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Le mie radici
Un libro che racconta la vita agra e semplice dei contadini. Gubbio, la città di pietra con la sua campagna umbra, sono lo sfondo di queste storie. L'umile Italia contadina è ritratta con serena nostalgia e umana simpatia. Persone e non personaggi, Stocco, Gino, Firminio, così come gli altri uomini, donne, animali e persino piante di cui si parla, sono qui tutti protagonisti di esistenze francescane a contatto con la natura. Le radici di cui il testo parla sono quelle dell'autore ma sono anche quelle dell'intera civiltà contadina. Sotterranee e indimenticabili, devono nutrire ancora il nostro futuro con la loro saggezza. -
Diario di una lotta per la sopravvivenza. Cento anni di sanità italiana attraverso la storia del piccolo ospedale di Spello
L'analisi in sequenza cronologica dei verbali dei consigli comunali e di amministrazione dei vari enti che si sono succeduti nei cento anni di vita dell'ospedale di Spello, consente di svelare uno spaccato di vita cittadina che urla la passione del campanile accanto e contro la spinta di appartenenza allo Stato centrale. Riscopriamo la trasformazione della vocazione oblativa e caritatevole dei luoghi di cura in luoghi di scienza e di applicazione dei nuovi principi di sanità pubblica, ma anche l'energia e l'impeto di cambiamento di molto personaggi che, loro malgrado, hanno fatto la storia di una delle perle dell'Umbria. -
Impressioni, segni, talenti nella storia dell'uomo
Il libro di Paolo Maria Vissani è il racconto avventuroso di un viaggiatore che si muove nel tempo tra affascinanti e a volte scivolose testimonianze di sigilli, segni, marchi e monete. Protagonista di questo breve saggio è l'uomo che, adoperando creativamente segni e impegnando talenti, ha inventato strumenti per rendere visibile il proprio stato e fornire consistenza, valore e fiducia agli scambi. -
Dell'alimentazione. Il «Trattato popolare» di Jakob Moleschott tra Feuerbach e il nostro tempo
Pubblicato per la prima volta nel 1850, il ""Trattato dell'alimentazione per il popolo"""" di Jakob Moleschott fu tradotto in italiano da Giuseppe Bellucci, nel 1871, per i tipi dell'editore milanese Treves. Di quell'edizione ormai introvabile, questo volume presenta la ristampa anastatica, accompagnata dalla nuova traduzione del saggio di Ludwig Feuerbach """"Il mistero del sacrificio o l'uomo è ciò che mangia"""". A partire dal Trattato di Moleschott, e nel tentativo di contestualizzare l'opera del medico tedesco, il libro offre un limpido excursus sull'evoluzione della biochimica, il puntuale commento di un clinico della nutrizione e un sapiente profilo della nutrigenomica - pensato, quest'ultimo, proprio sulla scorta della celebre sentenza di Feuerbach. Il """"Trattato dell'alimentazione per il popolo"""", un testo affascinante e a lungo dimenticato, viene così riportato all'attenzione dei lettori grazie a un approccio che fa leva sulla diversità dei tagli disciplinari (antropologico, medico, filosofico), nel quadro del rinnovato interesse per la figura di Ludwig Feuerbach."" -
Tesori di una collezione privata. Intagli, cammei, gioielli, objets de vertu. Ediz. illustrata
Questo catalogo illustra, contestualizzandole, oltre quattrocento opere di glittica di una raccolta privata; i soggetti, descritti in schede dettagliate e raggruppati entro categorie tematiche, sono presentati dall'autore con opportuni riferimenti bibliografici. Il volume è inoltre arricchito dai contributi di: Arianna D'Ottone Rambach, Gabriella Tassinari, Paola Venturelli. La campagna fotografica si deve a Paolo Pugnaghi (Modena). -
L' occhio dell'artista. Una lettura oftalmologica della storia dell'arte
Monocularità, difetti di rifrazione, presbiopia, cataratta, alterazioni del senso cromatico, patologie della retina: la malvisione può influenzare l'opera di un pittore? A questa domanda si può rispondere soltanto se si è in possesso di informazioni sugli occhi dell'artista. La valutazione condotta esclusivamente a partire dai dipinti ci espone al rischio dell'errore e a sottovalutare i temi fondamentali del genio e della libertà creativa. Nel libro, attraverso uno studio della letteratura clinica e delle evidenze documentali, si prova a realizzare un'analisi peculiarissima della pittura europea a partire dal XV secolo: una vera e propria ""lettura oftalmologica"""" della storia dell'arte. L'autore indaga aspetti poco conosciuti della vita e della produzione artistica di numerosi pittori, smontando luoghi comuni consolidati: dalla miopia degli impressionisti al giallo di van Gogh, dalla malvisione di Cézanne all'astigmatismo del Greco. Ma il libro è anche un inno alla capacità di adattamento degli artisti, alle loro multiformi e sorprendenti reazioni di fronte all'insorgenza di patologie spesso gravi. Una prova di scienza dinanzi al mistero insondabile dell'opera d'arte."" -
Un ponte tra Oriente e Occidente. I Templari in Umbria e la chiesa di San Bevignate in Perugia. Ediz. italiana e inglese
La chiesa templare di San Bevignate è la sola che abbia una così ricca testimonianza pittorica e che meriti, perciò, una illustrazione professionalmente adeguata, puntuale ed esauriente, e soprattutto storicamente contestualizzata. Ed è quanto viene qui proposto con il testo di Corrado Fratini che è il risultato della sua ricerca costante e storicamente alimentata sugli affreschi di San Bevignate, seguendo e approfondendo gli studi, innovativi e per molti aspetti definitivi, di Pietro Scarpellini. L'illustrazione ricca di conoscenze, puntuale e dettagliata, didascalicamente efficace degli affreschi di San Bevignate è inscritta, secondo una esplicita metodologia storiografica, nel quadro dell'epoca e quindi delle spedizioni o dei pellegrinaggi armati poi definiti in modo generico e impreciso Crociate. È altresì rievocazione del ruolo strategicamente rilevante di Perugia nei rapporti con l'Oriente o Outremer, come testimonia il complesso di San Matteo degli Armeni. -
L' arco etrusco di Perugia. Storia e restauro
L'Arco Etrusco o Arco di Augusto è una delle porte principali che si aprono nella cinta muraria etrusca di Perugia; rivolta verso settentrione, con il suo aspetto austero controllava l'ingresso dei viandanti e l'attacco dei nemici. Costruito con volta a tutto sesto, presenta sopra l'arco un fregio a rilievo con pilastrini ornati di capitelli ionico italici e scudi e le iscrizioni Augusta Perusia e Colonia Vibia, aggiunte in età romana, che rammentano le fasi storiche della città: la conquista di Augusto dopo il Bellum Perusinum del 41-40 a.C. e la presenza dell'imperatore umbro Caio Vibio Treboniano Gallo (251-253 d.C.). -
L' arte lungo le vie di pellegrinaggio
Questo libro nasce da più di vent'anni di viaggi realizzati dall'autrice nell'ambito delle attività del Centro Culturale Mediolanense Studium. Percorre le vie di pellegrinaggio verso Gerusalemme, Roma e Santiago de Compostela ma non vuole essere una guida: l'intento, piuttosto, è quello di accompagnare il lettore in un viaggio reale o ideale e portarlo - attraverso la descrizione dei luoghi, la narrazione dei fatti e la rievocazione di personaggi straordinari - alla scoperta dell'arte nata come testimonianza di fede, nel fecondo scambio fra popoli diversi. Il volume si snoda attraverso tre parti. I pellegrinaggi a Gerusalemme, che si trasformarono in pellegrinaggi armati, le crociate, vengono descritti nel complesso quadro storico che vide, oltre al confronto con l'islam, anche lo scontro fra papato e impero e il sorgere degli Stati nazionali. Insieme alla narrazione degli eventi è primaria l'attenzione all'architettura e alle opere d'arte nei luoghi santi. Lungo il percorso della via Francigena possiamo conoscere i luoghi attraversati dai pellegrini, le belle plaghe d'Italia, con le chiese, i monasteri e l'arte delle nostre splendide città. Infine, il duro cammino per Santiago de Compostela ci permette di cogliere il passaggio dal romanico al gotico e la fusione dei due stili che appare con tanta evidenza nelle chiese e nelle cattedrali lungo le strade del pellegrinaggio compostelano in Francia e in Spagna. Un viaggio lungo mille anni, tra fede ed esaltazione, angosce e pericoli, costellato sempre dalle testimonianze d'arte. -
Virtus et Vitium. Apollo e Marsyas
Edizione in 199 copie numerate e autografate dall'Autore. Un libro atipico: troppe cose da dire e molte altre da non dire. Un libro diviso in due parti: la prima è un Mutus Liber, quindici tavole dipinte senza descrizioni, la seconda è una antologia di opere, quindici brani più uno di chiusura, che sono le porte per meglio entrare nei disegni. Un titolo in latino e uno pseudonimo per l'autore. -
L' estate del Bagatto
Sibilla Eburnea è il sigillo classico dello pseudonimo scelto dalla penna misteriosa di chi, con il pudore della scrittura del suo primo romanzo terminato nel 2017, lo riscopre tre anni dopo decidendo di regalarlo ai lettori. Con stupore, rileggendolo, trova frammenti di anima di persone in parte incontrate solo dopo averne scritto. Come se, per arrivare alla pubblicazione, la narrazione dovesse prima lasciarsi un po' accadere per davvero. Nel romanzo ci sono luoghi amati, fra essi Perugia ancor prima di averla conosciuta e abitata come luogo di lavoro e di vita e l'Alto Adige luogo di ricreazione dello spirito. Romanzo esistenziale, vagamente esoterico dove sentimenti, montagna, cucina, mistero e passione sono intrecciati nella narrazione, in ricordi o presagi, nella irrequieta magia della vita, nei tarocchi e, soprattutto, nella scrittura finalmente ritrovata, come un amore disperso e mai dimenticato. Come il Bagatto, l'ammiccante giocoliere che nel significato dei tarocchi significa volontà, fantasia, potenzialità, slancio creativo. -
Lungo il Tevere. Un viaggio immaginario tra mito e realtà. Ediz. illustrata
Un viaggio immaginario, perché fatto di immagini, è quello che ci propongono Carla Cicioni e Piero Giorgi guidandoci lungo il Tevere dalle sorgenti alla foce. Dopo La terra e l'acque (2003), Umbria rara, Umbria nascosta (2011) e L'Italia di Mezzo (2016), tornano a mostrarci e a condividere gli esemplari della loro ragguardevole collezione di antiche carte geografiche e vedute, invitandoci a percorrere un tragitto di oltre trecento chilometri lungo il fiume che gli antichi Romani avevano elevato a divinità. I ruscelletti del Fumaiolo si riuniscono alle Balze, per formare un corso torrentizio che a Pieve Santo Stefano è già un fiume. Qui il fiume imbocca la Valtiberina Toscana, lambendo Sansepolcro, e si immette nel Tiphernum, dalle cui colline lo vedeva scorrere Plinio il Giovane durante gli ozi nella sua splendida villa, osservando chi scendeva «cum parvis et patientibus navibus», cariche di frutta e cereali verso Roma. A Perugia il Tevere svolta verso occidente e costeggia Deruta e Torgiano, dopo aver ricevuto le acque del Chiascio, arricchite dal Topino, e alle falde del colle tuderte volge ancora a oriente, immettendosi nella gola del Forello. La diga di Corbara, e quella più a monte di Montedoglio, hanno oggi interrotto la sua decantata navigabilità, a cui tanto tenevano i Romani e anche qualche pontefice. Ai piedi della rupe orvietana riceve il Paglia, ingrossato dal Chiani e, dopo Orte, il Nera nel quale si è gettato il Velino. È ormai un bel fiume quello che passa sotto Ponte Milvio e giunge a Ripetta, dove attraccavano le ""ciarmotte"""" cariche di vino e di olio della Sabina e della Faliscia. Adesso è il fiume dell'Urbe, cantato da Orazio e Virgilio, è il dio che accoglie il fuggitivo Enea e salva dalle sue acque i gemelli per lasciarli nutrire dalla Lupa. Traversati i vari ponti e superato il grande Porto di Ripa, il Tevere, col suo carico di acque e di storia scende giù fino a Ostia, dove il dio Nettuno gli affida il remo simbolo di navigabilità. Un piacevole e avventuroso viaggio che si può fare comodamente in poltrona, ammirando le tante immagini trovate dagli autori e incorniciate dalle loro piacevoli spigolature."" -
Il libro sbilenco. Ediz. illustrata
Una carrozzina impazzita, sfuggita alla mano della tata, attraversa la città. Incontri e scontri rocamboleschi fanno conoscere al piccolo Bobby chi alla città dà vita. Un libro tutto in discesa, dal formato al carattere tipografico disegnato appositamente dallo stesso autore, Peter Newell, uno dei più famosi artisti americani dei primo del '900. Età di lettura: da 5 anni. -
Andrea Cosentino. L'apocalisse comica
In scena Andrea Cosentino, dinoccolato e perplesso, quasi capitato per caso su un palcoscenico trovato vuoto, crea un rapporto diretto e generoso con il pubblico, vuole spiazzarlo con sovrapposizioni di storie ed emozioni, dando vita ad un cortocircuito di alto e basso, di divertimento e dolore. Anche se l'atteggiamento può sembrare dimesso, l'obiettivo è sovversivo: utilizzare la forza destabilizzante del comico come antidoto ad ogni costituzione di potere. Il libro, a cura di Carla Romana Antolini, propone un'incursione nel laboratorio creativo di uno dei più interessanti e inclassificabili artisti della nuova scena italiana e contiene i due testi integrali del Dittico del presente (""L'asino albino"""" e """"Angelica""""), foto degli spettacoli, gli interventi critici di Simone Soriani, Nico Garrone, Attilio Scarpellini e la postfazione di Paolo Ruffini."" -
Le voci di Santiago dall'Italia al Cile lungo la rotta del teatro
Il volume registra le esperienze del Festival di Santiago a Mil2008 al quale l'Ente teatrale italiano ha affidato una compagine rappresentativa della scena italiana di oggi e domani. Ma non solo, questo testo è la traccia di un percorso multiplo nel quale dare ai ""nostri viaggiatori la possibilità di aggiornare la memoria e di adeguarla al lavoro del presente"""". Un momento rigoglioso di eventi intorno ai quali raccogliere le epifanie, gli assoli, le affabulazioni di intellettuali ed artisti - da Alessandro Baricco a Rodrigo Bazaes, da Romeo Castellucci a Antonio Skármeta, da Pippo Delbono a Ramón Griffero - istituzioni ed organizzatori dei due paesi. Un lavoro prezioso dunque, perché inaugura una modalità di interagire con la contemporaneità di un'arte che sfugge nell'attimo in cui esiste. E che si inserisce nell'ambito di una curiosa e diffusa progettualità, capace di coinvolgere collaborazioni con paesi ed istituzioni, tanto in Italia quanto all'estero, per testimoniare lo scambio di patrimoni culturali, per conservarne traccia e memoria, valorizzando specifiche identità e le interconnessioni con altre forme espressive, nei diversi contesti sociali."" -
M'arte. I teatri di Giuseppe Cutino e Sabrina Petyx
Dalla comune formazione alla scuola di Michele Perriera i fondatori di M'Arte hanno tratto la lezione di un'etica del teatro che si realizza nell'intimità profonda fra arte e vita e nel rigore del lavoro scenico. Vincitrice del Premio Scenario 2003 con ""Come campi da arare"""", la compagnia ha realizzato dal 1999 a oggi una quindicina di spettacoli, imponendosi fra i protagonisti della giovane scena palermitana. Un teatro di regia, di testo e d'attore che, fra reciproche invasioni di campo, scopre la poetica del frammento e la dimensione epica della scena e del personaggio: dove i dialoghi non raccontano, ma intrecciano brani di esistenze colte per immagini lacerate e folgoranti. Personaggi tratteggiati per linee emotive, dai confini biografici incerti, portatori di drammi senza luogo e senza tempo, in lotta per la sopravvivenza, in fuga da guerre e naufragi, da soprusi e ricatti, portatori di un dolore senza risarcimento, eppure ritratti con l'ironia e la musicalità di una lingua intonata sulla metrica palermitana."" -
Venere e Adone. Testo inglese a fronte
Nella versione di Valter Malosti per lo spettacolo omonimo. Londra, 1593. La peste sta devastando la città. I teatri sono chiusi. Shakespeare, trova l'ispirazione e un patrono e scrive un piccolo capolavoro in versi: il poemetto erotico-mitologico ""Venere e Adone"""". Sarà, per l'epoca, un grandissimo successo, con numerose ristampe fino alla metà del secolo successivo, immancabile nei bordelli, quanto sotto il cuscino delle grandi signore aristocratiche e degli amatori. """"Venere e Adone"""" sfugge a qualsiasi definizione: """"comico oppure tragico, leggero oppure profondo, un inno alla Carne oppure un ammonimento contro la Lussuria: il poemetto è un mixtum in cui tutti i termini di queste antitesi sono simultaneamente veri. Introducendo nella sua storia un conflitto erotico che nelle """"Metamorfosi"""" di Ovidio non era presente, Shakespeare ha fatto qualcosa di più che produrre un sicuro effetto comico anche se questo """"di più"""" passa precisamente e innanzitutto attraverso la comicità""""."" -
Tre metri sotto. Kebab-Orpheus road-Mia moglie
Sono nati e cresciuti in paesi distanti fra loro sia geograficamente sia culturalmente, Gianina Carbunariu, rumena, Ursula Rani Sarma, irlandese, e José Maria Vieira Mendes, portoghese. Eppure i tre autori, tutti poco più che trentenni, portano in scena un mondo egualmente dominato dalla violenza fisica, verbale, psicologica , in cui ogni via di fuga concreta o ideale dalla trappola del presente è drammaticamente preclusa. A meno di scegliere la distruzione o la morte. I protagonisti di queste storie a tragico fine fanno agli altri e a se stessi ripetutamente del male, e lo subiscono, con un disarmante candore animale. Davvero non sanno quello che fanno. E il mondo brutale e meschino in cui vivono abbaglia così i loro occhi che a un futuro diverso sono diventati ciechi. -
Il teatro delle apparizioni
Un palloncino rosso da inseguire come il sogno di cantare la gioia della vita con stupore e meraviglia. È questo il Teatro delle apparizioni, giovane compagnia romana guidata dal regista Fabrizio Pallara. Il suo sguardo naif, disincantato e ingenuo sul mondo, riesce a far innamorare gli spettatori. A catturarli con la semplicità spiazzante di una storia, di un oggetto, di una carezza, di parole declamate nel buio che sono un invito diretto a partecipare al gioco delle messinscene. Nel libro, il Teatro delle apparizioni vive nel racconto dei suoi allestimenti teatrali (dallo spettacolo d'esordio Gobbo il re, storta la regina a La stanza dei segreti), nelle voci di quanti negli anni hanno dato corpo e anima al gruppo, nelle foto, nelle locandine, negli schizzi, progetti di impianti scenici, storyboard, appunti di regia che testimoniano la ricchezza di un percorso teso a preparare con rigore le condizioni di quell'evento straordinario che è il teatro. -
Il Premio Fersen 3ª edizione. Per la promozione e la diffusione della drammaturgia contemporanea italiana
Il libro raccoglie i testi dei vincitori della terza edizione del Premio Fersen.