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La guerra come apocalisse. Interpretazioni, dosvelamenti, paure
La Prima guerra mondiale è stata spesso rappresentata, dai contemporanei e dagli storici, come la Urkatastrophe del XX secolo, o come «apocalisse della modernità», Prima del 1914, la letteratura «profetica» sull'avvento di un cataclisma che avrebbe sconvolto gli assetti politici e sociali faceva il palo con la diffusa attesa di un grande conflitto che avrebbe rigenerato le stanche società europee, applicando alla storia delle nazioni gli assunti di massima del darwinismo sociale. Non sorprende allora che, quando scoppiò, la guerra fosse diffusamente percepita come un'apocalisse, nel bene e nel male: il suicidio terminale della migliore delle civiltà possibili (come avrebbe scritto Freud) o la straordinaria occasione di inizio di una nuova era, secondo gli entusiastici slogan di una vasta galassia di pubblicisti, artisti, giovani. Molti di costoro avrebbero ben presto subito la traumatica esperienza di una guerra ben diversa dalle aspettative. La maggior parte degli intellettuali e degli artisti che sperimentarono la vita al fronte vissero una profonda disillusione: tra i sopravvissuti, alcuni Si convertirono a posizioni radicalmente pacifiste, o rivoluzionarie. La «guerra come apocalisse» fu una pratica discorsiva straordinariamente diffusa tra chi la guerra la invocò, e tra coloro che partirono per viverla. Fu, naturalmente, al centro del discorso religioso del 1914-1918 (della Chiesa cattolica, che sul tema della guerra 'giusta' o 'inutile' rivelò la sua natura composita, così come delle chiese protestanti) e fu un efficace atout retorico nel vocabolario delle classi dirigenti di tutte le partì in causa. -
Obiettivo mobilità sociale. Sostenere il merito per creare valore nel sistema Paese
È possibile ridurre i condizionamenti socio-culturali e garantire che studenti di talento provenienti da contesti fragili godano delle stesse opportunità formative dei loro coetanei? Come è possibile perseguire efficacemente questo obiettivo? In risposta a queste domande, il volume presenta i risultati di un progetto di ricerca-azione del MIUR e della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, in cui è stato sperimentato un modello di orientamento rivolto a studenti capaci e meritevoli, ma provenienti da contesti socioculturali che ne ostacolavano l'accesso agli studi universitari. Il progetto ha visto il coinvolgimento di 290 studenti di licei e istituti tecnici e professionali, provenienti da famiglie con bassa scolarizzazione. «Tutorati» da allievi della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa in un percorso di coaching «peer to peer», mediante visite in loco e contatti web dalla terza classe fino alla maturità e alla scelta universitaria, questi studenti hanno conseguito risultati scolastici eccellenti e nel 90% dei casi hanno scelto di iscriversi all'università. Sulla base di quest'esperienza e di numerosi casi di studio internazionali, il volume offre possibili linee guida per la diffusione di una strategia per la promozione della mobilità sociale e la valorizzazione del talento, delineando un percorso che coinvolge tutti gli attori del sistema Paese -istituzioni pubbliche, mondo imprenditoriale e scuole - e che considera la diversità di background un'opportunità da valorizzare. -
Cantieri di pace nel Novecento. Figure, esperienze e modelli educativi nel secolo dei conflitti
Il volume raccoglie gli esiti del lavoro di un gruppo interdisciplinare di ricerca del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell'Università di Modena e Reggio Emilia, coordinato da Fulvio De Giorgi e composto da storici dell'educazione, storici contemporaneisti, storici del cristianesimo e pedagogisti. Inserendosi in un'operazione di rilancio/ innovazione dei Peace Studies con l'ambizione di poter portare un contributo, sul piano scientifico, ai processi di Peacebuilding (assumendo implicitamente uno sguardo pedagogico da «sistema preventivo»), il gruppo ha rivolto l'attenzione, secondo le competenze specifiche dei suoi membri, ma anche in chiave comparativa, a figure e momenti significativi nella storia dell'impegno umano a superare ingiustizie e odi divisivi e a «costruire ponti». Tali esperienze mostrano come l'educazione alla pace sia innanzitutto critica e decostruzione del discorso ideologico-prescrittivo (e autoritario) di ogni educazione «nera», ossia violenta, oppressiva, indottrinatrice, adultista: dunque educazione alla pace come diseducazione alla guerra e risposta alle concrete situazioni di violenza (diretta, strutturale, culturale) del contesto in cui l'educazione si realizza. Al centro della ricerca troviamo dunque le figure chiave di Maria Montessori, Robert Baden-Powell, Loris Malaguzzi, don Lorenzo Milani, Laura Bianchini, Oscar Arnulfo Romero, e l'esperienza di Taizé. Nel saggio introduttivo Fulvio De Giorgi esplicita le scelte metodologiche sottese al lavoro del gruppo e avanza considerazioni nel senso di un rinnovamento dei Peace Studies. -
Orientamento scolastico e professionale. Modelli, metodologie, strumenti
L'orientamento scolastico e professionale ha conosciuto in questi anni notevoli sviluppi nei modelli teorici interpretativi e negli strumenti. Per fare il punto su questi avanzamenti, si sente il bisogno di un testo attuale che risponda alle esigenze sia di didattica universitaria sia di aggiornamento degli operatori del settore. Questo volume presenta i modelli teorici di riferimento della Psicologia dell'orientamento per lo studio dello sviluppo di carriera lungo tutto l'arco di vita e definisce le principali funzioni e modalità di intervento orientativo. Vengono inoltre analizzate le tecniche del colloquio e di intervento in gruppo, individuandone vantaggi e limiti, e proposte altre metodologie applicative come il bilancio di competenze, il coaching e l'utilizzo delle ICT nelle pratiche di orientamento. -
Maria nella devozione e nella pittura dell'Islam
Il libro è una ricerca approfondita e innovativa sulla presenza di Maria nella venerazione e nella pittura dei musulmani, con uno sguardo sinottico che esamina il loro approccio e quello cristiano secondo la Bibbia, il Corano, la tradizione e l'attualità. Il testo accompagna alla scoperta di come Maria non sia soltanto nel cuore della fede, pietà e arte del mondo cattolico da due millenni, ma sia presente anche nell'Islam, attraverso testimonianze, racconti e prassi che a volte differiscono dalla tradizione cristiana e tuttavia ne mantengono le caratteristiche fondamentali di madre vergine di Gesù, l'eletta da Dio. Maria diventa così la donna dell'incontro. Luigi Bressan, in due ampi capitoli, mostra l'evoluzione storica nell'iconografia musulmana della figura di Maryam, arricchendo la ricerca con la riproduzione di oltre settanta immagini che vanno dal Bangladesh all'India, alla Persia e all'Impero ottomano, con qualche esempio anche dall'Italia. Tre le motivazioni di tale pittura: la devozione dei musulmani, il gusto estetico degli artisti, l'omaggio ai cristiani. Molte miniature, difficilmente rintracciabili, sono qui raccolte per la prima volta e provengono da collezioni private e da oltre venticinque musei del mondo. Unica per la ricchezza di testimonianze pittoriche e la multidisciplinarità delle prospettive, quest'opera non mancherà di suscitare sorprese, offrendo un contributo al dialogo interculturale e interreligioso. -
Una riforma religiosa nell'Islam è ancora possibile? 'Abduh un secolo dopo
Gli adepti della posizione radicale considerano che il liberalismo abbia condotto gloriose battaglie, prima contro la teocrazia papista, poi contro il nazionalismo, il nazismo, il comunismo. Oggi esso si impegna ad affrontare la sfida dell'islamismo, se non dell'islam, quale nuovo totalitarismo e nuovo nemico globale. In altri termini, il mondo arabo e musulmano, come l'URSS nel XX secolo, dovrà essere strangolato fino alla sua capitolazione sotto la pressione economica, politica e culturale. È questa, in sintesi, la sostanza della teoria dello ""scontro di civiltà"""" applicata all'islam dopo il 2001. Ma questa posizione è irrealistica. Il liberalismo è uscito vincitore dalle sue varie battaglie, ma non ha mai affrontato una religione per sradicarla. D'altro canto il socialismo, che era un'ideologia umanista, si è trasformato in totalitarismo proprio nei paesi in cui ha condotto una guerra di sradicamento delle religioni e delle tradizioni. Il rischio è ancora più reale dal momento che lo stesso Occidente sembra conoscere una recrudescenza religiosa incontrollata di cui nessuno può prevedere i limiti e le ricadute. Le uniche soluzioni realistiche consistono nell'incoraggiare le riforme attraverso la democratizzazione progressiva del mondo arabo e musulmano, nel favorire il buon governo e un'economia al servizio degli interessi dei popoli e, ciò che qui ci interessa, nell'avviare una revisione graduale ma profonda delle rappresentazioni e delle pratiche religiose."" -
I dialoghi degli amanti. Sakùntala Dely e Rogan Ferrell
La storia si svolge in un prossimo futuro dove le manipolazioni genetiche e le neuroscienze stanno minacciando l'autenticità dell'individuo e l'unità della specie umana. I due protagonisti, Sakùntala e Rogan, sono vittime dei risultati di questi sconvolgimenti. Nel corso della loro vita intensa e avventurosa cercano la propria identità sessuale e personale, e la scoprono infine in un grandissimo amore reciproco. Un amore sfrenatamente erotico e altamente spirituale che realizzano liberandosi dai tabù e dalle inibizioni in cui erano stati allevati e dicendosi sempre la verità. Un amore esclusivo e fedele che si realizza nel loro progressivo conoscersi, nello stupefacente dispiegarsi di esperienze erotiche e sentimentali sempre nuove. E questa, in ultima analisi, la grande conquista dei due personaggi e il messaggio del romanzo. L'amore totale fondato sulla verità e sulla libertà costituisce il modello da contrapporre alle spinte alienanti e degenerative che la scienza, l'industria e la volontà di potenza stanno producendo sulla società e sulla natura dell'uomo. Il percorso che conduce alla scoperta e alla rivelazione della verità dell'amore tra Sakùntala e Rogan si svolge in parallelo a quello ideologico e politico e alla lotta che essi conducono per la libertà dell'individuo e del genere umano. -
Grammatica d'uso della lingua cinese. Teoria ed esercizi. Livelli A1-B1 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue
La Grammatica d'uso della lingua cinese, pensata per lo studio autonomo o come supporto al libro di testo in aula, è rivolta a studenti di livello 1-4 della certificazione HSK (Hanyu Shuiping Kaoshi), corrispondente ai livelli A1-B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue. Il testo è articolato in 75 unità su doppia pagina: la pagina di sinistra presenta i contenuti teorici attraverso brevi spiegazioni, tabelle esplicative e numerosi esempi (in caratteri, trascrizione pinyin e traduzione), mentre la pagina di destra propone i relativi esercizi. Le unità sono ordinate per argomento grammaticale: in particolare, prima vengono le principali parti del discorso, poi i costituenti sintattici e infine alcune costruzioni. Le ultime cinque unità sono relative alle funzioni comunicative di base. Nello studio del testo è possibile seguire la progressione presentata esaurendo un argomento alla volta oppure costruire un percorso autonomo in base alle esigenze individuali di apprendimento. Gli esercizi proposti appartengono a diverse tipologie e mirano allo sviluppo di varie abilità: oltre a quelli che verificano la conoscenza grammaticale, sono presenti esercizi relativi all'abilità di lettura e scrittura, nonché di traduzione. Ogni dieci unità gli esercizi di riepilogo consentono di verificare i progressi raggiunti; due esercitazioni di riepilogo generale chiudono infine il volume. L'appendice include materiali utili per la consultazione del dizionario (tavola dei radicali), per l'approfondimento di singole parti del discorso (classificatori, verbi separabili) e per la scrittura (punteggiatura). Completano il testo: le soluzioni di tutti gli esercizi e un indice analitico essenziale. -
Guareschi. L'umorismo e la speranza. Piccola antologia commentata dall'opera di Giovannino Guareschi
La sterminata e profonda produzione di Giovannino Guareschi non finisce mai di stupire. Difficile per chiunque riuscire a leggere tutto quello che questo fecondissimo e dimenticato autore ha dato alla letteratura italiana. Un uomo tutto d'un pezzo che anche oggi, per tutti, vale la pena conoscere. Con questo breve saggio antologico, Walter Muto si accoda alla schiera di illustri critici guareschiani (solo per citarne alcuni: Conti, Gnocchi, Gulisano, Palmaro, Torelli) con un duplice scopo: innanzitutto suscitare la curiosità dei lettori per un'opera ancora attuale, in quanto attinge e allo stesso tempo descrive il cuore dell'uomo. E poi, nondimeno, mettere in luce la vera radice dell'umorismo di Guareschi. Attraverso i suoi gli scritti si arriva facilmente a dimostrare una semplice quanto profonda tesi: l'umorismo, quello vero, è cristiano. -
Piccola cara... Lettere alle allieve
Singolare testimonianza di un'insegnante d'eccezione, le lettere di Simone Weil dirette ad alcune ex allieve di liceo offrono i tratti essenziali del suo magistero al di fuori dell'aula scolastica. In un clima di affettuosa sollecitudine e di pacata gravità si toccano temi molteplici: i rischi degli slanci del cuore, il modo di condurre gli studi, il valore autentico dell'istruzione, la valutazione della situazione politica con precisi riferimenti alle vicissitudini personali dell'autrice, dall'esperienza di fabbrica al rischio incombente della persecuzione razziale. -
Pagine scelte
Simone Weil, di cui ricorre quest'anno il centenario dalla nascita, ha rappresentato uno dei punti più alti della coscienza critica tra le due guerre per il rigore della sua analisi della storia e della cultura occidentale, e per l'acutezza di un pensiero applicato ad investigare le questioni cruciali di un'epoca che è ancora per l'essenziale la nostra. Il saggio di Giancarlo Gaeta e l'ampia scelta dei testi che l'accompagnano ripercorrono le tappe della sua vicenda esistenziale tra la militanza politica e l'impegno intellettuale a delineare le condizioni di una rinnovata vita sociale e spirituale sul fondamento di una originale visione religiosa. «Chiunque ha la sua attenzione e il suo amore rivolti di fatto verso la realtà estranea al mondo riconosce allo stesso tempo che è tenuto, nella vita pubblica e privata, all'unico e perenne obbligo di portare rimedio, nell'ordine delle sue responsabilità e nella misura del suo potere, a tutte le privazioni dell'anima e del corpo che sono suscettibili di distruggere o mutilare la vita terrestre di un essere umano, quale egli sia». (Simone Weil) -
Patrologia IV. I Padri latini dal Concilio di Calcedonia (451) a Beda il Venerabile (735)
Una delle caratteristiche di questa Patrologia consiste nei numerosi passi di opere patristiche, citati in italiano, che offrono al lettore un saggio della bellezza di questi testi. Le scelte sono effettuate anche per mostrare lo sviluppo della teologia nei primi secoli e per illustrare l'accostarsi dei Padri al deposito della fede. Le singole figure dei Padri vengono inquadrate nel loro contesto politico e sociale; ampio spazio viene dato alle problematiche della ricerca patristica attuale. Per ciascun autore vengono fornite puntuali indicazioni bibliografiche riguardo alle edizioni e agli studi. -
L' ebreo Gesù di Nazaret. Un contributo al dialogo fra Jacob Neusner e Benedetto XVI
Il primo volume dell'opera di Benedetto XVI su Gesù di Nazaret (2007) ha suscitato nuovo interesse intorno al libro di Jacob Neusner ""Un rabbino parla con Gesù"""", la cui prima edizione risale al 1993: vi è documentato infatti un dialogo tra il papa e il rabbino grazie al quale si sono aperte importanti prospettive per il dialogo ebraico-cristiano. I tre autori di questo """"L'ebreo Gesù di Nazaret"""", da parte loro, cercano di contribuire al consolidamento di questo dialogo ricco di promesse. E così avviene che, in corso d'opera, suggeriscano anche alcuni decisivi spunti di comprensione della persona di Gesù e della riflessione teologica su di lui."" -
Il sacramento della unzione degli infermi
Le vera finalità e i provvidenziali effetti del sacramento dell'unzione degli infermi, definito dalla maggioranza dei fedeli in modo inesatto come ""estrema unzione"""", e quindi da ricevere per fare una """"buona morte"""". Il sacramento dell'unzione degli infermi è stato istituito da Gesù per ricuperare la salute dell'anima e del corpo (cfr. Gc 5,14-15). Un'occasione per venire a conoscenza delle finalità specifiche del sacramento dell'unzione degli infermi."" -
Pollyanna
Il romanzo di Eleanor H. Porter, che ha ispirato il cinema e il teatro, viene qui riproposto. La storia della piccola orfana Pollyanna Whittier con il suo contagioso ottimismo e gioia di vivere continua a divertire e emozionare i lettori di oggi. Età di lettura: da 9 anni. -
Labirinti, quadrati magici e paradossi logici. I dieci più grandi enigmi matematici di tutti i tempi
Una visione d'insieme di argomenti quali la topologia, il calcolo combinatorio e la logica, attraverso la descrizione degli enigmi più affascinanti, dal paradosso del mentitore, alle torri di Hanoi, all'enigma dei quattro colori. Ogni capitolo parte dalla descrizione di un enigma, ne evidenzia gli aspetti matematici nascosti e svela, con l'aiuto della logica, la catena di ragionamenti che permette di ""smontarli"""" e capirli."" -
Sushi per principianti
Se ami la cucina giapponese, questo è il libro perfetto per te. Gli strumenti, le preparazioni di base, le ricette e i trucchi per impiattare al meglio sushi, sashimi, nigiri e maki.rnrnFinalmente – grazie a questo manuale che spiega tutti i passaggi da fare e li illustra con molte foto step-by-step – riuscirai anche tu a preparare il sashimi, il maki sushi e molte altre squisite ricette del Sol Levante. Seguendo i consigli pratici dell'autrice Aya Imatani, scoprirai quali sono gli strumenti fondamentali, le preparazioni di base, il nome corretto delle varie ricette, i trucchi per impiattare al meglio i cibi. E non solo: potrai perfino scoprire alcune pietanze speciali che non troverai facilmente nei sushi bar, ma che tutte le nonne e le mamme nipponiche amano preparare per le proprie famiglie, come la Torta Sushi (fatta con pollo e salsa teriyaki) e il Temarizushi (con tonno, salmone e avocado). -
Salute mentale in Italia. Sfide e prospettive manageriali nella sanità che cambia
L'assistenza psichiatrica in Italia ha lunga tradizione e grande visibilità anche internazionale a seguito della legge 180 del 1978 che, recepita dalla legge 833/78, ha promosso l'abolizione degli ospedali psichiatrici e l'istituzione di servizi psichiatrici di diagnosi e cura (SPDC) quali unità organizzative specialistiche con un numero limitato di posti letto per il trattamento dei disturbi psichiatrici in fase acuta all'interno di ospedali. L'avvento del d.lgs 502/92 ha consentito ai dipartimenti di salute mentale (DSM) di promuovere modelli si servizio nuovi in ragione dell'autonomia riconosciuta alle aziende sanitarie e ai responsabili di articolazioni organizzative. Inoltre, il Progetto Obiettivo Nazionale ""Tutela della Salute Mentale 1994-1996"""" ha indicato come priorità l'istituzione del DSM (DSM) in tutte le aziende sanitarie locali (ASL) ponendo al centro dell'intervento psichiatrico il centro di salute mentale (struttura sanitaria territoriale, non ospedaliera). Oggigiorno le limitate interdipendenze che i DSM hanno sviluppato con la filiera di servizi delle ASL, le scelte delle regioni che ne disegnano i confini e le aree di intervento in modo diverso, associate al ridisegno degli assetti istituzionali e organizzativi delle aziende sanitarie mettono in discussione questa lunga storia e pongono alcuni quesiti quali: """"è il momento di mettere in discussione il DSM, così come è stato interpretato nel recente passato?"""", """"quali modelli di gestione e formule di servizio possono profilarsi all'interno di contesti aziendali sempre più vasti territorialmente?"""". Il presente contributo prova a dare risposta a questi e ad altri interrogativi attraverso l'analisi di molteplici casi aziendali di DSM e una survey condotta a livello nazionale. Prefazione di Francesco Longo e introduzione di Claudio Mencacci, Luigi Ferrannini e Fabrizio Starace."" -
Capolavori della scultura greca antica
Questo volume con illustrazioni di grandissimo formato si pone come una storia fotografica della scultura greca antica raccontata attraverso i capolavori delle maggiori collezioni museali mondiali. Le brevi descrizioni e i commenti agevolano il lettore nella comprensione del contesto geografico, storico, sociale e religioso in cui le opere nacquero, mentre per le immagini si è scelto un approccio originale e selettivo, evitando volutamente la riproduzione per intero e privilegiando invece i particolari che rivelano le particolari sfaccettature di ognuno di questi capolavori e la perizia tecnica dei loro artefici. -
Monumenti antichi fortezze medievali
Lo studio di Alberto Di Santo, integrato da un'ampia appendice di Sandro Carocci, tratta del reimpiego dei monumenti classici soprattutto a fini bellici e difensivi, nella Roma medievale. L'opera copre l'esteso arco temporale che va dall'VIII al XIV secolo e segue lo sviluppo urbanistico e architettonico di Roma nel suo divenire città di castelli, di torri e di grandi fortezze voluti dalla nobiltà cittadina nel suo quotidiano confrontarsi con la presenza del papato e degli aristocratici rivali da un lato e degli irrequieti ceti popolari dall'altro. Il volume risulta quindi di grande interesse non solo per gli storici e gli appassionati di militaria, ma anche per i topografi, gli urbanisti e gli archeologi, a causa dell'attento censimento delle emergenze monumentali romane che vi viene condotto.