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Napoli immaginaria. Scenari in sequenza all'ombra del Vesuvio
Napoli è stata una delle prime città d'Europa ad accogliere l'invenzione dei Lumière e in breve tempo a dare vita ad un suo stile. Una vicenda quella del cinema napoletano che l'Autrice ha ricostruito indagando i fenomeni sociali, culturali e comunicativi che attengono a questa straordinaria epopea umana e artistica. In una delle sue più celebri canzoni Pino Daniele cantava ""Napule è mille culure"""", ma quali sono le infinite tinte di questa strana metropoli, misteriosa e suggestiva, contraddittoria e affascinante? I suoi divergenti aspetti sono stati colti innumerevoli volte dalla cinepresa. Amore, conflitti, splendori e miserie, la passione, ma anche la violenza, la forza dei caratteri, le meraviglie del paesaggio, l'arte, la musica, la letteratura, tutto ha concorso a costruire l'immaginario di Napoli, da """"Assunta Spina"""" a """"Gomorra"""". In questo libro abbiamo tentato di indagare questa complessità, ma è davvero possibile carpire i suoi segreti?"" -
La grande epidemia. Potere e corpi sociali di fronte all'emergenza nella Napoli spagnola
Eventi straordinari, quali un'epidemia di peste, potevano ripetersi con una certa frequenza in una società di antico regime. Essi mettevano a dura prova le autorità di governo, costringendole ad assumere provvedimenti drastici ma, nella maggior parte dei casi, scarsamente risolutivi. Per combattere la peste bisognava infatti prevenirla, bloccarla alle porte di un centro, impedire che essa dilagasse. Era soprattutto la prevenzione alla base della lotta impari contro la malattia. Una prevenzione che le autorità erano tenute ad adottare in maniera rigorosa, senza eccezioni di sorta; tuttavia, nella realtà altre erano le logiche che spesso prevalevano. Con conseguenze disastrose per intere popolazioni. Alla luce di tali osservazioni, il ruolo delle istituzioni, le scelte e le ""politiche"""" da esse adottate, a livello centrale e locale, emergono quali fattori chiave per leggere la storia delle epidemie di età moderna e, non ultima, della terribile pandemia scoppiata nel 1656 nel regno di Napoli. Fattori in grado di chiarirci successi e insuccessi, diffusione e controllo. In una società caratterizzata da dinamiche tutte proprie, basate su privilegi e diritti consuetudinari, la peste rompe gli equilibri preesistenti e l'ordine costituito, rimette in discussione le forze tradizionali e fa sorgere forze nuove. E, mentre le istituzioni centrali cercheranno, spesso invano, di proporre soluzioni atte a governare un regno in preda all'epidemia, saranno i """"poteri"""" locali a emergere con rinnovato vigore, a trovare nuovi spazi di azione nel tentativo di controllare il territorio da essi amministrato. Spazi che toccherà alle istituzioni della capitale ricollocare, a epidemia terminata, in ambiti tutti nuovi. In tal senso, la peste del 1656 rappresenta un importante punto fermo per la storia delle epidemie che scoppieranno nel Mezzogiorno negli anni successivi, un'importante lezione per i governanti che verranno, i quali faranno ricorso a """"politiche"""" ben diverse da quelle adottate nel 1656."" -
Io, Lando Buzzanca. Conversazione con Ignazio Senatore
Dall'esordio come comparsa, nella parte di uno ""schiavo"""" in Ben-Hur, fino agli ultimi successi nelle fiction della Rai, in questo volume Buzzanca si confessa, senza tacere niente della sua lunga vita, che sia il grande amore per la moglie perduta o le voci del suo presunto tentativo di suicidio qualche anno fa. Una vita piena di gioie ma anche di dolori, sempre però vissuta con intensità. E se negli anni Settanta un giornalista gli affibbiò la definizione di «Homo eroticus», facendo di lui un sex symbol che poi avrebbe incarnato le vesti del maschio italiano virile e tombeur des femmes, oggi Buzzanca rimane uno degli ultimi divi del cinema italiano."" -
Il male che resta. Armi e guerra in utopia tra Cinque e Seicento
Nel lungo catalogo dei mali politici censiti dalla riflessione, accanto alla tirannide, alla diseguaglianza, al governare per sé invece che per i governati, la guerra, nella sua doppia veste di guerra offensiva o interna, come guerra civile, ha assunto un posto di assoluto rilievo, come dimostra, e contrario, anche la fortuna politica del tema della pace tra l'antico e il moderno. Se l'utopia dei moderni si presenta con intenti rifondativi della convivenza sociale, capaci di togliere i mali dal mondo, rendendo lunga, prospera e felice la vita dei suoi abitanti, diverso sembra il suo atteggiamento nei confronti dello stato. Questo, nelle utopie elaborate nel secolo di ferro e fino a tutto il seicento, sarà con invidiabile realismo, presentato sia come armato, sia talvolta in guerra. La guerra, pur ricacciata indietro nel tempo della genesi dello stato, sarà sempre prevista e sovente praticata, restando il male che resta e che i ben costrutti programmi ideati dai fondatori di repubbliche non riusciranno, né vorranno eliminare. Il volume, analizzando i modi di questa presenza nei discorsi utopici, che nella loro topologia si collocano in isole lontane e irraggiungibili, in cui la difesa sembrerebbe superflua, più che scorgervi il segno di un'incoerenza, segnala la metabolizzazione, anche in utopia, dell'esperienza della conquista europea delle terre d'oltreoceano. La lezione americana, relativa alla fragilità del bene, nutre dunque con armi e guerra i sogni della ragione miscelandoli con quei tratti realistici che per gli utopisti sembreranno costituire la migliore garanzia della loro realizzabilità e durata. -
Il capitale umano dell'età. La saggezza della vita
La monografia è strutturata su un gruppo di quindici contributi scientifici selezionati tra i trenta discussi nella conferenza internazionale. Per favorirne la lettura e la fruibilità, il materiale è stato diviso in tre parti. La prima è dedicata alla prefazione del professore Giuseppe Galasso ed alle note dei curatori. La seconda è strettamente biologico-clinica ed affronta da varie angolature una realtà complessa ed anche misteriosa. La terza affonda le radici nella storia, nella filosofia, nella teologia e nel diritto. A mo’ di conclusione segue una sintesi dei principali temi discussi. -
Il dottor B
Il presente saggio sul normale e sul patologico del mondo infantile impone un'attenta riflessione sugli uomini e sulle idee: emblematica la biografia dello scienziato viennese Bruno Bettelheim, celebrato nel Novecento come genio della psicoanalisi ma oggi definito un abile impostore. Valga l'esortazione a non ingannare, nell'incessante lotta tra verità e menzogna, noi stessi e gli altri: proteggiamo i bambini, rendiamoli con il buon esempio migliori ed evitiamo gli eccessi, sempre dannosi, di concessioni o di restrizioni. -
Il luogo degli specchi opposti
Napoli, quella d'oggi e quella dell'ultima guerra, dove ogni angolo, ogni pietra, narra storie infinite... Un autore incontra i suoi stessi personaggi. Ubaldo, gli chiede aiuto per risolvere lo strano enigma che sta tormentando la vita di altri due: Diana e Riccardo. La coppia, da quando è andata a vivere nella casa di famiglia di via Palavino non ha più avuto pace. Un passato misterioso riemerge prepotente da quelle mura antiche, disabitate da decenni e già oggetto di fatti strani. Ne è muto custode il commendator Arturo Folco, un avo di Diana, ultimo ad avervi vissuto regolarmente oltre settant'anni prima. La sua storia segue parallela il racconto contemporaneo e con esso si intreccia fino a diventare un tutt'uno. Quali segreti nasconde la casa maledetta? C'è davvero un tesoro sepolto da qualche parte? Ma un enigma sovrasta ogni altro e per esso sembra impossibile qualsiasi soluzione razionale: come può, un gruppo di personaggi, uscire dalla finzione delle pagine per trasformarsi in persone? Frequentarli diventa per l'autore una forma di severa autovalutazione. Partecipare alle loro vicende sarà come calarsi in una camera rivestita di specchi, in grado di rimandare immagini inconsuete, a volte sgradevoli, altre sorprendentemente positive. -
A noi la parola! La scuola che vorrei: scritti e storie di alunni da Scampia a Perugia
Può un insegnante farsi scivolare addosso la quotidianità scolastica senza porre gli alunni al centro del processo educativo? È possibile innovare la scuola partendo da loro che sono gli attori protagonisti di un copione che va in scena ogni giorno da millenni? Sono queste le domande che fanno da leitmotiv alle esperienze e considerazioni di un'insegnante di periferia. E loro, i ragazzi, rispondono con veemenza con le loro storie da cui traspare freschezza, fantasia, a volte ingenuità ed esagerazioni, come è giusto che sia per la loro età, ma anche tanta coerenza e praticità. -
Il ladro di clessidre. Il beneficio della colpa
Questo libro non è un giudizio universale sull'ingiustizia degli uomini nella storia. È invece un grido all'ingiustizia della storia sugli uomini. Non ho mai tratto molto incoraggiamento da quel passo che recita: ""Ed ecco, io pongo dinanzi a voi la vita e il bene, la morte e il male"""" (Dt. 30, 15). Quante volte la vita ha ibridato """"faustianamente"""" la scelta: vita e male o morte buona. Sopravvivere da diavolo o morire da dio? Death o Life in Death? Se quello della morale nella società contemporanea sia stato un omicidio o un suicidio, è un cavillo da biblioteca. La scelta ibrida è il suo vergognoso testamento."" -
Cammino nell'aria
La poesia di Bonsangue è diaristica, tramata com’è di “presenze” interiori, è più istintiva della parola disegnata, tradisce con immediatezza l’ansia del profondo, la fragile attesa, quasi infantile, tanto è fresca, sincera, e tuttavia solenne in quel veemente e agognato abbraccio della luce. L’arte invece è più consapevole, più meditata, testimonia di una certezza nella direzione delle scelte di vita. Ma poesia e arte si incontrano naturalmente sul versante declinato della stessa, estrema sensibilità d’anima, dello stesso fine tratto interiore. Che si apre con autentica trepidazione al mistero e all’inesprimibile della vita. -
Una scienza in carne e ossa. Makarenko nella Casa Caridi e altre storie di ordinaria inclusione 2015-2016
Secondo Franco Ferrarotti, ""questo libro racconta una scommessa ed è insieme un esperimento. Nel carcere di Siano (Catanzaro), lettura e scrittura si danno la mano, riorientano autonomamente l'esistente. L'individuo prende la parola, parla e scrive in prima persona, si racconta a sé e agli altri"""". Per Aldo Masullo, """"a Nicola Siciliani de Cumis, educatore non di carta, ma 'in carne ed ossa' sulle orme di Anton S. Makarenko, capita così di vivere la straordinaria vicenda del miracolo umano dell'educazione di sé. Più forte della speranza negata dall'istituzione penale è la fede volitiva nella propria autotrasformazione"""". Mentre per Maria Serena Veggetti, """"Una scienza in carne e ossa rappresenta l'approdo del suo autore e di conseguenza di tutti coloro che vi hanno partecipato [...] alla soluzione di una complessità, la cui elaborazione in ambito scientifico si è dispiegata in diversi tentativi per almeno due secoli, nei settori della pedagogia, psicopedagogia ed educazione""""."" -
Tu vivi dentro me come un pellicano ferito
Ora dov’è il clamore del mondo, le gesta degli eroi e la pena di chi vive? Ora dov’è la vita? Tutto passa e niente torna indietro. Fuggiamo come fantasmi nella notte, ombre che vivono solo di riflesso. Le nostre radici sono state ingoiate dalla fretta e dall’indifferenza di una vita sterile e senza luce. Solo il ricordare può essere la nostra unica àncora di salvezza. Questi versi vogliono essere il desiderio di incidere la vita nel tempo… per far sì che proprio la vita non sia solo una corsa inutile e senza tempo. Prefazione di Alfredo Salucci. -
Breve viaggio nell'inconscio freudiano
I capitoli che compongono il presente volume rappresentano sei significative incursioni nel variegato arcipelago dell'opera di Freud, all'interno del suo laboratorio speculativo o, per dirla ancora con una metafora, sei passi nel ""mistero"""" della psicoanalisi. Il filo di Arianna che consente ai due autori di penetrare e orientarsi nel problematico territorio del pensiero freudiano è costituito dal ripensamento critico di tre concetti chiave della teoria psicoanalitica: civiltà, coscienza morale e padre, con il precipuo intento di ricostruire, dall'interno degli stessi testi freudiani, il rapporto tra il pensiero di Freud e le sue fonti filosofiche. Centrale è in questa originale rilettura, la controversa questione dell'influenza che la tradizione filosofica avrebbe esercitato nella genesi di alcuni concetti essenziali della psicoanalisi. Di grande interesse è, peraltro, la discussione sulla """"dissolvenza"""" del Super-io nella prospettiva della neuroetica, che lascia comunque aperte le questioni inerenti le deliberazioni etiche e le scelte morali."" -
Le vie del «Furioso»
Questo libro esplora alcune vie del Furioso, tra il Cinquecento e l'Ottocento, che sono state poco battute, ma non perché interrotte o periferiche; al contrario, ciascuna di esse ha segnato la storia del «meraviglioso poema», incidendo spesso nella storia della cultura tout court. La ricerca si inscrive in un orizzonte ulteriore degli studi ariosteschi. Dopo le indagini esaustive che hanno stabilizzato la figura dell'Ariosto classico, da alcuni anni l'interesse sembra infatti essersi rivolto a definire i mille volti di un complementare e sorprendente Ariosto pop, svelando la persistente vitalità dell'immaginario dell'Orlando Furioso nelle arti visive, nella musica, al cinema e in televisione, fino alla saga più amata dalla Millennial Generation, quella di Harry Potter. Dai primi vocabolari e rimari alle tramutazioni, dai capitoli apologetici ai «capricci» musicali, dalle feste rivoluzionarie alle manipolazioni ottocentesche per la scuola: nel susseguirsi di figure e di testi solo in apparenza marginali, si delinea una storia e geografia della ricezione del ""Furioso"""" molto più articolata, ben oltre le forme esplicite del commento e dell'allegoria, restituendo la fisionomia di vere e pro rie comunità di riscrittori."" -
Napoli. Vizi e virtù
Questo libro sul passato di Napoli, agile ma ricco di temi, tenta di differenziarsi dalle altre pubblicazioni di contenuto retrospettivo sulla città. L'autore, mettendo insieme fatti, eventi, personaggi meno abusati dalla pubblicistica corrente, immagini meno diffuse tra cui alcune inedite, va alla ricerca di chiavi di comprensione storica di situazioni che, nel bene e nel male, caratterizzano la realtà napoletana contemporanea. -
Gramsci e la crisi europea negli anni Trenta
La misura temporale di questo libro è data dalla crisi europea degli anni Trenta alla quale Gramsci assistette dal carcere, con l'incalzare dei malanni di una fibra forte che però si misurava con la durissima condizione della prigione di Turi; con l'impressione terribile di una solitudine politica vera, ancor più aggravata dall'accumularsi solitario di sensazioni e impressioni che non potevano esser tutte verificate e che rappresentarono un suo tormento interiore, ma anche, quasi per rovescio, una condizione del suo pensiero politico. In questo senso Gramsci è un caso pressoché unico - e Rossi mette molto l'accento su questo aspetto - di una vita e di un pensiero che hanno la dimensione del tragico, nel secolo più metafisico ed ultimativo che l'umanità europea abbia vissuto, quando lo scompaginamento radicale del rapporto tra vita e forme fu il segnale della crisi generale -
Napoli, la città-porto
Il porto è sempre stato un luogo fondamentale per la prosperità di una città, eppure del porto di Napoli pochi conoscono la sua storia, e molti sono anche convinti che ci sia ancora tanto da fare per renderlo all'altezza di una grande metropoli. In questo saggio gli autori riflettono sulle grandi potenzialità ancora inespresse del porto napoletano, sul suo passato, sul futuro ma anche sulle criticità del presente. Tra aneddoti storici e richiami anche letterari e musicali, il lettore conoscerà finalmente una parte della città che appartiene ad ogni napoletano. E questo volume percorrendo il ponte fra ieri e oggi, intende tracciarne un secondo che, fra economia e cultura, fra progettazione e arte, sia fondativo di una nuova identità fra Napoli e il suo porto. -
La malia di Sant'Angelo. Sogno e bellezza, nostalgia e illusione
La malia di Sant’Angelo non è definibile in breve né è facilmente percepibile se ci si limita ad una visione superficiale. Sant’Angelo è un’irresistibile attrazione dello spirito e un balsamo per gli occhi con quella sua morfologia dei luoghi così singolare e accogliente. Gherardo Mengoni ha per questo piccolo borgo ischitano, dove le auto non circolano e dove la gente ti sorride, una devozione quasi filiale. Ecco perché sul filo della memoria ha imbastito un racconto movimentato tra la visione attuale dei luoghi e delle figure che in essi si muovono e i ricordi di varie fasi di vita, in un alternarsi di accadimenti che spaziano senza un ordine preciso tra gli anni Quaranta del secolo scorso e questi primi sedici anni del nuovo secolo. Il lettore, ritrovando volti e figure caratteristiche come pure, acque, anfratti, rocce e angoli di panorama singolari, potrà trarre un sereno giudizio sul lavoro che non è altro che un omaggio alla vita, alla bellezza, all’amore, incastonati in quel luogo del tutto “speciale” che è Sant’Angelo d’Ischia. -
Materiaspazio. L'Universo clessidroide. Le memorie. L'ideazione. La materia vivente
In questo testo sono riportate quattordici ipotesi originali di ricerca. La realtà (essenzialità) cosmica del Principio di Materiaspazio; la cosmogenesi clessidroide; l’essenza della materia oscura; l’interpretazione dell’“effetto Hutchison” come dipendente da un processo di annichilazione localizzata per scissione di “Materiaspazio” da “onda lunga di Tesla” (evidenziabile con un rivelatore di radiazione gamma); la possibilità che l’emissione di raggi X da parte delle comete – interpretati come prodotti dell’“interazione tra le comete e il vento solare” – possa invece essere l’equivalente della radiazione di Hawking dei “buchi neri”, cioè passaggio da ‘Singolarità positiva’ a ‘Singolarità negativa’; il “significato” del fenomeno degli “assioni” solari, che si convertono in raggi X nel campo magnetico terrestre e quindi in materia oscura; le pseudo dimensioni speculari, potenziali, consensuali, multiple. -
Il mondo come volontà di contraffazione
Il libro esamina il fenomeno della contraffazione sotto i diversi profili in cui esso ha rilevanza nel contesto della società contemporanea. Il cuore dell’analisi è costituito dall’esame dei singoli aspetti distorsivi e da innovatrici proposte per arginare questa piaga sociale, che minaccia la prosperità del nostro futuro e la salute dei consumatori. È un’opera “per tutti” perché pone l’accento su un tema scottante e articolato che viene trattato in maniera chiara e semplice.