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Eric Rohmer. La parola vista
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Socrate. Bellezza, amore, amicizia, morte nei dialoghi di Platone
Per volere di Romolo Valli, nel 1979, Gian Piero Bona aveva terminato la sua riscrittura dei Dialoghi di Platone legati alla morte di Socrate. L'intenzione di Valli era di pubblicare il testo teatrale e le note di lavoro dell'autore nelle Edizioni dell'Eliseo, dopo la sua rappresentazione già programmata per la stagione 1980-81. Ma Valli morì il primo febbraio 1980, e il lavoro di Bona è tornato platonicamente in quel mondo delle idee da cui era nato, rimanendo per ben quarant'anni quale omaggio al grande attore e a un immenso amico. È alfine giunto il miracolo. Moretti&Vitali ha deciso di pubblicare il testo teatrale nella collana ""Narrazioni della conoscenza"" diretta da Flavio Ermini. Il Socrate di Bona torna in tal modo a vivere. E viene edito nella forma in cui era stato concepito. Come struttura portante del racconto, Bona ha scelto il processo a Socrate così come viene rievocato nell'Apologia, ma solo in tre momenti: l'accusa di corruzione, che permette a Bona di ""aprire"" verso il Convito e il Fedro, cioè verso la teoria dell'amore e dell'ebbrezza divina; poi verso il Critone, che è in fondo il dialogo del carcere (e qui comparirà anche Platone); e infine sul Fedone con le sublimi meditazioni conclusive sulla morte e l'Aldilà. -
Preghiere imperfette
“’Preghiere imperfette’ è una raccolta poetica intessuta anzitutto tra le onde, le vertigini e le crepe dei momenti, fra tutti quei piccoli o grandi sussulti di cui è tramato il nostro incerto cammino nel tempo. Proprio di vacillamenti, scarti, inciampi – o di aritmie, lacune, pensieri in fuga – si nutre il bisogno, che in Nadia Scappini resiste con grande forza, di pregare, se è vero (come lei stessa ci ricorda in un altro suo libro) che l’etimologia di “preghiera” è legata a precarius: alla precarietà, alla fragilità delle nostre vite. Muovendosi tra visioni percorse da soffi d’ansia o striate di ferite, ma non rinunciando mai a “curvare le parole / verso l’altrove”, l’autrice di questa straordinaria raccolta confessa il suo desiderio ardente di Dio, ma l’“altrove” che innerva i suoi versi è anche la misteriosa bellezza del mondo (la notte quando “splende di fuochi / e di comete”, l’alba profumata di cannella e cardamomo, le ali screziate di una farfalla) e soprattutto l’amore umano, quell’amore che diventa sempre più struggente quando due coniugi anziani lo difendono fino alla soglia dei sogni estremi, delle carezze impossibili.” (Paolo Lagazzi) Con una lettera di Loredana De Vita. Postfazione di Paolo Lagazzi. -
Tous les écrits de Ur & Krur. Introduction à la magie. Ur (1927-1928)
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Principi fondamentali di economia
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Testimoni di fede, trionfatori di audience. La fiction religiosa ...
Un fenomeno singolare caratterizza il panorama televisivo nazionale da più di vent'anni: il costante successo della fiction religiosa. A rappresentare questo filone di indubbio successo, in grado di adunare sempre numerosi telespettatori, sono le storie di figure bibliche, le biografie-agiografie di santi, papi e preti esemplari, nonché le stravaganti avventure di preti detective. Ma perché queste fiction sembrano andare sempre così bene? Qual è il pubblico che le guarda? E chi sono i protagonisti di queste storie: religiosi dalla vita esemplare o semplicemente eroi dalla veste religiosa? Nell'analizzare l'impianto, gli aspetti narrativi, nonché le questioni relative agli ascolti televisivi di queste fiction, l'Autore si sofferma anche su temi di carattere sociologico, per cercare di comprendere perché una società segnata da un processo di secolarizzazione manifesti un ""ritorno del sacro"", un fermento religioso che ha ricadute anche in ambito televisivo. -
Alessandro Farnese. L'eroe italiano delle Fiandre
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Un orribile sogno. L'attacco con i gas sul San Michele il 29 giug...
Rimasto incolume nel terremoto del 28 dicembre 1908 di Reggio e Messina, Francesco Villari dallo scoppio della Prima guerra mondiale è al fronte, telegrafista del Genio comunicazioni. Il suo diario comincia con l'orrore dell'attacco con i gas, il 29 giugno 1916 sul San Michele. Lì ""assiste a scene tremende, uomini che lottano tra loro per un pezzo di cotone imbevuto d'alcool, che fuggono senza poter trovare salvezza, che si contorcono impotenti, che aspettano la fine con gli occhi sgranati e una fotografia in mano, che si uccidono sbattendo la testa sui macigni del Carso per farla finita prima. Dopo nemmeno due ore, furono migliaia i morti"". -
Il recupero della bellezza. Ediz. illustrata
Il volume è un vero e proprio manuale di restauro, con decine di casi italiani ed esteri tra cui il restauro dell'Acropoli di Atene, la ricostruzione della cattedrale di Dresda o del ponte di Mostar, gli interventi per Les Invalides a Parigi, La Fenice di Venezia, illustrati con sequenze fotografiche e brevi testi introduttivi, utilizzati per rafforzare il racconto teorico e insieme per raccontare l'arte di restaurare l'architettura antica seguendone le regole e la materia originale. Il testo poi non si ferma alla singola opera architettonica ma dedica molto spazio al tema del restauro urbano e del paesaggio, nuove frontiere del recupero architettonico contemporaneo mostrando alcune delle esperienze internazionali più significative ed aggiornate. -
Strutture di calcestruzzo armato precompresso. Con riferimento ag...
La precompressione è sovente vista come un argomento separato rispetto al cemento armato. Nelle normative internazionali questi temi sono trattati in modo unitario in quanto vi è una continuità, data dalla precompressione parziale, tra il calcestruzzo armato e il precompresso. Questo fatto dà luogo ad alcune perplessità all'utente italiano che è abituato diversamente. Il volume, che è rivolto principalmente agli studenti, può essere utile anche ai professionisti per inquadrare meglio i principi fondamentali e trovare i supporti alle normative. Lo scopo che si propone questo testo è duplice: spiegare i concetti base del comportamento delle strutture precompresse e illustrarne la modellazione; fornire le indicazioni progettuali in applicazione delle normative. Il riferimento principale è costituito dalle norme europee e in particolare dall'eurocodice 2 (EN 1992-1-1) con i documenti annessi relativi ai prodotti. La verifica della sicurezza è basata sul metodo semiprobabilistico agli stati limite. -
Il «mancamento delle parole». Osservazioni sulla lingua di Leonardo
Il volume raccoglie alcuni saggi dedicati alla lingua di Leonardo da Vinci, in particolar modo a quella della meccanica, della pittura e dell'architettura, specificatamente in relazione a lessico e testualità. Il problema della scelta delle parole è centrale in Leonardo e oscilla tra la consapevolezza di poter attingere a una lingua materna, il fiorentino quattrocentesco, ricca di vocaboli e la necessità di dare il nome a oggetti e concetti nuovi, emersi da una diversa modalità di guardare e studiare la natura e di progettare le cose. In certi ambiti (come l'architettura) Leonardo trova il solido conforto della tradizione delle botteghe artistiche e artigiane e dei cantieri fiorentini, ma in altri, dove lo scarto innovativo è decisivo (come la meccanica e in parte la pittura), deve trasformarsi in onomaturgo e sconfinare in quella che possiamo definire ""ingegneria linguistica"". Anche la particolare modalità di trattazione e presentazione che Leonardo impiega nei suoi manoscritti evidenzia la necessità di forme espositive nuove, in cui alla centralità dell'immagine si affianca una costante ipertestualità e persino forme di ipotestualità tipiche delle più recenti forme di comunicazione. -
35 borghi imperdibili. Borghi di Friuli Venezia Giulia e Istria
Piccoli centri urbani straordinari. Piccoli gioielli intatti, spesso nascosti o poco conosciuti, da scoprire al di fuori delle piste più battute del turismo internazionale. Borghi unici per storia, architettura, contesto ambientale. Dalle Alpi Carniche alle lagune costiere, dalle Dolomiti alle verdi colline del Collio, fino alle terre istriane, della costa e dell'interno, fuori dal nostro Paese ma vicine per distanza, storia, cultura materiale: un viaggio alla scoperta di castelli, santuari, edilizia tradizionale, capolavori d'arte, panorami irripetibili e un'enogastronomia straordinaria. Un libro per un turismo nuovo, curioso, a due passi da casa. Itinerari di accesso, musei, informazioni pratiche per la visita, approfondimenti su prodotti tipici e tradizioni artigianali. -
35 borghi imperdibili. Borghi del vino Veneto
Varietà. Questa è la parola chiave per descrivere il Veneto, la regione italiana morfologicamente più diversificata, con un territorio che è bello esplorare mentre gli occhi si riempiono dello spettacolo offerto da una natura generosa e cangiante. È una terra con mete imperdibili, come i solitari picchi rocciosi delle Dolomiti, il delta del Po, i colli Berici ed Euganei. E poi ci sono i dolci declivi trevigiani e del Garda, ricoperti di vigneti ancestrali. Perché il Veneto è una terra dove la cultura della vite ha radici antiche e complesse. Qui l'uva cresce attingendo nutrimenti dai fertili suoli, ventilata dalle brezze che soffi ano dal mare e dai monti, e diventa così ricca di profumi e sapori. Da questi frutti nascono alcuni dei vini più apprezzati del mondo, come l'Amarone, il Prosecco o il Bardolino. Sono il risultato del paziente lavoro dell'uomo e dell'amore verso una terra civilizzata da tremila anni, unita nei secoli dalla Serenissima Repubblica di Venezia, eppure ancora oggi impreziosita da identità locali. Tutte da conoscere e assaporare, anche attraverso l'assaggio di produzioni di pregio, 28 vini DOC, 14 DOCG e innumerevoli eccellenze gastronomiche. Buon cibo e buon vino allietano e accompagnano attraverso un territorio permeato anche da suggestioni artistiche e culturali, cittadelle fortificate, borghi storici, ville aristocratiche: il Veneto è un'esperienza di viaggio a 360 gradi. -
Wolfgang Laib. Catalogo della mostra (Lugano, 3 settembre 2017-7 ...
Catalogo della mostra ""Wolfgang Laib"" presso il museo d'arte della Svizzera italiana (Lugano, 3 settembre 2017-7 gennaio 2018). -
L' utilizzo delle erbe aromatiche in agricoltura. Una via per la ...
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Le basi conoscitive e i frutti dell'antroposofia
«Come vedrete, questa concezione della vita, vale a dire l'antroposofia, vuole essere una concezione del mondo piena di vivacità, una concezione che vuole arrivare fino a ciò cui l'uomo si unisce come alla vera realtà, una concezione che mostrerà come l'uomo abbia anche i mezzi per arrivare a quella vera realtà.» Essenza dell'agnosticismo / Le basi conoscitive dell'antroposofia. Studio del pensiero goethiano / Esperienza della libertà e spiegazione causale / Tragicità dell'anima di Nietsche. Il monismo di Haeckel / Conoscenza immaginativa ed esperienza del ricordo / Dalla conoscenza oggettiva all'intuizione cosmica attraverso immaginazione e ispirazione / Spiegazione causale della natura e ordine cosmico morale / L'organismo umano e una medicina fecondata dalla scienza dello spirito. -
Lettere ai soci (1924)
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San Michele. La festa dell'autocoscienza
""Quando le foglie iniziano a cadere si celebra la festa dell'autocoscienza che ci avvicina alla nostra vera umanità; è necessario soltanto che ne siamo consapevoli. È la festa di Michele, la festa dell'inizio d'autunno."" Vengono qui pubblicate in italiano la conferenza tenuta a Stoccarda il 15 ottobre 1923 e a Berlino il 23 maggio 1923 insieme a due articoli apparsi sulla rivista ""das Goetheanum"" il 30 settembre e il 7 ottobre 1923. -
L' oriente alla luce dell'occidente
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Per una notte d'amore e altri racconti
È una brutalità senza via di fuga a dominare la raccolta ""Per una notte d'amore"". Quasi un'escalation di squallore, sofferenza e dolore, che raggiunge l'apice nei racconti-capolavoro ""di sorprendente fascino"", come li definisce Pierluigi Pellini nella Prefazione: ""Il capitano Burle"", ""Come si muore"". ""Per una notte d'amore"" e ""L'alluvione"". Una tensione narrativa interrotta tuttavia da pause di autentica leggerezza: la prima bucolica, quella del racconto ""In campagna"", attualissima analisi del turismo domenicale, della fuga dalla città, nonché riflessione introspettiva sul rapporto tra l'uomo e la natura; la seconda spassosa con ""La festa a Coqueville"", un elogio all'ebbrezza alcolica che suggella la pacificazione finale di un antico conflitto. In questi racconti, pressoché sconosciuti alla critica e al pubblico dei lettori italiani, Émile Zola ritrae con magistrale realismo la società francese di fine Ottocento, mettendone a nudo debolezze, sogni abbandonati e misere ambizioni: tra benestanti corrotti e giovani sprovveduti che restano intrappolati dalla seduzione, vittime della sensualità torbida di amori malati; tra soldati viziosi e furbe prostitute, commercianti avidi e pescatori rissosi. Zola, grande anche nell'arte del racconto, qui accompagna il lettore nelle profondità più inconfessate dell'animo umano, dando vita, con uno stile raffinato e classicamente contemporaneo, a un catalogo di emozioni e sentimenti magneticamente spietati e tormentosi.