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Federico Hindermann poeta e intellettuale
A una ponderata lettura dell’opera di Federico Hindermann (1921-2012) da sempre si oppone la mancanza di una considerazione complessiva delle sue componenti principali. Ragioni geografiche, cronologiche e linguistiche hanno infatti separato l’attività dell’intellettuale, attivo fin dagli anni ’40, tra Basilea e Zurigo, nell’ambito del giornalismo culturale e dell’editoria, da quella del poeta in italiano, sbocciata improvvisamente, a sud delle Alpi, trent’anni dopo. La critica ha certamente sofferto di queste fratture e ha finora operato nella discontinuità: la perlustrazione che qui si offre, a largo raggio e con prospettive variate, si propone di fornire un primo ritratto unitario di una figura che ha lasciato una traccia significativa su diverse generazioni di scrittori e uomini di cultura italiani e svizzeri. -
Casa di paglia, di legno e di mattoni. La storia dei 3 porcellini come nessuno ve l'ha mai raccontata
"Casa di paglia, di legno e di mattoni"""" è una riscrittura della celeberrima fiaba dei tre porcellini giocata fra tradimento e tradizione. Questa versione è infarcita di nuove e divertenti invenzioni narrative che amplificano il numero dei suoi personaggi e tratteggiano la sequenza degli avvenimenti in modo imprevedibile fino a descrivere un nuovo quanto sorprendente finale. La storia, per faciltarne una lettura ad alta voce per e con i più piccoli, è scritta con un linguaggio ludico intessuto di rime, assonanze e metriche a stile libero. Il libro, oltre alla fiaba, illustrata da Daria Palotti, offre al lettore una piccola sezione di idee e materiali per realizzare maschere ed originali “burattini” di carta per giocare e realizzare una lettura animata con amici e parenti, a casa o a scuola." -
Mythos e Logos. Tra archetipi antichi e sguardi sul futuro
Dalla pubblicazione del celebre studio di Wilhelm Nestle, ""Vom Mythos zum Logos"""", sino ad oggi, il dibattito sul rapporto tra mito e logo non si è mai affievolito. Ma quali innovazioni critiche sono state apportate al tema negli ottant'anni circa che ci separano da quel testo epocale? È possibile affermare che da allora i termini del rapporto siano stati capovolti e che si sia passati oggi, piuttosto, dal logo al mito, così come recita il titolo del contributo di Glenn Most, che apre il volume che qui presentiamo? Da tali domande sono nati i saggi che compongono il libro, ma trovare in essi risposte definitive è impossibile, perché dare una risposta univoca alle questioni sollevate significherebbe già sposare la tesi di uno dei due poli, quello di un logo imperialista e definitivo. Si è invece preferito fornire due tipi di contributi: uno di carattere più storico, che percorre l'itinerario per così dire “classico” dell'incontro/scontro tra Mythos e Logos, dalla loro comune origine sino al tramonto e alla sconfitta del mito ad opera del cristianesimo; e un secondo tipo, di carattere più teoretico, che, a partire dalla coppia bipolare che dà il titolo al volume, opera delle incursioni nella contemporaneità, rivelando come il mito, lungi dall'essere stato definitivamente annientato e superato, abbia ancora in realtà una vita vivace e spesso molesta per le rassicuranti ragioni dell'uomo contemporaneo."" -
Architettura delle scale. Componente tecnologico per superare i dislivelli e per la salute
Se si considera l'architettura come un sistema complesso di relazioni tra cultura estetica e cultura tecnologica l'elemento scala si riduce alla semplice (ma non banale) frase che lo definisce come collegamento verticale che permette di superare differenze di quote, ma se, al contrario, la disciplina architettonica è considerata “medium”, cioè capace di comunicare attraverso il progetto saperi altri contigui ad altre materie, la scala mostra il potenziale semantico e metaforico. Dunque, elemento dinamico e funzionale non solo per agevolare il passaggio di quota ma anche per comunicare valori e idee, la scala è spesso classificata in base ai materiali, alla tecnologia adoperata, alla forma, allo scopo e così via. Classificazioni, queste ultime, utili alla comprensione dell'aspetto tecnico ma che tralasciano quello emotivo ed esperienziale che caratterizza in egual modo le scale. La scala, ha arricchito, infatti, nel tempo i propri significati, diventando elemento strutturale che influenza la funzionalità degli edifici ma anche il comportamento degli utenti e l'adozione di stili di vita più attivi. Sebbene l'aumento dell'uso delle scale tra gli adulti con occupazioni sedentarie possa fornire un mezzo accessibile ed economico per integrare l'attività fisica moderata nella routine lavorativa quotidiana, sono disponibili poche informazioni basate sull'evidenza per guidare gli architetti nella progettazione di edifici che promuovono l'uso delle scale per il benessere degli utenti. Alcune domande utili ad individuare questo attributo delle scale possono essere: L'esperienza del muoversi su una scala, per le persone che l'attraversano, è fisica o visiva? Se fisica è utilizzata per muoversi o per sostarsi? Se per muoversi, induce a camminare velocemente o lentamente? Ciò suggerisce che un altro approccio per esplorare i fattori determinanti nell'uso delle scale potrebbe essere quello di ampliare l'ambito della ricerca sull'uso delle scale esaminando la relazione tra soluzioni tecniche/ergonomiche e i requisiti ambientali di Verticalità, Visibilità e Abitabilità che insieme a quelli riferiti all'Usabilità e Sicurezza possono svolgere, se incorporati nel progetto, il ruolo di mediatori/moderatori dell'uso delle scale negli edifici. -
Correre. Per il benessere e l'efficienza fisica
Correre è il sistema più semplice ed economico per mantenersi in forma. Frank Shorter, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Monaco, intende divulgare un metodo originale affinché ognuno, dal principiante all'agonista, raggiunga i propri obiettivi nell'ambito della corsa. Il volume propone indicazioni per esercizi di potenziamento muscolare, la cui descrizione è corredata di fotografie a colori; un programma di allenamento pensato per coloro che desiderano perdere peso; tecniche e programmi di allenamento suddivisi in base al grado di preparazione atletica (principianti, livello intermedio, livello avanzato); tabelle per l'attività agonistica su distanze dai 5000 metri alla mezza maratona e alla maratona. -
Imparare a costruire i rapporti. Le costellazioni familiari, come migliorano le relazioni e arricchiscono lo sviluppo personale
L’idea di questo libro, che raccoglie un’esperienza ventennale personale, professionale e di insegnamento, ha come obiettivo principale quello di condividere con i lettori gli elementi salienti di tale esperienza, sottolineando come la comprensione e alcuni passaggi fondamentali degli “ordini dell’amore” presentati da Bert Hellinger possano cambiare profondamente le prospettive attraverso le quali si vivono le relazioni. In primis quella fondamentale con sé stessi che pone, proprio nella famiglia, le sue radici e che ripropone frequentemente gli stessi modelli di sofferenza. Per chi è in cammino verso una propria ricerca personale questo libro offre l’occasione di riflessioni evolutive e, in particolare modo per chi opera nell’ampio spettro della relazione d’aiuto, comprendendo anche educatori, assistenti sociali, mediatori famigliari, infermieri, counselor, coach, molti degli insegnamenti di Bert Hellinger danno l’opportunità di aprire a nuove letture e possibilità di comprendere ciò che può ostacolare il naturale movimento verso il benessere della persona, della coppia e della famiglia. -
Desiderio e amor cortese. Saggio su Gaspara Stampa e il Rinascimento
L'ideazione di questo saggio nasce dall'intento di sondare una struttura, una trama, una rete di un universo di linguaggio dalla tessitura ben ordita ma ancora poco conosciuta, quale è quella della poesia femminile, in particolare italiana e rinascimentale del 1500. Indicativamente, le date entro cui si svolge questo percorso sono comprese tra il 1540 e il 1560, con radici e origini tematiche già nella prima metà del secolo. Non a caso l'argomento di cui si tratta riguarda la poesia d'amore, tesa a superare il vieto petrarchismo ormai vulgato di tanta lirica coeva. In questo senso Gaspara Stampa, la sua voce, rimane esemplare. Ella ha dato pienamente espressione, attraverso il linguaggio sovraordinato, coordinato e subordinato, al desiderio femminile amoroso. Riproduzione a richiesta. -
Ad sidera per Athanasius Kircher. Catalogo della mostra (Roma, 7 marzo-10 aprile 2008). Ediz. italiana e inglese
Athanasius Kircher (1602-1680), considerato l'ultimo degli eruditi universali, creò nel 1651, nello spazio della Crociera al Collegio Romano, il suo famoso museo del mondo, che presto diventò una tappa obbligata per i visitatori della Roma barocca. Quattro secoli dopo, l'artista Cybèle Varela ha deciso di rendere omaggio a questa figura poliedrica ed ispiratrice, con la mostra ""Ad sidera, per Athanasius Kircher"""", presentata nello stesso luogo dove era il museo kircheriano, oggi sede distaccata della Biblioteca d'archeologia e di storia dell'arte di Roma. In questa mostra, presenta dipinti di ispirazione pop surrealista, fotografie, libri e una versione riformulata dell'obelisco concepito dal Kircher e dedicato a Cristina di Svezia e poi a Clemente IX. Il catalogo accompagna la mostra e contiene saggi di noti storici, che mettono in luce aspetti della personalità e del lavoro di Kircher, in relazione con le opere dell'artista, oltre a un testo della Varela nel quale esordisce il bucaniere Capitano Meraviglia, personaggio da lei creato come divertente protagonista del teatro del mondo kircheriano."" -
Franco Minissi. Musei e restauri. La trasparenza come valore
Beatrice Vivio mette in luce l'orientamento che ha caratterizzato i contributi di Franco Minissi: un dialogo con l'antichità mirato al massimo coinvolgimento della cittadinanza e affinato da una propensione museografica per la decifrabilità del palinsesto e la reversibilità delle aggiunte, capisaldi del restauro critico. I caratteri di leggerezza e flessibilità soccombono, però, di fronte alle incurie della manutenzione e dietro la spinta di nuove esigenze conservative e più aggiornate interpretazioni. Il volume propone quindi una riflessione sulle opere emblematiche della modernità che, seppur concepite con una vita a termine, andrebbero tutelate: nel caso di Minissi proprio per aver arricchito il dibattito del restauro e i modi di restituire vitalità alle architetture del passato. -
The adventures of Pinocchio. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 8 anni. -
Catastrofi della politica. Dopo Carl Schmitt
Che ne è della politica, in un'epoca che, oltre a essere segnata dalle catastrofi che il XX secolo ha lasciato dietro di sé e da quelle che il XXI non si stanca di minacciare, è afflitta da una complessiva catastrofe del Politico, sempre più svuotato di credibilità e rappresentatività? L'autore ritiene che per rispondere sia necessario fare l'opposto del rifugio nell'attualità che oggi si ritiene il non plus ultra del rinnovamento e dell'intelligenza. A questo chiacchiericcio irreale Fornari contrappone una riflessione mirante a individuare le scaturigini prime della politica e della stessa cultura in esperienze collettive di mediazione, consistenti originariamente nel sacrificio, e capaci di far sorgere da se stesse il mondo. Ad accompagnare lungo questo percorso, oltre a una serie di autori che vi hanno apportato essenziali termini di confronto come Georges Bataille, Simone Weil, Hannah Arendt, René Girard, è il politologo più geniale e controverso del Novecento, Carl Schmitt, del cui pensiero Fornari ricostruisce i nodi cruciali, dalla coppia amico/nemico alle diverse ""edizioni"""" della sua teologia politica. Ma Schmitt è ancor più interessante per il suo coinvolgimento complice e testimoniale nella catastrofe della Germania e in quel che ne è seguito, il nuovo ordine degli esponenti del Bene determinati a spoliticizzare ogni conflitto e a demonizzare ogni opposizione."" -
Il nuovo grande occidente ci salverà
Evolvere è il destino dell'umanità. Il ""nuovo grande occidente"""": un nuovo modello geopolitico. Una mega aggregazione per ristabilire, o sconvolgere, gli equilibri economici e politici dei prossimi vent'anni. Sarà l'inizio del mondo che verrà e si aprirà un ampio ventaglio di opportunità per quasi un miliardo di persone che oggi popolano la grande area occidentale. Ci piace anche immaginare che questo progetto aggregativo possa essere un modello di sviluppo anche per altri continenti per favorire la giusta armonia tra solidarietà e stabilità economica. Prefazione di Carlo Pelanda."" -
Pittura di terracotta. Mito e immagine nelle lastre dipinte di Cerveteri. Catalogo della mostra (Santa Marinella, 22 giugno-22 dicembre 2018). Ediz. a colori
Il mondo ideale dell'aristocrazia etrusca di Caere del VI secolo a.C. è racchiuso, tutto, nei preziosi frammenti di terracotta riportati in Italia dal Comando Carabinieri per la tutela del Patrimonio Culturale, nell'ambito di complesse indagini. È uno dei recuperi di opere d'arte più significativi degli ultimi decenni per la quantità e soprattutto per la rarità dei reperti, oltre che per la complessità delle scene figurate. Si tratta di una straordinaria serie di lastre dipinte policrome, consistenti in più di mille frammenti, versione etrusca dei greci leukomata, tavole di legno imbiancate e poi dipinte, applicate alle pareti degli edifici e affiancate in fregi continui. L'uso di dipingere su lastre di terracotta è proprio dell'antica Caere, la più filo-ellenica delle città etrusche, collegato all'arrivo di artigiani greci a partire dalle fasi iniziali del VI secolo a.C. -
Giancarlo Giannini. Il fascino sottile dell'interprete
Giancarlo Giannini ha saputo restare al di qua del rischioso confine che l'avrebbe spinto tra le braccia di una confusa, volgare e spietata cultura di massa. Si è lasciato andare in ogni direzione, ha abbracciato qualsiasi formula produttiva o coproduttiva e ha interpretato ogni sorta di personaggio, proprio per preservare se stesso dal mondo esterno che avrebbe invaso la sua personalità, sconvolto le sue passioni, stravolto la sua concentrazione. Giocando sapientemente con la propria timidezza di fondo, si è esposto talmente tanto da non lasciare infine traccia di sé, ha oltrepassato di volta in volta il limite, sia quello minimo che quello massimo, rendendosi quindi irrintracciabile, inclassificabile, misterioso. -
Le dimensioni della voce. Una introduzione all'espressività dei prodotti vocali
"Le dimensioni della voce"""" costituisce una riflessione inedita sulle proprietà comunicative e simboliche del vocalico. Il volume si propone di ricostruire e individuare, lungo la catena evolutiva, il passaggio dalle vocalizzazioni alla voce cantata, di classificare i prodotti vocali e di analizzare la voce come atto performativo a forte connotazione estetica ed espressiva. Il canto è interpretato nella sua dimensione socio-spaziale in un contesto sacro e indagato come strumento di esternazione del sé, come veicolo di denuncia sociale e come oggetto fonografico. La varietà dei temi trattati mostra quanto il campo di azione della voce sia vasto e, pertanto, quanto il suo esame necessiti di una mobilitazione di approcci e competenze molteplici." -
Lo spiraglio
Il 10 febbraio del 1947, con il Trattato di Parigi, l'Istria diventava, a tutti gli effetti, territorio jugoslavo. A partire da quella data, l'esodo degli italiani che abitavano quelle terre, già iniziato durante il secondo conflitto mondiale, s'intensificò. Ben pochi rimasero ad abitare città, villaggi e terre che per secoli erano stati casa comune e segno d'identità, e per quei pochi iniziò una vita non facile. Nei racconti della raccolta “Lo spiraglio”, Nelida Milani torna a narrare l'Istria dei ""superstiti"""", delle serrande chiuse e delle finestre abbassate per sempre, l'Istria della confusione e dello smarrimento, ma anche della convivenza e della molteplicità di lingue. Dopo “Bora”, la scrittrice delinea con il tratto fine e delicato che le è proprio un mondo spesso dimenticato e rinnegato, attraversando gli anni e i decenni, traghettando lungo gli esiti della storia le vite di quanti hanno abitato, con fiducia e abbandono, una terra contesa all'incrocio di due mondi."" -
L'uomo eterno. Nuova ediz.
In questa brillante ricostruzione della storia della civiltà, G.K. Chesterton sfida le concezioni materialistiche ed evoluzioniste del suo tempo, in particolare quelle di H.G. Wells, per affermare l’unicità dell’essere umano quale privilegiato destinatario del messaggio cristiano. Come scrive Marco Sermarini nella sua Nota bibliografica, con quest’opera egli «dimostra che il Cristianesimo è il massimo fattore di civiltà di tutti i tempi. Come si parla del Cristianesimo fonte di sanità mentale per l’uomo, ora qui si parla del Cristianesimo fattore di civiltà per il mondo». Con l’obiettivo di delineare una forma di progresso conforme alla dignità umana, Chesterton passa in rassegna le grandi tappe del viaggio spirituale che ci ha portato fuori dalle caverne rupestri per creare comunità, edificare cattedrali, raccogliere il sapere nelle biblioteche, ingegnarci a risolvere problemi pratici di convivenza alla luce di una spinta, spesso inconsapevole, verso ciò che ci trascende e ci rende tutti fratelli e sorelle. Un libro potente, capace di convertire C.S. Lewis dall’ateismo e di interrogarci ancora oggi sul fondamento e sulla direzione del nostro cammino dalla terra al Cielo. -
Tito. L’artefice della Jugoslavia comunista
Josip Broz scelse il comunismo come la via per la propria ascensione sociale e seppe sopravvivere alle purghe per diventare Tito, il leader dei partigiani jugoslavi e il miglior discepolo di Stalin. Le sue ambizioni territoriali lo portarono alla rottura con Stalin nel 1948 e lo spinsero a cercare di riformare il regime comunista jugoslavo. L’autogestione come versione jugoslava del socialismo e la creazione del movimento di non allineati creò l’immagine di Tito come leader riformista. La sua ingegnosità a rinnovare il regime per assicurare la propria longevità non aveva come obiettivo di cambiarne la natura dittatoriale perché solo questa era in grado di assicurare che il suo potere rimanesse indiscusso. In questa ottica scelse di attuare le riforme politiche ed economiche rendendo possibile e accettando fondi provenienti dai Paesi capitalisti, solo fino a quando questi non avessero messo in pericolo la sua posizione personale. -
C'era una volta in America. Storia del cinema italiano negli Stati Uniti, 1946-2000
Nel 1946 Roma città aperta di Roberto Rossellini esce negli Stati Uniti. Programmato in una piccola sala d’essai al centro di New York, è il primo film non americano della storia a incassare più di un milione di dollari. Dal successo americano dei primi film neorealisti inizia l’avventurosa storia del cinema italiano negli Stati Uniti, ricostruita da questo libro a partire da una duplice prospettiva: da un lato, un’attenzione verso i luoghi, le modalità e gli spazi di distribuzione del cinema italiano; dall’altro, la ricezione critica e i discorsi generati da questi film sulla stampa nordamericana. Dopo aver affrontato la circolazione del neorealismo, il saggio si concentra sulla stagione d’oro del cinema italiano d’autore: i film di Fellini, Visconti, Antonioni e Pasolini contribuiscono alla creazione di una specifica immagine dell’Italia nel pubblico americano. Questo immaginario viene complicato sia dalla circolazione del cinema italiano popolare (commedie, ma anche western, polizieschi e horror), sia dai processi di americanizzazione del cinema italiano (C’era una volta in America, Nuovo cinema Paradiso, La vita è bella). Conclude il volume una riflessione sulla crisi del cinema italiano negli Stati Uniti nel corso degli ultimi vent’anni. -
L'avventuriera. 67 Clarges Street
La routine della Stagione londinese è scossa dall'arrivo di una giovane tanto bella e ricca quanto misteriosa per origini e personalità. Da dove sbuca e a che cosa mira la splendida Emily Goodenough? Nuovi inquilini affittano 67 Clarges Street in vista della Stagione: sono Mr Goodenough e sua nipote Emily. Lui goffo e sonnacchioso, lei bellissima, elegante, ma dal lessico talvolta grossolano. Le voci sul fascino e sulla ricchezza della nuova arrivata si spargono in fretta nell'ambiente, ma il fatto che nessuno abbia mai sentito nominare prima né lei né la sua famiglia rischia di condannarla all'ostracismo sociale. Per fortuna di Emily, il maggiordomo Rainbird e gli altri domestici di 67 Clarges Street intervengono per aiutarla a procacciarsi inviti mondani e un nobile marito, in un turbinio di situazioni che faranno sbocciare l'amore anche in seno alla servitù.