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Onde in sequenza
Tredici racconti, tredici personaggi ma una sola protagonista: Palermo. Città amata e odiata allo stesso tempo - raccontata in modo a tratti malinconico e poco edificante, ma sempre autentico e mai banale - per le cui vie si muovono i diversi personaggi riflettendo sulla loro esistenza e sui luoghi in cui trascorrono la maggior parte delle loro giornate e della loro vita (un bar, una strada, un ufficio). Personaggi eterogenei - tra i quali spesso si mescola l'autore stesso, alternando nella narrazione l'uso della prima e della terza persona - ma accomunati da un rapporto conflittuale con questi luoghi, spesso percepiti come soffocanti e limitanti. Storie vive, storie vere, non sempre a lieto fine. Canino racconta l'amicizia, la morte, la sensibilità e le mille sfumature di ogni emozione umana. Lontano dall'essere un'analisi ragionata e sistematica della società, il tono è piuttosto quello di un reflusso emotivo, viscerale che genera una narrazione dal ritmo altalenante, ora sostenuto ora più rilassato proprio come le onde del mare sul bagnasciuga, riferimento costante all'interno dei racconti dell'autore. -
C'era una volta l'India e c'è ancora
L'India com'è sempre stata, intatta nei millenni, e l'India moderna, a cavallo delle nuove tecnologie: due volti di un unico grande Paese, osservati con attenzione da Antonio Ortoleva, giornalista e autore di questo reportage scritto a caldo, subito dopo il suo primo incontro con il subcontinente. Un diario di viaggio nell'India del Nord, ""poco ragionato"""", messo per iscritto senza filtri né categorie interpretative, che racconta """"visioni"""" non mediate dalla mente, soprattutto non dalla mente occidentale. Da New Dehli, capitale-Stato, a Rishi-kesh, capitale mondiale dello yoga, attraverso le pagine ci si muove nello spazio ma anche indietro nel tempo, poiché l'autore ricostruisce un pezzo della storia del Paese attraverso le più importanti figure spirituali e politiche, non dimenticando i gravi episodi di sfruttamento di queste terre da parte delle potenze coloniali, prima, e delle multinazionali, poi."""" C'era una volta l'India e c'è ancora"""" suggerisce percorsi infonde profumi di spezie e di fiori cerimoniali in una modalità diversa dalla guida classica, guardando sia alla vita di tutti i giorni, sia alle premesse necessarie per comprendere un popolo che ci sorprende per il suo sorriso sereno; per un approccio alla vita che non prevede frustrazione; che considera povero - sulla scorta dell'insegnamento di Ghandi - non chi non niente, bensì chi possiede troppo e pretende sempre di più."" -
Palermo. Storie dalla città interrotta
Fra i primi anni '40 e gli '80 Palermo è una città vivacissima ma ostacolata, al contempo, da stridenti contraddizioni. Luisa Maria Leto attraversa questi quarant'anni di storia della città nel disegno di un'unica analisi, intessendo un racconto di forme d'arte e di cultura diverse, accostando episodi ben noti - le riunioni del Gruppo 63, le Settimane Intemazionali di Nuova Musica, la realizzazione del film Il Gattopardo, la nascita del Brass Group e dell'Orchestra Sinfonica Siciliana - a storie più trascurate e per questo tanto più interessanti, come quella dei molti teatri cittadini, oggi scomparsi; della rassegna ""Il Sacro nell'Arte"""", promossa dalla Chiesa; del festival musicale Pop '70, che ospitò musicisti del calibro di Duke Ellington, Aretha Franklin, i Black Sabbath. All'ambito culturale l'autrice ha affiancato anche vicende di carattere urbanistico, che richiamano a loro volta quelle di carattere sociale, come i bombardamenti del '43, la realtà mortificata di Cortile Cascino, il sacco edilizio degli anni '60, la nascita delle borgate moderne. Un ingente lavoro di ricerca cui si associano le voci degli intervistati: R. Barni, G. Bonanno, P.E. Carapezza, F. Carapezza Guttuso, M. Diacono, L. Di Giovanni, F. Flaccovio, I. Garsia, C. Lauro, S. Paladino, G. Perriera, R. Piraino, M. Roemer, G. Rotunno, S. Sciarrino, M. Scognamiglio, T. Signorini, A.M. Sollima, G. Testa. Prefazione di Corradino Mineo."" -
Frammenti di un discorso antimafioso
"Non occorre pensare alla mafia e alla antimafia come tali, realtà a sé stanti, e poi ai linguaggi che ne parlano. Realtà e linguaggio, esistenza e significati sono una sola e medesima cosa. Sono cioè, in un solo termine, discorso, entità che racchiude, intrecciandoli di continuo, le cose e le parole, i comportamenti e i segni, le azioni e i testi. E così come Barthes sosteneva che a essere intrigante, e importante, non è l'amore ma il discorso amoroso, analogamente Caldarella sostiene che non è l'antimafia a essere di rilievo socio-culturale (e politico, giudiziario. ..) ma il discorso antimafioso. In altre parole, la perifrasi barthesiana non è una banale suggestione letteraria ma un gesto teorico molto preciso, e pertinente. Da cui la serie di frammenti che compongono, in arbitrario ordine alfabetico, il discorso dell'antimafia, insieme ibrido, ma necessario, dove, avrebbe detto sempre Barthes, tutto finisce per essere smaniosa enfasi fine a se stessa, teatro senza spettatori, burattini allo sbaraglio. """"Da cui, infine, il tono e lo stile che contraddistinguono questo libro e il suo autore: quello della satira, l'unico possibile probabilmente, in circostanze come queste, imbarazzanti e ridicole al tempo stesso. Non sappiamo se la risata che da questi frammenti potrà nascere riuscirà, se non a seppellire, quanto meno a farci dimenticare un certo numero di tristi figuri. Lo speriamo ardentemente"""". Prefazione di Gianfranco Marrone. Postfazione di Sergio Nazzaro." -
Meglio il lupo che il mafioso. Ediz. illustrata
La mafia raccontata con gli occhi e Le parole del bambini: dai ""delitti eccellenti"""" alle stragi degli anni Ottanta e Novanta; dal sacrificio dei servitori dello stato a quello di tanti altri eroi meno conosciuti; dai vecchi mafiosi, con coppole e lupare, ai """"colletti biacchi"""" di oggi. Sono loro i """"lupi"""" di cui avere paura, più. cattivi e pericolosi di quelli delle fiabe. Meglio il lupo che il mafioso è un libro-esperimento scritto tra i bacchi di scuola, al termine di un progetto di legalità della Fondazione """"Rocco Chinnici"""". Un viaggio nella memoria della società civile, per i piccoli lettori tra gli otto e i dodici anni, per genitori e insegnanti: storie, testimonianze, curiosità, con un guizzo di arte e fantasia. Età di lettura: da 8 anni."" -
Johnny va dal dentista. Con aggiornamento online
"Johnny va dal dentista"""" nasce dall'esigenza di raccontare una storia adatta a bambini e ragazzi autistici che presentano difficoltà nella lettura di un libro tradizionale. Per questo motivo la pubblicazione presenta la traduzione in PCS (Picture Communication Symbols) di Danila Lo Bello. La traduzione in PCS è accompagnata dalla scrittura alfabetica per consentire al lettore di associare visivamente il simbolo alla parola corrispondente memorizzandoli insieme. """"Johnny va dal dentista"""" è una storia che propone in maniera semplice e divertente una delle paure più comuni nei bambini (e non solo): quella del dentista. Il protagonista è un vivace cricetino bianco, goloso di ciambelle, passione che gli procura il mal di denti. La mamma, così, deve accompagnarlo dal tanto temuto dentista. La storia avrà, naturalmente, un lieto fine... e una sorpresa per Johnny. Il libro è adatto anche a bambini normodotati in età prescolare che attraverso la storia di Johnny potranno superare la paura del dentista e avvicinarsi alla lettura grazie ai simboli PCS. Sul sito dell'editore è possibile scaricare e stampare sia PCS da stampare e plastificare, sia le pagine attive su cui attaccarli e staccarli. In alternativa è possibile accedere al materiale attraverso il QR code riprodotto in copertina. Età di lettura: da 5 anni." -
L' oscurato
Nel 1987, un pittore siciliano sta allestendo la propria mostra nel monastero secentesco della Quisquina, luogo oscuro al cui interno si trova la grotta che, secondo la tradizione, avrebbe ospitato santa Rosalia durante il suo eremitaggio. Nel corso dei sopralluoghi, il pittore s'imbatte in un misterioso monaco francofono, ospite dei monastero, di cui nessuno sembra conoscere né il passato né il presente. Padre Martial Qorén si presenta taciturno e distante e agisce spesso in maniera bizzarra. La voce narrante del pittore ne racconta il soggiorno, attaccando ora l'ospite ora gli abitanti del luogo e i loro costumi contesi da sacro e profano. Nella seconda parte del romanzo ci si trova in Francia, ben altri personaggi - spacciatori e prostitute - sono protagonisti di loschi traffici, eppure ancora associati a monaci e ai loro luoghi di raccoglimento. Il romanzo è ispirato a vicende realmente accadute, che hanno portato l'autore a immaginare liberamente un legame tra un misterioso monaco francese, passato dalla Quisquina, e un possibile sodale di Paul Touvier, feroce criminale francese del collaborazionismo filo-nazista, protetto dall'alto clero oltranzista, stanato dal suo nascondiglio in un monastero di Nizza. Prefazione di Fulvio Abbate. -
Insieme a Felicia. Il coraggio nella voce delle donne
Felicia Bartolotta, madre di Peppino Impastato, è stata una donna che ha lasciato un segno forte in tante persone che l'hanno conosciuta. Gabriella Ebano, dal primo incontro con lei nel 2003, l'ha frequentata assiduamente negli ultimi anni della sua vita e le rende omaggio con questo libro, attraverso una serie di interviste e di fotografie. Insieme a Felicia ecco quindi un coro di voci, che appartengono alle donne che le hanno vissuto accanto o che hanno avuto un destino amaro, simile al suo. In entrambi i casi, con coraggio ne hanno raccolto l'eredità umana e civile. Nella prima parte del libro troviamo le interviste più recenti: aneddoti e riflessioni di alcune delle donne che in modi molto diversi tra loro - dalle volontarie di Casa Memoria alle attrici che l'hanno interpretata nei film dedicati alla storia della sua famiglia - continuano a trasmetterne il messaggio alle giovani generazioni. Gli scatti di Gabriella Ebano, tra cui alcuni inediti, ritraggono Felicia nella sua casa, in momenti significativi. Nella seconda parte, scorrono invece le storie di donne a cui la mafia ha strappato gli affetti più cari, e che dunque hanno condiviso con Felicia la medesima, dolorosa esperienza. Madri, figlie, sorelle e mogli che ricordano le figure di sindacalisti, magistrati, giornalisti, uomini delle forze dell'ordine e persone comuni, le cui vite sono state spezzate in ragione del loro impegno contro la criminalità. -
Cara Accademia della Crusca, ti scrivo. 101 parole siciliane suggerite da Roberto Lipari
Nel febbraio 2016 l'Accademia della Crusca ha manifestato la sua apertura verso l'utilizzo dell'aggettivo ""petaloso"""" e di un suo possibile ingresso nei dizionari italiani. Il comico siciliano Roberto Lipari ha intravisto in questo evento la possibilità di risolvere per sempre i problemi di integrazione linguistica che hanno diviso la sua terra, la Sicilia, dal resto dello Stivale. Così nasce """"Cara Accademia della Crusca, ti scrivo"""", una lettera aperta in cui si chiede di introdurre """"101 parole"""" o espressioni tipiche del dialetto siculo all'interno del vocabolario ufficiale, dando vita a un appello accorato, vibrante, spassoso e irresistibile. Chi non è siciliano non potrà mai comprendere la difficoltà nel trovare un corrispettivo italiano a parole come spacchiuso, lagnuso, camurriuso o a forme sintattiche come """"salimi il pane"""" o """"è sempre piedi piedi"""". Questo libro è un atto d'amore verso la Sicilia, divertente e utile per tutti, anche per i non siciliani, un'avventura nei meandri del siciliano, ricco di sfumature e accezioni che spesso divengono teatrali se accompagnati da mimica e gestualità."" -
Le parole del tempo perduto. Ritrovate tra le pagine di Camilleri, Sciascia, Consolo e molti altri
"Le parole del tempo perduto"""" sono quelle che oggi si sentono sempre meno, che le generazioni di quarantenni e di cinquantenni hanno avuto l'occasione di conoscere attraverso i più anziani. Sono parole solo siciliane o solo meridionali, in grado di raccontare la specificità della millenaria storia culturale della più grande isola del Mediterraneo. Di esse in questo libro si racconta la storia e 'se ne parla' giocando e ironizzando con i significati e con 'i modi di dire' nei quali vivono, così come sono documentati nel Vocabolario Siciliano di Piccitto-Tropea-Trovato. Se ne riporta l'etimo sulla base delle proposte di Alberto Varvaro, uno dei più grandi linguisti del Novecento; se ne citano, a campione, gli esempi rinvenibili nelle opere degli autori siciliani: Camilleri, Sciascia, Consolo, e ancora Grasso, Agnello Hornby, Alajmo e altri. Essendo le parole del ricordo, dell'infanzia e degli affetti, affiorano casualmente, per libere associazioni, e non potevano dunque essere presentate in un asciutto ordine alfabetico; si troveranno piuttosto in coppia, una per pagina e, se lette in orizzontale, sarà sempre possibile trovare tra loro una qualche affinità. Al lettore il compito di scoprirla o di crearne di nuove, per dare anche in questo modo una nuova 'accianza' di sopravvivenza alle parole dialettali." -
La dura memoria della Shoah
A dispetto del tempo che ci allontana sempre più da quella prima metà degli anni '40, la memoria della Shoah diviene e resta ""dura"""", come suggerisce il titolo di questo libro. Resta dura da affrontare, perché la scelleratezza dei fatti rimarrà sempre incomprensibile e inaccettabile; ma al contempo dura diviene, nella sua solidità, grazie all'impegno di storici, studiosi e insegnanti che continuano ad approfondire il momento storico e politico del nazifascismo e a respingere il negazionismo, interrogando le coscienze. La dura memoria della Shoah offre un nuovo approccio all'analisi dello sterminio del popolo ebraico e delle minoranze """"indesiderate"""", proponendo strumenti di informazione e di riflessione per uomini e donne di tutte le età. Nella prima parte, Ingrassia presenta una ricostruzione storica dettagliata, dall'origine del pregiudizio nei confronti degli ebrei fino al loro sterminio. Nella seconda, i curatori Botta e Lo Nigio presentano le voci dei sopravvissuti ai lager, che hanno incontrato personalmente; testimonianze preziose, in grado di creare un contatto ravvicinato, soprattutto con i più giovani. Nella terza parte, Cuccia propone numerosi e innovativi percorsi di didattica, inerenti allo studio della Shoah, fin dalla scuola primaria, supportando la teoria con la lettura di molti libri e film, per tutte le età."" -
Guglielmo il buono, la fatale imprudenza
Nella Sicilia arabo-normanna, re Guglielmo li detto il Buono, si presenta come il protagonista di questo romanzo, che prende le mosse proprio dalla vicenda umana, e più intima, del piccolo sovrano, che rimase orfano del padre in tenera età e divenne erede al trono del Regnum Siciliae. Attraverso vari artifici, viene trattata con occhio meticoloso l'epopea della famiglia degli Altavilla che, da semplici avventurieri mercenari quali inizialmente erano, seppero costruire uno dei più importanti Stati dello scacchiere internazionale del tempo. Il viaggio umano di Guglielmo diviene, dunque, un'occasione per ricostruire il patrimonio naturale del tempo e visitare alcuni dei monumenti più significativi del patrimonio architettonico oggi inserito nella World Heritage List dell'Unesco. Attraverso architettura ed arte vengono evidenziati i tratti peculiari di un tempo noto per il sincretismo di una società culturalmente avanzata, multietnica e plurireligiosa. Infine, con modalità tipiche dell'iperrealismo in voga negli anni '70 del secolo scorso, l'autore ha voluto manifestare la propria concezione delta Storia, offrendo alcuni omaggi sinceri verso chi, nel proprio piccolo, ha contribuito alta costruzione della storia più autentica: quella fatta di impegno e concretezza dalle persone comuni che difficilmente balzano agli onori perfino delta cronaca. -
Operazione Lure. Come la Sicilia divenne la 49sima stella USA. Nuova ediz.
Alla fine della seconda guerra mondiale nasce la Sicilia americana, figlia di un patto tra mafie e servizi segreti denominato ""Operazione Lure"""", da sempre occultato. Dopo più di mezzo secolo, la 49sima stella USA indice un referendum per tornare italiana; l'esito è ancora incerto e il clima a Palermo molto teso. A raccontare la campagna referendaria è Burt Pierce, giornalista della testata romana IL Repubblicano. Arrivato in città, però, Burt inizia a indagare sulla scomparsa del padre, Reginald, che ebbe un ruolo importante e ambiguo nell'annessione della Sicilia agli States. Ma così come inghiottì il padre, l'Isola inghiotte anche il figlio e Burt svanisce nel nulla. L'incarico passa al suo amico e collega Salvo Visconti, che ben conosce la personalità-complessa di Burt, frutto di un vissuto familiare oscuro. Il giornalista non può abbandonare l'amico al suo destino, si improvvisa detective e si ritrova in una trama fatta di intrighi familiari, politici e mafiosi, cospirazioni e ricatti in cui il nome dei due Pierce ricorre costantemente. Tra le pagine emergono tutte le contraddizioni che hanno caratterizzato la costruzione del nostro Paese e dei suoi rapporti con l'America, dal secondo dopoguerra a oggi; i personaggi che Visconti incontra nel suo soggiorno, segnato dal fascino seducente e minaccioso di una inedita Palermo americana, ricordano quelli che riempiono le attuali pagine di cronaca."" -
Tre monologhi. Nuova ediz.
Tre monologhi per altrettanti personaggi: Sergej un senzatetto, Marie, una commessa e Antonio, uno scrittore, che si raccontano a un pubblico che rappresenta qualcosa di più di una platea di semplici spettatori. Sergej interpreta la sua rabbia e la sua disillusione nei confronti della vita, che non è stata clemente con lui. Antonio, tenendo fra le mani un, premio appena ricevuto, confessa l'episodio che ha salvato dalla sua crisi creativa. Marie, giovane mamma, sola ad occuparsi del suo Auguste, è il punto d'incontro delle due vite precedenti, aggiungendo il racconto della propria. Non è mai neutro il momento casuale in cui due o più esistenze si incrociano, anche Sergej, Antonio e Marie vengono in contatto tra loro quando stanno facendo faticosamente i conti con sé stessi. modo in cui si confronteranno con questa circostanza e le scelte che faranno, da lì in poi, modificheranno significativamente il corso delle loro vite. -
Il calcio che verrà. Idee per uscire dalla crisi. Ediz. illustrata
Giuseppe Caramanno è nato a Piana degli Albanesi il 24 aprile 1940. Ha militato come giocatore in molte squadre, tra cui la Cesare Battisti di Palermo in Prima Divisione, la Juventino di Palermo in Promozione, il Trapani in serie C, partecipando alla delegazione olimpionica per i giochi del '60 a Roma. A Castelvetrano ha iniziato la doppia attività di allenatore e giocatore. Nella sua carriera conta nove campionati vinti, il lancio di decine di giocatori che hanno raggiunto la massima serie e un record ex aequo per la Casertana Calcio di dieci vittorie consecutive. Da tecnico, ha dedicato la sua vita professionale all'ideazione e all'applicazione di evoluti sistemi di gioco che massimizzassero le probabilità di vincere. Dopo una carriera di tentativi e affinamenti, è approdato all'individuazione di un sistema organico di idee divenute un know how specifico, sperimentato e replicabile, e soprattutto proponibile per un progetto di accademia calcistica che voglia insegnare i principi essenziali e il metodo della vittoria. ""Lo spettacolo più bello del mondo ha bisogno di tre cose perché conservi il suo primato: l'imprevedibilità del risultato, i giocatori universali e infine una nuova idea strategica che archivi lo strapotere dei pochi forti""""."" -
Meglio il lupo che il mafioso. Vol. 2
"Chi ha inventato la mafia? Ma questi mafiosi non si possono cercare un lavoro? Quando uccidono qualcuno, non pensano ai loro figli? È vero che hanno venduto la loro vita al diavolo?"""". Nuove storie, testimonianze e curiosità per raccontare la mafia, tra i banchi di scuola, con le parole spontanee e gli occhi incantati dei bambini. Dopo il successo del primo volume, """"Meglio il Lupo che il mafioso"""" fa il """"bis"""". Continua il viaggio nella Sicilia che non vuole dimenticare, per amore della storia e della giustizia, pensando al futuro con ottimismo e speranza. Un libro-esperimento, scritto al termine di un secondo progetto di memoria storica ed educazione alla legalità promosso dalla """"Fondazione Rocco Chinnici"""". L'obiettivo è di aiutare i piccoli lettori a sviluppare gli """"anticorpi"""" per contrastare la cultura mafiosa e fornire spunti di riflessione ai ragazzini dagli 8 ai 12 anni, ai genitori e ai loro insegnanti. Il simpatico Lupetto ama il rispetto delle regole, la solidarietà, la cooperazione, l'integrazione, l'affettività e le sane emozioni, ed è diventato amico di tanti bambini. Età di lettura: da 8 anni." -
Cucinando per le stelle. Ricette, astri e celebrità
Perché accontentarsi di una sola arte se se ne possono mettere insieme molte di più? Lo chef Mendo Fabio Mendolicchio ha realizzato l'ambizioso progetto di unire le sue doti di gourmet alla passione per alcuni personaggi famosi dei più svariati ambiti, interpretando i loro gusti attraverso il loro segno zodiacale. E già, perché non tutti sanno che esiste una corrispondenza tra la nostra configurazione astrale e le nostre preferenze a tavola. Nella forma dell'intervista per le celebrità del presente, e in un immaginario dialogo a tu per tu per quelle del passato, lo chef Mendo ha ideato inedite ricette per attori, scrittori, artisti, ma anche scienziati e personaggi dello sport e della storia, di cui asseconda abitudini alimentari e debolezze del palato. Così, tra i trentasei piatti contenuti in ""Cucinando per le stelle"""" troverete, ad esempio, una """"rolata speciale"""" per Alfred Hitchcock, perfetta per nascondere l'arma del delitto; una """"panna montata pepata"""" da accostare ad alici fritte per il poeta Guido Catalano. Non mancheranno succulente grigliate per lo scrittore Giorgio Vasta e un originale """"branzino su tagliatelle al cacao"""" per il designer Maurizio Ceccato. E che dire della """"battuta imperiale"""" per Giulio Cesare o della """"parmigiana dadolata"""" per il food editor Luca laccarino?"" -
Ofelia in the dog days. I disturbi alimentari da Shakespeare alla vita reale
Un'Ofelia contemporanea, ispirata al personaggio shakespeariano, entra in scena in un giorno come tanti: le buste della spesa in mano, una conversazione telefonica con l'amica più cara, chiacchiere quotidiane sul vicinato e sul fidanzato, Amleto. Come tanti, però, Ofelia nasconde un disturbo invalidante, che mina la sua vita personale e quella lavorativa: soffre di bulimia e anoressia. E seguita da uno psicoterapeuta, il cui studio si alterna in scena all'appartamento di Ofelia, dove Amleto va a trovarla. Ma il finale pensato per lei dal Bardo viene ribaltato e, guardando a Jules Laforgue, si avvicina alla rinascita immaginata da Heiner Müller nel suo ""Die Hamletmaschine"""". Un finale possibile solo passando attraverso una consapevolezza necessaria. """"Ofelia in the Dog Days"""" non è soltanto un libro ma anche una campagna di sensibilizzazione. A completare il copione, infatti, ci sono le storie di ex pazienti di disturbi del comportamento alimentare e di donne e uomini che invece non ce l'hanno fatta. A queste si aggiungono i contributi di Stefano Tavilla (associazione """"Mi Nutro di Vita""""), Laura Dalla Ragione (consulente del ministero della Salute per i Dea e direttrice della Rete Disturbi del Comportamento Alimentare dell'Usi Umbria) e Maria Grazia Giannini (presidente di """"Consult@noi"""", associazione di secondo livello che raggruppa associazioni di familiari ed ex pazienti). Anoressia, bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata sono la seconda causa di morte delle adolescenti dopo gli incidenti stradali, riguardano anche i maschi (10%), colpiscono molti bambini (20%) e si manifestano anche in età adulta, per un dato complessivo che supera i tre milioni e mezzo di italiani. Prefazione di Stefano Tavilla."" -
I racconti di Giorgione
I racconti di Giorgione vi condurranno tra villaggi e vallate, animati da comunità di donne e di uomini che vivono a stretto contatto con la natura, protagonista di queste narrazioni e spesso personificata in forma di animali e di piante. I personaggi si muovono in un tempo e in uno spazio indefiniti, spesso avvolti da un alone di magia, ognuno con le proprie virtù e i propri difetti. Ogni storia, nella semplicità del suo sviluppo, porta con sé un insegnamento, ad esempio in Il pescatore, tutti gli elementi naturali uniscono le forze per aiutare un pescatore disperso in mare nel rientro a casa; in Gil e Gilla la spontaneità dell'amicizia tra uomini e animali, viene espressa nell'affetto e nella cura di una ragazzina verso un puledro; in L'aquila, la convivenza tra prede e predatori fa sì che questi ultimi rinneghino la propria natura perché il desiderio di aiutare gli animali più indifesi è più forte. L'importanza della pazienza, della comunicazione e dell'empatia emerge, senza imperativi, in tutta la raccolta. -
Marineide. Lo strano caso del preservativo bucato. Nuova ediz.
Un nuovo caso per l'ispettore Marineo e la sua scalcagnata compagnia: una storia d'amore d'altri tempi fa da cornice a un delitto efferato quanto geniale. Unico indizio trovato sulla scena del crimine, una stanza senza vie d'accesso e chiusa dall'interno, un preservativo bucato. Com'è avvenuto l'omicidio? Perché? Ma soprattutto, come è uscito l'assassino? Marineo si ritroverà suo malgrado a condurre l'indagine e a risolvere il caso senza per questo smettere di rompere le scatole a tutti quelli che gli stanno intorno. Accompagnano il lettore alla soluzione del mistero una miriade di scene gustosissime, così come lo sono le portate de ""Il covo"""", ristorante mafioso presso cui soggiornerà il nostro ilare ispettore.""