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Libertà
Un'opera antologica che raccoglie i testi segnalati nell'ambito del concorso letterario ""Una Banca che scrive"""" rivolto ai dipendenti delle quattro banche retail del Gruppo UniCredit. Le 32 opere - narrativa e poesia - che compongono questo volume sono state selezionate da una giuria letteraria fra i tantissimi scritti redatti dai dipendenti di UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia e Bipop Carire."" -
Segni premonitori
Leo, Aurora, Dario, Emma e gli altri. Sullo sfondo di una Roma scintillante e matrigna si intrecciano i percorsi di personaggi alle prese con la vita, nella diffìcile età di mezzo che sono i trent'anni. Si delinea così un quadro di esistenze e aspirazioni diverse, ma tutte segnate dallo stesso senso di precarietà che non è più solo professionale, come ormai accade a una generazione intera, ma finisce per investire anche piani più intimi, riflettendosi in una disorientante mancanza di punti dì riferimento ed esplodendo, metaforicamente, nell'attentato terroristico di cui alcuni dei protagonisti si ritrovano vittime. I personaggi di Miliozzi non sono però degli sconfitti: allo sfascio di micro e macrocosmi oppongono infatti una incredibile voglia di vivere, intravedendo, oltre il presente, una remota salvezza. -
Viaggi di ritorno
"Allora rammemorare le proprie peregrinazioni, farlo attraverso la scrittura, assume il forte senso non tanto (e non solo) di ricordare, piuttosto quello di riportare noi stessi più che dentro quel viaggio già esperito, dentro un viaggio """"altro""""; permette non tanto (e non solo) di ripetere qualcosa che già è successo, ripercorrendo ciò che è stato già percorso, quanto quello di compiere un viaggio (e un'esperienza) affatto nuovo. È questo il ritorno del viaggio a cui il titolo del libro si riferisce. Il ritorno è appunto la poesia, e le parole con le quali l'autrice ri-compone quei ricordi costruiscono i nuovi percorsi, riassettano quelli già camminati attraverso emozioni che scaturiscono certo dal viaggio oramai consumato, ma che ora trovano piena concretezza nella poesia, nel viaggio nuovo che si intraprende attraverso il libro"""" (dalla prefazione di Salvatore Jemma)." -
Saint-Saëns. Samson et Dalila
Il Samson et Dalila di Camille Saint-Saëns debuttò al teatro Granducale di Weimar il 2 dicembre 1877. Ex bambino prodigio e organista de La Madelaine, Saint-Saëns dovette però aspettare quindici anni per vedere la sua opera finalmente apprezzata e rappresentata anche nei teatri francesi. Scritta a cavallo della guerra franco-prussiana, Samson et Dalila ha come soggetto il ben noto episodio biblico ambientato nell'ambito dei conflitti tra ebrei, guidati dal prodigioso Sansone, e filistei, pagani e oppressori. Rivisitato per l'occasione da Ferdinand Lemaire, che si occupò della versificazione, il libretto evidenzia soprattutto l'odio etnico e religioso tra i due popoli. Dalila, sacerdotessa del dio Dagone, ammalia e seduce Sansone per farsi rivelare il segreto della sua forza e distruggerlo. Pur innamorato di lei, egli cerca di non cedere, ma davanti alla minaccia di abbandono e alle lacrime, le rivela che la sua invincibilità risiede nei capelli. I filistei possono così catturarlo e metterlo fuori uso. Ormai in catene, l'eroe viene condotto nel tempio di Dagone per assistere ai festeggiamenti dei vincitori che, pieni di tracotanza, sfidano il Dio degli ebrei a restituire all'eroe la forza perduta. Sansone prega allora di poter ritrovare solo per un attimo la sua potenza prodigiosa e viene esaudito. Appoggiandosi alle colonne portanti del tempio riesce così a farlo crollare, morendo sotto le macerie insieme a tutti i suoi nemici, compresa Dalila. -
Il senso della mutualità. Storia della Campa
"Questo lavoro, più che una sequenza degli avvenimenti di mezzo secolo della nostra attività, intende essere uno sorta di testimonianza del ruolo e del valore del mutuo soccorso e della reciprocità. Lasciare la traccia di un modello organizzativo basato su un intreccio stretto tra valori ideali e capacità e strategie aziendali che ha permesso alla CAMPA non solo di resistere all'usura del concetto ottocentesco del mutuo soccorso, ma di divenire una delle Società mutualistiche, che operano nell'ambito della assistenza sanitaria integrativa, più rilevanti nell'ambito del panorama nazionale e di proporsi quale avanguardia anche per il futuro""""." -
Anelli di fumo
Tra spiagge romagnole, campi da calcio e osterie bolognesi, seguiamo le vicende di uno studente irrequieto e un po' ribelle alle prese con le gioie e i dolori di una stagione della vita entusiasmante e complessa. I primi amori, le scorribande con gli amici e le feste domenicali nei salotti buoni: il racconto privato di un'educazione personale e sentimentale si fa anche spaccato della cultura italiana del boom economico, con tutte le speranze, i desideri e le contraddizioni che ha portato con sé; fino ad approdare a un '68 inedito, quasi intimo, vissuto nella delicata fase di passaggio dalla giovinezza all'età adulta. Sullo sfondo, a fare da contrappunto alla narrazione, sono costantemente evocate, quasi fossero anch'esse protagoniste della storia raccontata, le glorie della musica, del cinema e dello sport di quegli anni indimenticabili per chiunque li abbia davvero vissuti. -
Il sorriso maldestro di Giulio Mariani Cobseschi
Ruggiero Ferraù, ingegnere elettronico impiegato all'Asl, un bel giorno decide di cambiare vita per imbarcarsi in un'impresa a prima vista estremamente bizzarra. Ferraù si rende conto di riuscire a diagnosticare malattie incipienti semplicemente guardando la gente in faccia. E così apre uno ""Studio di diagnostica visuale"""", non prima di aver operato una severissima selezione per trovarsi una segretaria. Prende in affitto dei locali proprio accanto a una gelateria in cui si produce un gelato dalle incredibili virtù e comincia ad esercitare la sua nuova professione. Dopo un inizio un po' tentennante, il nostro diagnosta comincia a diventare molto popolare in città, fino al giorno in cui nel studio si presenta lui, Giulio Mariani Cobseschi, e tutto cambia, nuovamente, all'improvviso. Un romanzo che gioca con la vista, l'udito, il gusto, ma anche con il successo e la fragilità, la stabilità e la precarietà, Marshall, MacLuhan e Bobby Solo."" -
Scoglio d'Africa
Anni Trenta, isola d'Elba: Gaetano e Cafiero sono costretti a vivere per lunghi periodi su un minuscolo agglomerato di roccia sperduto nel Tirreno settentrionale per il turno di sorveglianza al faro. La forzata solitudine nell'isolotto è aggravata dal fatto che i due, in passato legati da profonda amicizia, non si parlano ormai da anni. Una terribile e prolungata tempesta, mettendo a repentaglio le loro vite, sarà l'occasione per ritrovare il vecchio legame. Ma il ritorno nell'isola riserva brutte sorprese: l'arroganza dei fascisti, galvanizzata dalla squallida figura del podestà, spinge i due faristi a ordire una congiura che coinvolgerà le loro mogli e una coppia di amici. E un sensazionale colpo di scena metterà in luce una realtà davvero difficile da immaginare. -
I giardini Margherita. Storia, racconti, immagini
Il pubblico passeggio Regina Margherita nasce in modo assai particolare, diverso da quanto accadeva nello stesso periodo nella gran parte delle città europee. Là si effettuavano trasformazioni di giardini già esistenti, che da pertinenze di ville private divenivano pubblici. Qui, nel 1862, il consiglio comunale di Bologna iniziò a discutere una proposta coraggiosa per l'epoca: l'acquisto di una vasta area di terreno allo scopo di farne un giardino pubblico. Quello che sarebbe divenuto, nel 1879, il giardino della città, centro di tanti eventi ma anche della vita delle singole persone. Questa pubblicazione ricostruisce l'intera storia dei Giardini Margherita, non solo descrivendone le caratteristiche storiche, ambientali e paesaggistiche, ma anche, e forse soprattutto, recuperando i piccoli grandi eventi che hanno caratterizzato la vita quotidiana e le trasformazioni del parco. Una narrazione che avviene anche attraverso la viva voce dei tanti protagonisti e in cui molti - e non solo i bolognesi - potranno riconoscere numerosi frammenti della propria vita. -
Delle mie zirudelle
"La Zirudella è un genere di poesia popolare, spesso in dialetto, di tono scherzoso, talora salace ma anche a volte malinconico e proverbiale sulla vita, i suoi affanni, le sue piccole gioie ed è tipica della cultura bolognese. L'hanno frequentata poeti e scrittori famosi ma molto più spesso è stata coltivata da amatori non professionali, appassionati artigiani del fare poesia come diletto personale e come """"omaggio"""" agli amici e ai propri cari, piccoli ma preziosi diari che raccontano vite quotidiane colte con affabilità e amabilità in piacevoli versi. [...]. Le Zirudelle di Molinari hanno una vena molto originale: sono in italiano ma di quell'italiano che reca sotto traccia l'eco dell'umore petroniano e del suo dialetto e mostrano una notevole conoscenza delle regole metriche, della versificazione, della ricchezza originale dell'uso della rima. [...]. Quando la poesia amabile ed elegante si sposa con l'umanità e la saggezza del vivere tutti riceviamo un grande, e purtroppo sempre meno frequente, dono: è quello che ci ha lasciato con i suoi versi Roberto Molinari, è quello di cui gli saremo sempre grati."""" (Dalla prefazione di Gian Mario Anselmi)." -
La lingua neolatrina. Visite guidate ai luoghi comuni dell'italiano del terzo millennio
I luoghi comuni che infestano il linguaggio quotidiano raccontati con un'inventiva che va dall'ironia arguta al sarcasmo feroce. Da ""Assolutamente sì"""" a """"Vuvuvù"""", passando per orrori come """"Carinissimo"""", """"Devastante"""" e """"Un attimino"""". Un dizionario che si legge come un romanzo comico sui malanni della nostra lingua e del nostro tempo."" -
Haou-Nebout. I popoli del mare
La nascita e lo sviluppo della civiltà dell'uomo hanno da sempre esercitato un fascino profondo e una curiosità difficile da appagare. Da dove giunsero i minoici, i troiani, i micenei? Da dove gli etruschi e tutti i popoli italici pre-romani, da dove ancora arrivarono i filistei, i frigi o gli indo-iranici e gli ario-vedici o gli stessi egizi? La storia dell'uomo dalla fine della glaciazione al 1000 a.C. appare come un mosaico, nel quale la ricostruzione storiografica solo in piccoli tratti riesce a mostrarci il vero volto del nostro passato. A partire dallo studio del significato del termine ""Haou-nebout"""", con cui gli egizi identificavano un misterioso universo di isole densamente popolate proiettate nel cuore dell'Oceano, esaminando con cura tutte le fonti a disposizione, gli autori analizzano i vari contesti allo scopo di evidenziarne le contraddizioni e provocare nuovi interrogativi. Tra i tanti pregiudizi che è necessario eliminare c'è soprattutto quello legato alla capacità di navigazione nella preistoria: questo studio è volto a conferire al mare e ai suoi popoli un ruolo da protagonista nella nascita della civiltà."" -
«Accattone» di Pasolini. Dal testo al film
L'autrice affronta l'analisi del film di Pier Paolo Pasolini, Accattone, basandosi sulle categorie interpretative e gli strumenti di costruzione di senso teorizzati dal regista stesso nel volume Empirismo eretico, del 1972. Secondo Pasolini la sceneggiatura costituisce il fil rouge mediante il quale letteratura e cinema vengono ad incontrarsi e, in un passaggio successivo, ad intrecciarsi, costituendo un unico tessuto narrativo. Ed è proprio a partire da questo assunto che prende le mosse l'indagine dell'autrice su Accattone, datato 1961, prima realizzazione filmica interamente messa a punto da Pasolini, e testimonianza concreta della rinascita di quel cinema di poesia in cui si condensano la spontaneità narrativa, la selezione coscienziosa delle suggestioni figurative, l'uso della ""soggettiva libera indiretta"""" nei modi e nei tempi spiegati dall'autore in Empirismo eretico."" -
Il peso della giovinezza. Tre casi per il professor Francesco de Stisi
Tre giovani donne alle prese con la propria inadeguatezza, tre storie che raccontano la fragilità della giovinezza, e il suo peso a volte insostenibile. -
Littérature et cinéma au Québec. 1995-2005
Atti del seminario del Centro Interuniversitario di Studi Quebecchesi Littérature et cinéma au Canada 1995-2005. -
Lettere a politici e intellettuali
Con questo epistolario, che affronta i grandi temi dell'attualità storico-politica (se si può considerare ancora 'attuale' il passato XX secolo), l'autore esplora un territorio culturale lontano dai suoi interessi professionali e scientifici. I destinatari appartengono ai livelli 'alti' della politica e della cultura italiana; gli argomenti su cui Giardina li invita a confrontarsi sono quelli dei terribili ismi della storia e dell'ideologia contemporanea: il socialismo/comunismo, il fascismo, il nazionalsocialismo, l'antisemitismo. Altri temi in discussione sono il conflitto israelo-palestinese, la prostituzione, le repubbliche giacobine fiorite all'ombra delle armi napoleoniche. Fanno parte a sé le lettere a Rita Levi-Montalcini e Margherita Hack su alcuni aspetti controversi delle teorie darwiniane. -
Il mio nome é Libero Nonconsumo
Perché Libero Nonconsumo, esemplare padre di famiglia, è improvvisamente sottoposto a processo per attività sovversiva? E che tipo di processo si sta svolgendo, se il giudice non fa altro che invitare l'imputato a fissare un coloratissimo fustino di detersivo? Perché poi tutti attorno a lui parlano inanellando slogan commerciali che stravolgono la lingua e il senso delle frasi? Con un linguaggio comico-grottesco arricchito di invenzioni lessicali ispirate al vocabolario della comunicazione commerciale, Sergio Cioncolini immagina uno stato dove un regime dittatoriale, il sistema, controlla i mezzi di comunicazione e manipola le coscienze con il fine di spingere i cittadini alla pratica continua e indefessa del consumo. -
I tarocchi parlano. Storia e metodo per conoscere e imparare il Tarocchino di Bologna. Scienza, iconografia, iconologia
La più antica testimonianza riguardante la divinazione con l'uso del tarocco è descritta in un manoscritto del XV secolo, ritrovato nella biblioteca dell'Università di Bologna. Condannati dalla Chiesa, i tarocchi nascondono un messaggio iniziatico riportato alla luce dai Templari e, a Bologna, si affermarono come strumento di oracolismo tra la fine del '700 e la metà dell'800. La nascita del tarocco bolognese risale infatti all'epoca napoleonica, grazie all'incontro con la cartomanzia francese e al clima culturale di passaggio dall'illuminismo al Romanticismo, dalla fede nella ragione alla fascinazione per i misteri della natura e dell'ignoto. Supportando l'interpretazione degli arcani con l'indagine psicologica, l'autrice propone un metodo logico e sistematico per la lettura delle carte. Il volume è riccamente corredato di esempi illustrati con cui il lettore, partendo dalle antiche tradizioni popolari, viene condotto alla scoperta di un mondo esoterico e simbolico in cui si palesa il dialogo tra le energie cosmiche e la parte più profonda e nascosta di sé. -
Più alti dei giganti, più veloci di Moser
Città del Messico 1984. Francesco Moser si prepara a battere il record dell'ora. A migliaia di chilometri di distanza, in un paesino della campagna marchigiana, Matteo, otto anni, vuole disperatamente due cose: che i compagni la smettano di prenderlo in giro e la maglietta del suo campione preferito. Alla faccia di chi afferma che la fanciullezza è un'età spensierata, Francesco Fumelli scrive un romanzo ricco di personaggi a volte grotteschi, a volte divertenti o commoventi, imprevedibilmente coinvolti in una girandola di fughe, tradimenti, sfide (e persino un omicidio) sullo sfondo dei preparativi per la festa del patrono. -
Il dono
Una piccola mansarda luminosa, un terrazzo sui tetti della città vecchia: una casa magica in cui si incrociano e si intersecano le vite dei due protagonisti. Barbro, una giovane e bellissima violinista scandinava, in Italia per una borsa di studio, si ritrova suo malgrado invischiata in una brutta storia di droga e raggiri. Severino, un giovane impiegato, gobbo, sensibilissimo e intelligente, cresciuto in orfanotrofio, è alla disperata ricerca di un amore che sente irrealizzabile. Le esistenze di Barbro e Severino sono legate da un filo strettissimo eppure invisibile: almeno fino alla fine, quando una persona estranea alle vicende narrate, un libraio, riuscirà a tirare le fila di una storia incredibile che apre scenari inquietanti sul rapporto tra realtà e percezione, tempo e spazio, e sul potere della mente umana.