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Toscana e Isola d'Elba. 91 falesie dalle Alpi Apuane all'Argentario
Arrampicare in Toscana coinvolge, come nessun altro luogo, tutti i sensi. Camaiorese, Sant'Anna di Stazzema sulle Apuane, Garfagnana, Isola d'Elba, Porto Ercole nell'Argentario e molto altro: magnifici scorci panoramici su valli incantate, torri rocciose con vie per tutti i gusti, vestigia storiche, itinerari gastronomici e poi un'isola in mezzo a uno splendido mare dove il connubio tra arrampicata e relax mette d'accordo tutti. In questa nuova edizione, l'autore ha integrato e completato il materiale già presente, oltre ad aggiungere nuovi settori che vanno sempre più a completare quello che è il patrimonio arrampicatorio toscano. Una ricca documentazione fotografica rende la guida uno strumento importante per la conoscenza e la promozione anche in chiave turistica di questa terra. -
Toscana e Isola d'Elba. 91 falesie dalle Alpi Apuane all'Argentario. Ediz. tedesca
Arrampicare in Toscana coinvolge, come nessun altro luogo, tutti i sensi. Camaiorese, Sant'Anna di Stazzema sulle Apuane, Garfagnana, Isola d'Elba, Porto Ercole nell'Argentario e molto altro: magnifici scorci panoramici su valli incantate, torri rocciose con vie per tutti i gusti, vestigia storiche, itinerari gastronomici e poi un'isola in mezzo a uno splendido mare dove il connubio tra arrampicata e relax mette d'accordo tutti. In questa nuova edizione, l'autore ha integrato e completato il materiale già presente, oltre ad aggiungere nuovi settori che vanno sempre più a completare quello che è il patrimonio arrampicatorio toscano. Una ricca documentazione fotografica rende la guida uno strumento importante per la conoscenza e la promozione anche in chiave turistica di questa splendida terra. -
Toscana e Isola d'Elba. 91 falesie dalle Alpi Apuane all'Argentario. Ediz. inglese
Arrampicare in Toscana coinvolge, come nessun altro luogo, tutti i sensi. Camaiorese, Sant'Anna di Stazzema sulle Apuane, Garfagnana, Isola d'Elba, Porto Ercole nell'Argentario e molto altro: magnifici scorci panoramici su valli incantate, torri rocciose con vie per tutti i gusti, vestigia storiche, itinerari gastronomici e poi un'isola in mezzo a uno splendido mare dove il connubio tra arrampicata e relax mette d'accordo tutti. In questa nuova edizione, l'autore ha integrato e completato il materiale già presente, oltre ad aggiungere nuovi settori che vanno sempre più a completare quello che è il patrimonio arrampicatorio toscano. Una ricca documentazione fotografica rende la guida uno strumento importante per la conoscenza e la promozione anche in chiave turistica di questa splendida terra. -
La via
Nejc Zaplotnik, pur essendo un grande alpinista, all'epoca paragonato a Reinhold Messner stesso, è soprattutto un artista e un uomo con tutti i suoi dubbi, sbalzi d'umore e contraddizioni. Ma è pure un essere indipendente con una personalità prorompente e una gran sete di sapere. La forza trainante de La Via sono le riflessioni, i pensieri e gli adagi sempre attuali e profondamente ancorati nella quotidianità, anche se esternati in un contesto fuori dal comune, che formano con l'affascinante e spietato ambito esterno una combinazione di grande efficacia. -
La via del Tarci. Tarcisio Fazzini, genio del granito
Adattandosi al mutare dei tempi l'alpinismo si è sempre più avvalso dei moderni mezzi di comunicazione per dare risalto a imprese grandi e piccole. In alcuni casi l'enfasi e la spettacolarizzazione con cui sono state presentate hanno superato di gran lunga il loro valore storico e sportivo, tanto che a volte è nettamente percepibile una sorta di dicotomia. Da un lato ci sono le ascensioni di grande valore tecnico ed esplorativo magari compiute su montagne sconosciute e dall'altro quelle che acquisiscono importanza anche per la bravura comunicativa dei protagonisti e per la facile presa che certe caratteristiche hanno sul grande pubblico. Da questo punto di vista, salire un 8000 anche solo per la via normale è senza dubbio più efficace che riuscire in una straordinaria e difficile ascensione su un 6000. Moltissimi sono gli scalatori che ogni anno compiono più o meno in sordina imprese di grande valore e il più delle volte le loro gesta restano purtroppo confinate nell'ambito degli addetti ai lavori, favorendo nel grande pubblico una falsa percezione dell'Alpinismo. Fra questi scalatori silenti la figura di Tarcisio Fazzini emerge in tutta la sua semplice e quindi straordinaria efficacia. In una decina d'anni Tarcisio e compagni hanno mostrato che fantasia e azione possono portare a risultati incredibili anche su pareti poste a pochi chilometri da casa, senza partire per mete lontane. Purtroppo la Via del Tarci si è conclusa troppo presto, ma il suo segno deve rimanere e questo libro, oltre che un affettuoso omaggio da parte dei suoi familiari, vuole essere il testimone di uno stile alpinistico forse inarrivabile, ma sicuramente da perseguire in ogni caso. -
Quelli del Pordoi
Fine degli anni '60 del XX° secolo: Almo Giambisi e sua moglie Mariangela Bruneri assumono la conduzione dell'Hotel Col di Lana, costruito sul valico del Pordoi dal mitico alpinista e guida alpina Tita Piaz, nonno di Mariangela. In breve tempo l'albergo diventa il punto di riferimento per l'intero alpinismo dolomitico e fino all'inizio degli anni '80, l'Hotel Col di Lana assurge a sinonimo di Campo Base per chi frequenta questo settore delle Alpi: è qui che vengono decise nuove salite e nuove spedizioni e qui che alpinisti di diverse generazioni e nazioni fanno la conoscenza reciproca ed è qui che nascono e crescono amicizie destinate a durare anche dopo la morte. -
Reinhard Karl. Senza compromessi
Reinhard Karl ci offre l'istantanea della sua vita di alpinista. Morto nel 1982 sotto una valanga sul Cho Oyu, Karl era un uomo delle montagne, un pensatore verticale, fotografo e scrittore tanto quanto alpinsta. Comincia a scalare in fuga dalla routine della sua vita di meccanico, attratto dal fascino respirato tra le pagine dei libri; la bellezza del mondo verticale conduce in tutti i luoghi il cui solo nome evoca una cascata di personaggi e di storie: Yosemite, Himalaya, Karakorum, Patagonia. Da questo libro emerge la sua determinazione incrollabile, la capacità di lottare per una cima accanto alla netta consapevolezza delle forze in campo e un'acuta riflessione sul senso della sconfitta e della rinuncia. -
Dolomiti giorni verticali
Tutte le storie hanno un inizio e una fine, dei protagonisti, uno sfondo. Questo libro ne racconta una che si dipana per un secolo e mezzo, dagli ultimi giorni dell'estate 1857 alla primavera del 2007. Basta uno sguardo ai protagonisti del primo e dell'ultimo capitolo per scoprire quanto gli anni del Risorgimento e della rivoluzione industriale siano lontani da quelli della globalizzazione e di Internet. L'evoluzione della tecnologia, dai mezzi di comunicazione ai veicoli, ha trasformato la cultura, il modo di pensare, ogni sfaccettatura della vita. Tra l'avventura del 1857 di John Ball sul Pelmo e quella di Hansjörg Auer in free solo sul Pesce un secolo e mezzo più tardi, questo libro racconta decine di altre grandi giornate in montagna, nel mondo verticale dei Monti Pallidi. I protagonisti sono molto diversi tra loro come provenienza, ceto e cultura, ma dagli anni del terzo a quelli del nono e del decimo grado, la motivazione è rimasta sempre la stessa. ""Because it's there"""", """"perché è lì"""", come ha spiegato con straordinaria efficacia George Leigh Mallory prima di partire per l'Everest dove avrebbe perso la vita. Che si tratti di un Ottomila vergine, di una linea ancora da aprire in parete, di un tiro di corda o di un singolo passaggio ancora da liberare la sfida è rimasta sempre la stessa."" -
Il contrario del sole
Dopo un'incessante produzione di libri geografici con testi e fotografie, Carlos Solito regala una narrativa dedicata alla sua più grande passione: le grotte, caverne e abissi. Storie di speleologia di un quindicennio raccolte qua e là tra alcuni massicci calcarei d'Italia con fuori rotta dentro alcune montagne estere. Il contrario del sole è un viaggio nella speleologia e soprattutto tra chi la fa. Questo non è un libro che propone epiche esplorazioni abissali e nozioni tecniche ma, proprio come una salita lungo un pozzo, suda le emozioni che solo l'esperienza sotterranea riesce a dare in luoghi che, come recita il titolo dell'opera, sono l'esatto contrario del mondo esterno: colmi di buio pesto. Gli ingredienti di queste pagine sono ritratti di scoperte, notti eterne in compagnia della fiamma ad acetilene, amicizie e, soprattutto, gioie e paure. L'autore, trentenne, è nato a Grottaglie (Taranto). Spinto dalla passione per il viaggio, la fotografia e la scrittura, realizza reportage e servizi fotogiornalistici in tutto il mondo prediligendo le tematiche antropiche e paesaggistiche. Pratica speleologia e sport outdoor. Preferendo la libertà del freelance, numerose sono le riviste italiane ed estere con le quali collabora. Quando non viaggia e non esplora, vive tra l'Irpinia e il Salento. -
Canyoning nella Alpi Occidentali. 69 itinerari in Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria
Questo libro è rivolto a un pubblico eterogeneo, tra le schede ci sono fiumi di difficoltà assai variabili: si va dal percorso ludico a quello decisamente impegnativo. Valle d'Aosta, Piemonte e Liguria, l'immenso palcoscenico che questo lavoro propone copre un'area di 16.000 kmq, decine di valli e centinaia di vallette laterali. Innumerevoli corsi d'acqua che hanno inciso attraverso la roccia la loro storia millenaria modellando opere bellissime. Sculture di pietra e acqua, dove il vento, le variazioni climatiche e il tempo sono gli elementi hanno lasciato il proprio tratto. Una scena incantevole formatasi in lunghissime ere entro la quale muoversi col rispetto di chi è un battito di ciglia, anzi di 75 milioni di battiti di ciglia: l'arco della nostra vita. Questa guida è il frutto di diversi anni di gestazione, di controlli, di decine di uscite dedicate unicamente allo scopo di documentare al meglio le discese. Ogni discesa è un'avventura a sé: di anno in anno i fiumi cambiano, gli ancoraggi e gli stratagemmi artificiali che mettiamo in campo per spingerci dove non ci sarebbe possibile farlo senza, subiscono il deterioramento dovuto all'esposizione alle intemperie inoltre eventi alluvionali e frane modificano profondamente la morfologia dei fiumi, bisogna sempre tenerlo presente. -
La sottile linea bianca
Nel 1997, Andy Cave ritorna dall'Himalaya dopo aver scalato la stupenda parete Nord del Changabang, ma senza il suo amico e compagno di cordata, scomparso durante l'ascesa. Traumatizzato dalla tremenda disavventura, rimette in discussione il suo rapporto con le montagne, che fino a quel momento ha dato un'impronta decisiva alla sua vita. Troverà ancora il coraggio di intraprendere sfide del genere? Ne avrà ancora la volontà? ""La sottile linea bianca"""" racconta il suo viaggio alla ricerca di una risposta ma è anche un viaggio nella psiche di un alpinista estremo che si avventura in ambienti selvaggi. La narrazione avvincente di Cave ci porta in Patagonia, Norvegia e Alaska, affrontando le sfide più severe dell'alpinismo moderno e permettendoci di accostarci alla bellezza essenziale di quei paesaggi e ai coloriti personaggi che li popolano - avventurieri di ieri e di oggi e pionieri dell'aeronautica. Cave trasmette in maniera vivida le gioie e le sofferenze dell'alpinismo, portando il racconto a un finale drammatico che evidenzia la fragilità delle nostre convinzioni più profondamente radicate."" -
Tomaz Humar. Prigioniero del ghiaccio
Nell'agosto del 2005 Tomaz Humar rimane intrappolato su una stretta cengia a 5900 metri di quota, durante l'apertura in solitaria di una nuova via al centro della più grande parete al mondo: l'imponente versante Rupal del Nanga Parbat (8126 m). Trascorsi sei giorni, l'alpinista sloveno si ritrova senza cibo, col carburante agli sgoccioli e sotto il costante tiro delle valanghe. In una brevissima finestra di bel tempo, tre elicotteri si alzano in volo nel tentativo di strapparlo alla furia mortale della parete. Il tutto sotto gli occhi attenti e curiosi di milioni di spettatori di tutto il mondo, attratti da quella vicenda per l'audacia della salita, la notorietà dell'alpinista, il rischio elevatissimo di quell'operazione di soccorso, e aggiornati dai bollettini che il campo base pubblica ora dopo ora sul sito web di Humar. -
Giorni della grande pietra
Una delle montagne più belle e più amate d'Italia si alza molto più a sud delle Alpi, nel cuore dell'Appennino e dell'Abruzzo. Magnifiche pareti calcaree, canaloni innevati, cascate di ghiaccio fanno del Gran Sasso, d'estate e d'inverno, uno straordinario terreno di gioco per gli alpinisti. Questo libro, scritto da uno dei migliori conoscitori del massiccio, racconta le speranze, le avventure, le vittorie, le tragedie vissute da generazioni di alpinisti sulle pareti del Corno Grande, del Corno Piccolo, del Pizzo d'Intermèsoli, del Monte Camicia e delle altre vette della ""Grande Pietra"""". Una storia che inizia nel 1573, quando Francesco de Marchi sale per la prima volta al """"Corno Monte"""", e raggiunge gli exploit su roccia e ghiaccio compiuti dai migliori alpinisti romani, abruzzesi e marchigiani di oggi. Una storia nella quale ai """"padroni di casa"""" - gli Aquilotti degli anni Trenta, i Sucaini romani del dopoguerra, e poi Gigi Mario, Pierluigi Bini, Giampiero Di Federico, Paolo Caruso e Tiziano Cantalamessa - si sono spesso affiancati uomini arrivati da lontano, come Douglas Freshfield, Giusto Gervasutti e Fosco Maraini."" -
Snowalp in Trentino Alto Adige. 60 itinerari di snowboard e scialpinismo
Snowboard-Alpinismo: una terminologia ancora poco usata che viene spesso confusa con le parole Freeride e Backcountry. Con questo manuale/guida, il primo in Italia a trattare dal punto di vista tecnico e teorico questo argomento in modo approfondito, l'autore vuole fare chiarezza su questa disciplina invernale che a tutti gli effetti proietta il mondo dello snowboard all'interno di una dimensione alpinistica. -
L' arte del ghiaccio. Tecniche, materiali, storie dell'arrampicata su ghiaccio
Questo libro illustra l'arrampicata su ghiaccio dalle ascensioni alpinistiche fino alla pratica del dry-tooling affrontando gli aspetti storici, tecnici oltre ai materiali adatti per la pratica. Viene presentato un metodo, Check & Go, per facilitare la valutazione dei rischi e dei pericoli. Un approccio pedagogico, per esperti e principianti, per rispondere alle loro domande e per fornire un inquadramento tecnico dell'attività. Con testimonianze scritte dai più forti alpinisti internazionali: Walter Cecchinel, Lüdger Simond, Bruno Sourzac, Will Gadd, François Marsigny, Pavel Shabalin, Tim Emmett, Mark Twight, Ueli Steck, Fred Degoulet, Christophe Moulin, Jérôme Blanc-Gras. Prefazione di Jeff Lowe. -
Mountain bike Alto Garda. 54 percorsi Monte Baldo, Monte Velo, Monte Tremalzo, Valle dei Laghi, Val di Ledro, Vallagarina, Val di Gresta
Questo libro è uno strumento per guidare gli appassionati di mountain bike, in sella alla propria bici alla scoperta di luoghi unici, fra specchi d'acqua, picchi di roccia e morbidi pendii, divertendosi nel rispetto del territorio e degli altri. La zona dell'Alto Garda, già ambita meta di numerosissimi biker europei, offre percorsi in grado di soddisfare qualsiasi ciclista, dal neofita al freerider, ed è attrezzata per accogliere gli sportivi più esigenti. La guida illustra una selezione di itinerari che interessa, oltre all'Alto Garda, anche le vicine aree dell'Altopiano di Brentonico, la Valle dei Laghi la Val di Ledro e Vallagarina. -
La pietra dei sogni
La pietra dei sogni ci racconta l'arrampicata nel mezzogiorno d'Italia. Trentatré anni dopo la serie di viaggi al Sud che culminò con il libro/guida ""Mezzogiorno di pietra"""", Alessandro Gogna è finalmente riuscito a mettere mano ai ricordi di quegli anni e di quelli successivi, inserendoli nello scorrere del tempo. Ne è uscito un libro personale, ricco di episodi, di ritratti di grandi arrampicatori, ma anche corale, con preziose testimonianze di chi quegli anni li ha vissuti da protagonista, anche ad altissimi livelli. Furono anni di ricerca, di miglioramento sportivo, di discussioni sul come e con quali mezzi, ancora oggi di certo non risolte."" -
Scialpinismo nelle Alpi Giulie orientali. 100 percorsi. Tricorno, Gialuz, Prisani, Martuljek, Razor, Monte Nero, Monti di Bohinj
Ogni appassionato di scialpinismo che metta piede anche solo una volta sulle Alpi Giulie viene contagiato dal fascino di questa impressionante e appartata catena montuosa. Questo secondo volume copre il suo settore orientale, interamente ubicato in territorio sloveno. Il carattere ripido e selvaggio degli itinerari, già noto dal primo volume, si ritrova qui soprattutto nel Gialuz (Jalovec), nel Tricorno (Triglav) e nel gruppo Martuljek-Razor-Prisani (Prisojnik). Ma le Alpi Giulie orientali hanno anche una caratteristica del tutto opposta: vi si trovano infatti vasti altipiani carsici circondati da cime dalle forme bizzarre e affascinanti, capaci di emozionare ogni scialpinista. Scenari perfetti sia per entusiasmanti escursioni di un giorno, sia per solitarie traversate di più tappe. A completare questo quadro, oltre ai noti gruppi montuosi già citati, all'estremità meridionale delle Alpi Giulie si eleva il Gruppo del Monte Nero (Krn). È proprio in queste zone che si possono trovare riunite entrambe le caratteristiche descritte: salite ripide e selvagge accanto ad ampi altipiani collinari, che invitano gli sportivi a lanciarsi in avventure alla scoperta del mondo alpino invernale. -
Scialpinismo nelle Alpi Giulie orientali. 100 percorsi. Tricorno, Gialuz, Prisani, Martuljek, Razor, Monte Nero, Monti di Bohinj. Ediz. tedesca
Ogni appassionato di scialpinismo che metta piede anche solo una volta sulle Alpi Giulie viene contagiato dal fascino di questa impressionante e appartata catena montuosa. Questo secondo volume copre il suo settore orientale, interamente ubicato in territorio sloveno. Il carattere ripido e selvaggio degli itinerari, già noto dal primo volume, si ritrova qui soprattutto nel Gialuz (Jalovec), nel Tricorno (Triglav) e nel gruppo Martuljek-Razor-Prisani (Prisojnik). Ma le Alpi Giulie orientali hanno anche una caratteristica del tutto opposta: vi si trovano infatti vasti altipiani carsici circondati da cime dalle forme bizzarre e affascinanti, capaci di emozionare ogni scialpinista. Scenari perfetti sia per entusiasmanti escursioni di un giorno, sia per solitarie traversate di più tappe. A completare questo quadro, oltre ai noti gruppi montuosi già citati, all'estremità meridionale delle Alpi Giulie si eleva il Gruppo del Monte Nero (Krn). È proprio in queste zone che si possono trovare riunite entrambe le caratteristiche descritte: salite ripide e selvagge accanto ad ampi altipiani collinari, che invitano gli sportivi a lanciarsi in avventure alla scoperta del mondo alpino invernale. -
Mountain bike in Sardegna. 73 percorsi dal nord al sud
Una guida completa per organizzare la propria vacanza in Sardegna in sella alla MTB e per tutti coloro che non intendono rinunciare alla pratica della mountain bike quando visitano l'isola nella stagione estiva. Il libro è completo di file con le tracce GPS di tutti i percorsi, e di numerosi video delle discese più emozionanti. Una selezione aggiornata di 77 itinerari, da pedalare tutto l'anno, che vi permetterà di esplorare i sentieri dell'Isola da Nord a Sud, offrendovi una inaspettata varietà di paesaggi e di esperienze fra le splendide spiagge e i profumi della macchia mediterranea, tra le dolci colline della costa e i duri calcari dell'interno. Scoprirete inoltre la storia della Sardegna e dei Sardi, dal primo insediamento umano nell'Anglona agli innumerevoli nuraghi onnipresenti nei nostri itinerari, dalle imponenti miniere del Sud-Ovest agli ovili isolati dove i pastori custodiscono ancora le antiche tradizioni barbaricine. Conoscerete un territorio ancora in gran parte incontaminato e attraverserete i sentieri secolari, testimoni in passato del transito di famosi banditi e del lavoro duro dei carbonai e oggi aperti al divertimento dei biker più esigenti o alla curiosità dei cicloturisti inesperti.