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Discorsi parlamentari
Il volume raccoglie i discorsi pronunciati da Giosue Carducci nell'Aula di Palazzo Madama, introdotti da un saggio di Roberto Balzani. Carducci fu nominato senatore il 4 dicembre 1890, all'età di 55 anni, insieme con 73 nuovi senatori, per aver illustrato la Patria con ""servizi o meriti eminenti"""" e per essere stato componente effettivo del Consiglio superiore della pubblica istruzione per sette anni. I discorsi, pronunciati in un arco temporale breve, dal 1892 al 1899, mettono in luce Carducci politico, dimensione poco nota e trascurata dalla letteratura disponibile sul poeta. A questo aspetto dà risalto, tra l'altro, il saggio introduttivo di Roberto Balzani, che illustra il contesto nel quale si inserisce la nomina a senatore del Vate."" -
Discorsi parlamentari
Il volume raccoglie tutti gli interventi pronunciati da Leo Valiani alla Consulta nazionale e all'Assemblea costituente dal 1946 al 1947, e successivamente al Senato della Repubblica, dal 1980 al 1985. Membro della Consulta nazionale, Leo Valiani fu poi eletto deputato nell'Assemblea costituente, ove sostenne le battaglie del Partito d'Azione, di cui era stato segretario durante la Resistenza. In particolare, si fece sostenitore del presidenzialismo e di una politica di ricostruzione economica improntata alla giustizia sociale. Nel 1948 abbandonò la politica attiva per dedicarsi alle attività di storico e di giornalista; fu editorialista del ""Corriere della Sera"""" dal 1970 alla scomparsa. Nel 1980 venne nominato senatore a vita."" -
La rivoluzione delle lingue
Qual è il destino delle lingue nel terzo millennio? Cerca di rispondere a questa domanda David Crystal, professore di Linguistica nell'Università del Galles, Bangor. Quali sono le ragioni dell'egemonia linguistica dell'inglese? E di quale inglese si tratta? Dell'inglese parlato a Oxford o di una nuova lingua meticcia che risente di reciproche influenze culturali? E poi, quante sono le lingue a rischio d'estinzione? Cosa ha comportato l'avvento di Internet per il nostro modo di esprimerci e di comunicare con gli altri? -
La Repubblica. Un'idea dell'Italia (1976-2006)
Una delle accuse spesso rivolta a ""Repubblica"""" è quella di essere un giornale partito. Questo libro sostiene esattamente il contrario, con una avvertenza: """"Repubblica"""" ha sempre fatto politica, ma il quotidiano non è riducibile alla coalizione o ai singoli partiti che compongono il campo del centrosinistra. È piuttosto uno dei principali artefici di un fenomeno che attraversa entrambi gli schieramenti: il tendenziale scollamento delle opzioni politiche di fondo dai partiti che le dovrebbero rappresentare in favore di climi di opinione più mobili e fluidi. Seguendo questa linea interpretativa, l'autore ricostruisce le vicende di un giornale che fin dall'inizio si è posto il problema della modernizzazione del paese e della cultura di una sinistra di governo."" -
Parlamenti democratici
Esistono nella letteratura politologica numerosi studi di singoli parlamenti, nonché volumi collettanei con capitoli dedicati a una serie di assemblee legislative nazionali. Il valore aggiunto di questo lavoro consiste nella prospettiva comparata, che permette di valutare in maniera trasversale analogie e discrepanze tra differenti istituzioni parlamentari, spiegandone la varietà dei funzionamenti. A questo scopo sono stati prescelti e studiati cinque parlamenti di altrettanti sistemi politici democratici, tutti rilevanti e per molti versi ""paradigmatici"""", che rappresentano diverse forme di governo o loro varianti significative: quella presidenziale (Stati Uniti), quella semi-presidenziale (Francia della Quinta Repubblica) e quelle parlamentari (governo di Gabinetto in Gran Bretagna, cancellierato in Germania e parlamentarismo tradizionale in Italia)."" -
L' impresa moderna
In questo momento le imprese stanno sperimentando nuove forme organizzative per migliorare le performance e le prospettive di crescita. In questo modo ridefiniscono il loro campo d'azione, l'allocazione delle decisioni e delle responsabilità, rivedono i meccanismi motivazionali e gli incentivi. In questo libro, si afferma che esistono relazioni prevedibili e necessarie tra tutti questi possibili cambiamenti, di cui tener conto e che è possibile favorire. -
Italcementi. Dalla leadership nazionale all'internazionalizzazione
Italcementi è stata fondata solo tre anni dopo il Regno d'italia. È dunque un'impresa con una lunga storia, il cui percorso è sempre stato strettamente intrecciato alte vicende storiche, politiche ed economiche del nostro paese. Vera Zamagni ne ripercorre le tappe dai primi del Novecento, quando con la fusione della Società bergamasca per la fabbricazione del cemento e della calce idraulica con la Ditta Fratelli Pesenti fu Antonio si forma un'impresa importante. che negli anni 1920 riesce a conquistare il primo posto in Italia. L'analisi di come Italcementi sia riuscita a rafforzare tale leadership nei travagliati anni della dittatura fascista e della seconda guerra mondiale e come siano state colte in pieno le opportunità del miracolo economico è l'oggetto principale del volume, che arriva a dar conto infine del salto di Italcementi da impresa leader sul mercato nazionale a multinazionale, attraverso l'acquisizione di Ciment Français nell'ultimo decennio del Novecento. Il volume si sofferma nella prima parte sulle strategie assai diverse adottate dai membri della famiglia Pesenti che si sono avvicendati alla guida di Italcementi, strategie il cui merito è quello di aver saputo interpretare al meglio le sfide del contesto storico in cui l'azienda via via si veniva a trovare, permettendole una crescita continua e sostenuta. Nella seconda parte, viene offerta un'analisi evolutiva degli aspetti economici, produttivi, organizzativi e reddituali di Italcementi. -
Giovani, religione e vita quotidiana. Un'indagine dell'Istituto Iard per il Centro di Orientamento Pastorale
Il processo di secolarizzazione che ha investito la società contemporanea sta portando a una scissione piuttosto netta tra ambito religioso e ambito non religioso, spesso a discapito del primo. In questo contesto anche le forme della religiosità giovanile appaiono frammentate, quasi fossero espressione di una pluralità di stili che, se da una parte evidenzia la tendenza verso la costruzione di una religione ""personalizzata"""", d'altra parte è manifestazione evidente delle difficoltà che incontrano le forme tradizionali di trasmissione della fede nel rispondere alle sfide di un mondo che cambia. Così, se è vero che chi ha fede mostra maggior attenzione verso i valori etici e la qualità delle relazioni umane, sviluppando un forte senso di appartenenza a una comunità, è anche vero che l'influenza dei modelli di comportamento dominanti è estremamente forte anche tra i cattolici più partecipi e impegnati. Questo volume, che trae origine da una ricerca richiesta all'Istituto Iard dal Centro di Orientamento Pastorale, permette di disporre di uno strumento in grado di fornire una visione il più possibile completa su come i giovani vivono il rapporto con la religione in tutte le fasi della vita quotidiana: in famiglia, a scuola e sul lavoro, nel tempo libero."" -
Discorsi parlamentari. Con CD-ROM
Il volume raccoglie i discorsi più significativi pronunciati da Francesco A. De Cataldo, noto come Franco, nelle Aule di Montecitorio e di Palazzo Madama, selezionati e presentati da Giorgio Spangher. Brillante avvocato penalista De Cataldo esercitò a lungo la professione forense a Bari e a Roma, dove, nello studio del professor Augenti seguì i processi Fenaroli e Bebawi. Dirigente della gioventù liberale di Bari, consigliere comunale a Roma fu eletto alla Camera dei deputati nelle liste del partito radicale nella VII e VIII legislatura, dal 1978 al 1983, e rivestì anche la carica di segretario nell'Ufficio di Presidenza. Le elezioni del 26 giugno 1983 lo videro eletto come indipendente nelle liste del partito socialista italiano al Senato della Repubblica, dove restò fino al 1987, segretario nel Consiglio di Presidenza. Il parlamentare, che era anche avvocato, affrontò nelle Aule di Montecitorio e di Palazzo Madama alcuni temi allora particolarmente dibattuti e cari al partito radicale come la lotta al terrorismo, la riforma delle Istituzioni, i problemi della giustizia, la questione morale e la questione meridionale. -
Appunti di viaggio. L'emigrazione italiana tra attualità e memoria
L'Italia è uno dei paesi che hanno contribuito in modo più rilevante al fenomeno migratorio: tra la fine dell'Ottocento e la fine del Novecento sono espatriati circa 26 milioni di italiani, alcuni con la ferma intenzione di tornare in patria, altri ""per sempre"""". Fino alla metà degli anni Settanta del secolo scorso, quando questo esodo di massa è finalmente cessato. L'emigrazione gioca una parte importante nell'identità del nostro paese. E analizzando il fenomeno con lente storica e sociologica, questo volume coglie le motivazioni che spingono a scegliere una meta piuttosto che un'altra, le traversie incontrate nel viaggio verso la patria adottiva, le difficoltà di inserimento degli italiani rispetto ad emigrati di altri paesi europei, gli espedienti per riuscire ad affermarsi come persone e come classe sociale, le differenze tra le diverse regioni. Una panoramica completa e complessa, che va dalla analisi dei caratteri storico-antropologici dell'emigrazione alla ricostruzione - attraverso le loro lettere - delle vite e delle emozioni di coloro che l'hanno vissuta in prima persona."" -
Il giovane Dossetti. Gli anni della formazione 1913-1939
Se di Giuseppe Dossetti come canonista, uomo politico e padre della Costituzione, protagonista del Concilio Vaticano II e fondatore di una famiglia religiosa gli storici si sono già occupati producendo numerosi studi ed edizioni di scritti, altrettanto non si può dire per il periodo della sua formazione giovanile. Eppure nei primi decenni di vita Dossetti vive esperienze, stringe relazioni e compie letture che saranno determinanti nel resto della sua ricca esistenza. In queste pagine, grazie a fonti e testimonianze autobiografiche inedite, viene finalmente approfondita questa importante stagione e le tante dimensioni che in essa hanno influito: l'ambiente famigliare; le figure di riferimento nella Chiesa e nella società reggiana così come nella Facoltà di giurisprudenza di Bologna e all'Università Cattolica di Milano. Ne emerge un Dossetti sinora sconosciuto, a tratti inatteso: lo stesso che di lì a pochi anni diventerà un protagonista di primo piano della storia ecclesiastica e civile dell'Italia del Novecento. -
Il giornale
Spesso acquistando un quotidiano ci regalano anche un settimanale, una videocassetta, un fascicolo di qualche enciclopedia. Sono giornali molto diversi da quelli che c'erano un tempo. Un testimone e protagonista di cinquant'anni di giornalismo italiano racconta, in un'edizione completamente rivista poco prima della sua scomparsa, la storia del giornale, il mestiere di chi lo fa e come, con l'arrivo del marketing, si siano trasformati il prodotto e l'autore. Ci fornisce una mappa delle testate italiane distinguendo tra quotidiani di tendenza, informazione, sportivi ed economico-finanziari. Un quadro concreto della stampa in Italia, sullo sfondo degli altri paesi occidentali. -
Diritto del lavoro e libera prestazione di servizi nell'Unione europea
Con la ""direttiva Bolkestein"""" si è reso possibile, nell'Unione europea, un mercato integrato per la prestazione di servizi, la cui fornitura spesso comporta che le imprese si spostino con la propria manodopera da uno stato all'altro. Rimossi tutti gli ostacoli che limitano la libertà di prestare servizi, il diritto comunitario garantisce ai lavoratori distaccati sul territorio di uno stato ospite un nucleo minimo di tutele, ma pone anche le premesse per una erosione degli standard sociali riconosciuti negli stati importatori di servizi. Il libro affronta questi temi alla luce del nuovo trattato di Lisbona e del diritto derivato, evidenziando una tensione tra il rafforzamento della mobilità del settore lavoro e il mantenimento di alti livelli di protezione sociale."" -
Ideologia e politica nell'Islam
Il mondo islamico vive oggi una profonda crisi delle istituzioni politiche e appare refrattario alla trasformazione democratica. Ciò può essere in parte attribuito ad alcune caratteristiche del pensiero politico islamico classico. Realizzatosi storicamente sin dall'epoca di Maometto a Medina, lo stato islamico nei secoli successici è stato oggetto di riflessione, cosicché si è sviluppato un rapporto fortemente dialettico fra l'esperienza storica concreta e il lavoro teorico politico sul modello statale islamico. Si è prodotta così una distorsione costante nella visuale politica, che invece di progettare il futuro preferisce ripiegarsi sul passato. Il volume ripercorre questa vicenda politica e culturale, a partire dall'elaborazione della mitologia dell'età dell'oro, attraverso la dottrina per certi versi esemplare di Ibn Khaldun (1332-1406) e fino all'età contemporanea, quando sul tema dell'Islam politico si sono articolate almeno due varianti: il nuovo dibattito sul califfato e la proposta del radicalismo sunnita e sciita. Alla luce di questa ricostruzione, Campanini indica alcune linee di un possibile sviluppo futuro dell'Islam politico. -
Scritti e discorsi politici. Ediz. critica. Vol. 4: Alcide De Gasperi e la stabilizzazione della Repubblica 1948-1954.
Dopo la legittimazione politica della Democrazia cristiana, ottenuta con la vittoria nelle elezioni politiche del 18 aprile 1948, si apre per De Gasperi una fase del tutto nuova. Alle prese con le difficoltà legate alla ricostruzione materiale e morale del paese, lo statista si rende conto che non è più possibile governare con i metodi liberali dell'età pre-fascista e nemmeno con il metodo della collaborazione fra partiti eterogenei che aveva caratterizzato la tumultuosa fase dell'immediato dopoguerra. Così come si rende conto della necessità di riconquistare un prestigio internazionale che le vicende della dittatura e della guerra avevano minato. Se il problema interno è quello della stabilizzazione della democrazia, che De Gasperi non vede ancora del tutto salva, sul piano internazionale il problema sta nell'ancoraggio sempre più stretto dell'Italia al mondo occidentale (e quindi nell'entrata a pieno diritto nel Patto atlantico) e nella preservazione della pace in Europa attraverso una svolta europeista (Patto di difesa, preludio a una unione politica vera e propria): il tutto si concreta in fede attiva in un'Europa unita che De Gasperi contribuisce a fondare nei suoi ideali e a costruire nei suoi primi organismi. A Strasburgo nel dicembre 1951, l'europeismo di De Gasperi prende forma e riesce, grazie alla sua autorevolezza morale e politica, a diventare metodo e programma. -
Finanza pigliatutto. Attendendo la rivincita dell'economia reale
Ronald Dore da tempo ci aveva messo in guardia, esprimendo i suoi timori per il peso che la finanza globale stava esercitando sull'economia. Nelle economie industriali una quota crescente di reddito si era andato accumulando nelle mani di coloro che operavano nel settore finanziario a causa di un aumento e una maggiore complessità delle attività di intermediazione, che avevano assunto carattere sempre più speculativo. E non solo, la proprietà delle grandi imprese aveva rivendicato i propri diritti proprietari e anche i governi avevano promosso una ""cultura azionaria"""" nella convinzione che ciò avrebbe migliorato la capacità di competere a livello internazionale. E soprattutto negli ultimi trent'anni che questo processo di finanziarizzazione ha subito un'accelerazione con conseguenze sociali sempre più preoccupanti, che portavano con sé il rischio del cataclisma sistemico che stiamo subendo. Frenare, o invertire, questa tendenza e reindirizzare la finanza verso il suo ruolo di supporto all'economia reale non sembra facile."" -
Banche e sistema finanziario. Saggi in onore di Francesco Cesarini
Nel rendere omaggio con questo volume a Francesco Cesarini, gli autori dei diversi saggi - un gruppo di esperti noti in Italia e all'estero - si sono richiamati al prezioso apporto fornito dallo studioso all'analisi della banca e dei mercati finanziari e, prendendo spunto dalla rilettura dei suoi principali scritti, approfondiscono temi complessi come le determinanti e le implicazioni delle crisi bancarie, gli assetti di governance delle banche e delle imprese, la situazione e le prospettive dell'industria del risparmio gestito, il ruolo e la specificità delle banche di credito cooperativo, l'evoluzione e i problemi del rapporto tra banche e imprese e le funzioni dei consorzi fidi. Ne risulta, al tempo stesso, un importante riconoscimento del proficuo percorso di ricerca di Cesarini e un valido contributo alla discussione sulle linee di intervento da adottare per la soluzione di problematiche che la recente crisi finanziaria ed economica ha messo in primo piano. -
La partecipazione nell'impresa responsabile. Storia del Consiglio di gestione Olivetti
La storia del Consiglio di gestione della Olivetti di Ivrea colma una lacuna negli studi sui rapporti di lavoro in Italia, in particolare sulla secolare questione del controllo e della collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende. Unico a sopravvivere tra i consigli creati e cancellati in Italia nel breve arco del lustro successivo al 25 aprile 1945, il Consiglio di gestione della Olivetti ebbe una lunga storia, durata fino al 1971, che può insegnare molto a chi oggi è chiamato a legiferare in tema di partecipazione. Frutto della peculiare concezione della funzione sociale dell'impresa e del rapporto tra fabbrica e comunità propria di Adriano Olivetti, fu una esperienza eccezionale nel panorama italiano. Questa ricerca ne ricostruisce la storia, evidenziando la sottile trama dell'incontro e dello scontro tra gli interessi dei lavoratori e dell'impresa, la dinamica dei rapporti tra le diverse organizzazioni e culture sindacali, i momenti di svolta nelle politiche del personale, l'influenza della partecipazione sulle relazioni sindacali in un'impresa contraddistinta da forte sensibilità sociale ma non esente da tensioni, scaturite dalle contrapposizioni politiche e dalle contraddizioni dello sviluppo; il tutto sullo sfondo degli anni cruciali del miracolo economico e del completamento del processo di industrializzazione del paese. Il volume raccoglie in appendice interventi inediti di Adriano Olivetti e di altri grandi protagonisti dell'avventura eporediese e italiana. -
Federal union e l'unione franco-britannica. Il dibattito federalista nel Regno Unito dal patto di Monaco al crollo della Francia (1938-1940)
Il 16 giugno 1940, mentre la Francia stava per soccombere all'avanzata travolgente della Germania nazista, Jean Monnet ispirò a Churchill la straordinaria proposta di una ""unione indissolubile"""" tra la Gran Bretagna e la Francia, con comuni organi legislativi, esecutivi e giudiziari. Nonostante le grandi difficoltà da superare in quella che, a ragione, si può definire oggi la prima azione sovrannazionale della storia contemporanea, in molti videro """"il ponte verso un mondo nuovo, i primi rudimenti di una federazione europea o magari mondiale"""". Quando Churchill, non senza scetticismo, presentò al Gabinetto di guerra britannico il documento redatto da Monnet, rimase sorpreso dagli ampi consensi ricevuti: Attlee, Bevin e Sinclair si erano già dichiarati a favore di una federazione anglo-francese e altri membri del Gabinetto erano stati persuasi da Lothian, Curtis e Beveridge della necessità di realizzare una federazione delle democrazie nel corso della guerra. La conversione al federalismo europeo di una parte rilevante della cultura, della pubblica opinione, della Chiesa anglicana e del mondo politico britannico fu opera di Federal Union, il primo movimento federalista europeo organizzato su base popolare. Con Federal Union aveva preso l'avvio un nuovo comportamento politico, per cui il fine della lotta politica non era più la conquista del potere nazionale, ma la costruzione di un'istituzione sovrannazionale, la federazione europea."" -
Diritto penale e attività economiche
Il testo affronta i temi generali posti dall'intervento della sanzione penale nella disciplina delle attività economiche. La complessità del rapporto tra diritto penale ed economia è ripercorsa con l'ausilio di una ricostruzione storica dell'evoluzione degli istituti, degli apporti criminologici, tenendo conto delle recenti crisi che hanno interessato molti paesi. La parte prima è dedicata ai temi generali, la seconda alla responsabilità negli enti e degli enti, la terza ai reati societari (ma vi sono molte trattazioni trasversali). L'obiettivo è quello di offrire un contributo a una rilettura critica di diverse questioni, la cui trattazione manualistica tradizionale appare inadeguata alla complessità attuale dell'agire economico. È destinato ai corsi di Diritto penale dell'economia e Diritto penale commerciale.