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Saponi e cosmetici fai da te. Manuale completo di formule, ricette e segreti per una bellezza facile e naturale
Realizzare con le proprie mani i cosmetici e i saponi che si utilizzano ogni giorno è divertente, ecologico e fa risparmiare denaro. Questo manuale – qui presentato in una nuova edizione rivista e aggiornata con nuovi materiali – nasce dalla passione della sua autrice per l’autoproduzione e dalla sua voglia di condividere con gli altri le sue conoscenze in materia di igiene e bellezza. Tatiana Maselli vi insegnerà a leggere le etichette dei cosmetici in vendita, a giudicare qualità e sicurezza delle materie prime contenute nelle diverse preparazioni, a conoscere i bisogni della pelle, a formulare e autoprodurre i cosmetici più adatti per curarne in modo delicato i problemi. Illustrando ricette semplici ed economiche, e guidandovi nel reperimento degli ingredienti e degli strumenti di lavoro, vi aiuterà a confezionare detergenti per il corpo, il viso e i capelli, creme, balsami per labbra, scrub, profumi, shampoo, bagnischiuma, e tanti altri prodotti naturali. L’ultima parte del libro è dedicata alla produzione casalinga del sapone con il metodo a freddo: il meno laborioso, il più veloce e alla portata di tutti, nonché il più ecologico. -
Il barocco a Genova «un misto di più maniere»
Genova ad avvio del Seicento è teatro di un fiorire di esperienze artistiche «forestiere». Soggiomano in città o vi inviano opere artisti toscani e senesi vi approdano i pittori lombardi, è presente una colonia di fiamminghi raccolta intorno a Cornelio de Wael, a cui si aggiungono Rubens, di passaggio nella Superba nel 1605 e, negli anni venti, Anton Van Dyck Sono queste alcune delle molteplici componenti alla radice della maturazione di una autonoma scuola locale, che già nel Settecento il pittore e scrittore d'arte Carlo Giuseppe Ratti identificò come «un misto di più maniere, perché ha del Veneziano, del Lombardo, del Fiammingo e del Toscano». La chiave di lettura proposta da Ratti e approfondita da Luigi Lanzi nella sua Storia pittorica della Italia, sarà fatta propria e rielaborata nel Novecento da Roberto Longhi, le cui riflessioni e i cui scritti, punto di avvio del volume, sono uno strumento importante per riflettere sull'identità della scuola pittorica del Seicento a Genova. Il complesso carattere della cultura figurativa della città è analizzato attraverso affondi dedicati ad alcuni protagonisti. Giovanni Benedetto Castiglione, la cui attività si divide tra Genova e Roma, crea un composto tutto personale che mescola agli insegnamenti di Van Dyck, le esperienze del movimento neo-veneziano, le suggestioni di Poussin e Bernini; Gregorio De Ferrari studia e copia Correggio e traduce in chiave decorativa coloristica il barocco beminiano; Bartolomeo Guidobono, artista eccentrico diviso tra Genova e Torino, esporta i delicati e festosi caratteri della pittura genovese nel contesto figurativo della capitale sabauda allo scadere del Seicento. -
Microstoria e storia globale
La parola «microstoria» fa pensare a contadini, streghe e in demoniati – ai molti uomini e alle moltissime donne che sono state doppiamente vittime, prima degli abusi di potere nel corso delle loro vite e poi dell'oblio da parte della Storia con la S maiuscola; «microstoria» è anche il nome associato a una stagione storiografica italiana di altissimo profilo, che non solo ha riportato alla luce questi protagonisti del passato, ma nel farlo ha rinnovato il modo di fare ricerca e di scrivere di storia. In entrambi i sensi, la microstoria si ricollega alla piccola scala, alla dimensione del villaggio o del quartiere, alla biografia di uno sconosciuto. Che cosa ha dunque a che fare la microstoria con la storia globale? Francesca Trivellato si è interrogata su questa domanda per oltre un decennio. I suoi saggi qui raccolti, per la prima volta in traduzione italiana, offrono risposte per alcuni versi sorprendenti a partire da un punto di osservazione privilegiato. Allieva di uno dei fondatori della microstoria italiana, Giovanni Levi, ma trasferitasi negli Stati Uniti da ormai vent'anni, Trivellato mette in luce incontri mancati, possibili sviluppi e intrecci tra storiografie che, anche in un mondo sempre più interconnesso, mantengono un impronta marcatamente nazionale. -
City of Thorns. La città delle spine. The Demon Queen Trials. Vol. 1
Non avrei mai pensato di ritrovarmi a cantare ‘Tanti auguri a me’ in un sotterraneo. Eppure, quando un demone peccaminosamente sexy si imbuca all’happy hour, è esattamente quello che succede. È conosciuto come il Signore del Caos e mi ha scambiata per la mia sosia succube. Buon compleanno a me! Quando assaggia il mio sangue, capisce finalmente che sono mortale. Tuttavia, ci rendiamo conto che abbiamo un desiderio in comune: vendicarci. Così facciamo un patto: resterò nella città proibita per dare la caccia all’assassino di mia madre. In cambio, lo aiuterò a ottenere la vendetta che desidera. C’è solo un problema: lui è il mio sospettato numero uno. E questo è sempre più difficile da ricordare mentre lui mi insegna come ricoprire al meglio il mio ruolo attraverso la seduzione. A ogni tocco bruciante mi avvicino sempre più pericolosamente al limite, e se cado sotto il suo incantesimo seduttivo, c’è solo una cosa che mi attende: la morte. -
Fania e altri racconti
Sei racconti, tutti dedicati a figure femminili. Tuttavia, in tali racconti, la donna non costituisce quasi mai la figura dominante è, se mai, una ""prima inter pares"""" che vive sì la propria avventura, ma non in modo esclusivo. Ella è sempre considerata come una solista all'interno di una sinfonia concertante: originale, brava e interessante, ma sempre nella tessitura del contesto."" -
Parlesia. La lingua segreta della musica napoletana
La parlesia è un gergo carbonaro, segreto, tramandato oralmente e al quale non è possibile attribuire una data precisa di origine. Adottata dai musicisti ambulanti napoletani – i cosiddetti «posteggiatori» – la parlesia si è trasformata in uno strumento di difesa nei confronti di impresari improvvisati, per poi venire legittimata tra la metà degli anni Sessanta e gli anni Settanta grazie alle giovani generazioni di artisti napoletani. Giornalista radiofonica e animatrice culturale, Valeria Saggese costruisce un affresco storico-sociale attraverso una narrazione vivace e ricca di aneddoti, affidata anche alle testimonianze di alcuni tra i più grandi protagonisti della musica napoletana: da James Senese a Enzo Gragnaniello, da Eugenio Bennato a Fausta Vetere, passando per Tullio De Piscopo, Gigi D’Alessio e Valentina Stella, per arrivare fino alle nuove leve come Clementino e Gnut, tutti accompagnati sempre dallo spirito guida di Pino Daniele. Artisti molto diversi tra loro ma accomunati dall’amore per un idioma segreto e in continua evoluzione, capace di offrire rifugio e nello stesso tempo porsi come collante per chi, attraverso la musica, era ed è alla ricerca di una «famiglia». -
Costruire. Le storie nascoste dietro le architetture
Roma Agrawal è un'ingegnera che ha alle spalle oltre dieci anni di carriera e, come progettista, ha lavorato a uno dei grattacieli più alti d'Europa, lo Shard di Londra, disegnato da Renzo Piano. In Costruire racconta i materiali che hanno rivoluzionato l'arte della costruzione e rivela le straordinarie vite segrete delle architetture nel mondo. Questo libro è un viaggio riccamente illustrato attraverso la storia degli edifici – dal Pantheon alla Tour Eiffel, dal ponte di Brooklyn (la cui costruzione si deve a Emily Warren Roebling, la prima ingegnera dell'era moderna), agli avveniristici grattacieli di Dubai e Kuala Lampur. Grazie alla guida di Roma Agrawal impareremo come calcolare la giusta lunghezza di un ponte, perché alcuni edifici famosi sono crollati (con i criteri di costruzione odierni le Torri gemelle sarebbero ancora in piedi), come progettare lo scheletro di metallo che si nasconde sotto la corazza di vetro di un'altissima torre e come sono disegnati i tunnel che corrono sotto le strade delle nostre città. Il nostro universo artificiale, in continua evoluzione, è un racconto ricco di storie e segreti che, se avete orecchie per sentire, e occhi per vedere, è una vera fascinazione da vivere. -
Religione ed etica pubblica in Michael Walzer
Quale dei due principi può far riprendere vigore alla dimensione pubblica dell'esistenza, la Ragione o la Passione? Il problema del conflitto tra la Ragione, che spesso si vuole solo laica, e la Passione, che nell'immaginario comune evoca orizzonti anche religiosi, è sempre più all'ordine del giorno. A partire da una rilettura del radicalismo politico dei santi puritani, sulla scia di Weber e dal recupero dell'Esodo come fonte non di parte dell'immaginario democratico, Michael Walzer oltrepassa le dicotomie e recupera l'esigenza di un'integrazione. Il saggio di Diana Gianola ricostruisce per la prima volta in modo organico il rapporto tra etica e religione in Walzer e fa emergere un articolato vocabolario morale che riabilita infine la speranza, attraversando i motivi della convivenza e dei suoi principi, della critica e del lavoro. -
Educazione e pedagogia in tempi di cambiamento culturale
Viviamo in un momento di rapido cambiamento culturale. Anzi, secondo il giudizio di Wolfgang Brezinka, grande teorico tedesco dell'educazione, la nostra è ormai una società 'disorientata', nella quale i mutamenti scientifici, economici e culturali hanno portato a considerare desueti i valori tradizionali e a sostituirli con una pluralità eterogenea di riferimenti e con una forte tendenza all'individualismo. Questa situazione di libertà dalle tradizioni e di promozione spinta dell'autodeterminazione ha generato una profonda insicurezza della persona, che ha perduto la stabilità e la certezza dei valori fondamentali in ambito culturale, morale, religioso. Sicuramente nessuna tradizione è immutabile e anche sul versante valoriale il cambiamento è una molla importante di progresso. Ma l'orizzonte delle cose che 'contano', che indirizzano la vita di ciascuno e le danno senso deve rimanere un punto fermo, da condividere con la propria comunità e di cui avere cura. L'attuale crisi dei valori di base è una grande sfida per l'educazione. Una sfida che Brezinka raccoglie in questo volume, non solo analizzando in profondità i termini della questione, le sue ricadute sul sistema scolastico e il ruolo, non sempre felice, della scienza dell'educazione, ma non tirandosi indietro di fronte all'esigenza di proporre indicazioni per venire in aiuto alle giovani generazioni, vere vittime della frantumazione dei valori fondativi. -
Ontologia della comunicazione educativa. Metodo, ricerca, formazione
La comunicazione educativa assume rilevante importanza in un sistema sociale in cui i media sono sempre più portabili e integrati nella vita degli individui, la qualità della relazione nelle professioni educative e formative è centrale, la trasformazione dell'economia dell'attenzione e dei ritmi dell'apprendimento richiede forme nuove e coinvolgenti di didattica. Questo libro, risultato di un progetto PRIN (Ontologie, learning object e comunità di pratiche: nuovi paradigmi educativi per l'e-learning) prova a dare il suo contributo alla questione attraverso la sintesi dei risultati di una ricerca che sulla comunicazione educativa ha costruito un'ontologia, definendone i concetti-chiave nelle loro relazioni, riportandola al problema della rappresentazione della conoscenza e della sua trasmissione e studiando soluzioni tecnologiche e formati didattici per utilizzarla nel campo della formazione. La disponibilità in internet dell'ontologia nella sua struttura e nei suoi termini offre la possibilità di utilizzarla come prezioso strumento di lavoro. -
Religiosità e civiltà. Conoscenze, confronti, influssi reciproci tra le religioni (secoli X-XIV). Le settimane internazionali della Mendola
Nel terzo Convegno del ciclo ""Religiosità e civiltà"""", tema delle Settimane della Mendola, Nuova Serie, sono state indagate le varie modalità con cui il cristianesimo si è aperto alla conoscenza delle altre religioni. In particolare si è esplorato come, con varie modulazioni, i cristiani di età medievale abbiano percorso itinerari che, a partire dalla coscienza del loro essere profondo, li hanno portati a misurarsi con i messaggi delle altre religioni, utilizzando sia l'osservazione empirica, sia lo studio approfondito delle altrui tradizioni culturali, sia la traduzione e la riflessione sui testi sacri delle altre fedi religiose, con particolare riguardo al Corano. I singoli casi di studio sistematico di argomenti particolari sono anche serviti per verificare come il confronto tra gli aspetti culturali e le forme cultuali delle altre religioni non abbia portato a uno scontro di civiltà, come alcuni studiosi hanno recentemente sostenuto, bensì, allontanando ogni facile irenismo, a una effettiva difficoltà di realizzare un vero e proprio dialogo. Sono indubbiamente emersi gli influssi reciproci, sul piano del comportamento etico, e a volte sul terreno delle liturgie, ma a tratti sono stati messi a nudo gli scontri violenti, specialmente contro i pagani delle pianure dell'Est europeo, o contro gli ebrei presenti in Occidente, o contro i musulmani durante le diverse spedizioni crociate."" -
Noi, afghane. Voci di donne che resistono ai talebani
Mariam, Zarifa, Madina, Shaza… Donne senza diritti, donne che vivono in prigioni di stoffa, donne che non possono più lavorare né completare gli studi. Donne che nell'Afghanistan dei taleban hanno solo una possibilità per esistere: scomparire. Sono alcune delle oltre quaranta protagoniste alle quali le giornaliste di «Avvenire» hanno dato voce nella campagna #avvenireperdonneafghane svoltasi nei primi mesi del 2023 sulle pagine del quotidiano e online. Storie intense raccolte insieme per la prima volta in questo libro: di sofferenza, come quella di Roqia, che da Kabul racconta come il suo sogno di diventare pilota è naufragato nei divieti dei fondamentalisti islamici; ma anche di tenacia, come quella che nella capitale vietata alle donne ha consentito a Meena di proseguire la sua attività di catering. In questo libro ci sono le lettere inviate dall'Afghanistan ad «Avvenire» da insegnanti che hanno perso il lavoro, da infermiere che invece resistono, da operatrici umanitarie che ogni giorno temono che un nuovo divieto possa sbarrare loro la strada. A impreziosire i racconti e le testimonianze, le intense immagini scattate dalla fotografa romana Laura Salvinelli, più volte inviata in Afghanistan a testimoniare con il suo obiettivo che la luce non abbandona mai le donne afghane, nemmeno nei momenti più bui. A queste immagini si sono ispirate scrittrici del calibro di Mariapia Veladiano, Ritanna Armeni, Marina Terragni, Tiziana Ferrario e Silvia Resta per le loro riflessioni sul dolore di essere donna, oggi, nell'Emirato islamico dei taleban. -
Autobiografia del Rosso
Con Autobiografia del Rosso, la pluripremiata poetessa canadese Anne Carson crea un’opera straordinaria e unica, un’opera che è insieme canto lirico e narrazione, inedita riscrittura di un mito greco e moderno romanzo di formazione.rn«Un'avventura d'amore. Così la stessa Anne Carson aveva definito Autobiografia del Rosso. Ma un amore che sfugge, fatto di tensione, attesa, di dolore e piacere, come l'eros nell'antica Grecia» - Alessia Rastelli, La LetturarnGerione – quattordicenne impacciato, diverso da tutti gli altri perché la sua pelle è di colore vermiglio e ha un paio di ingombranti ali legate dietro la schiena – nasce nei frammenti di un antico poeta greco, Stesicoro, e prende forma nelle pagine di Anne Carson, tornando alla vita in un universo fatto di stazioni del pullman e vulcani, scagliato tra i versi di Emily Dickinson e Walt Whitman e l’eco delle voci di Sant’Agostino, Proust e Virginia Woolf.rnGiovane mostro rosso alato, Gerione prova a farsi spazio in un mondo che non è suo, si muove in una notte troppo nera e lì incontra Eracle, bello e sfrontato, di poco più grande, ma che già padroneggia le armi affilate della seduzione. Sarà lui ad accompagnarlo all’età adulta: Gerione conoscerà il sesso, il dolore, la fatica del cambiamento e la rabbia, il desiderio esasperato e la gelosia, tutte tappe di quel volo scomposto e incerto che è per ciascuno l’approssimazione all’amore. -
La vita di un ragazzo
Zephyr, in Alabama, è una città idilliaca per l’undicenne Cory Mackenson: un luogo dove i mostri nuotano nelle profondità del fiume e gli amici sono per sempre. In una fredda mattina di primavera, Cory e suo padre vedono un’auto precipitare in un lago - e un disperato tentativo di salvataggio porta il padre a confrontarsi con una terribile e ossessionante visione di morte. Mentre Cory lotta per comprendere il dolore del padre, i suoi occhi si aprono lentamente alle forze del bene e del male che lo circondano. Ciò che lo attende è fonte di paura e stupore, magia e follia, fantasia e realtà. Mentre Cory si immerge nel profondo di Zephyr e di tutti i suoi misteri, scoprirà che mentre i piaceri delle cose infantili svaniscono, crescere può essere un viaggio curioso e bellissimo. -
House of roots and ruin. La casa di radici e perdizione
Nonostante sogni avventure ben oltre le coste delle isole Salann, la diciassettenne Verity Thaumas è rimasta nella tenuta di famiglia, Highmoor, con la sorella maggiore Camille, mentre le altre ragazze Thaumas si sono divise per Arcannia. Quando Mercy comunica loro che la duchessa di Bloem è interessata a far dipingere a Verity un ritratto del figlio Alexander, lei si mostra subito entusiasta, ma Camille non è d’accordo e prova a impedirglielo rivelandole un segreto taciuto per anni: Verity è in grado di vedere i fantasmi. Sconcertata, la giovane fugge da Highmoor diretta a Bloem, dove viene conquistata dal paesaggio florido e lussureggiante e dall’affascinante e spiritoso Alexander. Ben presto, però, Verity inizia a intravedere il lato oscuro della tenuta, nascosto con cura dietro una facciata così vigorosamente stucchevole. -
I Florio. La vera storia della famiglia diventata leggenda
Ascesa, splendore e caduta della famiglia Florio. Un racconto lungo un secolo di tre generazioni dei ""Leoni di Sicilia"""".Il libro ricostruisce la storia di una delle più importanti famiglie italiane: quella dei Florio, il cui nome rievoca imprese formidabili sia sotto il profilo imprenditoriale che mondano e sportivo. Partendo dagli inizi dell'Ottocento delle prime imprese economiche, questo saggio rigoroso, restio a ogni concessione agiografica e romanzesca ma con un passo narrativo intrigante, attraversa la vicenda di questa famiglia fino al suo tramonto, nei primi decenni del Novecento. A questa dinastia è anche legata la nascita di una delle corse automobilistiche più importanti del mondo: quella Targa Florio che - iniziata nel 1906 e terminata nel 1977 - è fra le più antiche competizioni del secolo scorso. Una storia nella storia, che aggiunge fascino a un mosaico composto da molte tessere, compresa quella probabilmente più luccicante di Donna Franca, la """"regina"""" della dinastia. Una donna che, al fianco del marito Ignazio jr, incarnò - nel bene e nel male - la Belle ?poque, consegnando la sua figura alla memoria comune come una delle icone del cosiddetto Secolo breve, contribuendo a trasformare in leggenda la parabola della dynasty siciliana."" -
Un abito chiaro
"Un abito chiaro"""" è uno sfogo, un accavallarsi di pensieri, domande tante e risposte pochissime, in prosa e in musica, in immagini, in secondi sospesi, in battere e in levare. Partire dalle cose più piccole, più private, più banali, normali, comuni per dire della strage di Ustica senza farsi soffocare dalla commozione e dalla retorica che dopo quarant'anni pesa su tutti noi, sulla nostra comunità di uomini e donne che misura da una parte la propria precarietà sulla difficoltà di sapere, di districarsi in un ammasso contorto di misteri e depistaggi, e dall'altra la testarda e alla fine fruttuosa volontà di sapere, di avere giustizia. Pochissime risposte, parole che si aggiungono a un libro con ormai troppe pagine, ma che vogliono indicare anche le strade virtuose che donne caparbie e uomini instancabili hanno tracciato per non perdere la speranza della giustizia e del diritto." -
Sui sentieri del jihad. Viaggio nel fondamentalismo islamico
Giovanni Porzio ha iniziato a viaggiare nel mondo arabo quando era ragazzo, e poi è diventato reporter, come giornalista e fotografo, dalle aree più calde del pianeta. Da quarant'anni in prima linea, si è arrampicato con i guerriglieri sulle montagne dell’Eritrea e dell’Afghanistan, ha vissuto i bombardamenti di Beirut, ha attraversato i campi minati in Angola e in Mozambico, è entrato in uno dei covi di al-Qaida, era a Bassora durante l’operazione Desert Storm dove è stato fatto prigioniero dalle guardie rivoluzionarie di Saddam Hussein. Vivere e osservare da quel punto di vista gli ha consentito di avere una visione globale e articolata, e in questo libro ci racconta la storia dell'Islam più estremo, le responsabilità dell'Occidente, i kamikaze e il terrorismo, la povertà, il regime dei califfi e dei taliban, la condizione delle donne. La nascita, l’ideologia, l’espansione, le ramificazioni dell’internazionale jihadista in un libro in cui s’intrecciano cronaca, personaggi politici, narrazioni di viaggio, incontri con profughi, anziani, donne e bambini: le vittime di tutte le guerre. -
San Martin di Alberto Breccia
Questa pubblicazione è il risultato di un faticoso lavoro di compilazione, selezione e restauro delle immagini che Alberto Breccia ha realizzato sul libertador José de San Martín. Spinto dall’interesse di divulgare queste bellissime tavole, l’autore Toni Torres ha scritto una biografia di quello che in Argentina è considerato il “padre della patria”, che funge da sceneggiatura per uno straordinario collage di illustrazioni del maestro. Un volume che, nel raccontare la vita di una importante figura storica, riporta alla luce un’opera quasi perduta di uno dei più grandi illustratori di sempre. Per la prima volta edito in Italia. -
E in mezzo: noi
Madina si è lasciata alle spalle la guerra e i suoi orrori dopo una fuga pericolosa. Finalmente si sente a casa e accettata in Austria, il nuovo paese che l’ha accolta. Da qualche tempo non vive più nel centro di accoglienza per rifugiati, ma si è trasferita con la sua famiglia dalla sua migliore amica Laura, non indossa più i vestiti donati da altri e a scuola va tutto per il meglio. Tutto cambia quando all’improvviso appaiono delle scritte razziste nella piazza principale della città in cui vive e ogni giovedì un gruppo si raduna urlando ""Fuori gli stranieri!”. All’inizio sono solo in pochi, ma poi aumentano sempre di più. È una prova di resistenza, non solo per Madina, ma per tutta la comunità. Lei però decide di non voltarsi dall’altra parte e di opporsi ai muri e alle divisioni della società.""