Formaggio, Caroline Tisdall, Jolanda Nigro Covre, Giuseppina Dal Canton, Serge Lemoine, Marco Meneguzzo e molti altri. Tante analisi e idee, finora sparpagliate tra cataloghi, fascicoletti e pieghevoli, sono riconsegnate compatte al lettore, che ha così la possibilità di ripercorrere """"in diretta"""" l'intera vicenda dell'artista, guadagnando un livello di approfondimento non altrimenti conseguibile."" -
Sulla cura. La relazione tra medico e paziente alla prova della comune umanità
Il rapporto di fiducia tra medici e pazienti risulta sempre più provato dal momento storico che sta attraversando la medicina. L'impatto della recessione economica sul sistema sanitario, pubblico e privato, le conseguenze sull'organizzazione del lavoro, e quindi sulle pratiche di cura, l'elevato numero di medici che soffrono di stress lavoro-correlato sono solo alcuni dei segni della crisi in atto. Molte sono le denunce e i contenziosi legali, spesso generati da problemi di inadeguata comunicazione interpersonale. Professionisti della salute e pazienti non si fidano più gli uni degli altri. Questo testo studia il contributo che medico e paziente possono dare per onorare una buona reciprocità nella cura. Attraverso l'esempio di alcuni professionisti, assunti come occasione narrativa per offrire spunti riflessivi sui modi della buona medicina, e informazioni di taglio psicologico e filosofico attorno al tema della cura, il testo invita medici, professionisti dell'area socio-sanitaria - fisica e mentale - e chiunque sia interessato ai temi della salute, a soffermarsi su contenuti importanti approfonditi in modo piacevole e accessibile. -
La vita riprende. Amiamola!
"Quando mi sveglio al mattino, dalla finestra della mia stanza, il sole, l'aria mi fasciano di luce. Mi sale alle labbra una preghiera. Guardo le magnolie che ornano la casa. Sono vive, verdi, silenziose. Il cucù canterà senza mascherina. Lo ascolto con il canto primaverile, ma il virus circola senza rispetto. Non ci voglio pensare. Avverto attimi di serenità, altri d'insofferenza che mi fanno male..."""". Nel suo nuovo libro Liliana Ziliotto dà voce ai suoi stati d'animo attraverso le riflessioni e le poesie composte nei lunghi mesi di isolamento per la pandemia. Solitudine, dolore, nostalgia, ma anche un tenace amore per la vita che non si contiene e si espande in un invito, come recita il titolo, a riprendere il filo delle nostre esistenze e ad amare!" -
Disegno introspettivo e arteterapia: un viaggio per ritrovare se stessi
Gli antichi Greci utilizzavano il teatro e la musica per favorire l'esternazione delle emozioni represse e il ritorno a una vita più equilibrata, fin dall'antichità, infatti, praticare l'arte era considerata come una catarsi; inoltre le società primitive credevano che in essa fossero racchiusi poteri magici per scacciare gli spiriti maligni portatori di malattie. Nel XX secolo l'arte diventa una disciplina terapeutica autonoma dimostrando il suo potenziale comunicativo e viene riconosciuta, anche dalla scienza medica moderna, come una terapia efficace. Monica Marangon, arteterapeuta professionista, ha raccolto in questo libro anni di esperienze cliniche con le persone che hanno deciso di cercare la via di un ritrovato benessere attraverso l'attivazione della creatività. Disegno introspettivo e arteterapia: un viaggio per ritrovare se stessi presenta i laboratori e le tecniche che l'autrice ha ideato e personalizzato per i suoi pazienti ed è arricchito da brevi storie e testimonianze di chi ha sperimentato i suoi percorsi di arteterapia e della sintesi degli interventi radiofonici dell'Autrice dedicati ad approfondire temi relativi alle molteplici cause dei disagi esistenziali. -
Nel tempo. Poesie
La recente pandemia ha messo alla prova tutti. Abbiamo vissuto una vita pensando di essere ""qualcuno"""" poi sotto il giogo di un virus potente e invadente ci siamo accorti di non essere """"nulla"""". Il dolore si è ramificato dentro e questo è stato il motivo per cui, con impavida sicurezza, mi sono messa a scrivere. Le poesie scaturivano con regolarità sui temi dell'amore, la vecchiaia, la solitudine e la morte, sollecitate dalle continue notizie di migliaia di decessi al giorno e dalle immagini trasmesse mentre dovevamo restare chiusi e protetti nelle nostre case. Con altrettanta regolarità venivano riviste e sentite e le sensazioni e preoccupazioni crescevano. Possono essere lette con spirito psicoanalitico perché tutte le controversie della mente viaggiano e si sovrappongono ma possono essere viste anche come semplici annotazioni e contaminazioni legate al grande potere di quel """"Tempo""""."" -
Cent'anni di Veneto Agricoltura. Dall'Istituto di ricostruzione e rinascita agraria all'Agenzia veneta per l'innovazione nel settore primario (1920-2020)
Le origini dell'Agenzia veneta per l'innovazione nel settore primario - Veneto Agricoltura risalgono al lontano 1920, quando nacque l'Istituto di ricostruzione e di rinascita agraria di Venezia e Treviso, che più tardi sarebbe diventato l'Ente di rinascita agraria per le Tre Venezie e che avrebbe assunto nel 1939 la denominazione di Ente Nazionale per le Tre Venezie. L'Entv, rimasto in vita fino al luglio 1977, si impegnò a favore della cooperazione nel settore primario e dello sviluppo agro-industriale, fino ad attuare progetti di promozione turistica. Ad assumere molte delle funzioni proprie dell'Entv fu l'Ente di Sviluppo Agricolo del Veneto (Esav), istituito nel marzo del 1977. Negli anni Ottanta l'attenzione dell'Esav venne rivolta soprattutto verso l'utilizzo delle terre incolte e lo sviluppo della conduzione consociata di terreni e allevamenti. Nell'ultimo decennio del '900 si sviluppò un dibattito sulle funzionalità e sull'economicità che portò alla sua soppressione. La Regione decise allora di far nascere, nel 1997, una realtà completamente nuova - l'Azienda regionale del Veneto per i settori agricolo, forestale e agroalimentare ""Veneto Agricoltura""""."" -
Intorno a Galileo
I saggi qui riuniti sono l'esito di un interesse, sia pur desultorio, dell'autore per Galileo che data da almeno quindici anni e sono nati per lo più all'ombra dell'Accademia Galileiana di Padova. In essi Galileo è osservato attraverso i suoi rapporti personali soprattutto con personaggi dell'ambiente intellettuale padovano, nelle sue predilezioni e antipatie critiche (l'Ariosto superiore al Tasso), nelle sue note estetiche, nelle sue (non moltissime) prove poetiche. Cesare Cremonini, Paolo Beni, Alessandro Tassoni, Albertino Barisoni, Paolo Gualdo, Lorenzo Pignoria e altri ancora sono i contemporanei con cui Galileo viene messo in relazione. Si è privilegiato così l'aspetto letterario della sua personalità, non senza tuttavia tener d'occhio anche i suoi concomitanti, cospicui progressi scientifici. Ne è risultato un libro non in tutto sistematico, ma un tentativo per capitoli progressivi di avvicinamento ad alcuni aspetti laterali dell'uomo e dello scienziato, che è stato anche uno dei più insigni scrittori della nostra lingua e della nostra letteratura. -
Metis. Ricerche di sociologia, psicologia e antropologia della comunicazione (2021). Vol. 282
Nidia Batic in La ricerca-azione per migliorare l'efficacia della comunicazione in classe tratta di una ""ricerca azione"""" che porta nel campo di una ricerca empirica finalizzata al miglioramento delle pratiche comunicative. Ivo Stefano Germano in L'ibrido giornalistico. Per una nuova axiologia della notizia dentro le logiche della piattaforma approfondisce il tema della comunicazione nella stampa quotidiana. Monica Pascoli in Una città racconta la sua storia: Palmanova analizza la comunicazione nella dimensione """"narrativa"""", capace di ricostruire l'identità di luoghi che acquistano un valore aggiunto grazie alla """"realtà aumentata"""" creata dalla narrazione stessa. Rosemary Serra analizza le Rappresentazioni e immaginari degli Stati Uniti e dell'Italia dei nuovi immigrati italiani a New York e attraverso una ricerca empirica affronta il tema dei """"nuovi migranti italiani"""". Covid, i media non vogliono esperte. La narrazione della pandemia al femminile, di Marco Ferrazzoli e Laura Marozzi, prende spunto dall'emergenza sanitaria per far emergere come i mezzi di informazione cartacei e online rappresentino una fonte di dati esplicativi dell'attuale divario di genere."" -
Puntodelibere. 40 quesiti e risposte sulla redazione, gestione e archiviazione degli atti degli organi collegiali delle università italiane
Un anno di consulenza gratuita per il personale tecnico amministrativo delle università grazie a tre Comunità professionali: questo è il progetto puntodelibere, che oggi pubblica i risultati di un lavoro importante di raccordo e di coalescenza professionale. Infatti, tra gennaio e dicembre 2018 è stata fornita risposta puntuale a 40 quesiti con a tema le deliberazioni e i verbali delle collegialità amministrative universitarie. Con l'aiuto del Coordinamento RAU, di MDQNext e di Procedamus, sotto l'egida di LineATENEI), sono stati affrontati i temi posti sotto plurimi profili: archivistico, diplomatistico, informatico e giuridico. Questo libro raccoglie le risposte di allora, pubblicate sul sito web di Procedamus, riviste e aggiornate dagli autori. Oggi il progetto continua con PuntoOrgani, la Comunità professionale dedicata agli organi collegiali di Università e di Enti pubblici di ricerca che oggi conta migliaia di iscritti, liberamente accessibile dal sito web di Procedamus. -
Per prima cosa, uccidiamo tutti gli avvocati. Avvocati, giudici, amministrazioni: una guida atipica
«The first thing we do, let's kill all the lawyers.» (William Shakespeare, Enrico VI). La frase è curiosa, e insieme piuttosto truce. Ma il senso non è quello che appare... L'espansione costante della burocrazia, l'intervento delle amministrazioni nella vita delle persone, la moltiplicazione di regole di ogni tipo: viviamo in una società immersa nel diritto amministrativo. Non è questione da specialisti, riguarda tutti. Come ci si muove in una società del genere? Perché il sistema funzioni, è necessario potersi confrontare con le amministrazioni prima che decidano: insomma, partecipare. E poi deve esserci la possibilità di rivolgersi a un giudice: serve a tutelare le proprie ragioni, ma serve soprattutto alla legalità complessiva. Purché sia un giudice indipendente, che capisca quando un potere pubblico è usato male e intervenga per farlo usare meglio. Niente di semplice. Neanche per gli avvocati, la cui attività cambia per restare adeguata ai tempi. -
Perché la primavera non resti un ricordo
È sul viale del tramonto che la Poesia diventa Realtà. Quando mai, se non quando la Realtà sta dileguando? -
Le fatiche di Persiles e Sigismunda
Il ""Persiles"""" (1617), romanzo postumo al quale Cervantes lavorò fino agli ultimi giorni di vita, è l'ennesimo cimento dell'autore nella tradizione narrativa nota al suo tempo. Il terreno di confronto è il romanzo greco e l'interlocutore ideale è Eliodoro con le Etiopiche. Cervantes sfrutta a fondo il dispositivo del libro di avventure e, come gli è tipico, segue i personaggi lungo un doppio itinerario di parole che raccontano il mondo e al contempo indagano ragioni e scaturigine dell'arte. Nel viaggio che - tra Atlantico e vecchio mondo, Tule e Roma - compone in una traiettoria lo spazio occidentale noto al tempo, la protagonista femminile si confronta coi propri simulacri figurativi, che si moltiplicano e la pongono di fronte alla vertigine del doppio o la trasformano in una dea equorea che emerge naufraga dai mari. La politica imperiale, intanto, ha spostato il baricentro d'interessi dal Mediterraneo verso le nuove rotte; il mondo è cambiato e Cervantes ne coglie il drammatico significato politico."" -
Flor de fango
Il romanzo racconta - da un singolare punto di vista - le vicende che ruotano intorno alla costruzione di una casa in una cittadina di provincia. In questo microcosmo accadono eventi piccoli e grandi. Alcuni scuotono per un breve periodo la vita dell'intera comunità; altri condizioneranno per sempre la vita dei proprietari della casa e quella dei suoi artefici. Personaggi complessi, curiosi ed eccentrici animano una piccola storia che ne nasconde tante altre. Tra queste, la storia di Flor de fango legata per vie misteriose al proprietario della casa. A fare da sfondo, un modo di intendere l'architettura (e lo stesso mestiere dell'architetto) che non c'è più. ""Flor de fango"""" è un ritratto nostalgico di un mondo ancora artigianale ricco di umanità e di ritualità antichissime."" -
Storie di una famiglia salentina fra la terra d'Otranto e il Regno di Napoli
Attraversando confini ed epoche diverse, il libro presenta al lettore esperienze sensibili ed immagini di una famiglia del Salento, rappresentazioni di un processo con cui persone legate da vincoli di parentela hanno costruito la loro storia. Testimone apparentemente muto di queste narrazioni è stato un oggetto, un testo di filosofia scritto a mano, in latino, tramandato di padre in figlio e intatto dopo quattro secoli. Gli oggetti fisici non sono soltanto mezzi di comunicazione, ma contengono, come questo volume del 1631, lezioni implicite, abilità e talenti dei loro artefici. Con l'ausilio di numerosi materiali d'archivio, la genealogia familiare è sviluppata a partire dalle ipotesi sulla provenienza della famiglia, dall'origine greca del cognome, dagli avvenimenti successivi alla distruzione di Castro nel 1537, dai primi documenti sopravvissuti ai saccheggi e all'incuria. I personaggi di queste storie, i ruoli familiari, le vocazioni paterne, le scelte di studio e professionali e le attività economiche legate al territorio, continuano a vivere attraverso la scrittura e le immagini, legandosi all'esperienza delle ultime generazioni della famiglia. -
La mia scuola. Nonni e nipoti raccontano
Ancora un fragrante mazzo di belle storie, ancora nonni e nipoti e il loro meraviglioso rapporto, che anno dopo anno abbiamo visto dispiegarsi in mille sfumature e mille colori diversi; ma proprio questa volta ci appaiono nel ricordo – e nel dialogo – con le loro prime esperienze scolastiche, sia dei nonni che dei nipoti: e quindi ci troviamo di fronte a una serie di emozionanti e spesso deliziose raffigurazioni della scuola di ieri, raccontata in un continuo gioco di specchi nel suo confrontarsi con quella di oggi. Ma i protagonisti di queste nostre storie guardano tutti il mondo che li circonda (e dunque la scuola) con occhi di bambino, occhi colmi di stupore, di voglia di imparare – e anche di capacità di imparare. (dalla Prefazione di Antonia Arslan) -
«...Sed intelligere». Studi in onore di Franco Biasutti
La celebre massima spinoziana: «sedulo curavi, humanas actiones non ridere, non lugere, neque detestari, sed intelligere» delinea un habitus che Franco Biasutti ha fatto proprio. Alla 'prudenza' metodologica ispirata da queste parole egli si è attenuto con equilibrio e rigore, nella consapevolezza che occorra abbandonare qualunque pre-giudizio per comprendere non solo le azioni umane ma anche i testi filosofici. Facendo perno sulla sua capacità di intelligere, ha dunque coltivato l'attività didattica, il lavoro di ricerca e anche le amicizie nate nel corso degli incarichi istituzionali svolti presso gli Atenei di Padova, di Macerata e a livello nazionale. Chiunque abbia incontrato Franco Biasutti può testimoniarne il profondo spirito di servizio e la capacità di coniugare generosità d'animo e lucidità di mente. A questa lezione, e alla varietà dei suoi interessi speculativi, i contributi qui raccolti vogliono rendere omaggio.