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L' Oriente è qui. I calciatori giapponesi in Italia
In principio fu Kazu Miura. Arrivò a Genova per un'operazione più commerciale che tecnica e come tale si rivelò. Poi fu la volta di Nakata e la trasformazione fu evidente, epocale. Dal Giappone arrivavano giocatori di valore, uomini in grado di risultare competitivi al punto da contribuire in modo determinante alla conquista di uno scudetto e decidere di fermarsi qui, catturati dall'ospitalità del Bel Paese. Seguirono infatti Nanami, Nakamura, Yanagisawa. Cinque storie ricche di dettagli, sorprese e curiosità. Cinque vicende per un rapporto tra Italia ed Estremo Oriente che ormai non può più essere considerato episodico, anche se solo dieci anni fa sembrava una pazzia. -
Capitano, mio capitano. La leggenda di Armando Picchi, livornese nerazzurro
Capitano dell'Inter leggendaria degli anni Sessanta. Interprete per antonomasia del ruolo del ""libero"""", ultimo baluardo davanti al portiere in cento battaglie seguite con il cuore in gola da milioni di spettatori. Leader tattico, ma soprattutto umano e morale della sua squadra. Sindacalista coraggioso e altruista quando i calciatori erano privi di diritti. Livornese purissimo, una famiglia di marinai, un nonno anarchico e un nonno repubblicano costretto all'esilio, Armando Picchi portò nell'Inter di Herrera e di Moratti tutto lo spirito ribelle e irriverente, ma anche combattivo e indomabile, ereditato dalla sua terra e dalla sua famiglia. E di quello spirito fece il cemento morale della prima squadra italiana che vinse tutto al mondo."" -
Al Polo australe in velocipide
Forse non tra i testi più noti di Emilio Salgari, ma di certo tra quelli più interessanti, questo libro, (edito da Paravia nel 1895), è un incunabolo di quella ""fantascienza futuristica"""" che sull'esempio di Jules Verne troverà appunto in Salgari uno dei massimi cantori. Ma notevole è in questo scritto il rapporto originale instaurato tra la tecnica (rappresentata dalla bicicletta) e la forza umana, tra l'intelligenza e la natura, vale a dire tra quelle che da sempre sono i valori con cui si confronta lo sport moderno. L'introduzione è di Sergio Giuntini."" -
Bianco e nero. L'arte di combattere
Quali segreti si celano dietro l'apparente brutalità di uno scontro fisico? Perché si parla di arte di combattere? Attraverso una conoscenza approfondita e diretta, l'autore intende dimostrare in questo libro il sottile e fondamentale discrimine che separa la violenza dall'armonia. -
Capire la politica. È possibile? Le principali voci della politica visitate da un impolitico ad uso degli impolitici
L'autore - un vecchio topo di biblioteca, come egli stesso ama definirsi e come risulta dalle frequenti citazioni - è un impolitico, e cioè uno che la politica l'ha seguita con costanza e con attenzione, ma ""da lontano"""", senza mai """"farla"""". Ora si rivolge, con passione distaccata, ovvero senza rinunciare all'ironia e all'autoironia, ad altri impolitici, più o meno come lui, anche se di diverso od opposto avviso, per cercare qualche strada che conduca a un dialogo reciprocamente coinvolgente."" -
Il profeta Pantaleo
Il libro è il racconto di una carriera, lunga ormai più di trent'anni, cominciata nel calcio minore dei paesi del Salento, con una escalation che dal Vernole (terza Categoria) è passata allo Scorrano (Promozione), al Casarano (C2 e C1) e infine al Lecce (serie B e serie A), prima di approdare alla Fiorentina dei Della Valle. Un percorso incredibile, quello di Pantaleo Corvino, segnato da un destino propizio, che egli ha compiuto contrassegnando tutte le tappe intermedie con testimonianze da autentico ""profeta"""" di un calcio sano e ruspante, ma anche produttivo e spettacolare."" -
Socrate in campo. Saggio sul gioco della vita
Il calcio si gioca in campo, la filosofia nell'agorà. Sia il giocatore sia il filosofo devono essere disposti a mettere in campo e nell'agorà loro stessi. La filosofia, come gioco della vita, si fonda su regole calcistiche: per filosofare bisogna saper mettere la vita in gioco. Socrate lo fece in modo esemplare e a tutti, giocando a palla con la vita e la morte, donò la filosofia. Il calcio, come filosofia di vita, è non solo una metafora dell'esistenza umana, ma anche un paradigma conoscitivo che con la sua connaturata idea di pluralità dà scacco matto al fenomeno politico più drammatico della Modernità: il totalitarismo. -
Prima antologia degli scrittori sportivi (rist. anast. Milano, 1934)
Esiste in Italia una scrittura sportiva, ""che del sentimento o dei sentimenti sportivi, è riuscita a far materia d'arte, che ha assunti codesti sentimenti nella sfera dell'espressione artistica?"""". Queste erano le domande che si ponevano nel 1934 Giovanni Titta Rosa e Franco Ciampitti. Questo volume è la loro risposta: i testi di 22 autori, presentati in ordine alfabetico e preceduti da una breve scheda introduttiva, da Italo Balbo a Eugenio Barisoni, da Massimo Bontempelli ad Achille Campanile, fino a Bruno Fattori, Marcello Gallian, Alessandro Pavolini, Umberto Saba. Ripresentare a distanza di più di settant'anni questa antologia significa ricostruire un capitolo importante non solo della scrittura sportiva, ma della cultura italiana tout court."" -
Scusate il ritardo. Racconti di calcio africano
Un viaggio, dalla Tunisia al Sudafrica, passando per Camerun, Nigeria, Ghana, Burkina Faso e altri luoghi non solo africani, dietro giocatori, tornei e allenatori, per spiegare cosa frena quello che Arrigo Sacchi nel 1992 definì il «calcio del Duemila», ma anche cosa lo rende unico, affascinante, imprevedibile. Testimonianze appassionate di un giornalista che si è inventato editore per pubblicare un annuario e cominciare a dare una memoria storica al calcio africano, che si è trasformato in agente di viaggio per organizzare il ritiro pre Mondiale del Camerun, che ha ballato con Desmond Tutu quando al Sudafrica è stato assegnato il primo Mondiale africano, quello del 2010. -
Le catene dei Savoia. Cronache di carcere, politici e soldati borbonici a Fenestrelle, forzati, oziosi e donne di malaffare
Una domenica mattina del 1814 Giulia di Barolo, udendo le imprecazioni provenienti dalle carceri Senatoriali, vi entrò per osservare le pietose condizioni di vita in cui scontavano le loro pene i detenuti. La vista delle donne e degli uomini custoditi nella prigione le cambierà la vita per sempre, consegnandola a ""quell'oscuro mondo"""" per portarvi un po' di luce. Un universo fatto di 'verminia' che ricopre i detenuti, esecuzioni atroci e spettacolari, il contenimento degli oziosi, le """"spedizioni in via economica"""" dei discoli in fortezze ed il controllo sulle classi sociali più deboli. Fenestrelle, la più grande fortezza d'Europa, diventa un carcere in cui rinchiudere forzati, discoli, prigionieri politici e giovani da correggere. Tramite le storie di condannati, giustiziati, donne di malaffare e borbonici, queste pagine vogliono offrire un contributo al quadro sociale e carcerario in anni in cui i """"miserabili"""" si riversavano in Torino dalle campagne, facendo dei portici i loro giacigli."" -
San Nicola da Tolentino nell'arte. Corpus iconografico. Vol. 2: Dal Concilio di Trento alla fine del Seicento.
Una completa ricognizione del patrimonio iconografico relativo a s. Nicola da Tolentino nel periodo che va dalla Riforma cattolica sino alla fine del '600. -
Pensieri poetici. L'arte che sconfigge la guerra
Un esperimento letterario, proposto a due classi di un liceo artistico romano dalla loro professoressa di Italiano, si trasforma in una sorprendente opera collettiva: quaranta poesie sui temi dell'amore e dell'amicizia, partendo dallo schema del sonetto. I temi guida vengono declinati nei modi più diversi: dal sogno delle vacanze da vivere tra amicizia e passione, ad accenni di toccante introspezione, fino al dolore acuto della mancanza e dell'assenza. La lettura, tra ""licenze metriche"""" e neologismi spericolati, mette quanto meno in dubbio gli stereotipi sugli adolescenti distratti, svogliati e irrimediabilmente chini sui loro smartphone: """"costretti"""" dalla poesia a fare i conti con il proprio cuore, i ragazzi offrono invece uno spaccato del loro universo, regalando brani di commovente spontaneità."" -
Storia, arte e medicina nella Certosa di Padula (1306-2006)
Nel volume vengono pubblicate le relazioni tenute in occasione del VII centenario dela fondazione della Certosa di Padula (SA). -
Litterae e Instrumenta publicationis campani dell'Archivio Segreto Vaticano (1324-1325)
Nel volume sono pubblicati 20 instrumenta publicationis degli anni 1324-1325 conservati nell'Archivio Segreto Vaticano e redatti da pubblici notai di 8 località campane. I documenti attestano la corretta esecuzione da parte di vari ecclesiastici dell'obbligo di dare pubblica lettura delle scomuniche comminate dal pontefice Giovanni XXII all'imperatore Ludovico il Bavaro e ai figli di Matteo Visconti. -
Ritualità monarchica, cerimonie e pratiche devozionali nella Napoli aragonese
Nella Napoli aragonese eventi di forte impatto mediatico, quali incoronazioni, funerali, processioni, furono gli strumenti attraverso i quali la monarchia, la Chiesa locale e l'aristocrazia cercarono di garantirsi la massima visibilità politica e di trasmettere messaggi significativi, che a loro volta divenivano fattori creativi nella dinamica politica non solo interna, ma anche estera. La dinastia regia, infatti, oltre rivendicare mediante il linguaggio delle cerimonie la legittimità del proprio potere sia in rapporto ai sovrani aragonesi di Spagna sia nei confronti dei pontefici, dalla cui investitura dipendeva il riconoscimento della propria autorità sul Regno, cercò una propria sacralizzazione attraverso la promozione del culto di alcuni santi. L'aristocrazia, a sua volta, imitando la dinastia regnante, sviluppò una propria cerimonialità funeraria, rappresentativa dello status socio-economico e del prestigio politico sia dei defunti sia delle loro famiglie. -
La sapienza nelle mani. Botteghe artigiane tra l'Emilia e la Romagna dal dopoguerra al boom economico
Il volume traccia il profilo di una cinquantina di artigiani, con particolare riferimento al ventennio successivo alla seconda guerra mondiale, prendendo anche in esame la nascita delle associazioni di categoria. I profili degli artigiani, ricavati da testimonianze dirette o dai ricordi di parenti e conoscenti, sono arricchiti da numerose immagini d'epoca, che delineano i personaggi e il loro lavoro. -
Pennellate di vita (1941-1995)
Una storia d'amore ai tempi della Seconda guerra mondiale è narrata nel primo di una serie di quadri che descrivono, per episodi successivi, la vita di un uomo e di una donna, filtrata dalla memoria di una delle figlie. In queste ""pennellate"""" si delinea un filo che lega cronologicamente gli eventi della vita dei protagonisti, dalla guerra al dopoguerra e alla ricostruzione, dal miracolo economico al benessere diffuso e alle crisi ricorrenti degli ultimi decenni del secolo scorso."" -
Milleluci. Il mitico locale di Alfonsine e il suo corpo di ballo
"All'Arena, che poi diventò il 'Milleluci', debuttai a 14 anni, nel 1958; è un ricordo che si mantenne vivo nel tempo grazie alle persone disponibili che vi trovai. Ne nacquero salde amicizie, alcune delle quali durano tuttora"""". Da questa frase di Gianni Morandi, che debuttò nel locale di Alfonsine agli albori della sua lunghissima carriera, si può in parte comprendere lo spirito che animò, e continua ad animare, le attività del """"Milleluci""""." -
Animali marini velenosi. Come riconoscerli e intervenire prontamente
Questo atlante illustrato è una raccolta di disegni e schede informative per conoscere le innumerevoli specie di animali marini velenosi che si possono trovare nelle acque di tutto il mondo. Non mancano i suggerimenti di pronto intervento per il primo soccorso. Una guida pratica per l'uomo di mare, il bagnante, il subacqueo e l'amante della natura, con 85 schede esplicative, ciascuna illustrata da almeno un disegno originale dell'autore. -
Una sfida da continuare a vincere. Dall'artigiano alla piccola impresa. Un percorso verso l'autonomia della CNA di Imola
L'evoluzione socio-economica del settore produttivo e del settore dei servizi dell'imolese viene esaminata attraverso le vicende della CNA, associazione di imprese artigiane storicamente presente nel territorio. Attraverso la sua crescita, le sue aspirazioni all'autonomia dalla ""casa madre"""" bolognese, viene tracciato il percorso delle piccole aziende e degli artigiani che hanno formato una parte fondamentale del tessuto produttivo nell'area imolese. Partendo da lontane origini, in pieno periodo fascista, si analizza la nascita delle associazioni artigiane negli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale e se ne descrive l'evoluzione fino agli anni più vicini a noi. Nel contempo, viene ampiamente trattata la crescita della CNA a Imola e nel suo territorio, fino alla nascita dell'Associazione imolese, sancita nel 1992. Infine sono affrontati gli anni del passaggio dal vecchio al nuovo millennio, che hanno visto il raggiungimento della maturità per la CNA di Imola, pronta ora a raccogliere nuove sfide.""