Sfoglia il Catalogo ibs040
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1561-1580 di 10000 Articoli:
-
Borghi, ville e contrade. Il nome e il volto dei luoghi di Salò
Ricerca sui toponimi del Comune di Salò (BS). Sono stati consultati gli estimi storici dal 1449 al 1778 e le mappe catastali d'epoca napoleonica (1808) e del lombardo-veneto (1852). Numerosi sono stati gli incontri con informatori del luogo. Di ogni toponimo si dà una spiegazione etimologica, registrando anche le più valide ipotesi proposte negli studi specialistici. Ricca è la serie delle mappe. -
70 ville antiche a san Pier d'Arena. 7 itinerari per ammirare i palazzi esistenti e scoprire le tracce di quelli demoliti o trasformati
Un percorso suddiviso in sette itinerari per individuare la localizzazione, le caratteristiche attuali e quelle scomparse di ben settanta delle ville che, dal Cinquecento al Settecento, hanno fatto di San Pier d'Arena uno dei centri di villeggiatura patrizia più celebri d'Europa. La mappa delle strade attuali, riprodotta per ogni sezione del percorso, e una ricostruzione della veduta prospettica settecentesca con i disegni delle ville, facilitano l'orientamento nella ricerca e arricchiscono le schede dedicate a ciascuno dei palazzi. Le settanta schede sono corredate dai bozzetti delle ville, sia quelle ancora presenti che quelle demolite oltre un secolo fa e ricostruite sulla base di antiche fotografie. La presente guida è costruita in maniera narrativa e descrittiva, allo scopo di coinvolgere nella lettura e trascinare nella curiosità, alla caccia di tracce storiche spesso trascurate o poco conosciute. Un modo per scoprire fin dove si spingevano i sontuosi giardini, per riconoscerne le recinzioni nei residui di antichi muri, per riordinare le notizie storiche esistenti in merito a ciascun edificio e alle famiglie della nobiltà genovese che vi trascorrevano periodi di svago, in uno splendido contesto artistico ed ambientale che occorre ricostruire con una certa fatica, la quale però intriga e cattura. -
Il re di Spagna Filippo V a villa Spinola di S. Pietro. I 6 gioni che incendiarono San Pier d'Arena
Filippo V di Borbone, Re di Spagna, dall'11 al 16 novembre del 1702, al termine del suo viaggio nei domini spagnoli in Italia, alloggia a villa Spinola dei Dichi di San Pietro, per l'occasione trasformata in Palazzo Reale. San Pier d'Arena in quel tempo è bellissima, splendente nell'architettura delle sue ville monumentali e rigogliosa nel verde dei principeschi giardini. In queste pagine è possibile attraversare le strade del borgo all'alba del XVIII secolo, ammirare i palazzi patrizi nel momento del loro splendore, curiosare nei saloni affrescati, osservare la marina dalle ampie finestre dei piani nobili, risalire le crose verso le alture, percorrere i boschetti al sommo dei parchi nobiliari. Mancuso è narratore esperto e mescola con cura i dati storici del ""passaggio"""" del Re con la vita quotidiana di contadini, artigiani, pescatori, mastri calafati del borgo. Soprattutto però ci racconta nei dettagli la bellezza di San Pier d'Arena, vera protagonista."" -
La candelina. Ombra di un sorriso
"È consapevole della sua forza? No, non lo è. Lo scopre, forse, quando si mette a scrivere, a raccontare i momenti drammatici vissuti dall'incontro con il mostro, quando è costretta a trovare le parole giuste per raccontare il pianto del marito, le paure della figlia, le sue stesse paure che riteneva tali, almeno fino a quando non ha impugnato la penna. È stato il confronto con la scrittura che l'ha resa consapevole della sua forza interiore: riga dopo riga trova il bandolo del racconto. Lo dipana non con la forza delle parole ma con l'ottimismo del pensiero."""" (Stefano Pallotta)" -
Tra domenica e lunedì diario di un terremoto
Se da una parte può sembrare l'ennesimo titolo sul terremoto, dall'altra, è uno scrigno di originalità, lo specchio di un vissuto intimo, quasi inviolabile, esclusivo. Anna Ventura regala con quest'opera quanto di più personale possa esserci nel diario che narra la terribile avventura. -
Quel ramo di mandorlo. Il leggendario ristorante aquilano Tre Marie. Fatti e personaggi tra luci e ombre del Novecento
Vuoi scoprire L'Aquila degli ultimi cento anni? Prego, siediti a tavola con l'autore. Siamo nel leggendario ristorante Tre Marie della famiglia Scipioni, noto nel Mondo per essere depositario della grande tradizione gastronomica abruzzese. Un luogo tra i più conosciuti di quegli anni la cui notorietà rimbalzava dalle guide gastronomiche ai prestigiosi quotidiani come il New York Times. -
L' Italia dei sogni. Fatti e singolarità del bel Paese
"L'Italia dei sogni non è propriamente detto un trattato accademico, ma un compendio dove le esperienze umane emergono grazie alla ricchezza d'una narrazione nitida e intrigante, attenta ai particolari, propria di un osservatore meticoloso e paziente, qual è Goffredo Palmerini. Con riguardo e amore professionale, Palmerini rende infatti un grande tributo alla sua città, L'Aquila, al suo Abruzzo, alla sua Italia. Ne L'Italia dei sogni si trovano ricordi, cronaca che, successi, resoconti, storie e anche rimpianti del personalissimo mondo degli emigrati, evocati dall'autore con acute osservazioni."""" (Salvatore Bizzarro, Colorado College, Colorado Springs, Usa, Docente di Letteratura Italiana e Latinoamericana)" -
L' Aquila 60 anni di teatro amatoriale 1954-2014
"So che la gente di teatro lo deve amare profondamente, con un sentito attaccamento a tutto ciò che il teatro pretende dalla gente di teatro. E la gente di teatro è differente da tutti gli altri. È differente proprio perché il teatro pretende una abnegazione e dedizione totali, ineffabili e senza limiti: chiede tutto ciò senza mai promettere nulla e la gente di teatro sa che non deve e non può aspettarsi nulla in cambio dei suoi sacrifici. È proprio questa certezza o questa incertezza che rendono la gente di teatro differente da tutti gli altri."""" (Franco Villani ricorda così quanto scritto da Carlo Giuffrè)" -
Le radici e le ali. Storie, curiosità e annotazioni sulla più bella Italia nel mondo
Il libro è una raccolta di storie, annotazioni e curiosità sulla più bella Italia nel mondo. Un caleidoscopio di personaggi, fatti ed eventi culturali che raccontano la nostra comunità all'estero, alcune interessanti singolarità dell'Abruzzo e perle di quel grande scrigno d'arte e tradizioni suggestive della intrigante provincia italiana. Il volume raccoglie 52 scritti, una curata selezione di articoli pubblicati su numerose testate all'estero (Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cile, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Messico, Perù, Repubblica Dominicana, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Sud Africa, Uruguay e Venezuela), su agenzie internazionali e su diverse testate in Italia e abruzzesi, specie on line. Molti gli argomenti, che spaziano dalla cultura all'arte, dall'emigrazione a personaggi illustri, dai grandi eventi tenutisi in Abruzzo e nel resto d'Italia alle attività delle comunità abruzzesi nel mondo. È quanto Palmerini propone con questa sua ulteriore pubblicazione che, al pari delle precedenti, non manca di regalare sorprese in pagine di avvincente e intensa narrazione. -
Grand tour a volo d'aquila
Prefazione di Tiziana Grassi. -
Le favole di Ice
Età di lettura: da 3 anni. -
Canto esemplare
«Una poesia che guarda la vita. Quella di Giuseppe Braga, pur non essendo retoricamente impegnata, è una poesia che guarda il mondo, il turbine di persone e avvenimenti che ci circondano, ma che nulla concede alle mode e agli stereotipi dei nostri anni.» Umberto Piersanti -
Poesie scelte
Di fronte alla comunicazione imperante della modernità, l'opposizione del silenzio. Non il tacere: l'assenza di parola, bensì un silere della tranquillità, della scoperta di uno spazio dove il palpitare delle cose. Il luogo della comunicazione include il rumore, il frastuono, la paura all'ascolto: ""Ascoltare è appartenere a ciò che al dirlo si sente, / a ciò che al dirlo ci nomina"""". Nella nominazione la parola e /è/ silenzio: pensiero in atto, pensiero poetico del reale nella sua riformulazione, nel suo costruire-costruirsi: """"Il reale, non la realtà, / è la parola fuori del linguaggio, l'irripetibile""""."" -
Canti orfici (rist. anast. 1914)
Il caso di Campana per troppo tempo, e ancora oggi, continua a destare quella curiosità e quel fascino che hanno gli spiriti incompresi i quali sembrano avere molti più cose da dirci da morti che da vivi. La verità è che poeta incompreso Campana non lo fu mai, e se di lui e delle sua opera si cominciò a parlare diffusamente solo dopo l'internamento a Castel Pulci ciò non significa che il messaggio dei ""Canti Orfici"""" non fosse già stato ben recepito. Al poeta non si chiederà mai di avere fama e gloria nel mondo, ma più concretamente e durevolmente di rendersi """"opera"""", di rendere cioè l'esistenza più bella e più degna di essere vissuta. Per quanto ad una prima lettura la sua poesia possa apparire orfana di riferimenti essa in realtà respira appieno il clima culturale italiano, e non solo, di quegli anni."" -
Come chi non torna
Salvatore Ritrovato attinge una prima maturità d'autore e quella compiutezza che peraltro le due precedenti plaquettes (Quanta vita, Book 1997 e Via della pesa, ivi 2003) già lasciavano immaginare, o meglio intravedere nella fedeltà ad un nucleo poetico (il mondo dell'infanzia e dell'adolescenza, il paese d'origine perso nella lontananza di un esilio interno) gelosamente custodito solo per essere scandito a posteriori in una docile sillabazione, nel flusso di cose/luoghi/presenze che assume inderogabilmente la forma dell'eterno ritorno. -
Il disgelo
Oggi è il primo maggio /rne ci cade una rabbia nel corpo /rnun dono lieve e irrequieto /rnrna noi che eravamo moderati. -
L' oscura esultanza
"Il lettore che si mette in ascolto della poesia di Rosalba Casetti riceve fin dall'inizio il sentore di una musica"""": così Gianfranco Lauretano ci introduce alla lettura di questa raccolta poetica. Che si struttura come un percorso, un itinerario materiale e metaforico: dalla propria casa e dalla dimensione quotidiana fino a disparate parti del mondo e vicende umane di miseria e dolore. Una poesia che è non solo auscultazione interiore, ma soprattutto ascolto dell'altro, riflessione intensa su tematiche di interesse sociale. E queste due dimensioni si mantengono in equilibrio grazie ad una voce composta e mai invadente." -
Vado a caccia di sguardi
"Dalla terra s'alza un profumo / acido e caldo insieme – / esauriente, come una droga dolce, / toglie gli umori / il fumo nero / l'ansia –"""". Una raccolta di poesie e sensazioni intense e delicate, come il profumo che emana la terra: un calore che cerca di rasserenare e riappacificare l'anima." -
Breviario di novembre
La poesia di Alessandra Conte è una preghiera dai toni davvero insoliti: ""invocazione pietosa e delirio blasfemo, canto sacro e bestemmia."""" Un vero e proprio breviario, ma senza approdo consolatorio: è una continua e violenta lotta contro un Dio fin troppo terreno. Breviario di novembre è """"un viaggio a ritroso nella terra degli avi, un fare i conti con l'inizio, per capirne le pieghe, le impronte, quelle tracce diventate visione del mondo, radice inestirpabile e coercitiva"""": una rilettura dell'infanzia per scardinarne """"l'omologazione patriarcale"""" (come suggerisce Stefano Guglielmin nella Prefazione), fatta con ironia a volte violenta, a volte dolorosa. È una lunga litania che invoca la """"madonna dei tagli alle dita"""" e il """"signore dei rifiuti"""", una preghiera senza promessa di consolazione, ma voce blasfema che grida la fragilità e la banalità umane."" -
Jazz suite
"Non è vero che la gente non ama. Ama. Quando i mariti vanno a fare la spesa per un pomeriggio intero, quando fanno le code agli uffici postali, quando litigano per le rate della macchina, forse non amano? Tutti i giorni in macchina con la barba rasata, le camicie che profumano, la domenica mattina con i cani al guinzaglio. Non è forse il segno della sacra dedizione a qualcosa? Dove cammina quella signora così di fretta, forse va a prendere un bambino, forse deve fare la spesa per qualcuno"""". La storia di Ivan è la storia di un amore e di un dolore immensi, è il racconto di una vita dedicata all'amore e alla speranza che possa vivere per sempre."