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L'accusa silenziosa
Un tragico avvenimento sconvolge l’apparente tranquillità di un villaggio immerso nella campagna albanese. Rancori e segreti covati per anni esplodono al termine di una lunga notte di festeggiamenti, notte in cui tutto accade e tutto si compie. “L’accusa silenziosa” è un romanzo corale che ci trasporta in un mondo in cui l’atavico codice d’onore è l’unica legge e l’onta viene lavata con il sangue; è un vortice che, spirale dopo spirale, appassiona il lettore al susseguirsi degli eventi e mette in scena la tradizione di un popolo crocevia di culture, che ha accettato le differenze religiose al suo interno ma che ancora fatica a rinunciare alla giustizia privata, unico mezzo per riparare l’irreparabile. -
Breve storia del tarantismo
Qual è il segreto del ragno sacro? Cosa si nasconde dietro la terapia musicale indagata dagli studiosi? L'enigma della tarantola è scandagliato in un testo fondamentale rimasto inedito per più di mezzo secolo. Questo saggio mescola il rigore nella trattazione della letteratura scientifica secentesca e settecentesca e il carattere brioso tipico degli scrittori anglosassoni. Lo studio di Sigerist fu stroncato ingiustamente da De Martino, eppure dimostra che il tarantismo è una sapiente forma di cultura musicale e coreutica che le popolazioni del Mezzogiorno praticarono per secoli celando sotto le apparenze di una procedura terapeutica gli antichi misteri pagani, evitando in questo modo le persecuzioni della Chiesa. Con un saggio di Graham C. L. Davey. -
Storie e glorie di Zara
In questo libro, Giacomo Scotti raccoglie note di viaggi, risultati di ricerche d’archivio, recensioni di saggi da lui pubblicate nel corso di quarant’anni su giornali e periodici rendendo omaggio a buona parte della gloria e della storia della Dalmazia ex veneta. Suddiviso in quattro sezioni, il libro parte da un ampio saggio sugli scrittori zaratini (una sorta di ministoria della letteratura dalmata in lingua italiana dei secoli passati) passando a presentare poi altri illustri cittadini dell’ex capitale dalmata susseguitisi nel corso dei secoli, compresi alcuni personaggi trasferitisi a Zara dall'Italia. A ciò si affiancano “curiosità” nel campo della cultura, della medicina, della pittura, del giornalismo, della politica, con al centro episodi e personalità meno noti ma meritevoli d’essere ricordati. -
Ecologia ed evoluzione della religione
Singolare punto di vista “scientista” sulla religione. Alcuni emblematici episodi autobiografici dalle “forti connotazioni extranaturali” diventano il pretesto per analizzare la genesi della religione come sovrastruttura sociale. Partendo da Darwin, applicando modelli matematici alle scienze sociali, si scopre che la “ragione” della religione ha carattere prettamente “funzionalista”: serve agli uomini per cooperare, per preservare e conservare l’ambiente naturale e sociale. Molte le variabili “ambientali” prese in considerazione: dall’antropologia alla cinematografia di Terminator e Robocop, dall’epistemologia al genio di Frank Zappa, con un risultato divertente e intelligente. A dimostrazione che non è un ossimoro un agnostico che parla di religione. -
In bilico
«… Risuona lo stile di Albisani, tra i nostri migliori e più autentici poeti, ancora nitido. Si mostra erede quasi scanzonato, cioè libero, del miglior Novecento italiano, fa stare dentro la sua poesia le mosse di certe imprendibili sfumature luziane o uno “spietato tango” montaliano a far rima con “piango”. Certo Caproni risuona non poco, quello di Res Amissa, che compare pure esplicitamente, come se ci fosse anche qui forse qualcosa di perduto, o nascosto. Ma mai Albisani ricade dentro la sola letteratura. La sua poesia, anche in questi territori dove le ombre si addensano, dove il sentimento del tempo si fa smagato e quasi arido, è pur sempre poesia bambina. L’infanzia non abbandona l’Albisani che si sente invecchiante e amaro e abitato da stupori bizzarri, obliqui. Un che di infantile non abbandona questa poesia che comunque ha negli occhi e nel cuore la tensione a una osservazione del vivente come segno, come alfabeto di un discorso da decifrare, lingua da imparare ancora e ancora…» Dalla prefazione di Davide Rondoni -
Moving design. The people flow in the cities of the future
The word ""senseable"""" has a double reference: """"Sense - able"""", as in """"able to sense"""", as well as """"sensible"""", or sensitive. Senseable cities are smart cities, with a different take to them. The definition stresses their human, rather than technological, element. rnWe can imagine interactive cities that can better communicate and meet the citizens' needs, thanks to the information provided by the world of nets. rnSmart mobility, smart networks to connect things, an ever-present cloud: the deepest paradigms are changing, yet their effects can not be managed with a techno-centred approach. Thus, there is room for a humanism of the technological thinking, focussed on simplicity!rnWhat this book stresses, is the idea of carefully evaluating how smart and sustainable cities should be developed. A city characterized by highly technological and social interconnection, that intends to pursue a project of sustainable development should have a capable, smart, transparent and inclusive governance with a clear and shared vision focussed on well-being, quality of life and sustainability. In order to achieve these goals, such a city will not only have to acquire and develop material supports of urban intelligence, but it must also be able to be part of a network that keeps it in touch with other countries developing similar projects. rnSmart cities also need to enhance the knowledge and performance of their human capital through actions such as education, long-lasting updating,innovation promotion in the companies of their territory and in their own offices, knowledge development in the circuits producing art as well as development of urban planning and scientific research."" -
Storie per quattro giornate
Un’esperimento empirico sulla fiaba e la città. Vi corrono folletti, prove iniziatiche, fate, draghi, prigioni magiche, sogni e rivelazioni: tutto in città. -
Il mio compagno di banco Ramón Mercader
Resta scolpito, di queste cronachette ""sovietiche"""", quanto il più comico assurdo possa convivere lúgubremente con la vita quotidiana. Il traduttore di poeti asiatici inesistenti; il reparto segreto dei matti con delirio """"antisovietico"""" (si credevano Lenin o Stalin); gli scrittori vietati perché autori di scritti antisovietici già prima della rivoluzione; il clown deportato per un vecchio numero diventato diffamazione del sistema sanitario; l'esperto in esplosivi che resiste a minare la chiesa di Dostojevskij: """"Ma a lei cosa importa di Dostojevskij - gli obietta il capopartito - che non è nemmeno russo?""""; la biblioteca dove chi chiede in prestito un libro straniero deve presentarne la traduzione. Queste e altre fiabe del totalitarismo, potentemente satiriche, nelle memorie di una giovinezza sovietica. Dello storico Victor Zaslavsky (1937-2009) Sellerio ha pubblicato """"II dottor Petrov parapsicologo"""" (1985)."" -
I diari del Provinciale. Luoghi, storie, persone dell'Italia più vera
Da ormai qualche anno Federico Quaranta attraversa ogni angolo della nostra nazione. In ogni luogo, anche nel più recondito, nel più nascosto, è alla ricerca di una storia da raccontare. Ma quelli del “Provinciale” non sono dei semplici racconti di territorio. I diari del Provinciale sono un percorso che è testimonianza di un viaggio alla ricerca delle storie che costituiscono l’anima italiana più profonda. Nel Mugello, sulle colline che circondano la provincia di Firenze, per far riemergere la storia rivoluzionaria di don Lorenzo Milani; nelle Langhe, nella provincia di Cuneo, per comprendere come quel territorio che Beppe Fenoglio definiva della “malora” sia riuscito a trasformarsi in patrimonio dell’UNESCO; in Basilicata, per ritrovare ciò che è rimasto di quella civiltà contadina raccontata nel Cristo si è fermato a Eboli da Carlo Levi. Ma questi Diari raccontano anche i luoghi delle minoranze linguistiche, come quella grika del Salento, e delle culture locali che realizzano i radicamenti con il territorio, come quelle tra il delta del Po e la laguna di Venezia. Grandi e piccole storie, insomma, che confermano quanto l’Italia più vera sia soprattutto nelle sue province, nelle persone che custodiscono le proprie tradizioni e la propria cultura, e che così contribuiscono a formare il nostro carattere, la nostra storia e la nostra identità. -
La forza storica dei poveri
Nel 1971 Gutiérrez pubblicava Teologia della liberazione, un testo-chiave nella storia della teologia, prontamente edito nelle principali lingue internazionali, che interpretava il nuovo corso della chiesa e della società in America latina. A circa un decennio di distanza appariva questo ulteriore volume che raccoglieva, riveduti e ampliati, otto saggi tra i più significativi che l’autore era andato scrivendo tra il 1969 e il 1979. Il filo conduttore che li unisce è una intensa e sentita attenzione all’insieme dei problemi vissuti ed espressi dalla chiesa latinoamericana in un periodo di tempo tanto ricco quanto esigente, e una partecipazione profonda alla vita di comunità ecclesiali di base, la cui fede si incarnava nella tragica e rapida evoluzione del continente. -
Teologia del Nuovo Testamento
Uscita (a puntate) a partire dal 1948 e pubblicata in prima edizione nel 1953, la Teologia del Nuovo Testamento costituisce l'opus magnum del Bultmann esegeta e, verosimilmente, il capolavoro degli studi biblici del Novecento. Essa unisce il rigore del testo scientifico e il páthos della scrittura militante, l'ampiezza visuale della sintesi e l'attenzione analitica al dettaglio testuale, la disposizione ordinata e oggettiva del manuale e il taglio soggettivo dell'opera personalissima. Un libro che ha ormai l'autorità di un classico, ma che non ha perso nulla in attualità. Si può tranquillamente affermare che soprattutto i capitoli centrali su Paolo e Giovanni resteranno un punto di riferimento obbligatorio per la ricerca biblica di domani. E per una fede che voglia avere con le proprie fonti un rapporto insieme critico e appassionato. -
Invito alla teologia morale
Il libro non è un trattato di teologia morale, e neppure una presa di posizione nei dibattiti che oggi scuotono la teologia e la filosofia morale, ma si presenta come un invito a riflettere sull'annuncio cristiano in materia morale, e come indicazione di un possibile tragitto per una riflessione sistematica su di esso, cioè per una teologia morale. Due motivi rendono urgente un tale compito propedeutico. Innanzitutto, l'attenzione a tanti e singoli assillanti problemi etici non deve far perdere di vista la visione e la comprensione del quadro di riferimento in cui i singoli problemi sono collocati. Inoltre, l'annuncio cristiano non intende annullare l'esperienza e la riflessione umana, sostituendosi in blocco ad essa; la teologia morale, pertanto, come riflessione sistematica umana sull'annuncio, deve creare un'interfaccia fra la propria tradizione e il proprio statuto scientifico, e le esperienze e le conoscenze umane in culture diverse e in ambiti scientifici diversi come filosofia, scienze dell'uomo e della società, scienze della natura. Il libro «è un invito - scrive l'Autore - per chiunque operi nel campo della riflessione umana: invito a sentire la teologia morale come una proposta seria, come una compagna di cammino affidabile e rispettosa». -
Condividere la parola. Commento alle letture domenicali e festive del ciclo A-B-C
È un commento, essenziale e sistematico, alle letture domenicali e festive dell'anno liturgico, steso con l'intento di far emergere la forza di liberazione della parola di Dio, così che essa susciti condivisione e sequela. -
Sequela
Pubblicato per la prima volta nel 1937, Sequela fu da subito ritenuto un testo militante contro l'ingiustizia del nazionalsocialismo. Il commento a questa edizione paperback - lo stesso della edizione critica - rivela il peso teologico del libro e delinea il panorama storico nel quale è nato questo classico della spiritualità del XX secolo. -
Storia di un'anima. Manoscritti autobiografici
"È veramente la mia anima quanto rileggo in questo quaderno!... Madre mia, queste pagine faranno molto bene. Faranno conoscere la dolcezza del buon Dio..."""". Così Teresa parlava di """"Storia di un'anima"""" due mesi prima della sua morte. Possiamo qui rileggere quelle pagine nella loro autenticità, senza ritocchi." -
Il piano di Gesù per un mondo nuovo. Il discorso della montagna
Una vivace e penetrante introduzione al Discorso della montagna, considerato come il programma dello stile di vita cristiana, scritto da uno dei più noti conferenzieri e scrittori di spiritualità. -
Meditazione sul racconto di Susanna
Questa meditazione fa emergere soprattutto l'insegnamento simbolico e profetico del racconto di Susanna - inserito nel capitolo 13 del libro di Daniele - : la fedeltà della nazione, che poteva essere compromessa proprio da coloro che ne avevano la guida, diventa il motivo che guida il lettore in profonde considerazioni spirituali. -
Meditazione sulla seconda Lettera di Pietro
La Seconda Lettera di Pietro riferisce soprattutto la vita di una comunità già strutturata, con una solida dottrina, e che fa riferimento al magistero di Pietro e al suo ruolo. Questa meditazione intende esortare a esser fedeli a Pietro, e ai suoi successori. -
Nella dimensione del tempo dei monaci. Come vivere il tempo
Il salutare ritmo del tempo produce un ritmo salutare nell'anima. La disciplina del tempo aiuta a organizzare in maniera creativa la propria vita. I monaci vivono la loro giornata 'qualitativamente', in un susseguirsi strutturato di tempi pieni di significato spirituale. Lavoro e contemplazione sono ben bilanciati, in modo da custodirli dal burn-out, così da dischiudere loro anche sorgenti più profonde di vita. È una guida al mistero della vera felicità. È l'arte di vivere che ci arriva dal monastero. -
Perché sono ancora cristiano-Perché sono ancora nella Chiesa
Essere cristiano e appartenere alla chiesa non è più ai nostri giorni una cosa del tutto ovvia e naturale. Molti cercano di condurre una vita dignitosa senza 'sovrastrutture religiose'. Ciò nonostante innumerevoli nostri contemporanei si pongono ancora il problema dell'esistenza cristiana e avvertono la necessità di essere nella chiesa. In questi due saggi, due teologi affrontano tale problematica. Rispondendo all'interrogativo ""Perché sono ancora cristiano"""" e riflettendo sul tema """"Perché sono ancora nella chiesa"""".""