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Lo sguardo di uno sconosciuto
In un tempo sospeso tra sogno e ricordo, partiamo per un viaggio nel cuore dell’Africa e ci abbandoniamo al piacere di vagabondare. Da Dakar a Douala, da Bamako a Benin, da Khartoum a Casablanca, in ogni nuova città Emmanuel Iduma raccoglie delle reliquie, dei souvenir, dei mattoncini per colmare le distanze e conservare i ricordi. Spille, portachiavi, cartoline. Ma soprattutto raccoglie incontri. Artisti, tassisti, scultori, facchini, poliziotti, mendicanti, migranti, su ognuno di loro lo sguardo del viaggiatore si posa per scattare una fotografia. Gli occhi mettono a fuoco, il dito si piega, e nella memoria si imprimono gioia e sofferenza, speranza e nostalgia, i volti di un’umanità che trabocca di vita. Emmanuel Iduma ci fa scoprire, con una serie di fotografie e una voce dolcemente malinconica, il dolore della separazione e il conforto dell’incontro con l’altro, creando un ritratto onirico e al contempo estremamente reale dell’Africa moderna. -
La fantasia della storia. Scritti 2012-2020
Sergio Romano non appartiene a nessuna fazione predefinita, è davvero un battitore libero spregiudicato quanto attento ai fatti. Così, anche negli scritti contenuti in questo libro, riesce in più occasioni a sorprenderci, a proporci punti di vista apparentemente eccentrici, eppure densi di significato. Dall'aneddoto, dalla curiosità, da un particolare dettaglio si dipanano i significati profondi di alcune delle vicende che hanno caratterizzato la storia più o meno recente. In pagine di rara efficacia e pacatezza, per esempio, Romano incrina il mito fin troppo celebrato del presidente americano John Fitzgerald Kennedy, oppure traccia un parallelo quanto mai ""scandaloso"" tra l'asse franco-tedesco costruito nel dopoguerra da Charles de Gaulle e Konrad Adenauer, fulcro dell'integrazione europea, e quello creatosi durante la guerra tra Philippe Pétain e Adolf Hitler. -
Il giornalino di Gian Burrasca
Tra il 1907 e il 1908 Gian Burrasca appare a puntate su ""Il Giornalino della domenica"". Nel 1920, l'autore raccoglie la serie e ne fa un libro, siglandolo con lo pseudonimo di Vamba. Protagonista della storia è Gian Burrasca che, con l'ingenuità propria dei suoi nove anni, combina sempre guai e scherzi, sorvegliando le azioni dei familiari, dei maestri e degli amici di casa. L'indiavolato monello vede ciò che i grandi credono che i bambini non possano vedere e, sincero fino in fondo, si fa giudice delle azioni dei suoi familiari, smascherando l'ipocrisia del mondo borghese di fine secolo, il perbenismo dell'educazione e il malcostume politico. -
Il richiamo della foresta
Pubblicato nel 1904, ""Il richiamo della foresta"" è forse il libro più celebre di Jack London e sicuramente quello che ha contribuito maggiormente alla fama dello scrittore, diventando da subito un successo internazionale. Tra i ghiacci del Klondike, all'epoca della febbre dell'oro, nella vita di Buck irrompe una natura selvaggia, brutale e feroce, che attraverso numerose avventure farà emergere la sua natura istintiva e primordiale. Buck riuscirà a ritrovare l'amore per l'uomo grazie a John Thornton, che lo salva dal duro sfruttamento dei suoi ultimi padroni. Una storia affascinante e profonda, che parla ad ogni tipo di lettore e racconta il difficile rapporto tra natura e viventi. -
L' archivio di Caravaggio. Scritti in onore di don Sandro Corradini
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Elogio alla notte. Inno a occhi socchiusi
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Guida ai desideri. Con DVD
Ogni desiderio che noi riusciamo ad esprimere è una sorta di premonizione: non si tratta cioè del frutto della nostra fantasia, ma di un improvviso estendersi della nostra percezione. Seguendo il seminario presente in questo DVD imparerai ad accorgerti che nel tuo cuore c'è qualcosa di più di quel che, per ora, le stelle stanno concedendo all'umanità; a sviluppare il coraggio necessario a far sì che la tua percezione scorga occasioni, «desideri» sufficientemente importanti per te; ad abbandonare l'ansia del desiderio, che con gli anni diviene sempre più tormentosa e fa pensare all'assenza di desideri come a una liberazione; a superare il timore di essere egoisti, dietro cui si cela in realtà una difficoltà o incapacità di ricevere; a usare il tuo senso della felicità, a non desiderare desideri altrui e a scegliere i tuoi. -
La stella nera. Magia e potere nell'era di Trump
In ""La stella nera"" Gary Lachman offre una panoramica sulle radici dei movimenti di pensiero occulto che hanno dato forma al fenomeno Trump (dal pensiero positivo al New thought, dal Tradizionalismo di Guénon ed Evola, a oscuri personaggi dell'esoterismo francese). I principali protagonisti della politica internazionale esprimono, secondo Lachman, una visione del mondo che ha molto a che fare con la ""magia"", intesa come capacità di alterare il reale attraverso l'immaginazione o l'uso dei simboli della memetica su internet. Il libro, senza mai strizzare l'occhio al complottismo, mette in luce, con grande chiarezza, una serie di autori e filosofie che oggi si muovono al di sotto della superficie degli eventi trascinando il lettore lungo détour. Il pregio del lavoro di Lachman sta nel leggere l'attualità con una lente insolita e originale, capace di aprire squarci inattesi sulla realtà politica e culturale che stiamo vivendo negli ultimi anni. Il testo è arricchito da una prefazione dell'autore per l'edizione italiana. -
Mikonos, Paros, Naxos. Con mappa. Ediz. a colori
Itinerari, escursioni, attività, consigli gastronomici e indirizzi sicuri corredati da un ritratto attuale delle isole. 10 approfondimenti per saperne di più: La Mikonos storica: Lena's House e il Nautical Museum; artisti a Mikonos: una serata in giro per gallerie; amore per la vita e per gli affari: i mosaici di Delos; i matronei di Panagia Ekatontapiliani: la chiesa doppia; la Paros di pietra: in visita alle antiche cave di marmo; le Cicladi in giardino: iì museo di Bénetos Skiàdas; il Kastro: il villaggio fortificato delle Cicladi; le prelibatezze di Naxos: un tour gastronomico; mille anni di servizio: l'antico acquedotto di Naxos; l'estrazione dello smeriglio a Naxos: il nord-est dell'isola. -
Brava!
Questo libro vuole rendere omaggio a venti artiste che hanno fatto la storia della musica leggera. Nilla Pizzi è stata la prima, Mina ha modernizzato la canzone, Milva e Iva Zanicchi avevano le due voci più dotate in natura. Rita Pavone ha portato il beat in Italia, Gigliola Cinquetti ha ripreso l’eleganza della tradizione, Ornella Vanoni ha introdotto lo stile, Orietta Berti l’intonazione di un diapason. Nada ha portato la ribellione, Patty Pravo l’erotismo, Gabriella Ferri la matrice folk, Marcella la carnalità meridionale, Mia Martini l’introspezione. Loredana Bertè e Gianna Nannini sono state le donne rock della musica italiana, Anna Oxa ha sedotto, Fiorella Mannoia ha valorizzato l’impegno, quella di Laura Pausini è stata l’ultima voce “grande”, Giorgia ha dato colorature blues alla canzone, Elisa l’ha internazionalizzata. -
Mutazione e cyberpunk. Immaginazione e tecnologia
«Nell’epoca presente la mutazione investe il corpo e la mente individuale a partire da una trasformazione delle tecnologie, della produzione e della comunicazione sociale. L’insieme delle trasformazioni ambientali – la chimica della natura, la chimica dell’ecosfera mentale, la Psicochimica – crea intorno all’organismo cosciente condizioni alle quali l’organismo cosciente non è adattato.»rnrn""Nel 1992 usai per la prima volta un browser di navigazione, nel 1994 ebbi il mio primo indirizzo email. E in quello stesso anno organizzai a Bologna un convegno internazionale che aveva il titolo Cibernauti. In quel convegno una dozzina di teorici, tra i quali Derrick de Kerkhove e Pierre Levy, presentarono per due giorni le loro ipotesi e le loro immaginazioni sul futuro della rete. rnIn quegli anni scrissi i testi che compongono Mutazione e cyberpunk, un libro che uscì a Genova, con l’editore Costa & Nolan (una casa editrice che faceva dei libri bellissimi, ed era diretta da una donna energica e molto simpatica). Quel libro è la sintesi delle scoperte letterarie e filosofiche del decennio precedente, ma anche la mia introduzione personale e politica all’epoca nuova che si poteva condensare intorno alla parola “Internet” che aveva cominciato a circolare.rnDa Deleuze e Guattari avevo imparato che l’attività del filosofo è prima di tutto quella di creare nuovi concetti, e nuove parole capaci di incarnare concetti. rnInfosfera, psicosfera e psicochimica, ciberspazio e cibertempo, Tecnomaya, cosmovisione barocca: ecco le parole che avevo catturato nelle mie letture e che cercavo di tradurre in strumenti per l’analisi di una realtà che stava emergendo confusamente."" -
Our vision touched the sky. Fenomenologia dei Joy Division
Un libro per attraversare e ricostruire l'opera dei Joy Division analizzata in un'ottica interdisciplinare in grado di spaziare dalle scienze sociali alla musica, dall'analisi testuale alle influenze culturali, dalla tensione filosofica al consumo di massa, dalla letteratura ai social network, dal cinema alla linea grafica. Un percorso trasversale e polifonico. Una ricostruzione di un immaginario in forma di scrittura per ritrovare, ancora una volta, la band di Salford. -
Un cappello per Berto. Ediz. a colori
Berto aveva un cappello, ma era fuori moda. Cosa doveva fare? Seguire l'ultima tendenza in fatto di cappelli, o essere semplicemente se stesso? Età di lettura: da 4 anni. -
Lilli tra due nidi. Ediz. a colori
I genitori Lilli hanno discusso di nuovo ora Lilli ha due nidi. Età di lettura: da 3 anni. -
Leggende napoletane
Virgilio e Palazzo Donn'Anna, il Munaciello e il Diavolo di Mergellina, il Cristo velato e altre storie: quindici racconti che ripercorrono luoghi, personaggi ed episodi napoletani, senza rinunciare all'amabile capacità di credere ancora al meraviglioso e al fantastico. Lo sguardo curioso e appassionato di Matilde Serao sconfina nella mitologia, insegue avventure, amori e misteri, per offrire un quadro delle principali ""leggende"" che alla fine dell'Ottocento racchiudevano ancora intatta tutta la nostalgia dell'antica Parthenope. Una città «che fu creata dall'amore, che visse nella passione della luce, dei colori smaglianti, dei profumi violenti, delle notti innamorate, che visse nel lusso grandioso della natura e nella espansione superba del sentimento»; e che persino quando finiranno i suoi giorni, se dovesse essere distrutta dal Vesuvio come l'antica Pompei, saprebbe morire «degnamente nell'altissima e fiammeggiante apoteosi di fuoco». Prefazione di Massimo Andrei. -
Prince Valiant. Vol. 8: 1951-1952
Per più di 35 anni, Harold Foster ha scritto e disegnato ""Prince Valiant"" per le pagine domenicali dei giornali americani. Opera fondatrice del fumetto, una tra le maggiori ""Sunday Strip"", la saga di ""Prince Valiant"" è stata oggetto di diverse edizioni nel corso dei decenni. Questa nuova collana, che sfrutta le più moderne tecniche di riproduzione e restauro dei colori, rende finalmente giustizia ai disegni di Foster. Questo volume raccoglie l'ottavo biennio di pubblicazione. -
Tif e Tondu. L'integrale. Ediz. a colori. Vol. 1: 1949-1954
Questo volume contiene le avventure di Tif e Tondu apparse sugli albi sopra raffigurati oltre agli episodi la città dei rubini e la rivincita di Arsenio Lupin. La pubblicazione di queste storie segue l'ordine cronologico della loro prima pubblicazione sul “Journal de Spirou”. Presenti fin dal primo numero del settimanale belga nell'aprile del 1938, Tif e Tondu possono già vantare una lunga carriera nel momento in cui il giovane Will li rileva dalle mani del loro creatore, Fernand Dineur. Tra il 1949 e il 1954, Will firma più di duecento tavole che inaugurano per questo straordinario disegnatore una collaborazione di circa 50 anni con la casa editrice di “Spirou”. -
L'uomo che uccise Lucky Luke
Lucky Luke arriva a Froggy Town e i cittadini vogliono approfittare della sua presenza per risolvere un mistero che ha portato alla rovina il piccolo villaggio. Il problema è che purtroppo qualcuno vuole impedire al nostro cowboy di indagare e si è messo in testa di ucciderlo... e sembra proprio esserci riuscito! L'omaggio di Matthieu Bonhomme al grande personaggio del fumetto umoristico creato da Morris. -
Il dottor Nikola
Il viso è glabro e la carnagione è pallida; il suo aspetto è lindo e azzimato dalla testa ai piedi. Quando vi osserva, il suo sguardo vi trapassa il cranio. E poi, sapeste quali spaventose voci circolano sul suo passato... Chi è il dottor Nikola? La domanda corre di bocca in bocca nei salotti dell'affaccendata Shanghai di fine Ottocento. Impossibile anche per Wilfred Bruce, giovane inglese spiantato e girovago, decifrare il misterioso personaggio; tuttavia, quando Nikola gli chiede di collaborare, accetta di seguirlo in un'impresa incredibile fra le inaccessibili vette del Tibet per rubare, a un'arcana setta di monaci stregoni, il segreto dell'immortalità. Pubblicato nel 1896, ""Il dottor Nikola"" è un romanzo dalla doppia anima: quella dell'avventura esotica, raccontata da uno scrittore che conobbe personalmente gli odori delle strade polverose dei sobborghi degradati d'Oriente e sperimentò sulla sua pelle le traversie del viaggio fortunoso; e quella del fantastico, perché Nikola non è altro che un riuscitissimo ""cattivo"" d'appendice, alla stregua di Fantômas o Rocambole, ammirato persino da George Orwell. Con 8 illustrazioni di Nora. -
Al limite del teatro. Utopie, progetti e aporie nella ricerca tea...
Questo libro, riproposto a distanza di oltre trent’anni dalla sua prima edizione (1983), racconta di un teatro che «non c’è più» e che tuttavia non smette di riguardarci da vicino e di interrogarci ancora oggi. Riferendosi a eventi e tematiche teatrali che vanno, all’incirca, dal 1968 al 1977 (tanto per scegliere due date tutt’altro che casuali), è un libro di «storia», che parla di «fatti storici». O meglio, si tratta di una cronica, di una raccolta di mémoires pour servir alla storia del teatro di ricerca e sperimentazione nel secondo dopoguerra. In particolare, è tra la fine degli anni Sessanta e la prima metà dei Settanta che il Nuovo Teatro gioca con utopico fervore tutte le sue carte (ritrovandosele, spesso, bruciate in mano o trasformate in vuote parole d’ordine): ricerca collettiva, laboratorio, decentramento, teatro politico, partecipazione, lavoro di base, animazione, festa. In questi saggi – scritti in un arco di tempo che va dal 1973 al 1982 – l’attenzione di De Marinis si rivolge appunto, fra l’altro, alle esperienze più avanzate (più «al limite») e significative al riguardo (quelle di Grotowski e del suo Teatr Laboratorium, dell’Odin Teatret di Eugenio Barba, di Giuliano Scabia – cui è dedicato un intero capitolo –, di Peter Brook, del Living Theatre, del Movimento del Settantasette e altre ancora), con lo scopo di restituire – «a caldo» – alcuni momenti e di discuterne criticamente presupposti e implicazioni, precedenti e risonanze. Ricordando con rabbia, costringendoci (al di là di ogni facile atteggiamento liquidatorio ma anche al di fuori di qualsiasi intento agiografico o, peggio, furbescamente revivalistico) a rifare i conti con questi ormai lontani «dieci anni che (non) hanno cambiato il teatro». Per non ripetere il passato, e i suoi errori, bisogna conoscerlo. Questo si dice di solito per giustificare gli studi storici. E ciò dovrebbe essere vero a maggior ragione per un periodo tumultuoso e controverso, ma indiscutibilmente creativo anche e soprattutto in teatro, come gli anni Sessanta-Settanta, di cui questo libro ci parla con appassionata ma non arbitraria tendenziosità. Un suggestivo intervento di Moni Ovadia introduce il volume.