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La novella degli scacchi
«Fra i due si instaurò di colpo un rapporto diverso; una pericolosa tensione, un odio appassionato. Ormai non erano piú due persone che volevano mettere alla prova la propria perizia nel gioco, erano due nemici che avevano giurato di distruggersi a vicenda.»«Il miglior racconto di Stefan Zweig» – Daniele Del GiudiceChi è lo sconosciuto in grado di tenere testa al grande Czentovic, il campione del mondo di scacchi? Dice il vero, quando sostiene di non giocare da piú di venti anni? Quale mistero nasconde in realtà quest'enigmatico giocatore? Scritto pochi mesi prima che Zweig si suicidasse nella città brasiliana di Petrópolis, Novella degli scacchi è una inquietante favola, «un piccolo contributo – come sostiene con dolorosa ironia il protagonista – a questa nostra epoca cosí grande e soave». -
Racconti di Pietroburgo
Nei racconti del ciclo pietroburghese la capitale (che all'ucraino Gogol' appare come una città non russa, splendida facciata di un edificio ormai in rovina dove si conduce una vita vuota, esteriore, alienata) si fa al tempo stesso scenario grottesco e sinistro burattinaio di quella ""vita vegetativa"" verso la quale lo scrittore si sentì sempre attirato, in un duplice atteggiamento di compiacimento partecipe e di beffarda ironia. Il naso, Il ritratto, Il mantello: i racconti più famosi dello scrittore russo. Un barbiere trova un naso nel panino che sta mangiando; un impiegato mite e solitario viene derubato del mantello nuovo e sarà vendicato dal suo fantasma; un uomo solo scrive un diario di fatti e date impossibili... Maestro del realismo fantastico, Gogol' reinventa la vita e ne rovescia il senso in una scrittura vivacissima, di pirotecnica originalità. -
Satyricon
Ignorato nel medioevo, dal Seicento il Satyricon ha conosciuto un'ininterrotta fortuna: le peripezie dei due amanti, i personaggi emblematici, la scena del banchetto di Trimalcione, dove la pantagruelica cena del parvenu assurge a simbolo di ogni bassezza umana, tornano nella traduzione di Edoardo Sanguineti. -
Le straordinarie avventure di Caterina
Elsa Morante non frequentò la scuola elementare e imparò da sola a leggere e scrivere. La sua vocazione di scrittrice si manifestò molto presto con la pubblicazione su giornaletti per bambini di poesie e fiabe da lei stessa illustrate. Nacquero così le storie di Caterina, la sua bambola Bellissima e Tit il Senza-paura, Mariolina e Daddo, la Signora del Pineto, Giovannola, Ultimafata, la stella, tigri, cicogne, folletti, fate... Ecco alcuni degli innumerevoli personaggi che s'incontrano in queste storie e filastrocche, uscite su varie riviste nel corso degli anni Trenta. Tali storie, filastrocche e illustrazioni costituiscono un prezioso documento che evidenzia quale forza inventiva e quale originalità di voce possedesse fin dai suoi inizi quella che si dimostrerà poi essere tra i più grandi scrittori del secolo. Questo volume, scritto quando aveva solo tredici anni, usci per Einaudi nel 1942 con il titolo ""Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina""; nel 1959 venne ripubblicato con il titolo ""Le straordinarie avventure di Caterina"". Età di lettura: da 10 anni. -
Gente di Dublino
Quindici storie che segnano l'esordio narrativo di James Joyce e compongono un mosaico unitario che rappresenta le tappe fondamentali della vita umana: l'infanzia, l'adolescenza, la maturità, la vecchiaia, la morte. In queste pagine Joyce ritrae oggettivamente il mondo della sua città natale, i pregi e i difetti della piccola borghesia dublinese, l'attaccamento alla tradizione cattolica, il sentimento nazionalistico, il decoro, la grettezza, le meschinità, i pregiudizi, osservati e descritti con mordente ironia e profondo senso poetico. Ogni storia, dove pare nulla succeda, rivela in realtà una complessità di sentimenti che smascherano, agli occhi e al cuore di Joyce, la vera anima di Dublino. -
La figlia del capitano
Un padre severo, un figlio ribelle spedito a prestare il servizio militare all'avamposto di Belogorsk, un bandito, una giovane donna contesa. Sullo sfondo di una Russia attraversata dalla rivolta cosacca di Pugacëv, tra duelli, scontri e prigionie, Aleksandr Puskin narra il contrastato amore tra due giovani, il nobile Grinëv e la dolce Masa, che per coronare il loro sogno dovranno superare innumerevoli traversie. Ultima prova letteraria di Puskin, ""La figlia del capitano"" fonde magistralmente le vicende dei protagonisti con la Storia, in un romanzo che si legge come un'""antica fiaba russa"". -
Un giardino semplice. Storie di felici accoglienze e armoniose co...
Un giardino felice asseconda i tempi e le esigenze della natura, e racconta tante storie delle quali il giardiniere è scrittore e custode. Dietro la disposizione di ogni albero, di ogni rosa e ogni filo d'erba sta nascosta una visione del mondo, un ideale ordine delle cose, la capacità di immaginare un microuniverso in perfetto equilibrio, composto da tante forme di vita che necessitano di cure e attenzioni, e custodiscono grandi segreti. Paolo Pejrone, senza alcun dubbio nostro ""giardiniere"" per eccellenza, ci accompagna in un'ideale passeggiata tra i colori e i profumi di un giardino che rispetta il ritmo delle stagioni. Ci mostra la magia del bianco discreto e primaverile di un filadelfo, e quella del giallo dorato di un narciso che fiorisce tra la neve di gennaio. Ci ricorda quale sapore ha un'albicocca quando è matura al punto giusto, e quanto è piú dolce una fragolina di bosco. E ci svela con ironica vivacità e prosa elegante alcuni dei suoi trucchi, dal poter avere rose brillanti tutto l'anno scegliendole e trattandole bene, a come mantenere un orto sempre ricco assecondando il lento e naturale succedersi delle stagioni. -
Sette poemi
Sette Poemi scelti tra i complessivi ventuno e appartenenti alla prima fase dell'emigrazione, quando la Russia sovietica è alle spalle e Elabuga di là da venire; tramati di premonizioni e consonanze oniriche, e sorretti da una retorica di nuovissimo conio, da un sentimento fratello a quello che anima la voce del tribuno Majakovskij. rn«Ogni sequenza, ogni verso, ogni parola vivono e risuonano solo nel punto del massimo inarcamento, come se, prerogativa e condanna insieme, potessero rivelarsi solo nella frequenza più alta, in un unisono davvero singolare di strazio e d'esultanza» - Roberto Galaverni, La LetturarnrnA questi canti il respiro emotivo della singola lirica va stretto, e Cvetaeva trova l'orizzonte loro piú acconcio nella cornice distesa del poema. Quando Boris Pasternak addita «il tendere al poema» di tutti i cicli cvetaeviani, coglie il sottile crinale che corre tra i due versanti: se virtualmente ogni sua costellazione di liriche aspira a farsi poema, il passaggio si realizza solo laddove il disegno complessivo giunga alla perfetta coerenza di forma e temi. Inanellati uno sull'altro, i Poemi degli anni Venti traboccano di reciproche risonanze, vibrano degli stessi, elettrici impulsi, dominati come sono dalla volontà di oltrepassare le barriere della finzione per generare accadimenti e incontri palpabili, porre riparo a eventi già occorsi, istituire orizzonti inediti. dall'Introduzione di Paola Ferretti -
La Cina contemporanea. Dalla fine dell'impero a oggi. Nuova ediz.
Per la Cina, intesa nel suo insieme, il Novecento è stato molte cose: guerra e pace, lotta contro la miseria e l'arretratezza e per lo sviluppo e la modernizzazione, sforzo per recuperare l'identità perduta e per forgiarne una nuova, impegno per la rinascita della nazione cinese e per un suo ruolo centrale in ambito regionale e internazionale. Tuttavia, il Novecento è stato innanzitutto il secolo che ha visto precipitare e giungere al suo culmine la crisi, iniziata nel secolo precedente, della millenaria tradizione imperiale e prendere corpo e affermarsi le forme organizzative, i valori e gli ideali della Repubblica Cinese. Il volume analizza le tappe, gli eventi e le questioni principali che hanno segnato la storia della Cina durante il Novecento, muovendo dalla fine dell'Impero (1911) e giungendo fino ai giorni nostri e mirando soprattutto a mettere in luce le radici storiche del «miracolo cinese» cui oggi siamo di fronte, evidenziandone le conquiste e i successi, ma anche tutti i problemi e le contraddizioni. Questa nuova edizione è aggiornata e ampliata con tre capitoli dedicati all'analisi della politica interna ed estera della Cina contemporanea e al futuro di Taiwan, Hong Kong e Macao. Guido Samarani -
Il bosco è un mondo. Alberi e boschi da salvaguardare in Italia
B come Bosco, come i boschi e gli alberi del nostro Paese. Bellezze da contemplare e salvaguardare e che spesso sono in pericolo: perché gli alberi non hanno bisogno di noi. Ma noi abbiamo bisogno di loro. rn«Il libro alterna parti concettuali ed ecologiche a perlustrazioni sul territorio e presentazioni di alberi rimarchevoli o giganteschi.» - Carlo Grande, La StamparnrnSoltanto Tiziano Fratus poteva scrivere questo libro. Nessuno conosce i boschi e gli alberi come lui ed è per tale ragione che, questa volta, servendosi delle sue peculiari e sterminate conoscenze al riguardo, costruisce un volume che ci aiuta a scoprire gli alberi e i boschi d'Italia e in particolare quelli che potrebbero rischiare, per incuria, cementificazione o cattiva amministrazione, di scomparire o deperire. Le faggete vetuste del Cansiglio e d'Abruzzo, gli alberi esotici di Ferrara e Trieste, i grandi castagni del Piemonte e dell'Appennino, i ficus di Reggio Calabria, i tassi di Sardegna sono alcuni dei protagonisti di questa storia corale che ci riguarda da vicino. Il loro essere a rischio per l'intervento diretto dell'uomo o per il cambiamento climatico è un grave danno per il nostro patrimonio storico e naturalistico. Nel nostro mondo la natura primigenia è stata grandemente modificata e dissacrata dalla mano e dal pensiero riduttivo e addomesticante dell' Homo sapiens . -
Almarina
Finalista Premio Napoli 2020, sezione Narrativa - Finalista al Premio Strega 2020 - Finalista al premio Lattes Grinzane 2020 - Finalista al Premio Asti d'Appello 2020rnQuesto romanzo limpido e intenso forse è una piccola storia d'amore, forse una grande lezione sulla possibilità di non fermarsi. Di espiare, dimenticare, ricominciare. «Vederli andare via è la cosa piú difficile, perché: dove andranno. Sono ancora cosí piccoli, e torneranno da dove sono venuti, e dove sono venuti è il motivo per cui stanno qui».rnrn«Penso che Almarina si possa definire letteratura civile ma non ne sono sicuro; e quando non si è sicuri, vuol dire che nel caso in questione la parola ""letteratura"" è più grande della parola ""civile"" - che è l'unica letteratura civile degna di questo nome» - Francesco Piccolo, La Letturarn «Tutto ciò che scegliamo si rivelerà sbagliato se saremo tristi, e giusto se saremo felici». rnPuò una prigione rendere libero chi vi entra? Elisabetta insegna matematica nel carcere minorile di Nisida. Ogni mattina la sbarra si alza, la borsa finisce in un armadietto chiuso a chiave insieme a tutti i pensieri e inizia un tempo sospeso, un'isola nell'isola dove le colpe possono finalmente sciogliersi e sparire. Almarina è un'allieva nuova, ce la mette tutta ma i conti non le tornano: in quell'aula, se alzi gli occhi vedi l'orizzonte ma dalla porta non ti lasciano uscire. La libertà di due solitudini raccontata da una voce calda, intima, politica, capace di schiudere la testa e il cuore. Esiste un'isola nel Mediterraneo dove i ragazzi non scendono mai a mare. Ormeggiata come un vascello, Nisida è un carcere sull'acqua, ed è lí che Elisabetta Maiorano insegna matematica a un gruppo di giovani detenuti. Ha cinquant'anni, vive sola, e ogni giorno una guardia le apre il cancello chiudendo Napoli alle spalle: in quella piccola aula senza sbarre lei prova a imbastire il futuro. Ma in classe un giorno arriva Almarina, allora la luce cambia e illumina un nuovo orizzonte. Il labirinto inestricabile della burocrazia, i lutti inaspettati, le notti insonni, rivelano l'altra loro possibilità: essere un punto di partenza. Nella speranza che un giorno, quando questi ragazzi avranno scontato la loro pena, ci siano nuove pagine da riempire, bianche «come il bucato steso alle terrazze». rnProposto per il Premio Strega 2020 da Nicola Lagioia: «Nella storia del rapporto, in un carcere minorile, tra una professoressa di matematica e la sua nuova allieva si nasconde una vicenda che ci riguarda tutti. Quanto siamo disposti a metterci in gioco davanti agli altri? Il dolore ci accomuna, la paura trae costantemente il peggio da noi, il senso del dovere può diventare una scusa per andare sempre in giro con la guardia alta. Fino a quando la vita non ci obbliga a scegliere. Almarina racconta tutto questo con un'intensità e una misura ammirevoli, e una forza linguistica rara, segnando una tappa importante nella letteratura italiana di questi anni.» -
Una madre lo sa. Tutte le ombre dell'amore perfetto
Spesso gli articoli di giornale, i dibattiti sui fatti di cronaca, i trattati di scienza forniscono gli elementi per distinguere una ""buona"" madre. Decretano cosa sia normale e cosa no. Stabiliscono i meriti e le colpe. Ma sono quasi sempre lontani dalla realtà. Da Brooke Shields a Valentina Vezzali, fino alle madri di Plaza de Mayo, Concita De Gregorio racconta venti storie di maternità che scaldano il cuore. Venti vicende vere per scoprire quanti siano i modi di essere madre, o di non esserlo affatto. Di quante ombre sia pieno l'amore perfetto, quello tra madri e figli, e di quante risorse inattese. Quante strade esistano per accogliere quello che viene, quello che c'è. Un libro commovente e sincero che fa arrabbiare e sorridere. E che ognuno di noi dovrebbe leggere. Perché dalle donne passa la vita di tutti, sempre. Dalla pancia, dalla testa, dalle mani e dai ricordi. E una madre tutto questo lo sa. -
Il mondo deve sapere. Romanzo tragicomico di una telefonista precaria
Nel gennaio 2006 Michela Murgia viene assunta nel call center della multinazionale americana Kirby, produttrice del ""mostro"", l'oggetto di culto e devozione di una squadra di centinaia di telefoniste e venditori: un aspirapolvere da tremila euro, ""brevettato dalla NASA"". Mentre, per trenta interminabili giorni, si specializza nelle tecniche del ""telemarchètting"" e della persuasione occulta della casalinga ignara, l'autrice apre un blog dove riporta quel che succede nel call center: metodi motivazionali, raggiri psicologici, castighi aziendali, dando vita alla grottesca rappresentazione di un modello lavorativo a metà tra berlusconismo e Scientology. Un racconto sul precariato in Italia, che fa riflettere, incazzare e, miracolosamente, ridere. Fino alle lacrime. Questo primo romanzo dell'autrice sarda ha ispirato il film di Paolo Virzì, ""Tutta la vita davanti"". Con una nuova prefazione dell'autrice. -
Aristotelismo
Per la prima volta, questo libro offre al lettore un esauriente resoconto delle complesse vicende della presenza e fortuna della filosofia di Aristotele dalla sua morte, nel 322 a.C., fino alla tarda antichità.rnrnPer Dante Aristotele era «il maestro di color che sanno» e il filosofo per eccellenza. Eppure nell'antichità una simile ammirazione non fu condivisa da tutti e, nei secoli successivi, il filosofo riuscì a imporsi solo dopo molto tempo, alla fine di un contrastato processo di assimilazione. Il volume, che combina divulgazione e ricerca avanzata, si sofferma su alcuni aspetti fondamentali, quali l'apparente assenza della filosofia aristotelica dai dibattiti dell'età ellenistica, il ritorno ad Aristotele nel I secolo a.C., l'aristotelismo di Alessandro di Afrodisia, l'appropriazione e integrazione del pensiero di Aristotele nel platonismo tardoantico. Tra i temi esplicitamente affrontati vi sono il presunto declino del Peripato ellenistico, il ruolo di Andronico di Rodi nella formazione e trasmissione del corpus aristotelico, la presenza del grande filosofo negli scritti pseudo-pitagorici e il contributo di Porfirio alla trasmissione di Aristotele alla tarda antichità. Ne emerge non solo la ricchezza della filosofia che ci ha lasciato Aristotele, ma anche la singolarità del suo progetto, che non ha precedenti né veri e propri successori nel mondo antico. -
Siamo fatti di stelle. Dialogo sui minimi sistemi
In una Trieste quasi incantata, seduti su una panchina del porto vecchio, Margherita Hack e Marco Morelli si immergono in un dialogo appassionato e sincero sulle piccole e grandi questioni della vita. Da Galileo alla religione, dalla politica ai giovani di oggi, dalle favole di quand'era bambina all'incontro con il marito Aldo De Rosa, dalla Firenze degli anni Venti alla casuale scoperta delle stelle, la Hack passa in rassegna novantuno anni eccezionali, regalandoci il ritratto ironico e anticonformista di una donna ""laica e ribelle"". -
Strade blu
1978. In un anno di speranze distrutte un ex insegnante di inglese del Missouri decide di mollare tutto per tirarsi fuori dalla solita vita. Il giorno dell'equinozio di primavera sale a bordo del suo sgangherato furgoncino e inizia un viaggio dentro l'America e dentro se stesso. Un romanzo di incontri, ricerche, inaspettate svolte.rnrnUn tempo, sulle vecchie cartine d'America, le strade principali erano segnate in rosso e quelle secondarie in blu. Adesso i colori sono cambiati. Ma subito prima dell'alba e subito dopo il tramonto – brevi istanti né giorno né notte – le vecchie strade restituiscono al cielo un poco del suo colore, assumendo a loro volta un tono misterioso di blu.rnrnÈ sulle strade blu che si svolge il viaggio di tre mesi di un solitario mezzo pellerossa che, rimasto privo del suo lavoro e della sua donna, va a ricercare un poco di interesse alla vita in un itinerario circolare che lo porta da Columbia, Missouri a Columbia, Missouri, attraverso le Caroline, il Texas meridionale, lo stato di Washington, il Montana e il New England. E ritrova, ricostruisce, riscopre, l'America periferica. -
Infinite jest
«Infinite Jest è un'opera davvero spettacolare, capace di intossicarvi con la sua comicità e la sua inesauribile inventiva, ma anche di disintossicarvi con pagine di profonda e lucida tristezza.» - Jonathan Franzen«Può darsi che vi giunga nuova, ma nella vita c'è di più che starsene seduti a stabilire contatti.»In un futuro non troppo remoto e che somiglia in modo preoccupante al nostro presente, la merce, l'intrattenimento e la pubblicità hanno ormai occupato anche gli interstizi della vita quotidiana. Il Canada e gli Stati Uniti sono una sola supernazione chiamata ONAN, il Quebec insegue l'indipendenza attraverso il terrorismo, ci si droga per non morire, di noia e disperazione. E un film perduto e misterioso, ""Infinite jest"", dello scomparso regista James Incandenza, potrebbe diventare un'arma di distruzione di massa... -
Portatile
Da dove cominciare a leggere un autore innovativo, geniale e inclassificabile come David Foster Wallace? The New York Times Curata da Bonnie Nadell, Karen Green e Michael Pietsch, questa antologia raccoglie una scelta delle opere piú celebri e straordinarie di David Foster Wallace: stralci di romanzi, pezzi di saggistica, racconti e materiali didattici. Uno spaccato dei personaggi, temi e paesaggi che hanno reso Wallace uno degli scrittori piú ammirati della scena contemporanea. Una raccolta pensata per chi fino ad ora si è lasciato intimorire dalla mole di alcune delle opere di Wallace e dal fatto che sia considerato un autore «difficile». Ma anche un breviario per chi è già adepto di un culto internazionale che non accenna a scemare. Introduzione all'edizione italiana di Stefano Bartezzaghi. «La mente migliore della sua generazione». rnrnIn questa antologia: ampi stralci tratti dai romanzi La scopa del sistema, Infinite Jest, Il re pallido; racconti tratti dalle raccolte Brevi interviste con uomini schifosi, La ragazza dai capelli strani, Oblio; saggi tratti da Considera l'aragosta, Di carne e di nulla, Il tennis come esperienza religiosa, Questa è l'acqua, Tennis, tv, trigonometria, tornado e i materiali didattici che David Foster Wallace usava nelle università dove insegnava. -
Storia di Chiara e Francesco
Due ragazzi benestanti, colti, imbevuti di letture - soprattutto lui - di nobili cavalieri e amori cortesi. Ma quando un giorno questi due giovani, destinati a ereditare gli onori del loro stato sociale, volsero lo sguardo sulle cose degli uomini, videro un mondo che tradiva il messaggio del Vangelo e lo rifiutarono. Decisero, in momenti diversi, di spogliarsi delle loro ricchezze e, nudi, di abbracciare una nuova vita per gli ultimi. Quelle di Chiara e Francesco furono due esistenze che si intrecciarono strettamente pur percorrendo, ciascuno dei due santi, cammini differenti. Lo scopriamo direttamente dalle loro voci, dai loro scritti, a cui Chiara Frugoni dedica in questo libro uno spazio del tutto nuovo. Facendo parlare direttamente i protagonisti, la Frugoni fa del lettore un compagno di strada di Chiara e Francesco, permettendogli di accostarsi al loro generoso progetto e alle resistenze, ai tradimenti, ai compromessi con cui i due dovettero fare i conti per rendere reale la loro utopia. Del resto è una storia, quella di Chiara e Francesco, che col passare dei secoli nulla ha perso della sua travolgente novità. Al contrario, è come se il tempo trascorso non smettesse di sottolinearne la radicale modernità: il rapporto con i poveri, e quindi col denaro e il potere; il ruolo non subalterno della donna; la funzione dei laici nell'istituzione religiosa; l'importanza del lavoro manuale in servizio del prossimo e come garanzia di libertà; la relazione con fedi diverse. -
Ponzio Pilato. Un enigma tra storia e memoria
La vicenda del prefetto romano di Giudea raccontata in un libro di storia. Da duemila anni Pilato è una figura di intersezione fra la memoria e la storia, come Romolo o Giovanna d'Arco. Aldo Schiavone costruisce qui un ritratto del prefetto di Giudea ripercorrendo gli eventi che portarono alla morte di Gesú, culmine della narrazione cristiana e punto di contatto fra ricordo evangelico e storia imperiale. Con appassionato rigore, e in serrato dialogo con le fonti, Schiavone non si prefigge alcun intento teologico o politico, ma solo quello di risolvere un enigma, descrivendo e spiegando quel che potrebbe essere accaduto.