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Il fanciullo d'oro
"In un grande museo londinese arriva dalla Garamanzia il Fanciullo d'oro: sarcofago millenario di un re morto bambino. Sir William lo portò alla luce durante una spedizione archeologica. E mentre ai piani inferiori che ospitano la mostra fa da coro la massa di visitatori, ai piani segreti superiori, tra la biblioteca e i magazzini, si svolge un complesso intrigo. Più morti, un suicidio, un falso clamorso, traffici clandestini di beni museali, affari di spionaggio internazionale sono gli eventi che caratterizzano questo racconto""""." -
Estate al lago
Alberto Vigevani racconta 'le ultime vacanze dell'infanzia' di Giacomo, figlio minore di una famiglia della salda borghesia milanese delle professioni tra le due guerre. E' un ragazzo fantastico, mediocre a scuola, tendente alla tristezza contemplativa, che reagisce agli urti del mondo con l'indolenza oppure con l'eccitazione. E' insomma un incompiuto. E il padre, altro protagonista segreto del racconto, lo attende come alla svolta della vita, in un futuro controllato e previsto. Un'esperienza che può permettere al ragazzo di entrare nella vita per una porta inattesa: sotto il segno 'non della conquista, ma della poesia.' -
Libri e biblioteche. Pagine scelte e presentate da Luciano Canfora
Luciano Canfora raccoglie in questo volumetto prose libere sul nesso tra libri e libertà, ""sull'inesauribilità dell'estro umano e della tenacia cocciuta dei potenti volta a imbrigliarlo"""". I testi sono firmati da Adamo Chiusole, Umberto Eco, Victor Hugo, Gérard de Nerval, Robert Musil, José Ortega y Gasset e dallo stesso Canfora."" -
L' affare Dominici
Jean Giono ha organizzato in questo testo le note prese durante il processo a Gaston Dominici, accusato di aver ucciso nel 1952 Sir Jack Drummond, la moglie Ann e la figlia Elizabeth nel dipartimento delle Alpes-Haute-Provence. Il caso suscitò allora molto clamore sia in Francia, sia all'estero. -
Habitat
Architettura e urbanistica di fronte ai temi del nuovo millennio. Un saggio che, travalicando i confini di queste discipline, si sofferma sul tema del rapporto perduto dell'essere umano col suo habitat. -
La decadenza
«Scegliere istintivamente ciò che è nocivo, lasciarsi sedurre da motivazioni non finalizzate: ecco la definizione di decadenza» (Nietzsche, Crepuscolo degli idoli). Una raccolta di saggi di storici, filosofi e filologi sul tema della decadenza. -
Il discorso antropologico. Descrizione, narrazione, sapere
La ricerca antropologica rappresenta le culture altre, oggetto d'indagine, oppure deve accontentarsi di «evocarle», configurandosi come una ricostruzione personale dell'esperienza dell'antropologo sul terreno? Un dialogo interdisciplinare lucido e puntuale sullo statuto scientifico dell'antropologia culturale. -
La Porta tra i delfini
Il protagonista di questo nuovo romanzo di Marcella Cioni è un palazzo, Palazzo Berlari. Labirinto di esistenze e castello dei destini incrociati, dalle ""stanze non contabili"""", l'edificio passa di proprietà e diventa la sede di una brulicante stratificazione di personaggi e storie, come un alveare con al suo centro un nucleo di abitanti più stabile e un'ape regina, Nora, la nuova proprietaria, psicologa e psicoterapeura, collezionista di abiti Chanel."" -
Il caos ritrovato
Marisa, Costanza, Luciana, Anna, Lilia, Sofia. Storie di donne affette da Alzheimer o da altri tipi di demenza, raccontate dall'autrice con affetto e passione. -
Una stagione a Palermo
Il curioso ritratto di Patton e di un immediato dopoguerra. Il Generale d'Acciaio per una stagione a Palermo nei ricordi di un bambino del piano di sotto. -
Dizionario multimediale di ecologia. Con CD-ROM
Oggi, a causa della crescente drammaticità dei problemi ambientali, è di moda il termine ""ecologia"""". Di esso però, in mancanza di una educazione ecologica, nel parlare quotidiano ci si serve in modo improprio. Per gli autori di questo dizionario, """"ecologia"""" è solo lo studio delle complesse interrelazioni che in natura si determinano tra gli organismi viventi (fattori biotici) con il variare dei fattori abiotici (clima, suolo, luce, acqua, nutrienti, calore, etc; mentre ecologia moderna è da considerare l'ecologia eco-sistemica, la scienza che affronta lo studio (per sua natura complesso e interdisciplinare) della biodiversità, della desertificazione, della produttività e della stabilità di particolari ecosistemi così come dell'intera biosfera."" -
Linguaggio e cultura. Il caso dei Kuna
Ai Kuna, agricoltori delle isole caraibiche tra Panama e Colombia ""piace parlare: ci sono tantissime parole nella loro vita e linguaggio e attività linguistica giocano un ruolo centrale nella cultura e nella società"""", scrive nell'introduzione Joel Sherzer, a sottolineare come l'interazione tra il loro modo di parlare e le loro forme di vita costituisca un caso, tale da permettere naturalmente di """"entrare nel loro mondo tramite il linguaggio"""". Esistono tre stili completamente diversi, anche tra di loro, dalla lingua del quotidiano: grammatiche, lessici, usi di metafore e altre forme simboliche distinti a seconda che l'area interessata sia quella politica, i rituali magici e terapeutici, o la pubertà e i ruoli ad essa associati."" -
Lecturae Plautinae sarsinates. Vol. 10: Menaechmi.
Indice: Burzacchini G., Sull'ignoto modello greco dei ""Menaechmi"""" - Fantham E., Mania e medicina nei """"Menaechmi"""" e in altri testi - Mencacci F., L'equivoco felice. Lettura gemellare dei """"Menaechmi"""" - Guastella G., """"Menaechmi e Menechini"""": Plauto ritona sulla scena - Mullini R., """"La commedia degli errori"""" di William Shakespeare: riscrivere Plauto nell'Inghilterra elisabettinana - Ventricelli L., Le """"Gemelle Capovane"""": il tema della gemellarità in una tragedia italiana tra Cinque e Seicento."" -
La persona di Gesù Cristo nei quattro vangeli
Il disagio per il metodo storico-critico, che ha portato la ricerca su Gesù a risultati molto differenti, ha indotto l'autore a tentare un approccio diverso alla persona di Gesù Cristo, persona storica vivente ancora nella Chiesa. Questo tentativo prende le mosse dalla visione di fede dei quattro evangelisti, la quale si basa su tradizioni storiche e ha prodotto in ciascuno di loro un'immagine propria di Gesù Cristo, diversa a seconda del tempo e delle circostanze. Seguendo l'impianto e le intenzioni delle sole fonti disponibili, i quattro vangeli, è tuttavia possibile oltrepassare questo orizzonte storico e chiedersi che cosa quei testi vogliano effettivamente dire. -
Quarto libro dei Maccabei
Il quarto libro dei Maccabei è uno dei cosiddetti apocrifi dell'Antico Testamento che ha potuto salvarsi grazie alla raccolta della Bibbia greca dei Settanta, dove figura come ultimo dei libri storici. È uno scritto anonimo (anche se per secoli attribuito a Flavio Giuseppe), che apparentemente si distingue per i suoi obiettivi filosofici e che si presenta con una lingua interessante, non parlata ne praticata nelle scuole, ma composita e artefatta, con gran sfoggio di neologismi, dalla quale traspare un'assidua frequentazione della letteratura classica greca. Il commento linguistico e filologico di Giuseppe Scarpat mira a illustrare le peculiarità di una lingua tanto singolare ed è preceduto da una corposa introduzione in cui si affrontano le questioni della paternità e della datazione dell'opera, oltre che dei motivi intorno ai quali l'autore sviluppa la propria argomentazione con la vicenda dei martiri Maccabei. Apre il volume una nota storica di Giulio Firpo in cui si forniscono le coordinate storiche dei tempi e della temperie politica e culturale degli eventi narrati nel quarto libro dei Maccabei. -
Introduzione all'epigrafia semitica
In questo nuovo lavoro Giovanni Garbini presenta tutta la produzione epigrafica di Fenici, Aramei, Ebrei, Nordarabici, Sudarabici, Etiopi dalla metà del II millennio a.C. alla metà del I d.C. Le pagine di Giovanni Garbini sono un saggio storico, che per mezzo di un ricco materiale epigrafico - più di 150 sono le iscrizioni riprodotte nel testo, accompagnate da traslitterazione e traduzione - contribuisce a chiarire situazioni storiche e culturali fino a oggi non percepite nel giusto valore. Senza queste iscrizioni nulla si saprebbe della civiltà sudarabica o della più antica civiltà etiopica o dei carovanieri e dei nomadi che percorrevano le piste del deserto arabo-siriano, e certo molto meno si conoscerebbe dei Fenici e delle vicende più remote di Siria e Palestina. -
Regola della comunità
La Regola della Comunità è una delle opere più significative del corpus qumranico. Nelle undici colonne di cui si compone, questo testo esprime una teologia complessa e profonda e insieme offre squarci di vita della comunità di Qumran. La Regola è strutturata in parti facilmente individuabili, di autori e tempi diversi, e si conclude con un inno che con la sua ascesi a Dio sembra essere il punto d'arrivo della vita spirituale della comunità. Nella sua edizione della Regola della Comunità Paolo Sacchi si interessa alla comprensione generale del pensiero dell'opera nel contesto della storia del pensiero ebraico dei due secoli precristiani. La traduzione mira a rendere il pensiero antico per mezzo di termini meno lontani dal lessico comune, nel tentativo di poter così risultare più vicina al testo originale e al tempo stesso più chiara per il lettore odierno. -
Galilea. Storia, politica, popolazione
Fino a tempi recenti la Galilea è stata considerata sullo sfondo del modello delle origini cristiane, interessato a spiegare il distacco del ""cristianesimo"""" dal """"giudaismo"""". Secondo questo modello, in quanto luogo delle origini e del ministero di Gesù la Galilea è lo sfondo della prima tappa della vicenda di Gesù. Soltanto da poco si è giunti a riconoscere che l'immagine della Galilea, e in generale del giudaismo antico, è stata fin qui elaborata all'interno di un paradigma storico molto discutibile. Il primo passo verso una seria ricerca storica sulla Galilea antica è quindi di cogliere le caratteristiche principali del paradigma dominante secondo cui nella ricerca europea e americana si sono concepiti il """"giudaismo"""", con i suoi farisei e le sue sinagoghe, e Gesù e i suoi seguaci, fondatori del """"cristianesimo"""". Lo studio di R.A. Horsley da una parte ricostruisce la storia della ricerca che ha condotto a molti luoghi comuni su una Galilea culla di grandi religioni, dall'altra ne ripercorre la storia sociale e culturale oltre che politica così da giungere a un'immagine più veritiera della Galilea come terra di frontiera."" -
Vera religio. Marsilio Ficino e la tradizione ebraica
Con il XVI secolo l'ebraismo viene a far parte integrante della costruzione della cultura europea, concorrendo a far valere nel discorso pubblico tutto un filone di idee e di saperi fino ad allora lasciato ai margini. Ciò fu reso possibile non soltanto dalla rifioritura degli studi filologici nell'ambito della ricerca biblica e alla loro importanza nei movimenti di riforma del cristianesimo, ma anche dalle profonde trasformazioni culturali avvenute nell'Italia del XV secolo con la riscoperta dei Padri greci, di Platone, del Corpus Hermeticum. In questo scenario Marsilio Ficino ebbe a svolgere un ruolo di primo piano nella diffusione dell'interesse per la tradizione ebraica, legandola strettamente alla sua idea di rinnovamento religioso. Lo studio di Guido Bartolucci ricostruisce i diversi passaggi attraverso i quali il filosofo fiorentino scoprì l'ebraismo e mostra come grazie all'incontro con intellettuali ebrei che condividevano le stesse aspirazioni filosofiche e religiose egli poté avere accesso a conoscenze precluse ai contemporanei. L'opera e la riflessione di Marsilio Ficino esercitarono un'influenza determinante su più di un protagonista della riscoperta della tradizione ebraica nell'Europa cristiana - ad esempio Giovanni Pico della Mirandola, Johannes Reuchlin, Francesco Zorzi - e contribuiscono a comprendere meglio la funzione che questo patrimonio culturale ebbe in un periodo di profonda crisi delle istituzioni politiche e religiose. -
Gli albori del cristianesimo. Vol. 31: Né giudeo né greco. Nuovo inizio.
Con il terzo volume l'opera magistrale di James Dunn dedicata ai primi centovent'anni del movimento di Gesù giunge a compimento. ""Né giudeo né greco"""" copre il periodo successivo alla distruzione di Gerusalemme del 70 e si spinge fino al secondo secolo inoltrato, quando il cristianesimo inizia ad acquisire tratti distintivi che lo rendono riconoscibile all'esterno e insieme comincia a darsi una fisionomia peculiare che ne farà qualcosa di diverso da una corrente giudaica. Dunn esamina in profondità la letteratura del tempo - compresi i cosiddetti apocrifi e le opere della prima patristica - dalla prospettiva dello sviluppo che dalla divisione dal giudaismo condurrà alla grande chiesa e alla ellenizzazione del cristianesimo. Gran parte del primo tomo è dedicata all'illustrazione del passaggio dalla tradizione orale imperniata su una precisa nozione di evangelo alla sua concretizzazione scritta nei testi che presero il nome di vangeli.""