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Desaparecido. Tracce disperse nel tempo
Sui documenti italiani si chiama Esposito Coppola. Su quelli argentini è Gonzalo Molina de Vidal. Ma sul transatlantico Doria si imbarcherà come Giacomo de Rosa. I suoi occhi sono neri, così come i capelli, folti e corvini, tipici della sua origine latino-americana. Anche se la fotografia che compare sul passaporto con cui sta per partire lo ritrae calvo, con penetranti occhi azzurri... Chi è veramente quest'uomo? E perché si trova, alla vigilia di Natale, in una pensioncina affacciata sul porto di Genova? Il suo presente è incerto e il suo futuro indefinito. Ma è il suo passato che ne ha fatto l'uomo che è ora, risultato di una vita errabonda, rischiosa, acrobatica. E il passato di quest'uomo ritorna, i suoi errori lo perseguitano. Un racconto dal ritmo incalzante, una storia avventurosa che coinvolge personaggi diversi che si trovano a condividere un tratto di vita con Gonzalo: dall'Ufficiale Giacomo Marini, che è costretto suo malgrado ad aiutarlo nella fuga, a Cosimo Vitiello, camorrista senza scrupoli, da Franco Soliani e la sua famiglia, vittime delle scelte dissennate del protagonista, ad Argo, l'investigatore dal fiuto infallibile che si metterà sulle sue tracce... -
Biochimica applicata alla diagnostica di laboratorio. Principi e ...
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La conciliazione. Strumenti di deflazione del contensioso giudizi...
L'opera, dal taglio tecnico-pratico, si propone di essere un valido strumento di analisi delle forme di risoluzione alternativa delle controversie che rappresentano, maggiormente, un valido ""strumento deflattivo"" delle controversie. Le esperienze conciliative che sono state, in particolare, oggetto di studio sono quelle introdotte dall'art. 11 del D. Lgs. 23 aprile 2004 n. 124, che disciplina la conciliazione monocratica finalizzata alla risoluzione delle controversie in materia di lavoro e di previdenza sociale, e dal D. Lgs. 4 marzo 2010 n. 28, finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, che hanno tra loro molti elementi di somiglianza. -
Nel segno di Erasmo. Philologia perennis e identità culturale europea
A conclusione della sua Gedenkschrift su Rudolf Pfeiffer J. Latacz rammenta l'indole mite e pacata del filologo di Augusta: egli non fu né una personalità turbolenta e combattiva come Wilamowitz né uno spirito ipersensibile come K. Reinhardt, ma piuttosto uno di quegli 'àndres agatòi' che incarnano nell'accezione greca del termine la giusta misura e costituiscono i veri e propri custodi e garanti della philologia perennis. In questo senso si comprende il suo ricorso ad Erasmo, nume tutelare, guida spirituale e antidoto perenne alla barbarie di ieri, di oggi e di domani. È lui il simbolo di una filologia concepita come un sinolo di sentimento religioso, umanesimo e scienza critica che permane attraverso un ""untergründig fliessende Strom der kulturellen Einheit europäischer Geschichte"", di cui Pfeiffer è storicamente consapevole, che va dall'età di Callimaco, il primo Kulturbewahrer, al circolo degli Scipioni, poi fino alla Spätantike ed al Medioevo cristiano, quindi al Rinascimento e di lì al mondo moderno e contemporaneo. -
Intarsi
... Scorrendo i versi di questo tessuto lirico compositivo, si rimane come coinvolti dall'afflato poetico ed emozionale che sostanzia tutta la produzione artistica ma non solo! Gli strumenti espressivi, le immagini poetiche, le figure retoriche - armonicamente coese con originali costrutti semantici e geniali sintagmi, dal retrogusto morfemico di sapore greco-latino - oltre che impreziosire l'impianto poetico con venature, intarsi o distintivi sentimentali rappresentano una chiave di volta per cogliere quell'infinito e quell'assoluto, di impronta romantico-decadente, verso cui, con slancio, tende l'animo della Di Bartolo... -
Boomerang effetti e vicende di una rock tribù
Il romanzo dall'originale titolo ""Boomerang. Effetti e vicende di una rock tribù"", rappresenta una miniera di invenzioni narrative che alimentano il susseguirsi degli eventi, con alternarsi di situazioni imprevedibili e sorprendenti. Tutto è permeato da un alone che riconduce al dominio del destino. Effervescente ed elettrizzante nel suo dipanarsi, la vicenda narrata vede il protagonista, Leandro Piccoli, risvegliarsi in una clinica privata, dopo essere stato vittima di un grave incidente d'auto avvenuto in Svizzera. Da questo momento si alternano accadimenti, più o meno sbalorditivi, inattesi e parossistici... Dopo tante tempeste e burrascosi eventi riuscirà, infine, il rocker Cucciolo a continuare a suonare con la band dei fedeli amici e incontrerà l'amore vero? Non resta che scoprirlo e divertirsi. -
Il tocco del rovo
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La menzogna
«Il romanzo ""La menzogna"", di Miriam De Berardis, rappresenta, simbolicamente, il distillato dolceamaro della vita che, da un lato, può regalare immensa felicità e far credere che tutto sia perfetto, dall'altro lato, può catapultare in un vortice doloroso e far scoprire alcune verità nascoste, per confermare, come scrive l'Autrice, che i mondi perfetti non esistono... La narrazione di Miriam De Berardis è pervasa di profonda umanità, ammantata di estrema sensibilità, capace di toccare il cuore e di penetrare nel profondo dell'animo: le riflessioni della protagonista rappresentano la colonna portante del romanzo, sempre alimentato dal desiderio di scandagliare l'animo, fino a coglierne le più celate percezioni.» Dalla prefazione di (Massimo Barile) -
Dolce al soffio di De André. Riflesso di rima... ascolto di un viaggio
""Questa raccolta va letta, oserei dire, con gli occhi di Dippold, l'ottico di Spoon River, scegliendo la lente migliore, quella che doni la luce e che possa trasformare il mondo in un giocattolo, quella che ci possa svelare finalmente qual è la mano che illumina le stelle, quelle stesse da qualcuno dipinte come 'cipria sparsa su un pavimento di marmo nero' uniche quindi, preziose e irripetibili. Un'opera di poesie autentiche che mi piacerebbe fosse letta attraverso le parole di un altro poeta, con la lentezza benefica e preziosa delle nuvole, perché tramandino e trasmettano il più bello dei regali. Belle emozioni. E del resto è proprio quello che desiderava Fabrizio De André."" (Mariano Brustio) -
Col ferro e col vento. Un viaggio siderurgico nell'Austria del 1820
Nella s1816 il granduca di Toscana Ferdinando III, e signore del Principato di Piombino, decideva di affidare la gestione degli opifici del ferro della Magona delle miniere dell'Elba alla ""Regia Mista"" per e migliorare l'intero settore siderurgico granducale. L'impresa i cui principali contraenti erano due finanzieri fiorentini, Sebastian Kleiber e Cesare Lampronti, che si avvalsero della consulenza produttiva di un terzo socio, il francese Louis Morel de Beauvine, che fu la vera e propria anima dell'operazione. L'attenzione di Morel si appuntò soprattutto sulla forma del forno fusorio e sulla macchina soffiante. Follonica aveva un grande forno a sezione quadrata (detto ""alla bergamasca"") e uno più piccolo costruito nel periodo francese dall'appaltatore Alexandre Boury e che era già semirovinato. Per questo Morel affrontò il viaggio in Austria in prospettiva di acquisire nuove tecnologie e di ottenere una produzione quantitativamente e qualitativamente migliore, compresi i ""getti"" in ghisa che già si producevano in varie parti d'Europa con risultati talvolta eccellenti. Questa è la storia di quel viaggio corredata da numerose foto. -
Frate Angelo Carletti osservante. Nel V centenario della morte (1...
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Sentimenti
Sentimenti, emozioni, stati d'animo, sono termini che indicano quello che una persona sente dentro di sé. Comprendere la loro origine e le ripercussioni che hanno sul piano personale e interpersonale è di fondamentale importanza sia per i bambini che per i ragazzi, che non possiedono ancora le abilità necessarie per fronteggiarle. La lettura di questi racconti risponde al bisogno psicologico di identificazione e fa acquisire consapevolezza della propria individualità tramite la rivisitazione delle proprie esperienze. Trovano spazio anche i richiami alla natura e ai suoi elementi, temi cari alle due autrici, in una società sempre più tecnologica e disattenta. Spesso, però, non bastano le parole per far comprendere le esperienze emozionali. Tradurle in immagini visive, come quelle presenti nel testo, può essere di grande aiuto. -
Folignano city blues
""In questa selva oscura: Caro Dante/ la poesia è un alberello/ che dà fiori e frutti/ ossigeno all'aria/ casa agli uccelli/ tavola ai cibi/ ombra al viandante/ e legna, molta legna per infiammare/ questa effimera vita"". -
Lo sguardo dell'altro. Storia d'amore d'arte e d'anarchia nella N...
Il tema dell'amore con i suoi turbamenti; quello dell'arte, la scultura, con i suoi segreti custoditi nelle pulsioni della materia; quello della dignità nella libertà, di cui sia Laura che Roberto fanno professione di fede, sono stati affrontati in questo romanzo/saggio con la stessa ineludibile intensità che pervade i primi anni '70 del secolo scorso, nei quali si svolge la narrazione. Anni in cui il fervore delle idee, la fede nelle utopie e i contrasti nei confronti di un sistema pervicacemente ostinato a conservare il proprio potere, sfociano talvolta in aperta violenza. Ne sono testimonianza i proclami delle formazioni politiche, qui riportati testualmente, quale dimostrazione diretta del clima di tensione che percorre quegli anni, insieme a fatti e avvenimenti realmente accaduti nei quali sono stati calati i personaggi e le loro vicende. Questi ultimi, personaggi e vicende, anche se sono frutto d'invenzione e non fanno alcun riferimento a fatti e persone realmente esistiti, sono coerenti con lo spirito, le speranze e le aspettative di quello straordinario, tormentato periodo. Tutto questo sullo sfondo di una Napoli controversa, che seduce e inquieta. -
Stefano Giovannoni. Ediz. inglese
"Il repertorio progettuale di Stefano Giovannoni costituisce un'eccezione nel mondo del design nel senso che i suoi prodotti pur caratterizzati da un'espressività estetica, ottengono uno straordinario successo di mercato." -
C'era una volta... la donna. Nuova ediz.
Un'ardente e purissima dichiarazione d'amore è stata celata e trascritta in 22 favole narrate e rivolte a tutti coloro che conservano la mitezza dell'anima. È una dichiarazione senza tempo che cerca una soluzione positiva che avverrà comunque nello spazio dell'eternità. Quando due anime si incontrano, trovano per sempre la loro libertà. Tutto questo e molto altro nel libro di Markus Robert. -
EDGR S. Brightman. Ontologia della libertà e autotrascendimento d...
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La memoria, Kantana, l'utopia
""Oggi, si corre il rischio di dimenticare che l'intelligenza è il conoscere la realtà inesauribile, non il sostituirle sistemi artificiosi. Poche cose sono più serie dell'arte e della letteratura, ma proprio per questo, esse, a dispetto dei mercanti e dei sociologi devono esprimere l'interiorità dell'uomo e la realtà"". Giuseppe Mario Tufarulo esprime tutto ciò con la sua poesia in cui la letteratura svolge un ruolo di primo piano nel percepire nella ""realtà"" un contenuto nascosto definito ""mistero"". Se già il ""mondo reale"" appare molto carico di mistero, che dire dell'uomo che da solo è il mondo? Soltanto il ritorno della metafisica potrà restaurare la vera cultura, cioè ""il reale"", profondo valore spirituale, secondo cui si deve giudicare la qualità della civiltà di un popolo. -
Un sorso d'aceto e un caffé scorretto
Roma, anni Sessanta. Manlio Bini, figlio di un noto direttore di una potente multinazionale, decide, insieme alla sua eterna amica Maria Chiara, di abbandonare il suo monotono lavoro di responsabile in un'azienda per avventurarsi nel mondo del cinema, suo grande amore da sempre. Lesto, furbo, spregiudicato e senza tante remore morali, Manlio riesce ad appropriarsi di tutto quello che di più negativo il palcoscenico cinematografico offre, scendendo a squallidi compromessi e vivendo torbide storie. Intrighi passionali, avventure ai limiti della decenza, pericolose conoscenze lo portano in breve tempo alla ribalta delle cronache nazionali e alla fin troppo facile notorietà. Basterà poco per dare una svolta alla sua vita e anche l'amore, prima sentimento a lui del tutto sconosciuto, contribuirà a fargli rivedere rapidamente la propria turbinosa esistenza. In una giornata qualunque, tra le verdi pianure irlandesi e alla soglia di una anzianità sempre più evidente, una burla diffusa su un social network farà ritornare in lui tutto quel passato ingoiato avidamente ma mai totalmente digerito. -
Nel silenzio della neve...
Il libro, con presentazione del Rabbino David Sciunnach di Milano, attraverso racconti e testimonianze è una metafora dell'annientamento di sei milioni di esseri umani, nella ""silenziosa"" inconsapevolezza di uomini di Governo, Chiesa e Organizzazioni umanitarie, e rappresenta un incisivo contributo di ricerca e amore per la verità storica, in un momento particolare in cui questo Paese ha maggior bisogno di non commettere gli errori politici e di comunicazione di massa degli anni 1938-1948.