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Oltre la strada
Una moto, 23.000 chilometri da percorrere, 150 litri di bagaglio, tre mesi di preparazione e un itinerario attraverso diciannove Paesi. Il viaggio di Francesca e Tommaso comincia una mattina di giugno, da Como: l'obiettivo è raggiungere la Mongolia attraversando Svizzera, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Polonia, Lituania, Lettonia e Russia per fare poi ritorno lungo le Vie della Seta in sella alla loro Africa Twin. In Siberia, però, il viaggio si interrompe tragicamente e i due protagonisti si ritrovano a intraprendere un cammino che va oltre le strade del mondo, insinuandosi nelle terre inesplorate dell'anima. Gradualmente il dolore si trasforma nella consapevolezza che solo quando si perde tutto si è davvero liberi e che la strada percorsa è comunque maestra di vita. ""Oltre la strada"""" è il resoconto di un viaggio alla scoperta del mondo e di se stessi, un racconto dedicato a chi ama le due ruote, i viaggi e una vita non convenzionale."" -
Lettera a un mare chiuso per una società aperta
Una lettera aperta di riflessione filosofica e politica sui cambiamenti che stanno scuotendo il mare nostrum. L'autrice affronta un viaggio nel Mediterraneo raccontando la storia di questo mare, culla della società cosiddetta occidentale, chiuso e per questo necessariamente creatore di una società aperta, e lo fa attraverso le voci di intellettuali che narrano il proprio punto di vista, spesso sospesi fra identità plurali. Dallo studio comparato delle due sponde del ""mare bianco di mezzo"""" per gli Arabi, della distesa di acqua salata dai tanti nomi e significati per i Greci e del mare nostrum per i Romani, emerge un sistema di corrispondenze tra religioni, sulla concezione della famiglia e della donna, sulla tavola, sulle città. Il Mediterraneo è un mosaico di diversità che costituiscono la sua stessa ricchezza e identità. Il dialogo e la ricchezza delle differenze sono l'unica garanzia di pace, strumento per uno sviluppo sostenibile economicamente e culturalmente, prima che valore morale. Il libro ospita, tra gli altri, contributi dello scrittore marocchino Mohamed Berrada, dello scrittore egiziano Muhammad Aladdin, del giornalista algerino Mohamed-Chérif Lachichi, del giornalista e romanziere egiziano Ezzat al Kamhawi, dello scrittore greco Petros Markaris, del giornalista, scrittore e poeta siriano Mouhamad Dibo e della scrittrice libanese Leyla Khalil."" -
Senza perdere il coraggio. Tunisi, viaggio in una società che cambia
A tre anni dalla prima edizione, il libro Chiacchiere, datteri e thé. Tunisi, viaggio in una società che cambia viene aggiornato e ampliato nella nuova edizione dal titolo Senza perdere il coraggio. La Tunisia è l'unico Paese del mondo arabo nel quale il processo di transizione verso la democrazia è, almeno sotto il profilo istituzionale, compiuto, ed è un bersaglio del terrorismo perché è riuscita a conciliare tradizione e modernità, coesistenza tra diverse religioni e turismo. Il nuovo libro richiama gli eventi più rilevanti occorsi dal gennaio 2013: l'omicidio di Choukr, l'assassinio di Mohamed Brahmi, gli attentati del 2014, l'approvazione della nuova Costituzione, l'attentato al museo del Bardo, l'incursione sulla spiaggia di Sousse del 2015, il conferimento del premio Nobel per la pace al ""Quartetto di Tunisi"""". La nuova edizione si arricchisce di voci di osservatori politici, economici e culturali, accanto all'analisi del post """"rivoluzione dei Gelsomini"""" e alla parte descrittiva delle ricchezze culturali di Tunisi, con indirizzi e consigli per i viaggiatori."" -
Coraggio. Aforismi per la gioia di vivere
Un libretto da conservare in borsa, da tenere sempre con sé, da consultare nei momenti della giornata in cui ci si sente più giù, o da regalare come gesto d'amore. Una raccolta di citazioni di personaggi importanti della storia, della cultura, esempi di vita; aforismi che possono aiutare a superare attimi di difficoltà, brevi riflessioni che possono infondere coraggio. Ispirazioni positive, parole di individui che sono stati d'esempio all'umanità intera e che possono infondere la forza per andare avanti, per superare un ostacolo, per raggiungere un traguardo importante.Un libro da usare anche per appuntare i propri pensieri (con un adeguato spazio accanto ad ogni citazione), come percorso personale di aiuto alla crescita interiore. -
Nonna mia
Una radice piena di energia. Le nonne dentro di noi. Chi erano queste donne, che noi abbiamo conosciuto soltanto da anziane? Le nostre antenate ci hanno incuriosito perché sono nate ancora alla fine del 1800; sono sopravvissute a due guerre mondiali; subivano il sesso, le gravidanze, i parti; hanno partorito molti figli, e spesso ne hanno anche perso e seppellito qualcuno; non si interessavano dei loro diritti, non esigevano formazioni, carriere e di realizzarsi nel mondo. La nostra generazione sembra non invecchiare - o diciamo: sta invecchiando in un altro modo, di nascosto. Le nostre nonne invece erano vecchie, e portavano la loro età con disinvoltura e naturalezza. Questi ricordi sono pervenuti per posta al Circolo di scrittura autobiografica a distanza (Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari). Costituiscono quindi una raccolta epistolare sostenuta da uno sguardo affettuoso ma anche lucido, che si impegna a ricordare le nonne come veramente erano. -
The Guthrie Road. Una storia irlandese. Testo inglese a fronte. Ediz. bilingue
The Guthrie Road è un ponte tra generazioni. Risalendo alle proprie origini irlandesi, Rosemary Sullivan intesse un racconto che è insieme una storia di famiglia e una ricerca su se stessa. La strada del titolo esiste realmente - là si trovava la fattoria dei Guthrie, suo ramo materno - ma è anche la strada che l'Autrice ripercorre attraverso i proprio ricordi, le foto, i racconti, e gli scritti dei familiari. Un paziente lavoro di ricostruzione che la porta infine a chiedersi: ""Quanto di ciò che siamo è il prodotto delle nostre scelte?"""""" -
Tiziano e Giulia Gonzaga. Dalla Venere di Urbino alla Bella del Pitti
L'«Allegoria matrimoniale» del Louvre, la «Venere di Urbino» degli Uffizi, la «Bella» di Palazzo Pitti, la «Fanciulla con pelliccia» di Vienna e la «Fanciulla con cappello piumato» dell'Hermitage: capolavori del Rinascimento italiano che condividono la mano di un unico artista e il volto di una donna unica. -
Il naufragio del Deutschland. Testo inglese a fronte
"Il naufragio del Deutschland"""", poema sacro e al contempo opera di respiro universale, è da annoverarsi tra le vette della poesia moderna europea. Nel 1875 una nave a vapore, facendo rotta da Brema verso New York, si rovesciò rovinosamente vicino alla costa inglese. A bordo vi erano delle religiose francescane, in fuga dall'Europa. Tale fatto tragico - e l'invocazione in punto di morte, riportata dai giornali, di una delle devote: «O Cristo, vieni presto!» - colpì molto il poeta sacerdote gesuita Gerald Manley Hopkins, che scrisse un'ode in loro memoria con la forza di un poema sacro. In un quadro dove spiccano la dimensione di morsa del mare e l'insondabile potenza del destino, tornano alla mente - pur nell'apparente distanza - l'epica di un Melville o il Typhoon di Conrad. La traduzione di Nanni Cagnone, fra i maggiori poeti viventi e uno degli ultimi autentici intellettuali rimasti (almeno nel senso novecentesco del termine), è adesione continua, mai sopita negli anni, al mondo del poeta; egli si pone integralmente al suo servizio cogliendone appieno la straordinaria tessitura vocale." -
Il Novecento. Il secolo beve. Arti visive, musica. Ediz. a colori
"Avanguardia, moderno, postmoderno, caso; fruizione, produzione/riproduzione, serialità, elettronica"""": sono parole-chiave comuni alle arti visive e alla musica del Novecento. Parole che indicano percorsi, la cui ricchezza è qui raccontata tenendo conto sia dell'enormità sperimentale dei singoli artisti - da Duchamp a John Cage, da Stravmskij a Picasso, da Boulez e Paul Klee - sia dei processi più ampi che coinvolgono il sentire di questo secolo. Influenze, curiosità, dinamiche storiche, scelte di campo. Paradossalmente sono proprio i luoghi """"marginali"""", schiacciati dalla storia, a riscattarsi nel gusto: pensiamo all'Art Negre che investe i music hall, il jazz, le tavolozze e gli arredi, e impone uno scatto di suoni e di ritmi; o al fenomeno kletzmer che si riverbera in tutti i tentativi di meticciato di fine secolo sino a diventare la cifra di un gusto globale. 0 ancora possiamo citare l'interesse per quelle procedure seriali, inaugurate dalla pop art e rese quasi mistiche dal minimalismo musicale e artistico, che hanno relativizzato il ruolo dell'autore. E poi i luoghi e i modi della fruizione: dai musei alla land art, dal teatro lirico ai rave party, il racconto di una continua scoperta di nuove tonalità dell'esperienza estetica." -
Il Novecento. Scienze e tecniche. Il secolo breve
Einstein, Godel, Higgs, Turing, Levi Montalcini: basterebbero questi nomi a evocare l'universo delle scienze del Novecento. E di universo si tratta, visto che le ""poche"""" discipline scientifiche dell'età moderna esplodono nel Novecento, incalzate da ipotesi e conoscenze che inaugurano settori di studio sempre più specifici: biologia molecolare, embriologia sperimentale, etologia, genetica, ecologia, cibernetica, fisica quantistica... molti dei quali attratti, paradossalmente, dalla """"teoria unica"""" capace di integrarli tutti. Scienze e tecniche sono, anche, l'ambito-chiave del secolo, determinante in ogni punto della sua storia, individuale e collettiva, dai conflitti mondiali all'inquinamento, dal controllo delle nascite alla diagnosi delle malattie, dallo sviluppo industriale alle trasformazioni del lavoro, dalla definizione delle metropoli alla gestione delle risorse. Percepite come """"croce e delizia"""" del Novecento, esse non accennano a diminuire né l'ampiezza del proprio impatto né la meraviglia che sono in grado di suscitare."" -
C'era una volta la Fiat. La nuova Fca e lo scontro di Marchionne con il sindacato
Da gennaio 2014, grazie a Obama e ai sacrifici del sindacato Usa, la Fiat rileva l'intero capitale della Chrisler diventando Fca. Torino non sarà più la testa del gruppo, e la lotta alla Fiom portata avanti in questi anni da Marchionne assume un significato più evidente: le condizioni sindacali degli Usa devono diventare il paradigma per le relazioni di lavoro di tutto il gruppo, anche in Italia. Questa nuova edizione di ""C'era una volta la Fiat"""" fa il punto sui nuovi progetti di Marchionne, mettendoli a confronto con ciò che sono diventate le condizioni di vita e di lavoro negli stabilimenti Fiat. La vita dentro Mirafiori, le vicende che hanno riguardato Melfi, il tramonto di Termini Imerese. E poi, la storia di dove tutto è cominciato, Pomigliano d'Arco. Fatti e retroscena del più grande gruppo finanziario e industriale italiano..."" -
Tsipras chi? Il leader greco che vuole rifare l'Europa
"Der Spiegel"""" l'ha definito """"il nemico numero uno dell'Europa"""", ma lui si sente nemico solo della finanza e dei poteri forti e vuole un'Europa sociale e solidale. Alexis Tsipras, classe 1974, incarna la più concreta alternativa europea alle politiche d'austerity imposte dalla trojka. E dopo aver trasformato le varie aree neo e post-comuniste in un unico soggetto (Syriza) oggi, secondo i sondaggi, guida il primo partito greco. Il libro ripercorre la sua storia politica, dal movimento No Global alla nascita di Syriza, analizza la genesi della crisi economica e come essa ha influito sul sistema politico contribuendo all'enorme successo del partito di Tsipras e all'implosione dei socialisti del Pasok. Gli autori ne presentano il programma senza nascondere i dibattiti interni al suo partito, il reale radicamento sociale ma anche le difficoltà di fronte all'ipotesi di un governo anti-sistema. Syriza rappresenta ormai un laboratorio inedito per la sinistra radicale in crisi in tutta Europa. La sua proposta, allo stesso tempo riformista e rivoluzionaria, sta accendendo in Italia le fantasie degli orfani della sinistra. Suscitando anche i timori dei poteri forti di Bruxelles. Prefazione di Valeria Parrella." -
Nuova rivista letteraria (2014). Vol. 9
Questo numero include interventi di: Giuseppe Ciarallo, Paolo Vachino, Sergio Rotino, Silvia Albertazzi,. Agostino Giordano, Massimo Viaggi, Bruno Arpaia, Alberto Prunetti, Giacomo De Michele, Lorenzo Mari, Francesco Cattani, Lorenzo Ghinelli, Gino Scatasta, Gianluca Morozzi, Gian Piero Piretto, Milena Magnani, Franco Foschi, Cristina Muccioli. -
Le fabbriche recuperate. Dalla Zanon alla RiMaflow un'esperienza concreta contro la crisi
Le ""fabbriche recuperate"""", abbandonate dagli imprenditori e poi occupate e rimesse in moto direttamente dai lavoratori, sono una delle esperienze più interessanti dell'Argentina uscita dalla grande crisi del 2001. Da allora più di 300 imprese fallite sono tornate in funzione, salvando oltre 15.000 posti di lavoro e dando vita ad un processo di autogestione inedito che continua e che, sull'onda della crisi globale degli ultimi anni, è divenuto esempio di resistenza anche in Europa. In Italia troviamo la RiMaflow a Milano e le Officine zero a Roma, ma si contano esperienze anche in Francia, Grecia e in altri paesi del vecchio continente. Andrés Ruggeri, grazie ad un lavoro di ricerca di oltre dieci anni, indaga questa realtà senza idealizzarla ma provando a comprenderne la complessità, i sacrifici, le difficoltà e le sconfitte nella costruzione di unità economiche che non solo devono fornire lavoro e sostentamento per coloro che le portano avanti, ma anche contribuire a creare forme di gestione collettiva, democratica e, soprattutto, senza sfruttamento. L'autore approfondisce così l'ipotesi dell'autogestione, sequestrata nel Novecento dalle burocrazie e dagli errori di un movimento comunista internazionale dominato dallo stalinismo e da tendenze socialdemocratiche, e che oggi può offrire un terreno prezioso per impostare un nuovo inizio per le sinistre in crisi."" -
Diario di zona
Raccontare Torino e l'Italia dei nuovi anni 10 dal basso delle strade, coi piedi sui pedali, e da più in basso ancora, dai seminterrati, dal buio delle cantine, dalle spelonche sotto l'asfalto dove si annidano loro. Loro. I contatori dell'acqua. Rotelline girano, lancette indicano numeri, quadranti dicono qualcosa. L'acqua che corre nei tubi costa e va pagata. Arrivare ai contatori è più difficile di quel che sembra: bisogna parlare, convincere, superare barriere, fare lo slalom tra diffidenze e clichés razzisti, sviluppare un nuovo senso di orientamento nella frantumaglia sociale, nella collisione di mondi. Torino è l'Italia. Aggredita, confusa, mugugnante, pronta a distribuire colpe a casaccio e quindi attraversata da guerre tra poveri... ma anche da resistenze tenaci, molecolari, spesso poco visibili ma vive. Luigi Chiarella ha fatto di necessità virtù, trasformando un lavoro precario, potenzialmente avvilente, in un'occasione per fare inchiesta e raccontare. ""Diario di zona"""" dimostra, per chi ancora non l'ha capito, che oggi il """"centro"""" è cieco, o almeno ipovedente. Guardando dal """"centro"""" - il centro del discorso dominante, il centro della Torino """"olimpica"""", chiampariniana, fassiniana e sì-Tav - non si capisce più nulla. All'inverso, i punti di vista dal margine sono preziosi, sono già contro narrazioni della città e della realtà. Il margine vissuto da Chiarella è quello di una precarietà misfit, girovaga, costretta a """"invadere"""" ogni giorno le vite e le case altrui."" -
Nuova rivista letteraria (2014). Vol. 10
Interventi di: Silvia Albertazzi, Harry Browne, Marco Boccaccini, Wolf Bukowski, Marco Caselli Nirmal, Giuseppe Ciarallo, Maria Rosa Cutrufelli, Franco Foschi, Adalinda Gasparini, Agostino Giordano, Fabrizio Lorusso, Lorenzo Mari, Cristina Muccioli, Alberto Prunetti, Sergio Rotino, Viviana Salvati, Gino Scatasta, Alberto Sebastiani, Paolo Vachino, Massimo Vaggi. -
La politica della ruspa. La lega di Salvini e le nuove destre europee
Il declino politico di Berlusconi ha aperto scenari nuovi per la destra italiana che Matteo Salvini sembra aver colto al volo. Sotto la sua guida la Lega ha cambiato pelle, marginalizzando le non più spendibili rivendicazioni regionaliste ed egemonizzando il centrodestra con un populismo fortemente caratterizzato dai temi dell'identità e sovranità nazionale. Lo storytelling di Salvini è ridotto all'osso: pochi fronzoli per una comunicazione nuda e cruda, concetti chiari e ripetuti ossessivamente. Le vittime siamo noi non loro, spiega agli elettori parlando dei migranti. Il punto del resto non è la realtà o meno dei fatti, ma il successo della loro rappresentazione. Slogan come ""prima gli italiani"""" o """"aiutiamoli a casa loro"""" hanno però una genealogia precisa nello sviluppo del pensiero di estrema destra in Europa, che negli anni ha aggiornato vecchie ideologie e dato voce a nuovi teorici, tra cui l'ispiratore della nouvelle droite Alain de Benoist e Aleksandr Dugin, il filosofo vicino a Putin. L'ascesa della """"nuova"""" Lega si inserisce infatti nel più generale affermarsi delle destre populiste nel vecchio continente: da Alba Dorata in Grecia all'Ukip di Farage in Gran Bretagna, dalle formazioni xenofobe dei paesi scandinavi all'Ungheria di Viktor Orbàn. Storie diverse ma che condividono molte parole d'ordine e narrazioni. Questo libro inquadra l'ascesa di Salvini nel più complessivo fenomeno delle nuove destre europee."" -
L' alternativa all'Europa del debito. Dopo Brexit e caso greco, un piano B contro l'austerità
Negli ultimi anni la politica europea si è distinta per la tenacia con cui ha perseguito politiche d'austerità finalizzate al contenimento della spesa sociale e all'introduzione di processi di privatizzazione e precarizzazione. Oggi, come reso visibile prima dal caso greco e poi dal Brexit inglese, il processo europeo è in stato di crisi non solo economica ma anche di consenso. La tesi degli autori di questo libro è che sia urgente un Piano B, e che debba partire dalla radicale messa in discussione della pervasività che il debito pubblico e privato ha raggiunto nell'economia contemporanea. Il principale strumento proposto è quello dell'audit sui debiti pubblici, nella convinzione che non possa esserci democrazia senza trasparenza nella finanza pubblica, e che sia immorale chiedere ai cittadini di pagare un debito senza sapere come e perché sia stato contratto. La traduzione italiana del rapporto della Commissione per la verità sul debito greco - che il Governo Tsipras avrebbe potuto utilizzare con forza di fronte alla Troika - evidenzia l'insieme dei problemi giuridici, sociali ed economici legati al debito, svelandone la natura in gran parte illegale per lo stesso diritto internazionale. Più che consentire alla popolazione ""di vivere al di sopra delle proprie possibilità"""" il sistema del debito ha permesso alle banche di fornire agli Stati periferici ingenti prestiti con tassi d'interesse strabilianti."" -
Nuova rivista letteraria (2015). Vol. 2
Questo numero include interventi di: Silvia Albertazzi Wolf, Bukowski Giuseppe, Ciarallo Franco Foschi, Agostino Giordano, Fabrizio Lorusso Milena, Magnani Fulvio Massarelli, Maysa Moroni, Cristina Muccioli, Andrea Natella, Alberto Prunetti, Piero Purini, Valerio Renzi, Sergio Rotino, Giuliano Santoro, Alberto Sebastian, Paolo Vachino, Massimo Vaggi, Wu Ming 1. -
Ada Colau, la città in comune. Da occupante di case a sindaca di Barcellona
Quella di Ada Colau, classe 1974, occupante di case divenuta sindaca di Barcellona, è la storia di un'alternativa possibile nel governo delle grandi città europee travolte dalla crisi. Attivista del movimento No Global nei primi anni Duemila, diviene leader riconosciuta nella sua città fondando la Pah (Piattaforma delle vittime dei mutui), movimento sociale apartitico che dal 2011 s'intreccia con gli Indignados e si oppone agli sfratti con picchetti e trattative con le banche. Il libro racconta come da quell'esperienza di movimento sia stato possibile arrivare al governo della città in un percorso distinto dai partiti, compreso l'alleato Podemos, seppur di ""confluenza"""" con essi. Da qui nasce Barcelona en Comú, realtà che ha saputo capitalizzare al meglio la crisi del sistema politico spagnolo portando al governo le virtù e i limiti dei movimenti sociali. Gli autori raccontano i suoi primi mesi da sindaca, le esperienze virtuose, la rete con le altre """"città ribelli"""" spagnole, i legami con chi ragiona di un Plan B in Europa, ma anche gli errori e la dialettica con gli stessi movimenti da cui proviene. Se è sbagliato parlare di modello, la città catalana è però uno straordinario esempio che va oltre lo stesso """"neomunicipalismo"""" impostosi nei primi anni Duemila sulla scia di Porto Alegre: in gioco non ci sono semplicemente le procedure formali di consultazione dei cittadini ma il cosa, come e chi decide. Con un intervista a Luigi de Magistris.""