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Appare di sera
Ottaviano Marinelli certamente non rappresenta una novità in tema di autori proposti dalla collana Inedit@, avendo egli già pubblicato un elevato numero di poesie in tre precedenti volumi della nostra casa editrice, e in diverse opere collettive. Rappresenta, tuttavia, una novità in quanto evoluzione della percezione e trasmissione del suo mondo interiore, comunicato al lettore in forma di messaggio, un viatico all'apparenza semplice, basato su schemi lineari e mai ripetitivi: una lesione di vita tratta dal suo quotidiano, salvato dalla distrazione delle parole che fuggono e trascritto per la sua personale memoria, che egli dona ai lettori. L'approccio migliore per leggere le sue poesie, quindi, non è quello di tipo intellettuale. La poesia spirituale, intuitiva, appartiene innanzi tutto alla realtà psichica ed a quella ""dell'anima"""". Queste realtà si spingono in un certo modo molto oltre quella intellettuale, e in esse troviamo la manifestazione spirituale. In esse, il pensiero non è più necessario e si fa esperienza diretta basata sulla empiricità del dato oggettivo, transmutato attraverso la speciale sensibilità, propria dell'autore."" -
La magia
Il presente saggio di William Butler Yeats (1865-1939) venne pubblicato nel 1901 su The Monthly Review per poi essere incluso, nel 1903, nella raccolta Ideas of Good and Evil.Se, sul piano storico, l'importanza del testo risiede nel fatto di costituire un documento unico per conoscere in maniera diretta quella temperie magico-artistica che fu, in epoca vittoriana, l'Hermetic Order of the Golden Dawn, e in particolare i rapporti tra il poeta irlandese e quel tardo ""romantico"""" che fu Samuel Liddell MacGregor Mathers (1854-1918)1, sul piano dottrinale verte invece intorno al significato e agli usi del simbolo, e quindi al ruolo dell'immaginazione, quale chiave di accesso arealtà superiori."" -
Aveva scè accussì! Anna Fougez. Storia di una diva tarantina
Questa commedia dialettale in due atti è ispirata a fatti realmente accaduti. La ""Storia di una diva tarantina"""" mi è stata raccontata dalla nonna di mia moglie, Maria Serafina Murianni, sorella di Cosima Murianni che allevò, certa di averla adottata per figlia, la piccola Maria Annina Licata, quella che in seguito sarebbe diventata la celebre Anna Fougez, abbandonata sin dalla nascita, il 9 luglio 1894, nella Ruota dei Proietti di Vico Innocentini a Taranto, nel cuore della città vecchia. La piccola Maria Annina, poi, nel 1902, compiuti otto anni, lasciò Taranto per trasferirsi a Napoli, essendo stata adottata dagli zii, i coniugi Giuseppe L. e Giovanna C., sorella di Teresa C., madre naturale di Maria Annina. In realtà, l'adozione di Maria Annina avvenne legalmente solo il 13 dicembre 1916, anno in cui fu legittimata (all'età di 22 anni!). Altre notizie, oltre alle ricerche svolte negli Archivi di Stato, Comunale e Arcivescovile, mi furono fornite da mia suocera Anna Taurino, figlia di Maria Serafina, che ha tenuto tra le braccia la piccola Maria Annina; dai suoi fratelli Nicola e Giovanna Taurino."" -
L' angelo nato due volte. Taranto 1945-Il coraggio della scelta
Se ciascuna vita rappresenta un segmento dell'eternità, che scambia le sue dispotiche amanti attraverso singole avventure destinate alla fine, qualche volta cede il posto, nel salotto buono della letteratura, alla soluzione, ora fantasiosa, ora di credenza religiosa, per vincere ogni eco della realtà e il segreto turbamento di una ulteriore e remota possibilità di riscatto, attraverso il fenomeno della reincarnazione. Delle tre teorie, quella platonica, quella pitagorica e quella della trasmigrazione affettiva, bisogna rifarsi a quest'ultima nella storia che la giovane autrice Celeste Fortunato ha brillantemente indicato quale percorso simbolico e metaforico, nella adesione visionaria, esplicitata in chiave realistica, che riafferma la consapevole forza conscia ed inconscia dell'amore. Le verità, le vicende, le aspettative di una giovane donna, attraverso lo sfondo di una favola, dilatano le proporzioni e le misure della realtà nel retaggio stratificato di un fenomeno che inverte il destino, lo sedimenta nell'inconscio, attribuendogli valore di scissione psichica, nell'intreccio di problematiche esistenziali, che prima contrappone e poi appiana nella sezione della coscienza. -
Il mio mandala
Mandala, forma espressiva, spazio sacro, dentro il quale racchiudo le mie emozioni, gioia dolore rabbia speranza, sotto forma di parole. La voce si fa parola e la parola si fa voce: per gridare ingiustizie e sofferenze, per far vibrare di accese pennellate un tramonto tarantino, per sussurrare intime emozioni, per svelare inquietudini, per lenire ferite, per dar valore a oggetti silenziosi che ci accompagnano nel palcoscenico del nostro quotidiano, per celebrare con piccoli omaggi grandi figure della storia, o chi passa inosservato ai più come gli studenti pendolari, per godere della natura nella sua potente bellezza, per condividere nostalgie. Ed allora nascono poesie come Farfalla splendente, dedicata a mia madre, A Dario mio figlio, Le parole che non ti ho detto, a mia figlia Sara, Il terzo giorno, Lungomare ventoso, ad Aung San Suu Kyi, a Letizia Battaglia, a Van Gogh, Valeria pendolare, Trasloco, Sapori, La luna rossa, Nevica, Baci, Fantasie, Dagli abissi, Tutto ho lasciato. -
Gli impermeabili
"Gli impermeabili"""" racchiude la poetica dell'ordinario e comune sforzo di vivere: lo stupore e l'attesa, la luce che esplode all'uscita di un cunicolo, le parole che si lasciano scrivere e non dire, i passi indietro e l'incosciente salto nel vuoto, il ritmo inquieto delle gocce di un rubinetto che perde, il tempo che si accorcia come un filo elastico nell'attimo prima dello slancio. Nella raccolta la poesia si incarna e si rivela nel quotidiano, senza ambizione di addolcire la forma del reale, non è quello il suo scopo. Le parole si fanno contorno del vivere, scavo e riconoscimento, consolazione esigente, e impegno nel togliere la polvere dall'indistinto scorrere dei giorni per trattenere la bellezza che sfugge a Gli Impermeabili..." -
Il colore delle parole
"Il colore delle parole"""" è un romanzo dal sapore classico e romantico, ambientato in un contesto moderno e attuale, nella cornice di una calda estate tarantina. La protagonista principale è Gabri, una giovane pasticcera un po' testarda ma infinitamente amabile che, oltre ad adorare il suo dolce lavoro, coltiva una profonda passione, l'amore per i libri, ed un sogno, di diventare una grande scrittrice. Dalla lettura lei ha tratto la profonda convinzione che le parole abbiano un """"colore"""" e che le sfumature delle stesse, combinate in armonia, siano in grado di suscitare emozioni nell'animo di chi legga. Emozioni che lei, però, come donna, sfugge trincerandosi dietro inutili corazze, almeno sino all'incontro con Marco. Tra i personaggi che si agitano sullo sfondo della """"Nuvolatte Pasticceria"""" c'è Lori, amico e socio di Gabri: anche lui vive una storia travagliata col suo compagno. Con l'aiuto di Vale e Taty, Lori diverrà artefice della realizzazione del sogno di Gabri. Una storia d'amicizia e d'amore, tante vicende che si intrecciano tra loro, alimentate e contrastate da un gioco rocambolesco di equivoci e scherzi del destino." -
Il mio cuore è una rosa scarlatta
È l'amore, solo la potentissima vibrazione emotiva dell'amore, ha ""folgorato"""" i miei pensieri, e guidato la mia mano nella stesura di queste parole... in versi. E, l'amore, è un sentimento che sorge nell'anima, come sorge il sole al mattino, è l'energia più potente di tutte le forze fisiche dell'universo, finora conosciute, perché la sua radice è spirituale, è la radice della potenza creatrice. Io non credo nel caos. """"Solo coloro che pensano a metà diventano atei - dice Max Planck. Coloro che vanno a fondo col loro pensiero e vedono le relazioni meravigliose tra le leggi universali, riconoscono questa potenza creatrice"""". L'amore, un giorno, si rivestì di indignazione quando capii che una mia compagna, croata, non era più su questa terra: era scomparsa in quell'assurda e inaspettata Guerra che scoppiò agli inizi degli anni '90 in Bosnia Erzegovina. Fu la prima poesia che scrissi. (dalla introduzione della autrice)"" -
The monster
"The Monster"""" racconta le vicende e i conflitti di Lara, una ragazza intelligente e smarrita, che desidera partecipare ai casting per un nuovo programma televisivo. Come tanti adolescenti, e anche molti adulti di oggi, Lara sogna il palcoscenico, una vita sotto i riflettori, ambisce a essere finalmente """"vista"""", """"riconosciuta"""", anela alle attenzioni altrui, le stesse che le sono mancate nella sua infanzia, quando sua madre riusciva a stento a fronteggiare la fine del suo matrimonio, e la fatica di crescere due figlie da sola. Solo il nonno materno è stato un faro nella vita di Lara, ma è morto troppo presto, lasciando un buco nel suo cuore e una solitudine che sembra colmabile solo con illusioni." -
Il cavaliere, la morte e il diavolo
Il cercatore ermetico è come il cavaliere che avanza solitario nella foresta della sua mente per giungere a conoscere la sua anima. Ad indicargli la via vi sono due figure: la Morte e il Diavolo. Non a caso, il titolo di questo racconto è tratto da una celebre opera del pittore fiammingo A. Durer: ""Il Cavaliere, la Morte e il Diavolo"""". La Morte aiuta l'uomo a mantenere sempre desta la presenza a sé stesso, a vivere ogni istante con intensità. Il Diavolo, invece, è la prova, la tentazione, che ad ogni passo determina il valore della nostra volontà. La frenesia del vivere quotidiano, con le sue preoccupazioni ed i suoi affanni, ha finito col farci dimenticare la nostra reale natura. Noi siamo dei viaggiatori, """"in cammino da sempre"""". Viaggiare significa essere disposti a vedere il mondo con occhi nuovi, lasciandosi sfidare dall'Ignoto. È in questo che sta la magia della vita, che ci riconduce alla patria perduta, al centro profondo di noi stessi."" -
Distillati di saggezza popolare
Accanto alla muta fiumana di parole scritte e stampate per esibizione, per civetteria, per orgoglio, ci sono alcuni libri o momenti di libri che afferrano per la gola. Fabio Pierri Pepe, ricercatore, storico, ma soprattutto farmacista, dedica le sua attenzioni a pubblicazioni intense, tese. Tra le righe dei suoi scritti prorompe costante e con forza il calvario tra mormorio e grido, pudore e durezza, che si esprime mirabilmente in questa raccolta asciutta, in cui sperimenta ""cose alte"""". Questa nuova """"Centuria"""" rappresenta una raccolta scaturita dalla pazienza dell'autore, appassionato di culture e di storie, ma soprattutto di tutte quelle tradizioni che, entrando a far parte della massificata esperienza del consumismo, rischiano di perdere il vero valore """"familiare"""" che da sempre è stato manifestato attraverso manifestazioni letterarie, ovvero poetiche, ma anche pittoriche ed artistiche in genere. Così, la pubblicazione di questo libro arriva dopo anni di impegno, profusi dall'autore nel documentare alcuni frammenti di saggezza popolare, tutta scaturita in ambito medico e farmaceutico."" -
Indr'a le mure. Voci dei vicoli, storie di uomini e vicende notevoli della Taranto che fu
"A distanza di pochi mesi dalla pubblicazione del lavoro su Anna Fougez, Cataldo Sferra pubblica un lavoro su fatti e personaggi di Taranto: una antologia che racchiude notizie e curiosità di chi fece grande Taranto nel campo musicale, come Giovanni Paisiello e Mario Costa; come Amedeo Orlolla, noto con il soprannome di """"Marche Polle"""". Trovano spazio nel lavoro di Sferra luoghi della memoria magno-greca, ma anche importanti monumenti come la Chiesa di Sant'Andrea degli Armeni. Si respira a pieni polmoni la tarantinità con il racconto delle cozze tarantine trapiantate a Olbia, in Sardegna, ma anche con i luoghi della memoria come il Banco di Napoli e la Birreria Dreher di Piazza Maria Immacolata. L'autore trova modo e spazio anche per introdurci nell'atmosfera natalizia con la prima delle lunghe festività: quella di Santa Cecilia. Sferra, con il suo linguaggio dialettale, usato con dovizia e maestria, introduce nel fantastico mondo della Taranto che non c'è più."""" (dall'introduzione di Antonio Fornaro)" -
Cantiche alla Musa
Nei versi del nostro autore, l'intransigentismo dei poeti dell'amore profano ancorati agli schemi sclerotici di un manierismo di forma, viene esiliato, per lasciare il posto ad un sentimento, o meglio ad un 'turbamento', risemantizzato in chiave ermetica. L'amore finisce così per divenire amorfo, ovvero separato dalle forme, tuttavia necessarie per attivare quel furor di bruniana memoria, in grado di percorrere a ritroso tutte le tappe del Djed di Osiride, per irrorare e nutrire l'anima del saggio, in un percorso nel quale la materia prima si muta in energia; in quella forza impalpabile in grado di ascendere, nel suo moto continuo, all'assoluto o uno infinito. I versi di Valentini evocano nella loro apparente voluttà, il sacro amplesso dell'Adamo Cabalistico, ovvero dell'Uomo Rosso provvisto, secondo la Midrash, di una coda in seguito perduta. -
Même pas peur. I giorni di Parigi
"Quando un nido di vespe viene scosso da un pericolo, rimane lì, attaccato alla sua natura e suoi abitanti riparano i danni e sono solo un po' agitati. Era così la Parigi di quei giorni, la stessa città con le stesse persone, con una consapevolezza differente, dopo essere stati scossi con violenza, quella di vivere pensando al modo di riportare le cose allo stato """"normale"""". Parigi c'era nonostante tutto, riempiva le linee della metro e tutti i luoghi pubblici che potevano sembrare pericolosi: dalla bottega del kebab agli starbuck, tutto si muoveva di giorno e si illuminava la notte. Parigi c'era insomma, non si era mai fermata neanche dopo il 13 novembre 2015 e nei giorni che seguirono.""""" -
Province e maestri provinciali templari nel Mezzogiorno italiano
Il Mezzogiorno italiano vide una significativa presenza dell'Ordine templare dai primi decenni successivi alla sua fondazione e sino allo scioglimento. In quest'area geografica furono presenti due Province, unità amministrativo-territoriali nelle quali era articolata l'organizzazione dell'Ordine. Lo stanziamento templare nel Mezzogiorno era dettato da due motivazioni principali: la possibilità di usufruire di porti per l'imbarco verso la Terrasanta e la disponibilità di terre per produrre frumento e altri prodotti necessari per i rifornimenti in Outremer. La Puglia e la Sicilia rappresentavano il granaio per la Terrasanta e senza le derrate alimentati qui prodotte le Crociate sarebbero state molto difficili, se non proprio impossibili. Nel presente lavoro si prendono in esame le due Province templari (quella di Apulia, che abbracciava l'interno Mezzogiorno continentale e risultava essere quella di più antica fondazione, e la Sicilia) e la loro evoluzione nel corso dei secoli XII-XIV. L'analisi principale verte sui cavalieri che ricoprirono la carica di Maestri Provinciali, ufficiali a capo delle Province. -
Amori liquidi. Sogni, sentimenti e fragilità delle Donne
Cosa è davvero l'amore? Perché ci innamoriamo proprio di quella persona e non di un'altra? Perché muore un amore, o perché sopravvive eroico o folle nonostante le delusioni? Come si può vivere quel sentimento facendo in modo che duri, spezzando la solitudine ed evitando, allo stesso tempo, che la routine eroda, giorno dopo giorno, emozione e poesia? -
Ping Pong. Sogno, fantasia, razionalità
L'autore, esperto comunicatore ed insegnante di esperienze di vita oltre che di letteratura e cinematografia, approfittando di numerosi trascorsi in ambito pongistico, ci racconta dello stato d'animo dello sportivo, dei suoi limiti e delle sue potenzialità, dei suoi timori, ma anche dei suoi sogni. Il pongista è, innanzitutto, un uomo, poi un atleta. Il tavolo da ping pong rappresenta una condizione fisico-temporale di ""lealtà, libertà, uguaglianza"""" in cui non esistono dipendenze, gradi, gerarchie, se non relative alle classifiche nazionali. Il pongista, per l'autore, sogna costantemente ed ha continui obiettivi, il suo """"premio"""" ha varie forme, nomi, sfaccettature, nonostante l'età avanzi, ma non per questo perderà di valore. Attraverso il """"codice del ping pong"""", che Nicola Gala denominerà """"pseudo-decalogo del ping pong"""" ci vengono trasmessi i valori ed i principi che conducono il pongista al successo: su tutto sogno, fantasia, razionalità. Ed in un percorso che coinvolge professionisti, amatori, giovanissimi, adulti, istruttori, atleti provenienti da ogni """"dove"""" dello """"stivale"""", pronti ad affrontare ostacoli di ogni sorta pur di presenziare alle manifestazioni sportive."" -
Pasca tarandina méje. D'o Carnevalètte... a' Sumana Sanda
"Cataldo Sferra, dialettologo e ricercatore della storia e delle tradizioni tarantine, sembra che abbia preso gusto, in un certo senso, ad affidarsi ciecamente al nostro bel dialetto tarantino per veicolare aspetti di storia locale e tradizionale. Lo fa perché crede nella forte espressività del dialetto e soprattutto con la finalità di farlo conoscere alle nuove generazioni attraverso i suoi puntuali e attenti lavori di ricerca. Così, dopo l'approfondimento biografico sull'infanzia di Anna Fougez e, in altra pubblicazione, su personaggi e fatti della Taranto di ieri e di oggi, ecco questo terzo lavoro dal titolo """"Pasca tarandina meje"""". L'amico Cataldo Sferra ci accompagna in questo cammino storico e tradizionale che inizia con """"'u Carnevalette"""", cioè gli ultimi tre giorni di Carnevale, e ci porta diritti nel cuore della Settimana Santa tarantina in tutte le sue componenti. Le sue sono pagine scritte con attenzione e con dovizia di particolarità che rappresentano un """"unicum"""", ma sono impreziosite anche dalle sue profonde riflessioni poetiche su alcuni temi della Passione a Taranto." -
Settimana Santa a Taranto
Libro fotografico con testi di Claudio Bernardi & Edoardo Winspeare e con contributi di Domenico Sellitti - Raffaele Vecchi - Antonello Papalia - Giuseppe Orlando - Antonio De Padova & Cinzia Cardone. Carmine La Fratta, con questo libro, raccoglie una visione sapientemente selezionata e affidata alla carta stampata, e dona la suggestiva unicità e l'emozione condivisa sui volti della Settimana Santa. ""Come appassionato e ricercatore, conosco Carmine La Fratta da molti anni, soprattutto attraverso le sue pubblicazioni, tante e di pregio, avendolo spesso """"adottato"""" per le mie ricerche iconografiche, rappresentando, Lui, a pieno titolo, la """"storia per immagini"""" del territorio. Consegnando alla tradizione materiale uno spaccato di vita che sarebbe altrimenti andato perso, Carmine ha reso la consuetudine di tali simboli e processioni così partecipata, da costituire un inalienabile frammento di storia locale, che entrerà a pieno diritto nelle Biblioteche della Memoria, baluardo e strenuo difensore di un Patrimonio culturale che va lentamente disperdendosi, a causa della distrazione e della frettolosità quotidiana."""""" -
Trentatré. Il mondo è una stanza silenziosa
Per Lorenzo Danzi il 26 febbraio sembra essere un giorno qualsiasi: il driiin della sveglia, la doccia, i preparativi per andare a lavoro nel piccolo giornale per il quale scrive da anni. Ma appena uscito di casa Lorenzo si trova davanti a qualcosa d'inspiegabile: le strade della sua città, Taranto, sono deserte. C'è ancora elettricità ma non esistono più animali, macchine e mezzi di locomozione: l'unico essere vivente al mondo sembra essere lui. In un frammisto d'ironia e disperazione, Lorenzo comincia a vagare per la città, raggiunge la redazione del giornale, poi la casa dei suoi genitori iniziando a maturare la consapevolezza che qualsiasi cosa sia successa dev'essere legata al suo passato, che però non riesce a ricordare chiaramente. Così inizia un viaggio nei luoghi della sua infanzia, alla ricerca di risposte ma soprattutto dei ricordi legati a Giulia, compagna di banco conosciuta da bambino, amata da ragazzo e ritrovata da uomo; un amore che si rivelerà il motivo per il quale il mondo di Lorenzo è vuoto. Ricorda il loro primo bacio, le parole di Giulia sui palindromi e in particolare sul numero 33, due volte tre, l'unione perfetta... .