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Le possibilità espressive del marmo e della pietra. Viaggio per immagini dalla preistoria al XXI secolo
Simone Azzurrini è scultore e insegnante di discipline plastiche presso l'Istituto statale d'arte di Montemurlo (Prato). La sua ricerca ha approfondito la sperimentazione di diversi materiali (terra, neve, pietra, terracotta, legno, gesso, metalli, plexiglas, cera, luce), attraverso la scultura e progressivamente con la scultura come ambientazione e installazione (site specific). -
Il premio Fersen. Per la promozione e diffusione della drammaturgia contemporanea
Il libro raccoglie i testi dei vincitori della quarta edizione del Premio Fersen. Gli autori e i testi: ""Cipolle per il mio marinaio"""" di Angelo Zito; """"Volo verticale"""" di Rosa Filardi; """"La gabbia"""" di Vincenzo Di Lalla; """"Muoviti"""" di Lucia Berardinelli e Veronica Talassi; """"Lo sfratto"""" di Marco Bufarini; """"Con pene, ovvio"""" di Cosimo Lupo; """"Mabuse"""" di Carmelo Pistillo; """"Bowling"""" di Aldo Selleri"" -
Teatro in esilio. La pedagogia teatrale nel lavoro del Teatro Nucleo
Una nuova veste, una nuova edizione, riveduta e aggiornata, di un libro che per anni è stato un punto di riferimento per molti teatranti e studiosi di teatro. Accanto all'avvincente racconto del percorso che ha portato il Teatro Nucleo al proprio metodo attuale di lavoro, Horacio Czertok inserisce stimolanti riflessioni sul teatro, fra antropologia e ""metodo""""."" -
Teatri del tempo presente. Dieci progetti per la nuova creatività
Giovani artisti e istituzioni a confronto in una mappa della nuova scena italiana, tra danza e drammaturgia, pratiche d'attore e immaginario tecnologico. Linguaggi diversi accomunati dalla volontà di mantenere aperto il canale che unisce teatro e realtà. -
Il re delle Alpi e il misantropo
La commedia in due atti ""Il Re delle Alpi e il misantropo"""" (1828) ruota intorno a una figura molto amata dal teatro occidentale, quella dello scorbutico solitario che, rifiutando il prossimo, finisce per danneggiare se stesso. Dal """"Dyscolos"""" di Menandro al """"Misanthrope"""" di Molière e avanti fino ai nostri giorni (si pensi ai tanti maniacali incontentabili di Thomas Bernhardt), questo personaggio viene di continuo ripresentato, in chiave comica o tragica, in opere di teatro o in prosa. Come altri suoi predecessori, il misantropo di Raimund si ravvede perché, grazie all'intervento di un mago buono, è messo a confronto con il proprio pessimo carattere e decide così di cambiar vita, trasformandosi da insopportabile collerico in un amorevole padre di famiglia."" -
Io sono un'attrice. I teatri di Roberto Latini
"Io sono un'attrice"""" non evoca un teatro di genere, tantomeno di genere omosessuale o en travesti o queer, benché nella scena tattile e luccicante di Fortebraccio Teatro confluiscano segni di una spettacolarità sempre ambigua, erotizzata. """"Io sono un'attrice"""" non richiama strettamente neanche la sessualità (di ordine naturale), semmai la seduzione (di ordine rituale), che è per sua natura femmina, al di là del corpo di cui si impossessa. E tanto più spaesante è l'effetto del suo potere se è nel corpo di un uomo che si deposita, costringendolo a fare di fronte al suo pubblico una recita di fantasmi, a drammatizzare in forma radicale e inesplicabile il proprio dialogo-combattimento con l'altrove." -
Che qualcuno ascolti, che qualcuno sia
"Che qualcuno ascolti, che qualcuno sia"""" racconta le esperienze, le emozioni, l'impegno, il divertimento - tutto fissato negli scatti fotografici di Daniele Vita - del laboratorio, curato da Marcello Sambati, tenuto con i ragazzi del Centro Socio Riabilitativo """"Luigi Capotorti"""" di Tarquinia." -
Teatro giapponese contemporaneo
Tre sono gli autori proposti per la prima volta al pubblico italiano: Hirata Oriza che, ne ""La conferenza di Yalta"""", propone con i toni della commedia la rilettura di una pagina importante della storia più recente, mettendo sotto i riflettori l'astuto cinismo dei potenti; Sakate Yoji che tratteggia ne """"La mansarda"""" un fenomeno squisitamente giapponese, l'hikikomori: l'attrazione al segregarsi, al nascondersi dal mondo, al chiudersi in stanze segrete lontane dagli occhi di tutti; Okada Toshiki che in """"Cinque giorni di marzo"""", sullo sfondo dell'inizio della Guerra in Iraq, compone il ritratto di un paese in piena crisi di identità e che rivede davanti a sé il temuto spettro della guerra."" -
Il bardo in musical
A essere rilette in chiave di musical sono state non a caso soprattutto le commedie, caratterizzate dall'incentrarsi e intrecciarsi delle trame intorno a storie d'amore e di equivoci, dall'esplorazione dell'illusione e dall'interrogazione dell'identità nel rapporto tra essere e apparire, tra convenzione sociale e espressione soggettiva; e qui si analizzano in particolare ""Pene d'amor perdute"""" nella versione di Kenneth Branagh e """"La Bisbetica domata"""", diventata """"Baciami, Kate"""" nella commedia musicale di Cole Porter poi diretta sullo schermo da George Sidney. Ma tra i musical tratti da opere shakespeariane vi sono anche alcune tragedie - e segnatamente """"Otello"""" e """"Romeo e Giulietta""""; tra i rifacimenti di quest'ultima si prendono in esame """"West Side Story"""" e il più recente """"Sud Side Stori"""" di Roberta Torre."" -
Teatro e danza in Cambogia
Primo testo esaustivo pubblicato in Italia sull'argomento, Teatro e danza in Cambogia guida il lettore alla scoperta di una delle più intriganti e complesse tradizioni artistiche del lontano Oriente. Con un approccio allo stesso tempo antropologico e storiografico, l'autore passa da un esauriente excursus nella storia cambogiana a un'analisi dettagliata e approfondita delle storie, dei generi, dei linguaggi, dei particolari dei costumi dell'arte performativa della Cambogia; il tutto corredato da disegni e fotografie esplicative. La prefazione di Nicola Savarese impreziosisce un libro che senza dubbio diventerà un passaggio obbligato per tutti gli studiosi e gli appassionati di arte e teatro orientali. -
Teatro spagnolo contemporaneo
Quella spagnola è, indubbiamente, una della realtà teatrali e drammaturgiche più vive e interessanti di inizio secolo, al punto da aver indotto molti a parlare, in modo forse non improprio, di un nuovo, fastoso ""Siglo de Oro"""". Gli autori presentati in questa raccolta, Sergi Belbel, Paloma Pedrero, Juan Carlos Rubio, Juan Pablo Heras, esprimono, anche per ragioni generazionali, personalità e traiettorie molto diverse fra loro, ma li accomuna la volontà di scrivere e rappresentare un teatro in grado di aderire alla vita e al presente."" -
Teatro
I lavori pubblicati in questo primo volume dedicato ad Alessandro Fea (una silloge di quattro testi e cinque corti andati complessivamente in scena a Roma tra l'aprile 2007 e il giugno 2010) hanno il sapore amaro del disagio, della povertà, della trasgressione, della malattia, del delitto. Assumono i toni violenti e le inflessioni dialettali di una borgata a tratti decisamente romana, a tratti invece più agiografica, dove la periferia è comunque sempre deriva di anime e sentimenti prima che degrado urbano. Questo desolato naufragio emotivo risulta poi tanto più inquietante perché si colloca ineluttabilmente dentro le acque torbide e agitate della famiglia. Dietro Jenna, Il cerchio, Io e mamma, Limbo, si sente cioè il respiro affannoso della tragedia greca: il peso di un cosmos senza più ordine dove i legami di sangue perdono la loro genuina complementarietà per farsi rapporti di forza dagli esiti innaturali. -
Leben. Operina in valigia
Riedizione di ""Scherzo, satira, ironia e significato profondo"""". Riscrittura del testo """"Scherzo, satira, ironia e significato profondo"""" di Christian Dietrich Grabbe, drammaturgo tedesco di inizio Ottocento. La favola romantica del diavolo che crea scompiglio sulla terra, si intreccia a incubi dei giorni nostri. È un diavoletto-marionetta, quello di Grabbe, che si vede superato da quegli umani che vorrebbe tentare. La riscrittura, che tiene viva la strampalata fantasia del drammaturgo prediletto da Alfred Jarry accostata allo humour anarchico e ribelle di Marco Martinelli, costruisce una farsa nera, sguardo polittico sul paesaggio dell'Occidente contemporaneo."" -
Nero chiaro. Lo spazio beckettiano e le messe in scena di Giancarlo Cauteruccio
Nero chiaro è un ossimoro, una idea di colore materico che non è un colore ma una forma, un libro che si affida al fiato vitale di un regista maestro della sperimentazione teatrale italiana che ""sprofonda"""" nell'autore irlandese sempre amato, nel cruccio delle sue visioni metafisiche e nella densità di una poesia estrema diventate spettacoli esemplari. Testi, materiali, note di regia, immagini e approfondimenti raccontano Beckett in Italia attraverso la visionarietà della compagnia Krypton, le tragiche e surreali maschere di Cauteruccio & Co capaci di costruire un immaginario diventato ormai logo d'autore. Ci guidano con mano ferma in questo percorso di scritture che si sovrappongono gli studiosi Alfonso Amendola, Gabriele Frasca e Antonio Iannotta, curatori del volume."" -
Amleto a Gerusalemme. Con DVD. Ediz. multilingue
Il libro documenta tutte le fasi del progetto ""Tam - Strumenti di Pace"""", dai primi giorni a Polverigi (aprile 2008) fino alla visione dello spettacolo """"On the footsteps of Hamlet"""" (primavera 2009) nei Territori Palestinesi. Raccoglie oltre alle voci dei pedagoghi (Gabriele Vacis in prima linea) e degli studenti coinvolti nel progetto, anche le testimonianze di scrittori conosciuti e pubblicati in Italia (Suad Amiry e Sayed Kashua) e di filmaker/documentaristi (Sahera Dirbas e Mohammad Alatar). Da segnalare soprattutto la voce di Mohammad Bakri, il protagonista di """"Private"""" di Saverio Costanzo, il più noto attore e regista palestinese, che in questa pagine racconta il rapporto con la sua terra, con la politica, con l'arte. Il volume contiene anche un colloquio con Marco Paolini, che ha lavorato a Gerusalemme sulla Commedia dell'Arte."" -
Iperscene. Vol. 2
"Per un teatro pop, per un teatro rock"""", per un teatro punk! è una dichiarazione di Babilonia Teatri, gruppo presente in queste pagine assieme a Teatro Sotterraneo, Ambra Senatore, Sonia Brunelli, Pathosformel, Muta Imago e Dewey Dell, che potrebbe essere assunta quasi a manifesto generazionale. Se solo, forse, si potesse parlare ancora di generazione... """"Iperscene 2"""" prosegue nella strada indicata dal precedente volume, con l'analisi e l'approfondimento del lavoro di alcune giovani compagnie della scena della ricerca italiana, oggi più prolifica che mai. Un viaggio in un paesaggio mutevole e puntiforme, animato da forti contraddizioni e da altrettanti punti di assonanza. Una fotografia di classe che ritrae un istante di vita fermo tra passato e futuro." -
Teatro proibito. In scena i tabù di una nazione
Il timbro ""respinto"""" opposto sul dorso del copione. Una lunga linea rossa su una battuta dattiloscritta di un personaggio. Questo bastava per annullare uno spettacolo. Decideva, fino al 1962, l'Ufficio della Censura Teatrale. Più di 700 copioni, in un secolo di storia italiana, sono rimasti chiusi nel cassetto dei produttori e degli autori e non hanno raggiunto il pubblico in sala. È ora che se ne parli."" -
Due pezzi quasi comici: Innocenza-Per soli uomini
Due testi in bilico tra comicità e dramma. In ""Innocenza"""" il dramma irrompe nella forma dello sgradevole, attraverso i monologhi di quattro personaggi che violano le leggi del codice morale e penale con candore, convinti fino in fondo della validità delle loro pessime ragioni. E sgradevoli sono anche i protagonisti di """"Per soli uomini"""", col loro uso sfrenato del turpiloquio, dell'osceno, di un linguaggio pornografico che ha tutte le tinte dell'aggressività ma viene declinato nei modi e nei tempi tipici della commedia."" -
Spazi per la danza contemporanea
Il volume ricostruisce le tappe salienti del progetto Interregionale ""Spazi per la danza contemporanea"""" che ha coinvolto Lazio, Piemonte e Campania in una attività triennale (2007-2009) di promozione della danza, con il coordinamento dell'Ente teatrale italiano. Contiene scritti di studiosi, critici, artisti e operatori che hanno seguito da vicino le attività del progetto."" -
Zone teatrali libere. Un esperimento di produzione indipendente a Roma
" ZTL-pro"""" è un progetto che tra il 2008 e il 2010 ha sperimentato forme di produzione inedite a Roma e nel Lazio, dedicate alla scena contemporanea del territorio. Le esperienze a contatto del territorio dei cinque operatori che compongono la rete ZTL-zone teatrali libere (Angelo Mai, Rialto, Santasangre/Kollatino Underground, Teatro Furio Camillo, Triangolo Scaleno Teatro) sono state alla base di una direzione artistica plurale, che ha portato alla realizzazione di 14 spettacoli e al sostegno per altre 3 compagnie nell'arco delle prime tre edizioni di """" ZTL-pro """". In questo volume sono raccolti dieci saggi, una sorta di """"diari di bordo"""" delle prime due stagioni, stilati da critici e studiosi che hanno affiancato le compagnie e hanno seguito l'evolversi del loro lavoro."