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L' Officina. Laboratorio delle Culture e delle Storie. Rivista di lettere, arti e attualità culturali. Ediz. per la scuola. Vol. 1: Taranto tra le due guerre.
I contributi di questo numero: Antonio Basile: I Fasci Futuristi Tarantini; Fabio Caffio: La Marina tra le due Guerre: nasce una grande ""forza armata""""; Mina Chirico: Una sentenza """"riconciliante"""" dopo gli scontri del '19; Claudio Confessore: Sull'affondamento della Leonardo da Vinci; Vittorio De Marco: Partito Popolare e cattolicesimo democratico tra 1919 e 1926; Mario Gianfrate: La provincia jonica percorsa da violenti scontri politici; José Minervini: La tragedia di Antonio Torro, poeta e intellettuale nella Taranto degli anni Venti; Vincenza Musardo Talò: San Marzano nel Ventennio: la singolare quotidianità di una comunità arbëreshë; Ornella Sapio: Un esercito di inventori; Edoardo Trevisani: Taranto: giornali e letterati all'ombra di D'Annunzio, con Carrieri e Viola; Silvano Trevisani: L'arte a Taranto tra le due guerre e l'exploit di Eugenio Baroni; Stefano Vinci: Il Tribunale militare marittimo di Taranto singolare esempio di efficacia punitiva; Antonio Basile: Come le canzoni divennero un filo per legare il Paese; Gerardo Trisolino: Tra storia e letteratura / Guerra e primo dopoguerra nel romanzo di Ettore Polito."" -
LeAli. La libertà è donna
L'antologia dedicata alle donne, e pubblicata in occasione dell'8 marzo, è giunta alla sesta edizione. Sei anni di opere collettive nate da un doppio impulso: il sogno della casa editrice di dare voce alla femminilità di oggi, e il desiderio di tante autrici di raccontarsi, leggere il presente alla luce del passato, di immaginare un futuro di ritrovata autenticità e lealtà a se stesse e ai propri desideri. Le autrici: Anna Maria Alma, Felicita Amodio, Chiara Bevilacqua, Giusi Boccuni, Patrizia Borgia, Arianna Briganti, Sara Calabrese, Raffaella Capriglia, Lucia Castellini, Elvira Cerino, Anna Elvira Cuomo, Mariarita Cupersito, Orietta Degiorgi, Maria Errico, Veronica Ferraiuolo, Daniela Fontana, Claudia Gallo, Manuela Giacomelli, Barbara Gortan, Joanna Kalinowska, Dora Laera, Annagrazia Larato, MariaElena Leone, Lucia Lepore, Nicoletta Lepore, Ma Raja, Alessandra Macchitella, Lucy Malagrinò, Laura Maniscalco Blasi, Giovanna Mantini, Lorenza Marchitelli, Valentina Mellone, Ezia Mitolo, Tiziana Molendi, Alessandra Amina Ortuglio, Francesca Passantino, Nadia Pelillo, Laura Pepi, Emilia Prenna, Rosaria Ragni, Tiziana Risolo, Rossana Scudieri, Sara Semeraro, Mara Venuto. -
Frange. Disegni parlati
Vivi di pancia, petto, mani, del rosso dell'amore, del rosso del sangue, del nero vomito dell'assenza, nel movimento infinito del tempo. I sogni non finiscono, mai. E ridi sempre, se non riesci a realizzarli tutti: sarai bellezza e potenza, più di prima. Quanto siamo brutti quando piangiamo a lungo? Ogni linguaggio espressivo ha la sua verità, il giusto vestito di quell'ansia, di quell'emozione urgente, che spinge per essere fermata in una parola, un'immagine, in un segno grafico, una scultura. Una raccolta di poesie e disegni, inscindibili, disegni parlati, voci disegnate: ogni poesia ha la sua faccia. Parola e linea insieme, proseguimenti selvaggi intrecciati di pulsione che trabocca. Frange libere che si muovono, fluttuano, si aggrovigliano, si propagano avviando nuovi inizi. Il finale è che non finisce. -
L' Officina. Laboratorio delle Culture e delle Storie. Rivista di lettere, arti e attualità culturali. Ediz. per la scuola. Vol. 2-3: Per dono: la settimana santa a Taranto.
Con testi e contributi di: Domenico Sellitti: Le processioni della Settimana Santa a Taranto; Antonio Liuzzi: Nel Triduo della Redenzione cronaca di una emozione collettiva; Antonio Rubino: Le Confraternite laicali a Taranto del XVI al XIX secolo; Giovanni Schinaia: Il Pellegrinaggio ai ""Sepolcri""""; Antonio Liuzzi: Rituale di amore e di morte: pathos, memorie, attesa; Dino Foresio: """"Thempus Paschale"""": la musica del dolore; Silvano Trevisani: Un memoriale progressivo attraverso la fotografia: Nicola Fasano: L'iconografia sacra a Taranto riferita alla Passione di Cristo; Edoardo Trevisani: La Passione di Cristo e i Misteri raccontati dal cinema e dal teatro; Angelo Diofano: La ricca pubblicistica esistente sulle tradizioni pasquali tarantine; Silvano Trevisani: Pietanze e consuetudini domestiche del tempo pasquale; Antonio Basile: La pietà popolare tra devozione, antropologia e tradizioni popolari; Rosario Quaranta: Settimana Santa e religiosità popolare a Grottaglie; Domenico Sellitti: Il contributo letterario della Casa Editrice Edit@ alle tradizioni ed allo studio della Settimana Santa."" -
Nuda verità
Dall'onda dei ricordi del tempo passato e dalle emozioni e dai sentimenti che investono Mary nel tempo presente, affiorano e si propagano, come onde gravitazionali, vibrazioni dell'anima che lei lascia fluire e traduce in parole. Parole per raccontare i giorni della sua infanzia che non sempre volavano lieti. È un luogo comune, consolatorio per gli adulti, pensare che la vita dei bambini sia sempre felice. A volte la protagonista sembra smarrirsi in qualche labirinto dei ricordi, ma sa che lo spettro del Minotauro non ha più il potere di ferirla. Quando pensava che non potesse più accadere, la magia dell'innamoramento l'avvolge in uno struggente abbraccio. Ma il rapporto surreale con Louis non andrà oltre l'interazione virtuale e lei si ritrova a vivere il tormento di un amore asimmetrico, non corrisposto. Mary preda se stessa per donarsi a lui ma Louis «consuma il peccato di non amarla». La sua sfera emozionale è fragile, vive emozioni effimere e discontinue. -
Questa polvere la sparge il vento
La terra si fa grembo e nutrimento di radici invisibili, il vento libera le verande e l'anima dalla polvere e dal bisogno di curare i dubbi. Mara Venuto cerca risposte e suscita domande e, nell'osservazione di un presente solo apparentemente immobile, alimenta la sete di quiete nelle pagine scritte. Nella raccolta poetica ""Questa polvere la sparge il vento"""" si trova senso e conforto al vivere, attraverso l'osmosi con la terra, gli alberi, le pietre e i panorami mai uguali a se stessi. Con un linguaggio poetico lontano da retorica e banalità, è contemplato lo scorrere delle stagioni della vita, l'alternarsi di epiloghi e nuovi inizi, l'avvicendarsi del tempo accolto con armonica benevolenza. Gli alberi, a perdita d'occhio, si fanno simbolo vivo dell'essere al mondo, in una costante canalizzazione tra materia e spirito, tra terra e cielo, radici e vertice, un dialogo incessante in cui la pioggia scende e tutto radica."" -
Diario di guerra. Un amore d'altri tempi
"I piccoli tesori si trovano nei luoghi più inattesi, ed è proprio così che, in modo del tutto fortuito, il doppio fondo di una vecchia cassapanca diventa inconsapevolmente lo scrigno che ha custodito e protetto, per oltre settant'anni, un segreto inaspettato. Una storia di altri tempi, uno scandalo soffocato negli scomparti reconditi di un baule, involontariamente trasformato in una capsula del tempo che rapisce e proietta il lettore nella arretratezza dell'Italia meridionale, quella terra martoriata dalle vicende della seconda guerra mondiale."""" (dall'introduzione di Silvia Quero)" -
Oxymora. Diario poetico di un alchimista
"Oxymora"""", prima prova poetica di Mirco A. Mannucci, vuol essere opera ibrida: diario di bordo di un alchimista, collezione impromptu di prose poetiche, meditazione assorta e reiterata sul tempo e sull'amore. Il libro orbita intorno al suo titolo: se il Reale elude ogni irrigimentazione, ogni riduzionismo, allora dire, dire sino in fondo, è parlare per ossimori." -
Taranto in cartolina. Guida della città di Taranto nell'anno 1901
Oltre un secolo fa, nel 1901, lo storiografo Andrea Martini, sacerdote ""naturalizzato"""" tarantino, diede alle stampe un libello dal titolo: """"Guida di Taranto - pel XVIII Congresso Cattolico Nazionale."""" La singolare occasione offerta dal congresso pose la città al centro dell'attenzione del Paese. Molteplici iniziative furono poste in essere per garantire ai congressisti un piacevole soggiorno: servizi alberghieri, di ristorazione, di trasporto, di svago; non ultimo, una guida che illustrasse, in maniera esaustiva, le bellezze del territorio, senza trascurarne gli aspetti storico artistici. Il Martini, eclettico poligrafo noto agli studiosi di """"cose tarentine"""", colse quindi l'occasione per realizzare questo """"viatico"""" per il turista, descrivendo, in maniera semplice e scorrevole, Taranto: la città, la storia, la cultura. Dopo oltre 100 anni abbiamo deciso di ridare alle stampe questo libello, soprattutto per svelare un desueto spaccato di vita tarantina, in parte dimenticato, in parte scomparso, soffermandoci, per completezza di ricerca storica, anche sulle edizioni successive, curate dallo stesso Martini."" -
A fior di pelle
La parola ""amore"""" ripercorre i versi in ogni sua accezione: scritti intrisi di ardore, sia quando afferiscono all'amore in sé, sia quando trattano il vissuto personale attraverso una profonda analisi interiore. Parole che rappresentano suggestioni di vita, conducono lontano col pensiero, dominando la riflessione. Il fine primo e ultimo del libro è quello lasciare un segno indelebile, quello di tracciare un solco, in questo viaggio dell'anima. Spazio agli occhi che brillano e ai sentimenti vividi."" -
Il segreto di tanta bellezza
Silvana è una pittrice in fuga da una vita in cui non si riconosce più. Si ritrova nei vicoli di una città del sud Italia, dove il mare scandisce l'esistenza delle persone. Qui la sua vita si scontra improvvisamente con quella di Gabriele, un adolescente la cui famiglia è stata spazzata ai margini dal sogno fallito di industrializzazione e progresso che ha travolto l'intera città. La fuga incosciente e disperata di Gabriele da una vita allo sbando la coinvolge in una fiammata intensa e distruttiva di desiderio e bisogno di vita. La lotta incerta di Silvana per sottrarre Gabriele alla sua vita precaria troverà l'epilogo nel finale, sconcertante, del libro. ""Questa storia racconta sentimenti eterni - la nostalgia, la ricerca della bellezza, la gioia, la paura della morte -, eppure fino a ieri sarebbe stato difficile raccontarla: perché Silvana incarna soprattutto le donne di oggi, in bilico fra vecchie e nuove identità, fra bisogni affettivi immutati rispetto al passato e volontà di reinventare la propria vita. Donne in evoluzione fra quello che sono state e quello che diventeranno."""" (L. M. C.)"" -
Sckúme 'a Siréna Tarandíne. Cu' Pondònie, Donna Paricèdde, Veterúme e Bellònie. Ediz. per la scuola
«Questa favola che parla della sirena Schiuma, la Sirena tarantina, ripropone quella già raccontata da tre illustri scrittori: Giuseppe Gigli, Arcangelo Valente e Italo Calvino, i quali apportano qualche variante soprattutto nel finale, dove il lieto fine cede il passo al drammatico, in questa che è la versione più nota a Taranto. Restituita, infine, alla tradizione scritta della letteratura editoriale dal libro ""Le donne di Taranto"""" di Domenico Sellitti. A distanza di tempo ho deciso, così per gioco, di riproporre questo personaggio leggendario per tre motivi. Primo, perché mi farebbe piacere se questo libro potesse ispirare una o più """"maschere tarantine"""", traendo sollecitazione dai personaggi che chiamo a condividere la scena con la sirena Schiuma, giacché Taranto non annovera nella tradizione una """"maschera"""" tipicamente locale. Secondo, per il mio amore per la parlata tarantina ed il desiderio che possa essere divulgata il più possibile. Terzo, perché lascio che a raccontare la vicenda siano gli abitanti del mare: chi meglio di loro potrebbe?»"" -
Fuga nei pensieri
«La poetica di Francesco Guidato si discosta, com'è carattere frequente dei componimenti in versi contemporanei, dai tradizionali canoni della letteratura classicheggiante. Quest'ultima richiama, invero, un sistema tipicamente fatto di regole ben specifiche e proprie dell'arte poetica, pure esse presenti in Guidato. Il Nostro poeta comunque, nella maggior parte dei casi, finisce per abbracciare una rimatura abbastanza diversificata, che in questa antologia chiamerei più propriamente ""assolutismo letterario"""". Tra le righe delle diverse poesie dell'Autore mi è sembrato di cogliere netto e distinto lo studio di una parola investigata, perseguita e pensata profondamente, quasi fosse un abito capace di vestire frammenti di ricordi indirizzati, tutti, a cogliere l'emozione umana nei vari indugi più inaccessibili, arcani persino, celando a volte il messaggio nella classica figura metaforica.» (dalla introduzione al libro)"" -
Il libro delle «Delizie tarantine. Fatti e misfatti, detti e ridetti, uomini e donne, cose case e chiese: piccola storia delle bellezze intramontabili di una città antichissima»
Nel 1771 viene pubblicato postumo un poemetto in esametri latini, in quattro libri, scritto da Tommaso Niccolò D'Aquino, ""Deliciae Tarentinae"""", un omaggio a Taranto e alle sue bellezze. Senza volermi elevare alla nobiltà letteraria e alla valenza storica di D'Aquino, men che meno volendo innalzarmi a divulgatore dal tono cattedratico, ho ritenuto che, ogni tanto, è opportuno che qualcuno (o più di qualcuno) pubblichi un elenco delle bellezze di Taranto, presenti e passate, intese non solo come testimonianze storiche e artistiche, ma anche come tradizioni popolari, modi di dire, rituali, superstizioni... insomma, tutto ciò che fa """"tarantino"""". L'esperimento, se così lo vogliamo chiamare, è partito dal web, per la precisione attraverso il social, con la creazione del gruppo Facebook """"Delizie Tarantine"""" in cui, messe al bando lamentele, piagnistei, battaglie sociali e ambientali (per quanto utili queste siano), si deve parlare solo ed esclusivamente del bello di Taranto."" -
Viola. Il corpo e l'anima della donna
"L'antologia per l'8 marzo, un progetto artistico e culturale fatto per restare, un libro scritto dalle donne per pensare a se stesse e parlare al cuore di tutti. Un lavoro che, negli anni a venire, saprà raccontarci chi erano le donne, la loro ricchezza, i sogni e la forza insopprimibile, nonostante il dolore, nonostante tutto."""" (Dall'introduzione di Mara Venuto). Testi di: Chiara Bevilacqua - Giusi Boccuni - Patrizia Borgia - Arianna Brigranti - Sara Calabrese - Lucia Castellini - Luisa Catapano - Elvira Cerino - Yuleisy Cruz Lezcano - Mariarita Cupersito - Orietta Degiorgi - Maria Errico - Veronica Ferraiuolo - Daniela Ferraro Pozzer - Daniela Fontana - Claudia Gallo - Manuela Giacomelli - Barbara Gortan - Erika Grillo - Dora Laera - Annagrazia Larato - Lucia Lepore - Nicoletta Lepore - Marisa Lieti - Ma Raja - Lucy Malagrinò - Laura Maniscalco Blasi - Giovanna Mantini - Gabriella Miglietta - Ezia Mitolo - Tiziana Molendi - Sara Notaristefano - Alessandra Ortuglio - Nadia Pelillo - Laura Pepi - Maria Delia Picuno - Trizia Pulpito - Silvia Quero - Rosaria Ragni - Erika Romano - Rossana Scudieri - Mara Venuto." -
Sfiorando l'anima
"Per quanto la vita possa essere adombrata dalle nuvole, queste nuvole potranno comunque essere sempre ridipinte con colori nuovi, vivaci, proprio come avviene quando i barattoli di un pittore, rovesciati maldestramente, tinteggiano tutto ciò che si trova intorno, donando una luce nuova e differente. Immergersi in questa magia di colori potrà, alla fine, migliorare ogni cosa""""." -
Taranto, Albania & altri viaggi
Uno sguardo del tutto personale, interessato e attento ai luoghi, ai tempi, alle persone, ai momenti di vita colti nella loro autenticità e incastonati in un mosaico di contatti è il filo conduttore di questi articoli, scritti da Nicola Gala, pubblicati e raccolti per temi, così da offrire un panorama ampio del suo modo di concepire il viaggio. Si comincia da Taranto, evocata in relazione agli anni della giovinezza. Il discorso si amplia con l'Albania che ha avuto modo di conoscere e osservare con curiosità e volontà di comprendere nel momento del risveglio economico, sociale, umano, venutosi a creare con la fine della dittatura di Enver Hoxha. ""La cultura unisce, di ogni genere, nutrita di tradizione e di modernità e soprattutto di umanità, interessata ad altra umanità, espressa in vario modo"""" è il leitmotiv che anima i pensieri che affiorano dalle pagine. """"Il respiro del mondo""""si avverte in un vivace passaggio tra luoghi famosi ma poco conosciuti, grandi e piccoli, antichi e moderni, consapevoli alla fine che, si tratti di New York o Mosca, di Venezia o Roma o della amata Sicilia, sono tutti filtrati dall'obiettivo, unico dell'autore, capace di """"saperli sentire"""" mentre respirano."" -
A picco sul mare
"A picco sul mare"""", dove il mare fa un po' da protagonista in questo dipanarsi di flash-back, suggestioni, sensazioni. A picco perché è nell'abisso, dove tutto è silenzio e immobilità, che si può riflettere; perché è dall'abisso che si risale in superficie... sul mare, appunto. L'io narrante si mescola spesso alla seconda e terza persona, il passato col presente, per giocare e fantasticare con luoghi, luci, ombre di una città """"squinternata, devastata, mortalmente bella"""": Taranto. Allo stesso modo la prosa s'avvale e si fonde con la poesia per dare vita a un racconto immaginifico, a tratti surreale. E infine c'è sempre un filo di Arianna a condurre il gioco a suggerire la """"chiave"""" del labirinto. Sta al lettore scoprirlo (seguirlo), o meglio, interpretarlo. Un omaggio alla città, un atto dovuto, perché - malgrado la conflittualità con lei eterna - è sempre succhiando linfa dalle proprie radici che si riesce a trarre la forza necessaria per rinascere." -
Tre Donne
"Tre Donne"""" racconta le vicende delle tre protagoniste, tre donne diverse tra loro, appartenenti a tre generazioni differenti: una bambina di dieci anni, una giovane moglie ed una donna anziana. Chiara, Laura e Agnese, questi i loro nomi, sono nate e cresciute nello stesso luogo, una cittadina del nord barese. Un giorno, per uno strano scherzo del destino, si incontrano nel parco cittadino, altro protagonista del libro, alla """"loro"""" panchina vista mare. Un incontro breve, di poche ore, ma importante: ciascuna donerà all'altra qualcosa di sé. Tutte e tre ritorneranno alla quotidianità di sempre, pur diverse tra loro, ma accomunate ora dall'unica ed assoluta certezza: nella vita si è sempre in tempo per ricominciare ad amare." -
Mugghiére e Cemenére come l'èje te l'à tenère (Mogli e comignoli, come li hai te li dovrai tenere). ovvero La donna e il matrimonio nei proverbi e nei modi di dire dialettali tarantini
Una nuova edizione, riservata e numarata, di una tra le più celebri tra le ""Centuria"""" di Claudio De Cuia, il quale poco garbatamente - per il Gentil Sesso, - ha raccolto una serie di modi di dire che, rigorosamente in pura lingua tarantina, stigmatizzano la figura della Donna soprattutto attraverso i suoi atteggiamenti plateali, le sue caratteristiche proverbiali, i suoi modi di fare e di rapportarsi dinanzi alle facezie quotidiane, alla vita matrimoniale, familiare e domestica, nei rapporti con il mondo che le gira intorno... lei! il centro dell'universo. E non fa sconti a nessuno!""