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La rivoluzione in atto. 1919-1924
Collaboratore de «l'Avanti!» e di «Rivoluzione liberale», detenuto nelle carceri di Trieste, Fiume e Milano, Ermanno Bartellini firmò ""La rivoluzione in atto. 1919-1924"""" nel clima generatosi dall'omicidio Matteotti. Il saggio, dedicato alle origini e alle componenti del fascismo, non era privo di un'analisi delle colpe di quel Partito Socialista al quale si era iscritto dopo l'esperienza da ufficiale nella prima guerra mondiale e tra le cui fila sarebbe comunque rimasto sempre. Pubblicato da Gobetti nel luglio 1925, in piena ripresa del regime, costò a Bartellini, insieme al suo impegno contro le leggi fascistissime, il confino sull'isola di Lipari. Riacquistata la libertà, egli non smetterà mai l'attività antifascista clandestina, fino all'arresto da parte della polizia di Salò nel 1944 e alla morte, qualche mese più tardi, nel lager di Dachau."" -
Il teatro tedesco del Novecento
Nel luglio 1925 Leonello Vincenti (1891-1963), germanista nella cerchia degli intellettuali torinesi, cura il numero 11 del «Baretti» dedicandolo al teatro tedesco dietro proposta e impulso di Piero Gobetti. Di fatto, il lungo saggio diviene il primo studio monografico italiano sull'espressionismo, movimento «segno dei tempi» di cui pure Vincenti non era esperto, e sul quale si documenta per l'occasione, restando al contempo piuttosto dubbioso rispetto a questo sperimentalismo esasperato, che non gli sembra possa assurgere a linguaggio universale. Il saggio viene riproposto nelle Edizioni Gobetti e lo scambio tra i due sembra presagire una proficua collaborazione quando la morte di Gobetti interviene destando in Vincenti un'onda di sofferenza: «Era una delle pochissime persone che vedevo necessarie all'avvenire» scriverà ad Ada in uno dei primi messaggi di cordoglio. Postfazione di Cristina Grazioli. -
Una rivoluzione positiva. Conversazioni con Elena Marinucci
Elena Marinucci, ex senatrice socialista e parlamentare europea, impegnata nella lotta per i diritti delle donne e principale ispiratrice della Commissione per le pari opportunità, si racconta ad Anna Maria Isastia. Più che una biografia, ne nasce un ritratto italiano dagli anni Settanta agli ultimi giorni del Novecento al cui centro sta la questione femminista ripercorsa dal punto di vista particolare di una donna che ha operato nelle istituzioni e che oggi non intende omettere il racconto degli ostacoli, delle lungaggini, degli avversari incontrati lungo il tragitto.I gruppi di autocoscienza, la discussione sull'interruzione volontaria di gravidanza, la battaglia per la presenza delle donne nelle direzioni di partito, i concetti di 'pari opportunità' e di 'azione positiva' sono il centro di una rivoluzione che si è fatta strada, grazie all'impegno di donne come Marinucci, tra i banchi della politica. -
Machiavelli e il bisogno di Stato. E altri saggi di politica e filosofia
L'immagine ""machiavellica"""" di Machiavelli è consegnata alla consuetudine di termini che richiamano un comportamento subdolo e privo di scrupoli. Si tratta di un cliché troppo banale per potervi rinchiudere la ricchezza degli scritti di Machiavelli, e che contrasta poi con la sua stessa vita, tutta contrassegnata, nel periodo dell'impegno di governo come nella condizione successiva, da una dedizione alla cosa pubblica e da una passione politica senza riserve o calcoli meschini. L'autore, che a Machiavelli ha dedicato molti anni della sua ricerca, raccoglie in questo volume una serie di saggi che riconsiderano il pensiero del Machiavelli politico e filosofo."" -
Atti e memorie dell'Arcadia (2017). Vol. 6
Dalla fine dell'Ottocento l'Arcadia ha pubblicato una propria rivista, a periodicità irregolare, e con diversi cambi di titolature: 1) «L'Arcadia. Periodico mensile di scienze lettere ed arti» (1889-1897); 2) «Giornale arcadico. Rivista mensile di lettere scienze ed arti» (1898-1916); 3) «L'Arcadia. Atti dell'Accademia e scritti dei soci» (1917-1926); 4) «Atti dell'Accademia degli Arcadi e scritti dei soci» (1927-1941); 5) «Arcadia. Accademia letteraria italiana. Atti e Memorie», in tre serie (1948-1988/1989). Oggi l'illustre tradizione è rinnovata dal periodico annuale «Atti e Memorie dell'Arcadia», che propone articoli inerenti a tutte le discipline proprie del contesto culturale in cui la nostra Accademia si muove, dalla letteratura alle arti e alla musica. -
Azimuth. Ediz. inglese (2017). Vol. 10: Intersections. At the technophysics of space.
Azimuth è una pubblicazione scientifica di carattere internazionale, attenta alla questione filosofica nella sua duplice vettorialità: rivolta da un lato alla genealogia di idee e problemi nel mondo moderno, e dall'altro proiettata sulla riformulazione e applicazione contemporanea di forme e dinamiche del pensiero. Questa vocazione bidimensionale spiega il nome prescelto, Azimuth: trascrizione inglese del termine arabo as-sûmut, che indica in astronomia la distanza tra un punto e il piano di riferimento, fornendo le coordinate indispensabili per determinare univocamente la posizione di un corpo nella sfera celeste. L'obiettivo è quello di offrire al pensiero, esaminando in numeri monografici i nodi fondamentali della coscienza filosofica e culturale odierna, le coordinate necessarie per un orientamento critico nella società umana, la cui stratificazione rende indispensabile un pensiero a sua volta composito, che non sia solo comprensione ma anche un tentativo di posizionamento nel mondo. -
Stanze sul tempo. Sei variazioni tra rovine, fossili e vulcani
Il tema portante di questa monografia è la temporalità, esplorata come espressione dell'intreccio fra storia della natura e rovine della storia. L'autore descrive i modi in cui fra Sei e Settecento si è variamente configurata la reciproca influenza fra storia naturale, filologia e la nascente antiquaria. Riservando particolare attenzione al ruolo decisivo svolto dalla ricezione dei testi della classicità greca e latina, nel volume si seguono le alterne fasi del dibattito sia nei contesti scientifici che in quelli eruditi, per far emergere le affinità metodologiche fra storia naturale e storiografia. -
Orazioni giovanili
Solitamente il nome di Lodovico Antonio Muratori è associato alle grandi opere sul Medioevo, alla riforma della cultura e della Chiesa o alle dotte ricostruzioni degli Annali d'Italia. Meno noto è invece il volto giovanile dell'erudito, cresciuto nella partecipazione a numerose accademie letterarie e impegnato in un intenso lavoro di scavo tra i tesori della Biblioteca Ambrosiana. A questa stagione risalgono otto orazioni in cui Muratori sondò temi e argomenti che sarebbero risultati centrali nella sua produzione successiva: l'importanza della filosofia morale per l'educazione dei giovani, il ruolo delle passioni umane, le forme politiche del vivere comunitario e la storia sacra. Attraverso gli otto brevi componimenti è così possibile scorgere i primi bagliori del Muratori a venire e toccare con mano la precocità con cui il vignolese individuò i temi essenziali cui avrebbe dedicato il resto della sua vita. -
Studi e capricci sui mistici tedeschi
"La tua via è stata l'ignoranza, la tua strada una rinuncia, la tua opera uno scavo. Quello che gli altri, i materialisti della Divinità e i mercanti della Grazia, cercano nel Paradiso dei Cieli, tu l'hai trovato qui in terra, nel luogo che c'è più prossimo, perché è proprio nel tuo stesso intimo più intimo. Tornare a Dio significherà: tornare a te stesso""""." -
Galleria novecentesca. Incontri da Soffici a Zanzotto
Diciannove ritratti di personalità letterarie e artistiche nati dall'incontro tra personaggi noti e meno noti del secolo scorso e Mario Richter, uno fra i maggiori esperti italiani di poesia moderna, per un trentennio professore di letteratura francese a Padova. Ne viene fuori una vivace galleria i cui protagonisti, raffigurati con penetrazione psicologica, emergono nel loro particolare rapporto umano con l'autore. -
Dai presocratici a Platone. Cinque studi
Nuovo volume della collana dedicata alla storia della filosofia antica, questi studi intendono affrontare aspetti specifici della dottrina dei presocratici mettendola in relazione col pensiero di Socrate e l'influenza che essa ebbe nello sviluppo delle correnti filosofiche successive. -
Il problema italiano-Pregiudizi economici
Interventista, decorato nella guerra mondiale, Arcangelo Di Staso fu liberista convinto, collaboratore di «La Voce», «l'Unità», «Lacerba», «Il popolo d'Italia». Su «La Rivoluzione Liberale» nel 1922-23 scrisse sui problemi dell'agricoltura e nelle raccolte ""Il problema italiano"""" e """"Pregiudizi economici"""" polemizzò vivacemente contro il protezionismo doganale che ostacolava la modernizzazione dell'agricoltura meridionale, dichiarò la sua delusione per la politica economica del fascismo, difese, contro i socialisti, la proprietà privata e l'economia di mercato. I suoi libri si inserivano così nel filone dell'attività gobettiana per la rinascita del Mezzogiorno che produrrà l''Appello ai meridionali' del dicembre 1924. Postfazione di Sergio D'Onghia."" -
Commedia in versi da restituire a Nicolò Machiavelli. Edizione critica secondo il MS. Banco rari 29. Ediz. critica
Alla fine del '700 venne alla luce un manoscritto autografo di Machiavelli che conteneva una commedia in versi senza titolo. Nel 1892 fu rinvenuta una copia della stessa commedia autografa di Lorenzo Strozzi, amico e protettore di Machiavelli, il quale ne attribuiva a sé la paternità. Da allora quella che ancora oggi è conosciuta negli studi come Commedia in versi è stata ritenuta opera di Strozzi. In questo volume si pubblica per la prima volta criticamente il testo della commedia, nuovamente attribuita a Machiavelli a seguito di un'accuratissima indagine storica, filologica e stilistica, che ha anche evidenziato le ragioni per cui Strozzi se ne sarebbe appropriato. L'interesse del volume è anche nel metodo dell'indagine, che col sussidio di strumenti informatici ricostruisce tutti i fili che legano la Commedia in versi alle altre opere di Machiavelli, determinando un riassetto critico dell'intera sua attività di drammaturgo. -
L' eredità dell'Ottocento
Inquieto intellettuale cattolico siciliano, il poeta e critico Pietro Mignosi (1895-1937) elaborò una teoria dell'arte come rivelazione del divino e criticò l'estetica di Croce. Aderì al Partito popolare di Sturzo, dopo aver inizialmente sperato nel fascismo e nell'idealismo gentiliano, che contrastò poi da posizioni neotomiste. Collaborò nel 1925 con «La Rivoluzione Liberale» e «Il Baretti», e, più intensamente, con «Conscientia» di Giuseppe Gangale. Nelle pagine di ""L'eredità dell'Ottocento"""" ripercorre le maggiori figure della letteratura italiana da Leopardi a Manzoni e Verga, da Carducci a Pascoli e D'Annunzio, cercando la cifra religiosa dell'«Ottocento immortale» che è ai suoi occhi l'anima del Risorgimento."" -
Nono contributo alla bibliografia vichiana (2011-2015)
Il Nono Contributo alla Bibliografia Vichiana (2011-2015) testimonia, ancora una volta, il grande interesse che il pensiero di Giambattista Vico suscita nella comunità scientifica mondiale, oltre che l'impegno sostenuto dall'Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno nell'indagarlo e nel diffonderlo. Le molte attività promosse dall'Istituto, il progetto di edizione critica delle opere di Vico, il «Bollettino del Centro di Studi Vichiani» insieme alla stessa collana di «Studi Vichiani» sono infatti, ancora e soprattutto oggi, uno dei principali veicoli di divulgazione del pensiero e dell'opera del filosofo napoletano, e consentono di raggiungere ed aggiornare un pubblico vasto e lontano, come testimonia l'eterogeneità e il numero dei titoli raccolti in questo lavoro bibliografico. -
Azimuth. Ediz. italiana e inglese (2018). Vol. 11: Life and concept. Interpretations of Michel Henry's phenomenology-Vita e concetto. Interpretazione della fenomenologia di Michel Henry.
Azimuth è una pubblicazione scientifica di carattere internazionale, attenta alla questione filosofica nella sua duplice vettorialità: rivolta da un lato alla genealogia di idee e problemi nel mondo moderno, e dall'altro proiettata sulla riformulazione e applicazione contemporanea di forme e dinamiche del pensiero. Questa vocazione bidimensionale spiega il nome prescelto, Azimuth: trascrizione inglese del termine arabo as-sûmut, che indica in astronomia la distanza tra un punto e il piano di riferimento, fornendo le coordinate indispensabili per determinare univocamente la posizione di un corpo nella sfera celeste. L'obiettivo è quello di offrire al pensiero, esaminando in numeri monografici i nodi fondamentali della coscienza filosofica e culturale odierna, le coordinate necessarie per un orientamento critico nella società umana, la cui stratificazione rende indispensabile un pensiero a sua volta composito, che non sia solo comprensione ma anche un tentativo di posizionamento nel mondo. -
Bollettino del Centro di studi vichiani. Vol. 50
Fondato da Pietro Piovani nel 1971, è diretto da Giuseppe Cacciatore, Giuseppe Giarrizzo e Fulvio Tessitore. Viene pubblicato dalla casa editrice dal 2007. Di impostazione interdisciplinare, pubblica ricerche filosofiche, storiche, erudite, volte a promuovere sia la conoscenza del pensiero di Vico e dell'età vichiana, che l'indagine sulla presenza ed influsso di Vico nel pensiero italiano ed internazionale. La rivista ha cadenza annuale, e comprende articoli, note, schede, recensioni, avvisi bibliografici, notizie e materiali vichiani. -
Una biografia intellettuale di Vilfredo Pareto. Vol. 3: Dalla libertà alla scienza (1898-1923).
Nei due precedenti volumi (Una biografia intellettuale di Vilfredo Pareto. I. Dalla scienza alla libertà [1848-1891], Roma 2015; II. Illusioni e delusioni della libertà [1891-1898], Roma 2017), l'autore ricostruisce la complessa biografia di Vilfredo Pareto (1848-1923) fino all'esordio come professore universitario a Losanna. Nel presente volume la biografia viene completata analizzando, nelle origini e nei contenuti, le più note opere di Pareto e la sua successiva, attenta osservazione delle vicende della grande guerra e del tumultuoso dopoguerra. -
Luigi Cremona. Un matematico alla Biblioteca Nazionale di Roma
Luigi Cremona, grande matematico, ma anche politico incorruttibile e cittadino esemplare, fu nominato Commissario Regio della Biblioteca Nazionale da Francesco De Sanctis, all'epoca Ministro della Pubblica Istruzione, con il delicato compito di provvedere, con pieni poteri, alle carenze tecniche e ai disservizi di natura organizzativa. Coadiuvato da eccellenti collaboratori, tra il 1880 e il 1881, riuscì a imprimere un ritmo propositivo e dinamico alle iniziative da lui intraprese, dimostrando le sue riconosciute doti di «rettitudine, fermezza, imparzialità, sagacia e sicurezza d'occhio». I documenti inediti conservati negli Archivi di due delle storiche biblioteche romane, la Nazionale Centrale e la più antica Casanatense, rendono conto della sua intensa attività che portò al completo rinnovamento - amministrativo, bibliografico, funzionale - di quella che doveva «divenire la massima Biblioteca della Capitale di un grande Stato». Lo studio di Angela Adriana Cavarra ne è piena testimonianza. -
Atti e memorie dell'Arcadia. Vol. 9
Fin dall'Ottocento l'Arcadia ha pubblicato una propria rivista, a periodicità irregolare, e con diversi cambi di titolature. Oggi l'illustre tradizione è rinnovata dal periodico annuale «Atti e Memorie dell'Arcadia», che propone articoli inerenti a tutte le discipline proprie del contesto culturale in cui la nostra Accademia si muove, dalla letteratura alle arti e alla musica.