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Edgar P. Jacobs. Il cantore dell'apocalisse
I fumetti sono diventati la sua arte e il suo lavoro: Edgar P. Jacobs è un maestro incontrastato della nona arte. Ecco il ritratto biografico di uno dei più grandi autori francesi. ""Edgar P. Jacobs. Il cantore dell’Apocalisse"" presenta inoltre un apparato critico che descrive in dettaglio “l’uomo Jacobs”. -
Mattéo. Il secondo periodo (1917-1918). Nuova ediz.
Dalla Prima Guerra Mondiale alla Rivoluzione Russa, dal Fronte Popolare Francese alla Guerra Civile Spagnola, Mattéo, un esiliato spagnolo, pacifista e anarchico, figlio del popolo, attraverserà epoche tumultuose e conoscerà passioni esacerbate. E questo contro la sua volontà, perché Mattéo non è un eroe né un amante del rischio. No, Mattéo è semplicemente un ragazzo senza radici, preso dal vortice della Storia e… dell’amore. -
Versiones
""Versioni"" riunisce gli adattamenti di racconti di grandi scrittori latinoamericani (Juan Rulfo, Jorge Luis Borges, Alejo Carpentier, Juan Carlos Onetti, Gabriel García Márquez e Horacio Quiroga) realizzati tra il 1975 e il 1985 da Juan Sasturain, Carlos Trillo e Alberto Breccia. Un'opera in cui la grande letteratura si trasforma in fumetti pieni di sensibilità e in cui lo stile di Breccia si adatta perfettamente all'atmosfera di ogni racconto. -
Il castello degli animali. Vol. 2: Margherite d'inverno
L’inverno ha vinto il castello. Il clima è rigido per i suoi abitanti, soprattutto da quando il presidente Silvio continua a regnare col terrore… Ma Miss B e i suoi amici, il coniglio Caesar e il topo Azélar, non hanno detto la loro ultima parola. Ma per Miss B sconfiggere la dittatura si può fare solo evitando la più formidabile delle trappole: la tentazione della violenza. Riuscirà a convincere i suoi amici a resistere pacificamente? Il secondo episodio di una delle saghe faro del fumetto franco-belga degli ultimi anni. -
La fiera degli immortali-La donna trappola-Freddo equatore. La tr...
La nuova edizione della trilogia che ha consacrato definitivamente Enki Bilal, il tutto arricchito da una nuova copertina. -
Bug. Vol. 3
Sulla Terra, inspiegabilmente, tutti i dati digitali, dai server più grandi ai numeri di telefono sui cellulari, sono scomparsi. Apparentemente questo ha a che fare con l'incidente di una missione su Marte, l'unico sopravvissuto di cui ora ha in testa tutta la conoscenza perduta ed è braccato dai servizi segreti e dalla mafia. -
Joe Bar Team. L'integrale
La riedizione integrale di un classico dell’umorismo adorato dagli amanti di strisce e di moto: Joe Bar Team. Un susseguirsi di situazioni improbabili e imbarazzanti dei più celebrati eroi motorizzati del fumetto mondiale, la banda sgangherata di motard del Joe Bar. -
Il castello degli animali. Vol. 1: Miss Bengalore
Un volume che rivisita gli animali di George Orwell e ci invita a una moltitudine di riflessioni a volte molto attuali. Da qualche parte in Francia tra le due guerre, annidato nel cuore di una fattoria dimenticata dagli uomini, il Castello degli Animali è gestito con zoccolo di ferro dal presidente Silvio… Aiutato da una milizia di cani, il toro dittatore sfruttagli altri animali, tutti costretti a lavori estenuanti per il bene della comunità… Miss Bangalore, una gatta timida che cerca solo di proteggere i suoi due piccoli, e César, un coniglio gigolò, uniranno le forze con il saggio e misterioso Azélar, un topo con occhiali per sostenere la resistenza all’ingiustizia, la lotta contro le zanne e gli artigli attraverso la disobbedienza e le risate… -
White skull. L'anima del teschio
I White Skull rappresentano uno dei nomi più importanti della scena metal nazionale, e non solo. Il libro che avete tra le mani ne racconta le gesta, dalle umili origini, fino ai giorni nostri. Una storia imprevedibile, caratterizzata da grandi conquiste, da sogni che diventano realtà e da inconvenienti che, purtroppo, hanno rallentato la scalata del Teschio. La storia viene raccontata in modo speciale, dandoci la possibilità di entrare nel cuore, nell’anima della band, svelandoci aneddoti mai rivelati prima. Con queste pagine i Teschi hanno deciso di aprire il proprio sipario e darci la possibilità di entrare nel backstage di una storia lunga più di trent’anni. Rivivremo le emozioni degli anni Novanta, ripercorrendo il fermento che caratterizzava il movimento metal italiano in quegli anni. Scopriremo come i White Skull si siano pian piano trasformati da semplice band a una vera e propria famiglia, con legami indissolubili che, per certi aspetti, hanno rappresentato l’ancora di salvezza per alcuni dei nostri protagonisti. Come in ogni famiglia, però, possono succedere dei malintesi, a volte molto pesanti, tali da portare alla decisione di limitare i contatti e proseguire ognuno per la propria strada. Malintesi che sono avvenuti anche nella famiglia White Skull e che ci verranno svelati per la prima volta in queste pagine. Il sipario è stato aperto: non ci resta che accedere alle stanze che teneva celate e iniziare a scoprirne ogni dettaglio. Apprestiamoci a vivere un autentico viaggio fatto di passione e sentimenti veri. Il Teschio ci consegna la sua anima, uniamoci a lui! -
Road. Nick Drake, dall'Inghilterra alle stelle
Quando si parla di Nick Drake, tutto sembra avvolto dal mistero. Della sua vita si hanno pochi dati certi e il suo boom di popolarità, avvenuto molti anni dopo la sua morte, pare più l’intervento di un deus ex machina che il risultato di una campagna di marketing. Eppure Nick Drake non è un autore astratto dal tempo; anzi, non lo è mai stato. In questo libro si unisce la musicologia alla storia e alla ricerca sociale, approfondendo non solo la vita e la musica di Nick Drake, ma anche il suo lascito culturale e il suo successo commerciale. Vengono indagati elementi tipici degli anni Sessanta e Settanta, quali la scena musicale londinese, la sessualità e la controcultura, ma anche la decolonizzazione, la vita nelle scuole inglesi durante gli anni Cinquanta, fino alla ricezione sociale della depressione nell’Inghilterra di Nick Drake; il tutto per scoprire come la sua vita, la società in cui viveva e la musica del cantautore interagissero tra di loro. Nella seconda parte del libro, invece, si studiano gli strumenti di diffusione musicale che hanno permesso al “fenomeno Drake” di farsi largo, a trent’anni dalla morte, nel music business del terzo millennio. In questa parte del libro ci si sofferma sull’evoluzione degli strumenti di produzione, i nuovi media come veicolo musicale e il difficile rapporto con il pubblico, con le frange più estremiste in cerca di musica “sincera” e una platea legata alle nuove generazioni, in cerca di artisti in grado di dar voce alle proprie emozioni. -
Un palco tutto per lei. Storia delle donne che scrivono canzoni
Il cantautorato femminile transnazionale ha da sempre dialogato con il clima culturale femminista, contribuendo a portare al grande pubblico la lotta per l’emancipazione femminile. La musica è stata ed è il palcoscenico da cui le artiste esercitano il diritto alla disobbedienza: una donna che scrive è una donna che pensa e una donna che canta, amplifica – a volte distorce, manipola, elabora – il proprio pensiero attraverso la voce. Questo volume si propone di indagare la relazione tra il cantautorato femminile e la storia delle donne, ovvero di compilare una storia delle donne che scrivono canzoni, ricostruendo i passaggi chiave dell’emersione del talento femminile nell’industria discografica italiana, in connessione con le tappe più importanti della conquista della parità di genere. Non semplicemente dunque un resoconto delle circostanze e una lista di nomi, bensì un’illustrazione delle connessioni implicite agli eventi, da cui emerge la condizione di opportunità storica che accomuna l’opera delle cantautrici nella direzione di un sovvertimento dell’immaginario etico ed estetico del femminile. All’interno dell’eterogeneità delle sensibilità musicali dei diversi progetti discografici delle cantautrici italiane è possibile individuare degli atteggiamenti comunicativi comuni e delle affinità tematiche, che sono legate alla condizione della donna nella storia e nell’industria culturale in Italia. Oggi non solo è cambiato ciò che una donna può essere ma anche ciò che può essere donna. -
Racconti e schegge di acqua fragile. L'intensa vita di Gino Campanini
Il libro prende forma partendo da una complessa e avventurosa storia di vita – quella di Gino Campanini, primo chitarrista del gruppo rock progressive degli Acqua Fragile – che fornisce l’occasione per rivivere percorsi musicali variegati, intrecciati a vicende personali significative. Uno spaccato di un mondo antico, sicuramente non facile da comprendere per i più giovani. Sullo sfondo una band unica, all’epoca controcorrente, capace di creare perle musicali diventate must all’interno del mondo del rock progressivo internazionale, con in evidenza una figura di spicco, l’eclettico e visionario Bernardo Lanzetti, anima del gruppo e presente sulla scena musicale sin dalla fine degli anni Sessanta, senza soluzione di continuità, spaziando in differenti ambiti artistici. E la storia di Acqua Fragile continua, con un nuovo disco in arrivo che, cosa inusuale, potrà contare su tre musicisti appartenenti al nucleo originale (Bernardo Lanzetti, Franz Dondi e Pieremilio Canavera). Un libro così particolare, ricco di fotografie inedite, appare agli autori il modo migliore per celebrare la musica degli Acqua Fragile, attuale nonostante sia passato mezzo secolo dal modello originale. Gino Campanini, svelando al mondo il suo percorso di vita, spinge a comparare ere e culture lontane tra loro, diventando il collante per un’ideale reunion tra amici musicisti, azzerando quindi le coordinate spaziali che, nel corso della lettura, si annullano in modo naturale. -
40 anni da Litfiba
Quarant'anni e anche più passati a fare musica. Dall'esperienza Cafè Caracas, alla nascita di una delle più longeve rock band italiane, i Litfiba. Federico ""Ghigo"" Renzulli racconta e si racconta, a cuore aperto e senza segreti. Ed è il racconto nudo e crudo, senza prediche o sermoni, di una grande passione per la musica: Ghigo riflette, ricorda, e traccia un percorso in cui nulla è nascosto ma tutto è alla luce del sole, un percorso da seguire con attenzione per capire quanto la musica abbia indirizzato la sua vita con tutte le vittorie e gli immancabili scazzi. L'infanzia, l'esperienza londinese, la voglia di vivere la musica d'oltremanica, il periodo punk, la new wave e il ritorno in Italia. Tredici album in studio con i Litfiba, oltre a una decina di live e tre raccolte. Grazie a questo libro potremo seguire il lavoro in studio, le prove in sala, il dietro le quinte dei live e dei video, i viaggi su e giù per l'Italia e non solo, in poche parole la vita di un rocker italiano. I Litfiba hanno vissuto cambi di formazione e addii traumatici, ma Ghigo c'è sempre stato e c'è, pronto a trascinarli con la sua inseparabile chitarra. E poi, si narra anche la storia recentissima e quel progetto No.Vox, di composizioni puramente strumentali, che mette insieme le sue radici e tutte le sue passioni musicali. Ghigo Renzulli non è solo l'unico membro stabilmente presente nella band, è anche e soprattutto uno dei chitarristi più rappresentativi del panorama rock italiano. Il suo sound unico e inconfondibile è un vero e proprio marchio di fabbrica. -
For what it's worth. Lo sguardo dell’Italia sui festival rock ame...
In che modo i venti stranieri di “pace e amore” della Summer of Love e le sonorità lisergiche dei primi grandi raduni musicali sono giunti in Italia? Questo libro è una fotografia di quegli anni, realizzata attraverso gli scritti della stampa dell’epoca e le testimonianze dei suoi protagonisti. È un viaggio lisergico che attraversa la storia e la colora di nuovi spunti di riflessione: passando dalla Summer of Love al movimento hippie, dal San Francisco Sound al rock psichedelico, dall’arte grafica alla stampa underground; bevendo tra i tavoli dell’Avalon Ballroom, del Fillmore, del Pandora’s Box e del Whisky a Go Go; perdendosi tra le lande inesplorate del Love Pageant Rally, del First Human Be-In, del 14th Technicolor Dream e del Trips Festival; fino ad arrivare alle immagini mitologiche dei Festival di Monterey, di Woodstock, di Altamont e dell’Isola di Wight. Il focus principale di questo itinerario, seguendo le orme dei figli dei fiori, tra la forza del mito e la realtà puntuale dei fatti, è l’impatto che questi festival hanno avuto in Italia e come è avvenuta la ricezione degli stessi attraverso un’accurata analisi dei quotidiani, delle riviste e dei media dagli anni Sessanta a oggi. “Children, what’s that sound” cantavano i Buffalo Springfield all’alba dell’epoca psichedelica, immersi in quel lembo di terra della Sunset Strip. Questo sound al di là dell’Oceano negli anni non ha perso il suo smalto e, anche in Italia, conserva ancora oggi tutta la sua potenza caleidoscopica. -
Ambulance songs. Non dimenticare le canzoni che ti hanno salvato ...
“Ambulance Songs 2” è il seguito collettivo di un inclassificabile atto d’amore nei confronti del potere salvifico delle canzoni, di quel libro-manifesto per un’erotica della musica in cui Luca Buonaguidi e Salvatore Setola sceglievano narrazioni inconsuete rispetto ai classici registri della critica, per raccontare di vite immerse nella musica. Un libro-blog che aveva in www.ambulancesongs.com un’estensione potenzialmente infinita, per chiunque volesse condividere con gli autori del libro lo stesso amore ma per altre canzoni. 2 anni, 200 contributi di quasi 150 musicofili e un centinaio di migliaia di visite dopo, oggi il blog si è trasformato in una casa per tutti quelli come noi. Una versione senza confini della stanzarifugio in cui ognuno è diventato un tutt’uno con le proprie canzoni, attraversando dolore, perdita, solitudine, nostalgia, follia, ribellione, amicizia, amore, euforia… ma anche momenti apparentemente banali, che restano attaccati alle canzoni come epifanie memorabili. Se il primo libro era un kit di pronto soccorso per musicofili in crisi di senso, e il blog era la stanza-rifugio che si riempiva, “Ambulance Songs 2” è l’antologia dei testi pubblicati sul blog: voci e storie condivise intorno alla musica, testimonianza di una commozione diffusa, di vita in vita, di canzone in canzone. Scritto dai lettori e curato dagli autori, con questo secondo capitolo, come cantava Nick Drake, “Now we rise / We are everywhere”. -
Smells like Kurt spirit. Nirvana e filosofia
Libri su Kurt Cobain e i Nirvana non mancano. Sappiamo tutto della tormentata infanzia di Kurt segnata dal “leggendario divorzio” dei genitori, del suo “bruciante nauseato stomaco”, della sua tossicodipendenza, dei suoi piatti preferiti (tipo i maccheroni al formaggio), del successo straordinario di nevermind e della sua genesi, delle diatribe vere o presunte con Pearl Jam e Guns N’ Roses. Smells Like Kurt Spirit non è una biografia di Kurt e dei Nirvana, anche se ripercorre i momenti cruciali della loro storia, ma un saggio critico dedicato al pensiero, alla poetica e al lascito di una band simbolo degli anni Novanta, considerata il canto del cigno del rock come incubatore del cambiamento sociale. E non è un caso che la breve carriera dei Nirvana sia stata infestata dalle polemiche sul loro tradimento dell’underground per entrare a corte del mainstream. Dall’etica punk-rock, mai abbandonata nemmeno in cima alle classifiche, agli aneliti ironico-rivoluzionari, sicuramente controculturali, fino alle implicazioni filosofiche che il nome Nirvana – scelto da Kurt per dar voce alla sua idea di “libertà dal dolore” – porta inevitabilmente con sé, questo saggio cerca di ricostruire l’inimitabile filosofia dei Nirvana a quasi trent’anni dalla morte del suo frontman, fra i migliori songwriter che gli Stati Uniti abbiano offerto al mondo della musica e della cultura. -
Siamo qui noi. Stesso posto, stesso bar, tante storie: i nostri t...
""Siamo qui noi. Stesso posto, stesso bar, tante storie: i nostri trent'anni di 883"" parla di personaggi della provincia, di miti, di bar, di storie d’amore, di tipologie umane e situazioni in cui tutte e tutti siamo passati, almeno una volta nella vita. Un “playlist scritta”, un viaggio nel mondo degli 883, rigorosamente dal punto di vista di un ascoltatore, che si muove tra le storie che i loro brani raccontano e che diventano mitologie, ricordi condivisi. -
Generazione afro. Musica e stile di vita di una subcultura giovan...
“Generazione Afro: musica e stile di vita di una subcultura giovanile degli anni Ottanta” è il frutto di uno scavo prodotto all’incrocio tra la storia, la filosofia e la teoria politica teso a dimostrare che tra le subculture protagoniste negli anni Ottanta della scena nazionale è esistito un movimento di giovani che, oltre alla predilezione per i vagabondaggi e per la vita in comune, è stato caratterizzato anche dalla passione per un genere molto particolare di musica dance: un genere musicale che è stato denominato “afro” e che in questo lavoro è all’origine dello stesso aggettivo con cui si è scelto di definire il raggruppamento di giovani che intorno a esso è cresciuto e si è sviluppato. Si è trattato di un movimento che è stato quasi del tutto ignorato dalla ricerca sui fenomeni giovanili del nostro Paese, forse come conseguenza del fatto che è stato assimilato a una delle più tarde manifestazioni della controcultura hippy oppure è stato annoverato entro le culture da club sorte nel nostro Paese negli ultimi decenni del secolo scorso. Lo scavo effettuato in questo libro ha prodotto invece un’immagine della “generazione afro” come una vera e propria “subcultura”, nell’accezione a partire dalla quale negli anni Settanta questo concetto è stato definito dal Centre for Contemporary Cultural Studies dell’Università inglese di Birmingham; una subcultura di cui sono stati indagati lo stile di vita e i modi di impiego del tempo libero e che, a parere dell’autrice, rappresenta in Italia uno dei più importanti anelli di giunzione tra il fenomeno hippy degli anni Sessanta e quello dei raver che si è affermato negli anni Novanta. Prefazione di Andrea Castagnini. -
K-pop luce e ombra. Retroscena, dietro le quinte e traumi repress...
Il k-pop è ormai un fenomeno mondiale. Anche chi non segue fedelmente le classifiche sarà stato toccato dalla popolarità di artisti coreani come BTS e Blackpink. Ma, come si suol dire, non è tutto oro quel che luccica. Lo strapotere dell’industria discografica della Corea del Sud, una gigantesca macchina per soldi nonché creatrice di tendenze, mode e prodotti musicali di larghissimo appeal, cela dietro di sé un’etica cinica e strettamente social-friendly che, però, spesso non lascia spazio alla dimensione individuale degli artisti. I quali, componenti di un meccanismo frenetico che gira più veloce di tutti loro, accusano stress, depressione, ansia e malattie mentali con conseguenze anche tra le più gravi. Ma non è tutto qui: percepito come semplice genere di musica commerciale realizzata a stampino per i giovani, il k-pop è in realtà infinitamente complesso tanto a livello di suono quanto a livello di evento culturale che esercita la propria influenza ben al di là dei confini della Corea. In questo volume ci inoltriamo tra le pieghe di questa musica, per scoprire il non-visto (e il non-sentito) che a una lettura superficiale potrebbe sfuggire a chi manchi di cogliere lo stretto legame tra musica popolare e trasformazioni della società. Dagli approfondimenti su vite pubbliche e private dei cantanti al grande ascendente del genere nel continuo processo di globalizzazione e da traumi personali e profondi agli investimenti di un’industria multi-milionaria, esplorando il k-pop potremo capire meglio i cambiamenti del mondo (occidentale, ma non solo) e metterci di fronte a tematiche scottanti, alle quali troppo spesso non viene dato il giusto peso. -
La voce della felicità. Dentro la musica di Jakob Bro
Classe 1978, danese, Jakob Bro è uno dei chitarristi più eclettici che il panorama jazzistico abbia partorito negli ultimi vent’anni. A partire dal 2002, giovanissimo, si forma militando nei gruppi di Paul Motian e Tomasz Stanko, per poi diventare a sua volta un protagonista della musica improvvisata mondiale. Incidendo ben 16 dischi da leader, nell’arco della sua carriera ha collaborato con musicisti quali Lee Konitz, Bill Frisell, Andrew Cyrille, Kenny Wheeler, Jon Christensen, Palle Mikkelborg, Joey Baron, Thomas Morgan, Larry Grenadier, Jorge Rossy, Craig Taborn, Mark Turner, Arve Henriksen. Cosa porta musicisti di estrazioni ed età così eterogenee a collaborare fra di loro? Ma soprattutto, quali caratteristiche spingono la musica di Jakob Bro a essere un richiamo così forte e affascinante, capace di attrarre figure di tale calibro come api sul miele? Analizzando la produzione discografica di Bro tramite le sue principali influenze artistiche, i vari capitoli del libro ripercorrono un percorso immaginario: partendo dal vorticoso interplay proveniente dai locali del West Village newyorkese, si passa per le incursioni rumoristiche della free thing anni Sessanta, per arrivare fino alle armonie soffuse nelle gelide terre scandinave. L’autore, attraverso un’introspezione nel suo percorso umano e di musicista, tiene fede all’emotività che contraddistingue le composizioni di Bro, regalando una visione intima e personale su uno dei “nuovi” maestri del jazz contemporaneo.