Sfoglia il Catalogo ibs044
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 421-440 di 10000 Articoli:
-
Giù le mani
"Giù le mani"""" è un profondo grido di denuncia in cinquanta J'accuse lanciati senza risparmiare niente e nessuno. È un dito puntato contro l'ipocrisia, contro i facili soprusi, contro una società incline ad accettare tutto ma non a valorizzare il bisogno di purezza e onestà, spesso calpestato e infangato in nome di un puritanesimo di convenienza. Ma la silloge è al tempo stesso anche un moto di rivalsa e di speranza verso quanto di bello esiste, verso ciò che può ancora scuotere la coscienza e l'orgoglio insito in noi e che non attende che di indignarsi per potersi ravvivare. Temi sociali e di forte attualità come la violenza sulle donne, il bullismo scolastico, gli attentati parigini degli estremisti musulmani, il sacrificio di un bimbo durante una traversata di migranti, gli emarginati, la diversità, le tematiche ecologiche ed etiche, sono trattati senza astio né commiserazione, ma con il desiderio urgente di cancellare quanto rende l'esistenza gravosa e per certi versi dolorosa, seppure imprescindibilmente degna di essere vissuta." -
È primavera ancora
“Quello che si dice è ciò che appare ed è solo un minimo del nostro intimo sentimento” Antonio Venditti, nella nuova raccolta di poesie “È primavera ancora”, si spinge oltre la quotidianità e affonda la sua ‘penna’ fino a stracciare quel velo di pigro torpore che usiamo per mascherare il nostro superficiale egoismo. -
Accenni. Diverse piccole storie
Rosa Nicolson, attraverso i suoi Accenni, ripercorre il periodo che va dalla seconda guerra mondiale alla guerra fredda, alla speranza di pace e di Europa unita e, infine, ai dubbi ed ai crescenti sconvolgimenti di questa prima parte degli anni Duemila. Lo stato d'animo narrato in ogni 'accenno' è richiamato da un disegno che l'autrice, seguendo una sorta di misteriosa affinità elettiva, ha scelto con cura fra quelli realizzati da persone a lei care. Le sue due distinte impronte culturali, anglosassone ed italiana, si ritrovano nei ricordi d'infanzia ed in quelli dell'età matura, mentre scivola con la memoria tra realtà, fantasia e sogni, nella piena consapevolezza, forse a causa del suo bilinguismo, di quanto le parole siano solo un'apparenza della realtà. -
Un'imprecisa cosa felice
Quando gli oggetti a noi più cari si spezzano, si ammaccano, smettono di funzionare, di colpo diventiamo immobili e tristi. Ma cosa succede quando sono le persone a rompersi, magari in modo ridicolo, assurdo, con partenze stupide e improvvise? “Un'imprecisa cosa felice” racconta imprevedibili risvolti nelle vite strampalate di Marta, di suo zio Ernesto e di Nino. Storie di chi resta e non si arrende al dolore, di chi riesce, nonostante tutto, a farsi accecare dalla meraviglia. Specie se fuori ci sono un prato verde e un sole buono a scaldare. -
Il libro del filosofo
Questo libro contiene la seconda grande opera che Nietzsche ha scritto tra il 1872 e il 1875 dopo ""La nascita della tragedia"""": la riproponiamo al pubblico italiano dopo trent'anni di assenza in una nuova edizione corredata da un ampio saggio del curatore, che ne evidenzia l'importanza e l'originalità nel delineare un metodo genealogico di indagine della verità e nel configurare una teoria prospettivistica fondata """"sull'esperienza dei sensi"""". A partire da questo testo frammentario ma dall'ideazione unitaria (analogo nel suo destino alla """"Volontà della potenza""""), sarà possibile ricostruire la complessa """"filosofia del linguaggio"""" che individua nel rapporto tra metafora e concetto la """"mitologia"""" dell'intero pensiero occidentale, formulando intuizioni di grande rilievo che saranno riprese (talvolta inconsapevolmente) con differenti accezioni da Mach e Wittgenstein, da Foucault e Derida, da Searle a Williams. Nella disputa tra arte e scienza come legittime """"ancelle"""" di un pensiero """"tragico"""" che esperisce il ritrarsi dell'insidioso """"terreno della metafisica"""", si potrà scorgere altresì la prefigurazione dell'odierna contrapposizione tra filosofia continentale e tradizione analitica."" -
Soliloquio di un uomo qualunque
Un racconto duro, ironico, mesto e scanzonato. Un coacervo di emozioni che non sanno prescindere le une dalle altre, un viaggio tra le pieghe di un'anima tormentata che non trova approdi, appigli e che, forse, neanche li cerca. -
Il sognatore di Nazareth
"Un rincorrersi di emozioni e tumulti interiori in cui ognuno di noi può rileggere la propria storia sul canovaccio di quella del Custode del Redentore."""" (P. Francesco Russo, osj)" -
In canti di versi
Schegge di parole sepolte nell'incendio impervio delle stelle. -
Il tempo fermo dei posti sbagliati
Un racconto intenso, profondo che scruta il complicato modo adolescenziale: l'amore, le paure, i dubbi. ""Giulio aveva paura di bruciarsi, Domenico aveva paura di non riuscire a farlo."""" Il tempo, la filosofia, la scuola e una parola che diviene quasi ossessione: ricerca."" -
Manuale di tessitura del cambiamento. Un approccio connessionista alla psicoterapia
"L'idea di scrivere questo libro è nata lentamente e cresciuta inesorabilmente come quei piccoli agglomerati umani, che all'inizio si organizzano nelle periferie intorno a un bar o a una piccola chiesa, poi via via attirano nuove case, nuovi esercizi. Ad un certo punto ci si accorge che è diventato un paese o un quartiere vero e proprio. E lì bisogna cominciare a fare ordine, a mettere i nomi alle strade e i cartelli per disciplinare il traffico. Si deve lavorare su due fronti: un conto è organizzare una città o un quartiere per chi ci abita e un conto è organizzarlo pensando a chi verrà solo in visita o da pendolare e a come collegarla con gli altri agglomerati urbani. Naturalmente le due cose si intrecciano e si modificano a vicenda. Così, mano a mano che aumentava la mia competenza e consapevolezza a districarmi nel lavoro clinico, mi diventava sempre più chiaro cosa restava critico e confuso nel lavoro di formazione e supervisione ai colleghi. Sapere una cosa non significa anche saperla fare, e saper fare una cosa non significa anche saperla trasmettere. Questo libro è dunque prima di tutto un'assunzione di responsabilità del mio fare come terapeuta e come formatrice. È un resoconto, certamente parziale, di ciò che ho imparato a trasmettere"""". (Dall'Introduzione dell'autrice)" -
Grazie Bud. Bud Spencer tra fede, filosofia, l'amore per Napoli e racconti di vita
«Grazie...». Fu questa l'ultima parola che pronunciò Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer, al cospetto della sua amatissima famiglia, prima di lasciare questo mondo. Come ultimo atto della sua vita, volle esprimere gratitudine per tutto ciò che aveva ricevuto. Chi lo ha conosciuto, sa bene che lo faceva spesso: essere grato al buon Dio per l'intensa vita che ha avuto. Ecco, gratitudine: merce rara di questi tempi o forse, chissà, da sempre. Infatti molti dimenticano da dove sono partiti e chi sono stati, prima di diventare uomini o donne di successo. Non era però il caso di Bud Spencer. Questo libro parte da dove è finita la vita terrena di Bud. Prende spunto da quell'ultimo atto compiuto, quella semplice ma emozionante parola, per essere un manifesto di gratitudine verso quest'uomo, quest'attore, questo grande ed immenso personaggio, così amato in Italia e all'estero. Siamo tutti così grati a Bud, per come ci ha fatto ridere, sognare ma anche riflettere, con il suo esempio di vita. Perciò: «Grazie Bud. Per tutto ciò che hai fatto e sei stato. Grazie anche perché mi hai concesso questo enorme privilegio di conoscerti ed intervistarti!». -
Ci ha amati per primo
La Grazia è l'amore incondizionato e gratuito di Dio, donato a noi, peccatori immeritevoli: questa è la vera essenza del Vangelo di Gesù Cristo. L'autore, cristiano di fede cattolica, commenta spiritualmente, con un linguaggio semplice e adatto a tutti, alcuni dei più noti brani del Nuovo Testamento e dei Salmi, nei quali emerge fulgidamente la bellezza della Grazia. Abbeverarsi alle fonti di amore e di misericordia di un Padre generoso e pronto a perdonare è la più grande gioia che possiamo sperimentare nella nostra breve, ma preziosa esistenza. -
Batte forte il cuore
Caro diario, sono sei mesi che, con la mamma e Diane, vivo in questa nuova casa, a Long Island, e, finalmente, oggi pomeriggio, faranno il trasloco a pochi isolati da qui, anche papà e mio fratello Paul. Lo so che, tra la mamma e papà, non tornerà come quando vivevamo tutti insieme nel Connecticut, ma, perlomeno, ogni volta che lo vorremo, Diane e io potremo vedere papà e Paul. Non staremo più così lontano ed è questo quello che conta. Adesso, sto aspettando Diane che si decida a tornare a casa. Ma dove si sarà cacciata? Il suo cellulare è qui, in camera. Se non si sbrigherà a tornare la mamma andrà su tutte le furie. Abbiamo promesso a papà e a Paul di aiutarli col trasloco, tra breve, saranno qui e Diane ancora non si vede. -
Sotto i cieli trebulani
Anna Parillo non finisce mai di stupirci. Dopo ""Topazio rosa"""", pubblica """"Sotto i cieli trebulani"""", 103 liriche, un soave mosaico di ricordi, di vite seguite nei loro palpiti e sospiri, di paesaggi morbidi e di afflati religiosi. Il tutto raffigurato con tanta raffinatezza, leggerezza e freschezza."" -
La t@lpa muta
"La t@lpa muta"""", la misteriosa scomparsa di un professore universitario, una tragica serie di omicidi nel mondo saffico, il tutto raccontato da tre punti di vista differenti, sotto forma di confessione, da parte del serial killer, di uno stagista della polizia e di un'ispettrice segnata da un grande dolore. Sullo sfondo piccole e grandi fragilità dei protagonisti illusi di poter comandare il gioco ed invece ignare pedine." -
Matricola 422945
Questo libro di un soldato italiano che è sopravvissuto alla II Guerra Mondiale. La sua è una storia toccante, fatta di sofferenze, scontri, prigionia. La memoria del protagonista non ha cancellato gli orrori del conflitto mondiale, ma li ha incamerati e li ha resi un motivo per credere ancora di più che la vita malgrado tutto è bella. -
Il lato nascosto della luna
Un ispettore, una città magica, una serie di efferati delitti da risolvere. Un thriller nel quale il tragico presente si fonde con un passato che nasconde segreti inconfessabili. Gerardo Fogli, assistito da un'inattesa protagonista, alzerà il velo sottile sotto il quale scoprirà verità devastanti, i meandri più sconcertanti della mente umana. Quel lato nascosto che gli farà scoprire quella parte così celata e altrettanto palese degli esseri umani. L'amore può essere l'unico antidoto per il male che si respira in questo romanzo, quel simbolo di speranza e rinascita che può cancellare il dolore di vivere. Prefazione di Gianni Maritati. -
Questi barbari inglesi
Nella Londra vittoriana la vita di Philip Christy, di sua sorella Frida e del marito di lei, Robert Monteith, viene sconvolta dall'arrivo dello stravagante Bertram Ingledew. Questi è un grande appassionato di consuetudini, feticci e tabù dei popoli del mondo e afferma di essere giunto in Inghilterra per continuare la sua ricerca analizzando i costumi della società britannica. Ingledew ignora qualunque costume o regola sociale, è sempre pronto a mettere in dubbio la validità delle norme civili e religiose sulle quali si basa la vita dei sudditi della Regina e pone sullo stesso piano l'Inghilterra vittoriana e le cosiddette popolazioni primitive dell'Africa o del Pacifico. Fa tutto ciò, però, in modo assolutamente, irresistibilmente, affascinante. -
Io come Pinocchio
Nessun adolescente è ""come gli altri"""". E, in ogni caso, Francesco non è un adolescente come tutti gli altri. Francesco è di legno. Sua madre è morta e lui non ha avuto scelta. E quando si è lasciato cadere dalla spalliera, a sei metri da terra? Non ha avuto scelta. I Due che lo perseguitano, a scuola e fuori, non gli danno scelta. Erika è l'unica che forse potrebbe spezzare il legno e aiutarlo a diventare """"un ragazzino perbene"""". Il fatto è che Francesco non ci sta più con le emozioni. Non capisce bene cos'abbia dentro. Sa solo che sta per scoppiare."" -
Anno Domini 2000. Il destino della donna
Benvenuti nell'anno 2000, benvenuti nel futuro! Nel romanzo, pubblicato originariamente nel 1889, l'autore immagina come possa essere divenuto il mondo, e più nello specifico l'impero britannico, più di cento anni dopo di lui. Nel futuro descritto, ormai per noi un recente passato, innumerevoli sono le predizioni che, in un modo o nell'altro, si sono rivelate più o meno corrette. Nel vastissimo Impero della Britannia Unita la povertà è stata sconfitta e le donne, avendo ormai raggiunto da tempo la parità con l'uomo, ricoprono le più importanti cariche pubbliche. Tra rapimenti, tentativi di secessione, guerre lampo contro gli Stati Uniti, invenzioni - per l'epoca - rivoluzionarie (aero-incrociatori, magnetismo artificiale, telegrafi istantanei) forti passioni e teneri amori, osserviamo la vita piuttosto movimentata della protagonista Hilda Fitzherbert, affascinante ventitreenne nonché sottosegretario di Stato per gli affari interni.