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Diritto, religione e politica nell'arena internazionale
Le dinamiche tra dimensione politica e fattore religioso costituiscono uno degli snodi più importanti all'interno dello spazio globale. La nuova forma giuridica della sovranità statale e l'intreccio a rete tra sfere multiple di governo della società civile richiedono l'allestimento di paradigmi innovativi necessari a declinare valori ""spendibili"""" a livello universale. Le religioni, come organizzazioni di interessi e come catalizzatori di bisogni afferenti la sfera individuale, svolgono un ruolo centrale all'interno di questa arena (sovente conflittuale) manifestando condotte differenti - a seconda della diversa matrice culturale di riferimento - di fronte alle richieste dei poteri pubblici a ricomporre equilibri finalizzati alla convivenza pacifica e civile. Si tratta perciò di verificare quanti margini, sotto il profilo politico e giuridico - oltre che sociale ed economico - sono ancora possibili ordinare per offrire a tutti gli attori coinvolti in questa esperienza l'occasione per lasciare un segno di speranza per le sorti dell'umanità. Questo volume raccoglie spunti di riflessione differenti, utili a """"farsi un'idea"""" del modo come provare a costruire un discorso pubblico sensibile alle mutate condizioni dei tempi, capace di includere senza stabilire premesse culturali escludenti e organizzato per categorie valoriali aperte."" -
Teologie della proprietà privata. Dai miti delle origini ai nuovi dei della finanza
Il problema della giustificazione della proprietà privata attraversa l’intera storia umana. A lungo il dibattito ha fatto prevalentemente ricorso ad argomenti teologici o comunque metafisici (dai miti mesopotamici ai giusnaturalisti). La secolarizzazione e positivizzazione del diritto, che ha caratterizzato le fasi iniziali della modernità capitalistica, si è dovuta misurare con due influenti culture critiche: la dottrina sociale della Chiesa e il marxismo. Con la globalizzazione ritorna un sistema economico e giuridico basato sull’individualismo possessivo. Le giustificazioni del neoliberismo appaiono a molti una nuova teologia: il mercato come Dio, è stato detto. Il libro ripercorre nelle grandi linee l’intera vicenda, e sottolinea l’attualità della dottrina sociale della Chiesa, e del nesso che essa instaura tra questione sociale e questione antropologica. -
La guerra è l'unico pensiero che ci domina tutti. Bambine, bambini, adolescenti nella Grande guerra
Negli anni della Grande guerra, una raffinata macchina di propaganda coinvolse militari e civili, tra questi ultimi non furono risparmiati bambini e adolescenti che ebbero un ruolo centrale nelle rappresentazioni e nelle pratiche della mobilitazione. Essi sono i protagonisti di questo volume che, saldando il genere alla categoria della guerra totale, analizza gli effetti della “cultura di guerra” nella sfera pubblica e privata, le ricadute sulla letteratura e sui giocattoli che, da strumento ludicoeducativo, si trasformano in simbolo dell’appartenenza alla nazione e dello sforzo bellico. Il conflitto si insinua nelle vite dei giovani testimoni e tra le pieghe della memoria, irrompe e spezza la quotidianità, genera conseguenze negative. Il grande evento è per molti portatore di separazioni, rottura di legami familiari e affettivi, ma le “scritture bambine” lasciano affiorare insieme alla materialità dell’esistenza, il loro coinvolgimento, la fascinazione provata. La soglia domestica è oltrepassata dalla forza degli eventi, dalla martellante propaganda capace di far vibrare le corde dell’emotività, di spronare la partecipazione, mentre rappresentazioni e realtà si intersecano restituendo una duplice versione del conflitto bellico: “alla guerra lontana”, di cui parlano le maestre e i tanti giornalini, fa da contro altare la “guerra vicina”, quella vissuta nel quotidiano, che è diverso a seconda dell’appartenenza sociale e di genere. Nella maggioranza dei casi, le due dimensioni, quella della rappresentazione e dell’autorappresentazione, si intrecciano e le prime entrano a far parte dell’esperienza individuale e collettiva, producono emozioni, condizionano giudizi, favoriscono scelte, stimolano l’impegno. -
Cinema e storia (2018). Vol. 1: Storia e storie delle audience in era globale
Lo studio delle audience ha attraversato come un basso continuo tutta la storia della ricerca sul cinema. Tema di sfondo, accessorio rispetto ad un'analisi concentrata sul film: sui suoi autori, sui suoi contenuti, sulle sue estetiche, sul suo funzionamento. Lo spettatore era insomma sempre dietro le spalle dello studioso: attento a quanto accadeva sullo schermo, ma assai meno a chi affollava (fino a un certo punto almeno) le sale. Da questa posizione liminale, la riflessione sulle audience cinematografiche ha guadagnato negli ultimi anni un'inedita rilevanza. Più il dispositivo cinema, inteso come apparato tecnologico e come insieme di testi e di pratiche di fruizione, si allontanava dal canone classico, più gli studiosi si rivolgevano allo spettatore, unico elemento della formula a restare, se non stabile, almeno identificabile. Ecco così un fiorire negli ultimi anni di ricerche sui pubblici di cinema: quelli occidentali, su cui già si comincia a lavorare negli anni Ottanta, complice la svolta revisionista della ricerca storica in ambito cinematografico, e quelli non occidentali, verso cui spingono le prospettive della world history; gli spettatori che ancora vanno in sala e quelli che vedono i film in televisione o sugli schermi dei propri laptop; gli spettatori di un tempo e quelli di oggi. Il numero 1/2018 di 'Cinema e Storia' è dedicato proprio a questo tema: negletto per molto tempo, oggi oggetto di un recupero energico che ne fa un campo di sperimentazione di metodi, letture, approcci. I saggi qui contenuti offrono uno spaccato prezioso delle sensibilità, degli oggetti e delle tecniche di ricerca storica sui pubblici di cinema. Completa la rivista la sezione Stile libero con una conversazione con Ermanno Olmi, un saggio sul musical, uno sulla fabbrica della storia e uno sul dialetto romano nel cinema; oltre alle segnalazioni cinematografiche ed editoriali dell'ultima stagione. -
Esperienza morale e conoscenza. Per una critica dell'esperienza
Come tutte le esperienze di relazione, l'esperienza morale nasce come una costrizione, come qualcosa che nega una presupposta libertà arbitraria. Essa non accade, ma è il prodotto di un processo conoscitivo, di una vera e propria attività di legiferazione, rispetto alla quale ci sentiamo obbligati. In realtà, a partire dall'esperienza dell'obbligo, facciamo esperienza dell'autonomia. Nell'analizzare da un punto di vista storico-filosofico il concetto di esperienza morale, il volume, facendo riferimento al fondamentale contributo di pensiero di Hermann Cohen, mette in luce in che senso si possa e si debba affermare che l'esperienza morale è possibile solo grazie alla conoscenza e ad una critica dell'esperienza e, per far questo, pone in discussione il modo in cui Martin Heidegger, con la sua ermeneutica della fatticità, ha inteso l'esperienza effettiva della vita, l'esperienza come essere-nel-mondo. -
Élites e populismo. La democrazia nel mondo della vita
«In un dibattito di idee monopolizzato dalla tensione tra élite e ""demos"""", il saggio del filosofo Sergio Costa si muove lungo un binario noto: la tesi è che il malessere diffuso di oggi dipende dall'insoddisfazione delle masse acculturate verso classi dirigenti delegittimate. Ma davvero le cose sono coì semplici?» - RobinsonrnQuesto lavoro cerca di delineare una serie di strategie possibili atte a governare i processi di trasformazione politica in corso attraverso un incremento di democrazia invece che attraverso un suo abbandono o smantellamento. Il libro cerca di sostenere che abbiamo bisogno di più sovranità popolare, di migliore qualità, maggiormente fruibile e agibile, e che ad essere entrata in crisi non è la democrazia in quanto tale, ma la democrazia delle élites. Questa non è la democrazia liberale, ma il suo uso elitario, che consiste nello svuotamento della sovranità popolare. Il populismo va allora compreso all'interno e a partire dall'output disfunzionale prodotto da una relazione malata tra élite e moltitudine. Non siamo dunque davanti alla fine della democrazia, ma al declino della democrazia delle élites, di cui il populismo è la conseguenza. Su questa base viene esplicitata la solidarietà sistematica tra élites e populismo: entrambi, in modi diversi, impediscono la circolazione del senso e bloccano i processi democratici attraverso cui una moltitudine si costituisce in popolo."" -
Patologia della casa. Lo spazio domestico nel racconto ispanoamericano del XXI secolo
La letteratura ispanoamericana del nuovo millennio racconta di appartamenti con storie minime, piccoli, anonimi, molto lontani dalla casa dei Buendía a Macondo. Sono cambiati i modi di abitare e di pensare le relazioni familiari. Le grandi case patriarcali della letteratura ispanoamericana del secolo scorso, nelle loro diverse declinazioni: hogar protettivo, rassicurante e solido, luogo degli affetti e della rêverie, ma anche luogo della repressione, della subordinazione, della fissità dei ruoli, sono state sostituite da spazi molto meno solidi e molto più dinamici. L'azione centripeta del nucleo patriarcale che attrae, aggrega, assimila (controlla, reprime), si è trasformata in un movimento centrifugo, che respinge, esclude, rigetta (libera, emancipa). Le case e le forme di convivenza che le abitano, sono fragili e frammentate. Da qui l'analisi della parte e non del tutto, delle camere e non della casa. -
Presente infinito
Lo storico Augusto Placanica descrive il peculiare rapporto tra l'uomo e l'ambiente in Calabria attraverso il concetto di ""paesaggio interiore"""", che egli definisce come il """"punto di incontro fra due territori, quello del suolo della Calabria e quello dell'anima del calabrese. Un luogo dove la storia del territorio e del paesaggio, dell'architettura e della cultura, dei modi di vita e dell'anima si fondono"""". Senza dubbio questa definizione richiama la tradizionale concezione di """"paesaggio"""", inteso come un insieme di segni intellegibili e tracce lasciate dall'uomo sul territorio che, come parte di un discorso, ci raccontano le relazioni che formano il rapporto tra l'uomo e la natura. Tuttavia, le particolari vicende che hanno caratterizzato l'evoluzione delle comunità calabresi, imprigionate in un lungo periodo di isolamento assoluto, dalla fine della civiltà Magnogreca fino all'età contemporanea, che ha determinato una cristallizzazione delle strutture socio-economiche e socio-culturali, ci permettono di immaginare che il normale rapporto di condizionamento tra l'uomo e l'ambiente si sia approfondito fino a generare addirittura una fusione o identificazione tra l'elemento umano e quello naturale. Per comprendere questo """"paesaggio"""", è necessario liberarsi innanzitutto da qualsiasi coordinata spaziale e temporale, al fine di cogliere l'essenza simbolica del rapporto tra l'uomo e la natura. Non è un caso che l'elemento archetipico di tale paesaggio sia costituito dalla pietra, dalla roccia nuda, che nei secoli ha offerto rifugio a monaci ed eremiti i quali, in fuga dalle persecuzioni anticristiane, hanno abbandonato le cose di questo mondo per immergersi in una fusione ancestrale con l'elemento naturale. Questo paesaggio trova la sua identità sotto il segno del trauma e della crisi, poiché nel corso dei secoli terremoti, frane e alluvioni hanno costantemente segnato il rapporto tra l'uomo e l'ambiente, influenzando l'evoluzione delle comunità al punto da favorire l'emergere di una visione disillusa della vita da parte delle popolazioni coinvolte. Di conseguenza, il paesaggio calabrese deve essere considerato nella sua fragilità e precarietà. Così, nella prospettiva di una fusione tra l'elemento umano e quello naturale, la debolezza del terreno si riflette nella debolezza dell'economia, degli insediamenti e delle strutture edilizie. Questa visione ci porta a riflettere su un'umanità stretta nella morsa delle necessità naturali, costretta nell'orizzonte limitato del presente."" -
Rivista di politica (2023). Vol. 2
Vilfredo Pareto nel centenario della morte (1923-2023): l’attualità di un “guastafeste” -
Marte e Venere si innamorano di nuovo. Come ritrovare l'amore dopo una separazione o un divorzio
"A causa della perdita d'amore, la nostra vita subisce una trasformazione immediata. Ricominciando a vivere da soli, ci troviamo improvvisamente a proseguire sul cammino della nostra vita senza avere idea di che cosa ci aspetti: siamo rimasti privi di ciò che ci era più familiare e abbiamo una scarsissima nozione di ciò che avverrà poi. Di fronte a questa nuova sfida, non abbiamo nessuna esperienza che ci aiuti a orientarci: nella mente s'affollano le domande e il cuore è gonfio di sofferenza."""" Anche se ogni caso è unico e molto diverso dagli altri, il dolore provato è sempre lo stesso: la sofferenza di un cuore infranto. Mediante la pratica del counseling, e in occasione di numerosi seminari, John Gray ha aiutato in prima persona migliaia di persone ferite dalla fine di un rapporto. In questo libro ha raccolto tutta la sua esperienza, mettendo a punto un processo terapeutico per superare il dolore, scoprire nuove prospettive e, soprattutto, aprirsi di nuovo alla fiducia verso l'altro e alla possibilità di un nuovo amore." -
Concorso Polizia di Stato 1650 allievi agenti. Manuale completo per la preparazione alla prova scritta. Teoria e quiz. Con espansione online. Con software di simulazione
Il manuale “Concorso Polizia di Stato - 1650 allievi agenti” è un testo completo per la preparazione alla prova scritta del concorso, bandito sul sito Internet della PS il 10 luglio 2023, aperto a tutti i civili. Il testo, che propone teoria e quiz, aderisce perfettamente alle indicazioni del bando, secondo cui la prova d’esame consisterà in un questionario composto da domande con risposta a scelta multipla o a risposta sintetica riguardanti argomenti di cultura generale e materie della scuola media dell’obbligo, tese anche ad accertare un sufficiente livello di conoscenza dell’Inglese e dell’Informatica, nonché quesiti di ragionamento logico-matematico e critico-verbale. Pertanto la trattazione comprende: Letteratura italiana; Grammatica italiana; Storia; Educazione civica; Geografia; Scienze; Matematica e Geometria; Informatica; Lingua inglese (quiz con risposte commentate); Quiz di Cultura generale a risposta sintetica (espansione online); Quiz di ragionamento logico-matematico e critico-verbale (espansione online). A completamento dell’opera, videolezioni di logica e un software con migliaia di quiz ufficiali di precedenti concorsi, per infinite esercitazioni e simulazioni della prova d’esame. -
Il paradiso è un giardino selvatico. Storie ed esperimenti di botanica per artisti
In questo poetico manuale di ""botanica per artisti"""" Perazzi ci accompagna tra edere e belle di notte, anemoni japoniche e tweedie cerulee; tra le piante che crescono naturalmente senza bisogno dell'aiuto dell'uomo e quelle ostinate, tra alberi secolari ed erbacce spontanee. Un inno ala straordinaria quotidianità di una natura finalmente libera da controlli: un'opera d'arte che evolve nel tempo.rnrnLa prima regola per amare il giardino è dargli tempo: il segreto sta nell'imparare a rallentare, senza paura di dedicasi all'osservazione della natura, proprio come si fa da piccoli. Paesaggista raffinato ed esploratore avventuroso, Antonio Perazzi ha scoperto il suo amore per la natura poco più che bambino, durante le lunghe estati tra le colline del Chianti, a Piuca, nella casa del nonno. Lì, tutto era selvatico: le lucciole che si rincorrevano tra i cespugli di ortiche, i funghi sulle cortecce, le piante che si arrampicavano l'una sull'altra... un giardino molto diverso da quelli che punteggiavano Milano. E mentre molti in quei grovigli naturali vedevano il caos, Perazzi comincia a maturare un'idea di giardino complessa: un insieme unico di organismi capaci di interagire tra loro. Crescendo questa idea l'ha inseguita nei boschi e nei giardini di tutto il mondo, dalle montagne della Cina meridionale all'India, fino all'Alaska per poi tornare a Piuca, carico di semi e piante esotiche e con un obiettivo preciso: dare vita a una botanica versatile, basata sull'adattamento, a un giardino che fosse in grado di interessare una relazione tra natura e società."" -
Dott.ssa Peluche. Libro pastello. Ediz. illustrata. Con gadget
Colora le pagine, poi staccale e appendi i tuoi capolavori. Età di lettura: da 3 anni. -
Topolino e gli amici del rally. Ediz. a colori
Una raccolta che comprende tre storie con i protagonisti dell'omonima serie tv Disney Junior splendidamente illustrata a colori, nell'elegante volume della collana ""I Capolavori"""" con una nuova veste grafica di copertina. Topolino, Pippo, Minni e Paperina sfrecciano con le loro particolari automobili per vivere avvincenti avventure! Età di lettura: da 5 anni."" -
L'iliade. Ediz. integrale
La Grecia di Omero, nella traduzione di Vincenzo Monti, diventa un teatro di passioni forti, sentimenti intensi, avventure di eroi sottratti alla fissità del mito, protagonisti di una realtà sempre attuale. Risultato più alto dello ""stile Impero"""" nella letteratura, l'""""Iliade"""" del Monti si imprime nella memoria del lettore grazie al sapiente uso di una squisita strumentazione linguistica e a una ritmica che, verso dopo verso, trasporta in un mondo di imprese indimenticabili, episodi tragici, magnifici sortilegi. Nessun altro traduttore del poema ha saputo fondere, come il Monti, le istanze secolari della cultura classica con le esigenze della contemporaneità, arrivando a monopolizzare intorno a sé il dibattito culturale dei primi decenni del XIX secolo. Malgrado le accese polemiche (famosa quella animata da Ugo Foscolo), nessun'altra versione dell'""""Iliade"""" è riuscita a lasciare un segno così importante nella memoria collettiva, proponendosi come un capolavoro di mediazione culturale."" -
Lussuria. Fighting Lust. Deadly sins series. Vol. 3
"Mi chiamano Ryder “Casanova” King perché ho trasformato la seduzione in una forma d’arte, fuori e dentro l’ottagono. Mi basta un sorriso e le donne cadono tutte ai miei piedi. Però ho imparato che è pericoloso lasciarsi coinvolgere, perché può farti a pezzi il cuore. Poi è arrivata Tessa Jameson. Ho vissuto con lei un momento di pura lussuria e ora voglio di più, anche se non sembra interessata. Pensa che gli uomini vogliano solo sesso, ma io sono determinato a dimostrarle che si sbaglia, e non importa quanto sarà difficile. So di aver incontrato quella giusta e sarà mia."""" Il desiderio dell’amore è di dare; il desiderio della lussuria è di prendere. Due persone ferite che hanno deciso di non mettersi più in gioco, possono essere disposte a cambiare? Ad amare di nuovo?" -
Le volontarie della libertà. 8 settembre 1943-25 aprile 1945
Che cosa è stata la partecipazione femminile alla Resistenza? Quali le articolazioni attraverso cui si è espressa? Quali motivi ideali hanno ispirato l'azione di tante donne? Sapevano a che cosa andavano incontro? Si può individuare nell'ampiezza della presenza delle donne così varia per età ed estrazione sociale la matrice della successiva rivolta femminile? A queste domande vuol rispondere questo libro attraverso le testimonianze delle protagoniste. Identificando pubblico e privato, esse fanno emergere tematiche anticipatrici di quelle del moderno movimento delle donne: ribellione alla condizione femminile; opportunità di decidere, di scegliere, di misurarsi; desiderio di vivere da donne in modo diverso da quello tradizionale. Il libro fornisce nello stesso tempo un panorama ricchissimo di nomi, dati, fatti che consentono di valutare per la prima volta - visto che la storia della resistenza femminile non è mai stata scritta - la reale portata di quella partecipazione. Volontarie della libertà sostiene una tesi originale: volontarie le donne lo furono più degli uomini, perché, mentre per questi, per ragioni di obbligo militare, una scelta di campo si imponeva, esse, restando a casa, non avrebbero rischiato nulla. Un libro polemico, rigorosamente documentato, privo di sentimentalismi e che indica le possibili interpretazioni di un fenomeno che non ha riferimenti con quello di nessun altro paese europeo. -
Mater contro Matrix. Ritorno alla vita autentica
Mater contro Matrix è un libro per riflettere sui temi essenziali che formano la personalità: per prendere coscienza dell’essere Uomo, Donna e Madre, del valore individuale e collettivo, della vita in sé, dell’educazione, dell’istruzione. Un saggio in cui l’autrice ha voluto condividere conoscenze ed esperienze per stimolare la mente a riflettersi al di là di una storia raccontata soltanto al maschile e dove, puntualmente, mancano i racconti al femminile. In Mater contro Matrix l’autrice si è occupata di un femminile e maschile del quale non è più possibile fare a meno se si vuole sanare le piaghe del mondo, evitare la disumanizzazione (Matrix) verso la quale fatalmente stiamo andando (già ci siamo) e ritrovare l’armonia primordiale che è la vita stessa a sprigionare. Principi profondi dai quali dipende il futuro dell’umanità, come ampiamente si spiega nelle pagine che scorrono, affascinano e fanno riflettere. -
Trentotto anni di racconti. Storie di una donna migrante
Emigrare dalla propria terra è quasi sempre una scelta complessa e difficile. Si lasciano spesso i propri cari, gli affetti più intimi, persino i propri figli pur di trovare altrove un lavoro che possa garantire una vita migliore a tutti. La storia dell'immigrazione degli ultimi anni in Italia, purtroppo, è stata segnata da uno stato di emergenza continua, affrontato con leggi e interventi molto discutibili, che hanno relegato ai margini lo sforzo umanitario e solidale di chi da decenni si occupa delle questioni legate alla realtà migratoria. Il testo di Maria José Mendes Evora, capoverdiana immigrata in Italia alla fine degli anni Settanta, racconta la storia di un progetto migratorio riuscito e andato ben oltre le aspettative iniziali. La prefazione dell'onorevole Silvia Costa, parlamentare europea, e le testimonianze di donne come l'onorevole Livia Turco, confermano l'impegno sociale profuso da questa donna venuta da lontano sia per lavorare (e sostenere in parte a distanza la propria famiglia) sia per studiare. Il contributo dato negli anni alla questione migratoria, tramite diverse associazioni, le è valso perfino l'Onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, ricevuta nel 2001 dal presidente Ciampi. Una storia autobiografica che può essere tuttora di esempio per tanti immigrati e che può offrire la speranza di un futuro positivo e solidale nel nostro paese. -
Marieda di Stefano. L'officina segreta delle donne. Ediz. illustrata
Marieda Di Stefano (Milano, 1901-1968) è un'artista intrigante, la sua passione per la scultura s'intreccia indissolubilmente con la raffinata e più nota attività di collezionista attestata dalla Casa Museo a lei dedicata a Milano. Attenta scopritrice di talenti, Marieda seppe anche esperire il piacere della creazione, individuando nella ceramica il proprio medium espressivo. Formatasi nel secondo dopoguerra con Luigi Amigoni, con cui si avvicina alla plastica, alla modellazione, alle tecniche e potenzialità materiche e coloristiche delle terre, si allontanerà ben presto dalla sintassi del ""maestro"""". Interessata alla poetica e ai linguaggi antichi e a quelli dei numerosi artisti che attraversano il suo studio, Marieda sceglie lo pseudonimo """"Andrea da Robbio"""" per firmare molti dei suoi primi lavori, o la sigla """"Jan 15"""" che connota la scuola di ceramica da lei aperta negli anni cinquanta nella palazzina di famiglia, e che dopo la sua morte sarà portata avanti per altri decenni da Virginia, detta Migno, figlia di Amigoni e sua storica amica. Vasi, piatti, animali e soprattutto figure femminili compongono un personalissimo repertorio che ruota attorno a immagini di """"donne"""", tra suggestioni che derivano dalle ceramiche di Picasso e dalle più assidue frequentazioni artistiche, Arturo Martini e Lucio Fontana, sino a includere riferimenti alla tradizione incaica, di cui Marieda è stata collezionista con il marito Antonio Boschi. A loro si deve la scrittura di una pagina imprescindibile della storia del Novecento a Milano, raccontata oggi in via Jan 15.""