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Protagonisti della danza del XX secolo. Poetiche ed eventi scenici
Il volume tratta di nove coreografi di primissima grandezza attivi in un periodo compreso tra la nascita delle avanguardie storiche e la conclusione del xx secolo e ne analizza la poetica e il modo in cui ciascuno di loro la traduce nell'evento scenico. Gli artisti prescelti (Loie Fuller, Isadora Duncan, Vaclav Nijinskij, Mary Wigman, Martha Graham, Alwin Nikolais, Merce Cunningham, Simone Forti e Pina Bausch) marcano tappe fondamentali della danza di ricerca nell'epoca di riferimento. Molti di loro celebrano il corpo del danzatore, convinti che il fisico non costituisca affatto una sfera minore rispetto allo spirito, mentre altri tendono ad occultarlo, in certi casi ""fondendolo"""" con lo spazio circostante e così trasformandolo in altro da sé; c'è chi mira ad esprimere lo sfaccettato mondo interiore e chi si propone di cancellare o almeno di ridurre l'elemento emotivo; taluni coreografi seguono unplot, di contro ad altri che abbandonano ogni intento """"letterario"""" spesso a favore di una sintomatica focalizzazione sul significante, o ad altri ancora la cui fonte ispiratrice principale risiede nell'arte figurativa."" -
Urli, mormorii, silenzi. Sociologia della voce nel teatro musicale e nel romanzo dell'Ottocento
La voce nella sua essenza acustica è un tratto primario nell'identità di un individuo e ne indica l'appartenenza a una classe, a un gruppo, a una cultura. Come già evidenziava la retorica classica, l'importanza della gestione vocale risiede nella capacità di suscitare o spegnere emozioni e attenzione, esercitare la persuasione in un vasto uditorio o in un singolo interlocutore. Nel libro si esplora una forma particolare di conversazione: i dialoghi scritti, ""trasfigurati"""", assegnati ai personaggi nei prodotti culturali di massa ottocenteschi, come l'opera (in Italia) e il romanzo (in Inghilterra e in Francia), creati da autori """"monumenti nazionali"""" (Verdi, Dickens, Hugo), nel contesto di modelli di Stato e cultura diversi, in diverso rapporto con la Rivoluzione francese. Al centro dell'attenzione si pone, così, la voce-suono nel testo scritto, attraverso la quale emergono informazioni fondamentali e conflittuali sulla visione del mondo proposta dal singolo autore, sulla società a cui appartiene, anche al di là delle strategie consapevoli e controllate della comunicazione."" -
Libertà e innovazione nella città sostenibile. Ridurre lo spreco di enwrgie umane
In Italia le istituzioni sembrano guidate da una concezione ""meccanicistica"""" delle regole: ne esiste sempre una per qualunque problema ed essa deve mirare a risolverlo direttamente; perciò, si producono molte più regole del necessario (le quali, a loro volta, alimentano una burocrazia sovrabbondante). Il tutto è responsabile di uno spreco di energie umane. Il punto cruciale è che le regole, sia a livello centrale sia a livello locale, non devono e non possono determinare tutte le soluzioni; possono piuttosto - definendo più stabilmente sfere individuali protette e vietando solo esternalità negative specifiche - creare le opportunità perché individui e gruppi cerchino, creativamente, soluzioni contestualizzate. Non si tratta perciò di de-regolare, ma di regolare diversamente. Con particolare attenzione ai problemi della città e del territorio, il volume mostra come la """"sostenibilità"""" e la """"libertà"""" (intesa come opzione d'azione entro la cornice di un diritto che torni ad essere semplice, certo e imparziale) non siano affatto contrapposte."" -
Charles d'Orléans e i poeti di Blois. Rondò di conversazione. Testo francese a fronte
Il principale testimone dell'opera poetica di Charles d'Orléans è un manoscritto parzialmente autografo, formato da un fondo primitivo che ospita le rime composte durante la prigionia in Inghilterra (1415-1440) e da una serie di fascicoli aggiunti dopo il ritorno in Francia, nei quali si andarono depositando i nuovi testi del duca e quelli di una quarantina, di altri poeti, membri o visitatori della sua corte a Blois. Il ""Livre des Ballades de Monseigneur"""" diventò così un libro collettivo, con riprese vicendevoli di incipit e di motivi, con dialoghi frontali e messaggi obliqui. Qui si raccoglie, trascritta direttamente da un documento tanto prezioso in ogni suo aspetto, una parte significativa di questa poesia-conversazione, che assume di volta in volta i modi della tenzone, del conciliabolo, del badinage galante e della cronaca maliziosa dei segreti maneggi di corte."" -
Conoscenza digitale. L'attendibilità delle informazioni in rete
Entro pochi anni la quasi totalità dell'informazione prodotta nel mondo sarà digitale. In una simile prospettiva i motori di ricerca risulteranno determinanti nel processo di acquisizione e consolidamento della conoscenza umana. Imprescindibile risulta perciò la verifica delle informazioni che ogni giorno riusciamo a trovare in rete. Come è possibile valutare l'attendibilità di queste informazioni? Il volume offre una riflessione originale su questo problema, delineando un paradigma epistemologico di ispirazione euristica al quale poter ricondurre qualunque tipo di ricerca di conoscenza acquisibile sul Web; paradigma sviluppato grazie ad analisi filosofiche declinate in tre specifici ambiti d'indagine: l'epistemologia della testimonianza, la teoria delle decisioni in contesti di razionalità limitata e, infine, la ricerca storica. Il risultato si inserisce nel dibattito, ancora allo stato embrionale, sul valore epistemico delle informazioni presenti sul Web; dibattito che, specie alla luce degli scenari tecnologici emergenti, costituisce uno dei temi di più stringente attualità, sia negli ambiti più squisitamente tecnici che nel settore delle scienze umane. -
Fragile. Il rischio ambientale oggi
La convivenza con il rischio è una realtà con la quale miliardi di abitanti della Terra devono fare quotidianamente i conti in un pianeta fragile e vulnerabile. Terremoti, eruzioni vulcaniche, alluvioni sono i più ricorrenti disastri di origine naturale. Ad essi si aggiungono i rischi di cui è causa esclusiva il genere umano: inquinamento e mutamenti climatici ne sono gli aspetti più gravi. Convivere con i fenomeni naturali dalle conseguenze disastrose è necessario e possibile; con le catastrofi delle quali l'uomo è protagonista attivo è invece assolutamente improponibile, tanto più oggi, quando la ricerca scientifica e le applicazioni tecnologiche tendono una mano a chi la chiede. -
Un medico d'avanguardia. Gianni Bonadonna e la chemioterapia dei tumori
Gianni Bonadonna è stato un pioniere della ricerca sui tumori e ha rivoluzionato la storia dell'oncologia clinica mondiale. Laureato a Milano, rientrato in Italia nel 1964, dopo un tirocinio al Memorial Sloang Kettering Cancer Center di New York, ha sempre lavorato presso l'Istituto nazionale dei Tumori di Milano, dove nel 1976 è stato nominato direttore della Divisione di Oncologia medica e, successivamente, direttore del Dipartimento di Medicina oncologica. Le sue ricerche di maggior rilievo comprendono le prime valutazioni cliniche sull'efficacia dell'adriamicina, vari studi sulla chemioterapia adiuvante e primaria del carcinoma mammario, sulla malattia di Hodgkin, per il cui trattamento ha messo a punto una nuova combinazione di farmaci, nota come ABVD. Nel 1995, un ictus ha interrotto bruscamente la sua carriera professionale. Nel 2013, ha lasciato definitivamente l'Istituto dei Tumori di Milano, per dedicarsi alle attività della ""Fondazione Michelangelo"""", organizzazione non lucrativa di utilità sociale per l'avanzamento dello studio e della cura dei tumori, che egli stesso ha fondato nel 1999. L'American Society of Clinical Oncology ha istituito il """"Gianni Bonadonna Award and Lecture"""" come riconoscimento dell'importante attività clinico-scientifica svolta dal grande medico. Bonadonna ha ricevuto varie onorificenze nazionali e internazionali e nel 2004 è stato insignito della laurea honoris causa in Medicina dall'Università di Torino."" -
Un mondo senza animali. Possiamo rinunciare alla sperimentazione sugli animali?
Come funzionerebbe il mondo se non si utilizzassero più gli animali e i prodotti da essi derivati? Si dovrebbero cambiare abitudini nell'alimentazione, nel vestiario, nella cosmesi, nello sport, nel divertimento. E si dovrebbero cambiare abitudini anche per quanto riguarda medicine e terapie. Ed è proprio questo l'ambito in cui l'uso degli animali è meno conosciuto e dove suscita maggiore reazione emotiva. L'autore spiega le ragioni dei movimenti animalisti e di chi fa ricerca biomedica, cercando di evidenziare gli aspetti positivi di entrambe le parti, ma sottolineando che in molte situazioni la rinuncia ai prodotti di origine animale costituisce una scelta possibile, mentre in altre pone un enorme dilemma etico. -
La nuova survey. Sondaggio discorsivo e approccio internazionale
In passato la survey è stata profondamente influenzata dal comportamentismo, che ha trattato l'intervista come un banale processo di stimolo-risposta. Di conseguenza l'intervistato è stato concepito semplicemente come uno schedario, una banca dati, trascurando così la natura prevalentemente comunicativa e sociale dell'intervista. Mediante un approccio interazionale, cognitivista, pragmatico e centrato sull'intervistato (anziché sul ricercatore), approccio che riporta l'intervista alla sua dimensione relazionale, il libro offre proposte innovative (fra cui la tecnica dell'inter-vey) volte a migliorare e ottimizzare la raccolta e la qualità dei dati, prospettando una nuova alleanza tra ricercatore, intervistatore e intervistato. -
Fratelli e sorelle, buonasera. Papa Francesco e la comunicazione
La comunicazione di papa Francesco arriva proprio a tutti, grazie alla notevole consapevolezza e raffinatezza nella gestione dei codici linguistici e culturali. Spesso assistiamo a papa Bergoglio che, con la sua capacità relazionale, abbandona i testi scritti per comunicare a braccio, ricorrendo all'apologo, alla metafora o all'aneddoto come ancoraggio con la vita quotidiana. Francesco è un papa che non segue la televisione e i media in generale, pur essendo capace di dominarli con straordinaria disinvoltura. Come ci riesce? Attraverso quali costruzioni simboliche passa la sua comunicazione? Analizzando diversi aspetti della ""rappresentazione pubblica"""" del pontificato di Francesco - dal saluto dalla Loggia di San Pietro ai viaggi apostolici, dalle omelie alle encicliche - Vigano mostra i percorsi attraverso i quali il messaggio di Bergoglio arriva fino a noi."" -
La DDR e l'Italia. Politica, commercio e ideologia nell'Europa del cambiamento (1973-1990)
Ispirato dalla ricerca negli archivi della Germania Est, il volume ricostruisce le relazioni tra la ddr e l'Italia dal riconoscimento internazionale alla metà degli anni Ottanta del xx secolo. Il libro ripercorre i colloqui tra diplomatici e personalità politiche; le visite ufficiali e gli incontri informali; i temi controversi e gli interessi comuni; i negoziati fra istituzioni e imprese nella tessitura della Ostpolitik commerciale; il dibattito teoretico ispirato dall'eurocomunismo e la contrapposizione fra l'identità politica e i nuovi ruoli strategici di partiti e governi. Sullo sfondo, l'Europa in evoluzione, alleggerita da una fase distensiva nei rapporti Est-Ovest, appesantita dalla crisi economica e tesa a sperimentare forme inedite di integrazione politica e monetaria. -
«There was a star danced». Danza e rivoluzione copernicana in Shakespeare
Il volume, originale studio interdisciplinare, esplora, da un lato, la pratica della danza e, dall'altro, la progressiva diffusione delle teorie copernicane nell'Inghilterra elisabettiana e giacomiana, procedendo inizialmente su due binari paralleli che poi si incontrano nell'analisi delle scene tersicoree di plays shakespeariani quali ""A Midsummer Night's Dream"""", """"The Merry Wives of Windsor"""", """"Macbeth"""", """"Antony and Clepatra"""" e """"Cymbeline"""". L'approccio adottato mira a rinvenire tracce di una """"consapevolezza copernicana"""" da parte del Bardo, soprattutto - parafrasando un verso che il Marc'Antonio shakespeariano riprende dall'Apocalisse - in quei momenti di intima unione fra il nuovo cielo eliocentrico e la nuova terra tersicorea."" -
Semioetica. Lingua, libertà, istituzioni
Sin da Aristotele, non tanto il linguaggio, quanto il nesso di etica, politica e linguaggio è stato considerato come il ""salto"""", la """"novità categoriale"""" che rende l'uomo unico rispetto alle altre specie animali. Più di recente, un pensatore come Gramsci ha rilevato che compito della politica è di perseguire non il potere, ma la reciprocità tra governanti e governati quale condizione per lo sviluppo integrale della cognizione umana. Alla luce di tali principi, in questo sintetico volume si illustrano schemi e teorie volti ad arricchire l'etica della comunicazione, intesa, come ai suoi esordi, non come etica applicata ma come riflessione pratica, e si riconsiderano strumenti d'azione come i partiti, la cui decadenza ha accresciuto le diseguaglianze di potere, che possono essere colmate battendo non solo il populismo rabbioso ma anche le élite arroganti."" -
L' immunologia nel Novecento. Una scienza dell'individualità biologica
Nel Novecento, le conoscenze in ambito immunologico hanno avuto un'accelerazione impressionante e molti immunologi sono stati insigniti del premio Nobel per la Medicina. L'immunologia ha instaurato stretti rapporti con le altre scienze biologiche: chimica, biochimica, anatomia patologica, genetica, microbiologia, biologia molecolare e farmacologia. Il volume traccia il profilo di alcuni elementi fondanti della ricerca immunologica a livello internazionale nel Novecento. Vengono prese in esame le problematiche relative allo studio degli anticorpi e delle cellule del sistema immunitario, alle basi genetiche della risposta immunitaria, alle più frequenti patologie del sistema immunitario e, infine, ai rapporti che intercorrono tra sviluppo dei tumori e funzionamento del sistema immunitario. La prospettiva in questo millennio è che il progresso delle conoscenze nell'immunologia consenta di affrontare in maniera sempre più razionale ed efficace il trattamento delle malattie ancora oggi, purtroppo, inguaribili. -
Cesare Brandi e la regia Pinacoteca di Siena. Museologia e storia dell'arte negli anni Trenta
Il libro ricostruisce il trasferimento della Galleria dell'Istituto di Belle Arti e la sua trasformazione in Regia Pinacoteca di Siena, inaugurata il 28 ottobre 1932 nell'ambito delle celebrazioni del decennale della Marcia su Roma. La fama delle opere esposte, gli studi confluiti nel catalogo a stampa, la risposta ai nuovi criteri museografìci adottati dai musei italiani negli anni Trenta attraggono l'attenzione della cultura internazionale. I documenti dell'archivio di Cesare Brandi - al quale, giovanissimo, viene affidato l'allestimento e il catalogo del nuovo museo - permettono di ricostruire gli aspetti museografìci e storico-artistici della vicenda e gettano nuova luce sui contatti con l'archeologo Ranuccio Bianchi Bandinelli, con gli scrittori di ""Solaria"""" e gli storici dell'arte dell'Istituto Germanico di Firenze. La lettura di Proust influisce non solo sullo stile del giovane critico, ma anche sull'analisi delle opere d'arte. L'amicizia con il grande esperto di storia dell'arte senese Curt H. Weigelt gli apre la strada verso la teoria dell'arte di Panofsky, di Antal, dei Friedländer."" -
L' Africa sovranazionale. Storia e istituzioni del regionalismo africano
Il regionalismo è uno dei fenomeni politici più rilevanti delle relazioni internazionali contemporanee e l'Africa è il continente a più alta densità di organizzazioni regionali. Nate quali strumenti di emancipazione politica ed economica, esse rappresentano l'istituzionalizzazione dell'ideale dell'unità africana, le cui radici affondano nella comune esperienza storica di oppressione e sfruttamento subiti con la schiavitù, il colonialismo e l'imperialismo. Il libro ricostruisce il processo storico di edificazione e sviluppo del regionalismo africano dedicando particolare attenzione al nodo politico della sovranazionalità, attorno al quale si sono consumati dibattiti, allineamenti e disallineamenti tra gli Stati africani fin dalla loro indipendenza. L'analisi di questi processi permetterà di comprendere l'origine, le caratteristiche e i limiti di alcune delle principali organizzazioni regionali africane a livello continentale e subcontinentale, oltre a proporre una lente particolare attraverso cui guardare alla storia di un continente le cui dinamiche sono sempre più rilevanti per l'ordine mondiale. -
La rinascita dell'idealismo. Spaventa, Croce e Gentile tra ieri e oggi
Giovanni Gentile, nel 1903, intitolava La rinascita dell'idealismo il ""manifesto"""" di ciò che, nelle sue intenzioni, significava il progetto culturale condotto con Benedetto Croce nei primi anni del secolo. Così si è voluto intitolare questo libro, che mostra come - malgrado le polemiche condotte da vari versanti nel secondo dopoguerra - il pensiero di alcuni autori dell'idealismo italiano risulti ancora centrale ai giorni nostri. Tracce del loro pensiero - e dello stesso Gentile in primo luogo - sono riscontrabili nella filosofia del Novecento e in quella contemporanea: implicitamente nella concordanza con grandi temi della cosiddetta filosofia continentale; più o meno esplicitamente in alcuni autori italiani che dai precedenti hanno preso le mosse. Spazio viene dedicato anche a un confronto tra le proposte teoriche di Spaventa, Croce e Gentile e quelle degli autori americani che stanno oggi dando vita a una """"rinascita hegeliana"""", per ravvisare (rare) affinità e (profonde) differenze. Si discute, inoltre, se gli idealisti italiani diano luogo ad una tradizione unitaria malgrado le forti differenze, talvolta anche strutturali, tra le loro proposte, e in che misura questa eventuale tradizione possa essere collocata nell'attuale dibattito filosofico europeo."" -
Dirigenti comunisti. Reclutamento, selezione e formazione in una regione rossa (1945-1991)
Come si diventava dirigenti comunisti? Bisognava aver militato nel partito durante gli anni della clandestinità, oppure aver combattuto la guerra di liberazione nazionale o aver partecipato in qualche forma alla Resistenza? Che importanza ricopriva l'estrazione sociale nella scelta dei dirigenti? E quanto contava, infine, aver frequentato le scuole di partito e provenire da una famiglia comunista? Il volume risponde a queste domande sulla base di un'ampia indagine archivistica, scegliendo come caso di studio quello di una classica regione rossa, la Toscana. -
Platonismo e antiplatonismo da Nietzsche a Derrida
Che cosa significa essere ""platonici"""" o """"antiplatonici"""" per quegli autori che, nel corso del Novecento, sono stati ispirati dalla riflessione nietzscheana? Da Heidegger a Deleuze e Derrida, oggi sappiamo che, sulla scorta di un lascito per certi versi insospettabile dello stesso Nietzsche, vuol dire intendere il platonismo come tensione fra spinta rivoluzionaria e deriva dogmatica; raffigurazione del dramma di una filosofia radicale che ricerca la verità fino al paradosso del proprio smascheramento. Il volume discute la presenza ambivalente di Platone nella formazione della personalità nietzscheana (contemporaneamente modello ispiratore e bersaglio polemico) e ricostruisce il movimento attraverso cui le oscillazioni di Nietzsche si trasmettono ai pensatori successivi. Il risultato è una storia del platonismo come tradizione costituita dalla serie dei propri rovesciamenti, e un'immagine del filosofo platonico come maschera attraversata dai suoi """"altri"""": il sofista, il retore, l'artista, il politico."" -
L' inizio del lavoro. Teoria politica e questione sociale nella Francia di prima metà Ottocento
In che modo la condizione di lavoro, in particolare quello subordinato, ha assunto una posizione tanto centrale nei nostri modelli di cittadinanza e sistemi di riconoscimento sociale? Quali processi hanno fatto sì che la figura del cittadino-lavoratore sia divenuta l'asse intorno a cui pensare la soggettività contemporanea? Il libro affronta questi interrogativi considerando la Francia postrivoluzionaria investita dall'emergere della questione sociale, e indaga la costruzione di una soggettività del lavoro sviluppando un originale intreccio fra la dimensione delle istituzioni politiche e quella dei movimenti sociali. Emergono così tre nodi principali. Il modo in cui il liberalismo francese, impegnato a tradurre per la prima volta la teoria liberale in attività di governo, affronta la questione sociale e il problema delle politiche atte a disattivarne il potenziale disgregativo. Il ruolo delle nascenti scienze sociali, che fanno del pauperismo il proprio primo oggetto specifico, mettendovi progressivamente a fuoco la condizione salariale quale campo di sapere e di pionieristiche misure di welfare. E quel processo di soggettivazione del lavoro che si chiamerà ""movimento operaio"""", di cui il volume ricostruisce la genesi, evidenziando il ruolo dei linguaggi politici e delle rappresentazioni sociali nella formazione di un discorso socialista.""