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Dialoghi con Euridice e altri versi
Da ""Dialoghi con Euridice"""" emerge il senso di una sosta precaria su una zona di confine, in un'atmosfera di sospensione, di pausa dalla vita; questo confine è abitato dalla parola poetica, che si assegna il compito di spianare una nuova via, che si fa sempre più chiara, alla comprensione non solo del passato, ma anche dell'oggi, rispetto al quale esso funge da elemento catartico ed equilibratore, inaspettata possibilità di un superiore distacco, di una nuova """"leggerezza"""", che offre riparo dagli assalti rumorosi del quotidiano e dalla inevitabile stanchezza del vivere."" -
Nuove storie da leggere e da raccontare
Rosaria Vitale, in questa raccolta di ""Nuove storie da leggere e raccontare"""", attualizza la narrazione e la inserisce nella realtà odierna, trasmettendo un intento moralistico alla sua lettrice reale, Alice, ma anche a quel piccolo lettore ideale che si accosta a queste """"storie"""". L'opera, che si presenta come un atto d'amore, vuole stuzzicare la fantasia e nello stesso tempo costruire quella razionalità e comprensione della realtà in cui si vive."" -
Nell'iride di Medusa
La delicata e singolare voce di Dora Coco lascia delle tracce nella memoria del lettore. Il tempo riaffiora, sembra suggerire l'esergo, grazie a un «Bilanciere / fervido», che torna a mutare il suono, a scardinare visioni, a distillare l'incanto. La poetessa ha ritrovato la sua voce che si espanderà nelle successive liriche venate da una flebile ma costante malinconia alla quale fa da controcanto un'inattesa gioia, una ritrovata vitalità. E, affrontando Medusa, riesce a tradurre paradossalmente una condizione di abbandono o di temerarie e disincantate illusioni in una riconquistata modulazione del canto o, ancora, come l'Alceta leopardiano, in una ritrovata «attesa di stelle». -
Incoerenze
«Le poesie di Lavinia Alberti sono caratterizzate da versi brevi, di stile ed ascendenza a tratti quasi ungarettiana, dove anche gli spazi bianchi e le pause assumono un loro preciso significato. Una poesia che è frutto di un profondo scavo interiore, che sembra richiamare, dai recessi dell'anima, sentimenti e sensazioni nascoste, che altrimenti sarebbero rimasti inespressi. Il volume ""Incoerenze"""" dunque, nella propria valenza di racconto ed esperienza di vita, avvalendosi del mezzo poetico, può diventare portatore di un messaggio valido per tutti, ossia quello di dare il giusto peso ai sentimenti e alle esperienze che ci capitano.» (Massimo Beccarelli)"" -
Angelismo e doppio nella poesia di Luigi Pirandello
Attraverso l'opera poetica di Pirandello, a volte precorritrice della narrativa e del teatro, viene analizzata la condizione liminare dell'angelismo, che sottende l'oscura fascinazione del doppio, e il sentimento profondo e perturbante della fenomenologia psichica. L'analisi, condotta spesso sui principi di Lacan e di Matte Blanco, evidenzia la sinergia io/altro e restituisce alle immagini, involte nella tensione creativa, la disidentità alienante del poeta. L'io si ipostatizza nell'altro da sé e l'alterità si identifica con l'io, nella riflessione speculare e nella fascinazione narcisistica dell'io diviso. In tale processo il doppio si fa strada nella scansione del dentro/fuori, interno/esterno, mettendo in scena la riunificazione del sé, connessa alla solitudine essenziale del poeta, mentre l'angelismo, dilacerato dall'illusione dell'oltre, manifesta l'estraneità dell'io, trasformandosi, in simbiosi con la poesia, in angelico rapimento, e lo sconfinamento nella non-vita viene colto come un attimo fugace di beatitudine. -
L' infermiera (commedia in due atti)
La vita a volte si mostra nello stesso tempo crudele e beffarda. Questo è quanto accade alla protagonista della commedia, Valeria, una infaticabile e onesta infermiera, dedita al proprio lavoro. Una semplice dichiarazione d'amore da parte del dottore Iannetti fa scattare il dramma: il marito Giuseppe l'abbandona e Valeria viene lasciata sul lastrico. Gli eventi successivi, determinati da malintesi, pregiudizi e incomprensioni, la conducono ad affrontare la durezza dell'esistenza, interamente sconvolta e intorpidita al punto da fare di necessità virtù. Il casuale incontro dei tre personaggi, liberi ormai di ricostruirsi la propria privata esistenza, offrirà alla fine spunti drammatici e umoristici dai risvolti inaspettati. -
Ti sistemo io (commedia in due atti)
Massimo La Pegna ci presenta in questa commedia gli impiegati di un tipico ufficio amministrativo siciliano, nel quale sotto l'apparenza della normalità e dell'essere ligi al proprio dovere si nasconde a volte l'illegalità, la superficialità, la corruzione e il favoritismo. Gli attori, difatti, recitano ognuno la propria parte, quali elementi attivi di un sistema burocratico dagli ingranaggi complessi e contorti. Al di fuori di ogni moralismo e conformismo, attraverso una comicità sottile e trascinante, l'opera diventa una denuncia di quegli atti deplorevoli spesso compiuti con superficialità sia da parte del dirigente, volutamente e per fini personali, che da parte di alcuni impiegati, magari involontariamente e in buona fede. -
L' animo detta... e su fogli bianchi il calamo vi scrive
Attraverso parole ricercate e delicatezza poetica, l'autore traccia un percorso tra le emozioni, gli affetti e gli stati d'animo suscitati da persone e luoghi cari, trascritti su un foglio bianco, sul quale il piacere del ricordo, in una sorta di sintonia affettiva con la natura, scandisce il trascorrere del tempo e dei giorni, quale pulsione onirica, che cerca il silenzio per riflettere e indagare l'interiorità dell'esistere. -
Lungo i sentieri del pensiero
Ritornare a pensare se stessi e il mondo è, con ogni probabilità, il messaggio principale che il saggio di Adalgisa Licastro indirizza ai propri lettori. Sempre più spesso, difatti, una analisi sociologica permette di concludere che l'uomo sembra aver perso interesse verso la facoltà più importante: ragionare. In questo saggio, non a caso, si parte da un excursus storico-critico sulla facoltà umana legata alla riflessione e alla complessità dell'esistenza in tutte le sue forme, per considerare poi non solo l'entità fisica, ma anche metafisica e poetica. -
Paul Johnson
L'urgenza spirituale di questa raccolta di Claudio Guardo non è certo speculativa o teorica, ma ha la forza di un vero e proprio urlo. Si tratta del manifesto di una vita spesa nell'azione, nella ricerca di un'attività sociale o politica sia su un piano collettivo che individuale, attraverso una scrittura asciutta, con versi brevissimi e taglienti, alla ricerca di quella parola che possa evocare esattamente il suo pensiero. -
Il filo analogico della poesia popolare
Lo studio di Maria Dolores Suma sviluppa i passi fondamentali dei canti popolari, rilevando altresì l'importanza che svolgono e hanno svolto per la cultura in generale. L'autrice esprime l'idea di una formazione storica, indicazione esatta se si considera che in essa vanno a confluire non solo manifestazioni ed influssi eterogenei, ma (per di più) moltiplicati nel tempo. Si segue, pertanto, un agile percorso che parte dai primi studi ottocenteschi e giunge alle indicazioni di Benedetto Croce e di Pier Paolo Pasolini nel '900. -
In rime sparse
Le ""Rime sparse"""" di Nicola Prebenna, in verità, sono relativamente tali, perché se da un lato confermano la """"plurivocità"""" di occasioni dell'ispirazione, dall'altro però hanno una loro organizzazione interna che mira a sondare la totalità dell'esistenza, sin dal nominare le quattro sezioni del libro come i quattro elementi: terra, acqua, aria e fuoco. C'è in Prebenna l'idea che la poesia abbia una missione riflessiva importante e, in associazione ad essa, la giusta convinzione che il poeta abbia la capacità di leggere il mondo nonché l'incombenza di mostrarne il dolore (quello sociale, per intenderci) sulle proprie spalle, quasi egli fosse una sorta di novello Atlante. Al di là, dunque, della riflessione personale esiste tutta una tensione civile che ha un apice nella sezione finale, """"Fuoco"""". Troviamo """"In rime sparse"""", quindi, assemblata la sintesi della poesia ideale italiana, da quella petrarchesca a quella leopardiana, rivolta (com'è giusto che sia) al tempo che oggi si vive."" -
Il sodalizio con gli specchi
Maurizio Soldini affronta una questione quanto mai attuale relativa alla conoscenza. Lo specchio, indicato nel titolo, non è altro che l'oggetto rappresentativo del doppio e della distanza che ci separa da noi stessi. Conoscersi e non conoscersi, continuamente, in un periodo storico complesso come quello pandemico rivela una certa sospensione vitale alla quale l'uomo è legato in modo irreversibile. C'è un timore di fondo, dunque, nel ""Sodalizio con gli specchi"""" ed è quello di smarrire sé stessi e il mondo nel quale siamo vissuti. L'eccezionalità della storia, infatti, ha compiuto un'incursione nella biologia e nella psicologia del singolo e ha mutato la dinamica sociale. Ma è cambiata anche la percezione del tempo, sempre più oscillante e insicuro, e il singolo soggetto ha compreso di essere affetto da una cecità che pur gli permette di vedere ciò che sta attorno. Per questo, specchiarsi incute timore, perché anche di fronte alla propria immagine riflessa non si riconosce più neanche quel doppio che, inconsapevolmente, si sapeva essere una parte 'altra' dell'Io. C'è la coscienza dell'abisso nell'opera, ma al contempo una traccia che conduce a uno sbocco salvifico. Se - come si scrive - ognuno di noi è un fi asco vuoto alla deriva, è sufficiente andare per il verso giusto e attingere a una fonte di acqua pura. La fonte esiste allora, nonostante tutto, ed è capace di «crocifiggere la paura». Maurizio Soldini legge un'epoca incerta e lo fa attraverso uno stile originale, capace di mettere in equilibrio termini colloquiali e ricercati, variazioni metriche e impostazioni libere in un fluire continuo, senza segni interpuntivi, come fiume che ha la possibilità di raggiungere la propria foce, che è quella dell'infinita possibilità della salvezza e della speranza. (Giuseppe Manitta)"" -
In viaggio per il mondo. Racconti itineranti
I ""Racconti itineranti"""" di Fiorella Brasili ci trasmettono uno spirito di novità, di distensione, di conoscenza, di scoperta, come bene evidenzia l'epigrafe posta ad incipit del volume: un viaggio non inizia nel momento in cui partiamo né finisce nel momento in cui raggiungiamo la meta. Esso rimane impresso nei ricordi di chi l'ha vissuto, viene amplificato, rivisto attraverso la memoria, raccontato agli amici. Ma quando l'esperienza del proprio viaggio viene messo su carta, esso diventa storia, passione, lettura, godimento intellettuale. E l'Autrice, in questo caso, ci dà la possibilità di seguire i suoi passi e le sue scoperte, di visitare insieme a lei luoghi di estatica bellezza e provare le sue stesse emozioni, di incontrare persone e intrecciare rapporti umani, siano essi il tassista o il cameriere, l'intellettuale o la venditrice di souvenir, poco importa."" -
San Giovanni Amore. Opera teatrale in tre atti
"San Giovanni Amore?"""" Forse è utopico sperare la nascita di questo Santo! Castaldo ci dice che non per questo dobbiamo arrenderci a ciò, altrimenti si spegnerà ogni illusione per i milioni di esseri umani in sofferenza e miseria, abbandonati dalla società odierna. Senza questo sogno, rimarremo per sempre con questa società ogni volta più ipocrita, più ingiusta e produttrice di uomini sofferenti, infelici e abbandonati. Atipica, incisiva, divertente, irriverente, sorprendente, sono solo alcuni degli aggettivi adeguati per definire quest'opera, """"San Giovanni Amore"""". Ottimo esempio di come si possa ancora scrivere un'opera teatrale originale, mescolando humor, trovate, colpi di scena e materia di riflessione, in un mix esplosivo e vincente. Un'opera dallo stile semplice, asciutto, veloce, diretto e immediato, con un modus scribendi che denota una buona conoscenza della società odierna. Un'opera teatrale che prende per mano il pubblico e il lettore, e lo catapulta in un viaggio del corpo e dell'anima." -
Camminando sulle foglie
Nel racconto spontaneo e coinvolgente di Vittorio Buccarello emerge, attraverso la memoria, un percorso esistenziale che pone particolare attenzione emotiva verso la propria terra, i sacrifici quotidiani da affrontare per una vita dignitosa, gli affetti familiari, il legame alle sane tradizioni, i rapporti con gli amici, la partecipazione ai problemi sociali con la parola e l'azione, le amarezze e le soddisfazioni di una vita, con la volontà di lasciare ai giovani una eredità fatta di esperienze e di ricordi. -
Io sarò un poeta inattuale
La Sicilia, nel cuore di Emanuele Insinna, appare fulcro ideale di poesia e di emozioni, cantandone meraviglie e bellezze nell'intreccio tra mito e storia, tra personaggi e luoghi, tra problemi di scottante attualità ed estatica contemplazione. La figura della donna amata assume, in tale contesto di metafore e sublimi descrizioni, valore portante, in quanto crogiuolo di affetti e d'amore che si snoda tra l'esistenza quotidiana e i giovanili ricordi. La coscienza di una presupposta inattualità della sua poesia la rende, per contrasto, attualissima, lasciando trapelare quel desiderio di un mondo migliore, intriso di illusorietà e passione. -
Orme di donna
"La raccolta di Grazia Annicchiarico è formata da tre sezioni: """"Liriche, Haiku, Racconti brevi"""". Non solo poesia, quindi, ma una vocazione alla creatività, un modo di osservare e rappresentare l'esistente con sensibile e amorevole sguardo alle insidie e alle antinomie di cui è piena la vita dell'umanità. Essere donna in una società complessa e saper guardare con sensibilità al mondo delle donne, ai loro problemi, al loro modo di partecipare alla vita sociale, questo lo sguardo d'insieme e il disegno unitario dell'opera in cui l'autrice si confessa sia nei risvolti intimistici dei versi, sia nell'attenzione ai temi della sofferta e difficile situazione del contemporaneo mondo femminile. Altri tratti caratteristici della poetica sono l'attenzione verso la Natura, la ricerca di bellezza e armonia e un sano collegamento alla realtà dell'esistente. Il libro è di fatto una dedica alla donna, al suo coraggio, al suo desiderio di libertà, alla bellezza interiore di cui è portatrice, al rispetto di cui ella ha bisogno per esplicare al meglio le proprie capacità"""". (Prefazione di Marisa Cossu)" -
Il dilemma dell'approdo
"È uno spaccato dei nostri tempi la storia amara, malinconicamente pensosa di Miriam, donna generosa e forte, vittima di raggiri insospettabili da parte, ohimè!, di membri della sua famiglia. Una famiglia non luogo di incontro e di comunicazione, ma """"covo di vipere"""", """"volo basso di corvi"""", luogo di egoismi incrociati e intrecciati, come nella provincia francese di Clouzot e di Mauriac. Un romanzo intricato e intrigante, che ha la misura del saggio per le riflessioni sul mondo globalizzato, sulla società arrogante e individualista, che in nome del Dio Danaro calpesta i sentimenti più autentici, nella mancanza di rispetto di sé, degli altri, della Natura. Un analfabetismo sentimentale che, al pari del sonno della ragione, genera mostri di egoismo, di odio, di cupidigia."""" Lorenza Rocco" -
L' aperto giorno
La poesia di Franco Orlandini è una pagina di vita, che evidenzia la commozione dell'esistenza, i sui sentimenti, la meraviglia nell'ammirare la natura. Ogni poesia costituisce il tassello di un quadro più grande e composito, qual è l'esperienza quotidiana, in una continua fascinazione del segreto delle cose.