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La rivolta cattolica
Manifesto, secondo «La Rivoluzione liberale», del «nuovo pensiero cristiano-democratico», Rivolta cattolica mescola testimonianza personale, analisi storica, riflessione politica e proposta ideale. Dopo gli orrori della guerra, la Chiesa di Roma resta per Igino Giordani l'unica autorevole voce in grado di ergersi a difesa dell'umanità dell'uomo, ma proprio per questo, rifiutando di farsi instrumentum regni, essa deve opporsi risolutamente alla barbarie fascista. Libertà e fraternità, secondo Giordani, costituiscono il messaggio del cristianesimo, in particolare nell'esperienza mistica, che investe gli individui di concrete responsabilità sociali e politiche. -
Il tramonto dell'onestade
“Onestade” designa nell'italiano antico un criterio etico ed estetico basato sul giusto equilibrio tra il bello e l’utile, una nozione risalente all'honestum di Cicerone che lo intendeva come insieme delle virtù cardinali e fine della vita morale. Questo libro indaga la scissione di quella diade tra Cinquecento e Seicento, a partire dall'affermarsi della priorità machiavelliana conferita a ciò che è pratico e materiale. L’“onestade” viene progressivamente a identificarsi con quelle buone maniere che celano di fatto l’utile personale, mentre si afferma una cultura della conversazione e del conformismo che porta con sé l’attenzione al controllo e alla lettura delle emozioni. La svolta finale avviene con il giusnaturalismo che pone le emozioni, come moventi delle azioni, al centro del discorso morale, spodestando le virtù. Alla fine del percorso stanno il concetto di onestà moderna, che si misura con il diritto, l’utilitarismo, che pone l’utile come fonte e fine del bene personale e civile, e il personaggio del “romanzo moderno” che, a differenza dell’“eroe cavalleresco” predestinato dall'orizzonte dell’“onestade”, è condannato a scrivere la propria storia. -
Archivio italiano per la storia della pietà. Ediz. italiana, inglese e francese. Vol. 29: Immagine, meditazione, visione
Fondato da don Giuseppe De Luca come raccolta di testi non genericamente religiosi ma significativi di un incontro dell'uomo con Dio, l'«Archivio italiano per la storia della pietà» ha ripreso a essere pubblicato nel 1996 aprendosi a prospettive più ampie e non soltanto a quelle genericamente individuabili con la religione cattolica. Pubblica saggi che indagano il rapporto che l'uomo ha con l'Assoluto comunque inteso, nelle religioni monoteistiche come nelle altre religioni, dalle epoche più remote fino ai giorni nostri. Numero monografico: il tema di questo numero è l'immagine artistica intesa come specchio in cui si rende visibile l'esperienza visionaria. Il dipinto o la scultura in questo caso non sono strumenti per rappresentare una realtà, ma per testimoniare, comunicare, divulgare una visione immaginativa che non ha mai avuto uno stato materiale: un'immagine di un'immagine. -
Le carte false. Epistolarità fittizia nel Settecento
La 'lettera fittizia' è un genere letterario particolarmente diffuso nel Settecento e spesso frequentato da autori di spicco, come Francesco Algarotti, Giuseppe Bettinelli, Ugo Foscolo. I saggi qui raccolti si soffermano anche sulla funzionalità della lettera fittizia, che assolve alle più variegate istanze comunicative e alle materie più eterogenee: dalla diffusione delle conoscenze mediche attraverso i consulti ai numerosi articoli in forma di lettera pubblicati sui periodici eruditi fino alle istanze educative delle raccolte epistolari indirizzate alle dame, ai giovani, alle religiose. -
Il Novecento di Marguerite Caetani
Marguerite Chapin Caetani (1880-1963) fu una donna controcorrente e rivoluzionaria. In un ambiente ancora prevalentemente maschile, fondò due delle più prestigiose riviste letterarie europee dell'epoca: «Commerce» (1924-1932) e «Botteghe Oscure» (1948-1960). Esperta e finissima conoscitrice d'arte, appassionata di letteratura, gli autori di questo volume ripercorrono la sua vicenda biografica ed intellettuale, ma soprattutto le sue iniziative culturali che hanno rappresentato un momento significativo del nostro novecento. -
Lo spaccio del bestione trionfante. Stroncatura di Giovanni Gentile
Una ""stroncatura tecnica"""" definitiva dell’attualismo di Giovanni Gentile è """"Lo spaccio del bestione trionfante"""" di Adriano Tilgher. Non solo """"morsi, punzecchiature, colpi d’ago e di spillo"""", come scriveva """"La Rivoluzione liberale"""" del 14 giugno 1925, ma una requisitoria contro il capofila degli intellettuali fascisti, che aveva teorizzato la moralità della violenza squadrista e, come ministro, aveva """"rimesso il prete nelle scuole"""". Tilgher non si rivolgeva tanto ai filosofi di professione ma a un pubblico più vasto, lasciando così un documento rilevante della lotta politico-culturale antifascista di quegli anni, a futura memoria delle sempre risorgenti fascinazioni per gli autoritarismi."" -
La parabola dei tre anelli. Migrazioni e metamorfosi di un racconto tra Oriente e Occidente
Dalla più antica redazione conosciuta, la parabola della perla caduta nella notte, contenuta in un dialogo tra Timoteo I e al-Mahdī nella Baghdad del secolo VIII, alla terza novella della prima giornata del Decameron, fino al dramma teatrale illuminista Nathan il Saggio di Lessing, i racconti degli anelli, migrando tra Oriente e Occidente, trasformandosi, varcando confini identitari, ridisegnando mappe geopolitiche, schiudono nelle religioni del Libro - Ebraismo, Cristianesimo, Islam - un elemento di perturbante problematicità. Si tratta della 'lacuna' segnata dall'anello autentico confuso tra copie fatte forgiare da un buon padre - così nella versione di Boccaccio - per non mortificare nessuno dei tre figli, ugualmente amati, il cui esito è l'indistinguibilità del gioiello originale, il dubbio su chi lo possegga e sul luogo in cui rinvenirlo. È il 'vuoto' che, sospendendo la pretesa di un'origine esclusiva, ricorda alle religioni la vanità di ogni chiusura e intolleranza. -
Una lettura di «The hollow men» di T.S. Eliot
Oggetto di questo libro è una lettura analitica di ""The Hollow Men di T.S. Eliot"""". Pubblicato tre anni dopo il più celebre """"The Waste Land (1922)"""", il poemetto è ben noto agli esegeti di Eliot, tanto quanto il disegno oscuro dei suoi scarni versi, espressione di un disagio esistenziale ed epocale che, più di altre sue opere, manifesta la coscienza inquieta di Eliot negli immediati anni postbellici. Nel rispetto delle reticenze del suo autore, la lettura di Caterina Ricciardi prova a non violare la segretezza intima del poema, senza tuttavia rinunciare a ricostruire la storia e il ruolo delle figure archetipali, letterarie e storiche chiamate a costituirne il contorno, confidando a tal scopo su nuove risultanze contestuali e sullo sguardo epistemico del nostro tempo."" -
Ragionamento fatto tra un cavaliere errante et un uomo solitario
Nel ""Ragionamento"""" di Ortensio Lando, stampato per la prima volta a Venezia nel 1552, si incontrano due personaggi topici della letteratura dell’epoca: il cavaliere errante, destinato ad una vasta fortuna sia nella cultura italiana sia nel panorama europeo, e l’uomo solitario, figura che risaliva – attraverso varianti molteplici – alle origini della nostra letteratura e che avrebbe goduto nei secoli a venire di un successo straordinario. A questi due personaggi Ortensio Lando affida le considerazioni su uno dei motivi cruciali della riflessione rinascimentale: la solitudine."" -
Baruffe muranesi. Una fonte giudiziaria medievale tra letteratura e storia della lingua
Il saggio propone lo studio di una fonte giudiziaria medievale - gli atti dei podestà veneziani dell'isola di Murano nell'ultimo quarto del XIII secolo - considerandola prima di tutto come testimonianza del vivere quotidiano di una piccola comunità medievale, in cui si documentano espressioni, atteggiamenti e situazioni che trovano precisi riscontri nella coeva produzione novellistica. Segue la presentazione di un inedito testo volgare duecentesco, che apre nuove prospettive sulla varietà linguistica della laguna veneta in età medievale. -
Bollettino del Centro di studi vichiani (2017). Vol. 47
Fondato da Pietro Piovani nel 1971, è diretto da Giuseppe Cacciatore, Enrico Nuzzo, Manuela Sanna e Fulvio Tessitore. Viene pubblicato dalla casa editrice dal 2007. Di impostazione interdisciplinare, pubblica ricerche filosofiche, storiche, erudite, volte a promuovere sia la conoscenza del pensiero di Vico e dell'età vichiana, che l'indagine sulla presenza ed influsso di Vico nel pensiero italiano ed internazionale. La rivista ha cadenza annuale, e comprende articoli, note, schede, recensioni, avvisi bibliografici, notizie e materiali vichiani. -
La paideia degli umanisti. Un'antologia di scritti
Vengono qui raccolti i più importanti contributi di Lucia Gualdo Rosa su Umanesimo e umanisti, con particolare attenzione alla riscoperta dell'antico nel '400, all'Umanesimo meridionale e a Leonardo Bruni, della cui opera l'Autrice è tra i massimi esperti. -
Pietro Verri teorico delle arti
L'uomo è nel 'Discorso sull'indole del piacere e del dolore' (1781) l'alfa e l'omega della teoria estetica. Una tesi apparentemente semplice da cui deriva, tuttavia, l'attualità di Pietro Verri 'teorico delle arti'. Attorno al piacere e al dolore quali epifanie della vita sensibile si costruisce, infatti, il discorso sulle 'belle arti' settecentesche: la musica, la pittura, il teatro, l'arte dei giardini e l'arte della conversazione danno nome e immagine, movimento e suono, e quindi dignità espressiva e valore artistico ai 'dolori innominati' che per Verri sono il basso ostinato degli uomini di gusto: «l'idea terribile del dolore è l'archetipo di quella serie di purissimi piaceri che fanno la delizia delle anime più delicate e sensibili». -
Studi su ellenismo e filosofia romana
In questo volume vengono raccolti cinque saggi sul pensiero filosofico greco nell'età romana. Le linee di ricerca qui proposte toccano nello specifico questioni attinenti alla filosofia stoica, a quella epicurea, a quella cinico-sofistica e all'aristotelismo di epoca imperiale. -
In Brasile
Giornalista antifascista, esule dal ""Secolo"""" dopo l'adesione del giornale al regime, dal 1923 Luciano Magrini intraprese viaggi d'inchiesta per """"Il Corriere della Sera"""". Già autore di """"Germania d'oggi"""", """"Marocco"""", """"Attraverso il Giappone"""" e """"La Cina d'oggi"""", tra il settembre e il novembre 1924 fu in Brasile sulle tracce dei tanti espatriati italiani impiegati soprattutto nelle piantagioni di caffè. Ne risultò il reportage che Piero Gobetti volle dare alle stampe in contrapposizione critica al racconto retorico dell'emigrante che fa fortuna all'estero. In Brasile è una vera e propria denuncia dello stato di sfruttamento in cui versavano in quel paese i lavoratori delle campagne e delle città, privi di diritti, mal pagati, denutriti, trattati come schiavi da un capitalismo """"avido, ottuso e recentissimo"""". L'inchiesta raggiunge il culmine nella definizione della fazenda come «sepolcro di viventi» e trova di diritto un suo posto di rilievo nella bibliografia sulla storia delle migrazioni."" -
Sympathy as a foundation of multicultural society. A dialogue with Adam Smith
If legal norms and the ascription of rights are to achieve their purposes, they must receive public support. What, then, can provide the foundation for a sense of belonging, and make a reality of legal equality in a multicultural society? How can a sense of belonging to the society as a whole be achieved among all of its members? Ishimatsu's answer is sympathy understood as 'fellow-feeling'. The absence of this social sentiment as thoroughly formulated by Adam Smith in the eighteenth century is a cause of problems in contemporary multicultural society. Sympathy, which takes the form of a moderate sentiment towards others, is needed to cement a multicultural society and make possible the full realisation of its legal and official goals. -
Rinascimento cristiano. Innovazioni e riforma religiosa nell'Italia del Quindicesimo e Sedicesimo secolo
I cinquant'anni che corrono tra il 1480 e il 1530 in Italia furono caratterizzati da un forte contrasto tra le istanze religiose e le certezze di una cultura che contava di potersi affidare soprattutto ai classici antichi. Gerolamo Savonarola reagì anche alla rinascita del platonismo e alla dottrina della ""pia philosophia"""", considerati solo apparentemente religiosi. Si volle, quindi, difendere il Cristianesimo in quanto vera religione e sottolineare che un'etica nuova doveva animare non solo la società, ma in particolare la Chiesa, perché essa ritornasse alla perfezione del cristianesimo primitivo. Tuttavia l'esigenza di un rinnovamento si manifestava rispettando un limite: nessun rinnovamento poteva concludersi in una rivolta contro la sede di Roma. Questo atteggiamento si fece evidente allorquando cominciò a manifestarsi la gravità della crisi luterana e si dovette identificare più strettamente la fede """"cattolica"""" con la fede di Roma: l'esigenza di rinnovamento non portò ad una Riforma italiana, ma si fermò sul suo limitare; perché vi fossero degli """"eretici italiani"""", come sono stati chiamati, si dovette attendere la generazione successiva."" -
Una monarchia commerciante. Critica e apologia dell'espansione francese nelle Indie orientali (1648-1798)
Tra il XVII e il XVIII secolo la Francia fu una delle più influenti monarchie in Europa, e visse un capitolo importante della sua storia fuori del Vecchio Continente: precisamente nelle 'Indie orientali', ossia i mari e le terre compresi tra il Madagascar, la penisola Indiana e quella indonesiana. Intellettuali, politici e amministratori di allora videro in questi tentativi il banco di prova di una nazione chiamata a diventare una potenza di rango mondiale. Questo libro studia proprio i dibattiti politici e storiografici con cui i contemporanei interpretarono gli sforzi di espansione francese nelle Indie orientali, e la visione della Francia come 'monarchia commerciante' che essi elaborarono. -
L' umanesimo in tipografia. Alessandro Minuziano e il genero Leonardo Vegio editori e stampatori (Milano, 1486-1521)
L'umanista Alessandro Minuziano, editore, tipografo, curatore e revisore di classici latini, è stato celebrato come il più rinomato degli stampatori nella metropoli lombarda per la qualità della carta, la nitidezza dei caratteri, gli ampi margini nelle pagine uscite dalla sua officina tipografica. Una lunga ricerca negli archivi ha fatto emergere numerosi nuovi documenti che hanno permesso di acquisire dati precisi e sicuri sulle vicende personali e professionali di questo umanista e su quelle di suo genero Leonardo Vegio, contribuendo notevolmente alla conoscenza della storia della produzione e della circolazione libraria a Milano dalla fine del Quattrocento ai primi decenni del secolo successivo. -
Soliloqui e tradimenti. Narrativa italiana tra modernismo e postmoderno
Il volume raccoglie una serie di saggi su autori moderni come Tozzi, Bontempelli, Delfini, Landolfi, Savinio, Consolo, Tabucchi per giungere fino a Città distrutte: sei biografie infedeli di un narratore contemporaneo come Davide Orecchio. Le singole analisi trovano un elemento di collegamento nel rilievo dato alla presenza del 'tradimento' che gli autori prescelti attuano con la loro scrittura nei confronti dei codici tramandati.