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Napoli. Nel cuore del sogno. Da Edy Reja a Carlo Ancelotti
Napoli il calcio è arrivato dal mare. È l'unica grande città in Italia con una sola squadra. Per i napoletani è appartenenza, orgoglio, identità. Lo Scudetto non è vissuto solo come un titolo sportivo, ma come un riscatto territoriale: il Sogno nel Cuore di un popolo intero. A realizzarlo due volte è stato il calciatore più forte del mondo all'apice della sua carriera. Poi sono arrivati gli anni più bui: dalle ceneri del fallimento alla rinascita con De Laurentiis. Dalla serie C alla Champions League, passando per due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Il Napoli più bello è stato quello di Sarri, che ha ridato forma al Sogno. Quando tutto sembrava finito ecco Ancelotti, il 'coup de theatre' del Presidente. La fine si veste d'inizio e il sogno continua. -
Juventus. La fabbrica dei campioni
Riviviamo l'annata 2015-16 della Juventus, protagonista ancora una volta in campionato e in Coppa Italia. L'inizio di stagione è tutt'altro che brillante: le partenze di Vidal, Pirlo, Tevez e Llorente si fanno sentire. I bianconeri partono a rilento e dopo 10 giornate secondo gli esperti sono già fuori dalla lotta scudetto. Ma la squadra di Allegri non demorde e rimane compatta. La svolta arriva nella gara d'andata con i cugini granata. La Vecchia Signora doma il Toro e comincia un'emozionante risalita in classifica: giornata dopo giornata, i campioni d'Italia rosicchiano punti alle formazioni di vertice e a metà febbraio, dopo la vittoria sul Napoli, balzano al comando della graduatoria, grazie anche alle straordinarie performance dei più giovani. La Juventus è una fabbrica di campioni: Paulo Dybala, Alvaro Morata, Paul Pogba, Alex Sandro, Simone Zaza, Daniele Rugani, Mario Lemina e Stefano Sturaro... tutti insieme verso nuovi traguardi, accanto a giocatori che hanno scritto pagine di storia. -
Juventus. Il quinquennio d'oro
Il libro ripercorre il secondo straordinario quinquennio d'oro della storia della Juventus. Dopo l'impresa compiuta dal 1930-31 al 1934-35, i bianconeri riescono a centrare un magico bis, vincendo cinque scudetti consecutivi dal 2011-12 al 2015-16. La Vecchia Signora archivia così nel migliore dei modi il periodo di ""Calciopoli"""" e della Serie B, ritornando con forza sul tetto d'Italia, grazie anche a una brillante gestione societaria e a due tecnici di assoluto valore. L'allenatore della rinascita è Antonio Conte, che in tre stagioni riesce a vincere altrettanti tricolori e due Supercoppe italiane. Nel 2014-15, al posto del condottiero diventato nel frattempo CT della Nazionale azzurra, arriva Massimiliano Allegri. Sotto la guida del trainer toscano, la Juve in due stagioni festeggia due scudetti, due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana."" -
Juventus 6 nella storia. Ediz. illustrata
La Juventus vince ancora e fa sognare i tifosi. I bianconeri vincono per la sesta volta consecutiva lo scudetto (tenendo a bada rivali agguerrite come Roma e Napoli) e scrivono così alcune delle pagine più belle della Storia della Serie A: mai nessun club in Italia, prima d'ora, era riuscito in questa impresa. Gli acquisti di Higuain, Pjanic e Dani Alves, su tutti, hanno rafforzato una squadra che continua a essere la padrona del calcio italiano. L'arrivo del ""Pipita"""" è stato fondamentale per la Vecchia Signora: l'attaccante argentino, quest'anno, ha segnato gol a raffica in tutte le competizioni. La conquista della 12ª Coppa Italia (la 3ª di fila) è il sigillo di un'annata trionfale. Record su record, quindi, per i piemontesi, grazie anche al lavoro di un signor allenatore come Massimiliano Allegri. La società del presidente Andrea Agnelli non lascia nulla al caso. Adesso si guarda al futuro con maggiore fiducia e un unico obiettivo: la Champions League."" -
La Roma fa 90! Novanta episodi scolpiti nel cuore dei tifosi
2017: si celebrano i 90 anni della Roma, un club dal fortissimo radicamento popolare e con il conseguente senso di appartenenza che una tifoseria calda e appassionata come quella giallorossa ha avvertito sin dagli albori. 90 anni che formano un capitolo di storia calcistica denso e caratterizzato da un'aneddotica sterminata, dove l'emotività e la passione l'hanno sempre fatta da padrone. Le vittorie conseguite - a cominciare dai tre storici scudetti del 1942, 1983 e 2001 - e quelle sfiorate in maniera dolorosamente indelebile, come la finale di Coppa dei Campioni persa nel 1984 contro il Liverpool; i grandi giocatori che nei decenni hanno onorato la casacca romanista; la sempiterna sfida dei derby contro la Lazio, una storia nella storia. A far luce, con un racconto dal taglio nitido e partecipe, le penne di Giorgio Martino e Paolo Marcacci, che in quest'opera hanno selezionato novanta episodi, in omaggio alla storica ricorrenza, indimenticabili nella memoria di varie generazioni di tifosi. -
Ed Sheeran. La biografia non autorizzata
Halifax, 17 febbraio del 1991: nasce un bimbo paffuto, dai capelli rossi fiammanti, una voglia al lato del viso e un paio di grandi occhi cerulei. Si chiama Edward Christopher Sheeran ed è il cantautore, polistrumentista che dalla contea del West Yorkshire stregherà l'intero mercato discografico planetario. Come mai proprio lui, un outsider dai capelli rossi, con un grande paio dì occhiali curiosi, con problemi di udito e a un certo punto anche di balbuzie? Beh, provate a mettere insieme alcune delle sue canzoni più famose e capirete che Sheeran, in barba alle mode e alle tendenze, passata l'epoca delle baby star della Disney o dei fenomeni pop preconfezionati dalle major, è arrivato giusto in tempo per dar corpo a un sentimento musicale nuovo e mettersi in scena solo e soltanto per il suo talento. -
Bolt. La leggenda
"C'è Bolt?"""": la domanda è riecheggiata per 10 anni, in ogni meeting. Come se il resto dell'atletica non esistesse più. L'attrazione era lui, il giamaicano di Sherwood Content, l'atleta che aveva cancellato decenni di discussione sui presunti limiti umani demolendo un record dopo l'altro sui 100 e nei 200. """"C'è Bolt?"""", era la domanda e la risposta affermativa bastava a riempire gli stadi, meno di 10 o 20 secondi a seconda della distanza corsa erano sufficienti a convincere le folle e a riempire gli occhi. È stato così per oltre due lustri, un percorso iniziato con il cricket, dove era più di una promessa e sfociato nello sprint, come è quasi naturale per le isole del Caribe. Idolo nel senso più stretto del termine, in una vicenda che traeva linfa dalle folle adoranti mai tradite nella richiesta di un autografo, una foto, un gesto gentile. Immagine non solo della vittoria ma anche del sorriso e della gioia, persino quando ha chiuso la carriera finendo a pelle di leone sulla pista di Londra. Era il mondiale 2018, la sua ultima corsa. Usain Bolt ci manca da quel giorno." -
Juventus settebello
La Juventus conquista il 7° scudetto consecutivo dopo un testa a testa con il Napoli di Sarri. Ha vinto la squadra più forte, voluta da un grande presidente e da una società che è organizzata per vincere e niente lascia al caso. Ormai le imprese della Juventus danno lustro al campionato di Serie A che sempre più è seguito nel mondo. Gli arrivi di Matuidi, Bernardeschi e Douglas Costa hanno rinforzato notevolmente l'assetto della squadra. È stato ingaggiato anche Wojciech Szczesny, formidabile portiere che ha dimostrato il suo valore e prenderà il posto del grande Buffon. La difesa, anche se rivoluzionata per le partenze di Bonucci e Dani Alves, è stata la più ermetica del campionato. Allegri, con la sua rosa di giocatori, ha sorpreso gli avversari variando spesso gli schemi di gioco, adattandoli volta per volta agli atleti più in forma e ai turnover necessari per destreggiarsi in campionato, Coppa Italia e Champions League. La Coppa dalle grandi orecchie è sfuggita per un rigore, opinabile, assegnato negli ultimi secondi di gioco. Ma la Juve non molla e ormai non è inferiore al Real Madrid. -
Juventus. Le stagioni dei record
Sette scudetti di fila sono un record forse ineguagliabile, ma che la Juventus potrà superare. La società presieduta da Andrea Agnelli, coadiuvato da Maratta, Paratici, Nedved e da uno staff eccezionale, ha scelto le persone migliori nei momenti giusti. Antonio Conte ha riportato la Juve, appena uscita dai momenti più oscuri della sua storia, alla conquista dello scudetto: era la stagione 2011-12. Poi si è ripetuto nei due campionati successivi. Quando Conte ha passato la mano, la società ha chiamato un allenatore che sulle prime sembrava non dire molto, Massimiliano Allegri: col risultato che il tecnico livornese non ha fatto rimpiangere il predecessore, anzi, ha accelerato la corsa della Juve vincendo altri quattro scudetti di fila. La Vecchia Signora è diventata temibile anche in Europa: nel primo quadriennio di Allegri ha giocato ben due finali. Quest'opera accompagna il lettore attraverso le sette fenomenali annate bianconere, fino alla stagione 2017-18. Non un punto di arrivo, ma una nuova partenza per la squadra stellare che ora, in Cristiano Ronaldo, ha la punta di diamante per brillare anche sul tetto del mondo. -
Ferrari. Ritorno in testacoda
Emozioni. La vera cifra di un mondiale altalenante ed entusiasmante come non mai. Il 2018 segna il ritorno della Ferrari, che, per la prima volta dopo dieci anni, riesce a mettere in pista una monoposto in grado di intimorire e di competere con i rivali. Un campionato appassionante, folle e imprevedibile, che, tra successi e sussulti, tra errori e testacoda, è riuscito a infiammare le speranze dei tifosi della Rossa, regalando una battaglia combattuta e coinvolgente. Attraverso una narrazione intensa e ispirata, ritmata e pungente, il racconto della stagione 2018 si anima a partire dalle gesta dei suoi attori, i piloti, presentati come moderni eroi di uno sport che non smette di sorprendere e di affascinare. L'odissea di Vettel, il volto umano di questo mondiale, fa da contraltare all'epopea di Hamilton, il pentacampione infallibile. Ma la vera protagonista in fondo è sempre lei, la Rossa che ci fa battere il cuore. -
Stand up, speak out. Storia e storie di sport e diritti civili negli USA
Colin Kaepernick, LeBron James, Serena Williams, Megan Rapinoe. E prima ancora Jack Johnson, Jackie Robinson, Jesse Owens, Althea Gibson, Muhammad Ali, Bill Russell, Kareem Abdul-Jabbar, Tommie Smith, John Carlos, Billie Jean King, Rubin Carter. Negli Stati Uniti i diritti civili trovano i loro portavoce nei protagonisti del mondo dello sport. Gli atleti americani sono sempre stati voci presenti e influenti nel dibattito politico, sociale e culturale. E lo sono a maggior ragione anche oggi, in un'epoca in cui i toni si sono inaspriti, facendosi sempre più estremi, violenti, divisivi, polarizzanti. I fatti di cronaca degli ultimi anni hanno quasi ""costretto"""" gli sportivi a scendere in campo al fianco di minoranze discriminate che vedono restringersi diritti e libertà giorno dopo giorno. Sono icone globali, riconosciute e riconoscibili dei nostri tempi che hanno fatto della propria visibilità un mezzo per veicolare messaggi off the court, """"salendo sulle spalle dei giganti"""" del passato che, prima di loro, avevano scelto di schierarsi, di essere in prima fila per ottenere diritti e garanzie laddove non ce n'erano. Per fare la storia, non solo dello sport. Una storia in grado di sostanziarsi ciclicamente in nuove forme, nuove voci, nuovi volti. Per vincere la partita più difficile di tutte. Prefazione di Luca Mazzella."" -
Swinging football. Storia e aneddoti della Coppa Rimet 1966
Successe di tutto. Mai in un mondiale vi furono insieme tanti fatti unici e irripetibili: la Corea del Nord ai quarti di finale e quasi in semifinale, la spy-story della coppa Rimet rubata e ritrovata da un cagnolino a passeggio, l'Africa che boicotta la competizione, le sudamericane che parlano di ""furto del secolo""""; ma soprattutto una tripletta in finale, il gol fantasma più famoso della storia e l'Inghilterra Campione del mondo per la prima e unica volta nella sua storia. Un anno, il 1966, in cui sarebbe stato bello esserci, per vivere la magia della Swinging London e capire perché il mondiale inglese fu il capostipite delle manifestazioni che conosciamo oggi e che ogni quattro anni catalizzano e appassionano milioni di persone in tutto il mondo. Un omaggio agli """"inventori"""" del Beautiful Game e un viaggio nel tempo in stadi leggendari, in un clima eccentrico e inebriante, scandito da canzoni meravigliose, racconti inediti, aneddoti, mitici campioni e tante curiosità (non solamente calcistiche), grazie alle quali l'Inghilterra e soprattutto Londra si elevarono, in ogni campo, a ombelico del mondo. Prefazione di Roberto Gotta."" -
Epopea juve. Dallo scudetto del 1908 all'arrivo di Andrea Agnelli
Questo libro vuole raccontare, in modo chiaro e appassionante, i grandi campioni del passato e del presente e i cicli vittoriosi della Juventus, da Edoardo Agnelli a suo nipote Andrea.rnrnSenza dubbio, il ciclo vincente iniziato dalla squadra di Andrea Agnelli dopo il 2010 è straordinario. Ma di certo non è il primo.rnrnBasti ricordare i primi cinque scudetti consecutivi, dal 1931 al 1935; mentre il secondo ciclo arrivò negli anni ’50, col presidente Giovanni Agnelli (“l’Avvocato”) e assi come Boniperti, Charles e Sivori. Per poi passare agli anni ’70: nello squadrone bianconero che vinse 5 titoli negli anni ’70 giocarono, fra gli altri, Zoff, Capello, Causio, Furino, Anastasi, Altafini, Bettega. Negli anni ’80 poi apparvero tra i protagonisti fuoriclasse del calibro di Cabrini, Gentile, Scirea, Tardelli, Boniek, Rossi e Platini. -
Totti. Il giorno impensabile del capitano infinito
Questo libro vuole aggiornare il racconto interrotto al termine della stagione 2015-16 con “Totti. Il Capitano infinito”, quando le straordinarie prestazioni del 10 gli valsero il rinnovo di contratto, a furor di popolo. Da lì, un triennio fatto soprattutto di amarezze: nemmeno un minuto giocato nella doppia sfida contro il Porto nei preliminari di Champions; gli strepitosi secondi 45’ contro la Sampdoria, che non gli servirono a guadagnarsi più minuti campo; l’ultimo goal in campionato, al Torino; l’ultimo in assoluto, al Cesena, che valse l’approdo alla semifinale di Coppa Italia. Poi, il 28 maggio 2017, l’addio al calcio giocato, senza festa per lui, in un Olimpico commosso e addolorato. E la scelta infine, proprio a diciotto anni esatti dalla conquista dello scudetto, di lasciare quella che più che la squadra del cuore ha rappresentato una seconda madre. Paolo Marcacci e Diego Angelino raccontano il “crepuscolo del Dio” tra aneddoti e orgoglio, ricordi e speranza – che accomuna gran parte del tifosi romanisti – di un ritorno in pompa magna di Totti, volto di una proprietà che possa far tornare a sognare una tifoseria ferita e disincantata. -
Alonso. Il corridore
Alonso. Un astro, un'eccellenza, che purtroppo non riesce a scrollarsi di dosso l'ombra dell'eterno incompiuto. Un talento indiscusso che porta sulle spalle il peso gravoso di troppi luoghi comuni. Personalità difficile da gestire, pilota incapace di fare squadra, uomo controverso che mette zizzania. Invece Fernando è molto di più. È fiamma e passione, dedizione e ragione. È la struggente parabola di chi vive in preda al demone della sfida, dell'eroe mai sazio che combatte il destino, sempre pronto a rialzarsi e a reinventarsi per rincorrere nuove opportunità. È la storia di chi viene dal nulla e rischia tutto, di chi sa intraprendere strade diverse, in barba a quella principale che rimane sbarrata dal destino. È un personaggio condannato a un perpetuo confino, che sconta un'eccessiva dose di autenticità. Ironico e laconico, presuntuoso e orgoglioso. Scomodo come tutti quelli che osano, che non dosano le parole a favor di popolo. Iconico e indomabile, grandioso e inarrestabile, potente come coloro che ardono del sacro fuoco, come quei pochi che non si accontentano di un'esistenza vissuta in difesa. Così Fernando Alonso sceglie di calcare ogni palcoscenico, dalla Formula Uno a Indianapolis, da Le Mans alla Dakar; all'inseguimento di una Tripla Corona che potrà investirlo di un glorioso blasone, ma che sarà comunque meno prezioso rispetto a ciò che ha saputo trasmetterci fin ora: la pura emozione. -
Ten (a-side). Storie di grunge basketball
Il grunge e la pallacanestro: il basket diventa espressione del proprio io più intimo, dei dissidi dell'anima e della voglia di riscatto. Talento, individualità, rabbia, dolore, distorsioni, esplosioni di luce, violenza, malinconia, solitudine, genio, follia e fiammate di pura poesia cestistica. Latrell Sprewell (""Spree”) è la perfetta sintesi di assoluto talento e autodistruzione cronica. Ai tempi di Golden State strangolò l’allenatore PJ Carlesimo, rovinandosi la carriera. Ci sono voluti tanti anni prima di ricostruirsi un’immagine. Salvo poi gettarla nuovamente al vento. Shawn Kemp (“The Reign Man”) è stato la bandiera dei Seattle SuperSonics assieme a Gary Payton negli anni Novanta. Un giocatore dall’atletismo animalesco, che ha lottato contro problemi extra cestistici per tutta la vita. Jason Kidd è uno dei migliori playmaker di sempre. Visionario e con un carattere difficile, Kidd ha portato due volte alle NBA Finals una franchigia perdente, da anni dimenticata, come i New Jersey Nets. Mike Bibby ha vissuto all’ombra del padre per tutta la vita, ma alla fine è riuscito a ritagliarsi un posto privilegiato nella NBA giocando in una delle migliori squadre della storia recente, i Sacramento Kings di Coach Rick Adelman. Steve Francis (“Stevie Franchise”) è una point guard che saltava talmente in alto da potersi 'sedere' sul ferro! Esplosivo e complicato, ha decisamente lasciato un segno indelebile nel suo passaggio nella lega."" -
L'arbitro contava un blues. Storie di pugni, destini e titoli mondiali
La boxe, ""quello sport al quale tutti gli altri vorrebbero assomigliare"""", per usare le parole di George Foreman, uno di quei campioni che hanno conosciuto gli abissi dell’abbattimento e l’esaltazione per la massima gloria conquistata. E tutte le vite trascorse dentro e fuori del quadrato: la fame (quella autentica, quella per l’affermazione di sé); il riscatto verso un’esistenza iniziata in salita; l’arrampicata verso il successo; le cadute, a precipizio, dopo essere arrivati all’apice. Tutto a suon di pugni, in una sequenza di parabole prima esistenziali, poi sportive. Le gesta, le cadute, i prodigiosi ritorni di una galleria di pugili, nei chiaroscuri dell’esistenza e delle fortune sportive: i campioni leggendari ‒ o quelli che non riuscirono a diventarlo, pur avendone la stoffa; i match che nessuno ha mai dimenticato, o quelli più discussi; il ritorno nei bassifondi di chi non seppe gestire la propria grandezza; i soldi sperperati, le donne, la bottiglia; gli amici che se ne vanno dopo il gioco di gambe e la prontezza di riflessi; il cinismo dei manager, la fatica disumana per dimostrare di essere il migliore, almeno per una sera. Sempre ricordando che il pugile al tappeto è l’uomo più solo al mondo, come lo scrittore davanti alla pagina bianca."" -
LeBron James. Il ritorno del re
Il titolo vinto nel 2016 con i suoi Cleveland Cavaliers, rimontando dal 3-1 contro i fortissimi Golden State Warriors, consacra LeBron James come uno dei più forti giocatori di pallacanestro di tutti i tempi. Dopo l'arrivo a Oakland di Kevin Durant, però, la sua carriera subisce due pesanti sconfitte consecutive alle Finals che portano, nell'estate 2018, ""The King"""" alla decisione di trasferirsi sulla costa ovest per sposare l'ambizioso progetto dei Los Angeles Lakers di Magic Johnson e Rob Pelinka. Una scelta complessa e, allo stesso tempo, suggestiva. Per molti rappresenta l'inizio del suo inevitabile declino. Per altri, invece, vincere a L.A. renderebbe definitivamente immortale la sua legacy. La prima stagione in gialloviola viene segnata da un grave infortunio e dal mancato accesso ai Playoffs. James accarezza il fallimento in maniera vivida e consapevole. L'età avanza e attorno a lui c'è molto più scetticismo rispetto al passato. I demoni che hanno accompagnato la sua grandezza tornano a tormentarlo. Ma LeBron ha fatto una promessa: vuole riportare i Lakers sul tetto del mondo, raccogliendo l'eredità dell'amico Kobe Bryant, e scrivere una nuova pagina della sua straordinaria storia personale, dentro e fuori dal campo. Sofferta, coinvolgente e profondamente significativa: la stagione NBA 2019/2020 sarà la più incredibile di sempre. Prefazione di Luca Mazzella."" -
Rossi, Rossi, Rossi
«Rossi, Rossi, Rossi». Rossi, ripetuto tre volte come i tre gol da lui segnati al Brasile nell'ultima partita della seconda fase che proiettava la vincente alle semifinali; tre volte come il «Campioni del Mondo, Campioni del Mondo, Campioni del Mondo» con cui Nando Martellini concluse la telecronaca della finale con la Germania. Giorgio Martino, che ha vissuto e raccontato, in prima persona, quel periodo storico del calcio Italiano e internazionale, ripercorre gli aspetti più significativi della vita sportiva di Paolo Rossi, dalla nascita di ""Pablito"""" del '78 al """"Pichichi"""" (cioè capocannoniere) Campione del mondo dell'82. Insieme ai due Mondiali, che sono stati i momenti più esaltanti della carriera, ci sono anche gli inizi calcistici, le incomprensioni, la svolta tattica nel Lanerossi Vicenza, l'importanza di due allenatori (Fabbri e Bearzot), la paura di dover chiudere col calcio per la vicenda delle scommesse, il clamoroso acquisto alle buste di Giussy Farina. Tutto questo però senza dimenticare che l'essenza del Paolo Rossi simbolo dell'Italia calcistica, la sua vera e unica maglia, è stata quella azzurra della Nazionale. Prefazione di Bruno Conti."" -
Opere del conte Algarotti (rist. anast. Venezia, 1791)
Ristampa anastatica, a cura del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Terzo Centenario della nascita di Francesco Algarotti, studioso che ha assunto un ruolo centrale nella cultura europea del XVIII secolo. Prolifico ed intelligente ambasciatore nel mondo della cultura veneziana, ha assolto ruoli diplomatici per conto di Sovrani come Federico II di Prussia e Augusto III di Sassonia. Egli è stato uno dei primi intellettuali ad avvicinare le teorie scientifiche e filosofiche proprie dell'Illuminismo, benchè egli rimanga un uomo dell'ancien régime. Il volume, in 17 tomi con l'aggiunta di un indice analitico, ripropone all'attenzione dell'Europa la figura di Algarotti maestro nella divulgazione scientifica e nelle belle arti.