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Effetto nudge. La politica del paternalismo libertario
Lo Stato ha diritto, e se sì in quale misura, a intervenire su questioni che riguardano la vita privata e le scelte personali dei cittadini, come l'obesità, il fumo, la guida, le cure, la sicurezza degli alimenti? Spesso infatti le scelte che facciamo ledono i nostri stessi interessi. Ecco perché Sunstein, coniugando teoria giuridica ed economia comportamentale, propone nuove argomentazioni a sostegno di un ""paternalismo libertario"""", che riesca a proteggerci da errori molto gravi. È la ricerca di un difficile equilibrio tra uno Stato che interviene troppo e la salvaguardia della libertà di scelta dei cittadini; ma, contro la tesi di chi rifiuta per principio qualsiasi forma di paternalismo, l'autore dimostra come nella realtà esso sia inevitabile."" -
Cittadini senza scettro. Le riforme sbagliate
Riformare le Costituzioni e le istituzioni, nei sistemi politici democratici, è un compito tanto delicato quanto nobile. Per adempierlo è indispensabile possedere conoscenze, non soltanto giuridiche, ma soprattutto politologiche, approfondite e comparate. Questo saggio offre ai lettori gli elementi necessari per capire quali riforme sono in discussione in Italia, quali riforme sono già state effettuate, spesso male, quali criteri debbono essere utilizzati per valutarle. I giudizi sono argomentati e severi. Riforme che non consentono ai cittadini di eleggere i candidati che preferiscono e, più in generale, che non restituiscono loro lo scettro della sovranità, sono riforme brutte, sbagliate, controproducenti. Criticarle e proporre alternative, proprio quello che fa questo libro, è un dovere, non soltanto ""scientifico"""", ma civico."" -
La morale del tornio. Cultura d'impresa per lo sviluppo
Sapienza manifatturiera e competenza hi tech. Sta qui ""la morale del tornio"""": la centralità dell'industria nel nuovo equilibro tra sviluppo sostenibile ed etica del lavoro. È un viaggio nell'universo produttivo italiano, con occhio attento soprattutto alla """"grande Milano"""" e alle aree più sviluppate del Nord. E le parole chiave sono innovazione, qualità, ricerca, capitale umano. L'Italia, infatti, è un paese abituato """"a produrre all'ombra dei campanili cose belle che piacciono al mondo"""". E sta ancora qui la chiave della nostra competitività: puntare sull eccellenza industriale, legare radici nel territorio a visioni internazionali. Nelle """"neofabbriche"""" fondate su produzione e servizi d'avanguardia, dalla meccanica alla chimica, dalla gomma all'agro-alimentare ecc, si conferma la forza d'una """"cultura politecnica"""" che guida le migliori imprese. """"Impresa è cultura"""", appunto. Per crescere ancora, servono imprenditori, manager e tecnici che siano """"ingegneri-filosofi"""", con una forte intelligenza del cuore."" -
Generazione Erasmus al potere. Il coraggio della responsabilità
Per la prima volta nella storia una nuova classe di governo ""europea"""" ricopre posizioni di vertice, nei rispettivi Stati membri o nelle istituzioni comunitarie. Per un incredibile paradosso, questa generazione, che più di tutte ha vissuto l'esperienza europea da dentro e che più di tutte ne conosce potenzialità e lati positivi, è però di fronte alla possibilità di cambiare davvero le cose nel momento in cui l'Europa è devastata da una doppia, tragica crisi. Quella esterna, legata alla minaccia dei terroristi - che si rendono conto, forse ancor meglio di noi, di quanto già sia concreta e reale la nostra unione di libertà, di valori e di opportunità -, e quella interna, meno visibile e cruenta, ma non per questo meno insidiosa, rappresentata da una tragica crisi di fiducia dei cittadini e dalla sfida neo-nazionalista. La nuova generazione al potere non è chiamata a un esercizio di ordinaria amministrazione: di fronte agli strappi e alle incertezze del futuro, ha il dovere di ridisegnare il corso dell'Europa, dimostrando il coraggio di chi accetta la sfida e la responsabilità che questo comporta. È questo il senso più profondo del nuovo impegno: costruire una politica transnazionale nella quale una generazione cresciuta europea si troverà finalmente a casa."" -
Legalizzare l'epistemologia. Prova, probabilità e causa nel diritto
Il libro affronta ¡1 rapporto fra evidenze empiriche e diritto. Quali problemi si pongono in un processo quando si tratta di acquisire evidenze empiriche? È il diritto probatorio adeguato a questo compito? Sono adeguate le pratiche scientifiche alle esigenze del diritto? Con spirito pragmatista, Susan Haack, forte del suo precedente lavoro in epistemologia e filosofia della scienza, si confronta con le questioni della prova, della probabilità e della causalità nei processi americani e non solo. Diversi casi sono discussi in dettaglio per mostrare i problemi della valutazione delle evidenze, della loro ammissibilità e del valore probatorio. Analizzando come le evidenze, in particolare scientifiche, sono trattate da avvocati, esperti, giudici e giurie, l'autrice offre un contributo alla comprensione dei modi in cui il diritto gestisce le questioni epistemologiche. -
Fattore G. Perché i tedeschi hanno ragione
Un grido si leva contro la sovranità perduta, contro le lettere da Bruxelles, i ""compiti a casa"""" e le ingerenze di poteri lontani. L'unica strada per crescere sembra essere altro debito pubblico, l'uscita dall'euro appare non solo una minaccia credibile, ma un'eventualità percorribile. L'incauto e miope incedere tedesco minaccia di distruggere l'Europa dall'alto della propria visione del mondo, fatta di regole, parametri e percentuali. E intanto i governanti italiani, ligi e rispettosi ai dettami degli eurocrati di Bruxelles, sono conniventi col nemico. Sforare, disobbedire, alzare la voce rimane l'unica via sensata da percorrere, mentre la Germania, potenza egemone dell'Unione Europea, supremo guardiano dell'austerità, è il nostro carceriere. O forse no. Forse ci siamo raccontati la favola della Germania cattiva che ci obbliga a fare cose che ci fanno del male, perché, molto semplicemente, quelle cose non le vogliamo fare, o vogliamo assolverci dal non averle fatte, o vogliamo scaricare altrove la responsabilità delle nostre azioni. E se la Germania, anziché il nemico fosse in realtà un gigantesco alibi? Se anziché il problema fosse la sua soluzione?"" -
Ingegneri della Jihad. I sorprendenti legami fra istruzione ed estremismo
Il fulcro di questo libro è un fatto sorprendente. La jihad estremista non è combattuta da ignoranti o analfabeti, ma da persone che spesso hanno un livello di istruzione universitaria, e che non sono affatto povere. Il fatto ancor più sorprendente è però che gli ingegneri sono sovrarappresentati tra gli estremisti violenti di matrice islamista e fra quelli appartenenti all'estrema destra, mentre sono assenti a sinistra, dove prevalgono i laureati in scienze sociali e in studi umanistici. Quali sono le ragioni per cui gli ingegneri - e non i medici o gli avvocati o gli economisti - hanno molte più probabilità di abbracciare l'estremismo islamista? Nel cercare una risposta, il testo non solo guida il lettore a distinguere la singolare realtà dei fatti dai luoghi comuni sul terrorismo, ma apre nuove e inaspettate prospettive per capire la violenza politica e la natura dell'estremismo. -
Complicazioni inutili. Banche e pensioni: l'arte di rendere difficile il possibile
A volte sembra che chi ci governa cerchi soluzioni intellettualmente stimolanti ma poco lineari, anziché semplici da applicare. Ne sono un esempio alcuni provvedimenti presi per ""salvare"""" le banche, ma anche l'astrusa idea di far pagare il canone RAI assieme alla bolletta dell'energia elettrica e gli ultimi provvedimenti annunciati dal governo in tema di pensioni. Temi che ci coinvolgono nel quotidiano, che riguardano l'aspirazione al buon governo della cosa pubblica e che a volte richiedono interventi radicali. Temi interessanti da dibattere alla ricerca di rimedi che abbiano fondamento in principi di dottrina, consapevoli che curare evitando di essere medici pietosi quasi mai accresce la fama, mentre ingigantire la complessità - esercitando la fantasia per soluzioni articolate, ma spesso non definitive - può appagare desideri di popolarità."" -
Mettiamo giudizio. Il giudice tra potere e servizio
Un nuovo sguardo sullo stato di salute della giustizia in Italia, ma questa volta dalla prospettiva del ""medico"""" che propone terapie realmente applicabili. Michele Vietti affronta il tema della riforma della giustizia da una diversa posizione: quella di Presidente della Commissione di Riforma dell'Ordinamento giudiziario istituita dal Ministro della Giustizia. L'autore analizza e commenta i principali punti del progetto elaborato: una nuova mappa dei tribunali in Italia, giudici specializzati, coordinamento dei pubblici ministeri, criteri efficaci e meritocratici per selezionare i magistrati, valutarli e farli avanzare nella carriera, sistema disciplinare garantista ma effettivo e, non ultimo, il delicato rapporto tra magistrati e politica. A dieci anni dalla revisione delle regole che governano la magistratura, questo libro affronta i prossimi interventi con cui si vuole integrare e correggere il funzionamento della macchina giudiziaria per offrire una risposta efficace, tempestiva e uniforme alla domanda di giustizia dei cittadini."" -
L' inganno generazionale. Il falso mito del conflitto per il lavoro
Disoccupazione giovanile in aumento: siamo proprio sicuri che i numeri sbandierati dai media restituiscano un’immagine oggettiva della realtà?rnEsodati, uscite anticipate, APE: è davvero questa la strada per creare lavoro per i giovani? rnCon il supporto di analisi di dati, una lettura che smonta i luoghi comuni su un tema cruciale e che dimostra la sostanziale insussistenza di un conflitto generazionale in ambito lavorativo.rn rnPreoccuparsi del futuro dei giovani e della sicurezza degli anziani è normale in tempi di crisi e doveroso per una società che tiene alla giustizia distributiva e alla solidarietà verso i più deboli. Nel nostro paese però le preoccupazioni sono alimentate da un dibattito carico di polemica e vuoto di analisi, interessato più a suscitare indignate lamentazioni – spesso esagerate, qua- si sempre infondate – che a cercare soluzioni.rnC’è una schizofrenia tra il progetto politico di chi si preoccupa di salvaguardare il sistema previdenziale, con manovre impopolari fino a dover vivere sotto scorta, e chi disfa la tela tessuta con fatica, senza tener conto degli effetti di lungo periodo, con la sola preoccupazione di accontentare gli elettori.rnQuesto libro smonta i luoghi comuni che imperversano e dimostra come i dati rivelino invece realtà più sfumate, inattese, talora rassicuranti. La disoccupazione giovanile è un problema serio, ma riguarda davvero il 40% dei soggetti o un inganno statistico amplifica il fenomeno? È vero che i giovani possono trovare lavoro solo quando i più anziani liberano posti andando in pensione?rnLe statistiche dicono una cosa diversa. Riforma Fornero e Jobs Act sono sotto attacco, ma un patto fra le generazioni richiede che si smetta di guardare al passato per ragionare seriamente di soluzioni per il futuro.rnLe autrici analizzano i dati, e ne danno una lettura inedita: giovani e senior non sono sostituti ma sono complementari. I primi con un novo modo di lavorare, i secondi con il loro bagaglio di esperienze.rnI suggerimenti proposti indicano la via verso un welfare che svolga la sua doppia funzione: riparare ex post, rispondendo ai bisogni di ciascuno, e preparare ex ante, formando capacità che accrescano le opportunità e il benessere di tutti. -
Verso l'unione bancaria europea
Con questa terza monografia l'Autore completa le proprie considerazioni in ordine ai problemi economici emersi con la crisi finanziaria ed economica dell'inizio del terzo millennio. Tre libri, tre lezioni per gli studenti di oggi e domani, che fanno il punto su alcuni aspetti critici della realtà odierna. Attacco all'Occidente identifica le difficoltà e gli ostacoli al superamento della crisi nel «tallone d'Achille» del capitalismo occidentale: un'economia non più dominata da una moneta unica e caratterizzata da un eccesso di debito, pubblico e privato. Complicazioni inutili guarda alla realtà italiana e pone l'accento su manovre e provvedimenti del governo inutilmente complessi per la soluzione di problemi che potrebbero essere gestiti e risolti con maggiore semplicità. Quest'ultimo libro analizza come l'Unione Bancaria Europea, e di conseguenza la presenza di un mercato unico dell'intermediazione creditizia e finanziaria, sia un traguardo che, se raggiunto, potrebbe influire molto sugli aspetti politici della stessa Unione, avviandola verso la creazione degli Stati Uniti d'Europa. Una meta che al momento appare decisamente lontana. -
Fausto Pagliari
«Ho conosciuto Fausto Pagliari quand'ero ""assistente effettivo"""" di Gino Zappa, il mio Maestro: era il 1949; avevo 22 anni. Lo frequentai per alcuni anni: quand'egli morì (nel 1960) avevo 33 anni ed ero ordinario all'Università di Parma. Sono passati molti anni, da allora, ma ricordo lucidamente quando lo accompagnavo dalla Bocconi verso casa, cercando di aiutarlo a portare un pesante pacco di libri, riviste e giornali che aveva a tracolla. Il suo week-end (come oggi si dice) consisteva soprattutto nel leggere e catalogare tutta quella carta stampata. Pagliari era stato assunto nel '25 da Angelo Sraffa, quale direttore-bibliotecario, con lo scopo di convertire la ricca, ma disordinata, biblioteca dell'università in una biblioteca altamente specializzata, soprattutto in materia economica, a disposizione della comunità scientifica e della città. E ciò avrebbe fatto, nei lunghi anni trascorsi in Bocconi, trasformando la stessa in una biblioteca d'uso e non di sola conservazione, aprendo per l'intera giornata le sale lettura agli studenti e al pubblico dei fruitori, largheggiando nei prestiti a domicilio, aggiornando speditamente i cataloghi e le bibliografie sistematiche per materia, al fine di consentire a quelli che chiamava i suoi """"clienti"""" di essere al corrente delle più recenti novità. Pagliari prestava con larghezza, soprattutto agli studiosi permettendo loro di superare, anche di parecchio, il numero massimo dei volumi fissato...» (Dall'Introduzione di Luigi Guadri)"" -
L' era dello sharp power. La guerra (cyber) al potere
Siamo di fronte a una rivoluzione nella scienza delle relazioni internazionali. Il trend è globale: l'immagine dell'uomo forte, la creazione di un nemico comune, la narrazione del «noi contro di loro» promosse da regimi illiberali come Russia, Cina e Iran esercitano un'attrazione sempre più forte sulle opinioni pubbliche di tutto il mondo. È l'era dello sharp power, che come un coltello affilato trafigge il contesto mediatico e politico nei Paesi presi di mira. La lotta per la leadership globale, a colpi di fake news, manipolazione e controllo, vede nel cyberspazio un teatro d'importanza cruciale: qui a fronteggiarsi non sono solo gruppi di troll e hacker con il tacito benestare dei governi di riferimento, ma anche vere e proprie unità militari create ad hoc. Una guerra digitale e d'informazione a tutto campo che, evidenzia questo volume, minaccia anche il nostro Paese. -
Francia
La guida sulla Francia oltre ad essere ricca di fotografie è fornita di un apparato testuale in cui si parla della storia, della cultura, della politica, della società e della gente della Francia. La guida contiene: le carte topografiche delle località più importanti con rimandi all'apparato testuale e alle numerose cartine a colori; esaurienti informazioni pratiche dei particolari del viaggio, degli alberghi, dei ristoranti e i numeri di telefono che possono essere utili. -
La morte della pubblicità. La stupidità nell'epoca della sua riproducibilità tecnica
"All'inizio, era il verbo. Poi, il verbo si nascose e la persuasione divenne occulta..."""". Questo provocatorio saggio, scritto da un pubblicitario """"pentito"""", è diventato un vero e proprio cult negli anni Novanta. Tutte le profezie in esso contenute si sono avverate. Contiene un lungo elenco di quesiti cui il mondo della comunicazione deve ancora rispondere. Ma è anche il manifesto di una nuova ecologia mentale per sopravvivere a quello che l'autore definisce Media Evo, fornendo tutti gli strumenti per comprendere dall'interno i segreti della comunicazione pubblicitaria e diventarne possibilmente immuni. Dalle vecchie tecniche di persuasione ai nuovi scenari che si stanno aprendo, con la denuncia di un gravissimo pericolo: se tutta la comunicazione tende al modello pubblicitario, dovranno esserne ridefiniti al più presto i metodi altrimenti, per dirla con McLuhan, la sua intrinseca stupidità si diffonderà a velocità elettronica. Per questo e per molti altri motivi la vecchia pubblicità, se non è ancora morta, deve morire. Questa nuova edizione è arricchita da sezioni dedicate all'analisi della comunicazione, al digitale e alle sfide che verranno. Se, dopo il Media Evo, ci sarà un nuovo Rinascimento." -
La svolta fiduciaria. Forme e strategie della comunicazione pubblica contemporanea. Da Berlusconi a Grillo
La politica e i partiti, oggi in Italia, sono arrivati a un bivio: o cambiano la loro natura e i modi di comunicare con i cittadini, gli elettori, oppure la scena sarà occupata da forme di antipolitica e da estremismi che possono sfociare in derive fiduciarie pericolose. Questo volume, però, non si occupa dell'""essere"""" della politica, compito che lasciamo volentieri ai politologi, ma del """"dire"""", ovvero delle forme e delle strategie della comunicazione pubblica contemporanea, utilizzando esempi tratti dai discorsi messi in campo da soggetti politici italiani e internazionali. In particolare si vuole porre l'accento su quello snodo fondamentale e prioritario della comunicazione politica che è la questione fiduciaria. All'interno di ogni patto comunicativo, e di quello politico in particolare, la fiducia è la premessa e, allo stesso tempo, la base fondamentale su cui si regge ogni narrazione che abbia la prerogativa e l'ambizione di essere coerente ed efficace. Il libro prende in esame l'evoluzione del patto fiduciario con gli elettori. Dopo aver avanzato l'ipotesi secondo cui, nella comunicazione pubblica postmoderna, il credere precede e, spesso, mette in secondo piano il sapere, vengono analizzate le forme e le strategie tipiche delle narrazioni iperrealiste (Berlusconi, Sarkozy, Di Pietro, Grillo) che si sono imposte in questi ultimi anni, moltiplicando consenso e producendo risultati elettorali positivi."" -
Oggetti narranti. Fonti rinnovabili di realtà
Mai come oggi la capacità di raccontare è necessaria per gestire i racconti di vita, impresa e prodotto. Dal digital marketing manager al giornalista, dal cultore del web al giovane che cerca un lavoro, prima o poi tutti si dovranno servire dello storytelling. Ma dove si trovano le storie e come si fa a scovarle? Esiste un percorso creativo che ci possa ispirare e che possiamo ""sistematizzare""""? Questo libro è stato scritto per chi vuole allenare la propria creatività narrativa, per chi desidera acquisire tecniche del racconto alternative e fuori dagli schemi, per chi si avvicina per la prima volta al segreto delle storie, di quelle che restano e fanno presa. Per chi ha bisogno di capire velocemente come usare il corporate storytelling per scrivere una mail importante o preparare una presentazione con metodi narrativi."" -
Manuale di sopravvivenza per giovani in cerca di lavoro. Le parole chiave dalla A alla Z
"Ti sei appena laureato e, dopo un brillante percorso di studi, ti stai affacciando al mercato del lavoro e non sai bene cosa ti aspetti e con chi dovrai confrontarti? Ti chiedi se il tuo profilo possa risultare interessante per le aziende e quale tipo di cammino e quali prove ti attendano? Questo volume può aiutarti a fare un po' di chiarezza su un mondo (quello del lavoro) e un linguaggio (quello delle aziende) che attualmente ancora non ti sono completamente familiari."""" Il libro è strutturato in forma di glossario e raccoglie, dandone una sintetica descrizione, le parole chiave più emblematiche e brevi focus di approfondimento su alcuni temi legati alla relazione tra i giovani e il loro percorso professionale. Pertanto, può essere consultato in ordine sparso, grazie anche alla presenza di riferimenti incrociati a voci e approfondimenti correlati o collegati, che consentono una visione relativamente ampia dei concetti espressi dalle diverse definizioni. I destinatari di questo volume sono, naturalmente, i giovani alle prese con la ricerca di un impiego e le loro famiglie, che svolgono sempre un rilevante ruolo di orientamento delle scelte relative al percorso professionale dei figli. II manuale può tuttavia essere utile anche per chi, all'interno delle istituzioni, delle università o delle aziende, ricopra un ruolo di orientamento, di reclutamento o selezione. Prefazione di Enrico Mentana." -
La matta di casa. Iconografie dell'immaginario
"L'immaginario è la """"matta di casa"""": è infatti la facoltà del possibile e la stessa conoscenza si installa e fa perno sul fantastico. È la fantasia oggettiva, è il fantasticare, così che chiamiamo sogno l'immaginario individuale e mito quello collettivo. È in esso che vivono le tendenze latenti e che sono nascoste così che è la dimensione onirica che ci interpella e apre a nuove prospettive e alle anticipazioni utopiche.""""" -
Antimondi delle migrazioni. L'Africa a Castel Volturno
A Castel Volturno l'immaginario sull'universo migratorio degli africani si fa luogo in tutta la sua concretezza e tangibilità. In questo lembo del territorio nazionale, la rappresentazione del migrante subsahariano sembra incarnarsi, dilatarsi e assumere le dimensioni di un vero e proprio microcosmo sociale. Nelle sedimentazioni di una geografia e di una storia non proprio eccezionali e non del tutto differenti da quelle che hanno coinvolto altre parti del paese, è tuttavia possibile recuperare un lascito la cui peculiarità è andata definendosi nel corso del tempo fino a cristallizzarsi, oggi, in una sorta di ""icona scomoda"""" in termini sociali e ancora poco produttiva in termini scientifici. Il territorio di Castel Volturno viene qui osservato dall'interno, dunque da una prospettiva locale che si serve della grande scala; di questo spazio sociale e geografico marginalizzato, però, interessa soprattutto la non eccezionalità dei fatti e dei processi esaminati, che sono stati evidenziati a tutti i livelli attraverso uno sforzo costante di ricollocazione degli eventi in una cornice adeguata e più ampia. La singolarità del territorio rispetto a un contesto più generale, e nello specifico nazionale, è stata interpretata come eccezione che conferma la regola, piuttosto che come dissonanza monadica, evento isolato dettato da una casuale concomitanza di circostanze.""