Sfoglia il Catalogo ibs039
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1081-1100 di 10000 Articoli:
-
Musica e cultura nella Padova di Pietro Bembo
L’umanista e letterato veneziano Pietro Bembo (Venezia 1470 – Roma, 1547) fu uno dei personaggi più illustri e influenti del Rinascimento italiano. Le sue opere letterarie, tra cui spiccano Gli Asolani e le Prose della volgar lingua, ebbero un immediato successo e continuarono ad essere lette e commentate per decenni, anche dopo la sua morte. Durante la sua lunga vita, Bembo viaggiò molto in tutta la penisola italiana e soggiornò in alcuni dei principali centri politici e culturali dell’epoca, entrando a contatto con molte delle figure di spicco di quegli anni: regnanti, papi, intellettuali e artisti. Negli ultimi anni, gli studi su Bembo non si sono più concentrati unicamente sulla sua produzione letteraria, ma hanno cercato di delinearne un ritratto a tutto tondo che prendesse in considerazione la molteplicità dei suoi interessi. Il presente volume, concepito proprio in quest’ottica, raccoglie contributi che ruotano attorno al periodo trascorso da Bembo a Padova (1522–1539). -
Il Secondo libro de madrigali a cinque voci (1609). Ediz. critica
Del compositore spoletino Vincenzo Liberti si sa molto poco: rimangono tuttora ignote sia la data di nascita sia quella di morte. Tra il 1598 e il 1600 fu organista nella cattedrale di Spoleto, e nel 1602 venne probabilmente nominato maestro di cappella nella stessa chiesa, succedendo a suo padre Antonino. Vincenzo Liberti è l’autore di due raccolte a stampa di madrigali (Venezia, Ricciardo Amadino, 1608 e 1609), la seconda delle quali – qui pubblicata per la prima volta in un’edizione critica – venne dedicata a Maffeo Barberini, vescovo di Spoleto dal 1608 al 1617 e futuro papa Urbano VIII (dal 1623). -
Marchitelli, Mascitti e la musica strumentale napoletana fra Sei e Settecento
La musica strumentale napoletana, a lungo trascurata dagli studi musicologici, occupa ormai un posto di preminenza nel panorama musicale del diciassettesimo e diciottesimo secolo. Prendendo spunto da un convegno internazionale organizzato a Villa Santa Maria (Chieti) dall’Istituto Abruzzese di Storia Musicale, in collaborazione con il gruppo «Arcomelo», questo volume presenta i risultati delle più recenti prospettive di ricerca sull’argomento. I tredici saggi prendono in considerazione i repertori dedicati agli strumenti a tastiera, ad arco e a fiato sviluppatisi a Napoli fra Sei e Settecento. A queste sezioni se ne aggiunge una specificamente dedicata a Pietro Marchitelli e Michele Mascitti, i due eminenti virtuosi che, originari di Villa S. Maria e formatisi nei conservatori napoletani, divennero fra i maggiori protagonisti della musica strumentale a Napoli e in Europa. -
La bellezza del diavolo. Le musiche di Roman Vlad e la sua collaborazione con René Clair
"La bellezza del diavolo"""" è l’unico film italo-francese nato dalla collaborazione tra il regista René Clair e il compositore Roman Vlad. Proiettato la prima volta a Parigi a marzo del 1950 col titolo """"La Beauté du Diable"""", il film racconta la celebre vicenda, in parte rivisitata, dell’anziano Professor Faust che cede al diavolo la propria anima in cambio della ricchezza e della ritrovata giovinezza. La componente musicale vi svolge un ruolo fondamentale: su suggerimento di Clair, Vlad opta per l’adozione della tecnica leitmotivica in relazione a specifici personaggi e situazioni, senza tralasciare l’impiego di composizioni celebri del repertorio barocco, classico e popolare, anche in trascrizione per nuovo organico, e di brani scritti in uno stile del passato chiaramente connotato." -
Aratea. Proemio e catalogo delle costellazioni. Vol. 1
Il commento filologico esamina la prima sezione degli Aratea, composta dal proemio e dal catalogo delle costellazioni. L'analisi, attenta al dato astronomico, mette in luce le caratteristiche linguistiche e stilistiche del poema, analizzando in concreto le modalità della traduzione ciceroniana. -
Gli uomini e i tempi. Studi da Machiavelli a Malvezzi
Il percorso qui seguito muove dalle Istorie fiorentine di Machiavelli all'analisi di alcune biografie del tardo Cinquecento e del Seicento, proposte per quello che si è giudicato il loro valore indicativo. La biografia, in quanto racconto storico, mostra il profondo mutamento intervenuto fra l'uomo e il suo tempo. Mentre la storia perde il suo valore classico di magistra vitae, di insegnamento valido anche nel presente, il personaggio-uomo vede svanire la fiducia nelle sue possibilità di agire e conoscere. Un rapporto contrastato con la realtà religiosa e politica del tempo mostra la crescente consapevolezza dei limiti invalicabili posti alle sue capacità da una situazione divenuta, rispetto all'Italia del Rinascimento, oscura, complessa e meno libera. -
Ateneo di Naucrati Deipnosofisti (dotti e banchetto). Libro V
Il curatore del presente volume, insigne grecista già docente presso gli Atenei di Bologna, Cagliari e Parma, offre un’eccellente rivisitazione di uno dei libri più intriganti dell’opera di Ateneo di Naucrati, esponente di spicco della cultura antiquaria e letteraria di lingua greca tra II e III secolo d. C., autore del più straordinario e affascinante scrigno di citazioni poetiche e prosastiche da autori noti ed ignoti, nel contesto elegante e raffinato di un immaginario incontro di sapienti a convito. rnrnUna delle principali ragioni dell’interesse del V libro consiste nelle cospicue fonti, direttamente riprese o mediate, consistenti in preziosi excerpta a volte anche di notevoli dimensioni: da Platone e Senofonte, dal poligrafo Erodico di Babilonia, dagli storici Polibio, Posidonio, Callissino, Moschione, dallo stesso Ateneo (Sui re di Siria), dallo zoologo Alessandro di Mindo; vi si incontrano, inoltre, innumerevoli citazioni da poeti, a partire da Omero ed Esiodo, con saltuarie incursioni in ambito lirico, tragico e comico, fino ad arrivare a peculiari componimenti d’età ellenistica, come un epigramma di Archimelo, un frammento esametrico adespoto su Aspasia, Socrate e Alcibiade, un epigramma antiaristarcheo del già menzionato Erodico, un paio di frammenti del giambografo Parmenone di Bisanzio ed altro. Il pregio letterario del libro non si riduce al solo ruolo di opera testimone di scritti altrui: un’analisi attenta e spassionata consente di apprezzare la qualità artistica dell’insieme, sapientemente calibrato e organizzato dallo scaltrito dotto di Naucrati secondo un piano originale e suggestivo. Un punzecchiante frammento del comico Anassandride conclude, ammiccando, il libro in esame. -
Renato Serra nella cultura italiana ed europea
Nel centenario della morte di Renato Serra un importante Convegno a Cesena ha raccolto studiosi e uomini di cultura che con originalità, acribia e fantasia, hanno presentato saggi di grande respiro ed interesse per inquadrarne e ridefinirne ancora la sua dimensione nazionale ed europea. In questo volume sono raccolti gli scritti di quel rilevante momento, prezioso per gli studi del grande intellettuale cesenate. -
Raccontare oggi. Metamodernismo tra narratologia, ermeneutica e intermedialità
La narrativa dell'ultimo trentennio tende a coniugare le strategie mimetiche del moderno con le strategie metaletterarie del postmoderno, compiendo un moto pendolare tra l'idealismo ingenuo e/o fanatico del primo e il pragmatismo scettico e/o apatico del secondo. Si muove cioè in uno spazio metamoderno, in cui l'elaborazione della forma diviene funzionale alla mimesi di una realtà complessa, entropica, sempre meno sceneggiabile in universi coerenti e azioni unitarie, ma piuttosto diagrammabile in strutture narrative reticolari, digressive, frattali. In un corpo a corpo sistematico con romanzi e racconti, questo libro mette a punto una teoria del testo narrativo metamoderno attraverso gli strumenti della narratologica post-classica, entro un'imprescindibile cornice ermeneutica e intermediale. -
Art in Shakespeare and other essays
The work delves into the debated question of contemporary Italian Renaissance art in the corpus of Shakespeare’s plays, and brings new light to the Bard’s preference, among so many talented artists , for Julio Romano, the “rare Italian master”, who embellished Mantua, the city visited by English noblemen, at the time, and one of the playwright’s favorite settings in his “Italian” plays. The book includes a new study on Mantua and William Shakespeare, a totally new perspective, which discovers the city of the Gonzaga lords as a veritable and fitting outdoor stage for Shakespeare. -
Dalla Romagna all'Europa: l'umanesimo di Faustino da Tredozio
Al poeta Faustino Perisauli da Tredozio (1450ca-1523) è dedicato questo volume che raccoglie alcuni innovativi saggi, composti a far data dal Convegno La follia nell'umanesimo: Faustino Perisauli e Firenze svoltosi a Tredozio nel 2008, fino ad oggi. I contributi documentano l'avanzamento delle indagini critiche attorno alla complessa ed emblematica figura e al fare poetico di questo rappresentante del-la cultura umanistica romagnola, irriverente e moraleggiante al contempo, nel suo incrociarsi con alcune delle più significative personalità letterarie e filosofiche di ambito italiano ed europeo. -
Arrigo Armieri tra sacro e profano. Dalla Certosa all'atelier dello scultore
I disegni, le sculture e gli scritti del volume rivelano l'universo di Arrigo Armieri, che non ha potuto fare altro che dare forme ai suoi pensieri e insegnare la pratica dell'arte ai suoi allievi all'Istituto Statale d'Arte di Bologna. Lo scultore invita ad entrare nel suo incantevole mondo con opere intrise di grandi significati: dalle maestose composizioni della Certosa alle piccole creature di altrettanti piccoli mondi. Nasce nel 1931 a Bologna e la sua formazione si compie sia presso l'Accademia di Belle Arti che il Collegio Artistico Venturoli di Bologna. Dagli anni '50 del XX° secolo viene chiamato alla realizzazione di tutti gli apparati in diverse chiese Bolognesi e dell'area metropolitana, mentre per alcune aziende italiane ed estere realizza fontane e grandi pannelli decorativi. All'interno della Certosa di Bologna è possibile ripercorrere tutta la sua carriera attraverso oltre quaranta opere che spaziano dalla piccola dimensione fino alla progettazione e realizzazione di grandi cappelle. -
L' opera dei pupi della famiglia Canino
Giuseppe Pitrè, nel 1889, elogiava Liberto Canino come un innovatore rivoluzionario, un Robespierre, del teatro dei pupi a Palermo. A partire dal capostipite, generazioni di pupari della famiglia Canino sono divenute protagoniste di una forma d'arte in cui s'incontrano artigianato plurimo (legno, stoffa, metalli, pittura), cultura orale e tradizione teatrale. L'identità dell'arte pupara firmata Canino è incisa nelle armature di pupi come Carinda, Orlando, Rinaldo, Blasco e si esprime nella ""cultura della mano"""" di Luigi e di suo figlio Gaspare ad Alcamo, nella potenza recitativa del maestoso puparo Nino di Termini e del nipote, cavaliere Nino Canino, di Partinico, fino ad arrivare alla rivalutazione 2.0 dei pupi di famiglia da parte delle sorelle Maria Pia e Laura Canino, figlie del cavaliere, impegnate in pratiche varie di turismo esperienziale. Un patrimonio storico inestimabile da conoscere, valorizzare e attualizzare, oggi più che mai."" -
«Stabat Mater» nei tempi della musica d'arte. Atti del Convegno di studi (Bologna, 6 ottobre 2018)
All'Accademia Filarmonica di Bologna, nell'autunno del 2018, questo testo latino del primo Trecento, attribuito a Jacopone da Todi, è diventato uno strumento di indagine per tutta la storia della musica. Un convengo di studi specifico l'ha adoperato per attraversare i secoli, dalle esperienze polifoniche dei maestri fiamminghi ai nostri giorni, dall'Italia ai paesi tedeschi e slavi addirittura. Infatti l'ha messo in musica un alto numero di compositori di ogni stile, maggiori e minori, da Palestrina a Verdi. Il pretesto è stato il 150° dalla morte di Rossini, che l'aveva presentato al pubblico nel 1842, prima e Parigi e poi a Bologna. Quattordici saggi documentano il grande fenomeno, la cui pubblicazione d'atti costituisce il n. 13 della collana Libreria Filarmonica nata nel 2008 a proposito di un convegno del 2006. -
Codro tra Bologna e l'Europa
Il volume si inserisce nell'ambito dei recenti filoni di ricerca interessati alla diffusione cinquecentesca delle opere dell'Umanesimo bolognese nei centri di cultura europei, indagando la fortuna manoscritta e a stampa di Antonio Urceo Codro e ricostruendo il contesto delle relazioni intessute da questo importante umanista, già studiato magistralmente da Ezio Raimondi nel pionieristico Codro e l'umanesimo a Bologna (1950). -
Costruzione a verbi seriali: tipi, funzioni e quadro teorico
Un gran numero di lingue parlate in varie aree nel mondo presenta particolari costruzioni formate da verbi in serie che denotano un unico evento. Il fenomeno è presentato nel volume come ""costruzione a verbi seriali"""" (CVS). Un esempio è dato dall'alamblak, una lingua sepik parlata in Papua Nuova Guinea, in cui l'evento del 'portare qualcosa in un luogo (vicino al parlante)' è espresso da una costruzione a verbi seriali formata da due predicati con i significati di 'prendere' e 'venire'. In base alle rispettive caratteristiche semantiche e sintattiche, il primo predicato seleziona un agente (soggetto) 'chi porta' e un tema (oggetto) 'la cosa portata' e il secondo richiede la presenza di un argomento locativo 'il luogo verso cui la cosa è portata'. La monografia si divide in tre parti, ognuna delle quali si articola in capitoli e sezioni. La prima parte presenta gli studi iniziali sulla serializzazione e una descrizione delle principali proprietà delle CVS e delle classi alle quali queste possono afferire in funzione del tipo di significato espresso. La seconda parte propone un'analisi delle CVS elaborata nel quadro teorico-metodologico della Grammatica del Ruolo e del Riferimento (GRR). La terza parte fornisce una serie di riflessioni sulla formazione e i possibili sviluppi delle CVS, suggerendo un confronto con altre costruzioni multiverbali, e sulla comparazione interlinguistica in chiave storico-evolutiva areale, tipologica e di contatto tra lingue. Il lavoro si conclude sottolineando alcune questioni aperte e introducendo studi recenti che espandono i campi di ricerca sulla serializzazione."" -
Suomi! Nederlands! Pratiche partecipative di didattica delle lingue
Il volume propone pratiche e metodologie di didattica partecipativa delle lingue finlandese e neerlandese, fondate sui principi del cosiddetto active/cooperative learning, in alcuni casi grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie: dall'e-learning al teletandem, passando per il gioco del Taboo, la simulazione del talk-show e il diario di apprendimento, fino alla traduzione a prima vista e al canto in classe. All'università italiana prevale il cosiddetto apprendimento trasmissivo, imperniato sulla lezione frontale, ma tale modello va integrato con approcci cooperativi che mettano al centro gli studenti, sempre più desiderosi di uscire da un ruolo passivo e di mettere in gioco tutte le proprie competenze. Ciò è importante per innovare e implementare la didattica, ma anche per migliorare il clima delle lezioni, con elementi interattivi e ludici che contribuiscono a rasserenare il contesto didattico, superare paure e inibizioni e aumentare la motivazione di docenti e studenti. In questo senso la (glotto)didattica praticata in Finlandia, Paesi Bassi e Belgio ha molto di utile e di stimolante da offrire, trattandosi di culture da molti anni all'avanguardia nella riflessione e nelle tecnologie pedagogiche. -
Unanimus. Sulle tracce di una parola
Il volume raccoglie le tappe di un interesse alla parola ""unanimus"""", nato molti anni or sono con l'incarico della rispettiva voce per l'Enciclopedia Virgiliana. La storia di """"unanimus"""" e dei suoi derivati è percorsa dalle prime attestazioni fino all'età cristiana; è infine inclusa la contestazione di un'ipotesi congetturale (unanimiter) nel testo di Res gestae divi Augusti, che non appare congruente con l'identità storica dell'avverbio."" -
Tracce e riflessioni interdisciplinari. Scritti in onore di Caterina Barilaro
I saggi qui contenuti, dedicati all'operosità scientifica e culturale di Caterina Barilaro, sono il frutto di riflessioni elaborate da geografe e geografi italiani, nonché da colleghe e colleghi del Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali dell'Università di Messina. L'interazione tra geografia e cultura, tra sviluppo del territorio e tutela ambientale, tra paesaggio, letteratura ed emozioni richiamate tra le pagine del volume hanno rappresentato le principali chiavi di lettura della ampia produzione scientifica di Caterina Barilaro da sempre caratterizzata da originalità e rigore metodologico. La poliedricità nei suoi interessi scientifici e la costante attenzione ai mutamenti che negli anni hanno investito il suo territorio di origine (quello calabrese) e quello di adozione (siciliano), hanno costituito lo sfondo delle sue principali ricerche senza sottrarsi agli intrecci e alle contaminazioni con altri campi disciplinari così come evidenziano i suoi lavori di ricerca. Con questo volume, certi di interpretare il pensiero di amici e colleghi, si vuole esprimere gratitudine e riconoscenza a una studiosa sempre presente nelle nostre vite professionali e personali. -
La Liburnia settentrionale nell'antichità: geografia, istituzioni e società
La regione del Quarnaro, composta dalla fascia costiera e da numerosissime isole, è a forte vocazione marittima e mediterranea, in quanto bagnata dal mare Adriatico, ma allo stesso tempo è prossima al bacino danubiano e all'Italia nord-orientale. La sua posizione l'ha resa terra di confine, di contatti e scambi in ogni epoca, dalla preistoria ai giorni nostri, determinandone, tra l'altro, lo sviluppo degli insediamenti. Il volume fornisce un quadro relativo all'antichità di tale area geografica - corrispondente alla parte più settentrionale del territorio dei Liburni in età preromana - e si concentra sulla sua rappresentazione geografica negli autori greci e latini e sull'integrazione e l'evoluzione delle sue comunità all'interno del mondo romano, in particolare per gli aspetti istituzionali, sociali, economici e religiosi.