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La donna che pensava di essere triste
In una città senza tempo e senza nome, la donna che pensava di essere triste cerca chi possa cucirle la coperta di tristezza di cui ha bisogno. Una piccola folla di personaggi, non si sa se reali o immaginari, si rivela più prodiga di consigli che di aiuto: animali parlanti, sarti collezionisti, figli che abitano in un trafficato supermercato dei sogni, un monumento di bronzo annoiato e girovago. In aggiunta a tutto questo le giornate si popolano di presenze che sembrano avere le sembianze della protagonista. Parti di lei che si sono staccate in un tempo dimenticato continuando a vivere da sole, per conto loro, scelgono quel preciso momento per riapparire. Anche le notti sono ricche di avvenimenti: sogni, visioni, incontri si susseguono. Il racconto si snoda pienamente nella realtà e allo stesso tempo in una leggera, impercettibile, perfetta sfasatura. In un'epoca in cui quello che è vero sembra non avere più alcun privilegio sul falso, questo libro ci propone l'accesso a un mondo ""diversamente credibile"""", come sempre ha fatto la letteratura: uno dei tanti mondi che affiancano le nostre giornate affannate e distratte. Un racconto-labirinto scritto in una lingua all'apparenza pacata, talvolta teneramente comica e malinconica, un'indagine che svela i retroscena nella vita di una donna volutamente qualsiasi e ci rammenta che dove crediamo di percepire qualcosa, spesso stiamo solo ricordando."" -
I sogni di un digiunatore e altre instabili visioni
I diversi punti di vista che raccontano le storie contenute in questo libro appaiono come riflessi di una visione instabile, fugace, che sembra scomporsi appena dopo essersi fissata sulla pagina. Alludono forse alla precarietà del nostro percepire il mondo e noi stessi come entità separate, un mondo dove tutto cambia di continuo e in fretta mentre noi abbiamo sempre più confusamente l'impressione di continuità, di essere sempre gli stessi. Sono vicende in apparenza bislacche, improbabili, visionarie, ma in realtà, a modo loro, riflettono le paure, le contraddizioni, le aspettative della nostra incerta quotidianità. Come la storia di quel tizio che trova due giovani sbandati che fanno l'amore dentro la propria casella postale, o quella dello scrittore che incontra un suo postero in un caffè di Firenze e scopre che i libri che ha scritto non li legge nessuno, o ancora la storia di quel giovane che sta per sposarsi con un'extraterrestre e intraprende un viaggio low cost per Marte o del tale che per tutta la vita è stato perseguitato dal successo. Paolo Albani racconta anche episodi realmente accaduti come quello dell'italiano Giovanni Succi, digiunatore di mestiere, che fece del digiuno uno spettacolo da fiera e che nel 1886 a Parigi digiunò per trenta giorni consecutivi. Siamo alle prese con una comicità surreale, a volte involontaria, storie brevi, brevissime, acidule, sulfuree che sembrano confermare i risultati di una ricerca sulla «felicità umana» condotta dall'Università dell'Iowa (anche di questo si parla nel libro) che mettono in luce una correlazione positiva fra la longevità degli individui e un particolare comportamento che essi intrattengono con i propri simili, comportamento definito dai ricercatori statunitensi come «farsi gli affari propri». -
Sicilia express. Due terranauti in treno tra saperi e gusto
Un libro di viaggio e una guida, con la meraviglia per una inedita Sicilia ferroviaria e la bellezza delle linee secondarie: dalla Sicilia orientale alla costa occidentale fino ad Agrigento dopo aver preso il treno del Barocco che da Siracusa va a Noto per poi risalire su, via Modica, Ragusa fino a Gela e oltre. Anche Palermo, certo,Trapani, Enna e Caltanissetta... E mentre con Paolo Merlini scopriamo le stazioni, i depositi ferroviari, i musei a tema e i convogli storici, con Maurizio Silvestri incontriamo soprattutto le persone e le loro storie: una ragazza etnea che coltiva i suoi pistacchi sulla lava, un tuffo nel cioccolato insieme a donna Elvira o nel vino ""marsala"""" pre british con Nino, un giro con Giulia sui torroncini siciliani, e molto altro ancora. """"L'esperienza della Sicilia in treno è unica e questo libro ha il pregio di fare la fatica dei giri perigliosi di chi preferisce il binario alla gomma [...]. Gli occhi fanno sinistra destra e ritorno sulla pagina come lo facevano un attimo fa al finestrino. Il treno legge il paesaggio mentre voi leggete la pagina"""". (dalla prefazione di Franco La Cecla)"" -
Ritmi di veglia
Nell'epoca dell'interconnessione permanente nulla sembra essere più scandaloso, riprovevole e osceno che vivere appartati, essere dei solitari nel nostro folle quotidiano. Ida vive invece la più radicale solitudine, una solitudine gioiosa e perfetta, sciolta nell'ordinario procedere dei giorni, costellata di assenze: di relazioni umane, di vita sentimentale. Proprio quel transito che diventa per gli altri occasione di socialità, per lei è un passaggio silenzioso, invisibile, senza contatto. Proietta altrove il suo talento immaginando sé stessa alle prese con durissimi allenamenti di danza, quella che non può ballare. Prefazione Emanuele Trevi. -
Tre quadernetti indiani
È l'India di Shiva figlio del diluvio, dello sguardo di Parvati, di San Giorgio col drago e Zarathustra. È un'India di templi, tori ed elefanti in pietra, un'India di alberi e capre parlanti, di uomini del risciò giocatori di scacchi, di vecchi reduci da un Mental Hospital, di guardiani indu-comunisti del Kerala, di misteriose francesi. È l'India di Dario, che poi nella vita avrebbe fatto il filosofo, e di Pietro, che già allora era pittore. -
La giusta quantità di dolore
Un reportage narrativo che racconta il sistema penitenziario italiano nel presente e ne ipotizza il futuro prossimo. Un libro che interroga non soltanto il carcere ma anche la collettività che lo circonda.rnLa voce narrante esplora lo spazio e il tempo della reclusione, entra nelle carceri, dà la parola ai “personaggi” di un mondo a parte, che ha regole precise (scritte e non scritte), ruoli e gerarchie e, infine, un proprio linguaggio. In cinque “quadri” affronta temi fondamentali: la prospettiva degli operatori della “riabilitazione”; la sfida tra architettura e mera edilizia penitenziaria; teatro, arte, cultura in carcere; la salute e il carcere come pena corporale; la riforma penitenziaria -
Quetzal. Un'epopea messicana
Sullo sfondo delle tormentate vicende che nell'Ottocento stravolsero le sorti dello Yucatàn durante la guerra messicano-statunitense, si dipana la storia dei Gutierrez, una nobile famiglia proprietaria della più grande e prosperosa hacienda dell'intera penisola. Il capostipite, Don Hernando, incarnazione del buon padre di famiglia e del padrone dal volto umano, cerca di opporsi, con saggezza e diplomazia, al disastro che incombe sul suo Paese; la sorella, Doria Asunción, altera regina della casa, nasconde sotto l'apparente rigidità di carattere pulsioni incontenibili; e il figlio Ramón, giovane scapestrato, grazie all'incontro con la selvatica Nanline, donna india dalla sensualità ferina e avvolgente, sarà costretto a fare presto i conti con la necessità di crescere e di diventare un uomo. Lo sguardo dell'autore però si spinge ben oltre l'epopea familiare, restituendo al lettore un affresco della lotta ferocissima e sanguinosa degli indios per la liberazione e l'autodeterminazione: sono loro i veri protagonisti del romanzo e la storia della rivolta e del loro estremo sacrificio pervade e anima l'intera vicenda. L'anelito di libertà di un popolo, che non vuole sottomettersi, si innalza in volo come il Quetzal, l'uccello sacro dei Maya che si lascia morire pur di non vivere prigioniero. -
India. The revealed mysteries. Ediz. bilingue
28 artisti per la più grande mostra di arte contemporanea indiana. Un viaggio nella cultura e nei misteri di un paese in continua espansione. Da sempre considerata un paese pieno di contrasti e di contraddizioni, L'India è un miscuglio di razze e lingue, religioni e antiche tradizioni, che per secoli sono sopravvissute rimanendo chiuse e quasi impenetrabili al resto del mondo, tanto da essere vista come una terra misteriosa e favolosa. Questo libro racchiude 28 artisti contemporanei con 100 opere in esposizione, di cui 20 quadri, 2 3d, 15 sculture, 15 installazioni, 1 video, 60 fotografie e una performance, vi faranno rivivere i suoi misteri. Artisti: A Balasubramaniam, Akash Choyal, Anita Dube, Arpana Caur, Ashish Shringi, Baba Anand, Bharat Sikka, Bose Krishnamachari, Chintan Upadhyay, Dhiraj Singh, Dileep Sharma, Jai Zharothia, Krishnaraj Chonat, Madan Lad Meena, Moumita Ghosh Shaw, Mukes Sharma, Nikhil Bhandhari, N Pushpamala, Ravinder Reddy, Sayed Haider Raza, Seema Kohli, Shilpa Gupta, Subodh Gupta, Sunil Padwal, Surendra Pal Joshi, Tejal Shah, Thukral & Tagra, Vidhyasagar Upadhyay. -
ChiaraCucina. 100% vegan. Vol. 2
"Se sei vegetariano o vegano e hai preso in mano questo libro, probabilmente è perché ti aspetti di trovare al suo interno delle informazioni e delle ricette utili per il tuo stile alimentare. Questo è il libro che fa per te! Se sogni di diventare un grande chef capace di preparare tanti piatti perfetti, cucinati con ingredienti ricercatissimi, introvabili e costosissimi, presentati come solo il migliore visual designer di tutti i tempi saprebbe fare, beh allora: hai tra le mani il libro sbagliato! Se sei onnivoro, per di più 'veg-scettico', e stai sfogliando questo libro, probabilmente pensi di trovare al suo interno delle ricette tristi, scialbe, insignificanti che mai e poi mai saranno in grado di stimolare il tuo appetito. Anche stavolta: hai tra le mani il libro giusto! E sai perché, caro il mio 'veg-scettico'? Perché forse fino ad ora hai ricevuto informazioni incomplete e hai solamente incontrato vegani intransigenti: quelli che ti aggrediscono e che hanno come obiettivo della giornata quello di farti sentire in colpa per il tuo stile di vita, incluso quello alimentare. Bene, in questo libro non troverai sensi di colpa. Troverai suggerimenti, informazioni nutrizionali, notizie storiche, curiosità, consigli, ricette senza derivati animali, e soprattutto (cosa che mi auguro fortemente) motivi per sorridere."""" Prefazione di Federica Giordani." -
Il libro delle vergini imprudenti
Caterina, Agata, Lucia, Rosalia, Teresa e Chiara, sei protagoniste per un romanzo a 12 mani che indaga l'universo femminile nelle sue mille sfaccettature. Prendendo spunto dalla parabola delle dieci vergini del Vangelo, un omaggio alle donne, un inno all'amore tra i sessi, tra genitori e figli, tra amiche e sorelle. Cinque storie ma un unico intreccio, che lega le donne-sante tra di loro e si regge su due luoghi d'incontro: un blog, creato da Caterina, piattaforma di confidenze e bugie; lo studio di una psicoterapeuta, la dottoressa Chiara, in cui le altre protagoniste s'incontrano, che verrà poi simbolicamente chiuso per chiudere anche il romanzo, con una forte esperienza di esilio volontario della stessa Chiara. Le tematiche trattate sono tipicamente femminili: la maternità, la comunicazione tra l'emisfero maschile e quello femminile, i rapporti tra genitori e figli, la violenza sulle donne, la rinuncia, i rapporti amorosi. Un interrogativo permane su tutta la struttura: sono davvero vittoriose le vergini prudenti che sanno aspettare e alimentano la fiamma delle loro lampade, o forse meritano più valore le imprudenti che con coraggio affrontano il percorso della vita al buio? Romanzo collettivo di Enzo Di Pasquale, Rossella Floridia, Adriana Iacono, Beatrice Monroy, Muriel Pavoni, Elena Pistillo. -
Il sole splende tutto l'anno a Zarzis
Marta, protagonista e voce narrante del romanzo, giovane mediatrice culturale italiana, racconta le storie di un gruppo di giovani migranti tunisini, per lo più minorenni, che hanno lasciato le loro città natali per raggiungere l'Europa, in cerca di lavoro e di una terra meno ingrata. Gli incontri tra la protagonista e i suoi ragazzi avvengono nelle maniere più disparate, molte volte per caso: alla stazione dei louage in Tunisia, a quella dei treni in Italia, sotto il sole inclemente dell'isola di Lampedusa, in Sicilia, a Roma, a Parigi, a Besançon. Marta diventa riparo sicuro, ascolto e guida per questi ragazzi e tramite con i genitori, spesso ignari delle avventure e delle disavventure dei figli. I viaggi compiuti dagli adolescenti tunisini si incrociano, tramite numerosi flash back, con le storie e i silenzi delle famiglie d'origine, spesso povere, nostalgiche e desiderose di comprendere cosa succede in Italia ai loro figli. Prefazione di Gabriele Del Grande. -
Sale di Sicilia
Vittorio De Luigi, giornalista cinquantenne, appassionato di politica e di cucina, preda di inquietudini cui non sa ancora dare un nome, e di elucubrazioni vorticose che, abitandolo senza sosta, lo inducono a definirsi una ""silloge tormentata di pensieri"""", accetta d'istinto la richiesta di aiuto avanzata da alcuni studenti dell'Università di Palermo. La faccenda, legata al mondo dei trafficanti d'arte, lo vedrà attore marginale dello svolgersi dei fatti, e protagonista assoluto di una storia parallela, dirompente e intima. Due percorsi di conoscenza lo guideranno verso una maggiore consapevolezza di se stesso e del suo posto nel mondo. I luoghi che abbracceranno questa parte di vita di Vittorio saranno diversi, ma è la Sicilia a prevalere sugli altri, simbolo di una frontiera non geografica ma dell'anima. Poi Roma, Parigi e un villaggio vicino a Marsiglia assumeranno veste di paesaggi urbani e umani, e ruolo di medici in grado di guarire Vittorio dalla sua insofferenza senza nome. Prefazione di Neri Marcorè."" -
L'Eucaristia mafiosa. La voce dei preti
Il rapporto tra mafia e Chiesa cattolica è stato caratterizzato per lungo tempo da silenzi, mancate condanne, e nei peggiori casi da false testimonianze. È stato un percorso interrotto a tratti da rari moniti di alti prelati, dall'impegno di pochi ecclesiastici e da alcune tristi morti, come quelle di padre Pino Puglisi e di don Peppe Diana. Percorrendo una linea di ricerca già segnata da due grandi studiosi, Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, ""L'eucaristia mafiosa"""" prende le mosse da cenni storici su questo controverso rapporto, per poi approfondire alcune dinamiche: la presenza della criminalità nella gestione delle processioni religiose; i funerali in grande stile dei capi clan; la """"tradizione"""" di tenere importanti riunioni nell'ambiente protetto dei luoghi sacri, profittando della odiosa analogia tra la ritualità mafiosa e quella religiosa. Di contro, Salvo Ognibene interroga i protagonisti di un'altra Chiesa, cattura le voci di coloro che, con il loro concreto operato, permettono oggi di rivalutare la posizione del clero, non solo al sud ma nell'Italia tutta: monsignor Pennisi, don Ribaudo, monsignor Silvagni, don Panizza, don Strangio e suor Iavazzo hanno preso posizione e hanno fatto del cattolicesimo, ognuno a modo proprio, uno strumento di lotta alle mafie. Prefazione di Antonio Nicaso. Postfazione di Rosaria Cascio."" -
Le piccole cose fanno la differenza. Il silenzio è dolo
Mercoledì 15 ottobre 2014 è andato in onda su Le Iene un servizio dal titolo ""un ventunenne contro l'omertà politica"""" in cui un aspirante giovane giornalista siciliano denunciava dei brogli elettorali avvenuti durante le ultime elezioni comunali di Villabate, comune alle porte di Palermo. Lo faceva mandando in onda una dichiarazione rubata al consigliere comunale di turno, registrata di nascosto grazie al telefonino sempre acceso. Quel giovane è Ismaele La Vardera -collaboratore della più piccola emittente televisiva d'Italia, la Telejato di Pino Maniaci, avamposto del giornalismo di frontiera - che, in questo libro, racconta cosa è accaduto prima e dopo il servizio de Le Iene. Di come un'azione che dovrebbe essere ordinaria - il rispetto della legalità e la denuncia del malaffare, diventa nella nostra società straordinaria, ma, nello stesso tempo può tramutarsi in esempio e stimolo per i giovani. Le piccole cose fanno la differenza - ripete spesso Ismaele - e quando le piccole cose sono alla base della cultura della legalità, ogni tipo di illegalità stenterà a crescere."" -
Panormium. Marineide
Nel dicembre del 1936 due fisici italiani, Carlo Perrier ed Emilio Segrè, condussero presso l'Università di Palermo alcuni esperimenti che portarono alla scoperta del primo elemento chimico prodotto artificialmente: il ""panormium"""". Diversi decenni dopo, due cervelli palermitani in fuga lasciano il suolo natio alla volta di Adelscott, sede del più importante centro di ricerca nucleare del mondo, portandosi dietro un campione di panormium e tanti test da eseguire. Si ritroveranno per le mani la tanto bramata pietra filosofale cara agli alchemici dei secoli addietro. Le sue proprietà fanno gola a molti. Riuscirà l'ispettore Marineo a proteggerla dalle avide mire dell'elusivo e astutissimo rivale Mortacci? In aiuto del nostro eroe accorreranno nientemeno che Tom e Jerry e Beethoven. L'indagine sarà inoltre arricchita da una crociera, una capatina di dieci ore ad un centro commerciale, da un paio di messaggi cifrati di cui nessuno sembra venire a capo e dagli sviluppi del caso riguardante lo """"stupratore dell'Etna""""."" -
Io pretendo la mia felicità (ho pagato tanto e adesso me la merito)
"Lunedì mattina. Tre ore di fila. Tema in classe. Con vostra grande sorpresa ho autorizzato l'uso delle cuffiette per ascoltare musica. Un modo per isolarvi l'uno dall'altro e costringervi a un'applicazione possibile soltanto accettando l'unica dimensione che vi consente di concentrarvi, e cioè immergervi nel vostro habitat naturale, il vostro liquido amniotico: la musica. Lì dentro fate di tutto: camminate per strada, aspettate l'autobus, fate i compiti e parlate con gli amici. La musica è fonte d'ispirazione della vostra quotidianità. E così... arrivederci! Cuffie nelle orecchie, penna in mano, sguardo vagante tra i pensieri... ci vediamo fra tre ore"""". È possibile un rapporto diverso tra insegnante e alunno? Quanto è determinante star bene insieme a scuola per migliorare il proprio rendimento scolastico? Si può rimanere insegnanti autorevoli costruendo rapporti di amicizia con i propri alunni? A queste e ad altre domande risponde involontariamente questo libro, raccontando una scuola che vuole stare al passo con i tempi, parlando la lingua dei giovani senza rinunciare alla presunzione di insegnare qualcosa. Prefazione di Pia Blandano." -
Da Garibaldi a Che Guevara. Storie della mia famiglia
Protagonista di queste pagine è la famiglia siciliana Mortillaro, molto nota a Palermo per un passato imprenditoriale di successo nelle aziende dei Florio, e per la vicinanza con autorevoli intellettuali, fra cui il filosofo Giovanni Gentile. Alla fine dell'Ottocento alcuni membri della famiglia emigrarono in Argentina, diventando attivi sostenitori delle lotte per la democrazia, ed ebbero modo di conoscere i protagonisti della tormentata storia sudamericana, fra cui Ernesto Che Guevara. Beatrice Mortillaro ripercorre i momenti cardine di questo percorso familiare, dalla rivolta garibaldina della Gancia nell'aprile 1860 - che vide protagonisti i suoi avi - all'orrore del secondo conflitto mondiale, per passare poi alla ricerca dei parenti argentini. Le loro vicende private e soprattutto l'indagine sulla tragica vicenda di uno di loro, desaparecido durante la dittatura di Videla, conquistano il lettore attraverso le testimonianze appassionate dei Mortillaro di Argentina e di Cuba. In un avvincente susseguirsi di vicende storiche e di personaggi leggendari, Beatrice Mortillaro, esponente del ramo della famiglia rimasto in Sicilia, condivide la scoperta della sua seconda patria, l'America latina, di una famiglia lontana che è insieme uguale e differente, con cui ha in comune un corredo di valori senza confini, né di luogo né di tempo. Prefazione di Daniele Pompejano. -
Le caramelle di Iman
Tra deserto e pietre, una pattuglia di Volenterosi - così si chiamano, così si fanno chiamare - salta in aria a seguito di un attentato. Solo uno si salva. Jack. Keith. Antonio. A volte il nome è uno, a volte è un altro, cambia poco. Lui perde le gambe e una mano. La fabbrica si mette in moto e JackKeithAntonio diventa un eroe. Ma c'è qualcosa che le tv non dicono. Quello che è successo prima di quello scoppio. Quello che è successo in una casa - una qualsiasi che non deve essere fatto sapere a mogli, fidanzate, sorelle, fratelli, genitori, patrioti che seguono le gesta dei Volenterosi a migliaia di chilometri di distanza. Eccidio. Stupro. Massacro. Tutte cose che non si addicono a un eroe. Iman e Hussein hanno conosciuto JKA quando ancora la medaglia degli eroi non aveva preso posto sul suo petto. Ma in quindici anni le medaglie vanno e vengono, le stagioni degli eroi si rinnovano, come accade in ogni showbiz che si rispetti, e JKA ha terminato la sua stagione. Ora dovrà confrontarsi con ciò che crede di essersi lasciato alle spalle, con ciò che Iman e Hussein sono diventati nel frattempo: non più due bambini ingenui, pronti ad accogliere in buona fede ogni Volenteroso come un nuovo amico, ma consapevoli di ciò è successo e potrebbe ancora succedere in una terra qualsiasi, tra deserto e pietre. -
Le mie signore di Sumpetar. Cronaca di volontariato nei campi profughi della ex Jugoslavia
In ""Le mie signore di Sumpetar. Cronaca di volontariato nei campi profughi della ex Jugoslavia"""" Gabriella Ebano ripercorre la sua personale esperienza di volontariato, durante la guerra nella ex Jugoslavia, per un progetto internazionale di solidarietà in alcuni campi profughi dove erano costretti a vivere donne, bambini, anziani, tanti fuggiti dalla Bosnia, territorio in cui il terribile e sanguinoso conflitto stava causando morti e tragedie. Una realtà sofferta ma formativa, vissuta per lunghi periodi del 1994, che scuote la vita di una donna alle prese con crisi di coscienza e dubbi sul da farsi, sostenuta nei momenti decisivi dai consigli di Alexander Langer e Gianni Minà, dalle poesie di Tagore, dalla musica di Mozart e Battiato Un serrato racconto in prima persona, con la cronaca in diretta di quei difficili giorni, raccolta in un """"diario di bordo"""" carico di suggestioni, tra scritti personali e annotazioni che parlano di profonde lacerazioni tra i volontari, della cattiva gestione del progetto da parte delle associazioni che ne avrebbero dovuto garantire la riuscita. """"Le mie signore di Sumpetar. Cronaca di volontariato nei campi profughi della ex Jugoslavia"""" è anche la storia di un ritorno che porta la protagonista a ripercorrere, dopo venti anni, un lungo itinerario: da Mostar a Sarajevo, tra turismo e memorie del passato, a Srebrenica, tra paesaggi da cartolina e il tragico genocidio. Prefazione di Lorenzo Barbera."" -
La città dell'uomo. Una dichiarazione sulla democrazia mondiale
Per la prima volta in Italia un insieme di testi contro il totalitarismo scritti da nomi del calibro di Thomas Mann, Giuseppe Antonio Borgese, Gaetano Salvemini e Hermann Broch. Di fronte al rapido e dilagante diffondersi di sistemi totalitari nazi-fascisti, che assediano militarmente l'Europa, incantano le masse con la loro ideologia distopica, pseudo democratica, di matrice prevalentemente filosofico-letteraria oltre che mitica, The City of Man è la risposta antitotalitaria, euro-americana, di personalità di spicco del mondo della cultura del Novecento che non si limitano a osservare da lontano il collasso dell'Europa e lo svilimento del principio democratico, ma che progettano dal loro esilio americano un nuovo modello liberale, in cui la democrazia torni a essere un valore a tutela e salvaguardia dei diritti e della dignità dell'uomo in tutta la sua diversità.