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La tradizione musicale dell'Ordine dei Servi di Maria. Il manoscritto Bergamo, Biblioteca del Seminario Vescovile Giovanni XXIII, ms. 7 (sec. XV). Con DVD-ROM
Il DVD-ROM allegato al presente volume accoglie un file in formato pdf che contiene la riproduzione a colori del codice quattrocentesco Bergamo, Biblioteca del Seminario Vescovile Giovanni XXIII, ms. 7 e due cartelle contenenti tracce audio: Audio 1. Canti liturgici dei Servi di Maria (tracce 1-20) Audio 2. Settenario di Mendrisio (tracce 21-22) che contengono la registrazione di canti liturgici appartenenti alla tradizione dei Servi di Maria. -
Tu es Petrus! Per coro maschile e organo S59 LW J39-Dominus conservet eum. Per coro misto e organo S59 LW J39. Partitura
"Tu es Petrus!"""" per coro maschile e organo S59 LW J39 """"Dominus conservet Eum"""" per coro misto e organo S59 LW J39. Versione inedita." -
Musica/realtà (2019). Vol. 120: Novembre.
Argomenti trattati: Benedetta Zucconi, Pensare la radio. Fratture mediali nel dibattito giuridico italiano degli anni Trenta. Brian D'Aquino, Black Noise. Sulle tracce di una politica del suono nella musica popolare giamaicana. Carlo Piccardi, Richard Strauss: tramonto a Lugano. Rachel Haworth, Mina as Transnational Popular Music Star in the Early 1960s. Maurizio Franco, Duke Ellington: l'avanguardia come vocazione. Valeria Lucentini, ""The land of the sun, and the land of the song"""": il discorso sulla musicalità degli italiani dalla teoria dei climi alla letteratura di viaggio settecentesca."" -
Alberto Mazzucato. Un musicista musicologo nella Milano dell'Ottocento
"Alberto Mazzucato musicista fu un precursore. Alberto Mazzucato filosofo dell'arte fu coi suoi lavori d'estetica, il più grande, il più completo teorico dei nostri tempi."""" Così scriveva Arrigo Boito, allievo di Mazzucato al Regio Conservatorio di Milano, in una lettera a Tito Ricordi. Ma chi era Alberto Mazzucato? Certo fu matematico, compositore, critico e teorico della musica, didatta, direttore d'orchestra. E senz'alcun dubbio fu lui a dirigere la prima del Don Carlo di Giuseppe Verdi alla Scala. Eppure, secondo alcune voci, tra Mazzucato e Verdi non ci furono buoni rapporti. Anzi, tra i due pare siano scoccate scintille. Qual è la verità? Furono amici o nemici, sodali o rivali il grande compositore di Busseto e il maestro concertatore della Scala e direttore del Conservatorio di Milano? Di questo, e di altro ancora tratta questa monografia che ricostruisce la storia e l'attività di Alberto Mazzucato." -
I quaderni della Scarlatti. Nuova serie (2019). Vol. 1
Oreste de Divitiis Introduzione. Ricordare guardando al futuro. Cento anni di musica ininterrotta Daniela Tortora La fabbrica della musica a Napoli, dal 1919 con una nota e due Appendici sull'Epistolario Gubitosi & Napolitano Pier Paolo De Martino L'antico nel presente, il presente nell'antico. L'incerto orizzonte della contemporaneità Tommaso Rossi Giuseppe Cenzato, Presidente dell'Associazione Alessandro Scarlatti (1936-1969) Renato Di Benedetto Cronache di una stagione eroica: nascita, splendore, dissoluzione dell'Orchestra da camera napoletana Aldo Di Russo Il sogno autunnale. Un racconto per il centenario dell'Associazione Alessandro Scarlatti. Nota per i 100 anni di musica ininterrotta a cura di Tommaso Rossi Centouno eventi per centouno anni (1918-2019). Cronologia dell'attività dell'Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli. -
Jean Sibelius. Lieder. Guida alla lettura e all'ascolto dei Lieder per voce e pianoforte
Boschi, laghi, cigni, stelle, eroi, folletti... ecco il mondo di Sibelius. La natura con i suoi misteri fu fonte di ispirazione di tutta la sua esistenza. Le lunghe passeggiate nei boschi, la casa ad Ainola con la stufa verde (Sibelius l'aveva voluta così), le saghe finlandesi hanno dato vita a delle realtà viventi che troviamo in particolar modo nei suoi Lieder. Attraverso esse Sibelius cercò di cogliere un mondo trascendente e metafisico che gli fece concepire la musica come se fosse un ""pittore"""". È per questo che lo stile compositivo dei Lieder si discosta da quello di tanti altri musicisti del primo Novecento: un connubio tra modalità e tonalità che dà un colore velato ma nello stesso tempo """"fresco"""" e gioioso alla sua musica, sempre diretta verso la strada del suo suono interiore. Il libro vuole contribuire alla scoperta del Sibelius compositore di Lieder, che potrebbe essere difficile da capire senza aiuto a causa delle limitazioni linguistiche date dallo svedese e dal finlandese, lingue madri del musicista in cui le liriche sono scritte e di cui qui si offre per la prima volta la traduzione italiana."" -
Non guardare nei miei Lieder! Mahler compositore orchestratore interprete
La musica di Mahler, nonostante il riconoscimento ormai indiscusso, è da considerarsi ancora una sfida produttiva, che continua a generare concezioni differenziate, sia nell'interpretazione pratica sia nella ricerca musicologica. Uno degli aspetti più stimolanti da indagare è il rapporto tra l'ottica del Mahler compositore e quella del Mahler direttore d'orchestra, evidente nel suo laborioso processo compositivo. La creatività dell'artista austriaco si nutre di entrambe le dimensioni, compositiva e performativa, ed è guidata dal vaglio di una coscienza critica inesausta. Nel modus operandi di Mahler ogni singolo dettaglio aggiunto diventava fondamentale per il risultato complessivo, mantenendo la continuità delle idee musicali a partire dagli schizzi iniziali sino alle strutture espanse dell'opera compiuta. -
Musica/realtà (2020). Vol. 122
Carlo Piccardi La creazione di Haydn: dal cielo alla terra Martin Nicastro Vittorio Fellegara: uno sguardo retrospettivo Hadi Fahrahamand Musica e danza nel cinema iraniano prima della Rivoluzione: il caso del filmfarsi Federica Marsico Opera e queer musicology. Appunti per un approccio metodologico Brenno Boccadoro Il Ragtime al servizio della propaganda bellica nella Prima guerra mondiale Clarissa Clò Disco Fever: Italian and American Diasporic Journeys. -
Vedi Napule e po' mori! Lo spettacolo popolare partenopeo tra canzone napoletana, cinema muto e identità culturali
Giuseppe Sergi ""Creare la canzonetta"""". La macchietta per Nicola Maldacea Massimo Privitera La Divette in Partenope: La prima esibizione napoletana di Yvette Guilbert Pasquale Iaccio Roberto Bracco Canzoniere Gina Annunziata Una scrittrice al cinematografo. Matilde Serao, una spettatrice critica Mario Franco Cinema napoletano e canzone Maria Rossetti All'alba di un nuovo secolo. La Napoli del primo '900 tra industria culturale e seconda generazione Lucia Di Girolamo Costellazioni di identità Simona Frasca La canzone e la pellicola: riflessioni sul film sceneggiata a Napoli Giuliana Muscio Enrico Caruso: la prima star mediatica moderna Davide Montella Enrico Caruso e il cinema nel centenario di My Cousin Enrico Careri Caruso, il canto lirico e la canzone napoletana"" -
La tournée del secolo. Toscanini e la straordinaria nascita dell'Orchestra della Scala
Questa lunga cronaca di fatti avvenuti un secolo fa ha un protagonista che si chiama Arturo Toscanini. Attorno a lui si muovono decine di altri personaggi che concorrono a realizzare eventi straordinari: la nascita dell'Ente autonomo che garantisce al Teatro alla Scala l'autonomia artistica e gestionale; la creazione di un'orchestra stabile che intraprende la più lunga tournée mai immaginata; la rifondazione anche fisica della Scala, che riapre le sue porte al pubblico dopo una chiusura durata tre anni e dopo una serie di importanti lavori, dall'allargamento del palcoscenico all'ammodernamento dell'intera struttura. La trasformazione della Scala in Ente autonomo, primo teatro in Italia e in Europa ad assumere questa veste giuridica, è stata possibile per la felice combinazione di diverse circostanze: a cominciare dalla condivisione della necessità di questa evoluzione da parte di due personaggi di idee politiche opposte, ma entrambi convinti che solo rifondandosi completamente la Scala avrebbe potuto sopravvivere e svilupparsi. -
«Per l'istruzione e il raffinamento dell'arte». I 180 anni del Conservatorio «G. Nicolini» di Piacenza
Nella storia quasi bicentenaria del Conservatorio ""G. Nicolini"""" si sono succedute importanti personalità del mondo della didattica, della lirica e del concertismo internazionale. Alla presentazione e alla descrizione del loro operato nel contesto piacentino hanno offerto qui il loro prezioso contributo, tra gli altri, Marcello Abbado, Giovanni Acciai, Francesco Bussi, Fabrizio Dorsi, Guido Salvetti. Le vicende dell'istituto e dei suoi protagonisti, ricostruite attraverso documenti, testi e immagini, si intrecciano con l'evoluzione degli studi musicali in Italia."" -
Musica/realtà (2020). Vol. 123
In questo numero contributi di: Rossana Dalmonte, Angela Carone, Una colonna sonora pluristilistica. Canzoni, marce e rumori per La ragazza in vetrina di Luciano Emmer Nicola Bianchi Turandot: un'Opera europea. Dualismi e complessità della favola di Puccini. Parte I: Gestazione e considerazioni preliminari Daniela Tortora Da Nino Rota a Rota di Domenico Guaccero: figure e motivi di un certo esoterismo musicale Matteo Sansone Shakespeare in Music: Mario Castelnuovo-Tedesco's Lifelong Commitment from the Youthful Songs to the Mature Merchant of Venice Federica Marsico Opera e queer musicology. Appunti per un approccio metodologico. -
Il Conservatorio nella città. Per i 50 anni dalla statizzazione del Conservatorio «L. D'Annunzio» di Pescara (1969-2019)
Sandra Di Paolo Luisa D'Annunzio: le ragioni di un nome Anna Maria Ioannoni Fiore La Corporazione Musicale ""Luisa D'Annunzio"""" e il Conservatorio di Pescara: uno sguardo al passato per interpretare il futuro Michela Grossi La Biblioteca del Conservatorio """"L. D'Annunzio"""": prima ricostruzione e prospettive future Adriano Ardovino Cittadinanza musicale. Saperi, pratiche, istituzioni Maria Cristina Forlani Spazio, musica, città Marco Della Sciucca Un ritorno al futuro: le dinamiche della musica classica a Pescara Contrappunti Marco Patricelli Una città con le radici saldamente poggiate nel futuro Francesco Maschio La direzione del Conservatorio nel nuovo millennio. Intervista a Enrico Perigozzo e Massimo Magri Andrea Bollini Il Nucleo di valutazione: fotografare il reale per dare stimoli alla crescita delle istituzioni dell'Alta Formazione Artistica e Musicale Giacomo Danese Un confronto europeo tra realtà, tradizione e nuove sfide. Dialogo-intervista con Jurgen De Pillecyn compositore e docente del Koninklijk Conservatorium Brussel Jessica Liberatore Musica, arte e vita: percezione e significato dell'Opera oggi. Intervista a Carmela Remigio."" -
Blue Etude 2 di Enrico Intra e Enrico Pieranunzi. Una poesia europea musicale colorita
Blue Etude 2 è la registrazione di una performance d'improvvisazione in duo pianistico, tratta da un concerto tenuto il 15 aprile 2013 da due tra i più rappresentativi pianisti jazz italiani, Enrico Intra e Enrico Pieranunzi. A partire da un breve spunto concordato, i musicisti hanno dato vita ad una creazione istantanea libera da schemi precostituiti di ordine metrico, armonico, o generalmente formale, in un entusiasmante esempio di improvvisazione contemporanea. Per questa edizione critica, in cui figurano gli interventi biografico-critici sui due musicisti di Ludovic Florin e Maurizio Franco, il brano è stato integralmente trascritto in notazione e analizzato da Vincenzo Caporaletti. «Caporaletti utilizza la Teoria Audiotattile per analizzare questo brano, e ciò dà luogo a profonde intuizioni rispetto alla musica, che possono essere applicate anche ad altre esecuzioni jazzistiche. Inoltre, presenta una trascrizione integrale in partitura dei quattro minuti di performance che assume i tratti di un paradigma esemplare per la trascrizione notazionale a fini analitici del free jazz.» (dalla prefazione di Lewis Porter) -
Le trame di un labirinto. Riflessione teorica e concezione compositiva di Armando Gentilucci
L'immagine del labirinto, archetipo millenario che parla all'uomo della propria condizione e del cosmo come di un percorso tortuoso nel quale è facile entrare ma è difficile uscire, ricorre negli scritti e nei titoli delle composizioni musicali dell'ultimo decennio di Armando Gentilucci (Lecce, 1939 - Milano, 1989), musicista tra i più rappresentativi della generazione fiorita in Italia intorno al 1940. Alla metafora esistenziale, portatrice nello specifico di un'alta concezione del fare musicale come azione umana e politica, coesiste quella dell'artista perennemente in cammino attraverso sentieri che si biforcano tra cimenti compositivi e serrata riflessione di tipo teorico ed estetico, sotto la spinta di una necessità poietica e di un movimento semantico da cui è impossibile sottrarsi. -
Quaderni dell'Istituto Liszt. Vol. 20
Claude Knepper Quatre lettres inédites de Charles Gay à Franz Liszt (1837-1838); Reto Müller Rossini ""Comprimario""""; Gregorio Nardi Nuove ricerche e divagazioni su una lettera inedita di Jessie Laussot a Giuseppe Buonamici."" -
Musica/realtà (2021). Vol. 124
Nicola Bianchi Turandot: un'Opera europea. Dualismi e complessità della favola di Puccini. Parte II: Le scene dell'Opera e considerazioni conclusive Francesco Brusco Fra la via Emilia e il West. Le due Americhe nell'opera di Francesco Guccini Sonia Arienta La dialettica socratica di Guillaume Tell Tommaso Vigna Dallo Yoga del Suono alla Musica come esercizio yogico. Autore, esecutore e ascoltatore nell'opera di Giacinto Scelsi Roberto Favaro Roberto Sanesi letterato, artista e traduttore: la musica nel suo lavoro e nella sua opera Scott DeVeaux Multiphrenia: A New Approach to Charlie Parker -
Le messe dei Gonzaga. Giaches de Wert. Musica sacra
Messe a 5 voci Missa in festis Duplicibus maioribus Missa in festis Beate Marie Virginis Missa in festis Apostolorum Missa in Dominicis Diebus Messa a 4 voci - Messa nelle feste del Doppio minore, a 4 voci - Mottetto Transeunte Domino - Et ait illi - Missa Transeunte Domino - Ufficio e Messa dei defunti - Feria iiJ: Hebdomade maioris. Passio secundum Marcum -
Tra Napoli e Parigi. Storie di una migrazione libraria
Le biblioteche musicali del Conservatorio della Pietà dei Turchini di Napoli e del Conservatoire di Parigi videro la luce negli stessi anni con il fine comune di servire la didattica e divenire luoghi cardine per la costruzione di una memoria collettiva. Partendo dall'illustrazione dei rapporti tra i due centri urbani, questo volume analizza i primi decenni di vita delle due biblioteche guardando alle differenti modalità di accrescimento delle collezioni, mostrando l'interesse generale dei francesi per il patrimonio musicale napoletano e individuando le carte che migrarono dalla città vesuviana verso Parigi in età napoleonica. Attraverso l'analisi di documenti archivistici, partiture, carteggi degli emissari napoleonici in Italia in larga parte inediti, è narrato un capitolo di storia musicale intrecciato a doppio filo con le operazioni di sottrazione di opere d'arte attuate dai funzionari di Napoleone in Italia. -
Il pianoforte in Italia
Questo volume, dedicato alla storia del pianoforte in Italia, è il frutto di un progetto di ricerca ventennale, culminato in un convegno internazionale presso il Museo di San Colombano - Collezione Tagliavini di Bologna. Inventato a Firenze intorno all'anno 1700 dal celebre cembalaro padovano Bartolomeo Cristofori, il pianoforte ha avuto un enorme impatto sulla storia della musica degli ultimi tre secoli. Il testo analizza, per la prima volta in modo unitario, il ruolo che le attività manifatturiere legate alla fabbricazione del pianoforte hanno ricoperto nella cultura e nell'economia italiana tra gli anni successivi all'invenzione dello strumento e l'età contemporanea. Largo spazio è dedicato allo studio delle caratteristiche tecnologiche dei pianoforti storici di costruzione italiana, di cui si conservano numerosi esemplari presso musei e collezioni in tutto il mondo. I diciotto saggi che compongono questo libro hanno dunque l'effetto di riscrivere - sulla scorta di un cospicuo scavo documentario e di significativi aggiustamenti critici - un importante capitolo della storia di uno degli strumenti musicali più diffusi e amati nella moderna cultura occidentale.