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Revocazioni sopravvenienze in materia testamentaria
L’art. 687 c.c., nel disciplinare la «revocazione per sopravvenienza di figli», che interviene «di diritto», si evidenzia come norma spuria rispetto al sistema delle fattispecie di «revocazione delle disposizioni testamentarie» – espresse o tacite – tutte riconducibili alla volontà del testatore, e dunque di stampo squisitamente negoziale. La singolarità di questa revocazione testamentaria si staglia nitida nel confronto con l’istituto maggiormente assonante, ossia la revocazione della donazione parimenti per «sopravvenienza di figli». Gli artt. 803 ss. c.c. configurano un sistema di ablazione degli effetti della struttura contrattuale dipendente dall’iniziativa di parte, attraverso la maturazione in capo al donante di un apposito diritto di azione, il cui esercizio è lasciato alla sua discrezionalità valutativa. L’art. 687 c.c., invece, reca un congegno positivo dirompente, poiché – muovendo in direzione opposta all’ossequio alle ultime volontà del de cuius e, più in generale, al principio di conservazione degli atti giuridici – riesce a demolire l’assetto delle disposizioni patrimoniali a suo tempo desiderato dal testatore, senza che quest’ultimo abbia più la possibilità di confermarlo o smentirlo con una configurazione alternativa a quella derivante dall’apertura della successione legittima. Si tratta di uno strumento da utilizzare con grande accuratezza da parte dell’interprete, che – dinnanzi a categorie di sopravvenienze atipiche, come la dichiarazione giudiziale di maternità o paternità, o a moderne configurazioni di sopravvenienze tipiche, quali la nascita di un figlio a seguito di una pratica di procreazione medicalmente assistista post mortem – è chiamato a vagliare le conseguenze dell’estensione della inefficacia comminata dal legislatore. La soluzione si rinviene in una esegesi ispirata a principi di ragionevolezza e proporzionalità e pure orientata all’istanza del bilanciamento degli interessi coinvolti, che non si esauriscono nell’ossequio alla volontà (presunta o ficta) del testatore e neppure nella protezione assoluta della posizione del figlio sopravvenuto, ma includono la tutela dell’affidamento dei terzi chiamati in base alla revocanda scheda. -
La corporate governance nelle banche
Nel settore bancario la corporate governance influisce sulle modalità con cui le banche fissano gli obiettivi aziendali (in primo luogo redditività e creazione di valore), su quelle con cui sono gestite le operazioni correnti, applicati i principi di sana e prudente gestione e le vigenti normative, tutelati gli interessi degli azionisti e degli altri soggetti che, a vario titolo, intrattengono rapporti con la società. -
Arbitri dei mercati. Le autorità indipendenti e l'economia
La crisi economica e finanziaria ha riportato al centro dell'attenzione la questione della regolazione dei mercati: è ormai chiaro che se si vogliono integrare le economie dei vari Stati, è necessario che le regole essenziali dei mercati siano date da autorità indipendenti dall'influenza della politica e dei governi, che potrebbe supportare scelte neoprotezionistiche o particolaristiche. Ciò vale soprattutto per la concorrenza, le telecomunicazioni, l'energia, le banche: tutte materie per le quali l'Unione europea sostiene con forza la regolazione indipendente. Il libro spiega il valore dell'indipendenza, sul piano nazionale e sopranazionale, analizza i poteri dei regolatori indipendenti e i controlli che li riguardano. Ma esamina anche limiti e disfunzioni di alcune autorità indipendenti, emersi soprattutto nel corso della crisi attuale. Su questa base propone rimedi che consentano di rendere più efficace l'azione di tali autorità, non solo per rispondere alla crisi, ma per assicurare anche in futuro un'equilibrata governance della globalizzazione. -
Hölderlin in Italia. La ricezione letteraria (1841-2001)
Questo studio si addentra nella fitta trama di rapporti che legano alcune grandi tradizioni letterarie d'Europa, l'italiana, la tedesca e anche la francese, per ricostruire le sorti ricettive di un autore destinato a imporsi nella memoria poetica novecentesca, dopo un passato di marginalità, come un riferimento precipuo e irrinunciabile, ergendosi a inquieto e centrale precursore. L'indagine prende le mosse dalla prima metà dell'Ottocento, quando il nome di Hölderlin inizia a diffondersi nella penisola tramite mediazione francese, per concentrarsi in seguito su Giosuè Carducci, che ha ascritto precocemente il lirico tedesco tra le sue predilezioni letterarie e ne ha approntato le prime versioni italiane. Si passa poi al Novecento, per considerare l'incidenza di questo modello in tutta la sua varia articolazione: i primi riflessi in Italia della coeva riscoperta europea di Hölderlin, filtrata dai periodici letterari d'inizio secolo; la cruciale congiuntura degli anni Trenta e Quaranta, quando si registra, con l'apporto determinante di protagonisti della scena letteraria, un sensibile incremento delle letture critiche e delle traduzioni, consentendo il definitivo ingresso di Hölderlin nel nostro orizzonte culturale; il fertile dialogo con l'opera hölderliniana di poeti quali Ungaretti, Montale, Luzi, Vigolo e Zanzotto. -
Conflitti ambientali. Esperti, politica, istituzioni nelle contro...
Il parere degli esperti nei conflitti su ambiente e tecnoscienza è sempre più rilevante e nello stesso tempo ambiguo. Cambiamento climatico, energia, rifiuti, scorie nucleari: invece di contribuire a risolvere i conflitti su questi temi l'expertise viene trascinata nella disputa. Al rapporto tra esperti e politica è tradizionalmente associata l'idea che la scienza debba dire al potere ""come stanno le cose"", che alla politica dei valori e degli interessi si contrapponga una ""politica dei fatti"" capace di compiere scelte efficienti in base a dati non controversi. Oggi tutto ciò è oggetto di contestazione: i ""fatti"" sono risucchiati nei conflitti. Le istituzioni faticano a gestire questioni in cui gli aspetti tecnico-scientifici acquistano peso crescente, mentre l'autorità esperta si trova schiacciata tra il sostegno cognitivo che dovrebbe offrire alle scelte politiche e la decostruzione della conoscenza (non esiste un sapere neutrale!) formulata dalle scienze sociali e praticata dai contendenti. Un intreccio qui dipanato a partire da una serie di casi - grandi infrastrutture, inceneritori, impianti eolici - che hanno occupato le nostre cronache nel passato recente. -
Le immunità penali della politica
Nel volume, che trae origine dal convegno organizzato dal Centro Studi Giuridici e Politici della Regione Umbria nel novembre 2010 a Perugia, studiosi italiani di diverse discipline giuridiche affrontano i vari profili, costituzionali, penali, processuali, che caratterizzano le immunità degli organi titolari di potere politico in Italia: Presidente della Repubblica, parlamentari, Presidente del Consiglio e ministri, consiglieri regionali. A loro volta tre importanti costituzionalisti europei analizzano il sistema delle immunità penali della politica vigente in Francia, Germania e Spagna. Ne emerge un quadro variegato, nel quale comunque le immunità si configurano come prerogative funzionali e non come privilegi personali, anche se non sono mancate normative volte ad introdurre condizioni di privilegio, in Francia per il Presidente della Repubblica con legge costituzionale, in Italia per varie alte cariche dello Stato fra cui in particolare quella del Presidente del Consiglio dei ministri, con leggi ordinarie dichiarate illegittime dalla Corte costituzionale. -
Tra amore e Resistenza. La drammaturgia di Beppe Fenoglio
Il volume pone in risalto un aspetto inedito della produzione fenogliana, per restituire al grande narratore della lotta partigiana il posto che gli spetta nel quadro della drammaturgia italiana novecentesca. Rimasto nell'ombra della più acclamata produzione narrativa, o da questa illuminato di luce riflessa, il teatro di Beppe Fenoglio supera il carattere di esperimento in cui è stato confinato a lungo dalla critica, esplicitando elementi di notevole interesse, non solo a livello tematico, ma anche per l'utilizzo di determinati espedienti legati alla scrittura scenica. Emanuele Braccio rilegge in prospettiva comparatistica la genesi delle cinque pièces dell'autore piemontese e la relazione che intrattengono con i rispettivi modelli angloamericani e con i suoi stessi romanzi, mettendone in luce affinità e differenze. Individuando come nuclei tematici della messa in scena il sentimento amoroso e l'esperienza della Resistenza, l'indagine lascia emergere i segni caratteristici di quello che fu dichiaratamente il genere prediletto di Fenoglio. Sia le opere giovanili che quelle dell'età più matura aiutano a precisare la poetica dello scrittore dagli esordi alla morte, nel segno di una passione che non venne mai meno e marca l'inizio e la fine della sua stagione creativa. -
La gestione del rischio nei fondi sanitari integrativi
Il volume affronta il tema della sanità integrativa, con particolare attenzione agli aspetti legati al processo di gestione del rischio. A differenza di quanto accade per altri investitori di welfare, la normativa di settore non ha fino a oggi previsto processi precisi e regolati per implementare e garantire il corretto svolgimento delle attività finalizzate all'erogazione delle prestazioni nei confronti degli iscritti. In queste pagine sono raccolte riflessioni in materia di best practice, che il settore ha maturato nel corso degli anni, e viene individuata una proposta per il processo di gestione delle risorse basata su una fase progettuale, una di realizzazione e di implementazione della strategia e una di controllo. Il lavoro è finalizzato a identificare le attività che caratterizzano ciascuno dei suddetti momenti soffermandosi sulle opportune distinzioni tra modello assicurato e autoassicurato. -
Nord-Est 1919-1922 fra guerra, rivoluzione e reazione
Il volume prende in esame le complesse vicende sociali, economiche e politiche che hanno contrassegnato questa parte del Paese, tratteggiando per la prima volta in modo unitario e completo il passaggio dalla guerra al dopoguerra, dalle inedite dinamiche di riscatto sociale, che assunsero anche tratti rivoluzionari, fino all’avvento al potere del fascismo.Il Nord-Est dell’Italia è un laboratorio particolarmente interessante per l’analisi degli sconvolgimenti che hanno segnato il primo dopoguerra nel nostro Paese. Teatro di operazioni belliche di grandi dimensioni, ne subì profondi danni. Alla fine della Grande Guerra, le regioni che avevano fatto parte dell’Impero asburgico furono scosse dai problemi dell’inserimento nel nuovo tessuto istituzionale, politico ed economico del regno. Mentre le vecchie classi dirigenti furono investite dalle richieste di ricostruzione e giustizia sociale delle masse popolari e dei loro nuovi rappresentanti sindacali e politici. -
Il sale della vita
La vita di Anna è un susseguirsi di fughe. Fugge dalla violenza del patrigno e dal disamore della madre, da padroni lascivi che approfittano della sua condizione di serva bambina, dalle forze dell'ordine che vogliono riportarla a casa. Creatura selvatica e spaventata, orfana di una madre viva, come la definisce Donatella Di Pietrantonio nella sua densa introduzione, Anna riuscirà ad arrangiarsi e a sopravvivere in qualsiasi circostanza, ma porterà sempre sulle spalle il peso del vuoto affettivo che l'ha circondata sin dall'infanzia. Anche in età adulta rimane una persona solitaria, poco incline ad aprirsi, refrattaria agli affetti. Poi una malattia le toglie la voce ma le dà la forza di sfogarsi attraverso la scrittura, di raccontare quella stratificazione di traumi che è stata la sua esistenza. E ripercorrendo con la memoria quel corridoio buio, dopo tanti anni si pone infinite domande, si arrabbia e si dispera ma resta sempre umana, ancorata alla vita: «a un certo punto, un punto imprecisato si mette da parte la sofferenza e si comincia a vivere, se non fai così si è già morti, non tutti nascono rosa o orchidea, ci sono anche fiori che sembra che non valgano nulla, fiori che nessuno calcola, neanche vedono, ma sono importanti come qualsiasi altro fiore, non siamo belli, ma interessanti, non siamo profumati che importa ascoltiamo il profumo dell'altri, e impariamo, e io nella mia scellerata vita sono felice perché sì, non conosco l'amore quello che ho sempre desiderato non lo conosco, ma lo immagino». -
Fonti per la storia delle popolazioni accademiche in Europa
Il network Héloïse, impegnato da oltre dieci anni nel coordinamento di progetti e ricerche sulle popolazioni universitarie dal medioevo fino ai nostri giorni, rivolge qui l'attenzione al tema della documentazione utile allo svolgimento di ricerche prosopografiche. Avvalendosi degli strumenti e dei metodi propri delle Digital humanities, le informazioni desunte dagli archivi universitari sono state progressivamente arricchite attingendo ai libri amicorum degli studenti, a fonti giudiziarie, alla memorialistica, ai registri delle professioni di fede, alla documentazione e alla stampa prodotta dalle associazioni dei docenti, ai periodici e ai numeri unici promossi dagli studenti, ai necrologi, alla documentazione fotografica. Il confronto tra l'utilizzo di queste fonti secondarie, che emerge dalle ricerche svolte o in corso in vari Paesi, costituisce il tema proposto dalle esperienze qui presentate. -
Abitare sostenibile. Come affrontare l'emergenza energetica e amb...
Cosa significa oggi abitare in modo sostenibile e come le case sostenibili ottengono il massimo dell'efficienza con il minimo impatto ambientale? Un tema che coinvolge l'intera filiera del settore edilizio ma anche la politica, impegnata a ripensare strategie per ridurre l'impatto ambientale, contenere i consumi e i costi ad essi collegati. Dalle diverse tipologie di edifici «ecologici» al problema della misurazione della sostenibilità energetica e ambientale, fino agli interventi sull'edilizia esistente, uno sguardo globale sul presente e il futuro dell'abitare. -
Introduzione alla metrologia. Note delle lezioni di Misure termot...
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Scrivere in oro. Ricettari medievali d'arte e artigianato (secoli...
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Fuori corso. Profili di militanza novecentesca
Se il tempo è giunto per un bilancio del Novecento letterario ormai alle spalle, molti sono i nomi che mancano all'appello. A volte si tratta di scrittori assai famosi in vita e poi caduti nell'oblio, altre volte di maltrattati, riconosciuti talora in un'inutile fiammata postuma, oppure di firme di valore mai veicolate dall'industria culturale: in ogni caso, nella labile galleria della memoria collettiva le pareti bianche sono davvero accecanti. Gli scrittori in vario modo 'dimenticati' che qui passiamo in rassegna (insieme al ritratto corale di una città stereotipata e desueta come Napoli) appartengono a due gruppi generazionali - Vittorini Jovine Bonfantini; Pomilio Troisi Striano - che fra l'oppressione del fascismo e la pressione dei conformismi del dopoguerra rivendicano un'orgogliosa quanto difficile autonomia dalla Chiesa di turno. Siamo di fronte a destini tipicamente novecenteschi, caratterizzati dal complesso e impervio intreccio tra dati esistenziali, art istici, politici. -
Teatro scuola vedere fare. Spazi, pratiche estetiche per una poet...
Nel nome della ricerca pedagogica e artistica, si propone al lettore di entrare e di conoscere il progetto Teatro Scuola Vedere Fare perché la sua complessità e articolazione, nonché la sua storia e quindi quella del gruppo teatrale ""Le Nuvole"" insieme a quella di ""Casa del contemporaneo"", ""Agita"", ""Casa dello spettatore"" e ""Fondazione spettacolo arte territorio"", danno l'idea evidente di un lavoro di equìpe, di un necessario lavoro corale, che ha l'ambizione di farsi veicolo di innovazione sociale. Un progetto che dà opportunità di ripensare alle due macchine dell'apprendimento, Teatro e Scuola, e di aprirne le architetture e gli orizzonti, lasciando che respirino e si muovano verso La strada che non andava in nessun posto raccontata da Gianni Rodari, perché si sa che ""certi tesori esistono soltanto per chi batte per primo una strada nuova"". Il nostro tesoro è la formazione al tempo di un Nuovo Umanesimo, la formazione che può generare trasformazione ma che esiste solo se se ne diventa parte. -
Cara Elsa. Storia di un'amicizia
«Storia dell'amicizia tra la scrittrice Elsa Morante e il critico Goffredo Fofi, testimoniata dalle numerose lettere che si scambiarono tra il 1968 e il 1985. Lettere che raccontano non solo l'intensa e inquieta amicizia tra Elsa e Goffredo ma anche il clima culturale di quegli anni. Sullo sfondo l'isola di Arturo, cui entrambi sono molto legati. ""Arturo e Procida, sono diventati allora un binomio quasi inconfondibile, e Procida è diventata forse in eterno ""l'isola di Arturo"". Elsa Morante chiese all'amico più vicino di tutti, Carlo Cecchi, di essere cremata, dopo la morte, e che le ceneri venissero disperse in mare, nel mare di Procida...» (Dall'Introduzione di Goffredo Fofi). -
Il cuore cherubico. Scritti teologici, omiletici e mistici
Il volume raccoglie gli scritti del celebre filosofo, teologo e scienziato russo, appartenenti al periodo giovanile (1904-1917) durante il quale egli ha vissuto importanti esperienze di sofferta ricerca esistenziale e di intensa formazione spirituale. Seguendo il flusso poetico del pensiero, il lettore viene condotto gradualmente alla scoperta dei tratti costitutivi dell'autentica ascetica cristiana e della sua sempre attuale eredità sapienziale, alimentate dalle letture bibliche e dall'assidua frequentazione della tradizione patristica, monastica e liturgica della Chiesa ortodossa. -
La filosofia del culto. Saggio di antropodicea ortodossa
Un percorso alle sorgenti del culto e dei suoi ordinamenti, alla scoperta della tragica e salvifica bellezza della liturgia cristiana: questo volume ci fa immergere nella ricchezza misteriosa e sfavillante dei riti della Chiesa orientale, fino al sancta sanctorum del mistero eucaristico. Padre Pavel ci mostra così ciò che non può essere dimostrato, ma solo contemplato e amato, lasciandoci intravedere nelle fenditure del reale e nelle antinomie della verità l'azzurro dell'eterno. Nella ferma convinzione che ""le radici del visibile sono nell'invisibile, i fini dell'intelligibile nell'inintelligibile"". -
Rome. A walking guide. Fun facts and little discoveries
Tutte le strade portano a Roma: era vero duemila anni fa e lo è ancora oggi! Vedere e vivere la Città Eterna significa attraversare, con una semplice passeggiata, millenni di storia: una storia che è quella dell'umanità intera. Questo volume raffinato, pensato e scritto da Jasmina Trifoni e illustrato dai suggestivi lavori ad acquerello e china di Alessandra Scandella, invita a scoprire a piedi il meglio di Roma grazie alle pratiche mappe a colori con percorsi e itinerari che raccontano monumenti famosi dell'antichità o dell'età d'oro del Barocco, dipinti e sculture che hanno segnato la storia dell'arte e molti altri luoghi magici spesso trascurati dai viaggiatori più frettolosi. Le mete culturali sono inframmezzate da altre più prosaiche: locali dove fermarsi per un caffè o per gustare il sapore di Roma, boutique in cui scoprire la moda romana, botteghe di artigiani e antiquari. Una guida davvero speciale, per apprezzare e perpetuare anche il più piccolo frammento della Grande Bellezza di Roma.