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Lo scrigno degli angeli. Ediz. a colori
Un cofanetto con 4 diari per raccogliere e non dimenticare i tuoi pensieri. Dalla serie della scrittrice Lucinda Riley, uno scrigno unico e prezioso, dentro al quale sono racchiusi quattro piccoli diari e quattro sagome da appendere con gli angeli protagonisti delle storie. Ogni diario ha come protagonista un angelo, dentro al quale potrai annotare le tue emozioni, i pensieri, trovare l'ispirazione e disegnare. Età di lettura: da 4 anni. -
L'invalidità degli atti processuali nel giudizio amministrativo
Il lavoro si propone di analizzare il tema dell’invalidità degli atti processuali amministrativi che da tempo non costituisce oggetto di trattazione approfondita. Il regime dell’invalidità degli atti processuali, da sempre fondato sulle categorie del diritto processuale civile, è stato profondamente modificato dai princìpi di effettività della tutela giurisdizionale e del giusto processo, implementati dal Codice del processo amministrativo, e dall’avvento del processo amministrativo telematico, che, privilegiando un approccio più sostanzialistico e meno formalistico, contribuiscono a tracciare un quadro sistematico delle invalidità nel giudizio amministrativo. Il presente studio, ricostruite e classificate le tipologie degli atti processuali amministrativi, esamina la dimensione dogmatica delle diverse patologie (nullità, irregolarità, inesistenza) e, attraverso la valorizzazione dei princìpi eurounitari e costituzionali, intende fornire una lettura rinnovata dell’invalidità degli atti processuali e dei rimedi che l’ordinamento appresta per sanare tali forme di invalidità. -
Sport e valorizzazione del territorio
Giovanna Del Gaudio è Ricercatrice di Economia e Gestione delle Imprese. Docente di Management e Marketing delle Imprese Turistiche, Governo delle Imprese Alberghiere e Revenue Management presso l’Università Federico II di Napoli. É autrice di articoli, contributi scientifici e di una monografia sul tema della creazione e appropriazione del valore in azienda. É membro di progetti di ricerca nell’àmbito della valorizzazione territoriale e dello sviluppo turistico. É membro di gruppi di ricerca a livello nazionale ed internazionale. É stata Consigliera Regionale della Federazione Italiana Rugby. -
Principi generali di diritto processuale civile nell'ordinamento ...
I principi generali del diritto hanno rivestito un ruolo essenziale ai fini dello sviluppo del diritto internazionale sia pubblico sia privato. Nel settore civile, tuttavia, l’attenzione della dottrina si è focalizzata prevalentemente sui principi di natura sostanziale e meno su quelli processuali, soprattutto a causa delle difficoltà emerse nell’identificazione di questi ultimi, dovute in special modo alla disomogeneità dei diversi sistemi processuali nazionali. Negli ultimi decenni, ad ogni modo, il significativo incremento delle controversie a carattere transnazionale ha comportato un aumentato fabbisogno di jus dicere che, se non adeguatamente regolamentato, può compromettere seriamente l’accesso alla giustizia e la tutela di molti diritti fondamentali. In questo contesto, il tema dell’armonizzazione e dell’inderogabilità di alcuni principi processuali a livello internazionale non può più essere sottostimato, come hanno dimostrato diversi casi recentemente presentati dinnanzi alla Corte internazionale di giustizia e alle Corti regionali sui diritti umani. In quest’opera, pertanto, l’Autore, dopo aver identificato un “nocciolo duro” di principi processuali che potrebbero costituire il “giusto processo internazionale”, rilevandoli con un metodo induttivo dalla giurisprudenza e da strumenti internazionali di diversa natura, si spinge fino a considerare se ed in quale misura essi potrebbero riflettere l’esistenza ed il contenuto di uno “jus cogens processuale”. Non viene tralasciata l’analisi delle possibili conseguenze sul piano della responsabilità internazionale che la violazione di siffatte norme potrebbe produrre ad opera degli atti delle organizzazioni internazionali, delle legislazioni statali, delle decisioni nazionali oppure delle condotte di uno Stato o di una organizzazione internazionale. Mostra meno -
Le patologie civilistiche del contratto fiscalmente abusato
Negli ultimi venti anni dottrina e giurisprudenza hanno affrontato ripetutamente, e sotto svariati profili, il tema dell'abuso del diritto. Si tratta di un argomento dai molteplici risvolti e di natura interdisciplinare. Nel presente volume si intende indagare un particolare aspetto inerente all’abuso del diritto, non ancora molto approfondito dalla dottrina, né dalla giurisprudenza: quello degli effetti, nei rapporti di diritto civile, di un contratto abusato a fini fiscali. -
La difficile coesistenza tra i principi contabili nazionali ed in...
Nel nostro Paese vi è un certo numero di società per azioni, quotate nei mercati regolamentati o comunque di notevole importanza, operanti in settori strategici dell'economia e della finanza - quali segnatamente le banche - le quali redigono i loro bilanci, d'esercizio e consolidati, in conformità ai princìpi contabili internazionali (Ias/Ifrs); mentre tutte le altre imprese e società li redigono applicando le norme dettate dal codice civile e i princìpi contabili nazionali. I due assetti di regole poggiano su princìpi di redazione e criteri di valutazione essenzialmente diversi, che rendono difficile - per non dire impossibile - comparare fra loro i bilanci predisposti secondo l'uno o l'altro di essi. Il Dipartimento di Economia dell'Università «Ca' Foscari» ha riunito alcuni studiosi ed esponenti delle principali autorità regolatrici della materia (Consob, Banca d'Italia e Ivass, O.I.C.) allo scopo di approfondire - nell'ambito di uno specifico convegno, di cui sono qui raccolti gli atti - lo studio dei due corpi disciplinari dianzi riferiti e per offrire al legislatore e ai cultori del diritto e della tecnica contabile alcune idee mirate a pervenire ad una piena comparabilità dei bilanci redatti secondo i due corpi disciplinari anzidetti. -
La meraviglia del barbaro. L'intelletto negli scritti jenesi di H...
Questo saggio indaga la funzione dell'intelletto negli anni jenesi della riflessione di Hegel, in un'ottica che ne accentua la valenza teoretico-conoscitiva. L'obiettivo è di offrire una ricostruzione della teoria hegeliana dell'intelletto a partire dalla tesi di una sua parziale riabilitazione, che ha origine nel confronto con il dibattito post-kantiano e con le cosiddette 'filosofie della riflessione'. Lo studio intende dimostrare che Verstand e Vernunft non possono essere pensate come due facoltà separate. Il processo mediante il quale il potere analitico-astraente dell'intelletto diventa potere negativo coincide già con l'operare della ragione. In questa capacità di fuoriuscire da un modello conoscitivo operante tramite identificazioni e scissioni per cogliersi come inquietudine e movimento risiede il significato più profondo della dialettica hegeliana. -
Due diligence
Due diligence presenta una guideline per condurre l'analista all'elaborazione di una corretta Due Diligence attraverso i principali ambiti di approfondimento: contabile, legale, fiscale, giuslavoristico, penale, ambientale. La due diligence aziendale consiste in un’indagine conoscitiva attraverso la quale sono raccolte informazioni su un’impresa, nell’ottica di accertarne lo “stato di salute” e, in particolare, per valutare in modo più consapevole le opportunità e le criticità in relazione a differenti ambiti. Essi possono variare in funzione delle caratteristiche del business, delle esigenze della committenza, dei tempi richiesti per il perfezionamento del deal e da tante altre situazioni contingenti. -
Fallimento e crisi d'impresa 2023
""Fallimento e crisi d’impresa 2023"" analizza e interpreta la normativa concorsuale e le diverse metodologie di gestione della crisi d’impresa, applicabili alle imprese italiane, a seconda della gravità della situazione. Il testo riporta: gli indici necessari al completamento del sistema dell’allerta; gli aggiornamenti giurisprudenziali più importanti avvenuti a seguito delle prime applicazioni della Riforma della crisi d'impresa(aggiornata al c.d. Decreto correttivo) gli impatti che la pandemia da Covid19 ha avuto sulle questioni inerenti la Crisi d'impresa e le procedure fallimentari, sia in ambito civile che in ambito penale; l'aggiornamento al D.Lgs. n. 147/2020 (c.d. Decreto correttivo) e al D.L. n. 118/2021 convertito con la legge n. 147/2021 che ha differito l’entrata in vigore del codice della crisi al 16 maggio 2022 e, sostanzialmente, sostituito il sistema di allerta con la composizione negoziata. Il volume analizza: lo stato di crisi e la gestione dei sistemi di allerta gli strumenti di risanamento (piani attestati e accordi di ristrutturazione) il concordato preventivo, in bianco, in continuità e fallimentare la liquidazione giudiziale (ex fallimento) il sovraindebitamento gli aspetti penali l’insolvenza transfrontaliera. -
Le responsabilità penali del professionista
Il volume affronta le ipotesi di responsabilità penale che possono coinvolgere diverse figure di professionista: dall’avvocato al commercialista, dal notaio al revisore, dall’advisor finanziario al curatore, dal componente del collegio sindacale all’esperto di sicurezza sul lavoro, dal professionista “tecnico” all’attestatore, dal membro di Organismi di Vigilanza al DPO, dal consulente tecnico all’amministratore giudiziario, dall’investigatore privato all’amministratore di condominio. Gli ultimi anni, infatti, hanno visto crescere gli ambiti di intervento del professionista in ambito legale e, con essi, il rischio di un suo coinvolgimento in attività potenzialmente rilevanti da un punto di vista penale. I capitoli del Volume – ciascuno dei quali è dedicato ad una diversa ipotesi di responsabilità – sono frutto di un lavoro “a più mani”, che consente al lettore di approfondire il tema attraverso il punto di vista, oltre che dell’avvocato penalista, anche di un professionista appartenente alla categoria oggetto di trattazione. Il taglio operativo e l’illustrazione di casi pratici rendono l’Opera un punto di riferimento nell’analisi dei rischi penali ai quali può andare incontro il professionista. -
Valutare il magazzino. Fiscalità e metodi
""Valutare il magazzino"" contribuisce alla corretta classificazione, valutazione e rappresentazione del magazzino in bilancio, utile anche alla valutazione ai fini fiscali, e ai relativi adempimenti, delle rimanenze finali di magazzino. Le rimanenze di magazzino costituiscono una delle più rilevanti voci del bilancio d’esercizio, che deve dunque essere attentamente esaminata al fine di garantire l’attendibilità del documento destinato a pubblicazione, nonché un valore minuziosamente controllato nel corso di verifiche/accessi/ispezioni tributarie. Nel corso degli ultimi anni rilevanti interventi normativi, giurisprudenziali e dottrinali, anche a supporto della congiuntura economica caratterizzata dal COVID, dalla recessione e inflazione, hanno interessato le rimanenze di magazzino rendendo necessaria la realizzazione di una nuova edizione, solo per semplificare: Analisi sull’impatto del Covid-19 e disposizioni temporanee sui principi di redazione del bilancio e relativo ruolo dei revisori al fine della certificazione del bilancio; Decreto-legge n. 34 del 19/05/2020 e Decreto sostegni ter - bonus fiscale rimanenze per imprese operanti in determinati settori; Possibilità di svalutare le rimanenze per riduzione di valore delle giacenze per effetto della pandemia e informativa per perdite dovute a fatti successivi alla chiusura dell’esercizio; Decreto-legge Semplificazioni n. 73/2022 e abrogazione obbligo annuale di conservazione sostitutiva digitale dei registri contabili tenuti con sistemi elettronici; Legge n. 77/2020: facoltà temporanea al principio previsto dal Codice civile rubricato alla continuità aziendale; Sentenze delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione sull’apertura spontanea dei plichi e borse in sede di verifica fiscale e in materia di presunzione di cessioni in “nero”; Sentenze della Corte di Cassazione in tema di omissione ovvero d’irregolare tenuta delle c.d. scritture contabili le quali potrebbero intralciare la corretta analisi dei contenuti dell’inventario. L’intera trattazione è integrata con esemplificazioni numeriche, volte a rendere più agevole l’applicazione di disposizioni civilistiche e fiscali, prassi, giurisprudenza e principi contabili. -
Un piemontese in Europa. Carlo Denina (1731-1813)
Carlo Denina è stato un poligrafo piemontese di respiro europeo. Nella sua lunga e produttiva esistenza di scrittore si occupò di letteratura e di storia, ma anche di giornalismo e di editoria. Le sue opere, ancora in vita l'autore, ebbero un repentino successo e gli diedero una fama internazionale. Egli stesso fu marcatamente cosmopolita: visse in tre grandi capitali europee dell'epoca - Torino, Berlino e Parigi - ed ebbe a che fare, oltre che con il sabaudo Vittorio Amedeo III, con Federico II di Prussia e con Napoleone Bonaparte. La sua opera più conosciuta, ""Delle Rivoluzioni d'Italia"", può essere definita un evento editoriale del Settecento e del periodo della Restaurazione. Pietra miliare della storiografia italiana pre-unitaria, conobbe oltre venti ristampe e traduzioni in inglese, francese e tedesco prima di cadere, insieme al suo autore, dietro a una spessa coltre di oblio. Il volume intende contribuire sia alla scoperta di questa opera sia soprattutto a chiarire gli spazi internazionali nei quali Denina visse. -
Verniciatura e controllo qualità. Proprietà, tecniche di lavorazi...
Il volume vuole essere una guida pratica per coloro che, per professione, necessitano di informazioni operative sulle tecniche artigianali e industriali relative alla verniciatura, dallo studio delle caratteristiche dei supporti alle tecniche di verniciature, agli strumenti e alle attrezzature, con riferimenti aggiornati alla normativa attuale di settore. Il testo offre inoltre gli strumenti per operare un efficace controllo di qualità. -
Alleanze strategiche e reti
Università degli Studi di Bologna, dipartimento di Scienze aziendali, laurea magistrale in Direzione aziendale. -
Economia industriale. Con e-book
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The fashion book. Ediz. illustrata
L'edizione aggiornata e ampliata del bestseller che presenta oltre 500 dei più gradi nomi della moda dalla A alla Z, con una nuova custodia e una splendida copertina. The Fashion Book ripercorre quasi 200 anni di storia del mondo della moda attraverso le persone che l'hanno creato e ispirato, dai designer, fotografi, icone dello stile, ai modelli e redattori e direttori creativi. Documentando i cambiamenti più significativi nel panorama della moda di oggi, questa edizione si arricchisce di importanti nuovi nome che hanno plasmato le ultime tendenze: Virgil Abloh, Alessandro Michele, Supreme, accanto alle grandi star della moda presenti nelle edizioni precedenti, Coco Chanel, Helmut Newton, Kate Moss, Erdem e molti altri. -
Diritto penale dell'impresa
Questo manuale propone una trattazione specialistica del ""diritto penale dell'impresa"", come parte del più ampio sistema del c.d. ""diritto penale dell'economia"" che, rispetto alle fattispecie qui analiticamente trattate, comprende, tra l'altro, il settore dei reati ambientali, alimentari, previdenziali e in materia antinfortunistica. Alla luce delle più recenti evoluzioni normative, cui corrisponde un progressivo moltiplicarsi delle diverse tecniche di incriminazione, il settore della criminalità ""dei colletti bianchi"" presenta ormai un tasso di specificità che impone allo studioso di saper dominare pienamente gli istituti che costituiscono quella che, allo stato, può senz'altro definirsi la ""parte generale"" del diritto penale dell'impresa, con particolare riferimento ai principi costituzionali che ne costituiscono il fondamento, al tema dei soggetti responsabili (individuali o collettivi), al principio di necessaria offensività e ai criteri oggettivi e soggettivi dell'imputazione all'interno delle organizzazioni complesse. Il volume si articola, pertanto, in due parti: la prima dedicata specificamente agli istituti di parte generale; la seconda avente ad oggetto la trattazione analitica degli illeciti più significativi, intrinsecamente connessi al modo di essere dell'impresa e alla sua attività. In particolare, il primo capitolo, completamente rinnovato, delinea sinteticamente il quadro delle esigenze punitive scaturite dalla globalizzazione finanziaria e dalla sempre più feroce aggressione predatoria della criminalità economica organizzata. Dalla trattazione affiora la convinzione degli Autori che la crisi finanziaria ed economica è stata accompagnata da un vero e proprio dissesto del diritto, che non ha saputo rispondere appropriatamente ai gravissimi problemi conseguenti alla grande recessione del 2008. Nel secondo, si affronta invece il tema dei soggetti, nella sua duplice articolazione rispetto alla responsabilità degli enti collettivi, di recente rivista nel catalogo dei reati che ne fanno da presupposto, e ai criteri di individuazione dei soggetti individualmente responsabili all'interno dell'impresa, con particolare riferimento all'istituto della delega di funzioni e alle sue condizioni di validità ed efficacia. Il terzo capitolo propone, poi, un'analisi degli istituti che tradizionalmente governano l'imputazione oggettiva e soggettiva della responsabilità penale (obbligo giuridico di impedimento e posizioni di garanzia, anch'essi sottoposti a continue innovazioni normative, concorso di persone nel reato, cause estintive della punibilità), nonché gli effetti, sul piano pratico, della loro ""reazione"" rispetto alla dimensione anonima, impersonale e collettiva delle moderne organizzazioni imprenditoriali. Segue, infine, la parte speciale divisa in cinque capitoli, rispettivamente dedicati ai reati ed illeciti extrapenali societari e finanziari, ai reati della crisi di impresa e dell'insolvenza, ai reati bancari e a quelli tributari, con la trattazione analitica delle singole fattispecie che viene sempre preceduta da un'introduzione finalizzata ad illustrarne i comuni denominatori, nello sforzo di enucleare quelle nozioni generali necessarie a garantire una visione sistematica delle singole figure di illecito, anche nei loro rapporti e nelle loro reciproche interferenze, nonché a garantire la coerenza delle diverse opzioni interpretative. -
Manuale di diritto penale ambientale
Il volume si pone l'obiettivo di fare il punto sullo «stato di salute» del nuovo diritto penale ambientale a cinque anni dalla riforma introdotta con la legge 68/2015. Fino alla legge 68/2015 il diritto penale ambientale era - per usare una metafora del maestro Francesco Carnelutti - un «insieme di piante selvatiche cresciute fuori dal controllo e dal recinto dei giardinieri del diritto penale». Quasi tutte le violazioni ambientali, eccezion fatta per le ipotesi di trasporto, traffico o organizzazione illecita di rifiuti, erano punite o come semplici violazioni amministrative o come reati contravvenzionali nella forma delle fattispecie di pericolo astratto, dimostrando tutta la loro inadeguatezza e inefficacia sul piano della prevenzione generale della sanzione penale. Da qui il crescente intervento suppletivo della giurisprudenza alle carenze del legislatore con applicazioni interpretative dei fenomeni inquinanti ora ricondotti entro le ipotesi contravvenzionali del «disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone» (art. 659 c.p.) ora al «getto pericoloso di cose» (art. 674 c.p.), per sanzionare fenomeni di inquinamento acustico e olfattivo di minore gravità; ora, invece, ricondotti entro le ipotesi delittuose di «rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro» (art. 437, co. 2, c.p.) o del delitto di «crollo di costruzioni o altri disastri dolosi», meglio conosciuto come «disastro innominato» (art. 434 c.p.), a seconda che l'impatto ambientale prodotto dallo stabilimento industriale si sia risolto in danno dei soli lavoratori o anche della popolazione in generale. Al legislatore del 2015 veniva chiesto di superare il deficit di tassatività del previgente sistema penalistico, definendo un nuovo diritto penale dell'ambiente che tenesse conto di tutti i limiti dei previgenti strumenti di tutela - amministrativi e penali - emersi nella trattazione dei grandi processi industriali: l'Icmesa di Seveso, il petrolchimico di Porto Marghera e di Montedison, il cementificio del gruppo Eternit, l'acciaieria ThyssenKrupp di Torino, la centrale Tirreno-Power di Vado Ligure e, più di recente, i casi del Centro Olio Val d'Agri di Viggiano e l'acciaieria ex ILVA di Taranto, nei quali sono emerse significative questioni giuridiche che il legislatore doveva affrontare e risolvere con la novella del 2015. La legge 68/2015 ha, dunque, ridefinito l'intero assetto normativo di tutela ambientale intervenendo, per un verso, nel codice dell'ambiente (d.lgs. 152/2006), inserendo la nuova Parte sesta-bis dedicata alla disciplina per l'estinzione degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale e, per altro verso, introducendo nel codice penale il nuovo Titolo VI-bis, rubricato «Dei delitti contro l'ambiente». Tra questi, le nuove fattispecie delittuose di inquinamento e disastro ambientale doloso (artt. 452-bis e 452-quater) e colposo (art. 452-quinquies), il reato preterintenzionale di morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale (art. 452-ter), il delitto doloso di traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività (art. 452-sexies), il delitto doloso di impedimento del controllo (art. 452-septies), il delitto doloso di omessa bonifica (art. 452-terdecies) e il delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti (art. 452-quaterdecies). -
Diritto dei mercati finanziari. La disciplina dei contratti di in...
Il volume, che per approccio e struttura si presta sia all'insegnamento universitario sia come strumento di supporto professionale, si focalizza sulla tutela dell'investitore attraverso una disamina del dato normativo, dottrinale e giurisprudenziale. Una particolare attenzione viene data anche ai sistemi alternativi di risoluzione delle controversie (ACF) ed alla finanza comportamentale. -
Il fiume nero di Caronte
Il Presidente degli Stati Uniti ha deciso di liberare l'America dalla sua dipendenza verso il petrolio proveniente dall'estero, attraverso l'utilizzo dei depositi petroliferi presenti in Alaska e lo sviluppo di risorse energetiche alternative. Si tratta di una decisione ardita che potrebbe minacciare il ricco deposito di petrolio del Medio Oriente, e alcuni potrebbero non tollerare un'azione del genere. Anni fa, un progetto sovietico segreto era stato ideato con lo scopo di infierire un colpo fatale agli Stati Uniti per distruggere l'oleodotto presente in Alaska. Ora questo piano strategico è stato rubato dal brillante e infido agente della KGB Ivan Kerikov, che ha unito le sue forze con un potente Ministro del petrolio arabo con il fine di liberare il Fiume Nero di Caronte. Tuttavia essi non hanno preso in considerazione Philip Mercer, l'unico uomo in possesso della determinazione e dell'audacia necessarie per fermarli.