Sfoglia il Catalogo ibs043
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 541-560 di 10000 Articoli:
-
La Stellvertretung in Dietrich Bonhoeffer. Cristo e la condizione dell'uomo chiamato a esistere con/per gli altri
La ""Rappresentanza"""" in chiave cristologica e antropologica affrontata in modo trasversale all'interno delle opere di Bonhoeffer. Tre sembrano essere le caratteristiche preponderanti del libro. In primo luogo l'Autore ha mostrato, con non poca acribia critica, come in Bonhoeffer la Stellvertretung va letta in riferimento al mistero dell'Incarnato. Parisi ha mostrato in modo convincente come vi sia una linea di coerenza tra la visione dell'incarnazione e il mistero della Rappresentanza. La seconda ragione per cui il contributo di Parisi merita attenzione è una rilettura in senso agapico della categoria di rappresentanza/rappresentante. L'agape è la causa dell'incarnazione e della redenzione, il fondamento dei rapporti non solo tra i cristiani, ma dell'intera umanità. Tutto questo ha un'implicanza di carattere antropologico, infatti la creatura viene come ricreata e re-inserita nella relazione originaria con Dio mediante il prendere carne del Figlio di Dio. La terza caratteristica va rinvenuta nella valenza ecumenica del pensiero del teologo-pastore della Chiesa Confessante."" -
Un pensiero per abitare la frontiera
A quarant'anni dalla pubblicazione delle Tesi di ontologia trinitaria di Klaus Hemmerle, edite per la prima volta in Germania nel 1976 e tradotte in Italia da Città Nuova, si disegna una mappa del rinnovamento di pensiero che esse hanno propiziato e le cui tracce rispondono alle più acute domande culturali della contemporaneità. Vengono messi a tema il rapporto tra rivelazione e ontologia, a partire dall'avvento di Gesù come esperienza che apre a un'intelligenza nuova dell'essere tra fenomenologia e ontologia, con una focalizzazione sul significato dell'agape; tra ontologia e transdisciplinarietà. Segue una rassegna di alcune autorevoli figure della tradizione teologica e filosofica che hanno avvertito la necessità di un cambio di paradigma nella luce trinitaria della visione dell'essere: Gregorio di Nissa e Agostino d'Ippona, Tommaso d'Aquino e Bonaventura da Bagnoregio, Schelling, Rosmini, Solov'ev e Florenskij, Bulgakov e Karsavin, Guardini e Rosenzweig. Vengono, infine, abbozzate alcune linee progettuali che guardano al futuro. -
Identità reciprocanti. Figure e ritmica di antropologia trinitaria
La relazione come luogo per la comprensione della soggettività umana. La presente ricerca nasce dalla consapevolezza che nell'oggi la domanda ""Chi è l'uomo?"""" O meglio: """"Chi sono io?"""" «rimane per lo più inevasa per l'inadeguatezza dei comuni paradigmi interpretativi». Si manifesta così «l'urgenza di un vigoroso e comune sforzo di comprensione e di una rinnovata autocoscienza della soggettività umana nel suo schiudersi costitutivo nella e alla relazione» (dalla prefazione di Vincenzo Di Pilato). Il percorso di studio si muove sull'onda di un dialogo con il pensiero di Maria Zambrano, Giuseppe Maria Zanghì e Joseph Ratzinger, a partire dalle quali si cerca di articolare un'antropologia radicata nell'evento pasquale quale fulcro rivelatore del Dio Uni-Trino."" -
Pensare dall'unità. Franz Rosenzweig e Klaus Hemmerle
Il libro s'inoltra con rigore e passione nella sfida ardua di un nuovo pensare esplorando teoreticamente l'esperienza umana e intellettuale di due autori d'eccezione: il filosofo ebreo Franz Rosenzweig e il teologo e filosofo cattolico Klaus Hemmerle. Il primo, autore de ""La stella della redenzione"""" (1921) è testimone di un """"nuovo pensiero"""" capace di prendere sul serio il tempo e la prossimità dell'altro alla luce dell'esperienza dell'unità della comunità ebraica orientata dalla Stella di Davide. Il secondo, autore di numerosi scritti, conosciuto in particolare per le programmatiche """"Tesi di ontologia trinitaria"""" (1976), propone un'ontologia trinitaria dal """"pro-prium"""" cristiano alla luce dell'evento Gesù Cristo dischiuso nel mistero del suo abbandono sulla Croce. Il saggio, oltre a evidenziare le implicazioni inedite del pensiero dei due Autori per il dialogo interreligioso e per quello tra teologia e filosofia, esplora le vie maestre di un pensare ritmato dal movimento reciproco e indefinitamente aperto dell'amore che fa uno: """"l'agape"""". Un contributo originale che mette in rilievo, in particolare, lo stimolo permanente che l'opera di Rosenzweig ha offerto al pensiero di Hemmerle e la promettente novità esibita da quella seconda fase della recezione dell'ontologia trinitaria che qualifica la ricerca e il dialogo esercitati presso l'Istituto Universitario Sophia."" -
Levinas e la curvatura dello spazio intersoggettivo
Il presente volume esplora l'originale e innovativo pensiero di Emmanuel Lévinas avendo come filo conduttore la sua ""metafora della curvatura dello spazio intersoggettivo"""". Che cosa è reale? Che cosa è la reciprocità? A partire da questi interrogativi emergono le categorie di una grammatica dell'esperienza umana aperta all'incontro con Dio, cogliendo sullo sfondo l'evento dell'amore vero in cui ogni individuo è chiamato a divenire se stesso e realizzarsi così compiutamente. Il percorso di ricerca abbozza, infine, un tornante teologico provando a descrivere alcune provocazioni che vi giungono per il pensiero cristiano."" -
Sulla soglia tra filosofia e teologia. In dialogo con Klaus Hemmerle
Partendo da un'affermazione di Klaus Hemmerle, secondo cui teologia e filosofia non sono veramente tali se non si implicano a vicenda, abbiamo messo a fuoco la questione rileggendo alcuni scritti di Hemmerle e di autori che lo hanno ispirato. Filosofia e teologia - questo il risultato dell'indagine - non si possono dire l'una senza l'altra, ricevendosi ciascuna dalle viscere dell'altra. Si tratta di un motivo trasversale alla riflessione hemmerliana, volta a interrogarsi e dialogare sul reciproco riceversi e donarsi dei due ambiti, in vista di un contributo rispondente alle domande più profonde dell'essere umano del nostro tempo. Ritrovare il senso e il valore di un autentico rapporto tra le due discipline può non solo rivitalizzare i singoli ambiti di ricerca, ma anche proporsi come orizzonte comprensivo e interrogante per il mondo in cui viviamo. La raccolta qui proposta, in continuità con il precedente ""Un pensiero per abitare la frontiera. Sulle tracce dell'ontologia trinitaria di Klaus Hemmerle"""" (Città Nuova 2016), vuole offrirsi come spunto di riflessione intorno alla questione nell'orizzonte dell'ontologia trinitaria in Hemmerle stesso e in altri pensatori."" -
La carità intellettuale in Antonio Rosmini
La proposta formativa di Rosmini per il clero di oggi. In un periodo storico come il nostro, in cui le affermazioni della riflessione cristiana vengono delegittimate da correnti figlie dell'illuminismo e del soggettivismo, mentre la società si distacca dalla dimensione religiosa della vita, la riflessione rosminiana diviene attuale, soprattutto in servizio di una Chiesa che si trova ad affrontare, oggi più che mai, una sfida decisiva. L'educazione del clero secolare, già carente ai tempi di Rosmini, rischia oggi di favorire anche nei fedeli ignoranza o deviazione del fervore religioso. Un pensiero debole e indebolito rischia di penetrare anche nell'ambito educativo di matrice cristiana. Per questa ragione la proposta rosminiana si configura come una risposta puntuale al problema formativo, costituita da una profonda maturazione spirituale e da una valida riflessione intellettuale. -
Discepoli della via. Questioni e prospettive sul metodo della teologia
Molti teologi sostengono oggi che non sono in discussione soltanto dogmi o singole riforme, quanto i fondamenti stessi della fede e soprattutto la possibilità di parlare ancora di Dio. La teologia è chiamata ad affrontare questa situazione mediante una riflessione di fondo: se e in che modo essa può e deve ancora realizzarsi nell'oggi come discorso su Dio? Per rispondere a questo interrogativo cruciale, la teologia deve riflettere sul suo metodo. È questo lo scopo del saggio che cercherà di rispondere alla questione dopo oltre cinquant'anni dal Vaticano II. -
Sant'Agostino uomo e maestro di preghiera. Testi scelti
"Per capire Agostino che scrive sulla preghiera, occorre seguire Agostino che prega"""". Difatti pochi autori, come lui, hanno trasfuso negli scritti la propria esperienza interiore che p. Trapè intende offrire in questo volume." -
Monnica mia madre. Biografia critica della madre di Agostino
Nella vita e nella conversione di sant'Agostino l'influenza della madre Monica deve essere stata grande se - come lui stesso ammette - compose le ""Confessioni"""" """"per dimostrare come deve alle lacrime di sua madre la salvezza e ai meriti di lei tutto ciò che vive"""". Proprio scegliendo l'Agostino delle Confessioni come guida privilegiata, l'autrice indaga la relazione tra il figlio e Monica, valorizzando una figura per troppo tempo rimasta in ombra. Un quadro vivissimo di una figura femminile di alta classe e nello stesso tempo di grande umanità, ricca di intelligenza, di sensibilità e di fede, che si pone come modello per coloro che, come il figlio Agostino, cercano le risposte fondamentali dell'esistenza."" -
Il cuore e la grazia in sant'Agostino. Distinzione e corrispondenza
"Le lezioni, tenute da don Giacomo Tantardini nei Convegni sull' attualità di sant'Agostino all'Università degli Studi di Padova e qui presentate, costituiscono un """"caso"""" di grande interesse culturale. Una volta riconosciuta l'originale, e per certi versi sorprendente, apertura al dialogo, dimostrata dall'Università di Padova, occorre, però, riconoscere anche la straordinaria capacità pedagogica di don Giacomo, che, rinunciando alla fredda e distaccata lezione cattedratica, ha lasciato umilmente parlare un classico dell' esperienza umana e cristiana del calibro di sant'Agostino, accontentandosi di metterne in evidenza la profondità e l'attualità del pensiero""""." -
Timore e speranza. La redenzione dalla morte in Agostino
La morte non è solo un fatto tra molti altri, l'evento che segna il termine di un cammino, ma è anche, soprattutto, l'interrogativo fondamentale sul senso stesso della nostra esistenza, sulla sua direzione, e per questo è interrogativo che scuote l'intelligenza e la sensibilità dell'uomo. Lo studio vuole esplorare come Agostino abbia affrontato tale interrogativo mettendo in relazione la morte di Adamo e quella di Cristo; la morte di Cristo e quella del cristiano; tra il destino dell'uno e dell'altro. Da ciò nascono le due direttrici di ricerca: indagare negli scritti di Agostino sia il rapporto tra peccato e pena sia quello tra redenzione e pena. Un percorso di lettura originale su un tema ancora poco indagato nella riflessione agostinana. -
I conflitti religiosi nella scena pubblica. Vol. 1: Agostino a confronto con manichei e donatisti.
Il pensiero di Agostino percorre il tempo ed esplora tematiche quanto mai attuali. Agostino ha vissuto in un'epoca caratterizzata da drammatici conflitti religiosi che, pur nella evidente distanza storica, presenta elementi comuni con la nostra. L'Ipponate si è interrogato sulle radici di tali conflitti e sulla possibilità di elaborare un metodo per la loro composizione. Il volume contributi rileggono, nella prima parte i rapporti di Agostino con il manicheismo con ricchezza straordinaria di documentazione riguardo alle fonti del manicheismo al tempo di Agostino e il vissuto autobiografico. Seguono alcuni approfondimenti specifici. Nella seconda parte si riapre il dossier della dolorosa polemica con i donatisti, esplorandone un momento cruciale nella conferenza di Cartagine del 411. Attraverso l'esame approfondito di due prospettive conflittuali, così diverse e insieme così interconnesse, è possibile cogliere la riflessione di Agostino, sullo sfondo di una società attraversata da spinte disgregatrici e da pulsioni tribalistiche, abbandonata a se stessa da una politica inerme. -
I conflitti religiosi nella scena pubblica. Vol. 2: Pace nella «Civitas».
Agostino ha vissuto in un'epoca caratterizzata da drammatici conflitti religiosi la quale, pur nella evidente distanza storica, presenta elementi comuni con la nostra. Si tratta di un tema pertanto di straordinario interesse in sé e per il nostro tempo, sempre più spesso connotato come post-secolare. L'Ipponate si è interrogato a lungo sulle radici di tali conflitti e sulla possibilità di elaborare un metodo per la loro composizione. Secondo questa prospettiva, nel presente volume gli autori dei contributi rileggono il De Civitate Dei. I saggi che compongono il volume esplorano la questione da due diverse angolature, in qualche modo complementari: nella prima parte, la conflittualità viene riportata all'interno del confronto tra politeismo e monoteismo; nella seconda, viene tematizzata la risposta di Agostino, incentrata sul ripensamento della nozione di civitas nella prospettiva della pace. -
La regola. Introduzione e commento. Vol. 1
Testo ""base"""" della vita monastica agostiniana, in quanto codice stabile di leggi fissate da sant'Agostino per orientare e organizzare la vita comune, la Regola """"nasconde"""" in realtà una ricca dottrina spirituale e una solida teologia della vita religiosa. I suoi precetti, non molti ma essenziali, danno alla vita religiosa un orientamento forte, sicuro, moderno, che fa leva sull'organizzazione della vita in comune e sulla carità che di tutti fa un sol cuore e un'anima sola (Atti 4, 32). Rivela una conoscenza profonda del cuore umano e un'intuizione sicura delle esigenze più vere della vita consacrata. Moderazione e austerità, interiorità e ricerca del bene comune, amicizia schietta e ascesa costante verso Dio, autorità umile ed efficiente e fraternità sincera si fondono in essa per creare un equilibrio mirabile, quell'equilibrio sapienziale che è proprio del Vescovo di Ippona. Ne risulta un quadro spirituale che è insieme profondamente umano e autenticamente evangelico."" -
Scienze fisiche e matematiche. Istanze epistemologiche e ontologiche
In un panorama culturale sempre più sensibile alla relazione sinergica tra scienze naturali e teologia, validi esponenti delle scienze matematiche e fisiche mettono in luce questioni e temi di carattere epistemologico e ontologico (sui modi e le forme in cui operano queste scienze) per stabilire un dialogo costruttivo con altre discipline quali la filosofia e la teologia. Un testo di studio e di approfondimento che si offre anche come stimolo e arricchimento per la riflessione personale. -
Scelte razionali, intenzionalità, fini
Un percorso interdisciplinare tra scienze naturali e teologia. In un panorama culturale sempre più sensibile all'interdisciplinarietà e alla relazione sinergica tra scienze naturali e teologia il testo nasce dalla convinzione di poter stimolare e arricchire la riflessione e il dibattito fra ricercatori in varie discipline su due caratteri distintivi dell'essere personale le scelte razionali e la ricerca di scopi e fini sia a livello personale che sociale; e approfondire le due direttrici tematiche anche nel campo naturale fisico e biologico. Il tema delle scelte razionali, si apre con l'etologia e il bio-diritto, sui Comportamenti individuali e scelte collettive, l'Uso dei modelli matematici nei processi decisionali, la Razionalità e scelte politiche. Riguardo al tema della intenzionalità e dei fini nella natura vengono presentate riflessioni Sulla presenza di intenzionalità e finalismo nel quadro della fisica contemporanea e sui programmi dell'Intelligenza Artificiale. Il testo di completa con due relazioni di carattere epistemologico e di carattere psicologico intenzioni e fini nella consulenza generativa. Tra soggetto, famiglia e cultura organizzativa. Il volume è frutto due convegni realizzati dall'area di ricerca Sefir tra il 2010 e il 2011 su: ""Scegliere razionalmente"""" e """"Intenzioni e fini""""."" -
Macchine e futuro. Una sfida per l'uomo
Il rapporto tra scienze naturali, tecnologia e futuro, un dialogo multidisciplinare. In un'epoca in cui si rivela sempre più inscindibile, e al contempo problematica, la relazione tra essere umano, tecnica/tecnologia e futuro si offre al lettore questo testo nella convinzione di poter stimolare e arricchire la propria personale riflessione e il dibattito tra ricercatori in varie discipline sul rapporto con le macchine e con il tempo, declinato nella dimensione del futuro. Il saggio raccoglie i contributi più significativi presentati in due convegni realizzati dall'area di ricerca SEFIR tra il 2012 e il 2013, rispettivamente su ""Le macchine parlano di noi"""" e """"Il futuro""""."" -
Le scienze tra arte, comunicazione e progresso
Il volume raccoglie i contributi più significativi elaborati nei lavori dell'area di ricerca Sefir (Scienza e Fede sull'Interpretazione del Reale) pensati e realizzati allo scopo di stimolare la riflessione e il dibattito fra docenti e ricercatori in varie discipline su alcuni caratteri distintivi dell'attività scientifica quali la sua vicinanza all'attività artistica, il suo contributo alla comunicazione e al processo di sviluppo umano. In un panorama culturale sempre più sensibile all'interdisciplinarità e alla relazione sinergica tra scienze naturali e teologia si offre al lettore questo testo nella convinzione di poter stimolare e arricchire la propria personale riflessione. -
Pensare la fede nell'orizzonte della salvezza. Una teologia fondamentale ispirata ad Antonio Rosmini
«L'uomo riceve il sentimento di Dio». Antonio Rosmini ci lascia in eredità l'intelligente suggestione di prendere sul serio la dimensione interiore della rivelazione. Ciò implica un attento sguardo sull'atto di fede capace di ri-conoscere il senso (significato e orientamento) dell'uomo nel suo riferirsi a Dio che sempre lo precede perchè lo abita. Dio nella sua «realità» più vera - e quindi più affidabile - si rivela in un ""sentimento fondamentale credente"""" che è già """"sentimento"""" di salvezza e che porta in sé un'irresistibile vocazione all'amore. Il saggio propone, quindi, un nuovo capitolo del manuale di teologia fondamentale che renda ragione di una fede cristologica ridefinita dal suo """"ministero soteriologico"""".""