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Gli innamoramenti
Gli innamoramenti disegna una ""cartografia dell'amore e dei sentimenti"" in cui tutto ciò che crediamo di sapere sulla vita e sulla morte viene messo in dubbio e continua a tormentarci.«Un'ipnosi ad andamento lento. Un'anatomia del sentimento amoroso, implacabile» – Concita De Gregorio, la RepubblicaLuisa e Miguel sono la coppia perfetta. María Dolz, che lavora in una casa editrice, da anni li osserva ogni mattina al caffè, e da quel rapporto trae la forza per affrontare la propria vita. Ma all'improvviso tutto cambia: Miguel viene accoltellato dal custode di un parcheggio, e María, sconvolta dalla tragedia, non può fare a meno di avvicinarsi alla vedova. Dopo qualche tempo intreccia una relazione con Javier, il migliore amico del defunto, e presto intuisce che questi è innamorato di Luisa. E che la storia è molto piú complicata di quanto possa sembrare. Tra domande e rivelazioni, Gli innamoramenti disegna una ""cartografia dell'amore e dei sentimenti"" in cui tutto ciò che crediamo di sapere sulla vita e sulla morte viene messo in dubbio e continua a tormentarci, come il ricordo di una donna osservata attraverso la vetrina di un bar. -
Il guardiano del frutteto
Tre uomini (il vecchio Zio Ather, il giovane Sylder che contrabbanda liquori e il ragazzino John), sono i protagonisti di una vicenda che ruota attorno a un cadavere, quello del padre di John, ucciso da Sylder e vegliato da Ather in un orto fra le montagne del Tennessee. Ma in un'agghiacciante commedia degli errori nessuno dei tre ha davvero compreso l'identità dell'altro. Il romanzo, primo dell'autore, ricorre a una lingua volutamente arcaica. -
L' isola di Arturo
Vincitore Premio Strega 1957rnrn«Una piccola, criptica Achilleide resuscitata» – Cesare GarbolirnrnArturo, il guerresco ragazzo dal nome di una stella, vive in un'isola tra spiagge e scogliere, pago di sogni fantastici. Non si cura di vestiti né di cibi. È stato allevato con latte di capra. La vita per lui è promessa solo di imprese e di libertà assoluta. E ora ricorda. Queste sono le sue memorie, dall'idillio solitario alla scoperta della vita: l'amore, l'amicizia, il dolore, la disperazione. Secondo romanzo della Morante dopo Menzogna e sortilegio (1948), L'isola di Arturo confermò tutte le qualità della scrittrice romana: l'impasto di elementi realistici e fiabeschi, la forte suggestione del linguaggio. Arturo, come Elisa in Menzogna e sortilegio, «si porta addosso la croce di far parte non di un oggi ma di un sempre». -
I ferri del mestiere. Manuale involontario di scrittura con eserc...
In quarant'anni la bottega creativa di Fruttero e Lucentini ha toccato ogni genere di forma letteraria: fantascienza, fumetti, ghost-story, poliziesco, racconto di guerra. Insieme i due autori hanno scritto parecchi romanzi, articoli dotti e satirici, prefazioni, hanno tradotto Beckett, Borges, Stevenson e altri. Si sono occupati di editing e di ""come si fa un libro"". Ecco perché dalla miniera dei loro scritti si può ora ricreare un vero manuale, per quanto ""involontario"". Apre il volume una prefazione, seguita da vari capitoli, ognuno dei quali dedicato a un genere letterario e diviso in una parte ""teorica"" e in una ""pratica"". -
La nascita del purgatorio
Secondo Lutero, il Purgatorio era un ""terzo luogo"" ignorato dalle Scritture. È solo alla fine del XII secolo che nasce la credenza in un luogo intermedio dell'aldilà: un evento che va oltre la storia della religione e della spiritualità, e che Le Goff collega alle nuove strutture sociali e politiche del feudalesimo e alle conquiste economiche, agricole e mercantili. Ed è così che le grandi sistemazioni culturali, filosofiche e anche teologiche che avevano governato il modo di pensare e di vivere dell'uomo medievale, vengono radicalmente messe in discussione. La nascita del Purgatorio, attraverso un attento studio della società medievale e della mentalità collettiva, dimostra infatti come l'affermarsi di una nuova visione del mondo abbia fatto sì che il peccato non decidesse tragicamente il destino dell'anima umana, ma che fosse possibile salvarsi in un ""secondo regno, dove l'umano spirito si purga e di salire al cielo diventa degno"". -
Il soprannaturale letterario. Storia, logica e forme
Quali sono le regole che permettono al soprannaturale di manifestarsi all'interno di una finzione letteraria? In che modo in un racconto s'infiltrano entità, rapporti o eventi «in contrasto con quelle leggi della realtà che sono sentite come normali o naturali»? E fino a che punto un testo pretende che si creda ai prodigi cui dà vita? Francesco Orlando analizza la pluralità di forme che il soprannaturale letterario ha assunto lungo i secoli e costruisce un originale e innovativo discorso critico, che gli permette di ampliare la portata e varcare i limiti cronologici delle precedenti teorie sul «fantastico». Per Orlando il soprannaturale letterario esprime la storia segreta e contrastata dei rapporti che gli uomini hanno intrattenuto con l'irrazionale e con il cosiddetto principio di realtà, racconta la resistenza opposta dagli individui alle esigenze di realtà e verità che tutte le civiltà impongono, il loro bisogno liberatorio di credere all'impossibile. L'autore propone una casistica in grado di riordinare, grazie a poche grandi categorie di riferimento, una fenomenologia letteraria che altrimenti risulterebbe magmatica e informe, e che gli consente di avvicinare, tra analogie e differenze, Omero e i racconti di fantasmi, Ariosto e le fiabe di Perrault. Il saggio bilancia con finezza esempi testuali e teoria, in una serie di appassionanti letture di alcuni grandi classici (Gerusalemme liberata, Amleto, Don Chisciotte, Faust, Hansel e Gretel, Il giro di vite, La metamorfosi, Il Maestro e Margherita...) sui quali, grazie a questo esercizio di critica tematica e comparata, l'autore getta nuova luce. Prefazione di Thomas Pavel. -
La biblioteca. Una storia mondiale. Ediz. illustrata
Le biblioteche non sono soltanto degli spazi in cui si conservano e custodiscono libri. Nel corso dei secoli, i progetti dei più grandi edifici destinati a questo scopo hanno voluto esaltare il momento della lettura e l'importanza dell'apprendimento. Indipendentemente dalla loro appartenenza a un singolo individuo, a un'istituzione o perfino a un'intera nazione, le biblioteche sono diventate simboli di cultura, luoghi di scambio e incontro, istituzioni che preservano e tramandano il sapere. Questo libro intende esporre la storia completa dell'evoluzione di tali edifici, dalle prime biblioteche dell'antica Mesopotamia alle biblioteche perdute delle civiltà classiche, dalle biblioteche monastiche del Medioevo a quelle sontuose in stile rococò, fino ad arrivare alle biblioteche monumentali del mondo moderno. Il volume, tra narrazione e ricerca fotografica, vuole sia chiarire in che modo lo sviluppo delle biblioteche illustri il mutevole rapporto del genere umano nei confronti della parola scritta, sia dimostrare che le biblioteche, in tutto il mondo e in ogni epoca storica, siano sempre state ben di più di meri depositi polverosi di documenti, divenendo piuttosto simboli attivi di cultura e civiltà. -
Storia del mondo. Vol. 5: I mercati e le guerre mondiali (1870-1945).
""Mercati mondiali e guerre mondiali"" si concentra su un'epoca in cui la crescente interconnessione tra territori, società e sistemi economici diede vita a nuove ambizioni, finendo anche per alimentare quelle ansie e rivalità che sarebbero poi esplose in due guerre mondiali, i conflitti più devastanti della storia dell'umanità. I settori dei trasporti e delle comunicazioni furono protagonisti, tra il 1870 e il 1945, di uno sviluppo senza precedenti. Innovazioni, scoperte e progressi si susseguirono a ritmo crescente, aprendo la strada a possibilità e soluzioni impensabili fino a pochi decenni prima. Il mondo diventò più piccolo, le nuove tecnologie cancellarono le distanze, accelerando lo scambio globale di persone, prodotti e idee su una scala senza precedenti. I cinque saggi che compongono il volume sono firmati da illustri storici - Emily S. Rosenberg, Charles S. Maier, Tony Ballantyne, Antoinette Burton, Dirk Hoerder, Steven C. Topik e Alien Wells - e si propongono di ripercorrere e analizzare la storia del mondo a partire quella rete di tensioni, contraddizioni e reazioni dall'intensificarsi delle interconnessioni globali. Ogni saggio affronta, in maniera esauriente e approfondita, uno specifico tema, dalla costruzione dello Stato moderno agli scontri imperiali, dalle migrazioni allo scambio di merci, fino al funzionamento delle reti transnazionali di comunicazione e alla loro influenza sulla sfera sociale, culturale e commerciale dei singoli paesi. -
Solo per amore. Le vendicatrici: Luz
Un traffico di merce umana che scavalca le frontiere e arriva sotto le finestre di casa nostra, insospettabile e demoniaco. La precarietà delle vite di scarto, destinate al macero. La forza degli umili, dei rifiutati. In questo romanzo teso e durissimo, eppure illuminato da una misteriosa luce, la catena internazionale del nuovo crimine si stringe sul destino di una donna in fuga. Che può contare solo su Luz, sulla sua strana famiglia femminile. E su un paio di angeli. Due terremoti scuotono la vita di Luz, che è appena riuscita a trovare una nicchia felice, nell'affetto della figlia Lourdes e nella protezione della nuova famiglia formata dalle tre amiche Ksenia, Eva e Sara. Le piomba in casa Mirabel, fuggiasca dalla sua Colombia, portando con sé tutto quello che Luz si era lasciata alle spalle. E il suo amore per Ksenia è sconvolto dall'attrazione improvvisa per un uomo affascinante e pericoloso... Il romanzo che chiude il ciclo delle Vendicatrici è una storia d'amore passionale e un thriller che mette in scena con naturalezza la ferocia più estrema. E una inaspettata speranza, che può ribaltare e annullare tutto, perfino il dovere della vendetta. -
Il canzoniere
Un'antologia per rileggere ""l'uomo di pena"" Saba, il cui percorso poetico è in equilibrio perfetto fra classicità e contemporaneità: la classica perfezione formale delle sue forme poetiche, dove è sedimentato il suono della migliore tradizione lirica italiana, e la sofferta testimonianza della crisi dell'uomo novecentesco. ""Saba - sosteneva Pier Paolo Pasolini - è il più difficile dei poeti contemporanei. Al più semplice esame linguistico non c'è parola in Saba, la più comune, il ""cuore-amore"" della rima famosa, che non risulti immediatamente violentata, o almeno, nei momenti in cui meno chiara fosse la violenza espressiva, malconcia e strappata al suo abituale significato, al suo abituale tono semantico"". -
Il giardino di cemento
""Non ho ucciso mio padre, ma certe volte mi sembra quasi di avergli dato una mano a morire"". Chi racconta è Jack, un ragazzino sporco, foruncoloso, tenuto in disparte dalla famiglia; suo padre è un uomo fragile, irascibile e ossessivo, che un giorno decide di costruire un giardino roccioso: si mette al lavoro, ma muore di fronte all'indifferenza di Jack che non chiede aiuto. Julie, sorella maggiore, prime magliette scollate, primi amori tenuti segreti. Sue, due anni meno di Jack, sgraziata, sempre pronta a ritessere i difficili rapporti di famiglia. Tom, un bambinetto vivace, tutto preso dai suoi giochi e dai terrori scolastici. Infine la madre, slavata, sempre affaccendata in cucina oppure sprofondata nel letto di malata. Un balletto di ""enfants terribles"", figli di una ""cattività"" familiare segnata da un esasperato sadismo. -
La trama del cosmo. Spazio, tempo, realtà
Dal regno immutabile di Newton, dove lo spazio e il tempo sono assoluti, alla concezione fluida dello spazio-tempo di Einstein, alle tesi della meccanica quantistica, il fisico americano mostra come il mondo sia molto diverso da quello che l'esperienza comune potrebbe far pensare. Concentrandosi sull'enigma del tempo, Greene stabilisce che nessuna regola fisica conferma l'idea che esso scorra in una particolare direzione. Attraverso l'analisi della teoria del big bang, dimostra quanto le recenti teorie delle superstringhe e la M-teoria possano conciliare ogni cosa, dalla più piccola particella al più grande buco nero. Una visione che culmina in un ""multiverso"" dove spazio e tempo possono dissolversi in entità più sottili e fondamentali. -
Solar
Pochi altri autori riescono come McEwan a far appassionare il lettore ai destini di personaggi quantomeno discutibili, ""eroi"" che attraggono in misura proporzionale al disgusto che suscitano. È il caso di Michael Beard: basso, grasso, inverosimile seduttore, fedifrago patentato e marito seriale al quinto matrimonio, a poco più di cinquant'anni è ormai uno svogliato e dispotico burocrate della scienza da quando la genialità, che pure in gioventù gli valse il Nobel per la Fisica, lo ha abbandonato. Da successore di Einstein ad almanacco vivente dei sette peccati capitali (con una certa predilezione per gola e lussuria): la parabola esistenziale di Beard sembra condurlo inesorabilmente verso la malinconica contemplazione della propria decadenza. Almeno fino al giorno in cui gli viene affidato il Centro nazionale per le energie rinnovabili: tra i suoi sottoposti non tarda a mettersi in luce un giovane, Tom Aldous, tanto brillante quanto ingenuo (almeno agli occhi del cinico Beard) nella sua aspirazione a ""salvare il mondo"". Eppure il progetto di Tom non è cosi campato per aria se, come dice, la sua scoperta è in grado di risolvere una volta per tutte i problemi energetici del pianeta. L'incontro tra il giovane ricercatore e il maturo scienziato avrà sviluppi inaspettati: un intreccio che, lungi dall'essere fine a se stesso, è l'occasione per un confronto spietato con una morale collettiva indifferente, al di là degli slogan, ai rischi del riscaldamento globale. -
1Q84. Libro 1 e 2. Aprile-settembre
1984, Tokyo. Aomame è bloccata in un taxi nel traffico. L'autista le suggerisce, come unica soluzione per non mancare all'appuntamento che l'aspetta, di uscire dalla tangenziale utilizzando una scala di emergenza, nascosta e poco frequentata. Ma, sibillino, aggiunge di fare attenzione: ""Non si lasci ingannare dalle apparenze. La realtà è sempre una sola"". Negli stessi giorni Tengo, un giovane aspirante scrittore dotato di buona tecnica ma povero d'ispirazione, riceve uno strano incarico: un editor senza scrupoli gli chiede di riscrivere il romanzo di un'enigmatica diciassettenne così da candidarlo a un premio letterario. Ma ""La crisalide d'aria"" è un romanzo fantastico tanto ricco di immaginazione quanto sottilmente inquietante: la descrizione della realtà parallela alla nostra e di piccole creature che si nascondono nel corpo umano come parassiti turbano profondamente Tengo. L'incontro con l'autrice non farà che aumentare la sua vertigine: chi è veramente Fukada Eriko? Intanto Aomame (che pure non è certo una ragazza qualsiasi: nella borsetta ha un affilatissimo rompighiaccio con cui deve uccidere un uomo) osserva perplessa il mondo che la circonda: sembra quello di sempre, eppure piccoli, sinistri particolari divergono da quello a cui era abituata. Finché un giorno non vede comparire in cielo una seconda luna e sospetta di essere l'unica persona in grado di attraversare la sottile barriera che divide il 1984 dal 1Q84. Ma capisce anche un'altra cosa: che quella barriera sta per infrangersi. -
L'invenzione della solitudine
«Un giorno c'è la vita... poi, d'improvviso, capita la morte.»Qualche settimana dopo l'inattesa morte del padre, Paul Auster si ritrova nella grande casa ormai deserta di un uomo che per tutta la vita aveva vissuto caparbiamente distaccato dal mondo e dagli affetti. Accostando i frammenti sparsi di un'esistenza pressoché estranea, facendo lo spoglio delle carte e degli oggetti personali di quel padre distante e sfuggente, Auster si imbatte nelle testimonianze di un lontano delitto che aveva scosso la vita della famiglia all'inizio del secolo. E attraverso un mosaico di immagini, coincidenze e associazioni, ""A."" riflette su come il caso impercettibilmente governi le nostre vite, sulla natura solitaria dello scrivere e l'inevitabile distacco che lo separa dal figlio Daniel. Un delicato ritratto di famiglia, tutto giocato sul filo della memoria, una commossa riflessione sulla difficoltà di essere figli e padri. -
Dovremmo essere tutti femministi
In questo saggio molto personale, scritto con grande eloquenza - frutto dell'adattamento di una conferenza TEDx dal medesimo titolo di straordinario successo - Chimamanda Ngozi Adichie offre ai lettori una definizione originale del femminismo per il XXI secolo. Attingendo in grande misura dalle proprie esperienze e riflessioni sull'attualità, Adichie presenta qui un'eccezionale indagine d'autore su ciò che significa essere una donna oggi, un appello di grande attualità sulle ragioni per cui dovremmo essere tutti femministi. In un contesto in cui il femminismo era considerato un ingombrante retaggio del secolo scorso, la posizione di Adichie ha cambiato i termini della questione. Alcuni brani della sua conferenza sono stati campionati da Beyoncé nel brano Flawless e hanno fatto il giro del mondo. La scritta FEMINIST a caratteri cubitali come sfondo della performance dell'artista agli Mtv Video Music Awards e il famoso discorso dell'attrice Emma Watson alle Nazioni Unite in cui si dichiara femminista sono segni evidenti del fatto che c'è un prima e un dopo ""Dovremmo essere tutti femministi"". -
La nostra gang
Sul palcoscenico internazionale Trick E. Dixon e il suo gabinetto furoreggiano a suon di malefatte: in una crescente esasperazione grottesca della politica nixoniana, assistiamo all'invasione della Danimarca, al lancio dell'atomica su Copenaghen, a una rivolta di boy scout soffocata nel sangue. Fino a quando Dixon, giunto all'inferno, non proverà a soffiare il posto... a Satana in persona! Scritto di getto nella primavera del 1971, più di un anno prima dell'effrazione nella sede dei democratici al Watergate e ben tre anni prima delle dimissioni di Nixon, il quinto romanzo di Philip Roth procurò al suo autore l'appellativo di profeta. Immersione vertiginosa nella realtà americana degli anni Sessanta, ""La nostra gang"" è una fotografia spietata e sconcertante del linguaggio del potere e delle sue perversioni. -
Marciapiede con vista
La prima poesia della nuova raccolta di Strumia è una precisa dichiarazione d'intenti: ""Flesso appena in un inchino / si congeda dai lampioni / anche l'ultimo passante. / E là dove non siamo / la parola cede al sasso, / il luogo torna ciò che è"". L'intento di Strumia è proprio quello di raccontare quel sasso quando l'uomo non lo guarda più, quando le categorie umane per percepirlo si sono dissolte. È un paradosso, perché ovviamente - Kant insegna - la realtà che possiamo descrivere è conformata alle nostre categorie di pensiero, ma alla poesia si chiede proprio, attraverso paradossi e metafore, di operare qualche miracolo, se no a che cosa serve? E dunque i versi di Strumia si aggirano nelle varie sezioni come in uno scenario homeless (Cartacce, Gatti, Panchine...). Una vista rasoterra, più bassa di una testa umana, per immaginare una realtà diversa, forse più vera. Strettamente intrecciato a questo percorso e incredibilmente non in contraddizione con esso, il libro è anche un resoconto esistenziale e si conclude con la sezione Tombini (che evoca tombe) in un dialogo con i propri morti e in diverse immagini di fine corsa. Il tutto versificato in un ritmo incalzante, prevalentemente ottonario, spezzato ogni tanto da un improvviso cambio di metro, da una dissonanza, da un'aritmia, forse da una sincope, un'assenza temporanea, ed è spesso li, proprio in questa pausa di coscienza, che si concentra lo scavo di Strumia, il suo sguardo alternativo sul mondo. -
Cioccolata da Hanselmann
Gli occhi di una bambina sospesi tra meraviglia, stupore e orrore ci rivelano la storia della sua famiglia. La madre Isabella è da sempre innamorata di Arturo, brillante scienziato ebreo, che è invece diventato il marito della sorellastra. Sono gli anni della seconda guerra mondiale e la serenità del lora rifugio in Svizzera non riesce a tenere lontano il vento freddo della storia e delle persecuzioni razziali. Così come non riesce a tenere lontano un mistero che lentamente viene a galla e si risolve in un epilogo che è un sorprendente antefatto. Un romanzo intenso e crudo, fatto di ricordi che emergono in un tempo di terrore e difficoltà, dove il passato è destinato a lasciare cicatrici ancora più profonde. -
Il silenzio del mare
Diffuso in Francia come libro clandestino sotto l'occupazione tedesca, nel 1942, ""Il silenzio del mare"" è una breve narrazione che si svolge tra le quattro mura di un salotto, ma è soprattutto la storia della muta resistenza che fu la prima forma di opposizione francese all'invasore tedesco. Tradotto in ventuno lingue è divenuto ovunque un racconto-simbolo della virtù eroica dell'intransigenza, che può sbocciare anche nel più umile degli esseri umani.