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nuovi genitori
Quali caratteristiche fanno di un genitore un buon genitore? Per essere una buona madre o un buon padre bisogna essere sposati? Ed esserlo stabilmente? Essere eterosessuali? In altre parole, la capacità genitoriale è funzione diretta e crescente di un determinato stato civile, di un corpo sessuato o di un preciso orientamento sessuale? Queste domande, per noi cruciali, costituiscono il punto di partenza della riflessione e del confronto tra le due autrici che ha dato vita a questo volume, al fine di mettere a fuoco alcune dimensioni dei rapporti tra generazioni alla luce delle profonde trasformazioni subite dalle modalità di fare famiglia e dei crescenti interscambi tra identità di genere e orientamento sessuale. -
Fuori dalla città iniqua. Legge e ribellione nella filosofia politica dell'Islam medievale
Tra l'Iraq dell'VIII secolo e l'Andalusia del XII secolo e oltre, vengono alla luce temi - ermeneutici, etici, giuridici, filosofici - su cui l'Islam medievale articola un conflitto tra ragione, politica e rivelazione. Entro questo spazio conflittuale, l'istanza rivoluzionaria e l'istanza filosofica hanno espresso un pensiero della dissidenza e della ribellione in cui l'antica relazione tra conoscenza e salvezza acquista una dimensione etico-politica da cui affiora un tema nuovo: la comunicazione e la socializzazione della conoscenza e dell'emancipazione. Il filo conduttore di questo volume è Leo Strauss, il filosofo ebreo che coglieva nel pensiero filosofico islamico (attraverso il legame che univa Spinoza, Maimonide e al-Farabi) il luogo e il periodo in cui il conflitto tra filosofia e Legge, sentito come specifico della modernità dell'Occidente, è stato impostato e poi tradotto nella storia della filosofia occidentale. Figure di questa coscienza storica e del pensiero della differenza che esse ovunque producono sono, in queste pagine, l'eretico e il filosofo. Per entrambi, il ricorso all'ermeneutica è strumento di emancipazione, di salvezza, di ribellione o di esilio. -
Lettere 1937-1968
Sono molteplici gli aspetti del rapporto che il più importante filosofo italiano della politica e del diritto dei nostri anni ha intrattenuto con Aldo Capitini (1899-1968). Nell'autobiografia, come in numerosi altri scritti, di Norberto Bobbio (1909-2004) il nome di Capitini ricorre più volte e quelle pagine suscitano nel lettore ignaro una viva curiosità e l'esigenza di soddisfare vari interrogativi, a cominciare da quello sulle ragioni dell'orientamento pacifista dello studioso torinese (""Il problema della guerra e le vie della pace"""", """"Il terzo assente""""). Il presente volume, che raccoglie la corrispondenza integrale tra il filosofo della pace attraverso il diritto e il filosofo della nonviolenza, dà una risposta a questi interrogativi situando la relazione tra i due interlocutori in un lungo percorso che va dagli anni dell'antifascismo e del comune impegno liberalsocialista fino a quelli dell'immediato dopoguerra e poi ancora dei primi decenni della Repubblica. Uno spaccato storico dunque, ma anche filosofico, ricco di interesse etico e politico, intellettuale e spirituale, che si legge nello scorrere le numerose lettere scambiate tra il teorico della democrazia e il pensatore e lo sperimentatore di inedite forme di vita associata, civile e religiosa (""""Religione aperta"""", """"Il potere di tutti""""). Bobbio ha seguito l'amico perugino nelle tappe della sua vita e della sua produzione significativamente, come risulta dalla preziosa documentazione."" -
L' essenza della democrazia. I diritti umani e il ruolo dell'avvocatura
In un saggio pubblicato alcuni anni fa Stefano Rodotà aveva modo di osservare che ""la dimensione dei diritti [...] ci appare al tempo stesso fondativa e fragilissima, perennemente insidiata da repressioni e restaurazioni, tese a cancellare o limitare proprio l'insieme degli strumenti che dovrebbero garantire al cittadino le massime possibilità di sviluppo autonomo"""". Questa osservazione, formulata più di dieci anni fa, riguardava la situazione italiana di allora, ed è purtroppo ancora attuale. Anzi si sono infoltite le preoccupazioni per la sorte dei diritti fondamentali, posti in pericolo dagli episodi di intolleranza che si susseguono da un decennio a questa parte e dall'emersione di progetti politici destinati a far prevalere l'individualismo sugli interessi collettivi, la nazionalità sulla cittadinanza, il colbertismo in economia, l'egoismo sulla solidarietà... In questo volume questi problemi vengono affrontati da un punto di vista scientifico, anche se l'analisi giuridica, economica e sociale dei problemi che stanno alla base di questi fenomeni involgono difficili decisioni delle istituzioni e della società civile."" -
Laboratori di cittadinanza. Esperienze di formazione all'impegno sociale
Per decenni le ACLI sono state promotrici di formazione cristiana, sociale, politica per i lavoratori e le lavoratrici, i cittadini consapevoli, i militanti e dirigenti del terzo settore, con diverse sottolineature a seconda delle fasi storiche e degli ambiti di maggiore impegno. Anch'esse hanno però attraversato fasi di stanchezza, fino a condividere, in parte, quella che potrebbe essere definita una stagione di diffusa crisi della formazione all'impegno sociale e politico. Oggi si torna però a sentire il bisogno di strumenti culturali e valoriali che consentano di affrontare ed interpretare la complessità dei nostri tempi, per poter discernere ed agire con sapienza ed efficacia: ecco perché tornano ad essere preziose la riflessione e l'attività in questo campo, anche di organizzazioni diffuse e di grande tradizione, come le ACLI. Il presente volume riporta la testimonianza di un anno e mezzo di lavoro del Laboratorio per una formazione socio-politica aclista che ha attivato, messo in rete e sostenuto molteplici esperienze locali, proponendosi contemporaneamente come luogo di discernimento comunitario. L'intenzione non è quella di raccontare un'esperienza, ma piuttosto - rileggendola e mettendone in trasparenza alcuni snodi cruciali - di offrirla a chiunque, sul territorio, operi nella formazione all'impegno sociale e politico. -
Uscire dalla Seconda Repubblica. Una scuola democratica per superare il trentennio di crisi della politica
Pochi capitoli della storia della nostra Repubblica sono stati così poco studiati come gli ultimi trentanni. Anni tormentati eppure poco analizzati, capaci di modificare profondamente, forsé""definitivamente, gli assetti politici, istituzionali e sociali del nostro paese. Un periodo sul quale dare un giudizio definitivo sarà difficile perché, se da un lato ha fatto scoprire alle nostre istituzioni la democrazia dell'alternanza, dall'altro ha significato l'avvento di una configurazione istituzionale caratterizzata dal leaderismo carismatico e dal populismo demagogico. Questo volume cerca quindi di sistematizzare, per la prima volta, alcune linee di analisi utili a comprendere cosa sia accaduto all'Italia negli ultimi tre decenni. Un'attenzione rivolta ai processi sociali e istituzionali avvenuti dal 1978 ad oggi che permette uno sguardo nuovo su un sistema politico che ha mostrato, durante l'estate del 2010, tutta la sua fragilità. Uscire dalla Seconda Repubblica non vuol dire quindi mettere in piedi processi restaurativi, quanto ricostruire un tessuto democratico che permetta, finalmente, al nostro paese di concludere una transizione che dura da troppo tempo e rendere attuale il dettato della nostra Costituzione repubblicana. La presentazione è di Luigi Bersani."" -
Sacra corona unita: riciclaggio, contrabbando. Profili penali economici del crimine imprenditoriale
Il volume analizza il processo di formazione e consolidamento dell'endiadi criminosa che ha caratterizzato, e in parte ancora caratterizza, la sanguinaria mafia pugliese, spiegandone le ragioni di potenza capitalistica. Con immagine icastica, la Puglia, da sempre qualificata con la metafora di insula felix, d'un tratto si è ritrovata preda di una mafia tanto cruenta e stragista quanto affaristica e imprenditoriale, vascolarizzata fin nelle viscere del tessuto sociale. Qui si è consumato, in una singolare commistione tra genesi improbabili di formazioni criminali, affaccio diretto su territori dominati da malavita e anarchia (l'ex-Jugoslavia degli anni novanta) e talvolta anche ampio consenso sociale (il contrabbando diverrà reale e concreta alternativa alla disoccupazione in molte zone del Salento), il più evidente complemento tra le condotte di contrabbando e riciclaggio mai verificatosi, una complessa attività criminale che la Sacra corona unita ha rapidamente tramutato in seria minaccia all'intera economia nazionale. -
Rileggere l'Ottocento. Risorgimento e nazione
Il libro si addentra nell'analisi dei problemi di un secolo complesso, nelle articolazioni del discorso patriottico, nelle sue modalità di diffusione nel concreto dei progetti politici e nei canali della circolazione culturale, nelle declinazioni di alcune significative identità sociali, nel farsi della nazione, tra dimensione privata e pubblica, soffermandosi infine sul profilo di uomini e assetti dell'apparato burocratico-amministrativo tra l'età della Restaurazione e i decenni postunitari. -
Giovanna Zangrandi. Una biografia intellettuale
Giovanna Zangrandi (1910-1988), laureata in chimica nel 1933, esordisce come autrice di articoli e racconti alla fine degli anni Trenta. Milita come staffetta nella Resistenza e, al termine del conflitto, si dedica all'attività di scrittura affiancando ad una modalità narrativa vicina alla tematica neorealista, trasposta in chiave di realismo locale, la scrittura di sé. Dopo ""Leggende del Cadore"""" (1951) consegue il premio Deledda con """"I Brusaz"""", romanzo edito da Mondadori nel 1954, ed è segnalata dai principali critici dell'epoca. Pubblica """"Orsola nelle stagioni"""" (1957), """"Il campo rosso"""" (1959), """"I giorni veri"""" (1963), diario della lotta partigiana, la raccolta """"Anni con Attila"""" (1966). Gravemente ammalata, raccoglie negli ultimi anni racconti scritti precedentemente: """"Racconti partigiani"""", """"Gente alla Palua"""", """"Racconti partigiani e no"""". I materiali d'archivio riordinati e salvati da un destino di oblio - hanno permesso di ricostruire la sua biografia intellettuale e di indagare il percorso di scrittura delle opere edite ed inedite, a partire dall'idea originaria fino alla stesura consegnata all'editore."" -
La sicurezza organizzativa. Un'etnografia in sala operatoria
Il tema della sicurezza in sanità ricopre oggi uno spazio sempre maggiore, sia per via delle conseguenze che gli errori in ambito ospedaliero possono avere a livello del singolo individuo, sia per i costi sociali che queste comportano. Da anni, diverse ricerche indicano come si possano produrre errori di varia natura, ma anche come a monte vi siano spesso dinamiche di carattere organizzativo legate alla progettazione dei processi di lavoro. Prendendo le mosse dall'osservazione in situ del lavoro quotidiano in uno dei luoghi in cui più frequentemente si verificano criticità e dove maggiori sono le ripercussioni di tali criticità per operatori e pazienti, ovvero la sala operatoria, il volume indaga i diversi elementi sociali ed organizzativi che possono costituirsi quali elementi critici: la comunicazione, le specifiche expertises professionali, la familiarità nell'uso delle tecnologie a disposizione, i tempi e gli spazi in cui hanno luogo le attività, le modalità di gestione dell'equipe. Il libro mostra come lo ""spazio della sicurezza"""" prenda forma proprio all'intersezione tra questi diversi elementi; come tale spazio si configuri in termini """"elastici"""", in relazione agli attori coinvolti ed alla specifica pratica lavorativa; e come, proprio perché elastico, è possibile che in tale spazio s'innestino lo sguardo sociologico e l'azione organizzativa."" -
L' anziano e il sonno
Il libro affronta l'analisi degli aspetti più significativi del rapporto degli anziani con il sonno. Ne vengono descritte le caratteristiche fisiologiche al fine di confrontarle con quelle dei soggetti più giovani e di verificare in che misura l'invecchiamento delle strutture nervose si ripercuote sui pattern del sonno, sia nei soggetti in buone condizioni di salute che in coloro che hanno malattie neurologiche. -
Tutto sotto controllo. La sicurezza in una città di provincia
La questione della sicurezza urbana è stata, nell'ultimo decennio, uno dei temi più controversi sia per le scienze sociali, sia per il dibattito politico. L'emergenza sicurezza è divenuta strumento dell'azione politica e ha contribuito a ridefinire le priorità delle amministrazioni di ogni livello in un'epoca di transizione segnata dal declino del welfare. Una delle contraddizioni più evidenti di questa stagione è l'estensione a qualsiasi contesto urbano di un quadro di problemi e soluzioni elaborato con riferimento ai contesti metropolitani. In questo volume si presenta una serie di indagini condotte a Lecce e nei paesi limitrofi, che fa luce sui processi di costruzione degli stereotipi dell'insicurezza urbana nella città di provincia e ridefinisce la questione della sicurezza come una domanda di qualità della vita urbana e di ricostruzione del legame sociale. -
De natura iuxta propria principia. Ad Felicem Moimonam iris (rist. anast.)
Il Comitato nazionale per le celebrazioni del V centenario della nascita di Bernardino Telesio ha promosso la pubblicazione in ristampa anastatica di tutte le opere del filosofo cosentino (1509-1588), oggi difficilmente reperibili. Sono previsti cinque volumi. In questo volume iniziale della serie si pubblicano due testi di straordinaria importanza: il ""De natura iuxta propria principia"""" (Antonio Biado, Roma 1565) - considerato da Eugenio Garin come il capolavoro di Telesio rispetto alle due successive edizioni (1570 e 1586) - che reca non soltanto numerosissime aggiunte, correzioni e osservazioni, ma anche il rifacimento di interi capitoli; e l'esemplare di un'edizione sconosciuta agli studiosi dell'opuscolo De iride, apparso a Napoli presso Mattia Cancer nel 1566 col titolo """"Ad Felicem Moimonam iris"""". La ristampa è arricchita da un'ampia introduzione di Roberto Bondì che ha anche curato un prezioso indice analitico in cui sono presenti le parole chiave del lessico telesiano. Premessa di Nuccio Ordine."" -
Gheddafi. I volti del potere
L'erede di Nasser alla disperata ricerca dell'unità araba, il rivoluzionario del socialismo islamico, l'""oppositore su scala mondiale"""", l'avanguardia della liberazione dell'Africa dai suoi padroni, l'interprete eretico del messaggio coranico, il sostenitore del terrorismo """"ideologico"""" dei cosiddetti movimenti di liberazione nazionale, l'oppressore, infine, di quel popolo libico di cui si è sempre dichiarato guida e difensore. Qual è il vero volto di Mu'ammar Gheddafi? Il libro - che esce mentre in Libia è in atto una guerra dall'esito incerto - ripercorre sinteticamente la vita del leader arabo da quarantanni al potere e ne racconta le ambiguità, le """"amicizie"""", i ricatti, gli eccessi, focalizzando l'attenzione sui rapporti e sugli interessi economici che hanno legato e continuano a legare il dittatore libico al nostro paese."" -
L' idea di costituzione. Una storia critica
Che cos'è la costituzione? Come nasce e come si evolve un concetto che anima le istituzioni, la riflessione politica e l'esperienza giuridica? E qual è, oggi, il suo reale valore? Entro società in continua e vorticosa trasformazione, la forza vincolante delle costituzioni democratiche resta uno dei pochi baluardi contro le involuzioni autoritarie e i nuovi totalitarismi, per rivelarsi ancora, nonostante tutto, uno dei migliori strumenti per l'integrazione politica e sociale. Ma, osservata dall'ottica del giurista o del filosofo, la costituzione appare in tutta la sua complessità, come espressione dell'enigma che fonda l'intero fenomeno giuridico, alla costante ricerca di un arduo equilibrio tra stabilità e mutamento, tra identità e metamorfosi. Il libro ripercorre la proteiforme esperienza storica dell'idea costituzionale e ne svela il carattere intimamente ambiguo per confermarne, tuttavia, l'insostituibilità dinanzi alle sfide poste dal nuovo secolo alla convivenza. -
Gli oggetti che popolano il mondo. Ontologia delle relazioni
Il mondo è popolato di oggetti che non siamo in grado di afferrare con le mani, come batteri, microbi, particelle, montagne, stelle, pianeti, galassie. Abbiamo piuttosto a che fare con biscotti, giocattoli, piatti, pentole, monete, libri, quadri, rose, gatti, mani, gambe, bambini, adulti, anziani. Difficilmente, però, in un caso e nell'altro, ci sbagliamo nell'utilizzarli o nel relazionarci con essi. Li distinguiamo, ci affezioniamo, li ricordiamo, li immaginiamo, li desideriamo, li scegliamo, li distruggiamo, li doniamo. Il volume spiega come questo ""miracolosamente"""" avvenga, con uno sguardo che partendo dagli oggetti descrive la nostra natura di esseri umani oltreché le conseguenze della continua creazione di nuovi manufatti."" -
L' autocoscienza. Un problema filosofico
Questo libro indaga la natura dell'autocoscienza, ossia la capacità tutta umana di essere consapevoli della propria sfera mentale. E si colloca nell'alveo della riflessione strettamente filosofica, privilegiando sia un approccio filosofico-linguistico e mentalista sia una ricostruzione del pensiero di alcuni tra i protagonisti della modernità e del dibattito contemporaneo. In particolare, vengono affrontate le caratteristiche specifiche della capacità dell'uomo di rappresentare linguisticamente e mentalmente il proprio io, esaminando gli aspetti problematici dell'argomento: se si parte dal cosiddetto modello riflessivo e si considera l'autocoscienza come una scissione del soggetto che prende a oggetto del suo pensiero se stesso, emergono svariate questioni e difficoltà epistemiche e metafisiche, evidenziate in modo sorprendentemente simile da diverse tradizioni filosofiche: da Descartes a Husserl, da Kant a Wittgenstein, passando tra gli altri per Strawson, Henrich, Castañeda, Shoemaker, Evans e Frank. In questo quadro viene difesa la cosiddetta tesi dell'ubiquità, che afferma una sorta di pervasività della dimensione soggettiva in ogni esperienza cosciente. -
Camillo Cavour e l'agricoltura
In occasione del bicentenario della nascita e del centocinquantesimo della morte di Camillo Cavour, il libro ne riprende lo studio della figura di imprenditore e di riformatore agrario, dopo una lunga assenza del tema nella storiografia. Cinque saggi frutto di nuove, approfondite ricerche originali esaminano le caratteristiche della amministrazione delle tenute di famiglia; la conoscenza delle più moderne teorie sulla coltivazione e sulle tecniche agricole e le relative sperimentazioni; gli importanti interventi relativi alla bonifica dei terreni e alla canalizzazione delle acque; la partecipazione ai dibattiti sull'agricoltura e l'attività legislativa. -
Quale lavoro? L'inserimento lavorativo di persone con disagio psichico
L'inserimento lavorativo delle persone con disagio psichico viene qui trattato tenendo conto di una molteplicità di aspetti e punti di vista che considerano il fenomeno nella sua complessità. Il volume riporta l'esperienza svolta nell'arco di tre anni da un gruppo di lavoro misto, formato dai ricercatori dell'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR e dagli operatori dei centri diurni di salute mentale, strutture intermedie che hanno un ruolo di primo piano nell'inclusione socio-lavorativa delle persone con disagio psichico. Attraverso la descrizione teorico-metodologica del percorso svolto e la presentazione dei risultati delle diverse attività di formazione e ricerca, il testo rende l'esperienza e il sapere capitalizzato condivisibili e circolabili; avvia una riflessione sul gruppo di lavoro quale possibile strumento per la promozione di buone pratiche nei servizi di salute mentale; contribuisce al più ampio dibattito sull'inserimento lavorativo, con particolare attenzione ai diversi modelli adottati, ai criteri da utilizzare per valutarne la qualità e alle condizioni da realizzare per promuovere non solo l'ingresso nel mondo del lavoro, ma anche la continuità dell'esperienza. -
Impronte di gloria. Effige e ornamento nell'Europa cristiana
L'ornamento, nell'accezione greca di ágalma (ciò che risplende e onora, e perciò glorifica), è stato per oltre un millennio uno dei segni elettivi con i quali la gloria del Dio della Bibbia, imprimendo le figure della santità cristiana, ha disseminato nella storia le sue tracce visibili. Le impronte di gloria (orme divine, reliquie, reliquiari, immagini votive e altre insegne e sostanze cristiche) avrebbero enucleato alcuni tra i più importanti dispositivi rituali che, dalla Tarda Antichità al Rinascimento, attivarono l'efficacia politica dello scambio salvifico. È il regime discorsivo e rituale, qui definito paradigma agalmatico, che istituì e governò l'immaginario economico e religioso dell'Europa cristiana consentendo l'incessante metamorfosi dei beni terreni nei tesori celesti e innescando il sistema retributivo della grazia e del miracolo. Dal XII secolo, l'oro dei santi e l'oro monetale, fino ad allora non separabili perché parte e motore di uno stesso circuito sacrificale, divaricarono per sempre i propri destini. Si avviò così la transizione epocale dal paradigma agalmatico alla modernità economica, dal mondo dell'ornamentum al regime dell'utilitas, dall'era dell'effigie e dell'impronta all'età dell'arte e degli artisti.