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Disguidi
Disguido, dallo spagnolo descuido, trascurataggine. Questa una collezione di passi falsi, che negli anni hanno insidiato la scontata narrazione offertami dalla vita. Dove avrei dovuto puntare se non verso l’eresia di parole che non si capiscono? La poesia una feroce resa dei conti con se stessi, quindi col mondo. Sbagliare allora l’ultima astuzia per procurarsi una mappa, utile a ritrovarsi. -
Non v'è tempo
I versi della silloge sono un viaggio attraverso il tempo, unica entità non concreta e la cui unica percezione ci viene data dal mutare di noi stessi e del mondo che ci circonda. La nascita di un figlio, il matrimonio, ma anche le notti in ospedale a fronteggiare la diffusione di un veleno invisibile sono il seme dal quale germogliano i versi contenuti in questa raccolta. -
Il privilegio della veglia
Una domanda, o forse un dubbio: questo rappresenta la raccolta Il privilegio della veglia. Con versi che sembrano poesie e poesie che sembrano metafore, la silloge esplora il significato del dubbio, inteso non come dubitare vero e proprio, ma come unico motore per sfuggire dalla monotonia. -
Distruggo la pazienza
“Distruggo la pazienza” è una raccolta di poesie e flussi di coscienza in un profondo ed impulsivo percorso di indagine percettiva. Tratta di una voluta perdita di contatto con l’ambiente circostante, passando dal ricordo alla visione quasi psichedelica in un percorso che include la follia, ma anche il risveglio. Mediante un dialogo complice di elementi vivi e naturali, l’autrice ci accompagna in un viaggio tra danza, disegni e forme che non lascia spazio ad alcuna certezza, se non quella di essere vivi. -
21
2021 l’alba di un mondo non perso ma da ritrovare nel suo volto più antico, quello che è stato sempre e che sembrava dimenticato, quello che nella morte del tempo ha saputo strappare la sua via di ritorno. Non ci volevano occhi per guardarlo, non era visibile, né mani per trattenerlo con sé dove non sarebbe rimasto. Bastava fare spazio in noi alla vita e nell’amore sarebbe tornato il mondo, col suo primo nome. -
Diavoli e cavoli a merenda
“Diavoli e cavoli a merenda” è una raccolta di poesie che affronta principalmente due mondi: la nostra società dipinta con diversi colori che spaziano dalla polemica, all’ironia, alla rassegnazione; e la morte nella sua molteplicità: una morte vestita di materialismo o nascosta dietro la nostalgia di chi è assente. Nell’impasto variegato che forma questa cascata di poesie fanno capolino anche dei riferimenti, delle suggestioni e dei maestri cari all’autore. “Diavoli e cavoli a merenda” è una dispensa, un magazzino, una cassetta degli attrezzi dove trovare parole che non conoscono la distinzione tra l’utile e l’inutile, tra la profondità e la leggerezza. ""Diavoli e cavoli a merenda"""" è una giostra di contrasti."" -
E di sogni ripartiremo ornati
«In Vita Liquida Zygmund Bauman ripercorre brevemente la storia del termine ""individuo"""", affiorato alla coscienza della società occidentale nel XVII secolo. In principio il termine venne utilizzato sottolineandone l'attributo dell'indivisibilità: banalmente, se si suddivide la totalità della popolazione umana in elementi semplici, questa operazione termina nel momento in cui giunge al livello della singola persona. Eppure oggi lo stesso termine """"fa riferimento ad una struttura complessa ed eterogenea, fatta di elementi altamente separabili, raccolti in una unità precaria e fragile da una combinazione di attrazione e repulsione, di forze centripete e centrifughe, in equilibrio dinamico, mobile e costantemente instabile. L'accento cade soprattutto sull'autocontenimento di questo aggregato complesso, e sul compito di attenuare i continui scontri tra elementi eteronomi e introdurre una qualche armonia nella loro sconcertante varietà. E cade anche sulla necessità di realizzare tale compito dentro quell'aggregato, con gli strumenti disponibili al suo interno."""" Questo libro altro non è che la cronaca del tentativo di un essere umano di svolgere e portare a termine tale compito; il racconto di un ripiegamento verso l'interiorità di una coscienza alla disperata ricerca di un centro, di un punto fisso. Il punto di partenza è un sentire mirabilmente espresso da Kafka in uno dei suoi frammenti: """"Il mondo e il mio io schiantano il mio corpo in un contrasto inconciliabile."""" Il viaggio comincia col ricordo di essere più del proprio corpo, si dispiega lungo il percorso tortuoso del riappropriarsi di un mondo interiore variopinto, vivo, intuito più che compreso e spiegato, a tratti magico e pare terminare col ritrovamento di un'antica verità: che io e l'altro non sono enti distinti, non sono mondi diametralmente opposti e inconciliabili...» (Dall'Introduzione)"" -
Moor
Moor è brughiera. È un luogo, un non luogo, uno spazio aperto. È un altare di terra dove tutto è mostrato. Dove non è possibile nascondersi. Al tempo stesso Moor è anche il suo contrario, rooM , un luogo privato, custode dell’intimo e padrone del tempo. Moor è dada, è nulla, fastidioso e banale. Inutile e volgare. Deforme. Sgraziato. Essenziale. -
Viver isolati. Poesie del dissenso
"Nei versi di Massimiliano Lopresti emerge il senso di solitudine, di isolamento, in cui vivono le nostre coscienze, vittime del nostro egoismo, delle nostre paure, delle nostre angosce. Non so se tutto questo prevalga sulla speranza, che non c’è più, ma certamente non è una resa [...] Il senso della luce, che non prevale sul buio, dà ai versi di Massimiliano una aureola di raffinata eleganza, di concreta aspirazione al sublime, pur nella devastante presenza di un’emergenza quotidiana che rende le nostre vite opache, in perenne attesa, troppo spesso vuote."""" (dalla prefazione di Franco Laratta)" -
L'amo viola
"C'è un mondo portato appresso da un tale, un mondo o l'altro a quanto pare, rallentato e sovrapposto, fotogramma dopo fotogramma, come un film o un sogno o un angolo rotondo""""." -
Rombo di tuono cilentano. Nuova ediz.
Rombo di Tuono cilentano è la storia di Antonio Esposito, un uomo umile che attraverso le varie difficoltà della vita riesce, grazie al calcio, ad avere la speranza di coronare un sogno. Negli ultimi anni della sua vita, per documentare la sua storia, scrive un diario di ricordi di quelle che sono state le sue avventure sportive. Antonio Esposito ha incarnato alla perfezione l'antidivo sportivo, colui che non ha mai voluto esaltare le proprie doti, ma ha sempre lavorato con dedizione e con orgoglio, riuscendo a superare tutte le difficoltà che la vita gli ha riservato. Prima di lasciare per sempre la sua amata Marina di Camerota, Antonio aveva espresso il desiderio di voler donare alla ricerca una piccola somma. L'idea del libro nasce per sensibilizzare i lettori a fare lo stesso, con la consapevolezza che il loro piccolo gesto avrà sicuramente aiutato qualcuno a vivere almeno un giorno in più. -
Gourmet x tutti. Manuale di alta cucina homemade
Un mix di ricette uniche nel loro genere in grado di semplificare l'alta cucina coniugando il gourmet con la realtà domestica. Una raccolta di piatti prestigiosi che mai avreste pensato di poter realizzare all'interno della vostra cucina. Il giovane Chef Leonardo Perisse riporta su carta un ventaglio di proposte che hanno deliziato i palati nelle più lussuose location del Centro Italia. -
E piovvero maestre. Orvieto insieme per Rodari. Concorso di scrittura creativa 2021
È difficile fare le cose difficili: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco. Bambini, imparate a fare le cose difficili: dare la mano al cieco, cantare per il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi. Gianni Rodari Lettera ai bambini in ""Parole per giocare""""."" -
Guardea. Una chiesa dai tanti misteri
Una chiesina di paese apparentemente insignificante, un parroco che si presenta dimesso pur essendo un profondo conoscitore di scienze esoteriche, un intero territorio depositario di arcaiche ed occulte forme di conoscenza, ormai quasi del tutto dimenticate. Dietro l'apparente normalità di questa terra dell'Umbria meridionale si nasconde in realtà un mondo sconcertante ed affascinante, popolato da misteriosi accadimenti, sorprendenti simbolismi, inspiegabili episodi che rinviano a significati spirituali e cosmologici, archivi distrutti e documenti scomodi fatti sparire. La piccola Guardea è l'epicentro di una storia incredibile e di suggestivi percorsi a cui l'autore di questo libro ci introduce come in un romanzo, lasciando intravedere rivelazioni in grado di sovvertire la percezione rassicurante e convenzionale che si è sempre avuta di questo luogo. -
La scuola di Collefiorito
Nella scuola di Collefiorito ogni giorno ne capitano di tutti i colori! Mattia non ha voglia di studiare e pretende l'aiuto di Marianna, a costo di pagarla profumatamente! Tra Riccardo e Lorenzo nasce invece un'amicizia preziosa, che va al di là dell'autismo e della provenienza geografica. E poi ci sono le prime cotte. Pamela e Pietro non sanno come dichiararsi. Sarà forse Incudine, il bulletto della scuola, ad ""aiutarli""""? Ma anche gli adulti hanno molto da imparare! Il primo giorno di scuola in una classe un po' troppo vivace rappresenta una sfida per la giovane maestra Vici. Per non parlare del professor Marchetti che finisce in mezzo a un acceso dibattito tra maschi e femmine sulle alterne vicende di Cappuccetto Rosso. Persino la psicologa viene messa a dura prova da Arturo e dalla sua insaziabile voglia di rubare qualsiasi oggetto a portata di mano! Ahmed invece se la cava alla grande come guida al museo egizio. E che importa se le sue spiegazioni sono frutto di una sfrenata fantasia? Sette storie raccontano le (dis)avventure della piccola grande scuola di Collefiorito. Età di lettura: da 7 anni."" -
La roccia, il sole, il vento. Venti affermazioni per realizzare i tuoi sogni
Testo di meditazioni. -
Quaderni giapponesi. Ediz. deluxe. Vol. 3: Moga, Mobo, mostri.
I Quaderni giapponesi raccontano facce diverse del prisma Giappone. Nel primo volume, Igort racconta Tokyo e l'industria del manga. Il secondo volume è invece un'esplorazione della Natura, sulle orme del poeta Basho. Nel terzo volume (di prossima uscita), Igort si misura con l'elemento oscuro e perturbante della cultura giapponese. Il diario del primo occidentale invitato in Giappone a scrivere e disegnare i suoi propri, originali, manga. Segreti e misteri del mondo del lavoro Made in Japan, nell'industria di immaginario più potente di sempre. Con il metodo dell'osservatore curioso e partecipe, con taglio personale e autobiografi co, Igort racconta e disegna i suoi incontri e collaborazioni con i grandi editor e autori dei manga, con registi, intellettuali, musicisti e scrittori. Dallo scambio illuminante con Miyazaki, il più grande animatore vivente, sino alla collaborazione quotidiana con i grandi editor di Kodansha, editore di AKIRA, GON, Taniguchi e tanti altri capolavori giapponesi. I Quaderni giapponesi sono anche un saggio sull'estetica, un racconto utile per penetrare grandi fi gure di registi di genere come Suzuki Seijun, scrittori come Mishima o Kawabata, fi no a giganti del fumetto come Tsuge, Maruo, Tatsumi, Shigeru Mizuki. Sulla scia dei ricordi, Igort apre tante fi nestre e suggestioni su un Giappone affascinante e nascosto. -
Peanuts. Mi innamoro di chiunque mi parli
"Il mondo dei Peanuts è un microcosmo, una piccola commedia umana sia per il lettore candido che per quello sofisticato"""". Così scrisse Umberto Eco nella prefazione alla prima edizione italiana dei Peanuts. Quasi settant'anni dopo la loro prima apparizione, siamo ancora assetati di Peanuts. Perché, per proseguire con le parole di Eco (traduttore di molte strisce presenti in questa edizione Oblomov), Schulz mostra chiaramente le nevrosi universali dell'uomo moderno; ma """"all'improvviso, in questa enciclopedia delle debolezze contemporanee, ci sono (...) schiarite luminose, variazioni disimpegnate, allegri rondò dove tutto si pacifica in poche battute. I mostri ritornano bambini, Schultz diventa solo un poeta dell'infanzia""""." -
Peanuts. Nato per dormire
"Il mondo dei Peanuts è un microcosmo, una piccola commedia umana sia per il lettore candido che per quello sofisticato"""". Così scrisse Umberto Eco nella prefazione alla prima edizione italiana dei Peanuts. Quasi settant'anni dopo la loro prima apparizione, siamo ancora assetati di Peanuts. Perché, per proseguire con le parole di Eco (traduttore di molte strisce presenti in questa edizione Oblomov), Schulz mostra chiaramente le nevrosi universali dell'uomo moderno; ma """"all'improvviso, in questa enciclopedia delle debolezze contemporanee, ci sono (...) schiarite luminose, variazioni disimpegnate, allegri rondò dove tutto si pacifica in poche battute. I mostri ritornano bambini, Schultz diventa solo un poeta dell'infanzia""""." -
Lo stupro di Penny e Julia. Una storia svedese
È la storia di due ragazze svedesi, di alcol, sesso e droga. Ed è una storia di abusi e molestie, in una Stoccolma che pochi conoscono in questo modo, ma che Amnesty International Sweden ha dichiarato essere il Paese europeo con la più alta incidenza di stupri denunciati e il tasso più basso di condanne. Penny e Julia frequentano la scuola superiore, vanno alle feste, si confrontano con l'amore. Le loro giornate si dividono tra i problemi familiari di cui sono vittime e l'ossessione del controllo su sé stesse, sul senso di colpa, che sfociano nella bulimia. Gli eventi sono un domino di pensieri e azioni. I Servizi Sociali forniscono un sostegno psicologico ed economico, ma il desiderio reale è quello di una grande tenerezza, di una vita normale, di qualcuno che abbia davvero cura di loro.