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Dire, fare e comunicare. Esercizi di relazioni comunicative
Un originale percorso di avvicinamento al concetto di relazione comunicativa. Attraverso alcune principali teorie di riferimento, numerosi esempi e esercizi pratici, l'autrice si propone di fornire una cornice che permetta di inquadrare la realtà della comunicazione mettendone in luce la natura anche psicologica. Una visione attenta alla solidità scientifica e nello stesso tempo generosa di suggestioni, conduce verso un'idea di comunicazione che origina dal concetto di relazione. In quest'ottica il testo guida nella direzione di una sensibilizzazione all'ascolto e all'osservazione, a partire dal presupposto che se dire è parola, fare è gesto, allora comunicare è presenza e relazione. -
Groenlandia. In slitta, per mare, per aria
Cristalli diafano - azzurri, freddo intenso, latrati e sottili crepitii rappresentano il suono-colore della Groenlandia in primavera. La sinergia tra immagini e testo di questo diario fotografico di viaggio evoca una ""geografia psichica"""", frutto diretto del modo con il quale immancabilmente interpretiamo il paesaggio naturale ed umano che ci circonda. Con la sua reflex digitale l'autore incornicia e circoscrive nell'esiguo spazio dell'obiettivo un territorio vasto ma non poi così uniforme, quasi si trattasse di un rito sciamanico per allontanare il senso di candida alterità o il disagio del freddo intenso dei refoli che insediano incessantemente le barriere termiche dell'equipaggiamento tecnico."" -
Si fa per dire. Teorie e pratiche di lingua italiana dei segni
Con questo libro si intendono divulgare in modo semplice alcuni fondamenti sulla patologia, sulla lingua e sulla cultura dei sordi. Al lettore viene proposto un percorso su questi temi il cui filo conduttore è costituito da luoghi comuni e dalle domande più frequenti che si pongono coloro che non hanno alcun vissuto di sordità. Il testo è ripartito in tre capitoli. Il primo è dedicato alla definizione di sordità da un punto di vista clinico e, successivamente, alla correlazione tra perdita uditiva e acquisizione del linguaggio. Nel secondo si prosegue il discorso sul linguaggio e sulle lingue che i sordi elaborano per comunicare tra loro. Nel terzo, i concetti di comunità e di cultura sorda e alcuni prodotti artistici in lingua dei segni. -
A cura di. Narrazioni e pratiche di un lavoro sociale
La vita quotidiana è cura. Cura di sé, cura dell'altro, della relazione, di un luogo, di una casa, di una città, di un'impresa. Lavoro di cura. La cura è un caleidoscopio di eventi e di narrazioni possibili: materiali e fisici del nostro corpo; del nostro cuore, come dei suoi sentimenti e delle emozioni a cui ci conduce, della nostra testa come dei suoi pensieri. Ma sovente è un lavoro invisibile. C'è un sapere del lavoro di cura, nato nel lavoro domestico e casalingo delle donne, presente anche nel lavoro professionale di chi sta a fianco a chi non ha sufficienti forze proprie per occuparsi di sé. Un sapere nato e sedimentato nei gesti, nelle idee, nelle invenzioni e nelle ""organizzazioni del fare"""" di ogni giorno. Una miscellanea tra la """"memoria di noi"""" e lo sviluppo di nuove capacità e competenze."" -
Labirinto Manhattan. Percezione e immagini di una città
New York, in particolare il borough di Manhattan, è la metropoli che da sempre gioca la sua immagine sul costante rapporto tra reticolo spaziale e sviluppo verticale, restando in bilico tra una situazione di collasso e un'espressività condotta agli estremi delle proprie potenzialità. Un'isola scoperta per caso, una colonizzazione che di fatto si rende necessaria, una città pensata inizialmente in sole due dimensioni. La silenziosa linearità della rete che giace ai suoi piedi si trasforma nel tempo nell'elemento generatore delle forme che la renderanno iconica. La Griglia cartesiana assume poco a poco una sua tridimensionalità, distorce lo spazio, ne plasma le architetture. Sottili impulsi fluiscono con basse frequenze al livello della strada, per poi esplodere in nuove articolazioni geometriche: cortine laterali continue e incredibilmente elevate formano le pareti di profondi canyon che incombono sull'osservatore. X, y e z diventano le tracce di tre piani di percezione che intersecandosi ci forniscono il profilo essenziale dell'attuale immagine di New York. Vuoto e materia, luci e ombre nelle interpretazioni letterarie, fotografiche e cinematografiche che hanno cercato di dare un senso al suo misterioso caos, vengono analizzati alla luce di una preliminare ricostruzione storica che si fa strada nell'infinito labirinto delle percezioni della più incredibile delle realtà urbane mondiali. -
Extracampus. La televisione universitaria. Case-history di un'esperienza vincente
"Extracampus TV"""", polo di innovazione per la creatività audiovisiva e multimediale, è il primo risultato italiano del """"fare televisione"""" in Università (l'Università di Torino, Facoltà di Scienze della Formazione, Dams). Nei locali dell'Ateneo torinese, infatti, dal febbraio 2003 le competenze di ripresa, montaggio e post-produzione, quelle redazionali e autoriali hanno dato vita - grazie alla collaborazione tra esperti, tecnici, professori e studenti a una vera e propria produzione televisiva. Questa è """"Extracampus"""", televisione dell'Ateneo: un laboratorio formativo, aperto e continuo di idee, sperimentazioni, intuizioni ed esperienze, che consente a chi ama il mondo della comunicazione audiovisiva e multimediale di formarsi e sperimentare professioni affascinanti complesse e poliedriche. La squadra è formata da una ventina di persone che insegnano e studiano la televisione facendola e che integrano il lavoro creativo ambizioso con quello fondamentale della formazione. L'esigenza di questo libro è nata per dare voce e testimonianza, continuità e scambio di opinioni a questa esperienza di successo, prima nel suo genere, che ha avuto vari riconoscimenti anche internazionali, e per indicare le varie tappe e le nuove prospettive che si possono aprire grazie a progetti formativi e professionalizzanti come questo." -
Senso comune e creatività. Nuove prospettive della comunicazione sociale
Dall'arte alla fiaba, dal cinema ai network, dalla televisione alla net-art, dalla pubblicità sociale al teatro e alla musica di strada etc., il testo si muove alla ricerca di motivazioni creative utili a svelare abilità e talenti produttivi e a indirizzarli in una prospettiva di condivisione di scopi comuni finalizzata all'ottimizzazione delle relazioni interpersonali e delle proprie competenze sociali e comunicative. Il libro è curato da Ave Appiano e realizzato con i contributi di: D. Agresta, A. Appiano, G. Carluccio, G. P. Consoli, E. Cucco, V. De Venuto, F. Fabbri, L. Fiorini, M. Fulcheri, G. Gastaldello, P. Gaudio, R. Lanfranco, G. Lughi, D. Marchetti, C. M. Marchisio, P. Maurutto, C. Nora, R. Pagani, A. Parola, M. Pavone, M. Pierini, M. Pasquali, A. Pontremoli, G. C. Sciolla, A. Soggia, F. Trovarelli, M. C. Verrocchio. -
Mosè e Arnold. Schönberg e la composizione con dodici note
Arnold Schönberg dedicò tutta la vita alla creazione di un linguaggio musicale che rispondesse alle proprie esigenze artistiche e morali. La dodecafonia rivoluzionò la musica colta del primo Novecento e divenne la verità artistica, non solo simbolicamente, del suo autore. Nel ""Moses und Aron"""" di Schönberg, Mosè, il protagonista, conosce la Verità ma non sa comunicarla, mentre Aronne trasmettendola la travisa e falsifica. La Verità non è divulgabile: al termine del terzo atto (di cui l'autore realizzò il libretto ma non la musica), Aronne muore. Il dubbio esplicitato da Schönberg che ci porta a paragonarlo al protagonista - riguarda l'impossibilità di comunicare ad altri la Verità raggiunta. Questo libro segue le fasi del percorso di Schönberg nella messa a punto del suo linguaggio, dalle prime intuizioni fino alla piena realizzazione, tramite l'analisi musicale di alcune opere significative tra le quali """"Mosè e Aronne"""", in cui il metodo della composizione con dodici suoni trova l'espressione più completa svelando, attraverso i suoi simbolismi, le più profonde convinzioni ideologiche del suo autore."" -
Cervello, mente, linguaggio. Una introduzione alle scienze cognitive
Perché affermare che l'uomo è un essere ""speciale"""", posto al vertice del mondo animale e non, invece, un essere """"qualsiasi"""", anche se più evoluto, uno tra i tanti altri esseri animali, che popolano il mondo, come da alcuni si è ipotizzato sempre più frequentemente e con maggiore convinzione? L'uomo è realmente un essere """"speciale""""? Mente e linguaggio segnano il perimetro dell'umanità. Tutti gli esseri, animati o inanimati, sono parte del mondo, ma soltanto l'uomo, la creatura dotata della mente e del linguaggio, fa parte del mondo, lo possiede nello stesso tempo e ne è consapevole. Il semplice fatto di essere parte del mondo non significa di per sé possedere il mondo. Perché è, soprattutto, attraverso il dono del linguaggio, la risorsa che lo caratterizza in via esclusiva come essere umano, che l'uomo possiede il mondo, creandolo e ricreandolo, ponendo domande ed esigendo risposte. Nessun altro essere può rivendicare di far parte del mondo, di possederlo, anche se solo simbolicamente, e di ricrearlo, adattandolo di continuo ai suoi """"bisogni"""" e dando ad esso delle finalità. Rispondere alla domanda sul come sia possibile per l'uomo, tramite l'attività della mente e l'attività del linguaggio, possedere il mondo, ricrearlo ed esserne, nello stesso tempo, consapevole, è il filo conduttore di questo lavoro, la ragione ultima di una ricerca """"appassionata"""" sull'uomo e sul suo destino."" -
Crescere ad arte. Esperienza museale e didattica artistica
L'esperienza museale nella didattica dell'arte può essere considerata uno strumento per accostarsi all'opera d'arte, interpretarla, viverla ed accoglierne il linguaggio, finalizzato al benessere, al consolidamento dell'autostima e della consapevolezza, al potenziamento di rapporti educativi duraturi, allo sviluppo e al mantenimento di positive relazioni sociali, oltre che alla costruzione di saperi e competenze. È questa la tesi proposta da Laura Fiorini in questo brillante saggio in cui sono raccolte le sue attività didattiche nella scuola primaria realizzate dal 2003 al 2009 con circa cento alunni di classe terza e quarta durante i viaggi di istruzione. Attraverso gli scenari di Firenze e Roma per la visita degli Uffizi, del Museo di San Marco, dei Musei Capitolini e della Galleria Borghese, il libro presenta il resoconto di un viaggio la cui meta diventa una ridefinizione dell'esperienza museale e della fruizione dell'opera d'arte, in una prospettiva di percezione della didattica dell'arte come un valore a cui appassionarsi. -
Aria da pioggia. Polveri sottili, effetti atmosferici e comportamenti ecosostenibili
Questo libro intende raccontare in maniera semplice gli effetti che le polveri disperse in atmosfera a causa dell'inquinamento atmosferico possono avere sulla genesi delle piogge intense. Questo scritto è diviso, idealmente, in tre parti. Nella prima si trova un racconto, sotto forma di dialogo tra un bambino, Francesco, e un granello di polvere, Granellino, in cui si parla di particolato aerodisperso, del suo legame con possibili patologie dell'apparato respiratorio e, dal punto di vista atmosferico, con le nubi e le piogge intense. Nella seconda parte si trova un sunto del racconto con alcuni consigli su comportamenti ecosostenibili che ognuno può adottare in famiglia. Infine, con un linguaggio semplice, viene presentata una spiegazione scientifica su quanto detto precedentemente. Il libro è stato realizzato come parte integrante del progetto ""Aria da pioggia"""", con il patrocinio e contributo della Regione Piemonte (Assessorato all'ambiente)."" -
Attori del gusto. Percorsi tra cinema e cibo
"Che cos'è il cibo? Non è soltanto una collezione di prodotti, bisognosi di studi statistici o dietetici. È anche e nello stesso tempo un sistema di comunicazione, un corpo di immagini, un protocollo di usi, di situazioni e di comportamenti. Come studiare questa realtà alimentare allargata fino all'immagine e al segno?"""". Con questa definizione Roland Barthes indagava il complesso sistema di comunicazione che il cibo rappresenta. Il cinema da parte sua, e specialmente di tematica gourmandise, non è solo uno schermo apparecchiato con gusto bensì un meccanismo multiforme che ci inviata a indagare le soggiacenti relazioni mitiche, antropologiche e simboliche. Gli attori del gusto propone, in quest'ottica, sei percorsi di analisi di piccole storie di chef altolocati, cuochi esuli, buongustai e ghiottoni, eppure storie universali che il cibo rende tali, e qui esplorate attraverso i temi del ricordo, dell'altrove e delle passioni. Il cinema, insomma, visto come una superficie rifrangente atta ad aumentare la nostra percezione gustativa (ma anche culturale) attraverso lo sguardo." -
Clown celeste. Pedagogia creativa per un teatro comico
Clown Celeste è un saggio nella forma di diario di bordo scritto da un maestro durante un intero anno accademico in una scuola di teatro. La materia teatrale che viene approfondita è il clown teatrale e circense. La tesi di questo libro è che attraverso il personaggio del clown l'uomo possa liberarsi dalle maschere e dalle costrizioni sociali e comportamentali. Secondo l'autore, se la conoscenza del teatro è la conoscenza dei teatri interiori, allora è possibile considerare il mondo un gran teatro, in virtù del profondo legame che intercorre tra lo studio teatrale e la vita stessa. Il libro è strutturato in tre parti, suddivise in brevi capitoli. Lezioni teatrali e riflessioni si intrecciano in un testo utile per gli studenti di teatro, piacevole, intenso e delicato come una bella favola d'altri tempi e luoghi lontani. -
Che cosa è il clown? Segni, sogni disegni
"Che cosa è il clown? Il clown sei tu. Quando ti perdi, perdi le staffe, il tuo personaggio, ti perdi dentro di te, cerchi la luna, chiami Godot, sbagli ascensore o vita... Tu, al naturale, senza niente, perso come un clown, piangi e il pubblico ride. Che tragedia, che ridere, che libertà quando ritrovi te stesso, senza rughe né valigie, nudo, vestito di scherzi"""". Un piccolo manuale propedeutico all'arte del clown, intesa dall'autore, come l'arte di non lasciare tracce sulla neve. Un breviario leggero e intenso, dove riflessioni e disegni lasciano spazio a divagazioni, pensieri e suggerimenti." -
Parlare networkese. Ambienti e terminologia nel Web 2.0
Oggi più che mai viviamo in connessione con qualcuno. La tecnologia ci permette di essere aggiornati in tempo reale e in ogni luogo sugli ultimi avvenimenti. Possiamo chiacchierare con un amico senza emettere un suono, possiamo creare gruppi di aficionados stando seduti sul divano di casa, possiamo, in una parola, condividere un'esperienza che da privata diventa collettiva e che si nutre di questa totalità di pensiero, una totalità che si esprime attraverso una collaborazione che corre su una gigantesca, intricatissima e teoricamente inesauribile rete. Per vivere al suo interno bisogna conoscere gli ambienti e le dinamiche che li governano e approfondire un sistema linguistico che consenta la comunicazione con gli altri membri. Questo manuale propone un viaggio in epoche tecnologiche diverse, con lo scopo di facilitare un'indagine delle principali realtà esistenti nel Web 2.0, ben sapendo che la maggior parte dei concetti qui espressi è frutto di un processo di sedimentazione di esperienze collettive di fruitori del cosiddetto ""cyberspazio""""."" -
Scuola di teatro. Scuola di vita
La full immersion di un insegnante, co-fondatore con Silvia Marcotullio e Fiammetta Bianconi della Scuola Internazionale di Teatro di Roma, nel mondo della comunicazione con il corpo, lo sguardo, le parole, la pantomima, le emozioni, il silenzio e molto altro, attraverso lo studio di Molière, di Shakespeare, ma anche l'osservazione di un melo... Una storia che diventa diario, a volte romanzo, che ripercorre la nascita della Scuola Internazionale di Teatro di Roma, intervallato da interviste, flash back e aneddoti raccolti dall'autore nel corso degli anni. -
Modernità all'italiana. Origini e forme dello spettatore globale
"Modernità all'italiana"""" definisce uno speciale orizzonte di mutamenti tra media e cinema all'interno della storia unitaria del nostro Paese, individuando snodi storici e questioni teoriche. Tra le """"storie"""", si va dallo sguardo della """"piccola vedetta lombarda"""" narrato da De Amicis agli albori del divismo con la regina Margherita di Savoia, dal corpo della donna-crisi dei primi anni Trenta alla """"Contessa di Parma"""" di Alessandro Blasetti, attraverso le nuove forme della visibilità pubblica rappresentate anche dalla satira politica. Nella seconda parte, le """"teorie"""" muovono dall' """"iconosfera italiana"""", tra fotografia e cinema, per interrogarsi sulle nuove definizioni di relativismo in rapporto allo schermo, dalla magia delle tecniche alle cangianti frontiere dell'immagine." -
Roma fuoripista
Ventiquattro itinerari ""fuoripista"""" alla scoperta di una Roma alternativa: trash e misteriosa, ricercata e caciarona, preziosa e decadente, romantica e un po' coatta, ma soprattutto nascosta, gelosa e sconosciuta. A metà tra una guida e un diario di viaggio, questo libro fotografico si prefigura come divertente percorso di immagini e parole, per gettare uno sguardo a volte poetico e a volte ironico sul retro inaspettato di quella famosa cartolina a cui in fondo siamo tutti un po' affezionati e assuefatti. Prefazione di Giampiero Venturi."" -
Energie da vendere. Appunti su tecnosfera, metabolismo urbano, crescita economica
Per avere la vita, così come astrattamente concepibile da un fisico, e perché questa permanga è necessario che sia disponibile dell'energia. Tutto ciò vale anche per l'uomo. Per questo la disponibilità e il consumo di risorse energetiche sono fondamentali per noi, alla luce del fatto che l'uomo non ha bisogno di energia solo per se stesso, ma anche per utilizzare le protesi che ha sviluppato. Esiste una forzante in questo gioco: il denaro che influenza il consumo di energia (è finalmente dimostrato che esiste una reciproca influenza tra crescita economica - quindi ""fare soldi""""- e consumo di energia). Esisterebbe un modo più naturale di vivere, dato dal dialogo con la natura. Ciò è dimostrato dalla esistenza, in fase pre-industriale, di esempi di interazione tra uomo e territorio, in cui la popolazione godeva di benessere (il caso di Siena è emblematico: circa 50.000 abitanti in circa 2 km quadrati - come Biella oggi - nel 1300, con 80 anni circa di pace, assenza di epidemie, governo stabile nonché sviluppo delle arti). Ciò non vuol dire che dobbiamo vivere come allora, ma che, avendo delle risorse e conoscenze differenti, potremmo capire quali siano le condizioni da riprodurre."" -
Bello da mangiare. Il cibo dall'arte al food design
Accostarsi alle opere d'arte non soltanto con la vista ma anche attraverso il gusto e l'olfatto, imparando ad apprezzare le reazioni percettive prodotte dalle immagini, dalle forme e dai colori... È quello che si propone l'autrice, visitando insieme al lettore una galleria ideale che ospita Bruegel e Botero, ""l'Ultima Cena e le allegorie della fecondità, il """"Déjeuner"""" e la """"Vanitas"""" alimentare. Artisti e opere che, dal Medioevo al Novecento, hanno raffigurato cibi e scenari conviviali, vengono reinterpretati per essere fruiti nella loro completezza. Non mancano suggerimenti e indicazioni concrete per ricreare l'atmosfera e il sapore evocati da alcuni capolavori della storia dell'arte.""