Sfoglia il Catalogo ibs041
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 61-80 di 10000 Articoli:
-
Pensieri in libertà
"Tempo per vivere, tempo per ridere, tempo per invecchiare: un tema, questo, che emerge scalpitante, in una riflessione sui limiti del bene e del male, sui desideri e i passi incerti della socialità, in un coinvolgente vortice senza soluzione di continuità. """"Il peso del tempo increspa la faccia nel freddo e triste inverno"""": la paura del ticchettio di un orologio unita alla consapevolezza che il profumo di primavera potrebbe non tornare. Filo conduttore delle sue riflessioni rimane l'amore, quello pieno, divorato e divorante; l'amore appena nato e quello già concluso; quello doloroso e quello sorridente. L'amore che possiede, che lacera, che dilania; l'amore che vive tra le pieghe dei ricordi, tra i """"passi girovaghi che invadono il cuore"""", tra le celati carni e le armoniose forme. L'amore disinteressato, con le sue risposte mancate al riflesso di uno specchio; l'amore sussurrato nella notte di San Lorenzo, aggrappato alle maree e riscaldato da un tiepido bagliore lunare. Un fiume in piena, Ottaviano, con una esposizione tanto lucida quanto inevitabilmente intima della sua natura, quella di uomo sensibile e attento alle sfumature dell'anima.""""" -
La tradizione occidentale: sulla provvidenza, il sapienziale e l'eroico-La visione magica del Gruppo di Ur
Due saggi poco conosciuti di uno tra i maggiori pensatori tradizionalisti italiani del '900, Julius Evola, raccolti e riuniti in questo testo. I due scritti apparvero nella raccolta monografica del Gruppo di Ur, il famoso sodalizio esoterico degli anni '20 del '900, specificatamente nei fascicoli poi raccolti sotto la denominazione di Ur 1928. Il contenuto di questi saggi rappresenta al meglio l'indirizzo ermetico di Ur, quale espressione di una Scienza dell'Io connessa alle pratiche d'ascenso dell'Alta Magia e della dottrina ermetico-alchimica, ma anche esprimono l'autentico indirizzo sapienziale dello stesso Evola. Con un saggio introduttivo di Luca Valentini. -
Intra. Chiaroscuri di vita quotidiana, ritratti e oggetti parlanti
"Orietta non è di certo sconosciuta alla platea dei lettori ed già presente, come autrice, in alcune antologie. Eppure, lei insegna che, la trepidazione nel mostrare il frutto del proprio ingegno e delle proprie piccole grandi passioni, è sempre intramontabile. Quello che Orietta propone è il continuo mettersi alla prova, in un percorso di innovazione che stupisce piacevolmente il lettore. I suoi sono racconti di vita quotidiana, spaccati di realtà spesso tra loro diversi e in contraddizione; racconti che avvolgono e conducono verso mondi paralleli, epoche lontane, mete ambite, se non semplicemente la amata terra di origine. Una antologia che, a prima vista, dà l'impressione di non seguire alcun filo logico, alcun nesso di consequenzialità, in quanto i racconti presentano notevoli diversità, tanto in merito al contenuto quanto in merito allo stile narrativo. Alla stessa maniera si percepisce il percorso di scrittura e di studio che ha seguito nel corso degli anni, lasciando intuire la crescita attraverso i tratti e le caratteristiche delle pagine che colora con partecipata emotività. L'iniziale scetticismo lascia il posto alla sorpresa."""" (Dall'introduzione di Francesca Millarte)" -
Quatte schècce pe' quatte staggiùne: 'A Milòrde-'A Viscìglie d'a 'Mmaculate-'U Referendùm-'Na 'mbruvvesate o' Rréje. Brevi commedie dialettali tarantine
"Alternando episodi di vita cittadina, intrisi di fantasia e di novità letteraria, alle vicende di cronaca che hanno attraversato la città dei due mari, ha reso un servizio alla comunità. E lo ha fatto nella maniera più diretta e genuina possibile. Ha realizzato quattro brevi commedie, quelle che lui, rifacendosi alla lingua locale, chiama 'schècce', tarantinizzando un foresterismo d'oltremanica: l'inglese sketch, macchietta, o breve commediola da rappresentarsi in atto unico, massimo due, con pochi attori e risorse sceniche ridotte al minimo essenziale. La freschezza e la varietà dei """"racconti"""" si raccoglie intorno al perno delle stagioni: ogni scenetta descrive e nasce in un periodo dell'anno a se stante: a partire dall'autunno per terminare all'estate, sfondo temporale e climatico dei racconti, fatti e personaggi si agitano dal torrido calore estivo all'agghiaccio invernale. Cataldo, in poche ed essenziali pennellate di colore, dipinge un quadro travolgente in ineluttabile scomparsa, un mondo che fu, destinato ad essere, oltre che transeunte, facilmente dimenticato."""" (Dalla premessa di Domenico Sellitti)" -
Shurhùq. Il soffio del deserto urbano
"Shurhùq"""" è una raccolta di racconti di periferia urbana. Periferia esistenziale. Storie acide di ordinaria solitudine, assassine di ogni sciocco sorriso sulle labbra. Storie delle crisi, quella economica e quell'altra, più intima e subdola, che lacera vite, affetti e relazioni. Ogni tanto sbuca un tiepido raggio di sole a trafiggere le nubi. Ogni tanto. Le storie sono frutto di fantasia, ma d'inventato non c'è nulla." -
Tino Schirinzi. Un mestiere costruito sull'acqua. Biografia, interpretazioni e testimonianze
Un ""guizzo elettrico"""" all'occorrenza, poetico in molte circostanze. Tino Schirinzi è stato un protagonista di rilievo del grande teatro italiano, dagli anni sessanta ai primi anni novanta. Aveva con la sua terra d'origine, la Puglia, un rapporto d'amore e odio. Come si ama una donna che non si potrà mai avere e da cui siamo costretti, nostro malgrado, a prendere le distanze. """"È venùte o' t'hanne mannate?"""". Il desiderio di recitare lo ha portato lontano ma, in ogni momento della sua vita, non ha perduto mai il legame con le voci, i suoni, gli odori della sua infanzia... sono stati la culla da cui attingere la sua arte, la sua genuina singolarità. Nato da una tesi di laurea, questo libro rappresenta uno studio dettagliato ed esaustivo sul brillante e tortuoso percorso artistico di questo attore tarantino. Una occasione preziosa per ripercorrere, attraverso la vita esclusiva di un individuo, la storia del teatro negli ultimi decenni del Novecento, le vicende di un paese. Il tutto intrecciato indissolubilmente a rappresentare la trama di un'esistenza."" -
Una cicogna tra le provette. Viaggio tra i fertili campi della riproduzione
I figli non arrivano. Cosa fare? Quando preoccuparsi? Quando cominciare un trattamento presso un centro di procreazione medicalmente assistita? A questi e altri interrogativi cerca di rispondere questo libro, focalizzando l'attenzione verso metodi e tecniche dedicate alla fertilità. Oggi stiamo assistendo a un progressivo aumento delle patologie e delle problematiche legate alla fertilità e alla sfera riproduttiva. Nonostante la voglia di maternità e di paternità sia sempre presente nelle coppie, diversi problemi sembrano limitare la possibilità di diventare genitori. Per fortuna, ci sono diverse strade, indicate nel libro, che è possibile percorrere. Una coppia, una singola, una donna, per prendere una qualsiasi decisione, deve approfondire e chiarire tutte le tematiche, chiedere, leggere, informarsi, per poter scegliere serenamente la migliore strada da affrontare. L'intento dell'autore è presentare tutte le possibilità. -
Erasmo Iacovone. Il Taranto più bello. Cronistoria della stagione 1977-1978
La stagione 1977-78 del Taranto, raccontata in questo libro, fu la più densa di emozioni della storia di questa squadra. L'escursione emozionale vissuta dalla tifoseria fu unica perché la più grande tragedia della storia del club (la morte del mito Erasmo Iacovone) coincise esattamente con il momento più fulgido, interrompendo il sogno più grande mai vissuto (la serie A). In quella stagione il Taranto affrontò delle leggende del calcio italiano (Lippi, Liedholm, Prandelli, Trapattoni, Renato Curi, Lido Vieri, Ginulfi, Cera, Capello e tanti altri), fu considerata una delle candidate alla promozione in serie A, disputò, per l'unica volta nella sua storia, il girone finale di Coppa Italia e aveva una squadra piena di campioni, alcuni dei quali si sarebbero successivamente affermati a livello nazionale (Selvaggi). L'obbiettivo di questo racconto è quello di rivivere pienamente, insieme al pubblico del ""Salinella"""", sia i momenti di massima esaltazione (che culminarono nella vittoria nel derby col Bari che valsero la stabile presenza nei piani alti della classifica) che quelli di profonda disperazione (la morte di Iacovone che decretò la fine dei sogni)."" -
Florilegio di poesia. Il Mercoledì fra le parole
Dodici autori: Floriano Cartanì, Angelo Claveri, Eupremio Felle, Angelica Giannetta, Elena Greco, Cosimo Lagioia, Vito Leucci, Ilaria Lupo, Chiara Marinelli, Ottaviano Marinelli, Pasquale A. Marinelli, Florenza Mongelli, Roberto Patronella. Un incontro. Un legame: la poesia. Questi gli ingredienti fondamentali della ricca antologia che Ottaviano Marinelli cura con discrezione e passione. Un ""florilegio"""" di pensieri e rime che si intrecciano su carta, che danno vita a pagine intrise di sentimenti, di esperienze, di vita vissuta. Sì, perché la poesia è difficilmente definibile attraverso criteri schematici. Poesia è un impulso. Poesia è un sussulto del cuore. Poesia è arte. Come la famosa """"Conversation at the Café"""" del pittore Giovanni Boldini, che anticipa in copertina il magico incontro di questi inchiostri: il Mercoledì fra le righe, appuntamento mensile di voci e di versi, diventa frutto fresco e apprezzabile. Un appuntamento che elogiamo per la sua bellezza, perché anche il nostro tempo ha urgente necessità di riflessione, per allontanarci dai turbamenti quotidiani per riappropriarci dei nostri piaceri, a partire dalla semplicità, mai troppo banale, di un caffè."" -
Fiaba d'inverno
"Il tuo nome è Mry, significa amata, ricordalo, sei figlia della Primavera e del Venticello di Marzo. Giungerai sulla Terra, condotta dal Signore delle Stagioni. Non trattenere, per te, questa Fiaba d'inverno. Una cosa che puoi donare, ma anche negare, è la tua parola. Lascia aperta la porta del sogno.""""" -
Quel pasticciaccio brutto di via Duomo. Storia di coltelli, di santi e di murales
"È un romanzo che mescola molto abilmente giallo e ricostruzione storica. Nel complesso, Quel pasticciaccio brutto di via Duomo di Silvia Quero è un giallo con un intreccio narrativo intrigante e avvincente, che si sostanzia di una lettura leggera, ma allo stesso tempo coinvolgente. Per scrivere questo romanzo, l'autrice, ha fatto un grande lavoro di ricerca sul campo, ha girato in lungo e in largo Taranto vecchia, ha conosciuto persone e inserito nella narrazione molti fatti realmente accaduti. Questa storia vuole essere un omaggio a Taranto vecchia ed alla tradizione giallistica italiana, in particolare, a uno dei suoi più grandi esponenti, Carlo Emilio Gadda e al suo 'Quer pasticciaccio brutto de via Merulana'. L'auspicio dell'autrice, in definitiva, non è solo quello di appassionare e di coinvolgere il lettore, ma soprattutto quello di suscitare interesse verso un pezzo glorioso della città di Taranto, troppo spesso sottovalutato o semplicemente imbrigliato in immagini oleografiche e stereotipate che raccontano una realtà ben diversa."""" (Dall'introduzione di Antonio Basile)" -
Nella rete del ragno
Bari, in un appartamento signorile viene trovato il corpo del giornalista Sandro Vancetti, morto di overdose. Sembra un caso acclarato di suicidio. Le indagini del Tenente dei Carabinieri, Daniela Cordello, si svolgono ad ampio raggio per determinare la causa esatta della morte. Tutto ruota intorno allo scandalo delle partite truccate, della corruzione nel mondo dello sport, della libertà dei giornalisti di poter affrontare argomenti scottanti, senza nascondere la verità, per timore di ritorsioni. Bari e Roma fanno da sfondo all'intera vicenda. -
L' Officina. Laboratorio delle Culture e delle Storie. Rivista di lettere, arti e attualità culturali. Vol. 1: Premio Taranto (1949-1952). Numero speciale, Il.
Articoli di questo numero: Domenico Sellitti: Editoriale: Il ""Premio Taranto"""" l'occasione perduta; Aldo Perrone: Il Premio Taranto (1949-1952): """"Fu il più bel Premio d'Italia"""", scrisse Ungaretti; Annalisa Friuli: La nuova letteratura italiana al Premio Taranto; Elena Pontiggia: Il Premio Taranto e la pittura; Adolfo Corrente: I viaggi in Italia del Premio Taranto; Cosimo Argentina: Cultura, intellettuali e il Premio Taranto; Antonio Basile: Dalla Taranto con Ungaretti a quella del Museo Majorano con Cirese; Giuse Alemanno: Una grande stagione; Giacinto Spagnoletti: La coraggiosa voce di Taranto; Silvano Trevisani: Ori di Taranto, flebile epigono del """"Taranto"""" trentaasette anni dopo."" -
Le due facce della luna. Lettere all'altra metà del cielo
Antologia di narrativa breve e poesia con testi di: Cataldo Accetta, Felicita Amodio, Chiara Bevilacqua, Giusi Boccuni, Arianna Briganti, Sara Calabrese, Mario Calzolaro, Elvira Cerino, Marcello Cometti, Domenico Conte, Anna Elvira Cuomo, Orietta Degiorgi, Maria Errico, Veronica Ferraiuolo, Gaetano Finizio, Giulia Fonzone, Claudia Gallo, Manuela Giacomelli, Barbara Gortan, Francesco Guidato, Joanna Kalinowska, Annagrazia Larato, Aldo Lupo, Alessandra Macchitella, Laura Maniscalco Blasi, Anna Mannara, Carlo Mantini, Giovanna Mantini, Lorenza Marchitelli, Ottaviano Marinelli, Marta Marinò, Elisa Martucci, Federica Melca, Thakis Moraitis, Roberta Mormando, Ezia Mitolo, Daniele Ninfole, Alessandra Amina Ortuglio, Francesca Passantino, Nadia Pelillo, Laura Pepi, Maria Delia Picuno, Silvia Quero, Rosaria Ragni, Marco Rondoni, Pietro Santagada, Rossana Scudieri, Roberto Shambhu, Emanuele Siliberto, Leo Spalluto, Piero Trombettiere, Luca Valentini, Mara Venuto -
Ermete Trismegisto e l'opera di Omero
I poemi omerici raffigurano splendidamente l'essenza della doricità, dell'uomo elleno, della sua religiosità, del suo sapere che è conquista della visione: egli conosce i ??o?, gli Dei, perché ne percepisce spesso la presenza, alcune volte ha la facoltà di guardarli faccia a faccia; tale è la realtà noetica dei versi del grande Vate dell'antichità, sia nell'Iliade che nell'Odissea, in cui spesso affiorano le tracce di un preciso riferimento alchimico alla via eroica al Divino. Così come espressione della regalità iniziatica, in Achille, in Diomede, la palingenesi dell'Eroe Divino che, sconfitti i nemici, il fato, i Numi avversi, giunge Vittorioso alla dimora di Zeus o in patria, come nel caso di Ulisse, per riceve il ramoscello di ulivo caro ad Athena, non da un uomo sconfitto, lacerato interiormente, ma da uomo degno e parimenti valorizzato ontologicamente rispetto agli abitanti dell'Olimpo. Questo è il senso profondo che Gabriel Julliot de la Morandière attribuisce a questo classico che esce nella collana di Arcana di Edit@, con un saggio introduttivo di Luca Valentini. -
Presagi di salvezza
"Presagi di salvezza"""". Il titolo preannuncia un viaggio che, dalla disperazione, conduce alla speranza. Una speranza dettata non dall'idea della sopravvivenza, ma da indizi ben precisi: dal buio filtra sempre una luce che, seppur fioca, è foriera di vita e lascia presagire una salvezza imminente, una risoluzione attesa e voluta. L'ultima poesia, non a caso, dà voce al titolo. Inizio e fine, dunque, legati a doppia mandata e al centro un fil rouge, un percorso obbligato, doloroso ma ricco di colpi di scena e di gioie inaspettate. Un po' com'è la vita. Dal personale si passa all'universale: accade nel corpo di una poesia oppure da poesia a poesia. Una ricerca interiore che, al contempo, si rivolge al mondo, ai meccanismi umani, alle problematiche religiose. Il discorso è serrato: parole che si rincorrono in una ricerca continua e spontanea di assonanze, allitterazioni, musicalità di verso in verso." -
Il libro d'a vicchiaredda. Bazzecole, quisquilie e pinzellacchere
Dalla rete alla carta stampata, Piero Trombettiere e le sue esilaranti barzellette rendono omaggio alla tarantinità con una selezione delle migliori battute pubblicate sul web negli ultimi anni dall'Allegrologo più amato dai tarantini (e non solo). La raccolta, rigorosamente suddivisa in cinque capitoli (""'A Vicchiaredda"""", """"L'Allegrologo"""", """"Autobus numero 8"""", """"L'Uomo Calamita"""" e """"Fattaridde curte e fridde""""), riprende i temi principali delle barzellette che hanno spopolato sul web, prefiggendosi come obiettivo, oltre quello di strappare una risata a chi legge, quello di donare parte dei proventi derivati dalle vendite all'Associazione """"Mister Sorriso - Volontari della Gioia"""", che si occupa di clown terapia negli ospedali della città di Taranto e della provincia."" -
Frange. Disegni parlati. Ediz. limitata
Vivi di pancia, petto, mani, del rosso dell'amore, del rosso del sangue, del nero vomito dell'assenza, nel movimento infinito del tempo. I sogni non finiscono, mai. E ridi sempre, se non riesci a realizzarli tutti: sarai bellezza e potenza, più di prima. Quanto siamo brutti quando piangiamo a lungo? Ogni linguaggio espressivo ha la sua verità, il giusto vestito di quell'ansia, di quell'emozione urgente, che spinge per essere fermata in una parola, un'immagine, in un segno grafico, una scultura. Una raccolta di poesie e disegni, inscindibili, disegni parlati, voci disegnate: ogni poesia ha la sua faccia. Parola e linea insieme, proseguimenti selvaggi intrecciati di pulsione che trabocca. Frange libere che si muovono, fluttuano, si aggrovigliano, si propagano avviando nuovi inizi. Il finale è che non finisce. La prima edizione in commercio rappresenta una prestampa d'autore, tirata in edizione limitata di 100 esemplari, numerati e firmati, con interventi a tecnica mista dell'Autrice. -
Le donne di Taranto. Sante, streghe, sirene e regine nella storia e nella leggenda di Taranto. Ediz. per la scuola
Le donne di Taranto sono note in tutto il mondo per la loro leggendaria bellezza. Da una ricerca fra storia e leggenda, si narra in 30 biografie la storia di donne illustri dall'epoca classica alla prima metà del 1900. Donne tratte dal mondo della letteratura classica (Tarentilla, Efesina, Plottide, etc.), della mitologia (la Sibilla Anthemis, la Sirena Schiuma), della storia (Maria d'Enghien, S. Sofronia e S. Pelagia), dello spettacolo (Italia Almirante, Anna Fougèz, Maria Andriani, AttiliaRadice); ma anche della tradizione popolare: Donna Pernice, streghe e le maghe, della Chiesa, Rosana Battista (XVII sec.) e Teresa Quaranta (XIX sec.) due monache di Grottaglie; un quadro sulla condizione della donna come schiava (1400) e come moglie (1700); l'impegno sociale, Delia Jannelli, crocerossina durante la I Guerra Mondiale e Filomena Martellotta, che rivaluta il ruolo della donna nel mondo scolastico e lavorativo; del lavoro: la prima donna manager, Orsola Occhinegro Protopapa (primi '900). E poi tanto altro... -
Sovversivi di Taranto. La vita e le battaglie di Odoardo Voccoli (1877-1963) nella storia del movimento operaio tarantino
Sono passati oltre trenta lunghi anni dalla pubblicazione di questo libro. Esso ebbe un discreto successo sia a livello locale, pugliese e, in piccola parte, a livello nazionale. Per la prima volta molti nostri concittadini scoprirono che Taranto non era quella del ""ce me ne futt a me"""" (non me ne frega niente) ma aveva prodotto uomini e donne in carne ed ossa che avevano """"osato"""" disubbidire al potere dominante; si erano ribellati alle ingiustizie sociali, avevano pagato con il carcere e il confine politico e, alcuni di essi, erano morti per stenti e malattie varie contratte durante gli anni di detenzione. L'impegno dei due autori vuole rappresentare un omaggio alla strenua lotta di operai e contadini che, considerati dal Regime Fascista come sorvegliati speciali, si sono sacrificati, nel Mezzogiorno d'Italia, cercando giustizia e libertà.""