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Inchiostro blu di luna. Una parabola d'amore
Eleonora Maria Barbaro svela la sua vena artistica nell'intimità d'una Luna, in quell'immenso che muove intorno al sentire umano. La sua poesia in questa silloge ""Inchiostro blu di luna"""" si ritrova e si conforta della sua presenza, nel blu degli astri. Un chiarore che si diffonde tra i vicoli, oltre il sentiero, sulla via del mare, e ne sembra il testimone capace di condividerne le memorie. Appare come un mistero, capace di illuminare, e sa di ascolto quando l'uomo naufraga nella sua profondità. (Domenico Nava)"" -
Ordini religiosi e devozioni nelle Valle dell'Alcantara
Il volume ""Ordini religiosi e devozioni nella Valle dell'Alcantara"""" traccia la storia di conventi, chiese e festività religiose della valle, posta tra la provincia di Catania e di Messina, con l'obiettivo di conservare e tramandare la memoria storica di tanti monumenti cristiani e delle tradizioni religiose ad essi collegate."" -
Scuola e democrazia nell'età della globalizzazione
La scuola pubblica aperta a tutti è una delle conseguenze positive della democrazia basata sul suffragio universale, insieme con l'assistenza sanitaria e le misure di welfare. Essa, inclusiva e individualizzata, delineata in questo saggio, è uno dei presidi più importanti della democrazia, perché eleva il livello culturale dei futuri cittadini, crea il capitale morale e, nello stesso tempo, attraverso la ricerca scientifica, permette di mantenere un elevato livello tecnologico per la tenuta e l'incremento delle quote di mercato. -
La ragazza di Mizpa-A moça de Masfa
Il divino intrecciato all'umano ne ""La ragazza di Mizpa"""" lancia una pungente sfida che attraversa l'eternità, parimenti il calice dell'amore viene ridotto in pezzi. Sono questi arabeschi di immagini che incantano e fanno sognare ad occhi aperti, immergendoci in una nube di incenso: il sogno emerge in una camera buia per rivelare poi un'intensa luminosità. Poesie con traduzione in portoghese."" -
L' erpice e la zolla
"In questa raccolta di poesie, il Piccirillo disinnesca gli ultimi petali del suo ermetismo espressivo ormai revisionato e collaudato, defluendo con i suoi versi in una nuova stagione, con una """"bisaccia colma"""" di prosperosa chimica, sparge nuovi semi nel terreno fertile e arido di archetipi, è la valvola che si apre stanando percorsi innovativi, non docili ma addestrati dall'autore, dove plasma vette vergini e inesplorate, con il cinismo del conquistatore. Con tale composto, non vuole il potere di riscuotere simpatia, ma si fida dei propri sensi letterari (e forse di me), della scommessa con i lettori occasionali e gli amanti della poesia... scommessa che io ho già vinto, anche se voi (pirati della letteratura) non avete puntato nulla."""" (Enzo di Rienzo)" -
L' uomo tridimensionale
Osvaldo, il protagonista, è l'uomo dalle tre dimensioni (fisica, psichica, spirituale) che attraverso un suo dialogo con una Voce interiore ha cercato, sotto un profilo di normalità di vita, di far capire l'importanza di ognuna di esse e quindi di tutte e tre insieme. In questo contesto di pensiero si intrecciano alcune storie d'amore dai risvolti imprevedibili e inaspettati. -
Le mie direzioni
Yuri Storai consegna al titolo della sua raccolta, ""Le mie direzioni"""", alcuni segreti della propria poetica, quasi un manifesto che ammette la poliedricità e la multifunzionalità delle direzioni, che sono personali e proprio per questo intimamente legate all'esistenza. Il rapporto tra la vita e l'arte è molto intenso, tanto che esse sono facce di una stessa medaglia, che sondano gli spazi del reale sino ad approdare a fondali inesplorati. Ecco, dunque, che la scrittura diventa un percorso di conoscenza e un viaggio continuo. """"Le mie direzioni"""" è anche una meditazione sul tempo, che sia quello biologico, che sia quello dei sentimenti oppure del procedere implacabile della clessidra. In questa condizione che tutto travolge e nella quale tutto scorre solo l'emozione è salda e rimane certezza."" -
Ombre. (Atti unici)
Il testo teatrale ""Ombre"""" rappresenta un viaggio introspettivo, non solo del personaggio protagonista ma di tutto il genere umano, attraverso una malattia che, se sottovalutata, ancora oggi semina la morte: l'AIDS. È un'opera che analizza tutti gli aspetti della patologia: l'ignoranza, la negazione, la paura, l'esclusione sociale, ma in particolar modo un tratto che spesso non viene preso in considerazione, cioè la rabbia e la voglia di vendetta che, purtroppo, in alcuni casi, si insedia nell'animo di chi è stato contagiato."" -
Io, Medea
Esiste un forte legame tra il teatro e la psicanalisi, a partire dai famosi complessi di Edipo e di Medea, ma anche dai vari esempi e metafore che lo stesso Freud in più luoghi riprende. L'opera ""io, Medea"""" si propone come teatro giallo e psicologico. La storia si sviluppa tra le mura di una struttura specializzata per donne fi glicide, ambiente che sin dall'inizio dimostra tutta la sua problematicità. Eppure la protagonista manifesta la sua differenza rispetto alle altre del centro, una quasi estraneità alla loro condizione. Sulla comprensione di questa esclusione si concentra il testo, ma anche sulla momentanea mancanza di memoria della protagonista. Sono due elementi strettamente legati alle altre questioni sollevate in queste pagine: la verità e la maschera. C'è, infine, un valore sociale: la volontà di comprendere il dramma della donna, la molla scatenante di atteggiamenti più o meno tragici che possono convogliare nell'impensabile umano e sociale: tutto ciò materializza la sostanza civile di """"io, Medea""""."" -
La valle del vento
"La valle del vento"""" è la valle dei ricordi e delle memorie, della storia di una famiglia che per generazioni ha coltivato la terra ed ha lottato per un miglioramento sociale ed economico. Affetti, sentimenti, fatiche, sofferenze dei diversi personaggi procedono in parallelo con usi, abitudini, modi di pensare e lavori agricoli, spesso raccontati nei dettagli con un linguaggio estremamente colloquiale." -
Sura dell'ora che cade
Tra la fine del 2016 e la prima meta del 2017, il tribunale penale dell'Aja era in procinto di emettere il verdetto per due processi che sembrava non dovessero mai giungere alla conclusione: quello a Karadzic e quello a Mladic. Giudicati responsabili di quasi tutti gli efferati crimini della guerra in Bosnia, il primo fu condannato a fine marzo a 40 anni di detenzione, per il secondo fu finalmente l'ergastolo a novembre. Il generale Ratko Mladic è il protagonista, insieme alla figlia Ana, di questa storia e proprio la scoperta degli efferati crimini del padre porterà la ragazza a ripensare il suo rapporto con il genitore e con la storia del suo paese. -
Le schegge del suono
In un mondo che vende e svende fiumi di parole è bello scoprire che l'uomo possa apprezzare ancora le parole autentiche, che creano emozione, perché hanno dentro le tracce di un vissuto, è per questo che non sono vuote, vogliono solo proporsi a chi di tali parole ha un puro e genuino bisogno. -
Il debutto. Put the blame on mame e altri racconti
Michele Albanese indaga, attraverso questo libro di racconti, la faccia multiforme della società contemporanea fatta di gioie, contrasti e di cronache familiari. -
Il richiamo dell'eco
"La poesia di Michele Albanese può essere definita poesia della quotidianità, ma nello stesso tempo poesia del mondo, perché nella sua apparente semplicità, coinvolge il lettore, lo spinge a riflettere, lo incuriosisce, proprio perché sono emozioni, pensieri e immagini fuori dal consueto""""." -
Briseide
Briseide è una figura eletta perché incarna nell'ideario femminile la bellezza e la delicatezza, ma al contempo la tradizione l'ha protetta da sguardi indiscreti, data la sua natura poco famosa rispetto ad altre rappresentanti del ciclo troiano. Eppure la figlia di Brise, a discapito della sua scarsa fioritura in letteratura, per Paola Maria Liotta è la rappresentazione di una faccia della contemporaneità, potremmo dire il simbolo di una realtà tanto antica quanto moderna. Di questa attualizzazione non fa mistero l'autrice affermando apertamente un dato di fatto: ciò che accadde, in quel tempo, accade ora. -
Sulla soglia del domani
La poesia di Francesco D’Episcopo è complice di un’abbacinante meraviglia, che sorprende il lettore con la forza appassionante dei ricordi. Il ruolo della memoria in questa rilevante silloge è singolare, giacché le immagini reali del presente rappresentano il pretesto per cogliere il passato e sfociare così nel regno del sogno, dove magiche vertigini conciliano le antinomie del vivere. La precarietà, la corsa irreparabile del tempo, le assenze si rivestono di luce nel buio della notte: il merito è dei sogni, che, rincorrendosi gioiosamente, alleggeriscono ogni spigoloso malessere esistenziale. La poetica di Francesco D’Episcopo, dunque, è in quella superba alchimia che parte dalla realtà quotidiana per approdare nel mondo dei sogni, laddove viene ridotto al silenzio il male di vivere, attraverso un mondo ideale, oltre il reale, convincente, in grado di fugare dubbi ed incertezze, attraverso un’improvvisa accensione catartica. (Carmela Politi Cenere) -
Italia. Un possibile laboratorio per il superamento del welfare state
La pesante crisi economica del 2008 e la crisi dei debiti sovrani del 2011 nell'Unione Europea hanno esposto l'intero sistema socio-economico al rischio di una implosione. Tale avvento ha ridotto notevolmente la forza dei mercati, anche se i PIL nazionali oggi sono nel complesso migliorati. Ma è possibile che la politica gestisca il sistema economico in maniera diversa per superare definitivamente tale crisi e tutti i cittadini possano vivere in condizioni migliori? L'autore propone diverse soluzioni nel corso del saggio, tra cui flat tax, eliminazione della moneta in senso tradizionale e istituzione di un reddito universale. La realizzazione di tali operazioni economiche, intese in senso completamente diverso da come lo è stato finora, permette dei vantaggi non solo per i cittadini e per le medie e piccole imprese, ma anche per il ritorno a operare in Italia delle grandi realtà imprenditoriali. -
Il mio vento... sempre
Immergersi nella poesia di Anita Pillinini significa scoprire un mondo fatto di sentimenti e di riflessioni, che posseggono un nucleo primario già reso esplicito nella lirica proemiale: la vita e il suo viaggio. Difatti nella silloge ""Il mio vento... sempre"""" i nodi focali del """"vento poetico"""" sono l'amore con la sua energia, il tempo e la consapevolezza della fine del """"viaggio"""". Tale navigazione costituisce il nerbo dal quale si dipanano alcuni centri d'irradiazione. Il più importante tra questi però, come consueto per l'autrice, è l'amore in tutte le sue sfaccettature."" -
6090 (SessantaNovanta)
"6090 (SessantaNovanta)"""", settima raccolta di poesie di Diego Baldassarre, si presenta come una riflessione incandescente sul rapporto tra tempo e libertà che corre lungo le sezioni """"Taccuini"""" e """"Diplopia"""", plasmate come due nuclei complementari capaci di sostenere una trama uniforme... Nella generale tendenza di molti poeti contemporanei a ostentare un'originalità quasi sempre fine a se stessa e inautentica, Diego Baldassarre ben consapevole dei propri strumenti artistici sceglie di """"tirare dritto per la sua strada"""", continuando in maniera coerente e sempre più convinta a perseguire una propria specificità stilistica. Versi taglienti e calibrati, assenza di punteggiatura, forza evocativa, una struttura compositiva che rinuncia alla prevedibilità per tenere vivo fino in fondo un dialogo possibile con il lettore; un modo concreto di presentare la poesia come """"testimonianza di una propria intima resistenza""""." -
Fili della vita
"La parola scritta è sempre figlia del suo tempo e madre di chi la scrive. Questa sorta di principio letterario emozionale si fa assoluto nei racconti di Palma Civello che della luce e delle ombre del nostro essere sa descrivere con efficace leggerezza ogni sfumatura. Con quella leggerezza, beninteso, di cui parlava Calvino, che non è superficialità ma """"planare sulla vita dall'alto"""", cercando di fare pace con i macigni che abbiamo sul cuore. I racconti di Palma sono popolati di uomini e donne del nostro tempo, fragili, insicuri, spaventati e violenti, oppressi e oppressori ciascuno ugualmente debole e inetto di fronte alla vita, alle occasioni mancate, a quell'amore salvifico che a tentoni cercano di raggiungere. Alcuni sono capaci di vedere nel buio e di mostrare agli altri lo spazio oltre l'odio e lo scherno, la vita al di là della meschina e insensata malvagità."""""