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I nomi della sincronicità Convergenze. Vol. 4
Il volume si avvale di una vastissima collaborazione interdipliscinare, allo scopo di ottenere un dizionario minimo di ""immagini"""" che rivisitino e attualizzino il concetto junghiano di Sincronicità. Jung ideò un nuovo principio che affianca e completa quelli già esistenti di tempo, spazio e casualità. Lo definì sincronicità e , solo per fare qualche esempio, tra gli eventi sincronistici comprese: intuizioni, fantasie, visioni, precognizioni, sogni veridici, profezie ecc. La definizione si basa sulla contemporaneità psicologica che caratterizza questo fenomeno; giàcché se si trattasse solamente di contemporaneità fisica sarebbero stati sufficienti vocaboli già in uso, come sincronicità o sincronismo."" -
Il punto lavoro. Prontuario IRPEF 2022. Vol. 4
Il Prontuario Irpef analizza, con ampie esemplificazioni, la gestione del reddito di lavoro dipendente e assimilato, la tassazione ordinaria, separata, del Tfr, del reddito prestato all'estero e dei premi di produttività, nonché gli obblighi del sostituto d'imposta. -
Andreas Hofer (1767-1810). Dalle fonti alla storia
Il volume è il frutto di un lavoro di ricerca condotto dall'autore presso archivi e biblioteche di numerosi paesi. Si tratta della raccolta sistematica di tutti gli scritti autografi di Andreas Hofer e di quelli da lui firmati. La ricca documentazione così individuata, introdotta da una biografia del comandante dell'insurrezione tirolese del 1809, costituisce una base dalla quale partire per un'attenta ricostruzione storica del personaggio e degli eventi ai quali partecipò. Un contributo, dunque, utile per comprendere le ragioni e le condizioni nelle quali è maturato un mito profondamente radicato nella cultura locale dell'area trentino-tirolese e che attende ancor'oggi di approdare a un più pacato e distaccato giudizio storico. -
Feuer! I grandi rastrellamenti antipartigiani dell'estate 1944 tra Veneto e Trentino
Il volume pone in luce i ""rastrellamenti antipartigiani"""" organizzati dalle forze di occupazione nazifasciste tra l'estate e l'autunno 1944 in un'area compresa fra Trentino e Veneto. L'attività di repressione attuata dai Comandi militari germanici fu diretta ad annientare le """"formazioni partigiane"""" che avevano messo in pericolo collegamenti stradali e vie di transito. In gioco, vi era il controllo strategico della linea del Brennero attraverso la quale giungevano truppe e rifornimenti all'esercito tedesco dislocato in Italia. La descrizione dei vari attori sulla scena rappresenta il contesto in cui inserire l'episodio di """"malga Zonta"""" anche attraverso il difficile e complesso rapporto tra civili, tedeschi e partigiani sull'Altopiano, nonché il tema della """"memoria"""" legata alle varie commemorazioni dell'eccidio compiutosi il 12 agosto 1944."" -
L' invenzione di via Verdi. Una strada di Trento tra Otto e Novecento
Il volume racconta la storia di una piccola parte del centro storico di Trento: una singola via che ha un carattere particolare, perché non è il risultato di una lunga sommatoria di piccoli e grandi interventi architettonici e urbanistici accumulati nei secoli, ma il frutto di un preciso intervento del Municipio di Trento che nel 1888 decise di far abbattere una casa che si ergeva di fronte all'entrata del Duomo separandola dalla campagna retrostante. La Cattedrale fu così liberata da una prospettiva angusta e al tempo stesso la città recuperò uno spazio ben presto occupato da importanti edifici intorno ai quali ruota oggi la vita universitaria. -
Russia 1942-1943. Diario di guerra. Con DVD
Scrive Adriano Sofri nel suo commento al libro: ""Grazie a circostanze di privata amicizia lessi il diario del sottotenente Carlo Hendel, tenuto così a lungo in un cassetto - più di sessant'anni - e fui colpito, profano come sono di quel capitolo storico, dal doppio tono del testo. Che, scritto senza artificio e con vivacità, e senza altra destinazione se non personale e famigliare, si apriva su un registro scanzonato e quasi futile, accompagnato da un amore da tempi di pace, e lo teneva fin dentro l'arrivo al fronte vero della guerra e alle sue giornate senza storia, per precipitare all'improvviso nella tragedia. In questo stridente trapasso si potrebbe leggere una inconsapevolezza o una superficialità del ventenne autore del diario e di tanti suoi compagni di ventura, e si sbaglierebbe di grosso. Il sottotenente Hendel è un ennesimo della lunga fila che va dal giovane Fabrizio del Dongo a Waterloo, ai soldati e ai cavalli di Tolstoj e al bambinello Useppe della Storia di Elsa Morante, che capitano dentro la guerra e non la vedono, perché non c'è da vedere se non l'insensatezza e l'orrore. Il lavoro di morte: come lo chiama ora Carlo Hendel""""."" -
Gli esordi di un politico nazionale. Flaminio Piccoli, 1945-1958: materiali per biografia politica
Il volume racconta i primi anni di impegno politico di Flaminio Piccoli, a partire dai giorni immediatamente successivi alla Liberazione fino alle elezioni politiche del 1958, che segnano la sua partenza per Roma e l'inizio della lunghissima militanza parlamentare (36 anni). Il periodo del ""Piccoli trentino"""" è quello della Ricostruzione, delle durissime battaglie con i comunisti, dei difficili rapporti con i """"tedeschi"""" dell'Alto Adige. Dalla tribuna de Il Popolo Trentino e poi de L'Adige Piccoli segue con attenzione gli avvenimenti locali, ma lo sguardo dei suoi """"fondi"""", quasi sempre domenicali, va sempre oltre, a indagare su ciò che succede a Roma e fuori dell'Italia. La preoccupazione per la """"questione comunista"""" è costante, incalzante, quasi ossessiva, mentre la lotta giornalistica, eminentemente politica, è serrata, senza sconti ed esclusioni di colpi. La storia del """"Piccoli trentino"""" racchiude dunque tredici anni di densa vita politica meritevole senz'altro di ulteriori approfondimenti."" -
Il farmacista filantropo. Percezione ed esercizio della professione farmaceutica in Trentino fra secolo XVIII e XX
Due importanti protagonisti della storia della farmacia trentina, Piero Cristofori e Giulio Conci, si confrontano a distanza di circa novant'anni sui contenuti e sui destini della professione farmaceutica soprattutto nel corso dell'Ottocento. Un secolo di grandi cambiamenti che racconta della progressiva responsabilizzazione di una figura e della radicale trasformazione delle modalità di produzione e commercializzazione del farmaco. In definitiva il passaggio da speziale a farmacista. -
Vuoto di memoria. La riscoperta del quartiere del Sas di Trento
Catalogo della mostra che riporta alla luce l'antico quartiere del Sas, demolito durante il regime fascista per far posto a una nuova piazza, l'attuale piazza Cesare Battisti. Negli anni trenta del Novecento il centro storico di Trento subisce una significativa trasformazione: l'antico quartiere del Sas viene demolito per far posto a una nuova piazza: questo 'sventramento' si impone nel paesaggio urbano cittadino, produce un vuoto nello spazio e un vuoto nella memoria. La mostra porta in quelle strade perdute grazie all'esposizione di fotografie, oggetti e documenti d'archivio. L'uso della tecnologia multimediale, di installazioni sonore e interattive, permette di compiere un viaggio nel quartiere dimenticato del Sas. Il catalogo si avvale di importanti collaborazioni nel campo della storia sociale, della storia politica e dell'architettura e aggiunge al caso dello sventramento del Sas le suggestioni provenienti dalla letteratura. -
Un parco di storie. Alla scoperta delle statue di piazza Dante
Nel 1896 fu inaugurato il grande monumento a Dante Alighieri, la prima e la più importante delle statue che impreziosiscono l'omonimo parco. Da quell'anno molti altri busti hanno arricchito le stradine del giardino pubblico che da quasi 150 anni accoglie chi arriva in città con treni e pullman. Prati, Canestrini, Gazzoletti, Carducci, Verdi e poi - dopo la Grande Guerra - Ranzi, Chini, Negrelli, Bresadola, fino al monumento alla famiglia. Quali storie raccontano le statue? Perché sono stati scelti proprio questi personaggi? Il catalogo della mostra ""Un parco di storie. Alla scoperta delle statue di piazza Dante"""" racconta la storia di Trento attraverso le polemiche e le feste che hanno accompagnato l'inaugurazione di ogni monumento. Un modo diverso per scoprire il passato della città."" -
Un impegno per la pace. L'esperienza dell'Università internazionale delle istituzioni dei popoli per la pace. Testimonianze e inventario dell'archivio (1993-2007)
Il XX secolo è stato caratterizzato dalle più spaventose guerre e dai più cruenti massacri che l'umanità abbia mai vissuto, ma al tempo stesso, per queste identiche ragioni, è stato ispiratore di esperienze del tutto singolari, dedicate alla promozione della cultura della pace, intesa nella sua accezione più ampia e universale. A questo diversificato nucleo di esperienze appartiene a pieno titolo anche l'Università internazionale delle istituzioni dei popoli per la pace (UNIP) o International university of peoples' institutions for peace (IUPIP), attiva a Rovereto fra il 1993 e il 2007. Il volume grazie ad alcuni saggi di contestualizzazione, alla voce dei principali promotori e protagonisti e all'inventario dell'archivio, traccia un primo quadro dell'impegno profuso da questa istituzione in difesa e a sostegno dei valori della pace. -
Domenico Longo. Diari, 1915-1917
Quando Domenico Longo (Siror, 1894-1977) è arruolato, il 19 maggio 1915, è ancora uno studente e frequenta il Ginnasio Arcivescovile di Trento. Il diario trascritto in questo volumetto, ripercorre il periodo di addestramento militare nelle caserme di Schärding, la partenza per il fronte orientale, il raggiungimento della Volinia russa, lo spostamento più a sud sulla linea Brody-Dubno, fino al suo incarico di telefonista a Zablotze, sulla linea ferroviaria Lemberg-Brody. -
Discorsi militari
Sembra incredibile, ma i ""Discorsi militari"""" di Giovanni Boine, editi a Firenze nel 1914, si rivelarono il «migliore successo» commerciale della Libreria della Voce. Parola dell'editore stesso, Giuseppe Prezzolini, che ancora a sessant'anni di distanza non era in grado di darsi una «spiegazione razionale» dell'imprevedibile exploit di un autore quasi sconosciuto, Giovanni Boine. Di questo libro ne furono vendute 30.000 copie. Da allora, però, questa sorta di best seller (e in verità anche il suo autore) fu per così dire dimenticato fino alla ?riscoperta? operata da Giancarlo Vigorelli. Riproporre a distanza di oltre un secolo una nuova edizione rispettosa delle scelte tipografiche operate allora da Boine, con il corredo dei contributi di Andrea Aveto, Chiara Catapano e Claudio Di Scalzo, può aiutare a gettare nuova luce non solo su uno scrittore immeritatamente ignorato ma anche su una fase complessa quanto contraddittoria della storia italiana."" -
Leonardo Bancher. Diario, 1914. Lettere, 1916-1917
Diario di Leonardo Bancher (Siror, 1889-San Martino di Castrozza, 1971) che nell'estate del 1914 viene arruolato e, assieme ad altre migliaia di trentini, si ritrova in Galizia come addetto al reparto Sanità. Il suo è un racconto quasi quotidiano, ma mai chiarissimo, del tentativo del suo reparto di barellieri di avvicinarsi alla zona di guerra. Il volume raccoglie anche le lettere scritte dal Bancher tra il 1916 e il 1917 alla moglie, ai familiari e agli amici. -
Concreta proletaria solidale. La sinistra trentina e la questione autonomistica nelle fonti giornalistiche (1945-1948)
Negli anni dell'immediato secondo dopoguerra la stampa costituiva il principale strumento per rendere pubblicamente conto dell'elaborazione delle posizioni e dell'intreccio tra diverse questioni: da quelle internazionali a quelle più legate alle specificità locali e regionali. Fra i tanti argomenti dibattuti vi furono anche le ragioni dell'autogoverno e di come l'autonomia e le sue istituzioni costituissero strumento fondamentale per la creazione di un ponte tra comunità di lingue diverse e l'applicazione reale del principio della convivenza. L'autore raccoglie in questo volume, introdotto da un'ampia e accurata ricognizione storico-politica, tutti gli articoli sulla questione dell'autonomia apparsi in Trentino nel periodo 1945-1948 all'interno di alcuni organi di stampa riconducibili ai partiti dell'area della sinistra. -
Il futuro bambino. Economia, società e varia umanità a Trento fra secondo dopoguerra e nuovo millennio
C'è un sottile fil rouge, una flebile ma deliberata strategia argomentativa che attraversa l'intero volume: si parte dalla storia delle quattro Casse che hanno dato vita alla Rurale di Trento, si passa per la ""Grande storia"""" e si tratteggia uno spaccato di società e di città, la Trento degli anni cinquanta, sessanta, settanta, ottanta, alle prese con la sfida della modernità. Si parla di boom, urbanistica, sociologia, Sessantotto, drive in, e ancora di figure, più o meno note, di politici, giornalisti, sindacalisti, studenti, prostitute, preti e fotografi, che hanno calcato la scena di Trento e del Trentino in più di cinquant'anni di storia. Il tutto impreziosito da molte immagini tratte dall'archivio fotografico del giornale l'Adige. Un libro che in fondo parla di passioni, lotte e varia umanità."" -
Vittore Bona
Vittore (Vittorino) Bona nasce a Brentonico l'8 settembre 1920. Nel marzo 1940 è arruolato nel 33° Reggimento artiglieria della 33° Divisione di fanteria da montagna Acqui. Tra il 1940 e il 1943 si trova così ad operare su diversi settori di guerra: prima in Francia, poi in Albania e Grecia e quindi sulle isole ioniche di Corfù e Cefalonia. Durante questo periodo Vittore tiene un'intensa corrispondenza con la famiglia, di cui è sopravvissuto un corpus di 22 lettere e cartoline, riproposte in questo volume. Quando Vittore scrive non può sapere, ovviamente, che non sarebbe più tornato dalla guerra: nei tragici eventi del settembre 1943, quando a Cefalonia si si scatena la rappresaglia tedesca contro gli ex alleati italiani, egli infatti rimane ""disperso"""", assieme a centinaia di suoi commilitoni, e la sua salma non sarà mai recuperata."" -
Mi ricordo che... Alcide Degasperi, Flaminio Piccoli, Bruno Kessler, Beniamino Andreatta,
In un testo scritto anche come 'esercizio di memoria', l'autore raccoglie alcuni dei suoi ricordi personali, i meno conosciuti, su quattro note personalità della politica italiana: Alcide De Gasperi, Flaminio Piccoli, Bruno Kessler e Beniamino Andreatta. Quattro personalità, di caratteri e sensibilità diversi, con i quali l'autore ha avuto modo di interagire lungo il proprio percorso formativo e professionale. Una testimonianza che, pura da un punto di vista personale, offre un interessante contributo per comprendere quello che Paolo Pombeni indica nella sua introduzione come un'""epoca di transizione""""."" -
Il mio Sessantotto. interviste, ricordi, testimonianze
Tratto specifico di questo volume è la restituzione di quel complesso mosaico di azioni, eventi e pensieri che fu il Sessantotto. I circa sessanta testi, voci di altrettanti testimoni, muovono dalla realtà trentina per collegarsi a un'estensione ampia quanto il globo intero, a una 'rivoluzione' politico-culturale mondiale sulla quale la ricerca storica sta scrivendo nuove pagine attingendo tanto alla dimensione soggettiva quanto alle fonti di allora per coglierne gli aspetti più intimi e nascosti. -
Trenodìa e altre storie
Trenodìa e altre storie è un insieme di racconti differenti per ambientazione e personaggi, tuttavia collegati dallo stesso filo conduttore dei sentimenti e degli stati d'animo scaturiti da vicende collettive e personali, quali l'emergenza da Covid-19, la guerra, il terremoto, l'amore, la compassione, la morte, la speranza. Le varie figure umane, attraverso i loro pensieri, sogni, interrogativi e ricordi, pur nella diversità degli avvenimenti vissuti, lieti o dolorosi, sono tutte messaggere di emozioni e suggestioni rappresentative di un sentire comune. Tra dubbi, ansie, realizzazioni e fragilità si eleva un invito a riflettere sul senso dell'esistenza, senza perdere la capacità di stupirsi nella quotidianità, ricordando che la vita, nonostante tutto, è sempre il dono più prezioso.